Dopo essere stato nei giorni scorsi più volte accostato alla panchina biancoceleste in caso di allontanamento di Pioli, Marcello Lippi, questa sera era presente sulle tribune dello stadio Olimpico per assistere all’incontro tra Lazio e Juventus. Nonostante la smentita del diretto interessato, che in occasione di un evento al Viminale, non ha voluto commentare le voci di un suo approdo su una panchina delle due romane la sua presenza stasera ha di nuovo suscitato sospetti e curiosità.
Lotito contestato
Stadio Olimpico contro Lotito. Il presidente biancoceleste Claudio Lotito è stato duramente contestato nel corso di Lazio-Juventus. Ospiti in vantaggio per 2-0 e la tifoseria laziale da inizio a una dura contestazione con cori rivolti verso il numero uno biancoceleste. Subito dopo anche i sostenitori bianconeri rispondono con altri cori sempre all’indirizzo di Lotito.
Dybala: “Grande prova, dobbiamo continuare così”
All’intervallo dell’incontro Lazio-Juventus, Dybala, l’autore del raddoppio juventino, è intervenuto ai microfoni di Mediaset Premium: “L’autogol di Gentiletti è come un gol, conta ugualmente. Ora dobbiamo gestire. Dobbiamo giocare come nel primo tempo, con grande carattere e grande forza. Dobbiamo continuare sulla stessa strada”.
Crespo: “La Lazio è in grado di vincere”
Nel pre-partita di Perugia-Modena, il tecnico degli emiliani ed ex attaccante biancoceleste, Hernan Crespo è intervenuto ai microfoni di Sky Sport dove ha parlato anche dell’incontro di questa sera tra Lazio e Juventus. Queste le sue parole sulla partita dell’Olimpico: “La Lazio può fermare chiunque, ha dei valori importanti anche se forse in questo periodo sottotono. La Juve dopo un inizio difficoltoso si è ripresa, in questo momento i bianconeri sono in forma e in piena rimonta ma la Lazio può dire tranquillamente la sua”.
Tare: ” Partita difficile, ma sono ottimista” Poi su Pioli…
Il Direttore Sportivo della Lazio, Igli Tare, ha risposto alle domande di Mediaset Premium a pochi minuti dall’inizio di Lazio-Juventus. Questa sera i biancocelesti sono attesi da una sfida molto difficile: “Stasera è una sfida importante, non dobbiamo essere presuntuosi ed entrare in campo concentrati, ripartendo dal secondo tempo di Empoli in cui si è rivisto il gioco dello scorso anno“. L’ultima partita ha avuto grossi strascichi polemici, in particolare riguardo gli arbitri: “Gli errori sono stati evidenti ed ho voluto farmi sentire ed esprimere il mio parere. Non ho nulla contro gli arbitri, fanno il loro lavoro, ma c’è bisogno di maggiore attenzione. Questo non deve essere un alibi, altrimenti entriamo in un circolo vizioso dal quale non si esce più“. In settimana sono usciti parecchi nomi per l’eventuale sostituto di mister Pioli: “Abbiamo parlato a lungo di questo, la classifica lascia a desiderare ma siamo consapevoli dell’ottimo lavoro svolto dal mister ed è insieme a lui che vogliamo uscire da questo periodo. La squadra deve continuare a far vedere ciò che ha mostrato ad Empoli. In settimana il gruppo ha lavorato bene, sono ottimista”. Da inizio stagione gli obbiettivi sembrano cambiati: “Credo ancora a ciò che ho detto all’inizio della stagione. La squadra ha valori molto superiori a quelli che ha fatto vedere nelle ultime 5 partite. L’assenza di de Vrij ci ha penalizzato molto, ha sconvolto i nostri piani. Non cerco alibi perchè la squadra ha grandi valori e credo fino in fondo in una rimonta importante e sono fiducioso“.
Sturaro: “Non possiamo più sbagliare, dobbiamo vincere”
Il centrocampista bianconero Stefano Sturaro è intervenuto in mixed zone a meno di un’ora dal fischio d’inizio di Lazio-Juventus. Ha concesso una breve battuta ai cronisti, analizzando il momento delle due squadre: “Sia noi che la Lazio veniamo da un momento particolare: noi siamo partiti male e adesso non possiamo più sbagliare, dobbiamo vincere; la Lazio conta su questo match per uscire da questo periodo negativo“.
