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RASSEGNA STAMPA – Striscioni e letame. I tifosi della Lazio contestano Lotito e la squadra

Cori e letame. Dieci sacchi scaricati davanti al centro sportivo di Formello. La curva Nord lo aveva annunciato, al ritorno della Lazio dalla trasferta di Europa League sarebbe scattata la contestazione. “Vogliamo rispetto per la maglia. Per questo saremo a Formello per gridarlo”, aveva spiegato la tifoseria organizzata. E così è stato. Attorno a mezzogiorno un centinaio di tifosi si sono ritrovati davanti al centro sportivo biancoceleste per protestare nei confronti di società e squadra. Non è stato certo il pareggio con il Saint-Etienne a scatenare la rabbia dei sostenitori laziali, piuttosto i deludenti risultati in campionato e la mancanza di voglia vista in campo.

Il concetto è stato ribadito con un nuovo comunicato: “La situazione insostenibile che stiamo vivendo ha dei responsabili ben precisi, mentre le conseguenze le subiscono, da sempre, i tifosi”. Le colpe quindi da dividersi tra Lotito, “un presidente in malafede che merita di restare solo“, e la squadra rea “oltre che di scarso impegno, di non essersi mai schierata al fianco di una tifoseria colpita da una repressione senza precedenti”. Mentre Pioli è “l’ennesima vittima sacrificale usata per nascondere le nefandezze altrui“. Lo zoccolo duro della tifoseria ha quindi depositato i sacchi di letame ed esposto due duri striscioni. Il primo contro il numero uno biancoceleste: “Lotito te stai a magna tutto, magnate pure questa”. Il secondo contro la squadra: “Nella merda volete farci affogare ma prima ve la facciamo mangiare”. L’allenamento della squadra è stato spostato alle 15.30.

Fonte : Il Tempo

Da Escobar a Peralta: il tragico rapporto tra calcio e pistole

L’omicidio di Arnold Peralta, il 26enne centrocampista, capitano della nazionale dell’Honduras che ha trovato la scorsa stanotte nel parcheggio di un centro commerciale, a La Ceiba, chiude simbolicamente e tristemente un anno che si era aperto con l’omicidio di un altro giocatore, il 20enne centrocampista russo Gasan Magomedov, promessa dell’Anzhi, dove ha giocato anche Eto’o, freddato il 4 gennaio da un killer mentre si trovava fermo sulla sua auto, in un villaggio del nord del Caucaso. Due morti misteriose, non due rapine finite male o una tragica casualità, ma due esecuzioni mirate, dietro le quali si avverte nettamente l’ombra della malavita. Niente malavita, almeno non direttamente, invece, alla base di un altro assassinio che scosse il mondo del calcio, quello avvenuto il 2 luglio 1994 a Medellin, quando un balordo – poi arrestato e condannato – uccise a freddo Andres Escobar, 27enne stella del calcio colombiano, protagonista suo malgrado di un errore dal dischetto ai Mondiali di poche settimane prima, costato l’eliminazione della sua Nazionale e la furia popolare dei tifosi contro di lui. Alla vigilia dei Mondiali 2010, la star del calcio paraguaiano, l’attaccante Cabanas, fu colpito alla testa da un proiettile nel bagno di una discoteca di Città del Messico. Si salvò, ma il ricordo di piombo di quella lite per questioni di donne gli è rimasto conficcato in testa. Un anno fa di questi tempi Franco Nieto, 33nne calciatore argentino, è morto, colpito da un mattone alla testa, dopo essere stato aggredito da tifosi avversari al termine di una partita di campionato regionale. Mentre ad agosto, sempre del 2014, a Algeri il 24enne nazionale camerunense Albert Ebossè fu colpito alla testa e ucciso dai sassi lanciati in campo durante una partita del campionato algerino. La madre di tutte le tragiche uccisioni di calciatori è senza dubbio, per i tifosi italiani, quella di Luciano Re Cecconi: uno scherzo trasformato in tragedia il 18 gennaio del 1977, il colpo di pistola sparato dal gioielliere al quale il centrocampista della Lazio aveva finto una rapina.

Fonte: ANSA

Malagò: “La qualificazione delle italiane in coppa? Ottimo per il Ranking Uefa”

«Lo avevo annunciato e auspicato. È una bella cosa che non capitava dal 2011 ed è positivo per il ranking Uefa». Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, commenta così i risultati positivi di tutte le squadre italiane impegnate nella fase a gironi delle Coppe Europee. Roma e Juventus si sono qualificate agli ottavi di Champions League, mentre Napoli, Lazio e Fiorentina sono approdate ai sedicesimi di Europa League. «Nel Ranking siamo sempre quarti. Abbiamo distanziato il Portogallo e ora dobbiamo andare a prendere chi ci sta davanti e quindi la Germania. Ora sono molto importanti i sorteggi di lunedì prossimo», conclude il numero uno dello sport italiano a margine della firma del protocollo della firma del protocollo tra Coni, Miur e Ferrero Spa per sviluppare l’eredità dell’Expo.

