Intervenuto sulle frequenze di LazioStyleRadio, il giornalista Mediaset e noto telecronista calcistico Sandro Piccinini, ha analizzato il momento difficile della Lazio, cercandone i motivi e le eventuali soluzioni: “Per avere risultati bisogna ritrovare la compattezza. La squadra ha bisogno di fare risultato per riscattare l’orgoglio e cercare di ripartire. Per i biancocelesti è un brutto momento dal punto di vista psicologico e nell’organico pesano le assenze di Lulic e De Vrij, inoltre molti uomini come Candreva e Felipe Anderson non stanno rendendo al meglio”. Lunedì a Roma arriva la Sampdoria, l’ennesima gara della verità per la Lazio: “Ritengo che la sfida di Lunedì contro la Sampdoria sia importantissima. L’anno scorso Pioli ha fatto un campionato eccezionale dimostrando di essere un ottimo allenatore. In questi casi l’unica ricetta è il lavoro e combattere in campo. La Lazio ha un gruppo sano e certamente può riuscire ad uscire da questa situazione negativa“.
FORMELLO – Le ultime dalla seduta pomeridiana
La Lazio si è ritrovata questo pomeriggio per la seconda seduta di allenamento giornaliera. Un allenamento pomeridiano iniziato alle 15,30 per gli uomini di Pioli con una fase iniziale di riscaldamento con esercizi atletici e corsa a medio ritmo. Successivamente torello e partita a tutto campo basata sul lavoro tattico. Chiusura con partitella a campo ridotto ed una sessione di tiri in porta. Presente Stefano Mauri, ormai recuperato dopo l’operazione all’ernia del disco. Differenziato per Onazi, sulla via del recupero. Per la ininfluente trasferta di Saint Etienne si prevede un massiccio turnover anche a causa delle squalifiche di Keita (ancora 3 giornate da scontare per lui), Milinkovic-Savic e Radu. Anche domani sarà una giornata da doppia seduta, con la ripresa fissata per domani mattina.
Lotito in visita alla squadra
Nel pomeriggio a Formello, dove la squadra di Pioli è impegnata nel terzo ritiro stagionale, si è presentato in visita alla squadra anche il presidente Claudio Lotito. I biancocelesti, dopo la quinta sconfitta negli ultimi sei incontri, stanno vivendo un momento particolarmente difficoltoso. Stefano Pioli, sempre a rischio esonero nonostante le smentite, ha fissato una doppia seduta di allenamento per oggi. Questa mattina l’allenatore ha incitato i suoi calciatori: «Cerchiamo una soluzione – le sue parole -. Dobbiamo fare più movimento». Nel pomeriggio, come detto, la visita del numero uno biancoceleste che vuole essere vicino al gruppo ed al tecnico che nei prossimi due incontri – giovedì il Saint-Etienne in Europa League ed il posticipo con la Sampdoria di lunedì prossimo, si giocheranno molto del proprio futuro.
Fonte: ANSA
Keita: mano pesante della UEFA
Mano pesante della UEFA nei confronti di Keita: il giovane attaccante biancoceleste, espulso per la manata al norvegese Helland nell’ultima trasferta europea in casa del Rosenborg, è stato squalificato per ben 4 giornate (una già scontata) dal massimo organo calcistico europeo. La Maravilla, come sottolineato da LazioStyleRadio, potrà quindi tornare in campo in Europa League solo nella gara di andata degli eventuali ottavi di finale.
Calciomercato – Svanisce uno degli obiettivi biancocelesti per la difesa
Dopo che negli ultimi giorni si era parlato di un interessamento della società biancoceleste sfuma uno dei probabili obiettivi monitorati per rinforzare la difesa di Pioli. Infatti, l’olandese Ron Vlaar, considerato il compagno ideale del conterraneo Stefan De Vrij, ha firmato un contratto per l’Az Alkmaar fino al termine della stagione, mossa che mette fuori gioco i dirigenti capitolini. L’annuncio è stato dato direttamente dal sito del club olandese.