Sturaro a Jtv: “Credo che sarà una gara molto tattica: la Lazio non vorrà scoprirsi troppo per non subire il nostro goco. E noi non possiamo sbagliare, dobbiamo stare attenti e fargli male quando ci capiterà l’occasione”.
Sturaro a Sky: “Siamo favoriti ma dovremo stare molto attenti perchè la Lazio è una grande squadra. E’ troppo presto per parlare di scudetto, per ora limitiamoci a recuperare punti su chi ci precede”.
Biglia: “Serve il giusto spirito, dobbiamo ripartire dalla reazione di Empoli!”
Il capitano della Lazio, il Principito Lucas Biglia, è intervenuto in zona mista a pochi minuti dall’inizio della sfida di stasera contro la Juventus. L’argentino è consapevole che bisogna ripartire dalla reazione del secondo tempo di Empoli: “Bisogna riconfermare il secondo tempo di Empoli, ripartire da lì. Ovviamente non siamo contenti di cio che stiamo facendo e soprattutto della nostra classifica, ma questa settimana abbiamo lavorato molto bene, dobbiamo riuscire ad entrare in campo con lo spirito giusto, sono fiducioso“. Questa è una di quelle partite che si vince con il cuore: “Noi diamo tutto in campo, ripeto, lo spirito del secondo tempo di Empoli è quello da cui dobbiamo ripartire. Ovviamente serve il cuore, ma non dobbiamo dimenticarci di giocare a calcio, sono fondamentali entrambi i fattori“.
Queste le sue parole a Mediaset Premium: “Dobbiamo ritrovare lo spirito della scorsa stagione. Dobbiamo ripartire con lo spirito di Empoli. Questa con la Juve non è la partita più facile da affrontare in questo momento ma possiamo dire la nostra. Abbiamo bisogno di questi tre punti e faremo di tutto per ottenerli”.
Biglia a Sky: “Sarebbe importante per noi mettere in campo quello spirito di domenica scorsa ad Empoli, quello della Lazio della scorsa stagione e quello di poco tempo fa. E’ da un mese che non otteniamo i tre punti, ne abbiamo bisogno, non siamo contenti di come siamo in classifica, quindi oggi è un bel momento per vincere”.
FORMAZIONI UFFICIALI di Lazio-Juventus
LAZIO (4-2-3-1): Marchetti; Basta, Mauricio, Gentiletti, Radu; Biglia, Parolo; Candreva, Milinkovic-Savic, Kishna; Klose.
A disposizione: Berisha, Guerrieri, Braafheid, Konko, Hoedt, Cataldi, Felipe Anderson, Djordjevic, Keita, Matri.
Allenatore: Pioli
Squalificati: –
Diffidati: Biglia, Mauricio, Lulic, Milinkovic-Savic.
Indisponibili: Lulic, de Vrij, Onazi
JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Sturaro, Marchisio, Asamoah, Alex Sandro; Dybala, Mandzukic.
A disposizione: Neto, Rubinho, Vitale, Rugani, Evra, Padoin, Lemina, Cuadrado, Zaza, Morata.
Allenatore: Allegri
Squalificati: Pogba
Diffidati: –
Indisponibili: Hernanes, Khedira, Pereyra
Arbitro: Banti (sez. Livorno)
Assistenti: Costanzo, Barbirati
IV Uomo: De Luca Addizionali: Orsato, Celi
De Martino: “Maglia Giubileo sottolinea gli alti valori della società”
Il responsabile della comunicazione biancoceleste, Stefano de Martino, è intervenuto a circa un’ora dal fischio d’inizio di Lazio-Juventus per presentare ai cronisti la speciale maglia celebrativa che la SS Lazio indosserà questa sera in occasione dell’ormai prossima apertura dell’anno santo. Una bella iniziativa della società: “Sicuramente si tratta di un’iniziativa importante, questa maglia speciale, fortemente voluta dal presidente Lotito, vuole ricordare l’apertura dell’anno santo della misericordia, il giorno 8 dicembre. L’iniziativa sottolinea ancora una volta quanto la SS Lazio sia attenta anche alle vicende extra calcistiche, e a tutti quei valori importanti della nostra società“.
