Oggi, 2 dicembre, è il 39esimo anniversario della morte del più grande mister della storia laziale. Non rappresenta soltanto il mister che ha fatto la storia, ma è stato il padre della Lazio più amata di tutti i tempi. Dal suo lavoro, e amore nel farlo, ne uscì fuori un manipolo di eroi che diventarono leggenda per tutti. Questo è stato e sarà per sempre Tommaso Maestrelli, “il Maestro”. A ricordarlo è il figlio Massimo Maestrelli, intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio: “Col fatto della sua morte è diventato quasi una leggenda, era un uomo dai sani principi. Io da piccolo mi legai molto a Giorgio Chinaglia, mentre più recentemente le persone che ho avuto vicino sono state Pulici, Wilson e Giancarlo Oddi“. Poi sull’anno d’oro che tutti ricordano: “Quell’anno, anche per il più grande tifoso laziale, era impensabile vincere il tricolore, è stata una cosa pazzesca. I giocatori avevano grande personalità e lui riuscì a tirarne fuori al meglio. Mentre per la Lazio di Cragnotti era prevedibile vincere anche più di un tricolore per la forza della rosa, mentre la squadra di mio papà non aveva affatto i favori del pronostico, è stato incredibile. Basti pensare che la società, cambiò pochissimi dei giocatori che arrivarono secondi in serie B”. Si esprime sulla differenza tra il calcio passato e quello d’oggi: “Cose che non possono succedere nel calcio attuale, prima Anche il Verona aveva un allenatore meraviglioso come Bagnoli. Il calcio è totalmente cambiato, adesso fenomeni in campo che hanno comportamenti pazzeschi come ad esempio George Best non ce ne sono più. Oggi tutto è più mediocre, anche a livello di stadio, sarebbe bellissimo vedere una Lazio con un impianto da 30 mila posti e invece con lo stadio di adesso non si sente più l’atmosfera”. Poi ricorda un aneddoto: “Quando andava male, ci faceva scendere vicino al tunnel. Ricordo quanto è stato bello abbracciare mio padre, dopo una vittoria contro un fortissimo Cagliari, segnò Giorgione e fu 1-0. Era splendido perché quei momenti li dedicava solo a me e mio fratello”. Infine un ricordo sul maestro: “Con Giorgione si divertivano a tresette, subbuteo… a mio padre piaceva giocare a scacchi. Oggi secondo me, anche se il calcio è totalmente cambiato, avrebbe fatto una gran figura come allenatore. Sarebbe stato un allenatore moderno”.
Lippi-Lazio? Il tecnico: “Pronto a tornare ad allenare”
Pioli in bilico? Per il momento pare che la Lazio voglia continuare con l’allenatore parmense ma sicuramente la sua panchina non è più salda come lo era qualche mese fa. Difficile pensare a un esonero nell’immediato ma se da qui fino a Natale la Lazio dovesse continuare a perdere non sarebbe impossibile l’esonero. Considerando che le prossime tre gare di campionato vedranno i capitolini affrontare in successione Juventus, Sampdoria e Inter, tre partite tutt’altro che semplici. In caso di tre sconfitte su tre potrebbe davvero palesarsi un Petkovic-bis. Eventualmente sono tanti i nomi che circolano per il dopo Pioli, il più suggestivo è sicuramente quello di Marcello Lippi. L’ex c.t. della Nazionale ai microfoni Sky ha aperto alla possibilità di tornare ad allenare: “Se una squadra mi chiamasse ci parlerei. Non per forza deve essere una squadra costruita per lo scudetto, a me non fa differenza. Ho ancora voglia di allenare”.
