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RASSEGNA STAMPA – Contro la Sampdoria ultimo treno per la Lazio di Pioli

Ultima chiamata per il treno della Lazio di Pioli, fermata Sampdoria all’Olimpico, domani sera alle 20.45. Non c’è più tempo da perdere, nè treni soprattutto, i biancocelesti devono vincere. La contestazione dei tifosi contro il presidente Lotito e la squadra, in settimana, hanno accelerato la corsa per tornare in carreggiata. Ma la sfida ai blucerchiati è crocevia per il destino, del tecnico emiliano soprattutto: “È la partita più importante della stagione, importante per tutti noi. Vogliamo tornare a vincere – suona la carica Pioli alla vigilia della partita – Sono convinto che manchi poco per ritrovare lo scatto di una volta, rivoglio la mia squadra e la svolta”. Giudice sarà però il campo, che chiama la Lazio a una vittoria che manca da più di un mese. Il pareggio in Europa League non basta per curare la crisi, i tre punti in campionato non arrivano dal 25 ottobre contro il Torino: “Non dobbiamo fare errori sciocchi in difesa, serve più concretezza in attacco, più determinazione e concentrazione – ecco la ricetta del tecnico biancoceleste – Ripeto, sono il tecnico giusto per uscire tutti insieme da questo momento e centrare il nostro obiettivo, cioè rimanere in Europa”. E per ritrovare l’appoggio dei tifosi, che hanno salvato soltanto il mister dalle colpe per il periodo negativo: “Sono dispiaciuto per le proteste, non riguarda solo il campo ma anche altre situazioni. Ma siamo i primi responsabili e mi auguro che possiamo risolvere tutto il prima possibile, sia in campo che fuori – sottolinea Pioli – Apprezzo la stima dei tifosi e non può che farmi piacere. Penso alla mia squadra e spero la supereremo insieme”. Il tecnico pensa a una nuova soluzione per risollevare la Lazio, a braccetto col Natale prova alla vigilia dei blucerchiati l’albero del 4-3-2-1, modulo inedito per i biancocelesti. La rifinitura di domani mattina scioglierà i dubbi, ma nell’allenamento di oggi Djordjevic si è mosso sulla trequarti insieme a Candreva a supporto di Klose: Keita ha svolto un lavoro differenziato, ma quello sarebbe il suo ruolo ideale. Nel centrocampo a tre Cataldi in ballottaggio con Milinkovic-Savic, ma dovrebbe essere il serbo ad avere la meglio. Ancora in dubbio Basta, che ha svolto solo la prima parte della seduta per un affaticamento muscolare: se non dovesse farcela è pronto Konko, decisivo il provino domani mattina.

PROBABILE FORMAZIONE (4-3-2-1)  Marchetti; Konko, Hoedt, Gentiletti, Radu; Milinkovic-Savic, Biglia, Parolo; Candreva; Djordjevic; Klose

All. Pioli

Fonte : Il Tempo

RASSEGNA STAMPA – Pioli: «Con la Samp la partita più importante della stagione.

«Quella con la Sampdoria sarà una partita importante, la più importante di questa stagione. Vogliamo tornare a vincere, per trovare lo scatto di una volta, manca poco». Battere i blucerchiati all’Olimpico per tornare alla vittoria e ritrovare un pò della fiducia persa nelle ultime settimane, è quanto chiede ai suoi il tecnico della Lazio Stefano Pioli nella conferenza stampa della vigilia. L’allenatore biancoceleste parla poi dell’obiettivo per la stagione della formazione capitolina che è quello di «mantenere la Lazio in Europa e credo siamo ancora in tempo per centrare l’obiettivo».

Strategia per il rilancio: «Non dobbiamo commettere errori banali, voglio più intraprendenza in fase offensiva e di realizzazione. Ci sono tutte le possibilità per svoltare in questa stagione, non ho mai visto la mia squadra così attenta e motivata come in questa settimana. Voglio vedere gli stessi atteggiamenti domani in campo con una squadra determinata a imporre il proprio gioco».

Lo spettro dell’esonero: «Sono concentrato sul mio lavoro poi nel calcio se non porti i risultati corri qualche rischio ma sono concentrato sul match e non ho altri pensieri. Abbiamo avuto un inizio molto difficile, ci siamo ripresi e poi inceppati commettendo errori che non sono nel nostro dna e che ci hanno tolto fiducia e convinzione. Il fatto più penalizzante è stato l’approccio alla gara, dobbiamo impattare meglio la gara con più semplicità. Il gruppo è più compatto che mai, stiamo lavorando bene ma adesso deve parlare il campo ed è quello che ci aspettiamo».

La contestazione dei tifosi: «Non posso che essere dispiaciuto, è chiaro che sono problemi che riguardano anche cose extra-campo, ma noi siamo responsabili dei risultati che non sono arrivati come i tifosi si aspettavano. Spero che la situazione si possa risolvere il prima possibile. I tifosi non ce l’hanno con me? Apprezzo molto, questo mi stimola. Ho apprezzato tantissimo il loro atteggiamento nella trasferta di Empoli dove durante i 90 minuti ci hanno sostenuto e poi fischiato, giustamente, ma a fine partita. Credo che quello sia l’atteggiamento migliore per aiutare i propri colori».

L’ostacolo Sampdoria: «Non è semplice conoscere le intenzioni di Montella che è appena arrivato, più importante è il nostro approccio alla gara, gli avversari hanno le nostre stesse motivazioni ma noi dobbiamo dimostrare di avere più voglia e fame di vittoria. Abbiamo l’occasione di tornare a vincere e continuare a pensare in positivo».