Il Genoa sulle tracce di un attaccante biancoceleste
Per risolvere il problema dei gol il Genoa ha puntato le proprie attenzioni su uno degli attaccanti biancocelesti. Nonostante le sue prestazioni si limitino a dieci presenze e solo due reti in campionato, Alessandro Matri, ha attirato su di se l’attenzione del club ligure. A quanto riportato dal “Secolo XIX”, il Genoa starebbe pensando a lui. L’attaccante, in prestito dal Milan, da regolamento, potrebbe giocare con i rossoblu dato che i calciatori possono essere tesserati in un massimo di tre società durante la stagione, disputando però partite ufficiali solo con due club. Proprio per il fatto di non essere mai sceso in campo con il Milan il giocatore potrebbe farlo con un’altra squadra. Comunque sia, la Lazio difficilmente cederà il proprio attaccante a gennaio.
Sampdoria – Subito la ripresa degli allenamenti
Dopo la sconfitta interna con il Sassuolo gli uomini di Montella sono tornati subito al lavoro. Dopo la quarta sconfitta consecutiva la Sampdoria è attesa nel prossimo turno di campionato da una sfida con un’altra decaduta, la Lazio. Questa mattina il gruppo doriano si è ritrovato al “Gloriano Mugnaini” di Bogliasco per il primo allenamento settimanale. Squadra divisa in due gruppi: da una parte chi è sceso in campo nell’incontro di ieri (parte atletica, massaggi e palestra per loro) e dall’altra il resto del gruppo che ha svolto la seduta completa. Joaquín Correa e Nenad Krsticic hanno lavorato a parte, per loro proseguono individualmente i rispettivi percorsi di recupero. Domani giornata di riposo. La squadra si ritroverà al Poggio mercoledì per una doppia seduta di allenamento.
Buone notizie per Lulic
Lulic sta meglio, per la guarigione completa ci vorrà diverso tempo ma gli inizi della convalescenza sono incoraggianti. Come riportato dal Corriere dello Sport, il giocatore sabato ha lasciato la clinica Mater Dei. Anche se l’amputazione della terza falange del dito non è ancora scongiurata i dottori stanno facendo di tutto per evitarlo. Tutto dipenderà dalla vascolarizzazione, nel caso dovesse tornare regolarmente in funzione il bosniaco potrebbe evitare un altro intervento. Le cure del caso procederanno ancora per un mese, un mese e mezzo dopo di che si potrà tornare a pensare al campo ed al contratto.
Poli: “La classifica non rispecchia la vera forza della Lazio”
Intervenuto su Lazio Style Radio, l’ex attaccante biancoceleste Fabio Poli ha detto: “Non mi aspettavo una situazione così complicata, potevo immaginare qualche difficoltà come ci sono state lo scorso anno, la squadra è competitiva e la classifica non rappresenta la reale posizione che si addice ai biancocelesti. Ripetersi è sempre difficile, è vero, ma non immaginavo trovasse delle difficoltà così grandi. Contro la Juventus la Lazio è stata sfortunata, è difficile da raccontare. Più in generale la sfiducia, le situazioni arbitrali hanno messo in crisi un ambiente. I giocatori biancocelesti hanno qualità, loro devono tirarsi fuori da questa situazione, hanno la forza di poterlo fare. La stagione scorsa non è un caso, la Lazio ha giocatori importanti. I veterani devono capire cosa sta accadendo. Le situazioni vanno affrontate tutti insieme. I risultati positivi ti aiutano ad uscire da questa situazione. Tutti insieme possono tirarsi fuori, non se ne esce individualmente. In più ci vuole coraggio, si deve provare a vincere le partite. Nella sfida di lunedì contro la Sampdoria, reduce da tre sconfitte consecutive, le due formazioni arrivano con notevoli pressioni, vengono da situazioni negative, li attende una settimana veramente tosta”.