Corradi: “Lazio, vinci e rilanciati”
L’ultima vittoria della Lazio contro la Juventus in campionato, risale a dodici anni fa. Finita 2-0, un gol lo segnò Bernardo Corradi. Proprio l’ex attaccante è intervenuto ai microfoni di Lazionews.eu per parlare della sfida di venerdì: “E’ un momento difficile in casa Lazio, ma non sono così pessimista. Ad Empoli, anche se non sono arrivati i 3 punti, ho visto una squadra che ha fatto la prestazione e ha risposto sul campo. Poi, se in un momento che è già difficile, ogni decisione arbitrale è a sfavore tuo è difficile non fare fatica. Incontrare adesso la Juventus può essere uno stimolo in più, anche perché hai poco da perdere. Servirebbe l’apporto dei tifosi per caricare la squadra, visto che si andrà ad affrontare una grande che è molto concreta e può far male, riuscire a battere una big potrebbe essere il trampolino di lancio per il prosieguo del campionato“. Poi sul declino dei calciatori più forti spiega: “Non si può essere certi dei motivi di questa situazione, se non si vive lo spogliatoio. Sembra che si sia perso tutto lo spirito positivo che faceva superare ogni difficoltà. Nessun calciatore gioca male per essere ceduto, sarebbe un discorso controproducente”. Sulla differenza dei suoi Lazio-Juve e quelli di oggi dichiara: “E’ difficile mettere a confronto giocatori del passato con quelli attuali. Nei miei ricordi, delle partite disputate contro i bianconeri, ci sono sempre i miei gol e quelli di Fiore come nel 2-0 e nella finale di coppa Italia”.
Ravanelli: “Lazio, devi ricompattarti” Poi fa un pronostico…
Ha vinto tanto, quasi tutto con le maglie di Lazio e Juventus. Fabrizio Ravanelli, è un grande doppio ex delle squadre che si affronteranno tra due giorni all’Olimpico di Roma. La Lazio è chiamata ad una prova d’orgoglio e a rialzare la testa, proprio contro i campioni d’Italia in carica. La redazione de Lalaziosiamonoi.it ha contattato l’ex attaccante per parlare di questa sfida: “Lazio e Juve hanno avuto problemi da subito, adesso i bianconeri ne stanno uscendo fuori. I biancocelesti invece non riescono a trovare il modo di risolvere le problematiche che si sono presentate. E’ strano, sembra che non ci sia più quell’unione, quelle motivazioni che hanno fatto sempre la differenza. La juve non avrà Pogba a disposizione, un grandissimo calciatore, ma ha comunque sostituti all’altezza”. Poi sugli attaccanti delle due compagini: “Non è facile trovare un bomber da 20 gol, alla Lazio manca quello, ma ha anche a disposizione grandi attaccanti. Keita è fondamentale per la squadra romana,e quando ti manca pesa la sua assenza. Bisogna avere pazienza ed aspettare che un centravanti si sblocchi. Ad esempio, fino a pochi giorni fa, Mandzukic era per tutti uno che faceva fatica e non aveva le doti da goleador, ora invece è cambiato tutto”. Poi sui risultati della Lazio spiega: ” L’andamento altalenante tra Europa e campionato è difficile da spiegare. In coppa ha esperienza e determinazione che la portano avanti, mentre in campionato non trova quel carattere che serve per avere continuità“. Dice la sua anche sulla situazione del mister laziale: “Spero che questa contro la Juventus non sia decisiva per la sua panchina. Pioli è un grande allenatore, anche se sta trovando difficoltà, gli va data l’opportunità di lavorare. La Lazio nella stagione appena passata, ha fatto grandi cose con Pioli alla guida”. Spiega poi come dovrebbe svolgersi la partita a livello tattico: “Esiste un solo modo per mettere la Juventus in difficoltà, quello di aggredire i bianconeri. La Lazio non dovrà aspettarli e farsi attaccare, sarebbe sbagliato. La miglior cosa contro la squadra di Allegri sarà avere grande intensità e grande motivazione. Poi sul risultato finale la pensa così:“E’ una sfida importantissima, e la squadra che secondo me porterà a casa i 3 punti, sarà quella che riuscirà a segnare per prima”.