Fonte: AdnKronos

Dossena su Lazio-Sampdoria: “Vincerà chi avrà più personalità. I problemi della Lazio? Non è colpa del mercato…”

Ha vestito la maglia della Sampdoria dal 1988 al 1991, mentre nel 1992  Sergio Cragnotti lo nomina, insieme a Walter Sabatini, responsabile del settore giovanile della Lazi fino al 1994 passando poi alla Roma. Stiamo parlando di Beppe Dossena intervenuto ai microfoni di  Radiosei 98.100 per parlare della delicatissima sfida di lunedì che vedrà affrontarsi proprio Lazio e Sampdoria. Queste le sue parole:

SFIDA TRA SQUADRE IN CRISI – “Certamente le premesse erano altre. Ora si trovano in una situazione di classifica e di gestione difficile. Resto comunque stupito, sono squadre che dovrebbero stare nella parte sinistra della classifica e soprattutto tra le prime posizioni”

MERCATO LAZIO INSUFFICIENTE? – “No, non lo ritengo tale…anzi. Sono arrivati giovani di qualità, ci possono essere errori dettati dalla gioventù, ma non giustificano le prestazioni. Ci deve essere qualcos’altro che ha portato a questo inizio di stagione. La squadra non rende rispetto a quelle che sono le proprie potenzialità”

PIOLI A RISCHIO – “Non lo so, continuiamo a dire che ci sono sempre persone a rischio. Questa decisione, quella che riguarda Pioli, è in mano alla società che può fare delle valutazioni più ampie. Ci vuole molto equilibrio”

LA CRISI DELLA SAMP – “La Sampdoria è una signora squadra dal centrocampo in su, magari ha qualche problemino in difesa. E’ difficile commentare, faccio fatica a classificare le prestazioni di una squadra come la Sampdoria”

LA SFIDA DI LUNEDI’ – “Ci sarà tanta paura in campo, chi avrà giocatori di personalità ne uscirà fuori in qualche maniera. Puoi avere giocatori di buona caratura tecnica, ma se ti manca la personalità viene difficile portare a casa il risultato”.

CHI PUO’ SPUNTARLA? – “Certe volte è meglio giocare fuori in casa che in casa, ci si salva attraverso una giocata. Si può pensare ad uno scialbo pareggio dettato dalla paura. Sarà una partita molto contratta, dove il pallone scotta. Però entrambe hanno calciatori di ottima qualità”

Infermeria – L’aggiornamento del dott. Bianchini

Il medico sociale della S.S. Lazio, il dott. Roberto Bianchini, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3 FM per il consueto punto infermeria. Queste le parole riportate sul sito ufficiale biancoceleste:

Notizie positive per Stefano Mauri e Eddy Onazi, oggi tutti e due gli atleti sono tornati ad allenarsi con il resto del gruppo.  Senad Lulic sta proseguendo le medicazioni e sta rispondendo positivamente. La vascolarizzazione della falange è stata bloccata, non ci sono segni di morte del tessuto, da domani dovrebbe ricominciare a tornare in palestra per allenare gli arti inferiori. Valuteremo la situazione giorno per giorno“.

 

Sedicesimi di Europa League – E’ iniziato il Toto-sorteggi: lunedì 14 dicembre il verdetto

La Lazio chiude brillantemente il suo girone qualificandosi così (come 3 anni fa con Petkovic) nuovamente come prima classificata ai sedicesimi di finale di Europa League con 14 punti (a +5 dalla seconda ), e solo 2 ingenuità difensive contro la finalista della scorsa della scorsa stagione (il Dnipro) e i francesi del Saint’Etienne (2° classificata) hanno impedito di chiudere a punteggio pieno. Ora però arriva il difficile: lunedì 14 dicembre alle ore 13, infatti, i biancocelesti conosceranno l’avversaria da affrontare nei sedicesimi di finale. Il fatto di essere testa di serie gli permetterà di evitare big europee come Manchester United, Porto, etc., ma comunque tra le qualificate come seconde nei gironi di Europa League e le quattro peggiori terze (le otto squadre retrocesse) della Champions League ci sono nomi piuttosto importanti che permettono di dare complessivamente alla competizione una caratura notevole e assai stimolante. Ma se la Lazio torna ad essere la squadra meravigliosa dell’anno scorso nessuna sfidante sarà un ostacolo insuperabile. In questo turno la Lazio potrà incontrare 14 squadre su 16 escludendo il Saint Etienne secondo nel gruppo dei biancocelesti e la Fiorentina perché squadra italiana.