Samp, profondo rosso anche per Montella
I numeri non mentono ed anche il tecnico doriano Vincenzo Montella dovrà sudare parecchio per tirare fuori la sua squadra dalle sabbie mobili di una classifica sempre più deficitaria. Nelle ultime dieci partite una sola vittoria in casa contro il Verona. Quella subita con il Sassuolo è la quarta sconfitta consecutiva, di cui tre con l’attuale tecnico. Con gli uomini di Di Francesco sarebbe dovuta essere la partita della rinascita ed invece il risultato finale ha appesantito ancor di più la crisi della squadra del presidente Ferrero. Montella ha rivoluzionato la squadra, ha provato la difesa a tre e rilanciato Cassano. La prova non ha dato grandi risultati, la Samp è riuscita a combinare poco. Il Sassuolo, ben organizzato, gioca a memoria e con le sue trame ha avuto vita facile sui rivali di giornata. La Samp mostra gravi problemi di personalità e Montella deve imprimere una svolta. Il tecnico dalla panchina ha chiamato le giocate ma nessuno gli ha dato ascolto. Oramai è alquanto ovvio che la crisi è latente e dopo l’allenatore ora la Sampdoria deve cambiare i giocatori in campo. Prima di tutto fuori Fernando e Barreto, entrambi fatiscenti e senza voglia. Con loro a centrocampo sarà difficile tirarsi fuori da questa situazione. Ivan e Palombo non farebbero peggio ma almeno farebbero ciò che chiede l’allenatore. La Sampdoria deve fare un esame di coscenza ma non solo, deve anche guardarsi le spalle perchè la zona pericolosa della classifica non è poi così lontana. Per puntare ad una salvezza – ora in discussione – deve ripartire dai suoi punti fermi: tifosi, Montella, Cassano ed Eder.
Lippi: “Mi accostano a tante squadre, ma la realtà è…”
Non finiscono le voci sul possibile successore di Pioli. Un nome di grande attualità è quello del mister campione del Mondo 2006, Marcello Lippi. L’ex allenatore di Juventus ed Inter è stato accostato nelle ultime ore anche alla Roma, complice la mancanza di risultati della squadra di Garcia. Per commentare queste voci il mister nativo di Viareggio è intervenuto ai microfoni di Radio 2: “Mi accostano a tante squadre oltre che alla Lazio, da quando ho detto che voglio rifare calcio. Il mio nome è sempre vicino a squadre che sono in difficoltà. Una settimana mi danno a Madrid, un’altra in Italia, ma la realtà è che non mi ha contattato nessuno“.
Saint-Etienne – Lazio l’arbitro
In Francia, il risultato non conterà ai fini della classifica visto che tutte e due le compagini sono già qualificate. Lazio e Saint-Etienne, infatti, si ritroveranno indifferentemente dall’esito finale rispettivamente al primo e al secondo posto del gruppo G di Europa League. Per la Lazio, una vittoria potrà essere utile per dare continuità ad una serie positiva in coppa, e cercare di ritrovare lucentezza nel gioco e convinzione. Mentre l’allenatore Galtier, per sua stessa ammissione, darà spazio ai più giovani e a chi ha giocato meno. L’arbitro della sfida sarà l’Olandese Kevin Blom, un solo precedente con i biancocelesti, riguardante la trasferta a Varsavia contro il Legia vinta per 0-2. Di seguito i Direttori di gara di Saint-Etienne-Lazio:
Arbitro: Kevin Blom
Assistenti: Patrick Langkamp; Angelo Boonman
Quarto uomo: Bas van Dongen
Addizionali: Dennis Higler; Peter Janssen
Wilson: “I calciatori devono confrontarsi tra di loro”. E sulla fiducia a Pioli…
E’ notte fonda a Formello. Non si riesce a trovare il bandolo della matassa. Sembra che alla Lazio le stiano provando tutte per uscirne fuori, ma ogni scelta che viene presa pare sia sempre quella sbagliata. A parlare della complicata situazione, Pino Wilson (ex capitano dello scudetto del 1974) che è intervenuto ai microfoni di tuttomercatoweb.com: “E’ una situazione difficilissima, è stato provato di tutto per uscire da questo momento critico: il ritiro, colloquio tra società e allenatore e anche coi giocatori. Credo che l’unica cosa che serva, è un confronto interno esclusivamente tra i calciatori, anche perché un pareggio con la Juventus poteva essere una buona base per ripartite, ma la condizione fisica e tecnica è ai minimi termini“. Infine sulle questioni Pioli e mercato dichiara: “Fosse per me darei ancora fiducia al mister, almeno fino a Natale, ma sul mercato servono rinforzi perché non tutti i giocatori possono giocare sempre”.