Lazio, il ricordo di Maestrelli a 39 anni dalla morte
La S.S. Lazio ricorda, a 39 anni dalla sua scomparsa, Tommaso Maestrelli, artefice del primo Scudetto biancoceleste. Tommaso è stato e sarà sempre un esempio per tutti, non soltanto come maestro di calcio ma anche di vita.
sslazio.it
Vice De Vrij, proposto Rose (Lione). Ma in pole ci sono…
Ormai è chiaro, la Lazio ha intenzione di investire a gennaio per rinforzare la difesa. Un reparto che l’infortunio di De Vrij e l’assenza di alternative all’altezza hanno mandato profondamente in crisi. Per questo Tare e Lotito hanno deciso di rilanciarlo, con la speranza che, in questo mese che separa dall’inizio delle contrattazioni, la squadra tenga. Un centrale, forse due: questo l’obiettivo dei dirigenti capitolini. I nomi che si fanno sono, al solito innumerevoli: da Vlaar, che la Lazio vorrebbe per riformare proprio con de Vrij la coppia ammirata con l’Olanda agli ultimi Mondiali, ma che non convince del tutto per le precarie condizioni fisiche (è fermo da 4 mesi dopo l’esperienza all’Aston Villa); a Douglas, per cui la trattativa resta in piedi, nonostante la differenza tra domanda (7-8 milioni) e offerta (4), oltre al fatto che neanche su di lui i pareri sono concordi (nel doppio confronto in EL non ha impressionato, apparso tecnicamente grezzo e neanche troppo veloce). Chi invece riscontra maggior gradimento è N’Koulou, per la sua maturità, rapidità ed esplosività, unite ad una certa abilità nell’impostazione ed esperienza internazionale. Il suo costo non è abbordabilissimo, ma la scadenza a fine stagione potrebbe ritoccarlo non poco verso il basso. Scartata invece la pista Djilobodji (la Lazio non cerca un centrale mancino e l’agente ha dichiarato che tra le parti non ci sono stati contatti), nel Chelsea si potrebbe fare un tentativo per Ivanovic, che è ottimo sia come terzino destro che come centrale, è un leader naturale (visti anche i 31 anni) e in più non sta attraversando un momento dei migliori con i Blues. Prenderlo a gennaio sarebbe un colpaccio (anche per via dell’alto ingaggio), si può tentare. Senza dimenticare Heurtaux, che sta tornando da un infortunio e che a Udine non sta trovando lo spazio che si aspettava. Cercato anche dalla Roma, il suo procuratore è l’avvocato Bozzo, con cui i rapporti sono molto buoni (è lo stesso di Marchetti), così come lo sono quelli con l’Udinese. È un affare dunque che si potrebbe fare, anche se bisognerà valutare l’adattabilità alla difesa a 4 del ragazzo, che finora ha sempre giocato in una linea a 3. Infine, nelle ultime ore è stato proposto Lindsay Rose, classe ’92 del Lione: originario delle Mauritius ma nazionale francese (con cui ha svolto tutta la trafila delle giovanili), è molto forte sia di testa (per via dei suoi 184 cm) che in marcatura e può essere utilizzato anche come terzino destro. Finora è stato utilizzato poco, per questo è in rotta con la società, che l’ha preso due estati fa dal Valenciennes per circa 2 milioni. Già la scorsa estate il presidente Aulas aveva provato invano a piazzarlo e ora l’agente del ragazzo, al momento aggregato con le riserve, si sta guardando e ha già parlato con diversi club italiani, tra cui appunto la Lazio. Che potrebbe prenderlo in prestito con diritto di riscatto fissato a meno dei 4 milioni richiesti quest’estate dai transalpini.
Causio: “La Lazio ora è una squadra che può vincere o perdere contro chiunque”
Colonna della Juventus e della Nazionale italiana negli anni settanta e ottanta, Franco Causio è un’icona del calcio italiano. Chi meglio di lui per avvicinarsi alla sfida che vedrà opposta la Lazio di Pioli ai campioni d’Italia venerdì prossimo? Sugli 88.100 di Elle Radio nella trasmissione “I Laziali Sono Qua“, condotta da Danilo Galdino e Vincenzo Oliva, Causio ha fatto il punto su una sfida importantissima in termini di classifica per entrambe le formazioni.
