A poche ore dal big match tra Lazio e Juventus sono tanti, da una parte e dall’altra, gli ex a parlare. Tuttomercatoweb.com ha intervistato un ex bianconero che ne ha vissute tante di partite così, Mark Iuliano: “La Juventus cercherà come sempre di vincere, attuando come sempre la stessa tattica di gioco. Raggiungere il primato sarebbe un grande segnale per tutti, tifosi e avversari. L’inizio è stato deludente per i cambi che ci sono stati, ma adesso si stanno tutti integrando e i giovani stanno facendo la differenza”. Infine ha parlato anche della situazione della Lazio e del suo mister: “Il fatto che Pioli rischi il posto dispiace, perché tra noi colleghi è stimato e rispettato per il lavoro che fa. E’ molto preparato, ma si sa che nel calcio le sconfitte, si pagano così. Credo che stasera la juve sia avvantaggiata, per il fatto fisico e mentale”.
Orsi su Lazio-Juve: “Avrei schierato un’altra Lazio”. Poi su gli errori arbitrali…
Portiere per 3 anni, allenatore dei portieri e infine vice di Mancini nella Lazio. Fernando Orsi è intervenuto ai microfoni di Radio Radio per parlare della partita Lazio-Juventus: “Al posto di Pioli avrei schierato un attacco veloce e dinamico con Keita e altri giovani vicino a lui. Scegliendo Klose, per caratteristiche, si facilita il compito ai difensori della Juve”. Poi sull’andamento della partita dichiara: ” Servirà vedere se la squadra biancoceleste tornerà ad essere vogliosa e grintosa come la scorsa stagione, altrimenti la Juve è la favorita“. Poi sulle lamentele degli arbitraggi: “E’ comodo spostare il tiro sui direttori di gara, ma sono altri i problemi che ha la Lazio. I tifosi sono stanchi di altre cose e per i punti persi non danno le colpe agli arbitri. Le sconfitte rimediate hanno tutta un’altra ragione”.
Ravanelli: “Stasera rischia di più la Juve. Crisi Lazio? La colpa è di…”
160 presenze con la maglia bianconera e 42 con quella biancoceleste negli anni d’oro di cragnottiana memoria. Fabrizio Ravanelli è il grande ex di ambedue le squadre. Intervistato dalla trasmissione I Laziali Sono Qua di Danilo Galdino sugli 88.100 di Elle Radio, “penna bianca” ha analizzato la gara di stasera: “E’ una partita di difficile interpretazioni perché la Juve ha tante defezioni, mentre la Lazio viene da un periodo negativo e non trova la quadratura che gli permetta di salire in classifica nelle posizioni che le competono. Stasera ha l’opportunità per fare una grande partita. Saranno determinanti i dettagli e i piccoli episodi. Al di là di tutto saranno le motivazioni, la determinazione e il carattere a fare la differenza”.
L’ex attaccante della Lazio analizza le cause della crisi biancoceleste: “Dal di fuori sembra che non ci sia più feeling tra squadra e Pioli. Me lo fa pensare ciò che accaduto tra il vice Murelli e alcuni giocatori. Tutti questi fattori fanno perdere la tranquillità nello spogliatoio, di conseguenza vengono a mancare le certezze. Credo, però, che stasera la Lazio cercherà di fare sua la partita ma non sarà facile perché la Juve nonostante le tante defezioni resta una squadra ben organizzata. Stasera rischia di più la Juve che se dovesse perdere quasi certamente uscirà dalla zona scudetto, la Lazio invece, può sempre recuperare terreno per arrivare in Europa League. Ci può stare che abbia un passaggio a vuoto di 2-3 mesi dopo grandi annate. Lotito ha fatto grandi cose. In questo momento bisogna stare vicini alla squadra che vuole vedere l’attaccamento dei tifosi. Bisogna vedere il bicchiere mezzo pieno: serve tranquillità. Come ha fatto la Juve che nei momenti bui è rimasta serena, non ha fatto uscire critiche ma ha continuato a lavorare. La società dovrebbe difendere squadra e allenatore, come ha fatto Sabatini con la Roma dopo le sconfitte con Barcellona e Atalanta. Spero che anche la società biancoceleste faccia da schermo alla squadra”.
Ravanelli poi parla del cammino europeo delle due squadre: “La Lazio può arrivare fino in fondo in Europa League, mentre la Juve deve avere un po’ di fortuna per ripetere la scorsa Champions. La Lazio è una delle squadre più importanti dell’Europa League, può giocarsela con tutte e credo che possa tranquillamente arrivare in semifinale”. Sul discorso scudetto: “Credo che la Fiorentina, l’Inter e il Napoli rimarranno ai vertici fino alla fine, soprattutto queste ultime due. Il Napoli gioca davvero bene mentre nell’Inter sta emergendo il lavoro di Mancini, anche al San Paolo ha ben impressionato nonostante l’inferiorità numerica. Il Napoli gioca di squadra, soprattutto in fase difensiva. La difesa viene protetta da tutti i giocatori, basta vedere Higuain che rincorre gli avversari. Si vede la mano dell’allenatore che evidentemente ha fatto breccia nello spogliatoio: Sarri è stimato da tutti al contrario di Benitez. Credo che il Napoli lotterà fino alla fine”. In chiusura Ravanelli saluta i laziali: “Abbraccio tutti quanti, ho un ricordo molto forte e credo che si sia creato un bel binomio Lazio-Fabrizio. Quando sono andato via i miei figli piangevano perché non volevano lasciare Roma. Ricordo con affetto tutti, dalla società ai tifosi. La Lazio rimarrà sempre parte del mio cuore”.
