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Renato Miele: “Lazio, stasera conta solo il risultato”

Sulle frequenze di LazioStyleRadio è intervenuto l’ex difensore biancoceleste Renato Miele, che ha indossato la casacca biancoceleste nella prima metà degli anni ’80. Oggi è fondatore e presidente di una nota squadra dilettantistica romana, la Vigor Mellis, di cui allena anche le squadre Allievi e Juniores. Nel suo intervento Miele ha parlato del big match di questa sera, che vedrà la squadra di Pioli alle prese con i campioni d’Italia della Juventus. Le due squadre arrivano alla sfida in maniera totalmente opposta: “La Juventus sta risalendo, non può permettersi passi falsi stasera. Stesso discorso vale per la Lazio, che ha come obiettivo il risultato più che la prestazione. I biancocelesti stanno cercando di riassestarsi, la Juve invece arriva da un periodo migliore, dal punto di vista psicologico e psicofisico sta messa molto meglio”. I bianconeri hanno cambiato molto in questa stagione: “Quest’anno la forza della Juve non è Pogba, che non sta rendendo come rendeva prima. Si è un po’ montato la testa. E’ uno di quelli che vengono definiti dei fuoriclasse e, se non hanno la testa sul collo, rischiano di perdersi un pochino. Mancando di tre giocatori forti, Pirlo Tevez e Vidal, ovviamente hanno ricostruito un pezzo della squadra che andava amalgamata con la base precedente, poi i problemi iniziali in campionato li hanno avuti come tutti, in Coppa invece vanno benissimo. Ora sembrerebbe tutto a posto, stanno tornando su piano piano“. La Lazio sta cambiando molte volte modulo in questa stagione: “Per quanto riguarda il discorso dei moduli in base a chi si incontra, non saprei… La squadra deve avere identità, cosa vuol dire giocare con il 4-3-3  contro una squadra piuttosto che con il 4-3-1-2 o altro se poi si perde la spina dorsale del gioco“. Una partita che avrà la sua nota dolente sugli spalti: “Stasera si giocherà pure con poco pubblico perché da una parte a Roma stanno scioperando tutti, in più ci sono le targhe alterne, poi la paura del terrorismo che allontana le persone. In Italia abbiamo il caos organizzato. In questa confusione parlare di calcio e dare un giudizio prettamente tecnico diventa assai difficile“.

Simoni: “La Lazio è forte. Se si sveglia Anderson…”

Gigi Simoni in veste di doppio ex (tecnico biancoceleste e giocatore juventino) è intervenuto ai microfoni di Lazionews per parlare dell’incontro di questa sera tra Lazio e Juventus.

Che partita sarà? “Le due squadre hanno degli obiettivi diversi ma entrambe stanno cercando di rientrare nel gruppo di testa. La Juve in questo periodo si è riavvicinata alla vetta, la Lazio invece purtroppo ha perso alcune partite e si trova in una condizione difficile anche a livello ambientale. Nel calcio però può succedere di tutto”.

Qual è il problema dei biancocelesti? “Non lo so con certezza ma di sicuro hanno pesato i tanti infortuni e il fatto che la squadra non sia completa. Erano partiti bene, sembravano in grado di ripetere la stagione scorsa, ma poi invece i troppi problemi fisici e qualche partita persa male li ha affievoliti. Nel calcio è difficile dire perché ci si trova in certe situazioni. Dalla Juve ce se lo poteva aspettare perché hanno cambiato giocatori bravi e importanti e quelli arrivati non sono dello stesso livello, sono giovani e hanno bisogno di giocare e crescere”.

Per i biancocelesti può ancora pesare l’eliminazione dalla Champions? “Non lo so, nel calcio ci sono periodi in cui riesce tutto e altri in cui invece non riesce nulla. Come fatto dai bianconeri basterebbe vincere qualche partita per rientrare nel gruppone di testa. La Lazio è una buona squadra, ha giocatori importanti. Qui si danno sempre giudizi affrettati e relativi ad un momento, ma se è un periodo no il giudizio è fuorviante, magari una squadra sembra addirittura scarsa mentre non è così di sicuro. La Lazio può contare su grandi giocatori e spero si riprenda. Il calcio è così, si vive di momenti. Nessuno si aspettava una Juve così distante dalla vetta ma i bianconeri hanno più giustificazioni”.

In questi momenti il ritiro può essere utile? “A volte serve a volte no perchè magari si perde lo stesso. Il ritiro potrebbe essere anche utile, è una situazione che si vive malvolentieri e la voglia di uscirne subito stimola molto a livello psicologico. Anche la Juve ci è passata. E’ il tentativo estremo per sperare che i giocatori reagiscano a questa situazione. Io in 60 anni di calcio ho fatto tanti ritiri, a volte hanno aiutato altre no. E’ difficile dare risposte”.

Chi può essere l’uomo decisivo questa sera per i biancocelesti? “Secondo me l’uomo più decisivo è sempre il portiere, è quelo il ruolo che ogni domenica può far perdere o vincere. Anche giocatori come Candreva, Felipe Anderson e Klose sono importanti. Il brasiliano ora non è lo stesso dello scorso anno ma se si sveglia è un giocatore che può fare la differenza“.