Di seguito tutte le possibili avversarie della Lazio:
Siviglia (Spagna), (bi)detentore del trofeo,
Galatasaray (Turchia),
Shakhtar Donetsk (Ucraina),
Valencia (Spagna),
Fenerbahce (Turchia),
Sion(Svizzera),
Borussia Dortmund (Germania),
Midtjylland (Danimarca),
Villareal (Spagna),
Marsiglia (Francia),
Sporting Lisbona (Portogallo),
Anderlecht (Belgio),
Sparta Praga (Repubblica Ceca),
Augsburg (Germania).

Le sfide dirette dei sedicesimi si svolgeranno il 18 e il 25 febbraio. La Lazio giocherà la prima in trasferta.

(clicca QUI per vedere le modalità di svolgimento dei sorteggi)

Giordano: “Lazio e Napoli nei miei sogni”

L’allenatore del Tatabanya ed ex attaccante biancoceleste, Bruno Giordano, è intervenuto su SportMediaset per parlare dei suoi desideri per il futuro: “Sono italiano, normale che in futuro vorrei tornare ad allenare nel mio paese. Purtroppo da noi la pazienza è poca, contano i risultati. Allenerei chiunque, ma Lazio e Napoli sono le squadre che amo. Allenare le squadre dove ho giocato sarebbe un sogno. Se avrei il coraggio di guidare la Lazio ora? Mi viene da ridere, il coraggio ci vuole per poter allenare nelle serie minori o in campionati come quello ungherese ma non in Serie A. La mia vita è sempre stata all’insegna del coraggio. La contestazione a Lotito? Fa parte del gioco. L’anno scorso sono arrivati elogi e lodi, quest’anno fischiano. Comunque la contestazione deve riguardare tutti, non solo il presidente. È vero che è lui che assegna le direttive da seguire e avalla le scelte ma i responsabili sono anche il direttore e i giocatori. Spero che questa contestazione possa servire a stimolare i giocatori e l’ambiente perché in questo inizio di stagione la Lazio è apparsa alquanto bruttina”.

Precedenti e statistiche di Lazio-Sampdoria

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Nel prossimo turno di campionato i biancocelesti di Pioli si troveranno di fronte allo stadio Olimpico la Sampdoria di Vincenzo Montella. Incontro difficile per ambedue le formazioni che stanno attraversando un periodo di crisi. La Lazio naviga a vista, schiava dei risultati deve raggiungere il successo anche per consolidare la panchina del mister, oggetto nell’ultimo periodo di voci che lo vogliono sempre più distante da Roma. Di fronte, una Samp che da quando il nuovo tecnico, Montella, è subentrato ancora non è riuscita a fare punti perdendo tre incontri su tre. Le due squadre sono separate da 3 punti in classifica.

Questo di lunedì prossimo sarà il 50° incontro nell’impianto romano tra le due compagini. Nelle 49 gare precedenti i padroni di casa hanno ottenuto 29 vittorie, 12 pareggi e 8 sconfitte, segnando 80 reti e subendone 41.

Nell’ultima occasione, la stagione scorsa, fu la Lazio ad avere la meglio: 3-0 con gol di Parolo, Felipe Anderson e Djordjević. L’ultimo pareggio fu nel 2009-2010, 1-1 con reti di Matuzalém e Pazzini. Mentre l’ultimo successo ligure risale al 2004-2005, 2-1 con marcatori Rocchi, Kutuzov e Flachi. La vittoria più larga della squadra di casa è un 6-3 del 1996-1997: in quell’occasione segnarono Signori e Chiesa (doppietta per entrambi), Mihajlović (il serbo fece anche un autogol), Winter, Casiraghi e Fuser.

Inter, Ranocchia e Thohir in coro: “Lazio, vogliamo i tre punti”

Il difensore dell’Inter, Andrea Ranocchia, è intervenuto ai microfoni di Sky Sport. Nel corso dell’intervista ha smentito le voci che lo vogliono lontano dai colori neroazzurri e parlato della sfida con la Lazio. Queste le sue parole: “Ho firmato da poco un nuovo contratto e non ci sono problemi, io continuo a fare il mio lavoro nella maniera migliore possibile. Prima o poi arriverà anche il mio momento”. Sulle sfide contro Udinese e Lazio: “Mancano due incontri alla fine dell’anno e vogliamo conquistare due vittorie per finire in testa alla classifica e ricominciare poi con un vantaggio maggiore sulle inseguitrici”. In piena sintonia con il giocatore il presidente Thohir: “Giochiamo in casa davanti ai nostri sostenitori, dobbiamo vincere anche se non sarà semplice, la Lazio è una delle squadre più forti della Serie A”.