Rambaudi sulla crisi: ‘Pioli non c’entra, la colpa è delle strategie societarie”
Ai microfoni di ‘TMW’, l’ex centrocampista biancoceleste Roberto Rambaudi ha parlato della sfida di questa sera tra Lazio e Juventus, queste le sue dichiarazioni: “Sarà una gara molto difficile per i biancocelesti, che affronteranno una squadra che ha ritrovato il suo equilibrio ed è rientrata in corsa per lo scudetto. Per fare risultato dovranno ripartire dai 35 minuti finali contro l’Empoli, in un match che è ideale per uscire dalla crisi e intraprendere il cammino verso le posizioni che contano. I giocatori devono dare un segnale importante: Pioli non ha colpe, sono le strategie societarie ad aver fallito. Sono stati mandati via giocatori come Mauri, a inizio stagione, e lo stesso Ledesma. La squadra e l’allenatore non hanno colpe, quando si sbaglia si sbaglia tutti“.
PRIMAVERA – Derby, la carica degli ex ‘vincenti con gol’
Sono ore di bollente attesa in casa della Lazio Primavera, impegnata domani nel derby di andata. Una partita quella stracittadina che non è mai ‘come le altre’, in qualunque categoria la si giochi. Se poi il luogo dell’incontro è la tana degli eterni rivali, la sfida assume per chi porta l’aquila sul petto un sapore speciale. Per provare a spiegarlo, la redazione di ‘lalaziosiamonoi’ ha contattato chi, nel derby, è riuscito a togliersi la soddisfazione più grande: mettere la firma sulla vittoria. Di seguito dunque le dichiarazioni di Mattia Fiore, Riccardo Serpieri, Tommaso Ceccarelli e Lorenzo Cinque.
F.: “Segnare alla Roma a Trigoria è un’emozione immensa, difficile da spiegare a parole. Nel mio caso poi la soddisfazione è stata maggiore perché rientravo da un infortunio. Se devo racchiudere l’emozione in una parola, dico goduria. Sarà come sempre una partita impegnativa, perché in questo momento la Roma è favorita. Ma se i miei ex compagni metteranno in campo la stessa grinta dell’anno scorso. Poi i più esperti in simili partite come Mattia, Murgia e Palombi sapranno come gestire la gara. Secondo me per fare risultato dovranno dare il massimo dal primo minuto. E anche il mister dovrà dare la giusta carica alla squadra. Chi sarà decisivo? Come ho detto prima, i più esperti. Se devo fare un nome, dico Palombi, visto che Rossi non ci sarà.
S.: “Vincere il derby è sempre bello, se poi ci riesci con un tuo gol la soddisfazione e l’orgoglio sono maggiori. Sto seguendo la Lazio e, per come mister Inzaghi sta lavorando con il gruppo, penso che possa farcela a espugnare il campo nemico. La squadra ha tutte le carte in regola per fare risultato. Per riuscirci, dovranno scendere in campo a testa alta e partire subito a mille, provando a mantenere quest’atteggiamento per tutta la partita. L’uomo derby? Secondo me Palombi”
Ce.: “I derby per me sono stati tutti importanti e sentiti. Ovviamente il gol mi ha reso molto felice perché in Primavera quella con la Roma è la partita più significativa del campionato. Purtroppo della Primavera finora ho visto una sola partita, ma mi è sembrata una squadra molto forte e che sta facendo un buon lavoro. La Lazio non ha mai avuto problemi a espugnare Trigoria e sono sicuro che non ne avrà nemmeno stavolta, se la giocherà alla pari. Per fare risultato dovrà scendere in campo a viso aperto, con la consapevolezza che non le manca nulla per ottenere un risultato importante. L’uomo derby? Non avendo seguito molto non so fare un nome unico. Ho sentito belle cose su diversi ragazzi, quindi credo che sarà il gruppo la vera forza per la vittoria“.
Ci.: “Aver avuto la fortuna di segnare per me è stata una grande soddisfazione. Il laziale sente sempre molto il derby, quindi quando fai anche gol è un’emozione grandissima. Seguo sempre la squadra e nelle passate stagioni era tra le più forti del girone insieme alla Roma. Quest’anno stanno faticando un po’, ma se si impegneranno e affronteranno il derby come si deve otterranno una bella vittoria. Per fare risultato dovranno tirare fuori l’amore per la maglia e l’orgoglio di giocarci, oltre a dimostrare di avere cattiveria agonistica. L’uomo derby? Non conosco bene i singoli, ma ci sono molti giovani interessanti e spero possano ottenere una bella vittoria di gruppo“.