Fonte : Il Messaggero

SERIE A – La Juve annienta la viola e scavalca la Roma in classifica

VIOLA SPUNTATA Dopo sei gare utili crolla la Viola di Paulo Sousa, che si conferma squadra dalla chiara identità tattica e capace di stare in campo, ma che stasera crea troppo poco: merito anche di una difesa, quella bianconera, tornata muro come ai tempi belli. Barzagli-Bonucci-Chiellini erano secondi, nella classifica dei tiri concessi agli avversari: meno di loro solo la Fiorentina. Stasera, probabilmente, il sorpasso. Solida dietro, con tante armi davanti, con potenzialità di crescita in mezzo: questa Juve può far paura.
I GOL — All’inizio e alla fine. I tifosi dello Juventus Stadium non fanno nemmeno in tempo a sedersi, dopo l’ingresso delle squadre in campo, che hanno già visto due gol. La Viola parte a mille, come spesso le succede, e al primo affondo di Bernardeschi trova il rigore. Il numero 10 entra in area in velocità, contatto con la gamba di Chiellini, in ritardo, e va giù in area. Orsato nicchia, forse pensa alla simulazione, Damato, arbitro di porta, lo consiglia: rigore. Ilicic non sbaglia, trasformando il settimo penalty per la Fiorentina (primato in Italia). Può essere una mazzata per la Juve, invece al secondo affondo fa centro anche lei. Evra, più che intraprendente sulla sinistra (anche in seguito), arriva indisturbato al cross. Sul secondo palo Cuadrado di testa probabilmente prova a far la torre. Di sicuro si aspetta quello Tatarusanu, che così è ingannato dalla palombella che finisce in rete. Poi, nel primo tempo, vanno più vicini al raddoppio i bianconeri, grazie a uno scatenato Dybala. Non è un caso che i due gol della ripresa passino dai suoi piedi: al 35’ Pogba lo lancia nello spazio, lui trova il colpo sotto: Tatarusanu stoppa ma la palla resta, Mandzukic è il più veloce, in scivolata da bomber vero. Il 3-1 nel recupero è un premio personale, oltre che un distillata di gioco nello stretto, con portiere superato e palla depositata in rete.
ARMI JUVE Quei due, Mario e Paulo, sbloccano un pareggio che col passare dei minuti pareva sempre più pieno di rimpianti per la Juve, dopo l’equilibrio iniziale. Due squadre messe in campo quasi specularmente, anche se il 4-2-3-1 viola tende più verso il centro e crea spesso una superiorità in mezzo, che affiora, a tratti, in un possesso palla bello da vedere (specialità della casa). Allegri sull’altro fronte ha scelto Evra e Cuadrado come esterni. Paradossalmente, vanno forte proprio nei presunti punti deboli: il francese affonda, il colombiano si applica con profitto in difesa. In mezzo quello che soffre di più è il rientrante Khedira, che ha la mobilità dell’ultimo Pirlo, ma senza avere i suoi lampi. Ci si attende che accenda la luce Pogba, ma il francese è tanto voglioso di piazzare la giocata quanto impreciso. Almeno fino al filtrante per Dybala, che dà il via al 2-1. Il miglior attacco del campionato (30 gol)? Kalinic ne vede poche e ne prende tante, Ilicic e Borja non scardinano le strutture difensive bianconere, come era successo con l’Inter. Sempre secondi, ma il “sorpasso mentale” forse è già avvenuto.
Fonte: Gazzetta.it

VIDEO – La Lazio pallanuoto vince il derby. Formiconi: “Credevano di batterci, si sbagliavano”

In un Foro Italico pieno come non accadeva da anni i biancocelesti vincono 10-9 contro la Roma Vis Nova. Decisivo un gol di Maddaluno a due minuti dalla fine. Formiconi: “Loro pensavano di batterci, si sbagliavano”. Maddaluno: “Vittoria importante per lo spirito”.  il derby in tv su LazioStyle

ROMA – La Lazio Nuoto vince il derby contro la Roma Vis Nova 10-9 nella 12^  giornata di campionato di serie A1 in un Foro Italico stracolmo di tifosi. Mille supporters hanno assistito a questa stracittadina che ha vissuto dei momenti veramente emozionanti. La maggior parte di fede biancoceleste che hanno colorato le tribune e sostenuto la squadra per tutta la partita con cori. Gli uomini di Pierluigi Formiconi hanno combattuto dal primo all’ultimo secondo trovando il gol vincente con Raffaele Maddaluno a due minuti dalla fine.  Le aquile acquatiche hanno voluto di più il successo in una partita estremamente equilibrata che ha visto la Lazio soffrire nella prima parte e rimontare nel secondo tempo in novanta secondi dal 4-6 al 7-6 con Maddaluno e Giorgi in grande spolvero (rispettivamente tre gol come Di Rocco e due gol in partita). Nel terzo quarto i biancocelesti aumentano il vantaggio di due reti grazie ad un gol straordinario di Lapenna sulla sirena con una girata da quasi dieci metri (9-7). Nell’ultimo quarto il Vis Nova con un avvio intraprendente riesce a tornare in parità  (9-9) grazie ad una doppieta di Del Basso, per i biancocelesti escono per limite di falli Colosimo, Charuto e di Rocco (Cannella out per lo stesso motivo nel terzo quarto) ma è il gol di Maddaluno a regalare tre punti importanti ai biancocelesti che salgono a quota otto in classifica raccogliendo il secondo successo in campionato dopo quello contro il Sori del 10 ottobre sempre al Foro Italico. A fine partita è estasi pura con i tifosi che sono andati ad abbracciare i loro beniamini chiedendogli l’autografo.

Prima della gara è andato in scena un momento emozionante con la sfilata dei vari settori giovanili della Lazio Nuoto. Per quello della pallanuoto hanno raccolto l’applauso del pubblco presente i ragazzi dell’Aquagol, l’under 13, l’under 15 e l’under 17. Poi a seguire hanno sfilato alcuni esponenti del nuoto, del sincronizzato e dei tuffi.  Durante l’intervallo invece è stata la volta delle syncronette  che si sono esibite in acqua coinvolgendo ancora di più il pubblico presente.

Il tecnico sul piano vasca della Lazio Nuoto, Pierluigi Formiconi: “Sono contento che c’erano tanti giovani aquilotti in tribuna ad assistere alla partita. Non ho mai firmato tanti autografi neanche quando ho vinto l’Olimpiade. Sull’8-6 eravamo in doppia superiorità numerica, potevamo chiudere la gara ma non siamo stati cinici e ils Nova è rientrato in partita. Loro pensavano di batterci perchè eravamo reduci da qualche sconfitta immeritata, non è stato così, sarà per il prossimo anno. Sono sempre stato un guerriero”.

L’attaccante della Lazio Nuoto, Raffaele Maddaluno: “La cosa più importante era vincere, non era facile sia per la nostra classifica sia per i risultati del Vis Nova. Era importante questa vittoria per lo spirito ora possiamo lavorare serenamente durante la pausa. E’ stata una bella partita, non empre capita un pubblico così ci godiamo una bella vittoria. All’inizio eravamo un po’ contratti per via delle partite precedenti che sonos tate molto dure. La responsabilità delle prime partite era di tutti, ci dispiace per Vittorioso che ha pagato per tutti a causa dellle nostre sconfitte all’inizio, ora dobbiamo vincere a Trieste per chiudere in maniera meno dolorosa il girone d’andata“.

LA LAZIO IN TV – Grazie alla collaborazione con la Lazio Calcio, la partita tra S.S. Lazio Nuoto e Roma Vis Nova verrà trasmessa in differita su Lazio Style Channel, canale 233 del bouquet di Sky, mercoledi 16 dicembre alle 14 e venerdi 18 dicembre alle 21.