Attimi di terrore per i bimbi in un “Toys Center” a Fidene…
Attimi di paura in un ”Toys Center” a Fidene. Una rapina a mano armata nel negozio di giocattoli. Paura per i tanti presenti, che erano intenzionati a scegliere i regali di Natale per i loro piccoli. Sul posto anche tanti bambini, che intorno alle 14, volevano passare un tranquillo pomeriggio scegliendo i giochi da poter trovare sotto il loro albero di Natale. I rapinatori erano due, e mentre i genitori cercavano in tutti i modi di proteggere i loro figli, entrambi hanno puntato la pistola contro le cassiere, ottenendo l’incasso di giornata. Dopo pochi minuti, i due criminali sono fuggiti con una moto, e da quanto sembra emergere sono di origine Italiana, e uno dei malviventi pare abbia uno spiccato accento romano. Il bottino ammonta a qualche migliaio di euro. Dopo pochissimi giorni dalla rapina ai danni di un altro “Toys Center” in via Ruderi di Torrenova, ecco questo a Fidene, in via Giovanni Conti. Presi quindi di mira i negozi di giocattoli nella Capitale, in un periodo nel quale, ogni giorno queste attività si affollano di bambini.
Coppa Italia – Data e orario ufficiale di Lazio-Udinese
La Lega ha diramato il calendario ufficiale per gli ottavi di finale di Coppa Italia Tim Cup. Tutte le gare verranno giocate dal 15 al 17 dicembre. La Lazio, che se la vedrà come noto con l’Udinese di Colantuono, giocherà giovedì 17 dicembre, ore 16, allo Stadio Olimpico. La gara verrà inoltre trasmessa in chiaro su Rai3. Di seguito il programma completo degli altri ottavi di finale:
15 Dicembre
Genoa-Alessandria ore 17:30
Inter-Cagliari ore 21:00
16 Dicembre
Juventus-Torino ore 15:00
Roma-Spezia ore 17:30
Fiorentina-Carpi ore 19:15
Napoli-Hellas Verona ore 21:00
17 Dicembre
Lazio-Udinese ore 16:00
Sampdoria-Milan ore 21:00
Lazio, Tare alla ricerca del difensore
Si avvicina sempre più il mercato di gennaio e il ds biancoceleste Igli Tare è alla ricerca di un difensore centrale. Hoedt ha dimostrato di essere ancora inesperto e di aver bisogno di una guida e Mauricio e Gentiletti non sono stati all’altezza della situazione. Quindi i biancocelesti si stanno guardando intorno per rimpiazzare al meglio l’olandese De Vrij. Molti i nomi circolati negli ultimi giorni.
Douglas Silva Bacelar – Il suo nome è iniziato a circolare poco prima dell’incontro di Europa League con il Dnipro; la differenza tra richiesta e offerta è ancora ampia ma la Lazio continua a seguirlo.
Papy Djilobodji – A Mourinho non piace, lo ha schierato solo una volta in Coppa di Lega. La Lazio è alla ricerca di un centrale da impiegare sin da subito che sia in grado di aiutare la squadra di Pioli. Il procuratore ha smentito l’interesse dei biancocelesti, difficilmente vestirà la casacca biancoceleste.
Thomas Heurtaux – Il difensore dell’Udinese è un profilo pronto, esperto del campionato italiano può essere utilizzato sin da subito. Ha già dimostrato in Serie A il suo valore. La Lazio potrebbe essere favorita dai buoni rapporti con il suo manager, Bozzo, lo stesso di Marchetti, con cui si sta lavorando per trovare l’intesa sul contratto.
Nicolas N’Koulou – Difensore esperto e di personalità. I biancocelesti sono interessati al giocatore ma il suo prezzo tra cartellino ed ingaggio è alquanto alto. Contratto in scadenza 2016, motivo per il quale si spera in uno sconto per arrivare al dfensore.