Pioli in bilico, Prandelli…
Lazio-Juventus un banco di prova importante per Pioli. Se le cose dovessero andar male nella rosa di nomi in mano a Lotito per la successione a Pioli c’è anche quello dell’ex ct azzurro Cesare Prandelli, come sostiene Premium Sport, messo in preallarme dal n. 1 biancoceleste.
L’ex Mirra: “Prima tifoso e poi…”
Derby del 6 gennaio 2015, al fianco di Papadopulo in panchina sedeva Vincenzo Mirra, ex giocatore biancoceleste: “Sono nato tifoso laziale e non ho mai smesso di esserlo – le sue parole in un intervista al Corriere dello Sport – poi sono diventato calciatore della Lazio ed anche allenatore con Papadopulo”. A proposito di quel derby deciso dalla grande lazialità in campo di Paolo Di Canio: “Auguro a tutti di vivere un derby dalla panchina, io c’ero il 6 gennaio 2005. La Roma era di un’altra categoria, vincemmo con il cuore”. Per quanto riguarda la sua storia: “Sono cresciuto nel settore giovanile dai 14 anni in su. Ci allenavano tecnici-tifosi. Guenza era un allenatore ultrà. Nel derby moriva già quindici giorni prima, era intrattabile nell’attesa e ci incitava ripetendo – ecco domenica arrivano loro, attaccheranno, vorranno battervi – e noi diventavamo belve. Se arrivava un giocatore romanista lo faceva diventare laziale e lo minacciava di non farlo giocare”. Mirra fu grande protagonista anche della Lazio 1981-82 in Serie B: “Era una Lazio difficile, piena di problemi, ma tutti si impegnavano. Ci si appellava al senso di appartenenza, valeva più di ogni cosa”.
RASSEGNA STAMPA – Pioli: “Non c’è tempo da perdere, dobbiamo fare risultato”
Dopo aver ottenuto un solo punto nelle ultime cinque partite, la Juve probabilmente non è il miglior avversario che puoi augurarti di affrontare. Ma la Lazio ha bisogno di riprendersi, senza fare troppi calcoli: “Nel nostro momento non conta tantissimo l’avversario. Certo per affrontare una grande squadra, serve una grande prestazione. Non possiamo più perdere tempo, dobbiamo fare risultato”.
PIOLI: “DOBBIAMO CREDERCI” – E per farlo, l’allenatore non ha nessuna intenzione di coprirsi: “Ci sono due possibilità: scendere in campo per non perdere, non sbagliare e non subire o credere di fare la partita e avere le qualità giuste per attaccare e difendere. Abbiamo solo una scelta: quella di crederci”. Anche per tentare di riscattare le sconfitte in Coppa Italia e Supercoppa: “Le motivazioni ci sono tutte, quella principale deriva dalla classifica e dal nostro momento. Affrontiamo una grande squadra, non mi interessa il passato, ogni partita fa storia a sé”. Non sarà semplice ma la Lazio deve cambiare atteggiamento prima possibile: “Tante cose non hanno funzionato, non abbiamo trovato continuità di risultati e di prestazioni. Così non è arrivato entusiasmo, abbiamo commesso errori, quindi abbiamo responsabilità. È vero che non è il momento di fare analisi approfondite, giocare più partite ci ha tolto sicuramente qualcosa in campionato. Ma c’è ancora la possibilità di trasformare la stagione in positivo. Le cose si risolvono con i risultati, non basta il lavoro. Nel mercato di gennaio la società sarà pronta a intervenire”.
“RISPETTO PER LA LAZIO” – Pioli poi affronta il tema degli arbitri: “Stiamo subendo troppi torti arbitrali, non mi piace parlare di questo ma sono costretto a farlo. È giusto che i risultati siano condizionati da noi, vogliamo essere responsabili noi, quindi chiedo più attenzione. Anzi, la voglio. Non vogliamo niente di più, niente di meno dei nostri avversari. Voglio equità. Io sono professionale in ciò che faccio, chiedo lo stesso agli altri. Abbiamo diritto come tutte le altre squadre di essere valutati allo stesso modo. Sono stanco a fine partita di dire che ci sono state situazioni che ci hanno penalizzato. Questa è la realtà dei fatti, la squadra meritava più punti. Contro l’Empoli sarebbe stato giusto almeno l’1-1, probabilmente il 2-1. Se così fosse stato, magari saremmo qui a parlare di altri aspetti”. Poi la frecciata a Mancini, che in settimana ha detto che la Lazio aveva fatto qualcosa di superiore alle sue possibilità l’anno scorso: “Trovo ammirazione per i miei colleghi che da lontano esprimono certi giudizi senza sapere alcune situazioni interne. Quello che abbiamo fatto l’anno scorso è sotto gli occhi di tutti. Credo che anche quest’anno la Lazio sia all’altezza della situazione”.