ASSE, Galtier: “Contro la Lazio largo ai giovani”
Dopo il pareggio interno con il Rennes, il Saint Etienne si prepara alla sfida casalinga di giovedì contro la Lazio, valida per la giornata conclusiva del girone di EL. Sarà una partita utile solo ai fini delle statistiche, visto che sia la qualificazione ai sedicesimi che il primo posto sono già stati conquistati dai due club nel turno precedente, e per questo i due tecnici si affideranno ad un robusto turnover, come annunciato da quello dell’ASSE Galtier ieri sera in conferenza stampa: “Giocheremo contro un grande club a livello europeo e darò spazio a chi ha giocato meno, ai giovani e a coloro che sono rientrati dagli infortuni. Penso che la Lazio farà lo stesso, dal momento che è qualificata come noi. Farò riposare gli elementi più importanti della rosa e certamente entrambe le squadre sfrutteranno questa partita per far fare esperienza ai giovani“.
Ballotta: “Lazio, a gennaio andranno prese decisioni drastiche…”
Con Marchegiani portiere dello scudetto del 2000, fu protagonista di uno storico Juventus-Lazio che spianò la strada verso il secondo titolo ai biancocelesti. Dopo un altro Lazio-Juventus che ha aperto una delle crisi più nere degli ultimi anni per la Lazio, Marco Ballotta è intervenuto sugli 88.100 di Elle Radio nella trasmissione “I Laziali Sono Qua“, partendo nel suo commento proprio dalla partita di venerdì sera:
“Vado un po’ controcorrente, l’altra sera nonostante la sconfitta ho visto segnali di crescita, ma per uscire dalla crisi serve un’inversione totale di tendenza che possa portare una serie di risultati utili. In queste situazioni si cambia registro cercando di capire se il cammino deve ancora andare avanti con il mister, che penso abbia sì le sue colpe ma non totalmente, e capire se ci sono giocatori da cambiare e se psicologicamente ci sono delle situazioni sulle quali intervenire. Il disagio probabilmente è ampio, solo con la chiarezza totale se ne può uscire fuori.“
Si può ripartire dunque con convinzione da Pioli? “L’importante è che la decisione sia chiara e immediata. gennaio è alle porte e serviranno decisioni anche drastiche, se qualcuno non vuole più restare alla Lazio bisognerà trovare una soluzione. Anche Pioli deve avere il polso dello spogliatoio, riferire gli umori e comprendere su chi può contare o chi no. Sicuramente da qui a Natale dovranno arrivare dei risultati, altrimenti sarà complicato aggiustare le cose.“
Soprattutto in difesa, con l’infortunio di De Vrij, la Lazio ha mostrato limiti. Secondo Ballotta come si può migliorare la fase difensiva? “Come tutte le squadre, in difesa la spina dorsale è importante: servono giocatori di carisma che al momento mancano la Lazio. Non vedo un giocatore in grado di prendere in mano la squadra e di essere un punto di riferimento per i compagni nei momenti di difficoltà. Purtroppo spesso i calciatori si trovano a pensare più a se stessi che alla squadra, è brutto a dirsi ma le dinamiche spesso sono queste.“
Ma gli obiettivi sfumati ad inizio stagione possono avere avuto un’influenza decisiva sulla crisi? “Questo può essere riduttivo, perché il calcio è fatto di vittorie e di sconfitte e in un ciclo a lungo termine si deve capire dove mettere le mani sulla squadra per farla crescere e capire eventualmente le cose che non vanno.“