Lindsay Rose – E’ un centrale forte di testa, 184 cm, piede destro, in passato ha agito anche come terzino destro. Caratterino niente male, dopo essere stato messo in vendita è finito nella squadra riserve a causa di qualche problemino con lo spogliatoio (in Francia si parla di forte tensione con Tolisso). Profilo interessante, prezzo contenuto.
Ron Vlaar – Ricomporre la coppia difensiva della Nazionale olandese con De Vrij e Vlaar è una grande tentazione. I quattro mesi in cui il difensore olandese è stato fermo per infortunio sono l’unico dubbio per la conclusione della trattativa. La società lo segue con attenzione. In questo periodo si sta allenando con l’Az Alkmaar, che però non ha la possibilità di acquistarlo.
CLAMOROSO: Real Madrid fuori dalla Coppa del Re, ecco il motivo…
Il Real Madrid è stato eliminato dalla Coppa del Re per decisione del giudice unico delle Competizioni della Federazione spagnola, Francisco Rubio, che ha accolto la denuncia presentata dal Cadice per l’indebito impiego da parte del Real Madrid del giocatore Denis Cherysyhev, nella gara vinta dal Real, ed ha respinto gli argomenti presentati dal club blanco. Francisco Rubio ha respinto le due motivazioni principali presentate dai legali del Real: l’assenza di una notifica personale al giocatore quando ha giocato in prestito al Villarreal (con questa squadra era stato sanzionato dopo tre cartellini gialli in Coppa) e l’annullamento di tutte le ammonizioni dopo i primi tre turni di Coppa del Re. Il Real Madrid ha ora tempo per impugnare la decisione davanti al Comitato di Appello, in prima istanza, e poi al tribunale amministrativo dello sport. Il presidente del club Florentino Perez ha detto ieri che il Madrid non era incorso in alcuna violazione regolamentare, mentre oggi due avvocati del club sono stati nel pomeriggio ad esaminare tutta la documentazione possibile in Federazione per cercare un precedente che possa salvare la squadra dalla sanzione.
FONTE: AdnKronos
Klose-Lazio, un amore che stasera porterà ad un traguardo storico…
Oggi, per la 150esima volta i tifosi sperano in “Palla a Klose e s’abbracciamo”. Un detto coniato dai laziali. E’ cosi dal 9 Giugno 2011. Una data cerchiata in rosso a Formello. MIROSLAV KLOSE arriva alla Lazio. La grande intuizione di Tare. Il più forte calciatore mai arrivato nell’era Lotito. Uno di quelli che avrebbe potuto far parte della stellare Lazio del 2000. E’ l’uomo dei record. Il marcatore più prolifico nella storia dei Mondiali (16 reti). E’ il miglior goleador della nazionale tedesca con 71 reti, numero tanto caro ai tifosi laziali. Sbarcò a Roma all’età di 33 anni, e c’era già chi storceva il naso, tutti convinti della sua ormai conclusa carriera. Ogni anno è così per Miro. Ma ogni volta smentisce tutti e scrive un pezzo di storia della Lazio. Anche perché Tare lo convinse così: “Vieni alla Lazio a fare la storia”. Stasera saranno 150 volte con l’aquila sul petto. Un’ altra risposta a chi pensava di vederlo già da tempo, appendere gli scarpini al chiodo. In tanti la scorsa stagione con l’infortunio di Djordjevic, chiesero un rinforzo alla società, nel mercato di gennaio, con il terrore di avere il “solo” Klose a disposizione fino al termine della stagione. Richiesta quanto mai giusta, ma come sempre sottovalutando il grande bomber, che poi a suon di gol e assist portò la Lazio terza in classifica. Sempre sottovalutato anche dai media, erano maggiori gli addetti ai lavori che accoglievano Cissè all’aeroporto, che l’ex Bayern Monaco.