“LULIC UN IMPREVISTO ASSURDO” – Dopo essersi tolto alcuni sassolini dalle scarpe, il tecnico passa all’argomento Lulic, che per un banale incidente in palestra si è dovuto sottoporre a un intervento chirurgico alla mano: “L’ho sentito ieri sera, stamattina sono andato a trovarlo. Era sereno, ma arrabbiato perché è stato un imprevisto difficilmente ripetibile. Gli ho fatto un in bocca al lupo sperando che la cosa non sia così grave”. Senza di lui, comunque, sarà impossibile giocare con la difesa a tre: “Difesa a tre o a quattro cambia poco, dovremo essere compatti e giocare la migliore partita possibile dal punto di vista tecnico. Dovremo sbagliare il meno possibile nella manovra”. Infine, un commento sulle tante voci su possibili suoi successori: “Nel calcio è normale così, io non posso controllare tutti gli eventi che mi girano intorno. Posso solo cercare di influenzarli, devo lavorare per far uscire il meglio dai miei giocatori. Solo così posso continuare il mio lavoro e far tornare la Lazio ai suoi livelli”.
Fonte : La Repubblica
RASSEGNA STAMPA – Il logo del Giubileo sulle maglie
S’è fatto sentire anche ieri sera, è piombato a Formello alle 18, ha incontrato la squadra al termine della rifinitura. Stop ai cali di concentrazione, servirà una reazione immediata, per il presidente Lotito conterà soprattutto l’atteggiamento in campo. Strappare qualche punto e muovere la classifica, la Lazio non può più sbagliare, la Juve è dietro l’angolo: in caso di sconfitta pesante potrebbe scattare il ritiro a Norcia e l’esonero dell’allenatore (il sostituto sarà sicuramente straniero, occhio a Murat Yakin). Ma per il momento ogni discorso è rimandato ai prossimi risultati, Stefano Pioli è ancora in sella, non ha intenzione di mollare, contro i bianconeri schiererà la squadra con il 4-2-3-1. Niente difesa a tre, l’infortunio di Lulic ha complicato i piani: il bosniaco ha riportato la sub-amputazione della falange distale del quarto dito della mano destra, resterà fermo almeno un mese, tornerà nel 2016. In porta ci sarà Marchetti, in panchina andrà Berisha. In difesa spazio a Basta, Mauricio (favorito su Hoedt), Gentiletti e Radu. A centrocampo, sicuri del posto, Biglia e Parolo. Sulla trequarti rischia Felipe Anderson: l’ex Santos è in ballottaggio con Candreva, probabilmente finirà in panchina, è reduce da prestazioni deludenti. Milinkovic Savic agirà dietro la prima punta, a sinistra chance confermata per Kishna. Capitolo biglietti: staccati oltre 10.500 tagliandi (da sommare ai 14mila abbonati), all’Olimpico sono attesi per ora 25mila spettatori ma si spera di arrivare a 30.000.
E questa sera la Lazio giocherà con una maglia speciale, lo ha annunciato il presidente Lotito: «Scenderemo in campo con una casacca dedicata al Giubileo – ha spiegato il patron attraverso un comunicato – una scelta che ho adottato personalmente e che vuole rendere omaggio ai valori che l’Anno Santo si propone di veicolare nel mondo. In questo senso la società si è impegnata verso una partecipazione diretta».
Fonte : Il Tempo
RASSEGNA STAMPA – Pioli: «La nostra classifica è un fallimento, ma condizionata dagli arbitri»
La vittoria manca da oltre un mese, addirittura dal 25 ottobre col Torino, Pioli quindi ribadisce: “Oggi la nostra classifica è un fallimento, ma ci sono ancora possibilità per far bene. L’obiettivo è rimanere in Europa anche l’anno prossimo”. Ma il tecnico non vuole più condizionamenti esterni: “A Empoli la squadra non mi è sembrata remissiva, ma andare sotto subito complica tutto. Stiamo subendo troppi torti arbitrali. E’ giusto che i nostri risultati vengano determinati solo dai nostri errori e da ciò che mettiamo sul campo. Voglio più rispetto, niente di più né di meno dei nostri avversari. Chiedo grande professionalità nei giudizi, siamo stati penalizzati troppo sinora. Al Castellani meritavamo almeno l’1-1″. Ora Nicchi designa Banti, addizionale di Tagliavento nel rigore fischiato a Dzeko e impresso ai laziali per il gol annullato a Brocchi a Napoli qualche anno fa, per il big match di domani sera.
TABU’
I biancocelesti non battono la Juve da ben 12 anni in campionato. E Pioli non ha mai vinto contro la sua ex squadra: ”In questo momento non conta l’avversario, noi dobbiamo fare il risultato. Per affrontare una grande squadra dobbiamo mettere in campo una grande prestazione. Abbiamo due possibilità: possiamo scendere in campo sperando di non perdere e difenderci oppure farlo credendo di potercela giocare alla pari. In realtà c’è una sola scelta: dobbiamo crederci”. Allegri teme la Lazio e la voglia di riscatto biancoceleste dopo la Supercoppa: “Le motivazioni ci sono tutte, quella principale deriva però dalla nostra classifica. Noi vogliamo uscire da questo brutto frangente, non m’interessa cosa è successo nel passato. Ogni sfida ha una storia a sé”. Sarà una sfida per pochi intimi allo stadio: “Avevamo creato un grande entusiasmo l’anno passato, vedere questa poca presenza non ci aiuta. Ma noi dobbiamo riportare la gente all’Olimpico con le vittorie”.