Di quali ritocchi ha bisogno la Lazio per essere protagonista? “La difesa non da molte sicurezze, avrebbe bisogno di qualche ritocco. Felipe Anderson ha fatto pochissimi gol mentre lo scorso anno segnava sempre. Anche Klose non sta facendo benissimo, ma il campionato è lungo e si può rimediare”.

Quanto influiscono sul tecnico le voci che lo riguardano? “Ovvio che quando iniziano a circolare queste voci sull’allenatore le cose si complicano ancora maggiormente. L’allenatore deve avere carattere per superare il momento nero ma i giocatori devono rendersi conto che la responsabilità oltre del tecnico è soprattutto la loro. Pioli ha lavorato tanto bene lo scorso anno, non è possibile che all’improvviso non sappia più allenare. Qualcosa è cambiato nei giocatori, magari come ho già detto anche gli infortuni hanno influito notevolmente. Anche la fortuna conta molto nel calcio ma si può parlare di sfortuna a campionato finito, in un bilancio generale tra infortuni, errori arbitrali, condizione e altro, ma non in questo periodo. La verità la conosce solo chi vive l’interno dello spogliatoio, mentre i tifosi sono condizionati dal risultato ma anche loro vedono se la squadra si impegna o meno”.

I tifosi si stanno disamorando del pallone: “Non sta succedendo niente di nuovo di quello che è successo negli altri anni. Anzi, questo campionato mi sembra sia uno dei più belli degli ultimi. E’ un torneo incerto, non come quelli precedenti in cui la Juve ha dominato. Ora ci sono 5-6 squadre che possono vincere lo scudetto. E’ bellissima questa incertezza”.

La Lazio? Deve cercare di unirsi al gruppo delle migliori perchè la Lazio deve esserci. La squadra in confronto all’anno scorso non è cambiata molto, può riprendersi e fare bene”.

Tifa Lazio o Juve? “Non tifo per nessuno, o meglio tifo per 3-4 squadre. Sono tifoso del Torino, quando avevo 10 anni era la squadra che vinceva tutto, poi purtroppo è arrivata la tragedia di Superga. Sono però rimasto sempre tifoso dei granata. Poi mi fa piacere se le squadre in cui sono stato – Napoli, Inter, Lazio, Torino, Juve – vanno bene. Fra Inter e Napoli ho tifato per un pareggio, invece ha vinto il Napoli e l’Inter ha fatto un’ottima partita facendo capire che c’è anche lei. La squadra di Sarri ha dimostrato di poter vincere il campionato”.

Juventus, la squadra di Allegri può ancora credere allo Scudetto

Dopo l’ennesima vittoria, la quarta consecutiva, la Juventus sembra sempre più lanciata verso una rimonta che solo un mese fa sembrava impossibile. Dopo la sconfitta sul campo del Sassuolo i bianconeri si trovavano in dodicesima posizione a -11 dal primo posto, occupato allora dalla Roma; ora i bianconeri sono quinti a soli 7 punti dalla vetta. In un mese la Juve non solo è risalita in campionato ma ha anche conquistato l’accesso agli ottavi di finale della Champions League con un turno di anticipo. Per capire se i bianconeri possono ancora puntare allo Scudetto saranno importantissime le prossime due sfide: la Lazio nell’anticipo di questa sera e la successiva sfida contro la Fiorentina. Due partite che, se vinte, potrebbero dare un’ulteriore spinta per una rimonta che avrebbe dell’incredibile. Tra l’altro i bianconeri ora si ritrovano a tre punti dal quarto posto attualmente della Roma. Nel prossimo turno ci sarà il doppio scontro Torino-Roma: come detto i bianconeri saranno ospiti della Lazio, mentre i giallorossi saranno impegnati in trasferta contro i granata, che provengono da due vittorie consecutive. La Juve è pronta alla sfida e lo Scudetto non è poi così lontano.

 

Moggi: “Lazio-Juve gara equilibrata. Lippi…”

Per parlare dell’incontro di questa sera tra i biancocelesti e gli uomini di Allegri è intervenuto Luciano Moggi. L’ex dirigente ha vinto tanto con la Juve ed è stato anche dg della Lazio nel biennio ’80-’82. Raggiunto dai microfoni di LazioNews24 ha dichiarato: “Lontano da Roma la Lazio ha perso 6 partite su 7, troppi punti persi in confronto alla scorsa stagione. I biancocelesti in questo periodo stanno faticando e tutte queste sconfitte esterne possono pesare negativamente sul morale dei giocatori”. Moggi però ha fiducia nella squadra biancoceleste: “Il momento brutto della Lazio prima o poi passerà, non è detto che non possa riprendersi. Questa sera sarà una partita incerta. Mi aspetto una gara combattuta: la squadra di Pioli non è sfavorita e lotterà con orgoglio per superare i bianconeri, mentre la Juve è in netta crescita. Prevedo una partita aperta a qualsiasi risultato”. Moggi ha parlato anche di Marcello Lippi, recentemente accostato alla Lazio: Lotito finora ha fatto bene, per lui parlano i risultati ottenuti. Lippi è un buon allenatore ma se sia quello giusto per la Lazio lo deve dire il presidente”.