IL TABELLINO S.S. LAZIO NUOTO-ROMA VIS NOVA 10-9

S.S. LAZIO NUOTO: Radic Z. , Ferrante M. , Colosimo F. , De Vena W. , Santos Da Costa E Silva F. 1, Di Rocco L. 3, Giorgi D. 2, Cannella G. , Leporale M. , Lapenna F. 1, Maddaluno R. 3, Mele A. , Vespa L. . All. Formiconi

ROMA VIS NOVA PN: Bonito M. , De Oliveira Crivella J. 1, Murro D. 1, Pappacena S. 1, Bezic R. 1, Oneto Gomes B. 1, Spinelli A. , Innocenzi C. 1, Vitola F. , Calcaterra A. , Mandolini J. 1, Del Basso M. 2, Nicosia G. . All. Ciocchetti

Arbitri: Brasiliano     e Paoletti

Note

Parziali: 3-4 4-2 2-1 1-2 Spettatori 800 circa. Cannella, Di Rocco, Charuto e Colosimo (L) usciti per limite di falli. Superiorità numeriche: Lazio 4/9, Vis Nova 3/14.

El Cholo e l’Atletico continuano a vincere. E agganciano il Barça…

Continua la marcia trionfale dell’Atletico Madrid. I Colchoneros, allenati da Simeone, hanno sconfitto i rivali dell’Athletic Bilbao per 2-1. Al Vicente Calderon i ragazzi de El Cholo hanno avuto la meglio alla fine di una gara tirata decisa dal gol di Griezmann al 67esimo. La squadra di Simeone era passata in svantaggio, ma poi è stata brava a ribaltare il risultato. Con questa vittoria l’Atletico Madrid conquista la vetta della Liga a braccetto con il Barcellona che, a sorpresa, ha pareggiato per 2-2 in casa contro il Deportivo La Coruna. Questa sera derby tra Villareal e Real Madrid.

NAPOLI ROMA – Grave infortunio… al guardalinee

ROMA, 13 DIC – Infortunio a uno dei collaboratori dell’arbitro Rizzoli in Napoli-Roma. Il guardalinee Cariolato si è accasciato subito dopo aver seguito un’azione conclusasi con un cross di Ghoulam sul quale Higuain non era arrivato per un soffio. Cariolato è andato a terra e non ce l’ha fatta a riprendersi, nonostante sia subito accorso, per aiutarlo, lo staff sanitario della Roma. A sostituirlo ha provveduto il quarto uomo Barbirati, mentre Cariolato veniva portato via con la barella mobile.

Fonte: Ansa

SERIE A – La Roma frena il Napoli: al San Paolo finisce 0 a 0. Inter a +4

Vince Roberto Mancini, che al San Paolo è uscito sconfitto, e ora dal San Paolo riceve in dote uno 0-0 tra Napoli e Roma che ha un sapore dolcissimo per la classifica dell’Inter, ora a più 4 sulla squadra di Sarri e a più sette su quella di Garcia. Il pareggio, il secondo consecutivo senza reti per la Roma dopo quello di Champions con il Bate Borisov, è figlio di una partita che ha visto il primo tiro nello specchio della porta al minuto 40 del secondo tempo: Allan imbuca centralmente, De Rossi si addormenta, Hamsik spara con il sinistro ma trova un super Szczesny, bravo anche nella successiva ribattuta dello slovacco. Il Napoli ci ha provato pure in pieno recupero: 47′, Mertens entra in area e spara, Szczesny ancora attento, poi El Kaddouri si divora un tap-in non troppo difficile. La Roma si accontenta: neppure un tiro in porta per la squadra di Garcia, votata a un gioco totalmente difensivo. E che ha portato un unico vero brivido nell’area avversara: minuto 35′ della ripresa, su una punizione dalla trequarti di Pjanic De Rossi toglie involontariamente a Iturbe un pallone facile da calciare in rete all’altezza del dischetto del rigore, poi sul proseguio dell’azione Rudiger mette in mezzo, De Rossi fa gol ma a gioco fermo, perché la traiettoria del cross del difensore tedesco era uscita. Il match è fondamentalmente tutto qui. Con una Roma che per la terza volta in campionato riesce a tenere a secco un attacco avversario (ci era riuscita con Frosinone e Lazio). E con il Napoli che ha spinto sull’acceleratore solo nel finale. La cronaca racconta di un primo tempo in cui parte meglio la Roma, che al 5′ ci prova con Salah: l’egiziano, servito da un colpo di testa di Iago, gira col sinistro a lato. Al 14′ è Dzeko ad avere l’occasione giusta, ma il colpo di testa del bosniaco è debole e largo. Poi esce il Napoli, che prende in mano la partita, pur con ritmi bassi. La Roma si abbassa molto, Rudi Garcia forse sorprende Sarri con l’atteggamento tattico più umile che ci sia: Pjanic a uomo su Jorginho, la fonte del gioco azzurro, e De Rossi e Nainggolan guardiani molto ravvicinati di Hamsik e Allan. Non se la gioca a specchio, Garcia: è 4-2-3-1, di fronte al 4-3-3 solito del Napoli. E così è spesso Koulibaly a dover impostare l’azione, così pure lo stesso Insigne costretto ad abbassarsi per prendersi il pallone. Al 20′ è proprio il numero 24 che illumina per Hamsik, ma il passaggio dello slovacco è troppo arretrato per Higuain. Altri 5′ ed è ancora Insinge: va via a Florenzi al verti dell’area, ma poi sceglie il tiro (alto) invece dell’assist per Higuain. Manolas e Rudiger tengono botta nei duelli con il Pipita. Al 27′, peraltro, è proprio difensore greco a rendersi pericoloso, calciando al volo su una giocata da calcio d’angolo di Iago. C’è spazio, al 34′, ancora per un tiro alto di Insigne dopo una ripartenza del Napoli, una delle poche concesse dalla Roma. E per l’infortunio del guardalinee Cariolato, sostituito dal quarto uomo Barbirati. Nella ripresa l’inizio è del Napoli, che però produce solo cross pericolosi (al 4′ Ghoulam, al 5′ Insigne, all’8 ancora Ghoulam), senza che Higuain – ben marcato da un super Manoloals e pure da Rudiger – possa intervenire. Cos’ al 15′ il Pipita prova a inventarsi assist-man: palla stellare per Hamsik, che spedisce fuori il sinistro da ottima posizione. Poi l’ultimo concitato quarto d’ora, con Szcsesny sugli scudi e Roberto Mancini sorridente in poltrona, davanti alla tv.