PANCHINA
Lippi si propone, Guidolin e Prandelli aspettano. Pioli è il primo a tremare in panchina: “E’ normale che si scatenino tante voci, io non posso controllare tutti gli eventi che mi girano intorno, posso solo influenzarli. Devo lavorare con concentrazione per far tornare la Lazio al successo”. Non ci voleva proprio l’infortunio di Lulic, niente difesa a tre: “Sono andato a trovarlo stamattina. E’ sereno ma arrabbiato. Gli ho fatto l’in bocca al lupo e spero di riaverlo a disposizione il più presto possibile. Al di là dei sistemi di gioco, domani dovremo essere compatti e dovremo giocare il miglior calcio dal punto di vista tecnico nella costruzione della manovra e nell’ultimo passaggio”. L’anno scorso la Lazio si divertiva, qualcosa è cambiato: “E’ sicuro che tante situazioni non hanno funzionato. Ci manca la continuità di risultati e quindi la fiducia e l’entusiasmo. Abbiamo avuto tanti infortunati e la scorsa stagione non avevamo la Coppa. Se ne esce fuori solo con i risultati positivi, non solo col lavoro. A gennaio poi interverremo sul mercato”.
Fonte : Il Messaggero
Man City da applausi. Ecco cosa farà per i suoi tifosi!
Incredibile e allo stesso tempo bellissima iniziativa del City. Le aquile di Manchester, per volere del suo sceicco, hanno deciso di apportare delle modifiche allo stemma. Una linea più morbida, più circolare per rendere più appetibile il logo sul mercato del merchandising. In Inghilterra è quasi una “legge” tatuarsi lo stemma della propria squadra del cuore. Per far si che i fan dei Citizens non restino delusi, la società ha deciso di pagare le spese per la rimozione o la modifica del tatuaggio. Un’operazione che avviene con il laser ed è costosa per qualsiasi cittadino medio. Lo sceicco problemi di soldi non ne ha e allo stesso tempo, modificherà il logo per i suoi interessi economici e renderà felici i suoi tifosi che non dovranno sborsare nemmeno una sterlina per tale operazione.
LAZIOSOCIAL – I ringraziamenti sentiti di Senad Lulic
Dopo il fulmine al ciel sereno della notizia del suo infortunio durante un esercizio in palestra e l’immediata operazione al dito della mano destra (leggi qui le parole del dottor Salvatori in merito), che ha fatto preoccupare (e non poco) i tifosi biancocelesti e tutti i suoi cari, Senad Lulic ha voluto esprimere attraverso i suoi account di Instagram e Facebook tutta la sua gratitudine per l’enorme affetto ricevuto: “Ringrazio di cuore tutti i miei compagni di squadra,gli amici e i miei tifosi per l’affetto che mi stanno dimostrando. Ringrazio sopratutto mia famiglia che sta sempre con me”.
Ringrazio di cuore tutti i miei compagni di squadra,gli amici e i miei tifosi per l affetto che mi stanno dimostrando. Ringrazio sopratutto mia famiglia che sta sempre con me ❤️ Senad
Posted by Senad Lulic on Giovedì 3 dicembre 2015
PROBABILI FORMAZIONI – Pioli torna alle origini, ballottaggi sulle fasce. Allegri tentazione Asamoah
News Lazio: Nel momento più “difficile” arriva la Juventus di Allegri, vogliosa di ritornare sul podio.
Dalla rifinitura di oggi è emerso che il mister Pioli medita un ritorno alle origini ossia il 4-2-3-1, modulo in cui la squadra sembra trovarsi più a suo agio: Davanti a Marchetti troveranno spazio, complici le importanti assenze che hanno colpito il reparto difensivo (ultima quella di Senad Lulic), il quartetto difensivo sarà composto da Basta, Mauricio, Gentiletti e Radu. Al centro della linea a quattro è sicuro del posto Gentiletti, rientrato dal turno di squalifica di Empoli. Al suo fianco uno tra Mauricio e Hoedt. Il brasiliano è leggermente favorito per scendere in campo dal primo minuto. Davanti alla difesa ci saranno Parolo e capitan Biglia, saranno loro a supportare il trio di fantasisti che si collocherà dietro l’unica punta. La grande incertezza riguarda proprio la trequarti. Nell’allenamento di oggi il tecnico ha provato Kishna sull’out di sinistra e l’olandese potrebbe essere la grande sorpresa di Lazio-Juventus (un’occasione importante per l’esterno olandese che manca dal primo minuto in Serie A dallo scorso 4 ottobre nella vittoria casalinga contro il Frosinone). Sull’altro lato del campo agirà invece uno tra Candreva e Felipe Anderson, ma le prove della vigilia vedono l’italiano favorito e la probabile seconda panchina consecutiva per il talento brasiliano. Al centro si muoverà Milinkovic-Savic. Davanti invece è praticamente certo il ritorno dal 1′ di Miro Klose, in vantaggio sui colleghi Matri e Djordjevic (in questo momento il tedesco sembra essere il più in forma dopo la buona prova contro l’Empoli).