Infine, l’analisi generale sul campionato: “Negli ultimi 30 anni non ho mai visto un campionato così equilibrato, sia nella parte alta sia in quella bassa della classifica. Tutto sembra possibile, in quest’ultima giornata si è visto che il Napoli non è abituato a stare lì davanti. Così come la Fiorentina che gioca però molto bene, la Juventus probabilmente tornerà a competere per il primo posto e la Roma ha i suoi problemi, mentre l’Inter sta aprendo un nuovo ciclo. In questo scenario fa rabbia vedere come la Lazio non ci sia, e avrebbe sicuramente potuto stare lassù. Sicuramente chi riuscirà ad esprimersi con continuità e a fare risultati con le piccole porterà a casa il titolo.“
Fabio Belli
L’ERBA DEL VICINO – Roma, obbligo ritrovare la rotta giusta
Se guardassimo il bicchiere mezzo pieno, allora, col pareggio della Roma a Torino vedremmo un punto guadagnato sul Napoli che due settimane fa aveva (meritatamente) conquistato il primato ed al quale i giallorossi faranno visita domenica prossima. La prossima giornata sarà cruciale per le sorti delle zone alte della classifica: oltre al big match del “San Paolo”, una ritrovata Juventus ospiterà la viola dell’ex Sousa mentre l’incognita Udinese ospiterà la capolista Inter. Tutto è ancora aperto. Tutto è ancora in bilico. Ma la Roma deve ritrovare la forza per rialzarsi. Crocevia è l’incontro infrasettimanale contro il Bate Borisov. Battere in casa i bielorussi, senza se e senza ma, conquistando gli ottavi di Champions League potrebbe risultare determinante dal punto di vista psicologico. Una iniezione di fiducia che consentirebbe ai giallorossi di preparare al meglio la sfida contro la squadra di Sarri che a Bologna ha evidenziato un evidente calo di concentrazione. Nulla è ancora perduto. Tutt’altro. Ma è Garcia il primo a doverne essere consapevole. Il mister, dopo la débâcle del “Camp Nou” sembra aver perso il timone del suo vascello. Che ora, però, è obbligato a rimettere sulla rotta giusta. Quella della vittoria. A meno che non voglia affondare.
Simone Roselli
FORMELLO – Le ultime dalla sgambata mattutina. E su Pioli, Lotito…
Aria rovente a Formello, con la polizia che controlla il centro sportivo, forse per timore di contestazioni, che, fortunatamente, non ci sono. La squadra di Pioli, che ha iniziato ieri sera alle 19 il terzo ritiro stagionale, riprende dunque stamane gli allenamenti nel più assoluto silenzio: il mister chiede ai suoi ragazzi una reazione d’orgoglio e li esorta a cercare “una soluzione” e a “fare più movimento“. Per sua espressa volontà, ci saranno due sedute, sia oggi che domani: in quella di oggi, il gruppo scende in campo intorno alle 10.30, diviso in due tronconi, che si alternano tra le esercitazioni sulla precisione dei passaggi e sul possesso palla in campo e il lavoro in palestra.
All’allenamento non prendono parte il lungodegente De Vrij, Basta, Mauricio, Lulic, Onazi e Mauri: questi ultimi due, fermi da ormai un mese, sono vicini al rientro in gruppo, diversamente dal bosniaco, che, evitata l’amputazione parziale del dito, sarà comunque costretto a restare ai box almeno 30 giorni. Appuntamento ora alle 15.30 per la sgambata pomeridiana.
Intanto, ai microfoni de ‘Il Messaggero’, il presidente Lotito ha smentito le voci di un imminente cambio in panchina: “Pioli non è mai stato in discussione, è l’allenatore della Lazio e su questo non ho mai avuto dubbi, chi sostiene il contrario sbaglia. Che la squadra sia contro di lui è un’invenzione della stampa: nessuno ha litigato, anzi i giocatori si sono schierati in difesa del loro mister“.