Fonte: Gazzetta.it

Il c.t. Conte ammette: “Mi mancano la serie A e la Champions”

Intervistato da Rai Sport, il c.t. della Nazionale Antonio Conte ha parlato del suo 2015:Il momento più bello è stato quando abbiamo raggiunto la qualificazione agli Europei con un’ottima prova da parte nostra. Il momento peggiore è quando arrivano le vigilie importanti, di Champions o di campionato e ti ritrovi seduto a guardare. È faticoso perchè vorresti esserci”. Nelle ultime settimane Conte ha risposto in inglese ai giornalisti d’oltremanica: “Fa parte di quel percorso culturale, oltre che sportivo – risponde –, che ho fatto in questo anno e mezzo. Sono migliorato sotto tutti i punti di vista, e poi bisogna mettere in preventivo che un allenatore possa un domani anche andare all’estero ed essere comunque pronto. I complimenti? Mi fanno molto piacere. Io studio, mi aggiorno, do tutto. Spesso si pensa a me solo da un punto di vista motivazionale,ma la motivazione penso che sia solo un dieci per cento. Bisogna studiare, aggiornarsi, dare tutto. Spesso vengo additato come un domatore di leoni però dietro c’e tanto studio, cerco di aggiornarmi perché il calcio cambia e noi dobbiamo farci trovare pronti”.

SERIE A – Cronaca di tutte le gare delle 15. Il Milan non sa più vincere

CHIEVO ATALANTA 1-0
VERONA, 13 DIC – Il Chievo è sempre di più la parte ‘felicè della Verona calcistica. Contro l’Atalanta la squadra di Maran ritrova anche la vittoria casalinga, grazie alla rete decisiva di Birsa nel finale della ripresa, e scala la classifica, dove ora è a quota 22 punti, due lunghezze proprio sotto i nerazzurri di Reja. Una gara dai due volti quella andata in scena al «Bentegodi». Dopo un primo tempo anonimo, la ripresa si scalda tanto che la squadra orobica termina la gara in 9 uomini. Se Valter Birsa, con il suo tocco sottoporta, è l’uomo match per i veronesi, nell’Atalanta è decisivo il ‘rossò a Cherubin, anche se poi Sportiello para il conseguente rigore di Paloschi. Maran ha perso Pepe per squalifica, ma torna a disporre di Castro, che torna al suo posto in un centrocampo completato da Radovanovic, Hetemaj e dal trequartista Birsa. In attacco, spazio al tandem Paloschi-Meggiorini. Reja conferma modulo e uomini che hanno battuto il Palermo, con la sola eccezione del rientrante Grassi, titolare a centrocampo insieme a De Roon e Kurtic. Vista l’indisponibilità di Pinilla, l’attacco è tutto argentino, con il trio Gomez-Moralez-Denis. Primo tempo equilibrato e senza grandi sussulti, ripresa vivace e con tanti episodi. Al 21’ ‘testa a testà in area tra Cherubin e Paloschi a palla in gioco: il bergamasco viene espulso, ma l’attaccante si fa parare il rigore da Sportiello. Il Chievo sfrutta però al meglio l’inferiorità numerica degli avversari. Al 31′ solita grande giocata di generosità di Meggiorini che mette al centro per Birsa, il quale da distanza ravvicinata supera Sportiello. L’Atalanta non ci sta, attacca a testa bassa ma con nervisismo. Ne fa le spese Kurtic. Viene ammonito per fallo su Hetemaj e applaude ironicamente l’arbitro, che lo espelle. Il Chievo controlla cosi sino alla fine per un Bentegodi che esplode di gioia dopo 6’ di recupero.

EMPOLI CARPI 3-0
EMPOLI (FIRENZE), 13 DIC – Una accelerazione appena entrati in campo dopo l’intervallo, una folata di classe e lucidità che ha schiantato il Carpi nell’arco di 16 minuti. Tanti sono passati dal fischio d’inizio del secondo tempo al terzo gol, quello che di fatto ha tagliato le gambe a ogni velleità al Carpi. L’Empoli continua a stupire. Quelli della squadra di Marco Giampaolo sono numeri da grandi: da 10 gare gli azzurri vanno in gol, terza vittoria consecutiva, 20 punti nelle ultime 10 gare, con una media presto fatta di 2 punti a partita. Nemmeno nell’anno della qualificazione Uefa l’Empoli aveva 24 punti in 16 giornate, era il 2006/2007. Un record insomma. Non solo, Skorupski non subisce gol da 302 minuti: ultima rete incassata da Kalinic al 61′ di Fiorentina-Empoli 2-2 del 22 novembre scorso. Ecco perchè, nonostante il buon primo tempo del Carpi, l’Empoli è riuscito a vincere senza problemi. Castori aveva chiuso tutte le fonti del gioco azzurre: Saponara e Paredes erano molto chiusi e infatti hanno faticato non poco. Di fatti le azioni pericolose sono state davvero una manciata nella prima frazione. Le prime occasioni sono del Carpi: al 11′ con Tonelli il cui retropassaggio rischia di essere intercettato da Matos, ma Skorupski anticipa subito; al 15′ Lasagna ci prova di testa ma mette alto. Si fa vedere Paredes al 16′ con una conclusione dai 40 metri che finisce a fin di palo. Il campo viene scosso poco dopo da un petardone che evidentemente ha superato i prefiltraggi intorno allo stadio. Al 17′ ancora Matos parte sulla destra, si accentra e conclude di potenza con il sinistro: palla che termina a pochi centimetri dal palo. Nel finale di primo tempo arriva la prima e nitida occasione per l’Empoli: al 39′ punizione-cross di Paredes, Costa svetta in area e la palla rimbalza davanti a Belec ed esce di pochissimo. All’intervallo si va con due squadre che si sono affrontate alla pari, ma al rientro dagli spogliatoi l’Empoli, come detto, si scatena. Dopo 30 secondi Mario Rui pesca Zielinski sulla trequarti, il polacco finta il tiro da fuori e invece al volo pesca Maccarone al centro dell’area, l’attaccante tira e batte Belec di prima intenzione. Siamo al 38 secondo. Dopo 5 minuti ecco il raddoppio: palla in profondità di Maccarone per Saponara che da posizione defilata batte con un preciso diagonale Belec. Due a zero e Carpi completamente in balia degli azzurri che insistono. Saponara, che per esultare aveva abbracciato Giampaolo, si esalta e al 13′ lascia sul posto due avversari e dal limite tenta un pallonetto che termina di poco sopra la traversa. Non è finita: al 16′ Buchel si inventa un assist per Maccarone, lo pesca alle spalle di Zaccardo e il capitano e centravanti azzurro stop e di sinistro spara un sinistro che termina sotto la traversa. Sul 3-0 la gara è virtualmente chiusa. Castori aveva provato le carte Borriello e Di Gaudio, al 7′, ma in campo l’Empoli ha continuato a gestire il risultato fino all’ultimo. Poche le parate di Skorupski e tanta sofferenza per la squadra di Castori che perde un importante scontro diretto. Per l’Empoli invece è il momento più alto degli ultimi anni, un periodo eccezionale. Giampaolo si sta dimostrando degno successore di Sarri. E anche l’organico sta sorprendendo. La salvezza sembra davvero alla portata per gli azzurri.