News Juventus: Davanti a Buffon, il tecnico bianconero dovrebbe proporre il terzetto titolare Barzagli, Bonucci, Chiellini. Il centrocampo è il reparto che sta dando i maggiori problemi al tecnico livornese tra infortuni e squalifiche: per la sfida contro la Lazio di venerdì sera Allegri a centrocampo ha solo tre gli elementi a disposizione, vale a dire il rientrante Padoin oltre a Marchisio e Sturaro. I grandi assenti saranno Paul Pogba (causa squalifica) e Sami Khedira (per infortunio), convocato invece Lemina. Allegri si trova così con i soli Sturaro, Marchisio e Padoin, più il francese Lemina che però non può essere al 100%. Torna tra i convocati anche Asamoah proverà a strappare una maglia da titolare. In ottica Champions è probabile che sulle corsie esterne venga fatto un po’ di turnover e pertanto per la sfida contro i biancocelesti Allegri dovrebbe preferire come terzini fluidificanti Cuadrado e Alex Sandro, entrambi in vantaggio su Lichtsteiner ed Evra. Davanti, invece, c’è l’imbarazzo della scelta: salgono le quotazioni di Morata, anche se rimane in pole la coppia formata da Dybala e Mandzukic (quest’ultimo in grande forma trovando per ben 3 volte la rete in 4 partite tra Campionato e Champions).
LAZIO (4-2-3-1): Marchetti; Basta, Mauricio, Gentiletti, Radu; Biglia, Parolo; Candreva, Milinkovic, Kishna; Klose. All. Pioli.
Squalificati: –
Indisponibili: de Vrij, Onazi, Lulic, Mauri
Diffidati: Biglia, Mauricio, Lulic, Milinkovic-Savic
JUVENTUS (3-5-2) – Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Cuadrado, Sturaro, Marchisio, Padoin (Asamoah), Alex Sandro (Evra); Dybala, Mandzukic (Morata) All. Allegri
Squalificati: Pogba
Indisponibili: Hernanes, Pereyra, Khedira
Diffidati: –
ARBITRO: Banti (sez. Livorno)
ASSISTENTI: Costanzo e Barbirati
IV UOMO: De Luca
ADDIZIONALI: Orsato e Celi
Lazio-Juventus: i convocati di Pioli. Spicca un’assenza pesante…
Al termine dell’allenamento odierno il tecnico biancoceleste Stefano Pioli ha diramato la lista dei convocati in vista della sfida di domani contro la Juventus (ore 20:45) allo Stadio Olimpico di Roma.
Portieri: Marchetti, Berisha, Guerrieri;
Difensori: Basta, Braafheid, Gentiletti, Hoedt, Konko, Mauricio, Radu;
Centrocampisti: Biglia, Candreva, Cataldi, Felipe Anderson, Milinkovic-Savic, Parolo;
Attaccanti: Djordjevic, Keita, Kishna, Klose, Matri.
Come prevedibile non convocato Senad Lulic causa infortunio alla mano (per tutte le informazioni in merito leggi qui). Assenti anche Mauri e Morrison.
L’ottimismo di Eugenio Fascetti: “Domani può esserci la svolta…”
A 24 ore dall’importantissima sfida contro la Juventus è vermente dura trovare un briciolo di ottimismo visto il momento “difficile” (per usare un eufemismo) che i ragazzi di Pioli stanno affrontando in questa prima parte di stagione, fortunatamente tra i pessimisti non c’è il grande Eugenio Fascetti. L’ex mister biancoceleste crede molto nella sfida di domani e ha voluto ribadire tale concetto ai microfoni di Tuttomercatoweb.com:
“La Lazio non è quella della passata stagione ma non merita l’attuale posizione in classifica. Domani può essere l’inizio di un cammino importante. Sicuramente i calciatori laziali offriranno una grande prestazione contro i campioni d’Italia in carica. Se fossi la Juve, avrei paura della Lazio“. Fascetti mostra tutta la sua vicinanza al collega Stefano Pioli: “Per i biancocelesti si tratta di un momentaccio ma ci sono i calciatori per risollevarsi. Le voci di un cambio in panchina ci sono sempre state e sempre ci saranno, un allenatore deve convivere con queste vicende”.
L’AVVERSARIO DI TURNO – Che sia la Juventus la nuvola dietro cui si nasconde un raggio di sole?