La piazza romana si sa, è assai esigente. Non ha mai estromesso nessuno dalle critiche, a volte ha colpito anche lui. Forse è anche il motivo della bellezza di questa tifoseria. Prendere o lasciare. Klose ha deciso di gioire insieme ai suoi tifosi, più del previsto. Arrivò firmando un biennale, e ora si trova per il quarto anno a Roma. E’ stato un colpo di fulmine, al primo appuntamento. Contro la Roma. La Lazio arriva da 5 derby persi consecutivamente. Ma i dirimpettai, non hanno ancora mai fatto i conti con Re Miro. La Roma segna subito grazie ad Osvaldo, con annessa maglietta per schernire il popolo laziale, che già vede i fantasmi dell’ennesimo derby perso. Poi un rigore di Hernanes mette in parità la situazione. Si va avanti per tutta la partita sul risultato di 1-1…ma quando mancano 25 secondi alla fine, Klose raccoglie un assist di Matuzalem e la piazza all’angolo in basso a destra. Apoteosi. Esaltazione. Trionfo. La Capitale è ai piedi di Klose.
E’ diventato Campione del Mondo nell’ultimo Mondiale. Ma campione in campo e fuori lo è sempre stato. “E’ il primo ad arrivare agli allenamenti e l’ultimo ad andarsene” dicono di lui tutti gli allenatori che hanno avuto il piacere di allenarlo. Di essere fuoriclasse anche di moralità, lo dimostra con la Lazio il 26 settembre 2012, alla quarta giornata contro il Napoli, segnando sullo 0-0 un gol di mano convalidato da Banti (arbitro della gara di oggi) ma fatto annullare proprio per ammissione del numero 11 biancoceleste. Il giorno dopo arrivarono i complimenti da Blatter e tutto il mondo calcistico. La partita finì 3-0 per i partenopei. Ma Klose, regalò la rivincita ai suoi fan, proprio al San Paolo, nell’ultima partita della scorsa stagione. Gol che lanciò la Lazio ai preliminari di Champions. Quella sera il Tedesco fece trionfare il suo popolo, fino a notte inoltrata.
Oggi è tutta un’ altra storia. Oggi si lotta per rialzarsi da terra. E stasera a comandare la risalita ci sarà per la 150esima volta lui. Tutto il popolo biancoazzurro ci spera. Per scrivere, un altro pezzo di storia. Per farlo la Lazio avrà bisogno del miglior Klose, quello che si è rivisto ad Empoli, dove pochi giorni fa ha risvegliato la Lazio dal torpore, con due gol entrambi annullati ingiustamente. E allora Pioli (che vuole con tutte le sue forze rimanere saldo alla panchina nonostante le voci) si aggrappa al suo centravanti, per uscire fuori da una crisi nera. E tutti i tifosi sperano di poter tornare ad esultare, magari gridando ancora una volta… palla a Klose e s’abbracciamo.
Renato Miele: “Lazio, stasera conta solo il risultato”
Sulle frequenze di LazioStyleRadio è intervenuto l’ex difensore biancoceleste Renato Miele, che ha indossato la casacca biancoceleste nella prima metà degli anni ’80. Oggi è fondatore e presidente di una nota squadra dilettantistica romana, la Vigor Mellis, di cui allena anche le squadre Allievi e Juniores. Nel suo intervento Miele ha parlato del big match di questa sera, che vedrà la squadra di Pioli alle prese con i campioni d’Italia della Juventus. Le due squadre arrivano alla sfida in maniera totalmente opposta: “La Juventus sta risalendo, non può permettersi passi falsi stasera. Stesso discorso vale per la Lazio, che ha come obiettivo il risultato più che la prestazione. I biancocelesti stanno cercando di riassestarsi, la Juve invece arriva da un periodo migliore, dal punto di vista psicologico e psicofisico sta messa molto meglio”. I bianconeri hanno cambiato molto in questa stagione: “Quest’anno la forza della Juve non è Pogba, che non sta rendendo come rendeva prima. Si è un po’ montato la testa. E’ uno di quelli che vengono definiti dei fuoriclasse e, se non hanno la testa sul collo, rischiano di perdersi un pochino. Mancando di tre giocatori forti, Pirlo Tevez e Vidal, ovviamente hanno ricostruito un pezzo della squadra che andava amalgamata con la base precedente, poi i problemi iniziali in campionato li hanno avuti come tutti, in Coppa invece vanno benissimo. Ora sembrerebbe tutto a posto, stanno tornando su piano piano“. La Lazio sta cambiando molte volte modulo in questa stagione: “Per quanto riguarda il discorso dei moduli in base a chi si incontra, non saprei… La squadra deve avere identità, cosa vuol dire giocare con il 4-3-3 contro una squadra piuttosto che con il 4-3-1-2 o altro se poi si perde la spina dorsale del gioco“. Una partita che avrà la sua nota dolente sugli spalti: “Stasera si giocherà pure con poco pubblico perché da una parte a Roma stanno scioperando tutti, in più ci sono le targhe alterne, poi la paura del terrorismo che allontana le persone. In Italia abbiamo il caos organizzato. In questa confusione parlare di calcio e dare un giudizio prettamente tecnico diventa assai difficile“.