MILAN VERONA 1-1
MILANO, 13 DIC – Sotto una pioggia di fischi il Milan non va oltre l’1-1 a San Siro con il Verona ultimo in classifica. Cartellino rosso per Nigel De Jong che causa il rigore realizzato da Luca Toni. Un episodio che decide la partita e vanifica la rete realizzata da Bacca ad inizio ripresa. Ennesimo passo falso dei rossoneri dopo il pari col Carpi, ma Sinisa Mihajlovic a fine partita contesta l’arbitraggio: «Da alcune giornate ci stanno penalizzando. Ci hanno annullato due gol su fuorigioco inesistenti e così non si può andare avanti. C’era anche un rigore netto su Bonaventura». Tuttavia, al di là delle decisioni non sempre lucide di Valeri, la prova del Milan è pessima e con questo passo è difficile pensare di poter centrare il traguardo Champions League chiesto da Adriano Galliani e Barbara Berlusconi. Il presidente non era allo stadio, ma è facile pensare che sia arrabbiato. Dicembre nero per Mihajlovic che sembra meno saldo su una panchina che scotta sempre di più. Le scelte tattiche, come quella di De Jong che vanifica con un’espulsione la chance concessagli dal tecnico, e l’assenza di gioco anche contro le piccole, gettano ombre sul futuro del tecnico. La Curva Sud, esasperata da annate poco soddisfacenti, contesta la squadra e l’ad Adriano Galliani, per i tifosi unico colpevole delle difficoltà del Milan. I rossoneri sbagliano completamente l’approccio alla gara. Il Verona, a caccia di punti salvezza, scende in campo coraggioso e ambizioso. Il Milan, rivoluzionato ancora una volta da Mihajlovic, fatica a costruire. Bacca e Luiz Adriano, di nuovo insieme dal 1′ due mesi dopo l’ultima volta, non riescono a duettare. Niang prova ad adattarsi al ruolo di esterno destro di centrocampo, ma non è a suo agio. Montolivo sbaglia tutto, anche i passaggi più semplici. Al Milan servono 18′ prima di farsi pericoloso: Bonaventura apre per Niang e il francese scheggia il palo da ottima posizione. Al 23′ Luiz Adriano calcia di prima intenzione sugli sviluppi di un calcio d’angolo e Romagnoli non trova la deviazione vincente per un soffio. Il Milan prende coraggio e alla mezz’ora arriva l’occasione più limpida: scambio veloce Bonaventura-Bacca, ma il centrocampista calcia addosso a Gollini. Due minuti più tardi, Toni protesta per un fallo da rigore di Alex, ma Valeri lascia correre. Ed è la prima, di una serie di scelte che verranno duramente contestate. Al 34′ doppia occasione del Milan: prima Bacca impegna di testa Gollini che smanaccia, i rossoneri sulla ribattuta potrebbero segnare ma l’arbitro ferma tutto per un fuorigioco inesistente. Poco dopo Luiz Adriano va in gol, ma anche in questo caso la rete è annullata per posizione dubbia di Bacca. Furia del Milan, delusione dei tifosi che fischiano i rossoneri. Nella ripresa il Milan scende in campo con maggiore decisione e dopo 7′ si porta avanti grazie alla rete di Bacca: Niang serve al centro Luiz Adriano che verticalizza per il colombiano. Un bel gol corale che risolleva il morale in uno stadio non gremito. Ma la gioia dura pochissimo: all’11’ De Jong atterra in area Greco che era solo davanti a Donnarumma. Valeri non ha dubbi, estrae il rosso ed indica il dischetto. Toni, bestia nera per il Milan, concretizza il rigore con freddezza. I rossoneri in dieci uomini per più di mezz’ora subiscono il contraccolpo. Gli animi sono tesi e al 27′ c’è anche un accenno di rissa dopo un fallo a metà campo. Bonaventura e Wszolek si strattonano, Bacca mette anche le mani al collo ad un avversario e Valeri a fatica ristabilisce l’ordine estraendo alcuni cartellini gialli. Dopo alcuni tentativi non concretizzati, altro episodio recriminato da Mihajlovic: al 42′ sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Bonaventura viene atterrato in area ma l’arbitro lascia correre. Contro le ultime due squadre della Serie A, il Milan non è riuscito a conquistare i tre punti. La colonna sonora per i rossoneri sono ancora i fischi di San Siro che non vede la fine della crisi. Dopo aver speso 100 milioni sul mercato, il settimo posto in classifica a 25 punti non possono bastare. Come ha detto Galliani «al Milan nessuno può stare tranquillo», né lui né Mihajlovic. Le difficoltà della squadra riflettono quelle della società dove continua la ‘diasporà tra Barbara e lo stesso Galliani con mr.Bee che svanisce all’orizzonte.

Fonte: Ansa

Petkovic racconta la maledizione del secondo anno

La situazione che sta vivendo Pioli in questo ultimo periodo ha riportato alla mente dei più quanto accadde a Petkovic quasi due anni fa, scaricato di punto e in bianco subito dopo capodanno e sostituito da Reja. Intervistato dal Corriere dello Sport lo svizzero ha commentato quanto sta accadendo alla Lazio: “Non mi piace aprire polemiche. Mi ricordo quando altri allenatori parlavano di me, nel momento di crisi. E’ difficile fare calcio nella Capitale. Il secondo anno è una specie di trappola. Soprattutto se hai fatto bene nella prima stagione. Prendete quello che è capitato a me, quello che è successo a Garcia, e adesso a Pioli. Si perde l’equilibrio, crescono le attese, l’orizzonte si confonde. E nascono i problemi. Scudetto? Non è una sorpresa quello che sta accadendo a Firenze. Sono anni che società e squadra fanno bene. Sousa si è inserito e sta proponendo un grande calcio. Però a Torino… Io già un mese e mezzo fa ero sicuro che la Juventus sarebbe rientrata nel gruppo che lotterà per lo scudetto. Quando arrivi lì lo senti subito chi hai davanti. Una società di livello europeo, un gruppo di giocatori abituati a vincere. insomma, anche quest’anno non sarà facile strapparle il titolo”. 