Ormai dire che la Lazio di Pioli sta vivendo un momento “difficile” sta diventando sempre più un eufemismo e se si butta per un attimo l’occhio sulle prossime partite che attendono i biancocelesti da qui fino al 6 gennaio (Lazio-Carpi) diventa veramente dura non agitarsi. Ma la Lazio e tutto il popolo biancoceleste hanno il dovere di NON MOLLARE MAI (come dice il suo inno), del resto si sa che quando arrivi a toccare il fondo non puoi fare altro che rimboccarti le maniche e ripartire, anzi risorgere…Ogni momento buio prima o poi passa se si ha la volontà ferrea di superarlo, certo il destino ama giocare brutti scherzi…e pretende che la svolta avvenga proprio contro quella montagna che solo 4 mesi fa era stata la causa scatenante di un lento e doloroso declino: la Juventus campione d’Italia e vincitrice (proprio contro la Lazio) della Supercoppa Italiana. E anche vero però che i biancocelesti sono finiti in questa situazione da soli e pertanto sono loro che ora dovranno dimostrare di essere vivi…di esserci ancora. La Lazio ha il dovere di uscire da questo inferno, pertanto venerdì (parafrasando le bellissime parole del film “Ogni maledetta domenica“): o decide di risorge come collettivo o sarà annientata individualmente, non ha altra scelta…subire ancora una volta o farsi strada verso la luce scalando le pareti dell’inferno un centimetro alla volta…è semplice…è il calcio. La vera Lazio può battere chiunque se gioca come sa, cioè BRUTTA, SPORCA E CATTIVA e paradossalmente proprio venerdì può esserci quella scarica di adrenalina necessaria per avviare questo motore eccessivamente singhiozzante. Perciò forza e coraggio, non può stare all’inferno chi è nato per stare lì…dove osano le aquile…e senza dimenticare che “su c’è er maestro…che ce sta a guardà…”. Ricordati Lazio: Dietro ogni nuvola, anche la più nera…c’è SEMPRE un RAGGIO DI SOLE. E’ ora di uscire dall’oscurità.
Ecco l’analisi sulla Juventus di Allegri:
IL CAMMINO DEI BIANCONERI – Dopo un inizio di campionato da incubo che ha portato i ragazzi di Allegri molto vicino alle zona calde della bassa classifica e che hanno fatto temere tutto l’ambiente bianconero che i tempi di gloria fossero temporaneamente sospesi per dover vivere una stagione di riassestamento…la Juventus, da grande squadra quale è, con pazienza e forza di volontà, è riuscita a rialzarsi e a macinare punti su punti (attualmente il suo bottino è di 24 punti) fino a raggiungere il 5° posto a soli 7 punti dalla vetta. Un divario non troppo grande, considerando che siamo ancora ad inizio dicembre. In Europa invece (come per i biancocelesti) la Juventus ha sempre avuto un ottimo rendimento ottenendo la qualificazione agli ottavi con un turno di anticipo, in un girone non semplice e riuscendo a battere per ben 2 due volte una grande squadra come il Manchester City, confermando così che la finale dell’anno scorso non era un caso.
LA MINACCIA – Mario Mandzukic si è sbloccato, possiamo dire che è lui l’uomo simbolo della svolta bianconera: dopo un inizio difficile in cui non riusciva a trovare con la via della rete e che ha fatto emergere fortissimi dubbi sull’investimento fatto questa estate per portarlo a Torino, finalmente per il gigante croato l’incubo è finito diventando l’arma letale che tutti i tifosi juventini si aspettavano. SuperMario ha segnato 6 reti in stagione (ma 3 sono state realizzate nelle ultime 4 partite tra Campionato e Champions). L’attaccante ha iniziato con la rete di testa in Supercoppa, a Shanghai contro la Lazio. Poi nell’esordio in Champions League ha segnato al Manchester City, poi 1 gol all‘Atalanta, 1 all’Empoli, 1 ancora al City, 1 al Palermo. Virtualmente, ha dato alla sua squadra 12 punti e un trofeo, la Supercoppa appunto. Ora Sì che è SuperMario. Mandzukic e’ sicuramente un giocatore che può essere un valore aggiunto nell’attacco della Juventus con caratteristiche uniche e che può dare quelle doti nel gioco aereo ma anche di lotta e di intensità, proprio per questo Massimiliano Allegri lo schiera spesso e volentieri. Mario nel frattempo si gode la sua rivincita e spera di segnare alla Lazio il suo secondo gol dopo quello in Supercoppa a Pechino.
COME SCENDERANNO IN CAMPO – Massimiliano Allegri (complici anche le pesanti assenze a centrocampo) è assalito dai dubbi sul modulo da applicare, troverà una Lazio ferita e vogliosa di riscatto (senza dimenticare l’impegno di Champions contro il Siviglia martedì 8 dicembre) pertanto dovrà far muovere le sue pedine con grande accuratezza: 4-4-2, 4-3-3 o 3-5-2? Sembra prevalere quest’ultimo modulo, sopratutto alla luce della definitiva assenza di Sami Khedira.