Simoni: “La Lazio è forte. Se si sveglia Anderson…”
Gigi Simoni in veste di doppio ex (tecnico biancoceleste e giocatore juventino) è intervenuto ai microfoni di Lazionews per parlare dell’incontro di questa sera tra Lazio e Juventus.
Che partita sarà? “Le due squadre hanno degli obiettivi diversi ma entrambe stanno cercando di rientrare nel gruppo di testa. La Juve in questo periodo si è riavvicinata alla vetta, la Lazio invece purtroppo ha perso alcune partite e si trova in una condizione difficile anche a livello ambientale. Nel calcio però può succedere di tutto”.
Qual è il problema dei biancocelesti? “Non lo so con certezza ma di sicuro hanno pesato i tanti infortuni e il fatto che la squadra non sia completa. Erano partiti bene, sembravano in grado di ripetere la stagione scorsa, ma poi invece i troppi problemi fisici e qualche partita persa male li ha affievoliti. Nel calcio è difficile dire perché ci si trova in certe situazioni. Dalla Juve ce se lo poteva aspettare perché hanno cambiato giocatori bravi e importanti e quelli arrivati non sono dello stesso livello, sono giovani e hanno bisogno di giocare e crescere”.
Per i biancocelesti può ancora pesare l’eliminazione dalla Champions? “Non lo so, nel calcio ci sono periodi in cui riesce tutto e altri in cui invece non riesce nulla. Come fatto dai bianconeri basterebbe vincere qualche partita per rientrare nel gruppone di testa. La Lazio è una buona squadra, ha giocatori importanti. Qui si danno sempre giudizi affrettati e relativi ad un momento, ma se è un periodo no il giudizio è fuorviante, magari una squadra sembra addirittura scarsa mentre non è così di sicuro. La Lazio può contare su grandi giocatori e spero si riprenda. Il calcio è così, si vive di momenti. Nessuno si aspettava una Juve così distante dalla vetta ma i bianconeri hanno più giustificazioni”.
In questi momenti il ritiro può essere utile? “A volte serve a volte no perchè magari si perde lo stesso. Il ritiro potrebbe essere anche utile, è una situazione che si vive malvolentieri e la voglia di uscirne subito stimola molto a livello psicologico. Anche la Juve ci è passata. E’ il tentativo estremo per sperare che i giocatori reagiscano a questa situazione. Io in 60 anni di calcio ho fatto tanti ritiri, a volte hanno aiutato altre no. E’ difficile dare risposte”.
Chi può essere l’uomo decisivo questa sera per i biancocelesti? “Secondo me l’uomo più decisivo è sempre il portiere, è quelo il ruolo che ogni domenica può far perdere o vincere. Anche giocatori come Candreva, Felipe Anderson e Klose sono importanti. Il brasiliano ora non è lo stesso dello scorso anno ma se si sveglia è un giocatore che può fare la differenza“.
Di quali ritocchi ha bisogno la Lazio per essere protagonista? “La difesa non da molte sicurezze, avrebbe bisogno di qualche ritocco. Felipe Anderson ha fatto pochissimi gol mentre lo scorso anno segnava sempre. Anche Klose non sta facendo benissimo, ma il campionato è lungo e si può rimediare”.