Le motivazioni sono quelle che stanno mancando alla Lazio? “Vincere è l’unica cosa che conta, mi spiegava sempre il mio presidente Boniperti,” spiega Causio, “e forse la Lazio e la Juventus hanno pagato la preparazione per la Supercoppa in Cina. Sono subentrati infortuni, problematiche varie che non stanno permettendo alla squadra di riprendersi. La Lazio ha giocatori importanti come Candreva, Felipe Anderson, ha tutto per superare il momento difficile. Ma per fare ciò dovrà recuperare gli infortunati e ritrovare la forma fisica migliore.“
La Juventus potrebbe rientrare nel giro scudetto? “Davanti stanno rallentando, i punti di distacco dalla vetta sono solo sette e tutto è possibile per una squadra dalla mentalità vincente come quella bianconera. E’ anche vero che al momento l’obiettivo indispensabile è piazzarsi tra i primi tre posti e continuare a giocare in Champions, per cui la scalata della Juve deve proseguire a passi costanti. Il rinnovamento è stato grande ma i giocatori che sono andati via sono partiti per loro volontà. Riassestata la squadra i bianconeri stanno ritrovando i risultati. Allegri sta gestendo al meglio una situazione difficile. Lo ha fatto l’anno scorso riportando ai massimi livelli una squadra che poteva essere sazia dopo i successi della gestione Conte ed ora sta gestendo al meglio il rinnovamento, anche grazie ai leader della squadra che lo stanno seguendo al meglio.“
In Europa Lazio e Juventus potranno essere protagoniste nei rispettivi impegni? Secondo Causio: “Penso dì sì perché la qualità c’è. Non vivo lo spogliatoio della Lazio per capire quali sono le dinamiche del momento, ma la squadra è quella che ha fatto bene l’anno scorso. Nella Juventus gli innesti di Alex Sandro, Dybala e Mandzukic potranno portare i loro frutti anche in Champions. Quella bianconera è una maglia che pesa, ci vuole tempo per metabolizzarla.“
Su venerdì: “Spero di vedere una bella partita. La Juventus in questo momento è favorita ma la Lazio è capace di vincere o perdere contro chiunque. La Juve sta ritrovando forza fisica e cinismo, la vittoria di Palermo ha dimostrato che la squadra può tornare ai livelli dell’anno scorso. Al momento la realtà del campionato mi sembra mediocre, ma tatticamente ci sono squadre molto organizzate. L’Inter secondo me può arrivare fino in fondo, anche la Juventus può risalire. Ad altre squadre manca la personalità, lo si vede quando subiscono tracolli in Europa che mettono in evidenza fragilità che nella realtà del nostro campionato possono essere mascherate. Sono rimasti pochi i campioni veri in circolazione: tra di loro vorrei ricordare Totò Di Natale, forse alla sua ultima stagione: non oso pensare a quanti gol avrebbe realizzato se quattro anni fa non avesse rifiutato la Juventus per diventare un simbolo di Udine qual è.“
Infine un pensiero sul Maestro, del quale oggi ricorrono i 39 anni dalla scomparsa: “Tommaso Maestrelli è stato una figura unica che ho avuto il piacere di conoscere di persona, così come altri miti della Lazio del ’74 come Giorgione Chinaglia e Luciano Re Cecconi, con cui ho fatto anche il militare insieme. Oltre ad essere un grandissimo tecnico era un vero papà per i giocatori, che sapeva gestire come una famiglia una squadra che spesso viveva qualche tensione di troppo.“
Fabio Belli
Orsi: “Per battere la Juve servono attenzione e concentrazione”
Il secondo tempo di Empoli è stato un buon segnale, ma ora per la Lazio, per uscire dalla crisi, è necessario fare bottino pieno contro la Juventus, sia in termini di risultato che, soprattutto, di prestazione. Ne è convinto Nando Orsi, che, ai microfoni di ‘Radio Radio’, spiega la sua ricetta per battere i bianconeri: “Se applaudiamo i 25 minuti di reazione contro l’Empoli siamo sulla strada sbagliata. Le partite non si vincono così, ecco perché ho bocciato tutta la gara dei biancocelesti. Se perdono di vista la Juventus perderanno, se invece saranno attenti e concentrati potranno anche farcela. La squadra deve reagire in maniera naturale, quindi, al di là di come andrà a finire, mi aspetto una grande partita, gagliarda, in cui gli uomini di Pioli tirino fuori qualcosa in più, e sono ottimista sul fatto che possano riuscirci“.
