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LE PAGELLE DI LAZIO-SAMPDORIA

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ECCO LE PAGELLE DI LAZIO- SAMPDORIA

LAZIO

Marchetti 6 – Nel primo tempo non viene  mai chiamato in causa e nemmeno nella ripresa viene impegnato seriamente. Esce perché per esultare al gol di Matri si stira il muscolo della coscia. Dal 81′ Berisha 5 – Clamoroso. In dieci minuti riesce a fare danni veri alla truppa capitolina. Prima un’uscita a vuoto dove Carbonero sbaglia la mira, poi l’uscita killer che regala alla Samp la punizione del pareggio.

Konko 6 – Dopo le buone prestazioni in Europa, anche oggi gioca una discreta prova sul versante destro. Unico neo nella ripresa, quando si perde Christodolopulos lanciato pericolosamente sulla sinistra.

Hoedt 6 – Con la squalifica di Mauricio tocca a lui difendere la porta di Marchetti. Bene nel primo tempo contro Cassano, va in difficoltà contro il dinamismo di Muriel. Comunque stasera va meglio rispetto alle precedenti uscite.

Gentiletti 4,5 – Ruvido e scomposto come al solito, viene ammonito per un fallo banale su Cassano già durante i primi quarantacinque minuti. Anche nella ripresa perde diversi palloni importanti e provoca il pareggio della Samp.

Radu 6 – Motivato più del solito, almeno all’inizio dà l’impressione di essere in condizione. Lotta fino all’ultimo, confezionando una gran palla per lo stacco di Matri.

Cataldi 4,5 – Il peggiore. Perde il confronto contro Barreto, collezionando così un’altra prova incolore. Mai nel vivo del gioco, tocca pochissimi palloni utili. Il mister Pioli non esita un attimo e lo sostituisce nell’intervallo. Dal 46′

Anderson 6 – Dopo l’errore di coppa, Pioli cerca di dargli un’altra chance inserendolo nella ripresa per scardinare l’ermetica difesa blucerchiata. Dopo una palla guadagnata, che dà il via all’azione del primo gol laziale, è sfortunato perché da una sua deviazione di testa arriva il pareggio Ligure.

Biglia 5 – Ingabbiato nel centrocampo a cinque della Samp, non riesce a creare gioco e dare il ritmo alla manovra.

Parolo 5 – Ancora lontano dalla miglior condizione, gli manca il tiro dalla distanza e anche un maggior supporto dai compagni di reparto.

Candreva 6,5 – Di sicuro l’uomo più in mostra del primo tempo biancoceleste, colleziona tre cross interessanti che però non vengono finalizzati in rete. In alcuni frangenti un po’ troppo nervoso, è comunque quello che ci mette più vigore nell’undici biancoceleste.

Klose 4,5 – In venti minuti si rende pericoloso in ben tre occasioni, ma in nessuna di queste riesce a centrare la porta. Dopodiché, sparisce completamente dalla scena. Dal 65′ Matri 7 – Il migliore. Dopo la rete contro il Saint Etienne, nella mezz’ora giocata stasera, è di sicuro più pungente di Klose. Micidiale quanto basta, al primo tiro, realizza il gol che, fino a un minuto dalla fine, stava valendo tre punti d’oro.

Djordjevic 4,5 – Praticamente nulla la sua prova, non riesce mai a rendersi pericoloso se non quando appoggia bene di testa per Klose che arriva con un attimo di ritardo. Nella ripresa è assente ingiustificato.

All. Pioli 5,5 – Gara ad alta tensione per il tecnico emiliano che s’inventa un attacco con Candreva, Klose e Djordjevic, e Cataldi preferito a Milinkovic. La squadra però continua a non giocare come ci si aspetterebbe, e nemmeno il cambio Cataldi-Anderson dà i frutti sperati. Dopo il gol di Matri, sembrava fatta ma, ancora da un errore individuale, arriva il pareggio della Samp. Sfortunato.