Ranking UEFA – La Lazio conferma la sua posizione

Con il pareggio (1-1) ottenuto con il Saint Etienne i biancocelesti terminano il proprio girone da imbattuti. Il risultato finale conferma la squadra di Pioli al 28° posto del Ranking UEFA, con l’Ajax primo inseguitore, però a differenza della Lazio i “lanceri” non potranno più aumentare il proprio punteggio in quanto fuori dalla competizione europea. I biancocelesti erano riusciti a salire fino alla 27° posto ma poi, con la vittoria di ieri, la Dinamo Kiev ha risorpassato la truppa del tecnico emiliano.

L’ag. Materazzi: “Proposi alla Lazio il difensore ideale, ma Tare rifiutò”

L’assenza di De vrij si fa sentire più del previsto in casa Lazio, senza l’Olandese la retroguardia biancoceleste dà poca sicurezza subendo gol in ogni gara. Urge quindi un innesto immediato nel mercato di riparazione. Tanti i nomi circolati fino ad oggi, ma ancora nessuna certezza. Uno dei profili che, secondo l’agente Fifa Matteo Materazzi, potrebbe tornare utile alla Lazio è quello di Andrea Raggi, centrale in forza al Monaco. Il fratello dell’ex difensore dell’Inter è intervenuto ai microfoni di Radio Olympia rilasciando queste dichiarazioni: “Lo proposi alla Lazio quando sulla panchina biancoceleste c’era Petkovic e in quel momento il giocatore, che conosco benissimo, era al Bologna allenato proprio da Stefano Pioli. Tuttavia Tare rifiutò di acquistarlo per il fatto che non rientrava nei tre parametri. Oggi non so cosa ne pensa il direttore sportivo, ma so che a Pioli sicuramente farebbe piacere riaverlo, viste le difficoltà del reparto arretrato e data l’esperienza che il giocatore ha maturato in questi anni giocando titolare nel Monaco”.

FOTO E VIDEO – Dura contestazione dei tifosi laziali a Formello

La curva nord interviene decisa sul momento no in casa Lazio, per farlo i tifosi si sono dati appuntamento da pochi minuti all’esterno del centro sportivo, dove la squadra sta allenandosi dopo la gara di Europa League e si prepara in vista della Sampdoria. Centinaia di tifosi hanno raggiunto Formello per contestare la dirigenza e non solo. Nel mirino della parte più calda della tifoseria anche i calciatori “colpevoli di non rispettare la maglia e la storia di questa società” come comunicato stamattina da alcuni esponenti della curva nord (leggi qua il comunicato). Gli organizzatori del raduno al loro arrivo hanno esposto due lunghi e quanto mai inequivocabili striscioni, il primo contro il Presidente: “Lotito: te stai a magna tutto, magnate pure questa”  mentre il secondo esposto era tutto dedicato ai giocatori che scendono in campo ogni domenica: “Squadra nella m*** volete farci affogare, ma prima ve la facciamo mangiare”. Durissima presa di posizione da parte della curva nord, che ha deciso di accogliere giocatori e dirigenza con questi striscioni accompagnati da sacchi pieni di escrementi.


 

MERCATO – La Lazio punta Perrin, francese dal palato pugliese

Il d.s. Tare avrebbe approfittato della trasferta a Saint Etienne per sondare il terreno per il capitano dei biancoverdi Loic Perrin.

Il difensore ieri non è sceso in campo per il turnover impartito da Galtier, ma è una colonna della squadra francese. Il Saint Etienne è quinto in Ligue 1 ma l’esperienza in un campionato più competitivo come la serie A potrebbe attrarre il francese. Non solo l’aspetto calcistico, ma anche quello gastronomico potrebbe spingere Perrin a trasferirsi nel Bel Paese. Infatti, il difensore è solito frequentare un ristorante italiano gestito da una coppia di origine pugliese. Tant’è che i due proprietari del ristorante gli hanno anche intitolato una pizza. Tramontata del tutto la pista Douglas dopo che il Dnipro ha chiesto 8 mln, mentre N’Koulou è stato per bloccato per luglio quando sarà libero dal contratto che attualmente lo lega all’Olympique Marsiglia. Gli altri nomi sono quello di Andrea Raggi, richiesto da Pioli che l’ha allenato a Bologna e quello di Marko Basa del Lille.