L’ERBA DEL VICINO – La risposta di Sabatini alla contestazione con le carote
“Le carote non rientrano nel nostro menù”. E’ la risposta di Walter Sabatini alla contestazione che ha visto un gruppo di sostenitori romanisti scaricare sette casse di carote dinnanzi l’entrata principale del centro sportivo di Trigoria, accompagnate da uno striscione con su scritto ‘Buon appetito conigli!!!’. “La squadra ha bisogno di critiche educate, magari anche estreme, ma educate”, spiega il Direttore Sportivo partecipando ad un evento organizzato dall’UTR. “Ultimamente i calciatori si sentono un po’ abbandonati e la circostanza non è molto favorevole dal punto di vista dei risultati. La Roma ha il dovere di competere per vincere, non ci facciamo prendere dalla depressione, ci rimetteremo a posto e ci riprenderemo la nostra squadra”.
Simone Roselli
CHI L’HA (RI)VISTO – Tommaso Ceccarelli, l’Aquila nel destino… in un modo o nell’altro
Stagione 2011/12. La Lazio Primavera dopo una prima stagione di assestamento sta iniziando a raccogliere i frutti del ritorno di Alberto Bollini sulla panchina biancoceleste. Il tecnico dello scudetto 2001 sta forgiando un gruppo in grado per la prima volta di competere per il titolo di categoria dopo un decennio. La squadra è forte e brillante ma soprattutto può contare su un attacco atomico. Nel tridente giostrano il nigeriano Sani Emmanuel, Antonio Rozzi, l’uruguaiano Gonzalo Barreto e soprattutto Tommaso Ceccarelli.
Alla terza stagione in Primavera, il biondo attaccante che già aveva dato ampie dimostrazioni del suo talento ha fatto saltare il banco. Diciassette gol in quattordici presenze, il “Cecca” va fuori giri e segna più di quanto giochi. Carattere particolare, classe ’92 nativo del quartiere dei Parioli, trovò in Roberto Sesena una sorta di maestro che seppe assorbirne gli eccessi e i capricci, canalizzando il suo talento sul fronte offensivo, lui che nasceva come centrocampista offensivo.
Nel gennaio 2012, la decisione: Ceccarelli non ci sta a finire la terza stagione consecutiva in Primavera, vuole mettersi alla prova nel calcio che conta. E così accetta il trasferimento in prestito in Serie B alla Juve Stabia. Il tifoso laziale medio perde le tracce di questo talento cristallino praticamente in questo momento. Per Ceccarelli inizia una via crucis di un anno e mezzo. Infortuni e incomprensioni, prima col tecnico delle vespe Braglia, poi con Gautieri alla Virtus Lanciano, che pure con il suo 4-3-3 sembrava la guida ideale per lanciare il talento di Ceccarelli in cadetteria.
Sia chiaro, il carattere del ragazzo tende al conflittuale. Soprattutto a Lanciano si parla di comportamenti un po’ sopra le righe che non sarebbero piaciuti a Gautieri, sergente di ferro soprattutto con i tanti giovani che in quel periodo giocano nella squadra abruzzese. Ma viene da pensare a quanto sia assurdo che il miglior giocatore a livello nazionale del campionato Primavera riesca a sparire dai radar in questo modo. Peraltro la decisione di lasciare la Lazio si rivela deleteria anche per la squadra di Bollini, che quel campionato col “Cecca” probabilmente lo avrebbe vinto a spasso, e invece si ritrova costretta a cedere il passo all’Inter in finale.