 

Ag. Calleri: “E’ pronto per giocare in Italia”. Poi sull’interesse della Lazio…

Nonostante siamo a poco meno di un mese da gennaio, il calciomercato imperversa sempre più. Tra le mura di Formello, sanno di dover intervenire nel miglior modo possibile da subito, ma con un occhio al mercato estivo. Probabilmente Klose a giugno lascerà la Lazio dopo 4 anni, e Lotito dovrà mettersi inevitabilmente alla ricerca di un nuovo bomber. Tra i tanti calciatori accostati alla Lazio c’è anche Jonathan Calleri, attaccante di 22 anni del Boca Juniors. Per saperne di più ha parlato, ai microfoni di Radio Olympia, Angelo Paradiso che cura gli interessi dell’attaccante nel nostro paese: “Jonathan può agire sia da prima che da seconda punta. E’ molto duttile e tecnico, tatticamente molto intelligente. E’ sicuramente pronto per giocare in Europa e l’Italia è certamente una possibilità. Abbiamo ricevuto un’offerta dall’Italia, ma non è stata ritenuta all’altezza. Il costo del cartellino è intorno ai 14 milioni di euro e percepisce uno stipendio di 2 milioni l’anno. Il calciatore ha espresso più volte il desiderio di giocare nell’Inter.” Poi continua sull’interesse della Lazio: Tare lo conosce molto bene, abbiamo le porte sempre aperte con la Lazio. Sarebbe la squadra ideale, visto che ha sulle fasce giocatori di grandissima qualità con i quali Calleri si troverebbe a meraviglia”. Con la maglia del Boca ha realizzato 15 gol in 37 partite e come ha riportato la Gazzetta dello Sport il Presidente del club argentino si è lasciato sfuggire un’importante dichiarazione sul suo futuro: “Al 99% Calleri andrà via e giocherà per un club Italiano, dopo essere stato venduto ad un fondo d’investimento inglese”. Parole che confermano la cessione dell’attaccante classe ’93, ora bisognerà capire chi avrà la meglio.

Liverani: “Il pronostico dice Juve ma attenzione…”

Per parlare dell’incontro di questa sera tra i biancocelesti e la squadra bianconera Tuttojuve.com ha contattato l’ex capitano biancoceleste Fabio Liverani.

Queste le sue parole su Lazio-Juventus: “E’ sempre una partita difficile. La Juve è tornata a correre, ora i risultati ed il gioco gli stanno dando ragione. La Lazio invece è in grande difficoltà. Il pronostico è dalla parte dei bianconeri ma giocare in casa potrebbe essere uno stimolo in più per i biancocelesti che potrebbero disputare una bella gara. Prevedo una partita con molti gol, sono due squadre che giocano per vincere”.

Cosa devono temere i biancocelesti della Juve: “Senza dubbio il reparto offensivo. La Juve ha giocatori importanti: Dybala, Mandzukic e Morata possono fare molto male”.

Da capitano della Lazio come motiverebbe i suoi compagni? “Queste sono partite speciali, non c’è bisogno di tante parole. In questo genere di incontri i giocatori si caricano da soli. Queste partite confermano il reale valore della squadra, gli stimoli in queste occasioni vengono da soli”.

Nel 2001 fu un suo gol a decidere l’incontro: “Si giocava per le prime posizioni. Una cornice di pubblico meravigliosa, circa sessantamila spettatori. Fu bellissimo segnare il gol decisivo”.

Fu mai vicino alla Juventus? “Per due volte ci furono dei contatti: la prima quando ero ancora un giocatore del Perugia e poi da biancoceleste nel 2004 ma non se n’è mai fatto niente”.

Iuliano: “Pioli, allenatore preparato”. Poi dichiara la sua favorita…

A poche ore dal big match tra Lazio e Juventus sono tanti, da una parte e dall’altra, gli ex a parlare. Tuttomercatoweb.com ha intervistato un ex bianconero che ne ha vissute tante di partite così, Mark Iuliano: “La Juventus cercherà come sempre di vincere, attuando come sempre la stessa tattica di gioco. Raggiungere il primato sarebbe un grande segnale per tutti, tifosi e avversari. L’inizio è stato deludente per i cambi che ci sono stati, ma adesso si stanno tutti integrando e i giovani stanno facendo la differenza”. Infine ha parlato anche della situazione della Lazio e del suo mister: “Il fatto che Pioli rischi il posto dispiace, perché tra noi colleghi è stimato e rispettato per il lavoro che fa. E’ molto preparato, ma si sa che nel calcio le sconfitte, si pagano così. Credo che stasera la juve sia avvantaggiata, per il fatto fisico e mentale”.

Orsi su Lazio-Juve: “Avrei schierato un’altra Lazio”. Poi su gli errori arbitrali…

Portiere per 3 anni, allenatore dei portieri e infine vice di Mancini nella Lazio. Fernando Orsi è intervenuto ai microfoni di Radio Radio per parlare della partita Lazio-Juventus: “Al posto di Pioli avrei schierato un attacco veloce e dinamico con Keita e altri giovani vicino a lui. Scegliendo Klose, per caratteristiche, si facilita il compito ai difensori della Juve”. Poi sull’andamento della partita dichiara: ” Servirà vedere se la squadra biancoceleste tornerà ad essere vogliosa e grintosa come la scorsa stagione, altrimenti la Juve è la favorita“. Poi sulle lamentele degli arbitraggi: “E’ comodo spostare il tiro sui direttori di gara, ma sono altri i problemi che ha la Lazio. I tifosi sono stanchi di altre cose e per i punti persi non danno le colpe agli arbitri. Le sconfitte rimediate hanno tutta un’altra ragione”.