Chiesa: “Le assenze non giustificano il calo. Io alla Lazio? Magari!”

A poco più di 24 ore dalla sfida tra Lazio e Sampdoria, la redazione di stopandgoal.net ha intervistato il doppio ex Enrico Chiesa che ha analizzato i problemi di ambedue le squadre. Chiesa ha cominciato dalla Samp: “Finora il cambio di allenatore non ha dato i frutti sperati. Per il momento è così, ci vuole tempo. Ciò che si evidenzia non è tanto il gioco, Montella purtroppo non ha la bacchetta magica, ma che la Sampdoria è una squadra che non riesce a reagire nei momenti difficili. Lo abbiamo visto col Milan e con il Sassuolo, dove hanno subito 4 e 3 gol. Vanno subito in difficoltà.

Poi sulla Lazio: “E’ difficile spiegare questa involuzione ma non credo che qualche assenza giustifichi questo calo. De Vrij nella fase difensiva è come una attaccante che fa 20 gol, è fondamentale sicuramente. E’ un giocatore che dà importanza al reparto e dà sicurezze ai compagni. Ma è troppo semplice limitarci a questo. Da fuori è difficile analizzare. Sono gli stessi giocatori, l’allenatore è lo stesso. Anche lo scorso anno, comunque, non sono iniziati bene per poi crescere man mano. Credo che anche uscire dai preliminari di Champions abbia influito negativamenteE’ una questione mentale. Un conto è giocare in Champions League, un conto in Europa League. Guarda la Sampdoria: è uscita dall’Europa League e non si è ancora ripresa.

Il ritiro è sicuramente utile per il gruppo, ma non fondamentale per i risultati: “Ne ho fatti anche io, quando ero a Siena. Lo si fa in momenti delicati in cui si cerca di far gruppo. I giocatori potevano risolvere direttamente i loro problemi stando sempre insieme al posto di andare via alle 5 ad ogni allenamento. Non penso che il ritiro faccia vincere le partite. E’ sicuramente un percorso importante, dove si cerca di dare una sterzata, ma non è fondamentale.

Lo scorso anno Chiesa ha lasciato la Primavera della Sampdoria per tentare fortuna tra i grandi. Ad ora, però, l’offerta convincente tarda ad arrivare: “Ho ricevuto molte offerte, anche dall’estero. Preferirei però allenare in Italia e quindi per ora aspetto. Ero consapevole che, una volta lasciata la Sampdoria, avrei dovuto attendere l’offerta giusta. Non ho fretta. Se arriva l’offerta bene, altrimenti mi aggiorno, vado a seguire qualche partita di Serie B. La Lazio? Quando c’è un allenatore in bilico escono fuori 20/30 allenatori. E’ ovvio che mi piacerebbe allenare la Lazio.”

Ancora brutte notizie per gli automobilisti romani

A causa degli elevati livelli di polveri sottili (PM10) nell’aria della Capitale e al tempo stabile che ne favorisce il ristagno, il Commissario Straordinario Francesco Paolo Tronca ha disposto anche per domani lunedì 14 dicembre, dalle ore 7.30 alle ore 20.30, il blocco della circolazione per i veicoli più inquinanti all’interno della Fascia Verde. Restano ferme le auto a benzina Euro 0 ed Euro 1, le auto diesel Euro 0 – 1 – 2, moto e ciclomotori (a due-tre-quattro ruote e a 2 e 4 tempi) Euro 0 ed Euro 1, microcar diesel Euro 0 ed Euro 1.

Limitato il funzionamento degli impianti di riscaldamento: massimo 12 ore, temperatura interna fino a 17-18 gradi. Possono derogare ospedali, case di cura, cliniche e scuole. Il Campidoglio, infine, rammenta che dal prossimo 15 dicembre diviene permanente il divieto di circolazione per le auto pre-Euro1 (Euro 0); mentre i veicoli Euro 1 benzina e diesel, ed Euro 2 diesel, si fermano dal 15/12/2015 al 31 marzo 2016. Il divieto, in ambedue i casi, sarà in vigore dal lunedì al venerdì. Si potrà circolare sabato, domenica e festivi infrasettimanali.

Fonte: Messaggero

Amarcord Zarate: “Non dimenticherò mai…”

“Non potrò mai dimenticare i bellissimi momenti che ho vissuto nella Lazio” questo il tweet di Mauro Zarate che evidentemente non ha scordato il suo passato biancoceleste.

CONFERENZA – Pioli: “Stiamo lavorando bene e domani lo dimostreremo. E’ ora di far parlare il campo”

Vincere per conquistare assolutamente i tre punti e fare finalmente quel primo passo per uscire dalle sabbie mobili e acquisire così quella fiducia e quel morale che solo in Europa la Lazio sta dimostrando. Queste le parole del mister Pioli in conferenza stampa alla vigilia della sfida di domani sera contro la Sampdoria allo Stadio Olimpico di Roma.

Domani è più di una finale?

E’ una partita importante, la più importante in questo momento della stagione. Volgiamo tornare a vincere per invertire la rotta“.

Cosa manca a questa squadra?

Ci manca poco per trovare lo scatto di una volta. Voglio ritrovare la mia squadra e le piccole cose possono fare la differenza. Basta errori banali in fase difensiva: voglio attenzione, intraprendenza, concretezza realizzativa. Ci sono tutte le possibilità di svolta”.

Come si vince con la paura?

Sembrerà una cosa ovvia da dire ora, ma non ho mai visto la mia squadra così attenta, motivata come in questa settimana. Quindi domani mi aspetto di vedere una squadra che lotta e che impone il gioco con determinazione per 95 minuti“.

La contestazione come l’avete vissuta?

“Non posso che essere dispiaciuto per la situazione, è chiaro che non riguarda solo il campo ma io e la squadra siamo responsabili solo dei risultati che non sono quelli che i tifosi si aspettavano e siamo concentrati a migliorarli il prima possibile”.

Per i tifosi lei non ha colpe…

Apprezzo la stima dei tifosi e questo mi motiva ancora di più per cercare di superare questo momento“.

E’ la partita più importante della stagione anche per lei?

Io sono concentrato sul mio lavoro. In serie A contano i risultati e quindi qualche rischio va corso, sono concentrato solo a domani non ho altri pensieri“.

La classifica non rispecchia i vostri obiettivi, è un problema tecnico o di rapporti?