SAMPDORIA

Viviano 6 – Sicuro nelle poche parate del match, non può nulla sul fantastico colpo di testa di Matri.

De Silvestri 6 – L’azione più pericolosa della Samp parte da una sua iniziativa personale sulla corsia di destra. Per il resto è attento anche nella ripresa.

Moisander 5,5 – L’ex Ajax, è attento quanto basta, per opporsi alle sterili giocate capitoline. Soltanto un grande stacco di testa di Matri a dieci minuti dalla fine, gli nega una meritata sufficienza.

Zukanovic 6,5 – Bravo nell’opporsi alla conclusione di Klose dopo venti minuti di gioco, viene ammonito ingiustamente a metà della prima frazione di gioco. Ciò nonostante gioca una buona gara sugli attaccanti centrali della Lazio. Da una sua punizione arriva il pareggio della Samp.

Regini 6 – Chiamato al duro compito di marcare Candreva, riesce a non perdere mai la posizione e farsi imbucare dalla velocità dell’avversario.

Carbonero 5,5 – Il colombiano gioca molto largo nel centrocampo a cinque proposto dal mister. L’ex Cesena in maniera oculata riesce a contrastare le giocate di Parolo. All’ultimo minuto ha la palla buona per pareggiare il conto delle reti ma spreca da buonissima posizione.

Fernando 6 – Al posto di Palombo, gioca un buon match. Passo felpato e sinistro vellutato, vanno ad aggiungersi alla buona marcatura su Biglia. Solido e affidabile.

Barreto 6,5 – Sfortunato intorno alla mezz’ora, quando la palla gli schizza addosso e il tap-in da ottima posizione termina di poco fuori. Ciò nonostante è autore di una buona prestazione a livello tattico. Esce solo per dei fastidi muscolari. Dal 66′ Ivan 6 – Chiamato in causa per sostituire il compagno, è dotato di una buona tecnica individuale che dà spessore al fraseggio della Samp.

Soriano 6,5 – Il migliore. Il giocatore più tecnico del centrocampo si esibisce in fraseggi eleganti e sempre funzionali alla manovra d’attacco. Non perde mai il pallone facendo risalire la squadra. Con Muriel in campo riesce a dare il meglio alle sue geometrie.

Christodolopulos 6 – Impiegato sulla sinistra, è più un difensore che un centrocampista. Accorto quanto basta per raddoppiare su Candreva, gioca una gara di sostanza. Dal 83′ Bonazzoli s.v.

Cassano 5 – Il peggiore.  Unica punta del pacchetto offensivo, è lento e poco pericoloso. Ciò nonostante riesce a far ammonire Gentiletti e condizionarne la gara. Nella ripresa spreca una punizione che poteva essere gestita sicuramente meglio. Dal 70′ Muriel 6,5 – Montella gli concede venti minuti finali, alla ricerca di un guizzo che varrebbe tre punti pesantissimi. Al 75′ sfiora il gol con una percussione velocissima sulla fascia destra. Ottimo il suo apporto alla causa doriana.

All. Montella 6,5 – Con Eder indisponibile all’ultimo minuto, il mister opta per un 4-5-1 molto guardingo, con Cassano preferito a Muriel. Dopo un primo tempo molto ordinato, nella seconda parte della ripresa prova addirittura a sbancare l’Olimpico con Muriel, nel momento migliore subisce il gol di Matri. Giustizia è fatta perché a un minuto dalla fine trova, attraverso un autogol di Anderson, un pareggio meritato. Ottimo l’idea del  centrocampo a cinque.

Arbitro: Calvarese 6 – Esagerata l’ammonizione rifilata a Zukanovic durante la prima frazione. Nella ripresa sbaglia anche ad ammonire Soriano per un fallo su Biglia. Nel finale episodio molto dubbio con Berisha che esce a valanga su un giocatore della Samp e l’arbitro sanziona il portiere soltanto con un cartellino giallo. Da rivedere meglio.