Ravanelli: “Stasera rischia di più la Juve. Crisi Lazio? La colpa è di…”

160 presenze con la maglia bianconera e 42 con quella biancoceleste negli anni d’oro di cragnottiana memoria. Fabrizio Ravanelli è il grande ex di ambedue le squadre. Intervistato dalla trasmissione I Laziali Sono Qua di Danilo Galdino sugli 88.100 di Elle Radio, “penna bianca” ha analizzato la gara di stasera: “E’ una partita di difficile interpretazioni perché la Juve ha tante defezioni, mentre la Lazio viene da un periodo negativo e non trova la quadratura che gli permetta di salire in classifica nelle posizioni che le competono. Stasera ha l’opportunità per fare una grande partita. Saranno determinanti i dettagli e i piccoli episodi. Al di là di tutto saranno le motivazioni, la determinazione e il carattere a fare la differenza”.

L’ex attaccante della Lazio analizza le cause della crisi biancoceleste:Dal di fuori sembra che non ci sia più feeling tra squadra e Pioli. Me lo fa pensare ciò che accaduto tra il vice Murelli e alcuni giocatori. Tutti questi fattori fanno perdere la tranquillità nello spogliatoio, di conseguenza vengono a mancare le certezze. Credo, però, che stasera la Lazio cercherà di fare sua la partita ma non sarà facile perché la Juve nonostante le tante defezioni resta una squadra ben organizzata. Stasera rischia di più la Juve che se dovesse perdere quasi certamente uscirà dalla zona scudetto, la Lazio invece, può sempre recuperare terreno per arrivare in Europa League. Ci può stare che abbia un passaggio a vuoto di 2-3 mesi dopo grandi annate. Lotito ha fatto grandi cose. In questo momento bisogna stare vicini alla squadra che vuole vedere l’attaccamento dei tifosi. Bisogna vedere il bicchiere mezzo pieno: serve tranquillità. Come ha fatto la Juve che nei momenti bui è rimasta serena, non ha fatto uscire critiche ma ha continuato a lavorare. La società dovrebbe difendere squadra e allenatore, come ha fatto Sabatini con la Roma dopo le sconfitte con Barcellona e Atalanta. Spero che anche la società biancoceleste faccia da schermo alla squadra”.

Ravanelli poi parla del cammino europeo delle due squadre: “La Lazio può arrivare fino in fondo in Europa League, mentre la Juve deve avere un po’ di fortuna per ripetere la scorsa Champions. La Lazio è una delle squadre più importanti dell’Europa League, può giocarsela con tutte e credo che possa tranquillamente arrivare in semifinale”. Sul discorso scudetto: “Credo che la Fiorentina, l’Inter e il Napoli rimarranno ai vertici fino alla fine, soprattutto queste ultime due. Il Napoli gioca davvero bene mentre nell’Inter sta emergendo il lavoro di Mancini, anche al San Paolo ha ben impressionato nonostante l’inferiorità numerica. Il Napoli gioca di squadra, soprattutto in fase difensiva. La difesa viene protetta da tutti i giocatori, basta vedere Higuain che rincorre gli avversari. Si vede la mano dell’allenatore che evidentemente ha fatto breccia nello spogliatoio: Sarri è stimato da tutti al contrario di Benitez. Credo che il Napoli lotterà fino alla fine”. In chiusura Ravanelli saluta i laziali: “Abbraccio tutti quanti, ho un ricordo molto forte e credo che si sia creato un bel binomio Lazio-Fabrizio. Quando sono andato via i miei figli piangevano perché non volevano lasciare Roma. Ricordo con affetto tutti, dalla società ai tifosi. La Lazio rimarrà sempre parte del mio cuore”.

Rambaudi sulla crisi: ‘Pioli non c’entra, la colpa è delle strategie societarie”

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Ai microfoni di ‘TMW’, l’ex centrocampista biancoceleste Roberto Rambaudi ha parlato della sfida di questa sera tra Lazio e Juventus, queste le sue dichiarazioni: “Sarà una gara molto difficile per i biancocelesti, che affronteranno una squadra che ha ritrovato il suo equilibrio ed è rientrata in corsa per lo scudetto. Per fare risultato dovranno ripartire dai 35 minuti finali contro l’Empoli, in un match che è ideale per uscire dalla crisi e intraprendere il cammino verso le posizioni che contano. I giocatori devono dare un segnale importante: Pioli non ha colpe, sono le strategie societarie ad aver fallito. Sono stati mandati via giocatori come Mauri, a inizio stagione, e lo stesso Ledesma. La squadra e l’allenatore non hanno colpe, quando si sbaglia si sbaglia tutti“.

PRIMAVERA – Derby, la carica degli ex ‘vincenti con gol’

Sono ore di bollente attesa in casa della Lazio Primavera, impegnata domani nel derby di andata. Una partita quella stracittadina che non è mai ‘come le altre’, in qualunque categoria la si giochi. Se poi il luogo dell’incontro è la tana degli eterni rivali, la sfida assume per chi porta l’aquila sul petto un sapore speciale. Per provare a spiegarlo, la redazione di ‘lalaziosiamonoi’ ha contattato chi, nel derby, è riuscito a togliersi la soddisfazione più grande: mettere la firma sulla vittoria. Di seguito dunque le dichiarazioni di Mattia Fiore, Riccardo Serpieri, Tommaso Ceccarelli Lorenzo Cinque.