Fabrizio Piepoli

Baronio: “Pioli non si discute. Bellissime le parole di Buffon ai laziali”

L’ex centrocampista biancoceleste Roberto Baronio è stato intervistato dalla trasmissione di Danilo Galdino I Laziali Sono Qua, in onda tutte le mattine dalle 10 alle 13 sugli 88.100 di Elle Radio. Baronio ha analizzato la situazione Lazio: “Dal di fuori è difficile dire qual è il problema. Sicuramente il fatto che l’anno scorso la squadra giocava una volta a settimana favoriva, vedi l’Inter quest’anno. Se poi si vanno a inserire altri problemi di rinnovo e di mercato, tutti questi fattori rompono gli equilibri che c’erano nella passata stagione. Ovviamente queste sono considerazione che faccio dal di fuori ma la verità non posso saperla”.

L’ex giocatore laziale ha difeso Pioli: “Quando la squadra non gira le critiche della stampa e dei tifosi ricadono sull’allenatore. La squadra l’anno scorso ha fatto vedere cose importanti, merito soprattutto di Pioli. Evidentemente la squadra è scarica e non riesce ad esprimere ciò che chiede l’allenatore. Pioli lo ritengo molto bravo, non può diventare scarso da un anno all’altro. Per me il mister non si discute. Il problema è che l’anno scorso tutti lavoravano per la squadra, quest’anno sembra che ognuno pensa al proprio orticello”.

Baronio ha poi commentato le parole di Buffon verso la tifoseria laziale: Molto bello il messaggio di Gigi che conosco benissimo avendo giocato con lui nelle giovanili della Nazionale. Ho apprezzato molto la solidarietà di tutte le tifoserie nei confronti delle curve romane. Non capisco perché queste limitazioni ci siano solo all’Olimpico. Vedere lo stadio deserto è brutto perché Lazio e Roma meritano il tifo che hanno. Secondo me, Marchetti intendeva questo dopo la gara contro la Juve, cioè che alla squadra manca la Curva. Però è comprensibile la scelta dei tifosi”. Sulla serie A: “Sorprendono sul piano del gioco Napoli e Fiorentina. Il Napoli ha un gioco totalmente diverso rispetto alla scorsa stagione e questo evidenzia la mano dell’allenatore. Quest’anno dicono che il livello del campionato si è alzato perché più squadre lottano per lo scudetto, ma ho il sentore che invece sia sceso e che quindi lo scudetto sia accessibile a più squadre”. 

Sulla sua esperienza come commissario tecnico dell’under 18 italiana, Baronio ha commentato: “Per me è un’esperienza nuova. Non è facile proporre il proprio gioco avendo a disposizione 3-4 giorni al mese, ma d’altro canto è stimolante. E’ una bellissima esperienza che sto vivendo fino in fondo col massimo impegno e rispetto. E‘ un onore rappresentare la Nazionale italiana a prescindere che sia l’under 18. Da giocatore mi emozionavo a sentire l’inno di Mameli e mi emozione anche oggi da allenatore. Ringrazio Conte che mi ha dato questa possibilità. Di giovani interessanti nelle varie under e nelle giovanili dei club ce ne sono. Quando si dice che non ci sono più giocatori validi non è vero. Io i provini non li farei ai ragazzi ma agli allenatori. La crescita del giovane dipende dall’apporto dell’allenatore. Ci sono dei mister adatti ai giovani e altri adatti agli adulti: rapportarsi con un ragazzo è diverso che rapportarsi con un uomo”. Chiosa finale su Lazio Sampdoria: “Entrambe le squadre vivono un periodo no. Non si capisce perché la Lazio si esprima meglio in Europa. Se la Lazio vincesse di sicuro non significherebbe fine della crisi, ci vorrà un pochino per uscirne ma una vittoria aiuterebbe”.

EUROPA LEAGUE – Tutti i numeri e le curiosità della Lazio nel gruppo G

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Si è conclusa ieri sera la fase a gironi dell’Europa League con la Lazio che ha pareggiato in casa del Saint Etienne. I biancocelesti hanno chiuso il girone imbattuti, con 4 vittorie e 2 pareggi, ma il dato curioso è che la squadra capitolina non ha mai tirato in porta nel primo tempo. Un dato che fa riflettere ma che al contempo stona considerando che la squadra di Pioli ha segnato in tutte e 6 le gare del girone con una media di 2 reti a partita (13 gol complessivi). Un altro dato curioso considerando che la Lazio ha il peggiore attacco del campionato tra le cosiddette big. Da rilevare anche il primo assist stagionale di Konko e il cinismo di Matri che ieri sera ha segnato al suo unico tiro nello specchio della rete.