Quanto influiscono sul tecnico le voci che lo riguardano? “Ovvio che quando iniziano a circolare queste voci sull’allenatore le cose si complicano ancora maggiormente. L’allenatore deve avere carattere per superare il momento nero ma i giocatori devono rendersi conto che la responsabilità oltre del tecnico è soprattutto la loro. Pioli ha lavorato tanto bene lo scorso anno, non è possibile che all’improvviso non sappia più allenare. Qualcosa è cambiato nei giocatori, magari come ho già detto anche gli infortuni hanno influito notevolmente. Anche la fortuna conta molto nel calcio ma si può parlare di sfortuna a campionato finito, in un bilancio generale tra infortuni, errori arbitrali, condizione e altro, ma non in questo periodo. La verità la conosce solo chi vive l’interno dello spogliatoio, mentre i tifosi sono condizionati dal risultato ma anche loro vedono se la squadra si impegna o meno”.
I tifosi si stanno disamorando del pallone: “Non sta succedendo niente di nuovo di quello che è successo negli altri anni. Anzi, questo campionato mi sembra sia uno dei più belli degli ultimi. E’ un torneo incerto, non come quelli precedenti in cui la Juve ha dominato. Ora ci sono 5-6 squadre che possono vincere lo scudetto. E’ bellissima questa incertezza”.
La Lazio? “Deve cercare di unirsi al gruppo delle migliori perchè la Lazio deve esserci. La squadra in confronto all’anno scorso non è cambiata molto, può riprendersi e fare bene”.
Tifa Lazio o Juve? “Non tifo per nessuno, o meglio tifo per 3-4 squadre. Sono tifoso del Torino, quando avevo 10 anni era la squadra che vinceva tutto, poi purtroppo è arrivata la tragedia di Superga. Sono però rimasto sempre tifoso dei granata. Poi mi fa piacere se le squadre in cui sono stato – Napoli, Inter, Lazio, Torino, Juve – vanno bene. Fra Inter e Napoli ho tifato per un pareggio, invece ha vinto il Napoli e l’Inter ha fatto un’ottima partita facendo capire che c’è anche lei. La squadra di Sarri ha dimostrato di poter vincere il campionato”.
Juventus, la squadra di Allegri può ancora credere allo Scudetto
Dopo l’ennesima vittoria, la quarta consecutiva, la Juventus sembra sempre più lanciata verso una rimonta che solo un mese fa sembrava impossibile. Dopo la sconfitta sul campo del Sassuolo i bianconeri si trovavano in dodicesima posizione a -11 dal primo posto, occupato allora dalla Roma; ora i bianconeri sono quinti a soli 7 punti dalla vetta. In un mese la Juve non solo è risalita in campionato ma ha anche conquistato l’accesso agli ottavi di finale della Champions League con un turno di anticipo. Per capire se i bianconeri possono ancora puntare allo Scudetto saranno importantissime le prossime due sfide: la Lazio nell’anticipo di questa sera e la successiva sfida contro la Fiorentina. Due partite che, se vinte, potrebbero dare un’ulteriore spinta per una rimonta che avrebbe dell’incredibile. Tra l’altro i bianconeri ora si ritrovano a tre punti dal quarto posto attualmente della Roma. Nel prossimo turno ci sarà il doppio scontro Torino-Roma: come detto i bianconeri saranno ospiti della Lazio, mentre i giallorossi saranno impegnati in trasferta contro i granata, che provengono da due vittorie consecutive. La Juve è pronta alla sfida e lo Scudetto non è poi così lontano.
Moggi: “Lazio-Juve gara equilibrata. Lippi…”
Per parlare dell’incontro di questa sera tra i biancocelesti e gli uomini di Allegri è intervenuto Luciano Moggi. L’ex dirigente ha vinto tanto con la Juve ed è stato anche dg della Lazio nel biennio ’80-’82. Raggiunto dai microfoni di LazioNews24 ha dichiarato: “Lontano da Roma la Lazio ha perso 6 partite su 7, troppi punti persi in confronto alla scorsa stagione. I biancocelesti in questo periodo stanno faticando e tutte queste sconfitte esterne possono pesare negativamente sul morale dei giocatori”. Moggi però ha fiducia nella squadra biancoceleste: “Il momento brutto della Lazio prima o poi passerà, non è detto che non possa riprendersi. Questa sera sarà una partita incerta. Mi aspetto una gara combattuta: la squadra di Pioli non è sfavorita e lotterà con orgoglio per superare i bianconeri, mentre la Juve è in netta crescita. Prevedo una partita aperta a qualsiasi risultato”. Moggi ha parlato anche di Marcello Lippi, recentemente accostato alla Lazio: “Lotito finora ha fatto bene, per lui parlano i risultati ottenuti. Lippi è un buon allenatore ma se sia quello giusto per la Lazio lo deve dire il presidente”.