F.: “Segnare alla Roma a Trigoria è un’emozione immensa, difficile da spiegare a parole. Nel mio caso poi la soddisfazione è stata maggiore perché rientravo da un infortunio. Se devo racchiudere l’emozione in una parola, dico goduria. Sarà come sempre una partita impegnativa, perché in questo momento la Roma è favorita. Ma se i miei ex compagni metteranno in campo la stessa grinta dell’anno scorso. Poi i più esperti in simili partite come Mattia, Murgia e Palombi sapranno come gestire la gara. Secondo me per fare risultato dovranno dare il massimo dal primo minuto. E anche il mister dovrà dare la giusta carica alla squadra. Chi sarà decisivo? Come ho detto prima, i più esperti. Se devo fare un nome, dico Palombi, visto che Rossi non ci sarà. 

S.: “Vincere il derby è sempre bello, se poi ci riesci con un tuo gol la soddisfazione e l’orgoglio sono maggiori. Sto seguendo la Lazio e, per come mister Inzaghi sta lavorando con il gruppo, penso che possa farcela a espugnare il campo nemico. La squadra ha tutte le carte in regola per fare risultato. Per riuscirci, dovranno scendere in campo a testa alta e partire subito a mille, provando a mantenere quest’atteggiamento per tutta la partita. L’uomo derby? Secondo me Palombi

Ce.: “I derby per me sono stati tutti importanti e sentiti. Ovviamente il gol mi ha reso molto felice perché in Primavera quella con la Roma è la partita più significativa del campionato. Purtroppo della Primavera finora ho visto una sola partita, ma mi è sembrata una squadra molto forte e che sta facendo un buon lavoro. La Lazio non ha mai avuto problemi a espugnare Trigoria e sono sicuro che non ne avrà nemmeno stavolta, se la giocherà alla pari. Per fare risultato dovrà scendere in campo a viso aperto, con la consapevolezza che non le manca nulla per ottenere un risultato importante. L’uomo derby? Non avendo seguito molto non so fare un nome unico. Ho sentito belle cose su diversi ragazzi, quindi credo che sarà il gruppo la vera forza per la vittoria“.

Ci.: “Aver avuto la fortuna di segnare per me è stata una grande soddisfazione. Il laziale sente sempre molto il derby, quindi quando fai anche gol è un’emozione grandissima. Seguo sempre la squadra e nelle passate stagioni era tra le più forti del girone insieme alla Roma. Quest’anno stanno faticando un po’, ma se si impegneranno e affronteranno il derby come si deve otterranno una bella vittoria. Per fare risultato dovranno tirare fuori l’amore per la maglia e l’orgoglio di giocarci, oltre a dimostrare di avere cattiveria agonistica. L’uomo derby? Non conosco bene i singoli, ma ci sono molti giovani interessanti e spero possano ottenere una bella vittoria di gruppo“.

Pioli in bilico, Prandelli…

Lazio-Juventus un banco di prova importante per Pioli. Se le cose dovessero andar male nella rosa di nomi in mano a Lotito per la successione a Pioli c’è anche quello dell’ex ct azzurro Cesare Prandelli, come sostiene Premium Sport, messo in preallarme dal n. 1 biancoceleste.

L’ex Mirra: “Prima tifoso e poi…”

Derby del 6 gennaio 2015, al fianco di Papadopulo in panchina sedeva Vincenzo Mirra, ex giocatore biancoceleste:  “Sono nato tifoso laziale e non ho mai smesso di esserlo – le sue parole in un intervista al Corriere dello Sport – poi sono diventato calciatore della Lazio ed anche allenatore con Papadopulo”. A proposito di quel derby deciso dalla grande lazialità in campo di Paolo Di Canio“Auguro a tutti di vivere un derby dalla panchina, io c’ero il 6 gennaio 2005. La Roma era di un’altra categoria, vincemmo con il cuore”. Per quanto riguarda la sua storia: “Sono cresciuto nel settore giovanile dai 14 anni in su. Ci allenavano tecnici-tifosi. Guenza era un allenatore ultrà. Nel derby moriva già quindici giorni prima, era intrattabile nell’attesa e ci incitava ripetendo – ecco domenica arrivano loro, attaccheranno, vorranno battervi – e noi diventavamo belve. Se arrivava un giocatore romanista lo faceva diventare laziale e lo minacciava di non farlo giocare”. Mirra fu grande protagonista anche della Lazio 1981-82 in Serie B: “Era una Lazio difficile, piena di problemi, ma tutti si impegnavano. Ci si appellava al senso di appartenenza, valeva più di ogni cosa”.

RASSEGNA STAMPA – Pioli: “Non c’è tempo da perdere, dobbiamo fare risultato”

Dopo aver ottenuto un solo punto nelle ultime cinque partite, la Juve probabilmente non è il miglior avversario che puoi augurarti di affrontare. Ma la Lazio  ha bisogno di riprendersi, senza fare troppi calcoli: “Nel nostro momento non conta tantissimo l’avversario. Certo per affrontare una grande squadra, serve una grande prestazione. Non possiamo più perdere tempo, dobbiamo fare risultato”.