UEFA – Confermata la sospensione a Platini

Il Tas di Losanna ha confermato lo stop provvisorio di 90 giorni inflitto dal comitato etico della Fifa a Michel Platini. Il Tribunale arbitrale dello sport di Losanna ha però ordinato alla Fifa «di non prolungare la sospensione provvisoria imposta» al presidente Uefa e che terminerà il 5 gennaio 2016. Platini aveva presentato ricorso al Tas contro la sospensione provvisoria decisa dal comitato etico nell’ambito dell’indagine incentrata sulla somma di 2 milioni di franchi svizzeri da lui ricevuti nel 2011, ma per lavori di consulenza svolti per la Fifa dal 1999 al 2002. Il panel del Tas presieduto dallo statunitense Clifford Hendel ha stabilito che lo stop provvisorio «in questo momento non causa danni irreparabili a Platini», rilevando poi come «all’udienza dell’8 dicembre i rappresentanti della Fifa abbiano confermato le rassicurazioni fornite in precedenza sul fatto che il Comitato etico avrebbe preso una decisione finale sul caso al più tardi entro il 5 gennaio 2016, quindi prima della fine della sospensione provvisoria». Il Tas sottolinea poi che «anche se la sospensione venisse immediatamente tolta, una tale misura non darebbe alcuna garanzia a Platini che la commissione elettorale ad hoc convalidi la sua candidatura alle elezioni presidenziali della Fifa prima del 5 gennaio». Tuttavia, si legge ancora nelle motivazioni, il Tas «ritiene che la situazione cambierebbe se la Fifa dovesse estendere la sospensione provvisoria per un periodo fino a 45 giorni sulla base di ‘circostanze eccezionalì, come previsto dall’articolo 85 del Codice etico della Fifa», in quanto «tale estensione costituirebbe una restrizione ingiustificata e eccessiva del diritto di accesso alla giustizia di Platini e gli causerebbe un danno irreparabile». Platini sarà ascoltato il 18 dicembre dal Comitato etico della Fifa, che dovrà esprimersi sulla richiesta di radiazione formulata nei confronti suoi e del presidente dimissionario della Fifa, Joseph Blatter, dalla camera istruttoria del comitato etico.

Fonte: AdnKronos

Lazio-Samp doppio ex Zauri: “Pioli con un risultato negativo…”

La Lazio archivia con un pareggio in Francia la prima fase dell’Europa League, un punto per tornare ad avere fiducia nei propri mezzi per tornare a fare punti in campionato. La prossima sfida in programma utile per risalire è quella contro la Sampdoria dell’ex tecnico della Fiorentina Vincenzo Montella. Una gara importante fra due squadre in crisi: “Sono due deluse, per mille motivi – l’opinione dell’ex doppio ex Luciano Zauri, ai taccuini de lalaziosiamonoi.it – Lazio e Sampdoria pagano anche la questione che riguarda l’Europa. Entrambe sono partite malissimo anche lì, la Lazio ha perso ai preliminari di Champions, la Samp in Europa League. Poi hanno fatto un cammino simile. Adesso si sono arenate, in casa Samp il cambio d’allenatore è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. La Lazio vive di risultati altalenanti ma possiede una rosa superiore alla Sampdoria. Ha effettuato una campagna acquisti un po’ particolare e in alcuni momenti sono mancati dei giocatori chiave. Basti pensare all’assenza di un vice Biglia e un vice Klose”. Lazio-Sampdoria, vincere per allontanarsi dalla zona calda della classifica: “Entrambe non possono più fare calcoli e vogliono assolutamente ripartire. Sono convinto che se la Lazio dovesse fare un ulteriore passo falso, dovrà cambiare allenatore. Entrambi i club sono in ritiro, la Sampdoria però ha Montella che è un allenatore nuovo. Un nuovo tecnico porta sempre nuovi stimoli”. Che gara sarà: “Bloccata: la Lazio gioca in casa e partirà forte per mettere in discesa la partita. Un altro risultato negativo potrebbe far sprofondare i giocatori in una situazione veramente incredibile. Entrambe le squadre hanno un buon potenziale offensivo, dietro hanno delle carenze. In mezzo al campo la Lazio è superiore con Biglia e Parolo. Sulla carta la Lazio è favorita, però questo inizio di campionato ci ha rivelato che i capitolini fanno fatica. Sarà una partita decisa da episodi”.