La rivincita arriverà nella stagione successiva sempre a Gubbio contro l’Atalanta, mentre per Ceccarelli il riscatto ci sarà nella stagione 2013/14. Nella realtà più inaspettata, la FeralpiSalò in Lega Pro. Piccola realtà ideale per limarne le asprezze del carattere e alla fine a ventidue anni “Cecca” si rivela uno dei migliori talenti di terza serie. La sua carriera può finalmente cominciare. Torna alla Lazio, qualcuno ipotizza persino che Pioli, appena arrivato sulla panchina biancoceleste, possa offrirgli una chance. Ma è troppo tardi per lui che sognava di calcare il prato dell’Olimpico, e nonostante un rendimento che resta ancora da record in Primavera si deve accontentare di una panchina contro il Cesena nel 2011. Ceccarelli passa a titolo definitivo a L’Aquila l’ultimo giorno di mercato, nell’estate del 2014.
L’Aquila nel destino ma anche la sfortuna. Esattamente un anno fa, a inizio dicembre, salta il legamento crociato. Stagione finita e di Ceccarelli si perdono di nuovo le tracce, chi ne cerca notizie non lo trova sui tabellini di Lega Pro. Duro a morire, Ceccarelli si ripresenta tirato a lucido ai nastri di partenza della stagione 2015/16. E finalmente gioca con continuità. L’Aquila è una formazione ambiziosa e contro la capolista Maceratese arriva anche la liberazione del primo gol stagionale con una delle sue specialità: il calcio di punizione dal limite.Nella speranza che questa possa essere finalmente la stagione che possa fare da trampolino di lancio verso i piani alti del nostro calcio. E finalmente si potrà dire: “Ecco che fine ha fatto Ceccarelli!”.
Fabio Belli
Dolci ricordi per Mancini. “Lazio la più forte…”
Dolci ricordi biancocelesti per l’allenatore dell’Inter Roberto Mancini, parlando dell’Olimpico desolamente vuoto che accompagna le partite della Lazio in questa fase della stagione: “Vedere l’Olimpico vuoto mi dispiace perché la Lazio è un grande club – le sue parole al Corriere dello Sport – spero che torni a riempirsi, lì ho vissuto momenti indimenticabili e quella è stata la squadra più forte in cui ho giocato”. Una Lazio che ora stenta dopo il cammino folgorante dell’anno scorso: “La Lazio lo scorso anno ha fatto tanto, forse troppo. Non si può sempre andare oltre il proprio limite”. In chiave mercato i rumors danno Biglia nei radar nerazzurri: “Non abbiamo pensato ad un rinforzo a centrocampo, potremmo aver bisogno in altri ruoli”.
RASSEGNA STAMPA – Europa League, trasferta vietata ai tifosi
Niente trasferta a Saint Etienne per i tifosi della Lazio per la partita di Europa League in programma il prossimo 10 dicembre. Su disposizione del governo francese, dopo gli attentati di Parigi, è stata vietata la vendita dei biglietti alla tifoseria laziale. Si consiglia – informa una nota pubblicata sul sito della Lazio – di non mettersi in viaggio verso la Francia e di non acquistare biglietti di altri settori al fine di evitare sanzioni da parte delle autorità locali.
Fonte: Il Corriere dello Sport
RASSEGNA STAMPA – Agente Candreva: “Resta”
Alla ripresa degli allenamenti nel centro sportivo di Formello, c’è anche Ravel Morrison. L’Inglese era fuggito una settimana fa, in pieno ritiro, a seguito di una rissa con Edson Braafheid. Il giovane britannico aveva così deciso di andarsene senza comunicare niente alla società, avvertendo solo successivamente che alla base della sua fuga c’erano motivi personali.
MORRISON DI NUOVO A ROMA – Effettivamente Morrison aveva validi motivi per tornare a casa visto che la nonna (morta proprio domenica) era in fin di vita, ma se non ci fosse stato un evento come quello della rissa con Braafheid, probabilmente l’inglese avrebbe seguito la procedura standard – quindi comunicandolo alla società – prima di partire per l’Inghilterra. Lo screzio in allenamento è stata l’ultima goccia che ha fatto traboccare il vaso di un rapporto ormai logoro: Morrison non si sente adeguatamente considerato da Pioli, il tecnico in una stagione così difficile non se la sente di fare ulteriori esperimenti. Il risultato sono 6 presenze e 135 minuti complessivi in stagione per l’inglese. Per questo ha chiesto di essere liberato a zero, ma non sarà accontentato: la Lazio per lasciarlo andare via vuole venderlo a tutti gli effetti e ottenere un riconoscimento economico. Se ne continuerà a parlare nelle prossime settimane.