Ag. Calleri: “E’ pronto per giocare in Italia”. Poi sull’interesse della Lazio…
Nonostante siamo a poco meno di un mese da gennaio, il calciomercato imperversa sempre più. Tra le mura di Formello, sanno di dover intervenire nel miglior modo possibile da subito, ma con un occhio al mercato estivo. Probabilmente Klose a giugno lascerà la Lazio dopo 4 anni, e Lotito dovrà mettersi inevitabilmente alla ricerca di un nuovo bomber. Tra i tanti calciatori accostati alla Lazio c’è anche Jonathan Calleri, attaccante di 22 anni del Boca Juniors. Per saperne di più ha parlato, ai microfoni di Radio Olympia, Angelo Paradiso che cura gli interessi dell’attaccante nel nostro paese: “Jonathan può agire sia da prima che da seconda punta. E’ molto duttile e tecnico, tatticamente molto intelligente. E’ sicuramente pronto per giocare in Europa e l’Italia è certamente una possibilità. Abbiamo ricevuto un’offerta dall’Italia, ma non è stata ritenuta all’altezza. Il costo del cartellino è intorno ai 14 milioni di euro e percepisce uno stipendio di 2 milioni l’anno. Il calciatore ha espresso più volte il desiderio di giocare nell’Inter.” Poi continua sull’interesse della Lazio: “Tare lo conosce molto bene, abbiamo le porte sempre aperte con la Lazio. Sarebbe la squadra ideale, visto che ha sulle fasce giocatori di grandissima qualità con i quali Calleri si troverebbe a meraviglia”. Con la maglia del Boca ha realizzato 15 gol in 37 partite e come ha riportato la Gazzetta dello Sport il Presidente del club argentino si è lasciato sfuggire un’importante dichiarazione sul suo futuro: “Al 99% Calleri andrà via e giocherà per un club Italiano, dopo essere stato venduto ad un fondo d’investimento inglese”. Parole che confermano la cessione dell’attaccante classe ’93, ora bisognerà capire chi avrà la meglio.
Liverani: “Il pronostico dice Juve ma attenzione…”
Per parlare dell’incontro di questa sera tra i biancocelesti e la squadra bianconera Tuttojuve.com ha contattato l’ex capitano biancoceleste Fabio Liverani.
Queste le sue parole su Lazio-Juventus: “E’ sempre una partita difficile. La Juve è tornata a correre, ora i risultati ed il gioco gli stanno dando ragione. La Lazio invece è in grande difficoltà. Il pronostico è dalla parte dei bianconeri ma giocare in casa potrebbe essere uno stimolo in più per i biancocelesti che potrebbero disputare una bella gara. Prevedo una partita con molti gol, sono due squadre che giocano per vincere”.
Cosa devono temere i biancocelesti della Juve: “Senza dubbio il reparto offensivo. La Juve ha giocatori importanti: Dybala, Mandzukic e Morata possono fare molto male”.
Da capitano della Lazio come motiverebbe i suoi compagni? “Queste sono partite speciali, non c’è bisogno di tante parole. In questo genere di incontri i giocatori si caricano da soli. Queste partite confermano il reale valore della squadra, gli stimoli in queste occasioni vengono da soli”.
Nel 2001 fu un suo gol a decidere l’incontro: “Si giocava per le prime posizioni. Una cornice di pubblico meravigliosa, circa sessantamila spettatori. Fu bellissimo segnare il gol decisivo”.
Fu mai vicino alla Juventus? “Per due volte ci furono dei contatti: la prima quando ero ancora un giocatore del Perugia e poi da biancoceleste nel 2004 ma non se n’è mai fatto niente”.