LAZIALI FUORI PORTA – Gioie solo da oltre confine…
Ancora un weekend avaro di gioie per i laziali in prestito. Partiamo dalla Serie B, dove è ancora panchina per Tounkara nel 2-0 del Crotone a Cesena: quarta esclusione per l’ex Barça, che ha sin qui collezionato 459 minuti in campo e 1 gol. Stesso discorso per Filippini, che, dopo l’influenza che gli aveva fatto saltare l’impegno con la B Italia, non viene rischiato dal mister della Pro Vercelli Foscarini nella gara contro la Ternana: per l’ex Bari sono 7 le presenze finora all’attivo tra le fila dei piemontesi. Ancora fuori dai convocati invece Minala, nel match tra Latina e Livorno, per un bottino fermo da più di un mese a 4 presenze e 1 gol. Non se la passano bene nemmeno, con il Lanciano, Crecco e Rozzi: il primo, titolare con la B Italia, viene relegato in panchina dal mister degli abruzzesi, che addirittura non convoca nemmeno il secondo. Rispettivamente 8 e 1 le presenze sin qui collezionate dai due giocatori, ai quali serve invertire in fretta la rotta. Panchina anche per Strakosha e Pollace nello 0-0 tra Vicenza e Salernitana: per il portiere sono 11 finora le apparizioni in campo, mentre solo 1 per l’ex capitano della Primavera. In Lega Pro, gioca circa un tempo (non da titolare) Lombardi, nella trasferta dell’Ancona sul campo della Spal: 13 presenze, 1 gol e 1 assist per l’ex Trapani, che vuole condurre per mano i marchigiani ai playoff per il salto di categoria. Va meglio in Ligue 1 a Perea: al quale il Troyes ultimo della classe concede 90 minuti da terminale offensivo nel 4-2-3-1. Il colombiano non segna, ma la presenza dal 1′ gli infonde fiducia: sono finora 10 infatti le apparizioni al suo attivo, nonostante in classifica i transalpini viaggino a -13 dalla zona salvezza. Nell’Alka Superligaen danese, invece, Elez gioca tre minuti del match vinto 2-1 dall’Aarhus sul Midtiylland: il difensore, fuori dalle gerarchie di mister Wieghorst, tenta così di risalire e incrementare il suo score di 14 presenze e 1 gol. Nella Super League svizzera, gioca da titolare Vinicius nell’1-0 dello Zurigo sul Sion: il brasiliano agisce da terzino sinistro nella linea a 4, offrendo spinta e velocità, tanto che al 75′ lascia il campo stremato. Adesso dovrà continuare così per aumentare il numero delle sue presenze, 6 finora corredate da due assist.
TEMPI BELLI – Caro Stefano ti scrivo, così mi distraggo un po’
Caro Stefano ti scrivo, così mi distraggo un po’. E siccome sei molto vicino, parlerò piano, visto che di confusione in questo periodo ce n’è già molta.
Tra poco sarà Natale e, noi laziali, speravamo potesse essere festa tutto l’anno: ci speravamo a Pasqua, quando il cielo sembrava senza nuvole, bianco e azzurro. Finali da giocare, Europa da conquistare, una squadra che era un piacere vedere in uno stadio che a Lazio-Empoli faceva 50.000 persone. Che all’Olimpico sono sempre un po’ diluite, ma se giocassimo alla “Lazio-Qualche Prodotto o Servizio Inutile Che Non Ti Serve Ma Che Caccia Fuori Un Sacco Di Soldi Per Sponsorizzare Lo Stadio Arena”, avrebbero fatto invidia a Borussia Dortmund, Arsenal o qualsiasi altro muro umano in giro per l’Europa.