PIOLI: “DOBBIAMO CREDERCI” E per farlo, l’allenatore non ha nessuna intenzione di coprirsi: “Ci sono due possibilità: scendere in campo per non perdere, non sbagliare e non subire o credere di fare la partita e avere le qualità giuste per attaccare e difendere. Abbiamo solo una scelta: quella di crederci”. Anche per tentare di riscattare le sconfitte in Coppa Italia e Supercoppa: “Le motivazioni ci sono tutte, quella principale deriva dalla classifica e dal nostro momento. Affrontiamo una grande squadra, non mi interessa il passato, ogni partita fa storia a sé”. Non sarà semplice ma la Lazio deve cambiare atteggiamento prima possibile: “Tante cose non hanno funzionato, non abbiamo trovato continuità di risultati e di prestazioni. Così non è arrivato entusiasmo, abbiamo commesso errori, quindi abbiamo responsabilità. È vero che non è il momento di fare analisi approfondite, giocare più partite ci ha tolto sicuramente qualcosa in campionato. Ma c’è ancora la possibilità di trasformare la stagione in positivo. Le cose si risolvono con i risultati, non basta il lavoro. Nel mercato di gennaio la società sarà pronta a intervenire”.

“RISPETTO PER LA LAZIO” Pioli poi affronta il tema degli arbitri: “Stiamo subendo troppi torti arbitrali, non mi piace parlare di questo ma sono costretto a farlo. È giusto che i risultati siano condizionati da noi, vogliamo essere responsabili noi, quindi chiedo più attenzione. Anzi, la voglio. Non vogliamo niente di più, niente di meno dei nostri avversari. Voglio equità. Io sono professionale in ciò che faccio, chiedo lo stesso agli altri. Abbiamo diritto come tutte le altre squadre di essere valutati allo stesso modo. Sono stanco a fine partita di dire che ci sono state situazioni che ci hanno penalizzato. Questa è la realtà dei fatti, la squadra meritava più punti. Contro l’Empoli sarebbe stato giusto almeno l’1-1, probabilmente il 2-1. Se così fosse stato, magari saremmo qui a parlare di altri aspetti”. Poi la frecciata a Mancini, che in settimana ha detto che la Lazio aveva fatto qualcosa di superiore alle sue possibilità l’anno scorso: “Trovo ammirazione per i miei colleghi che da lontano esprimono certi giudizi senza sapere alcune situazioni interne. Quello che abbiamo fatto l’anno scorso è sotto gli occhi di tutti. Credo che anche quest’anno la Lazio sia all’altezza della situazione”.

“LULIC UN IMPREVISTO ASSURDO” Dopo essersi tolto alcuni sassolini dalle scarpe, il tecnico passa all’argomento Lulic, che per un banale incidente in palestra si è dovuto sottoporre a un intervento chirurgico alla mano: “L’ho sentito ieri sera, stamattina sono andato a trovarlo. Era sereno, ma arrabbiato perché è stato un imprevisto difficilmente ripetibile.  Gli ho fatto un in bocca al lupo sperando che la cosa non sia così grave”. Senza di lui, comunque, sarà impossibile giocare con la difesa a tre: “Difesa a tre o a quattro cambia poco, dovremo essere compatti e giocare la migliore partita possibile dal punto di vista tecnico. Dovremo sbagliare il meno possibile nella manovra”. Infine, un commento sulle tante voci su possibili suoi successori: “Nel calcio è normale così, io non posso controllare tutti gli eventi che mi girano intorno. Posso solo cercare di influenzarli, devo lavorare per far uscire il meglio dai miei giocatori. Solo così posso continuare il mio lavoro e far tornare la Lazio ai suoi livelli”.

Fonte : La Repubblica

RASSEGNA STAMPA – Il logo del Giubileo sulle maglie

S’è fatto sentire anche ieri sera, è piombato a Formello alle 18, ha incontrato la squadra al termine della rifinitura. Stop ai cali di concentrazione, servirà una reazione immediata, per il presidente Lotito conterà soprattutto l’atteggiamento in campo. Strappare qualche punto e muovere la classifica, la Lazio non può più sbagliare, la Juve è dietro l’angolo: in caso di sconfitta pesante potrebbe scattare il ritiro a Norcia e l’esonero dell’allenatore (il sostituto sarà sicuramente straniero, occhio a Murat Yakin). Ma per il momento ogni discorso è rimandato ai prossimi risultati, Stefano Pioli è ancora in sella, non ha intenzione di mollare, contro i bianconeri schiererà la squadra con il 4-2-3-1. Niente difesa a tre, l’infortunio di Lulic ha complicato i piani: il bosniaco ha riportato la sub-amputazione della falange distale del quarto dito della mano destra, resterà fermo almeno un mese, tornerà nel 2016. In porta ci sarà Marchetti, in panchina andrà Berisha. In difesa spazio a Basta, Mauricio (favorito su Hoedt), Gentiletti e Radu. A centrocampo, sicuri del posto, Biglia e Parolo. Sulla trequarti rischia Felipe Anderson: l’ex Santos è in ballottaggio con Candreva, probabilmente finirà in panchina, è reduce da prestazioni deludenti. Milinkovic Savic agirà dietro la prima punta, a sinistra chance confermata per Kishna. Capitolo biglietti: staccati oltre 10.500 tagliandi (da sommare ai 14mila abbonati), all’Olimpico sono attesi per ora 25mila spettatori ma si spera di arrivare a 30.000.