Abbiamo avuto un inizio difficile, ci siamo ripresi poi ci siamo nuovamente inceppati commettendo errori che non fanno parte di noi e questo ci ha tolto fiducia e convinzione e si è visto nelle partite. Ripeto, l’approccio è il fatto più penalizzante, dobbiamo rimanere in partita con attenzione e semplicità. Capisco la domanda ma sono solo situazioni tecnico-tattiche. Il gruppo vuole venire fuori, stiamo lavorando bene e adesso dobbiamo far parlare il campo “.

Il ritiro?

Serviva lavorate tanto e bene. Abbiamo sicuramente lavorato bene, ma la prova sarà domani sera“.

Lei ha detto di essere l’allenatore giusto. Ha sentito mancanza di rispetto nei suoi confronti?

No mancanza di rispetto no, so come funzionano le cose. So che l’anno scorso i meriti erano di tutti, anche dell’ambiente. Allo stesso modo anche quest’anno i demeriti sono di tutti. Io sono il primo responsabile, ma conosco il gruppo e so come risolvere certi problemi. Per questo credo di essere l’allenatore giusto, non mi dimentico i nostri obiettivi e credo che possiamo ancora realizzarli”.

Che Sampdoria si aspetta anche loro in ritiro?

“Non è semplice conoscere le intenzioni di Montella che è appena arrivato. Tuttavia credo che, come mai in questo momento, sia più importante la nostra gara piuttosto che quello che faranno gli avversari che ovviamente vorranno vincere. Noi dobbiamo dimostrare che abbiamo più fame”.

Che serve domani per vincere? Chiede ai tifosi di tornare?

“Io credo che domani serva tutto, noi vogliamo vincere la partita e quindi serve giocare il migliore calcio possibile. Può servire l’esperienza ma sicuramente la determinazione e la lucidità saranno importanti.  Per quanto riguarda i tifosi ci hanno sempre supportato, anche a Empoli dove venivamo da risultati negativi e dopo la sconfitta nel Derby. Nel prepartita e durante la partita ci hanno tifato e incitato, dopo giustamente ci hanno contestato, ma durante la partita ci hanno incoraggiato e questo è l’atteggiamento giusto per aiutare la squadra a superare il momento difficile”.

Basta come sta?

“Basta era affaticato ieri, sarà importante l’allenamento di oggi.  Già oggi stava meglio quindi credo che sarà disponibile per domani sera”.

La squadra è vicina alla zona retrocessione: crede che sia pericoloso in questo momento parlare di obiettivi che sembrano irraggiungibili? Questa squadra è in grado di fronteggiare una situazione diversa?

“Io credo che domani abbiamo una grande occasione per fare punti importanti per la classifica e pensare in positivo. Però dobbiamo tornare a vincere, voglio che i miei giocatori si esprimano per quello che sono capaci di fare, voglio rivedere la mia squadra”.

Marco Lanari

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L’AVVERSARIO DI TURNO – La Sampdoria per non toccare il fondo…

Dopo aver chiuso la questione Europa League è (purtroppo verrebbe da dire) arrivato il momento di tornare a pensare al campionato. E, come annunciato dallo stesso Pioli giovedì in conferenza stampa al termine della partita con il Saint’Etienne (e oggi nella conferenza pre-Sampdoria), è arrivato DECISAMENTE il momento di tornare a vincere il campionato. La Lazio in questo momento è come un naufrago che affoga e ha assolutamente bisogno di ossigeno se non vuole scendere negli abissi. I tifosi vogliono aggrapparsi all’ottimo approccio e ai segnali emersi contro il Saint’Etienne, per gran parte della partita infatti si è potuto ammirare una Lazio diversa dal solito, era decisa, determinata, aggressiva etc, che per poco non realizzava un impresa che nessuna italiana prima di lei era riuscita a compiere: vincere in casa del Saint’Etienne….solo l’ennesima ingenuità difensiva lo ha impedito. I tifosi però giustamente ancora non si fidano, troppe volte i risultati europei sono stati fuorvianti, troppe volte le rondini hanno annunciato erroneamente l’arrivo della primavera…
Starà a Pioli e ai suoi ragazzi dimostrare che veramente quello di giovedì è il primo passo di questa guarigione tanto a lungo cercata…e vista la classifica è assolutamente vietato fallire. Domani l’obiettivo è solo uno: conquistare i tre punti contro la Sampdoria!!! Non c’è alternativa…DENTRO O FUORI.

IL MOMENTO – Curioso come ci siano molte similitudini tra Lazio e Sampdoria in questo periodo: entrambe stanno vivendo un momento nero iniziato per entrambe questa estate con la delusione europea. Periodo negativo che ha portato entrambe le rose a delle posizioni imbarazzanti in classifica, contestazioni forti (vedi l’episodio di Soriano e la contestazione della Curva Nord) e l’annesso ritiro per cercare di ritrovare una soluzione alla crisi. Attualmente i blucerchiati hanno  realizzato 16 punti in classifica, collocandosi così attualmente al 17° posto in classifica a 2 punti dal terzultimo posto occupato dal Frosinone dell’ex Stellone. Entrambe dopo la batosta europea sembravano essersi riprese e invece eccole lì a scacciare i loro demoni. Il Presidente Ferrero ha provato a dare una scossa sostituendo Zenga l’ex Montella. Il cambio in panchina, (accolto favorevolmente dalla piazza, convinta che con Montella la squadra potesse ambire a grandi risultati) non ha però ancora dato i risultati sperati visto che con l’ex tecnico della Fiorentina c sono arrivate tre sconfitte in altrettante partite (Udinese, Milan e Sassuolo). Una forte delusione visto il bel calcio che Montella ha saputo regalare con la sua Fiorentina, ma è ovvio che un conto è avere giocatori come Pizarro, Borja Valero, Aquliani, etc., dotati tutti di grande tecnica…e un altro conto è (con tutto il rispetto ovviamente) avere a disposizione: Eder, Cassano, Muriel, Soriano, Fernando. A Montella l’arduo compito di far cambiare opinione agli scettici.

LA MINACCIA – Tra i vari giocatori della Sampdoria il sorvegliato speciale sarà sicuramente il bomber Eder. Basti pensare che dei 24 gol messi a segno dai blucerchiati, 10 sono stati firmati dall’attaccante della nazionale italiana. A Genova ha scoperto quella vena realizzativa che a stento aveva nelle precedenti stagioni, diventando anche un punto di riferimento per la Nazionale di Antonio Conte che sembra non poter più fare a meno di lui e quasi sicuramente sarà convocato per gli europei di questa estate. Nonostante è da qualche partita che non trova la via della rete resta quindi il pericolo numero 1 per la retroguardia biancoceleste.