Era così anche alla finale di Coppa Italia o nel derby. Dove probabilmente il nostro destino, fatto di bivi incredibilmente chiari e netti al contrario della vita dove tutto è più sfumato e dubbioso, ha preso una direzione amara. Nella storia della Lazio, caro Stefano, spesso è tutto bianco o nero. Quando sbagli un esame, finisce un amore, cambi lavoro o affronti qualunque altra prova, sai che dalla fine può nascere un nuovo inizio. E invece quando il nostro amico Filip è riuscito a colpire due pali con un solo tiro ai supplementari contro la Juve (sempre lei, nei tuoi momenti più neri che da qualche tempo sono anche i nostri), noi che abbiamo già qualche annetto di Lazio alle spalle, abbiamo capito tutto.
Caro Stefano, nessuno come noi laziali sa interpretare la storia e i suoi segnali. Perché nei momenti chiave c’è sempre un destino ineluttabile che ci punisce e, a fare da contraltare, uno Stellone che ci salva quando tutto sembra perduto. Tu sei l’allenatore che ha riportato la gioia di essere laziali, che ogni tanto se ne va, non bisogna vergognarsi ad ammetterlo, anche perché i grandi amori sono sempre portatori di grandi passioni e, di conseguenza, di sofferenza, quando le cose non vanno bene. Chi ti scrive apprezzava tanto il vecchio “zio” che c’era prima di te, perché chi ti scrive è una persona molto pratica, anche un po’ cinica quando serve. Ma chi ti scrive non è scemo, e quando ti ha visto cantare l’inno insieme ai tuoi ragazzi, ha capito che stava nascendo qualcosa di speciale, che mancava da quando il buon vecchio Delio correva impazzito sotto la Nord. Una Lazio più debole della tua e di quella dello “zio”, forse ancor più ferocemente contestata, ma che riuscì a portare 70.000 persone allo stadio, alla fine, come il suo allenatore aveva sognato quando contro la Reggina si presentarono in 7.000.
Chi ti scrive, caro Stefano, ti ha accolto quasi a pernacchie, un anno e mezzo fa. Perché la cura dello “zio” lo aveva forse illuso che non fosse possibile un altro tipo di calcio, che la gioia non fosse più riproducibile in un ambiente depresso. Eppure quello che tu hai regalato in quella primavera così veloce a passare eppure così intensa, non potrà mai essere dimenticato. Per cui tutto questo panegirico è solo per dirti: grazie, e non mollare. Perché non meriti di essere lasciato solo proprio adesso, anche se qualcosa, come tutti gli Uomini, spesso la sbagli pure tu. E se qualcuno ti ha voltato le spalle, poi dovrà prendersi le tue responsabilità: esatto, le tue, perché le sue non ha saputo prendersele, né chi scende in campo, né chi siede in tribuna.
Forse, a costo di essere impopolare a dirlo, più i primi dei secondi, perché è vero che ormai alla Lazio siamo abituati a vedere gli errori di sempre ripetuti all’infinito, ma chi, a fine anno, non avrebbe puntato ad occhi chiusi sulla conferma in blocco della squadra della gioia? Ma tutto questo, caro Stefano, probabilmente lo sai già.
Qualsiasi cosa accada, io mi sto preparando. E (purtroppo) non è più una novità…
Fabio Belli
Difesa, Vlaar scatta in pole
Per gennaio prende sempre più corpo l’ipotesi di ricorrere ad uno svincolato per trovare il sostituto di de Vrij, a maggior ragione in caso di esonero di Pioli e conseguente esborsi economici. L’unico nome caldo percorribile – come scrive quest’oggi il Corriere dello Sport – è appunto quello dell’olandese Vlaar, nonostante il fatto che non convince il suo stato fisico. L’ex nazionale però è a costo zero mentre Douglas, il profilo sembrerebbe più gradito a Tare, costa ed anche tanto. La richiesta einiziale del Dnipro infatti era di 10 milioni di euro, ora il prezzo si aggira sugli 7/8 milioni, una valutazione alta per le esigue casse della Lazio. Dunque Tare aspetterà il momento migliore, peccato che un difensore affidabile servi fin da subito senza perdere ulteriore tempo prezioso.