E questa sera la Lazio giocherà con una maglia speciale, lo ha annunciato il presidente Lotito: «Scenderemo in campo con una casacca dedicata al Giubileo – ha spiegato il patron attraverso un comunicato – una scelta che ho adottato personalmente e che vuole rendere omaggio ai valori che l’Anno Santo si propone di veicolare nel mondo. In questo senso la società si è impegnata verso una partecipazione diretta».

Fonte : Il Tempo

RASSEGNA STAMPA – Pioli: «La nostra classifica è un fallimento, ma condizionata dagli arbitri»

La vittoria manca da oltre un mese, addirittura dal 25 ottobre col Torino, Pioli quindi ribadisce: “Oggi la nostra classifica è un fallimento, ma ci sono ancora possibilità per far bene. L’obiettivo è rimanere in Europa anche l’anno prossimo”. Ma il tecnico non vuole più condizionamenti esterni: “A Empoli la squadra non mi è sembrata remissiva, ma andare sotto subito complica tutto. Stiamo subendo troppi torti arbitrali. E’ giusto che i nostri risultati vengano determinati solo dai nostri errori e da ciò che mettiamo sul campo. Voglio più rispetto, niente di più né di meno dei nostri avversari. Chiedo grande professionalità nei giudizi, siamo stati penalizzati troppo sinora. Al Castellani meritavamo almeno l’1-1″. Ora Nicchi designa Banti, addizionale di Tagliavento nel rigore fischiato a Dzeko e impresso ai laziali per il gol annullato a Brocchi a Napoli qualche anno fa, per il big match di domani sera.

TABU’
I biancocelesti non battono la Juve da ben 12 anni in campionato. E Pioli non ha mai vinto contro la sua ex squadra: ”In questo momento non conta l’avversario, noi dobbiamo fare il risultato. Per affrontare una grande squadra dobbiamo mettere in campo una grande prestazione. Abbiamo due possibilità: possiamo scendere in campo sperando di non perdere e difenderci oppure farlo credendo di potercela giocare alla pari. In realtà c’è una sola scelta: dobbiamo crederci”. Allegri teme la Lazio e la voglia di riscatto biancoceleste dopo la Supercoppa: “Le motivazioni ci sono tutte, quella principale deriva però dalla nostra classifica. Noi vogliamo uscire da questo brutto frangente, non m’interessa cosa è successo nel passato. Ogni sfida ha una storia a sé”. Sarà una sfida per pochi intimi allo stadio: “Avevamo creato un grande entusiasmo l’anno passato, vedere questa poca presenza non ci aiuta. Ma noi dobbiamo riportare la gente all’Olimpico con le vittorie”.

PANCHINA
Lippi si propone, Guidolin e Prandelli aspettano. Pioli è il primo a tremare in panchina: “E’ normale che si scatenino tante voci, io non posso controllare tutti gli eventi che mi girano intorno, posso solo influenzarli. Devo lavorare con concentrazione per far tornare la Lazio al successo”. Non ci voleva proprio l’infortunio di Lulic, niente difesa a tre: “Sono andato a trovarlo stamattina. E’ sereno ma arrabbiato. Gli ho fatto l’in bocca al lupo e spero di riaverlo a disposizione il più presto possibile. Al di là dei sistemi di gioco, domani dovremo essere compatti e dovremo giocare il miglior calcio dal punto di vista tecnico nella costruzione della manovra e nell’ultimo passaggio”. L’anno scorso la Lazio si divertiva, qualcosa è cambiato: “E’ sicuro che tante situazioni non hanno funzionato. Ci manca la continuità di risultati e quindi la fiducia e l’entusiasmo. Abbiamo avuto tanti infortunati e la scorsa stagione non avevamo la Coppa. Se ne esce fuori solo con i risultati positivi, non solo col lavoro. A gennaio poi interverremo sul mercato”.

Fonte : Il Messaggero

Man City da applausi. Ecco cosa farà per i suoi tifosi!

Incredibile e allo stesso tempo bellissima iniziativa del City. Le aquile di Manchester, per volere del suo sceicco, hanno deciso di apportare delle modifiche allo stemma. Una linea più morbida, più circolare per rendere più appetibile il logo sul mercato del merchandising. In Inghilterra è quasi una “legge” tatuarsi lo stemma della propria squadra del cuore. Per far si che i fan dei Citizens non restino delusi, la società ha deciso di pagare le spese per la rimozione o la modifica del tatuaggio. Un’operazione che avviene con il laser ed è costosa per qualsiasi cittadino medio. Lo sceicco problemi di soldi non ne ha e allo stesso tempo, modificherà il logo per i suoi interessi economici e renderà felici i suoi tifosi che non dovranno sborsare nemmeno una sterlina per tale operazione.

LAZIOSOCIAL – I ringraziamenti sentiti di Senad Lulic

Dopo il fulmine al ciel sereno della notizia del suo infortunio durante un esercizio in palestra e l’immediata operazione al dito della mano destra (leggi qui le parole del dottor Salvatori in merito), che ha fatto preoccupare (e non poco) i tifosi biancocelesti e tutti i suoi cari, Senad Lulic ha voluto esprimere attraverso i suoi account di Instagram e Facebook tutta la sua gratitudine per l’enorme affetto ricevuto: “Ringrazio di cuore tutti i miei compagni di squadra,gli amici e i miei tifosi per l’affetto che mi stanno dimostrando. Ringrazio sopratutto mia famiglia che sta sempre con me”.