FATTORE OLIMPICO – Lo Stadio Capitolino per mille motivi non presenta più il colpo d’occhio di qualche anno fa, secondo Zauri: “Avere il pubblico che ti sostiene ti regala una marcia in più, avere uno stadio pieno che ti contesta non è il massimo. In questo momento la Lazio ha bisogno di serenità, per ottenerla potrebbe andare bene anche lo stadio vuoto. Ma la Lazio senza tifosi non può esistere”. Pioli: “Non era un fenomeno lo scorso anno e non è un brocco in questa stagione. E’ un tecnico molto preparato che sta pagando alcuni suoi errori. Ma non può essere solo colpa sua. Nel calcio il primo a rimetterci è sempre l’allenatore. Se lunedì dovesse arrivare un’altra sconfitta – io spero di no – ci sarebbero poche possibilità per Pioli“. La crisi della Lazio, oltre agli errori fatti in sede di calciomercato ad agosto, dipende anche dall’assenza prolungata di un pilastro difensivo come de Vrij, per quanto riguarda un possibile sostituto: “Prendere un giocatore di un altro campionato rappresenta un rischio, molti hanno bisogno di tempo per adattarsi. Io opterei per un giocatore italiano, come Ranocchia che secondo me è un profilo interessante”.

RICORDI – Zauri alla Lazio dal 2003 fino al 2013 ed in mezzo una stagione con la Fiorentina e due appunto a Genova con la Sampdoria. A Roma i suoi ricordi più belli: “Nutro molto amore per questa maglia e questa squadra, è un sentimento che rimarrà sempre. Ho vissuto tanti episodi belli, ma ne scelgo due: la Coppa Italia vinta il primo anno con Mancini e la qualificazione in Champions con Rossi“.

CAOS ROMA – Furiosa lite negli spogliatoi

Nervi e muscoli fanno brutti scherzi: dura gestirli, dura massaggiare le emozioni, contenerle, spenderle nel momento giusto. Se poi tutto intorno a te fa rima con pazzia, il rischio di scivolare diventa altissimo. Lo scenario, prima del fatto: qualificazione accolta dai fischi di 30 mila tifosi, speaker quasi sbeffeggiato, giocatori costretti a nascondere l’esultanza mentre alla radio ascoltavano i secondi finale di Bayer-Barcellona. Nervi tesi, dunque. Pochi secondi ancora, il tempo di scendere nelle scalette che dal terreno di gioco dell’Olimpico portano verso gli spogliatoi, e Manolas e Pjanic cominciano a discutere. Toni sempre più alti, che presto diventano insulti, rigorosamente in lingua italiana, dunque almeno qui senza problemi di traduzione. La scintilla? La cattiva gestione del pallone da parte del greco nelle fasi finali di gioco, che Pjanic ha rimproverato in tono energico al compagno di squadra: da lì lo scambio di insulti, durato un bel po’, almeno fino all’ingresso degli spogliatoi. Dove, secondo voci però non confermate, i due avrebbero alzato ancora di più il tono della discussione, tanto che sarebbe servito l’intervento di un dirigente per sedare la lite.
Fonte: Gazzetta.it

ECCO IL COMUNICATO DELLA CURVA NORD

Questo è il comunicato della Curva Nord diramato questa mattina nel programma radiofonico “I Laziali Sono Qua”: “La situazione insostenibile che stiamo vivendo ha dei responsabili ben precisi, mentre le conseguenze le subiscono, da sempre, i tifosi. Prima di tutto la società, figlia di un presidente che si permette di insultare non gli ultras ma tutto il popolo Laziale e che, regolarmente, disattende il promesso salto di qualità. Dopo undici anni possiamo affermare, con assoluta certezza, che dietro questo comportamento c’è un presidente in malafede che merita di restare solo. Al secondo posto la squadra colpevole, oltre che di scarso impegno, di non essersi mai schierata al fianco di una tifoseria colpita da una repressione senza precedenti. Tifoseria che, durante tutta la scorsa stagione, le era stata vicino dentro e fuori lo stadio. Inoltre abbiamo dovuto ascoltare, dopo sei mesi di silenzio e indifferenza, un nostro giocatore lamentarsi della scarsa affluenza di pubblico, come se vivesse su un altro pianeta, mentre il capitano della Juventus, Gigi Buffon, manifestava solidarietà e vicinanza ai tifosi della Lazio per la situazione che stanno vivendo. Per quanto riguarda il Mister ci dispiace vederlo protagonista di un film, purtroppo, già visto. Ennesima vittima sacrificale usata per nascondere le nefandezze altrui. Dignità e Amore non vanno mai calpestate, insultate e ingannate. Dal canto nostro continueremo a tifare, soltanto in trasferta, per la nostra gente e per la nostra maglia, consapevoli, comunque, che chi la indossa non merita l’affetto di questo meraviglioso popolo. Ultras Lazio Curva Nord”.