AGENTE CANDREVA: “RESTA” – Nel caos dell’ambiente biancoceleste, non rientra la situazione di Antonio Candreva. Il suo procuratore ha sottolineato come le voci riguardo un interesse dell’Inter non siano vere: “Posso smentire, non c’è nulla di vero. Il giocatore ha un contratto con la Lazio e rimarrà a Roma”
Fonte : La Repubblica
RASSEGNA STAMPA : L’inglese Morrison verso l’addio
È fuggito dal ritiro di Formello giovedì mattina, senza il permesso della società. Lo strappo tra Ravel Morrison e la Lazio ormai non è più ricucibile. L’inglese è tornato ieri a Roma dopo una fuga a Londra e ha varcato il cancello del centro sportivo attorno alle 15. Non si è visto però in campo ad allenarsi con la squadra, l’ex Manchester United ha avuto un confronto con Tare. Pioli non lo ha mai visto, ma il ds lo adora. Stavolta però non può perdonarlo, scontata la multa per la fuga, la rottura è insanabile: anche perché il rapporto con i compagni è pessimo, soprattutto dopo la lite di mercoledì. Morrison non è felice, già la scorsa settimana ha chiesto la cessione, la dirigenza proverà ad accontentarlo: in Inghilterra ha ancora qualche ammiratore, come il Qpr. Ma Ravel e la Lazio sono pronti a studiare altre modalità di divorzio come la rescissione del contratto.
Fonte : Il Tempo
RASSEGNA STAMPA – Mercato
Due gol contro Dnipro e Palermo per riprendersi la Lazio e portarla fuori dal tunnel. Antonio Candreva ci prova, si è impegnato anche per ricompattare lo spogliatoio incrinato da qualche discussione. I rumors di mercato sul suo addio a gennaio sono già storia vecchia: «Posso smentire le voci che vorrebbero Candreva vicino all’Inter. Il giocatore ha un contratto con la Lazio e rimarrà a Roma», perentorio l’agente del giocatore Pastorello. Il ds Tare intanto continua la ricerca di un difensore per la sessione invernale. Resta in stand-by la pista Douglas, mentre piace Djilobodji del Chelsea: il centrale classe ’88, scaricato da Mourinho, cerca una nuova sistemazione. Dall’Inghilterra arrivano conferme sull’interesse del club biancoceleste.
Fonte: Il Tempo
RASSEGNA STAMPA – Morrison torna a Formello ma non si allena
A Formello si rivede Ravel Morrison. Il centrocampista della Lazio che, senza permesso, aveva lasciato il ritiro biancoceleste alla vigilia del match di Europa League con il Dnipro ed era volato in Inghilterra per motivi personali (la morte della nonna), è tornato oggi nel centro sportivo laziale. L’inglese però non ha preso parte alla seduta di allenamento condotta da Pioli sotto lo sguardo attento del ds Tare. Prima deve chiarire la propria posizione con il club che non ha gradito la sua ‘fuga’ di mercoledì sera. Al di là della multa auspicata nei giorni scorsi dallo stesso Pioli («Sicuramente la società prenderà dei provvedimenti»), il futuro biancoceleste di Morrison è più che mai incerto.
Fonte : Il Messaggero
UFFICIALE – Marco Di Vaio ottiene il patentino da ds
L’ex attaccante biancoceleste Marco Di Vaio e l’ex terzino giallorosso Federico Balzaretti sono tra i sono diplomati al corso per direttore sportivo organizzato dal Settore tecnico della Figc, in collaborazione con l’Associazione italiana direttori sportivi, che si è concluso ieri con gli esami finali. L’ottenimento del diploma è presupposto necessario per l’iscrizione nell’Elenco speciale per direttori sportivi.