PRECEDENTI E STATISTICHE – Il precedente che rimarrà per sempre nei dolci ricordi biancocelesti ha una data precisa: 13 maggio 2009 Finale di Coppa Italia vinta proprio dai biancocelesti. Gara dove brillò la stella di Mauro Zarate anche se la Lazio riuscì ad aggiudicarsi la Coppa solo dopo la lotteria dei rigori, grazia a uno straordinario Muslera e al grande Ousmane Dabo che trasformò il rigore decisivo. Per gli altri precedenti clicca QUI

COME SCENDERANNO IN CAMPO – Montella, chiamato a dare una scossa alla squadra, dopo le tre sconfitte consecutive da quando siede sulla panchina blucerchiata, sembra fortemente deciso di tornare alla difesa 4 rinforzata da un centrocampo a 3 in modo da assicurare un po’ più di coprtura contro il reparto offensivo biancoceleste.
Il modulo quindi sarà il 4-3-1-2. Davanti a Viviano, dovrebbero schierarsi: sulle fasce lo storico ex De Silvestri e Zukanovic in vantaggio su Regini Mesbah, mentre a coppia di centrali sarà costituita da  Moisander e Silvestre . A centrocampo Fernando è in ballottaggio con Palombo, mentre Christodoulopoulos e Barreto completeranno la diga a centrocampo. Soriano agirà come al solito da trequartista con il compito di lanciare in porta l’arma letale Eder. L’italo-brasiliano, attuale capocannoniere della Sampdoria, farà coppia con il gemello del gol Muriel, anche se Cassano non perde le speranze di strappare una maglia da titolare: insomma avranno comunque non poche difficoltà Gentiletti e il il suo compagno di reparto.

PROBABILE FORMAZIONE (4-3-1-2) –  Viviano; De Silvestri, Silvestre, Zukanovic, Regini; Carbonero, Fernando, Barreto; Soriano; Eder, Muriel.
A disp.: Puggioni, Brignoli, Cassani, Pedro Pereira, Mesbah, Moisander, Palombo, Christodoulopoulos, Ivan, Rodriguez, Cassano, Bonazzoli. All.: Montella

Squalificati: –
Indisponibili: Krstisic, Coda
In dubbio: Correa
Ballottaggi: Zukanovic 55% – Regini 45%; Fernando 55% – Palombo 45%; Muriel 60% – Cassano 40%

 Marco Lanari

Jovetic lancia il guanto di sfida alla Lazio

Ieri sera l’Inter al Friuli ha vinto e convinto mettendo a segno un poker contro la povera Udinese. La squadra nerazzurra è capolista in solitaria e in attesa di vedere cosa farà stasera il Napoli contro la Roma, si gode il primato e punta a chiudere l’anno in vetta. Come confermato da Jovetic ai microfoni di Mediaset Premium: “Sono contento ma ora concentrazione sulla Coppa Italia e sulla Lazio. Sono due gare importantissime ma vogliamo vincerle”.

Keita e Sara Galimberti in duetto… per Cifa Onlus

Che ci fanno la punta della Lazio Keita e la cantante romana Sara Galimberti? No, non stanno incidendo una nuova canzone, ma insieme sono testimonial di #noiconloro, la nuova campagna di Cifa Onlus, il più grande ente in Italia per numero di adozioni portate a termine ogni anno. Per maggiori info visitate il sito www.noiconloro.org

Ag. Douglas: “Col Besiktas nulla è concluso. Mentre con la Lazio…”

Chi sarà il vice de Vrij? Questo è il nuovo tormentone in casa Lazio. Fino a qualche settimana fa sembrava Douglas l’eletto, poi la trattativa si è interrotta a causa delle esose richieste economiche del Dnipro. Dalla Turchia affermano che il giocatore è a un passo dal Besiktas. Per saperne di più il sito lalaziosiamonoi.it ha intervistato il suo agente Mauricio Chiodin, il quale ha precisato: “È vero, stiamo parlando col Besiktas. Loro hanno palesato un interesse concreto, ma ancora nulla è concluso. Lazio? No, al momento non c’è nulla di concreto con i biancocelesti”.

Al via il festival degli artisti, apre le danze una grande opera…

La città di Roma è conosciuta in tutto il mondo per la sua illustre storia antica, ma primeggia anche nel presente tra innovazione e arte contemporanea, attraverso i suoi musei e importanti iniziative rivolte agli autori moderni.

Porta Futuro apre agli Artisti: inaugurata giovedì 10 Dicembre la manifestazione culturale dedicata ai giovani artisti, nei locali dell’innovativo centro per l’impiego, a Via Galvani 108 (Testaccio). Il luogo dedicato alle domande e offerte di lavoro diventa un inedito spazio per “economia della conoscenza” dove artisti delle accademie, insieme ad allievi e maestri presenteranno le proprie opere. La prima esposta è quella di Dangyong Liu, artista della Mongolia, che ha realizzato una scultura composta da ottomila tappi di plastica, raffigurando il volto di Papa Francesco.

Varie composizioni di ogni genere saranno presentate a tutto il pubblico, doveroso inaugurare questo importante evento omaggiando il Santo Padre, figura molto cara a tutto il mondo cristiano.

RITORNO AL PASSATO – Marchegiani, Fiore e Corradi sfidano Di Biagio, Perrotta e Candela…

Marchegiani, Giannichedda, Liverani, Fiore e Corradi contro Di Biagio, Candela, Tonetto, Perrotta e Marazzina. No, non è un ritorno al passato, ma è una partita di paddle che si terrà domattina al Forum di Roma per sostenere l’associazione SOS Nepal. Di seguito il comunicato dell’evento:

“Lunedi 14 dicembre presso il circolo sportivo Forum di Roma in Via Cornelia a partire dalle ore 10.00 ci sarà un torneo di paddle a scopo benefico. Scenderanno in campo le vecchie glorie di Roma e Lazio per sostenenere l’associazione ‘SOS Nepal’. Ecco come sarà organizzato: 16 partecipanti, 2 campi a disposizione, 4 gironi da 4 squadre, tutte le coppie si sfideranno tra tutte e le migliori prime e seconde accederanno alle finali. Un set unico a 9 giochi (senza usufruire dei vantaggi “KILLER Hanno confermato la presenza i seguenti giocatoriMarchegiani,DiBiagio,Candela,Giannichedda,Fiore,Maini,Corradi,Franceschini,Liverani,Favalli,I fratelli Iannuzzi,Marcolin,Marazzina,Scarchilli,Tonetto Perrotta e chissà se all’ultimo avremo pure qualche bella sorpresa dei giocatori attuali”

Gli organizzatori dell’evento l’Agente Fifa Dott.Stefano Vitullo e Fabio Fiocchetti
Ingresso gratuito per tutti

Fabrizio Piepoli