EUROPA LEAGUE – Babacar regala la qualificazione ai viola. Nel pomeriggio dilaga il Napoli

FIRENZE, 10 DIC – Missione compiuta. La Fiorentina battendo 1-0 il Belenenses supera la fase a gironi e si qualifica ai sedicesimi di Europa League. Un obiettivo sempre centrato dalla squadra sotto la gestione-Della Valle. Ai viola bastava un pareggio per passare il turno seppur da secondi, dato che il primo posto era già appannaggio del Basilea. Sousa però alla vigilia aveva chiesto un successo che finora era mancato al Franchi nella competizione europea. Un successo anche per preparare nel migliore dei modi l’imminente trasferta a Torino con la Juve. È stato Babacar, schierato al posto di Kalinic preservato per domenica, a sbloccare la gara al 22′ della ripresa con un tiro di destro su passaggio di Pasqual. Il centravanti senegalese era già andato a segno a Lisbona, stavolta si è ripetuto arrivando a toccare quota 6 reti nell’attuale stagione compreso il campionato. Già nel primo tempo Babacar aveva sfiorato il gol, con un colpo di testa al 26′ finito sulla traversa. Subito dopo era stato Alonso a sfiorare il palo con un gran tiro dalla distanza e poco prima dell’intervallo Rossi aveva avuto un paio di spunti del suo repertorio. Sousa ha lasciato in panchina diversi titolarissimi, come Gonzalo Rodriguez, Kalinic, Ilicic oltre ai giovani Bernardeschi e Vecino, ma per evitare che la sua squadra pagasse troppo l’eccessivo turnover seppur contro un modesto avversario come il Belenenses, il tecnico portoghese e rilanciato in attacco Babacar e Rossi, già entrambi a segno tre volte in questa Europa League, e confermato tra i titolari alcuni big, fra questi Borja Valero, Badelj, Astori. Proprio quest’ultimo, a inizio ripresa, ha rischiato di combinarla grossa, quando con un retropassaggio ha sfiorato l’autogol, evitato grazie ad un provvidenziale intervento di Sepe, il portiere viola di coppa. Sousa ha inserito Bernardeschi per Gilberto eppoi ha tolto Borja Valero per Vecino e ha chiuso dando spazio anche a Suarez al posto di Badelj. La squadra viola pur tenendo ritmi bassi ha tenuto sempre in mano il gioco e ha colpito ancora la traversa, stavolta con Alonso, ed è stato il preludio al gol di Babacar che ha chiuso definitivamente la pratica. Ora la Fiorentina penserà solo alla Juve.

NAPOLI,10 DIC – Il Napoli non fa sconti a nessuno. La squadra di Sarri batte anche il Legia Varsavia (5-2) e conclude a punteggio pieno il girone di Europa League. Il ruolino di marcia degli azzurri in Europa è davvero impressionante: sei vittorie, 22 gol fatti e tre subiti. Nessuno in Europa ha fatto meglio dei partenopei, che hanno il miglior attacco e la miglior difesa del torneo. I polacchi vengono affrontati dal Napoli-due. Sarri, infatti, manda in campo all’inizio solo due titolari, Koulibaly ed Insigne. Nonostante ciò, però, il dominio del Napoli è assoluto. La partita si gioca in pratica in una sola metà campo, quella del Legia. La linea difensiva del Napoli staziona stabilmente non più di due o tre metri dietro la linea del centrocampo. Anche se cambiano gli attori, l’organizzazione ed i meccanismi di gioco rimangono immutati. L’aggressione sistematica del portatore di palla polacco, sulla ripartenza dell’azione, impedisce di fatto alla squadra di Cherchesov di far partire l’azione offensiva. Non è un caso che gli ospiti riescano affacciarsi per la prima volta davanti alla porta difesa da Gabriel dopo 50 minuti dall’inizio della partita. Nel primo tempo il divario tecnico-tattico tra le due formazioni è più evidente. Nella ripresa, invece, il Legia, in svantaggio per 2-0, trova un pò più di ardore ed almeno evita di subire una punizione ancor più severa. Il coraggio dei polacchi viene premiato con i due gol che riescono a mettere a segno e che rendono un pò meno amara la sconfitta. Nel Napoli gli attaccanti si divertono tantissimo e cercano in alcuni casi, come ad esempio con Mertens, anche conclusioni spettacolari. Tacchi, tocchi, sforbiciate: non manca nulla nel repertorio degli azzurri. La squadra comunque è sempre anche concentrata e sicura di sè. Tutto sommato, a prescindere dai record stabiliti, le riserve ne approfittano per un piacevole ed intenso allenamento.

Fonte: Ansa