Fonte: Ansa
Sedicesimi di Europa League: data e modalità dei sorteggi
In attesa che si giochi l’ultimo turno di Europa League e che il quadro delle squadre che accederanno ai sedicesimi di finale venga completato con le retrocesse dalla Champions, l’Uefa ha voluto comunicare con largo anticipo le modalità di sorteggio dei sedicesimi, che si svolgerà lunedì 14 dicembre alle ore 13.00 a Nyon:
• Ci saranno due urne per il sorteggio: le 12 vincitrici dei gironi e le quattro migliori terze della fase a gironi di UEFA Champions League saranno teste di serie.
• Verranno sorteggiate contro le 12 seconde classificate della fase a gironi e le restanti terze classificate di UEFA Champions League.
• Le squadre non potranno affrontare club già sfidati nel proprio girone e nemmeno club della stessa federazione.
• Le partite si giocheranno il 18 e 25 febbraio.
• Il sorteggio degli ottavi si svolgerà separatamente, al termine dei sedicesimi di finale.
Ecco anche le date dei sorteggi dei prossimi turni e della finale di Basilea (sperando di vedervi anche la Lazio):
Ottavi di finale: sorteggio 26 febbraio (da confermare), partite 10 e 17 marzo
Quarti di finale: sorteggio 18 marzo, partite 7 e 14 aprile
Semifinali: sorteggio 15 aprile, partite 28 aprile e 5 maggio
Finale: 20.45CET, mercoledì 18 maggio, St. Jakob-Park, Basilea
STATISTICHE – Lazio: 100 angoli e non sentirli…
La quattordicesima giornata di campionato ha visto la Lazio confermare un dato interessante: secondo le statistiche infatti, la Lazio è la prima squadra della Serie A a raggiungere quota 100 calci d’angolo in campionato (subito dietro c’è la Roma che però è ferma a 95), con una media di 7,2 corner a favore a partita.
Dato che sicuramente è fonte di orgoglio, perché testimonia la grande propensione della squadra di Pioli a spingersi in avanti, e tale dato e coadiuvato dal fatto che la Lazio è prima in classifica per cross realizzati da Candreva e compagni (ben 127, il Torino è secondo a 117), ed è quinta per tiri realizzati (144: 67 nello specchio, 77 fuori). D’altro lato però il record di corner a favore dà anche dei segnali preoccupanti: il fatto che non è stato realizzato nemmeno un gol segnato sugli sviluppi di un tiro dalla bandierina. Già l’anno scorso i corner sembravano essere più un problema che una soluzione per i biancocelesti, fu Parolo il primo a spezzare la serie negativa sui corner con il gol del pareggio a Bergamo contro l’Atalanta, poi un altro gol su angolo fu realizzato da Santiago Gentiletti sempre in trasferta contro la Sampdoria di Mihajlovic. Quest’anno invece, i calci piazzati in generale ma sopratutto i corner, continuano ad essere poco sfruttati dalla banda Pioli, eppure i saltatori non mancano: Hoedt, Gentiletti, Mauricio, Radu, Milinkovic-Savic, Klose, Matri, Parolo, Djordevic (quest’ultimo ha realizzato un solo gol su angolo…ma in Europa League in casa del Rosenborg), ecc…
Vista la difficoltà in fase realizzativa da parte dei biancocelesti in questo momento delicato, sta a Pioli trovare la soluzione più adatta per trasformare quello che oggi sembra un handicap in una nuova arma segreta, del resto i tabù sono fatti per essere sfatati…che sia proprio la Juventus dei giganti (Chiellini e Bonucci) la squadra che interromperà tale serie negativa? Venerdì il verdetto…
Morrison torna a Formello. Ma è isolato…
Welcome back Ravel! Peccato che l’annuncio non sia gioioso. La Lazio lo aspettava con ansia ma per discutere sull’atteggiamento tenuto in settimana, conclusosi con la fuga in Inghilterra senza il permesso della società. L’inglese è atteso ad un incontro con la dirigenza che porterà, presumibilmente, ad una decisione definitiva sul suo futuro: o resta con impegno o verrà messo sul mercato a Gennaio. Quest’oggi, nonostante fosse a Formello, non ha preso parte all’allenamento con tutto il gruppo. Per il reintegro in rosa bisognerà attendere ancora un pò.