Davanti a Buffon, il tecnico bianconero dovrebbe proporre il terzetto titolare Barzagli, Bonucci, Chiellini. Il centrocampo è il reparto che sta dando i maggiori problemi al tecnico livornese tra infortuni e squalifiche: per la sfida contro la Lazio di venerdì sera Allegri a centrocampo ha solo tre gli elementi a disposizione, vale a dire il rientrante Padoin oltre a Marchisio e Sturaro. I grandi assenti saranno Paul Pogba (causa squalifica) e Sami Khedira (per infortunio), convocato invece Lemina. Allegri si trova così con i soli Sturaro, Marchisio e Padoin, più il francese Lemina che però non può essere al 100%. Torna tra i convocati anche Asamoah proverà a strappare una maglia da titolare. In ottica Champions è probabile che sulle corsie esterne venga fatto un po’ di turnover e pertanto per la sfida contro i biancocelesti Allegri dovrebbe preferire come terzini fluidificanti Cuadrado e Alex Sandro, entrambi in vantaggio su Lichtsteiner ed Evra. Davanti, invece, c’è l’imbarazzo della scelta: salgono le quotazioni di Morata, anche se rimane in pole la coppia formata da Dybala e Mandzukic (quest’ultimo in grande forma trovando per ben 3 volte la rete in 4 partite tra Campionato e Champions). Se, invece, l’allenatore toscano dovesse optare per il 4-3-3, ci sarà Lichtsteiner come terzino destro, al posto di Barzagli, con Cuadrado spostato nel tridente offensivo. E non è escluso che la Juventus possa abbandonare il 3-5-2 dirottando su un 4-4-2 in cui troverebbero contemporaneamente spazio i vari Lichtsteiner, Evra, Cuadrado e Alex Sandro. Tutti in ottime condizioni e avere così una Juve fortemente votata ad un gioco da sviluppare sulle fasce.
PROBABILE FORMAZIONE (3-5-2) – Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Cuadrado, Sturaro, Marchisio, Padoin (Asamoah), Alex Sandro (Evra); Dybala, Mandzukic (Morata) All. Allegri
Squalificati: Pogba
Indisponibili: Hernanes, Pereyra, Khedira
Ballottaggi: Evra 55% – Alex Sandro 45%; Padoin 60% – Asamoah 40%; Mandzukic 65% – Morata 35%; Dybala 60% – Morata 40%
Marco Lanari
Il punto del dottor Salvatori sullo sfortunato Lulic
Il dottor Salvatori è intervenuto a Lazio Style Radio per rassicurare i tifosi sulle condizioni di Senad Lulic. Il bosniaco rischia di perdere parte del dito della mano destra: “Lulic sta bene. Fortunatamente l’intervento è stato tempestivo, ma il giocatore deve restare in clinica per essere monitorato. Il dito interessato fa parte della mano destra, e Lulic per fortuna è mancino“. Poi entrando nel dettaglio dell’incidente: “La parte interessata è la falange e in caso di amputazione si tratterebbe solo della parte terminale e non di tutto il dito“.
Comunicato di Lotito sulla maglia Lazio per il Giubileo
Di seguito il comunicato del Presidente Lotito sulla maglia celebrativa che la Lazio indosserà contro la Juventus per onorare il Giubileo.
“E’ con estrema gioia ed emozione che la S.S. Lazio, in occasione dell’incontro di domani contro la Juventus, scenderà in campo indossando una maglia dedicata al Giubileo. Una scelta che ho adottato personalmente e che vuole rendere omaggio a quegli stessi valori che l’Anno Santo si propone di veicolare nel mondo. Misericordia, solidarietà e passione, valori che costituiscono le fondamenta del nostro futuro, nonché solide basi del calcio italiano e mondiale. In questo senso, la società si è impegnata verso una partecipazione diretta alle celebrazioni dell’anno giubilare, nello stesso ricordo delle parole che a maggio Papa Bergoglio pronunciò nei confronti della Polisportiva. Tutt’oggi siamo una casa aperta dove si alimenta fraternità e si combatte ogni forma di discriminazione, una casa nella quale i nostri tifosi hanno un ruolo cruciale: mi auguro rafforzino il loro sostegno intorno alla squadra all’insegna di tali valori. La Lazio rappresenta quei valori che bisogna custodire nel cuore”.
Lazio-Juve, bianconeri convocati
Lazio-Juventus, il mister Allegri ha diramato la lista dei giocatori per la partita contro la Lazio. Oltre allo squalificato Pogba, autentico spauracchio per i biancocelesti, il tecnico bianconero dovrà fare a meno anche degli infortunati Pereyra e Khedira.
1 Buffon
3 Chiellini
7 Zaza
8 Marchisio
9 Morata
12 Alex Sandro
15 Barzagli
16 Cuadrado
17 Mandzukic
18 Lemina
19 Bonucci
20 Padoin
21 Dybala
22 Asamoah
24 Rugani
25 Neto
26 Lichtsteiner
27 Sturaro
33 Evra
34 Rubinho
40 Vitale
Gregucci cuore laziale: “La mia fede…”
Un ex laziale doc come Angelo Gregucci ha punito martedì l’ex allenatore biancoceleste Davide Ballardini, fra i meno amati dai tifosi della Lazio. Il suo Alessandria infatti in Coppa Italia ha battuto a domicilio il Palermo per 2-3 eliminandolo dalla competizione. Soddisfatto Gregucci che dai microfoni di Sport Mediaset ha dolci parole per il suo passato capitolino: “I miei ricordi più belli sono legati alla Lazio: sono un laziale la mia fede abita lì”. E sul momento attuale dei biancocelesti: “Pioli sta pagando l’assenza di de Vrij, uno dei migliori difensori del campionato. Ma i problemi della Lazio sono cominciati col preliminare, la squadra però ha le capacità per superare questo momento”.