 

Ringrazio di cuore tutti i miei compagni di squadra,gli amici e i miei tifosi per l affetto che mi stanno dimostrando. Ringrazio sopratutto mia famiglia che sta sempre con me ❤️ Senad

Posted by Senad Lulic on Giovedì 3 dicembre 2015

PROBABILI FORMAZIONI – Pioli torna alle origini, ballottaggi sulle fasce. Allegri tentazione Asamoah

News Lazio:  Nel momento più “difficile” arriva la Juventus di Allegri, vogliosa di ritornare sul podio.
Dalla rifinitura di oggi è emerso che il mister Pioli medita un ritorno alle origini ossia il 4-2-3-1, modulo in cui la squadra sembra trovarsi più a suo agio: Davanti a Marchetti troveranno spazio, complici le importanti assenze che hanno colpito il reparto difensivo (ultima quella di Senad Lulic), il quartetto difensivo sarà composto da Basta, Mauricio, Gentiletti e Radu.  Al centro della linea a quattro è sicuro del posto Gentiletti, rientrato dal turno di squalifica di Empoli. Al suo fianco uno tra Mauricio e Hoedt. Il brasiliano è leggermente favorito per scendere in campo dal primo minuto. Davanti alla difesa ci saranno Parolo e capitan Biglia, saranno loro a supportare il trio di fantasisti che si collocherà dietro l’unica punta. La grande incertezza riguarda proprio la trequarti. Nell’allenamento di oggi il tecnico ha provato Kishna sull’out di sinistra e l’olandese potrebbe essere la grande sorpresa di Lazio-Juventus (un’occasione importante per l’esterno olandese che manca dal primo minuto in Serie A dallo scorso 4 ottobre nella vittoria casalinga contro il Frosinone). Sull’altro lato del campo agirà invece uno tra Candreva e Felipe Anderson, ma le prove della vigilia vedono l’italiano favorito e la probabile seconda panchina consecutiva per il talento brasiliano. Al centro si muoverà Milinkovic-Savic. Davanti invece è praticamente certo il ritorno dal 1′ di Miro Klose
, in vantaggio sui colleghi Matri e Djordjevic (in questo momento il tedesco sembra essere il più in forma dopo la buona prova contro l’Empoli). 

News Juventus: Davanti a Buffon, il tecnico bianconero dovrebbe proporre il terzetto titolare Barzagli, Bonucci, Chiellini. Il centrocampo è il reparto che sta dando i maggiori problemi al tecnico livornese tra infortuni e squalifiche: per la sfida contro la Lazio di venerdì sera Allegri a centrocampo ha solo tre gli elementi a disposizione, vale a dire il rientrante Padoin oltre a Marchisio e Sturaro. I grandi assenti saranno Paul Pogba (causa squalifica) e Sami Khedira (per infortunio), convocato invece LeminaAllegri si trova così con i soli SturaroMarchisio Padoin, più il francese Lemina che però non può essere al 100%. Torna tra i convocati anche Asamoah proverà a strappare una maglia da titolare. In ottica Champions è probabile che sulle corsie esterne venga fatto un po’ di turnover e pertanto per la sfida contro i biancocelesti Allegri dovrebbe preferire come terzini fluidificanti Cuadrado e Alex Sandro, entrambi in vantaggio su Lichtsteiner ed Evra. Davanti, invece, c’è l’imbarazzo della scelta: salgono le quotazioni di Morata, anche se rimane in pole la coppia formata da Dybala e Mandzukic (quest’ultimo in grande forma trovando per ben 3 volte la rete in 4 partite tra Campionato e Champions).

LAZIO (4-2-3-1): Marchetti; Basta, Mauricio, Gentiletti, Radu; Biglia, Parolo; Candreva, Milinkovic, Kishna; Klose. All. Pioli. 

Squalificati: –
Indisponibili: de Vrij, Onazi, Lulic, Mauri
Diffidati: Biglia, Mauricio, Lulic, Milinkovic-Savic 

JUVENTUS  (3-5-2) – Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Cuadrado, Sturaro, Marchisio, Padoin (Asamoah), Alex Sandro (Evra); Dybala, Mandzukic (Morata) All. Allegri

Squalificati: Pogba
Indisponibili: Hernanes, Pereyra, Khedira
Diffidati: –

ARBITRO: Banti (sez. Livorno)
ASSISTENTI: Costanzo e Barbirati
IV UOMO: De Luca
ADDIZIONALI: Orsato e Celi

Lazio-Juventus: i convocati di Pioli. Spicca un’assenza pesante…

Al termine dell’allenamento odierno il tecnico biancoceleste Stefano Pioli ha diramato la lista dei convocati in vista della sfida di domani contro la Juventus (ore 20:45) allo Stadio Olimpico di Roma.

Portieri: Marchetti, Berisha, Guerrieri;

Difensori: Basta, Braafheid, Gentiletti, Hoedt, Konko, Mauricio, Radu;

Centrocampisti: Biglia, Candreva, Cataldi, Felipe Anderson, Milinkovic-Savic, Parolo;

Attaccanti: Djordjevic, Keita, Kishna, Klose, Matri. 

Come prevedibile non convocato Senad Lulic causa infortunio alla mano (per tutte le informazioni in merito leggi qui). Assenti anche Mauri e Morrison.