TABELLINO
LAZIO-SAMPDORIA 1-1

Lazio (4-3-1-2): Marchetti (dal 81′ Berisha); Konko, Hoedt, Gentiletti, Radu; Cataldi (dal 46′ Anderson), Biglia, Parolo; Candreva; Klose (dal 65′ Matri), Djordjevic. A disp: Guerrieri, Braafheid, Prce, Onazi, Milinkovic, Mauri, Morrison, Oikinomidis, Matri. All. Stefano Pioli

Sampdoria (4-5-1): Viviano; De Silvestri, Moisander, Zukanovic, Regini; Carbonero, Fernando, Barreto (dal 66′ Ivan),  Soriano, Christodolopulos; Cassano (dal 70′ Muriel). A disp: Puggioni, Brignoli, Cassani, Pedro Pereira, Mesbah, Palombo, Rodriguez, Bonazzoli. All. Vincenzo Montella

Arbitro: Gianpaolo Calvarese della sezione di Teramo

Marcatori: 77′ Matri (L), 93′ Anderson (L)

Ammoniti: 23′ Zukanovic (S), 29′ Gentiletti (L), 60′ Soriano (S), 66′ Cassano (S), 76′ Carbonero (S), 91′ Berisha (L)

Espulsi:

LA CRONACA – Non basta il Mitra, Zukanovic (e Anderson) gelano la Lazio. 1-1 con la Samp

Forse non è destino. La Lazio ci mette voglia, grinta, forse poca lucidità, ma riesce a sbloccare una partita molto difficile nel momento giusto. Ma una crisi è una crisi e, quando si subisce un gol come quello costato due punti ai biancocelesti contro la Sampdoria, all’ultimo respiro, forse è la spiegazione di cosa non va. Perché la fortuna aiuta gli audaci, ma spesso si accanisce con chi la sua buona dose di sfiga se la porta invariabilmente con sé. Certo, è una partita che poteva essere “addomesticata” meglio. Ma la punizione subita è eccessiva, al di là delle conseguenze, giuste o sbagliate, che ne seguiranno.

FORMAZIONI – Con il forfait di Basta e la squalifica di Mauricio scelte più che mai obbligate per Pioli, che schiera Konko a destra e Hoedt al fianco di Gentiletti al centro. Djordjevic affianca Candreva come rifinitore alle spalle di Miro Klose. Nella Sampdoria Muriel parte dalla panchina, tridente offensivo con Cassano, Christodulopoulos e Carbonero.

IL RITORNO DEGLI APPLAUSI – L’approccio alla partita della Lazio è buono. I biancocelesti recuperano diverse palle a centrocampo, e dopo 8′ hanno una buona occasione per sbloccare il match. Break di Biglia che innesca Candreva sulla destra, il cross del numero 87 trova Klose a centro area, ma lo stacco di testa del tedesco non trova la porta. Insistono gli uomini di Pioli che riescono a far male con le percussioni centrali: al 17′ una conclusione deviata di Parolo fa venire i brividi a Viviano, ma il pallone finisce a lato e ne scaturisce solo un calcio d’angolo. La notizia del primo match è comunque individuabile nel fatto che la Lazio manovra bene, sia a centrocampo sia partendo dalle retrovie, e addirittura, finalmente, un paio di azioni vengono accompagnate da sonori applausi. Al 23′ nuova occasione, un cross teso su punizione di Candreva non trova Djordjevic e Klose pronti alla deviazione vincente da due passi.

UNO SPAVENTO SPEGNE LA LAZIO – Ancora un’irruzione in area doriana di Candreva al 27′, su un errato disimpegno della difesa di Montella, ma la sua conclusione finisce in bocca a Viviano. 2′ dopo però, nel momento migliore della Lazio, la Sampdoria azzecca una ripartenza che potrebbe essere letale, in superiorità numerica, se Konko non salvasse provvidenzialmente sulla conclusione di Cassano. Una fiammata che spaventa la Lazio: Gentiletti si fa ammonire per tenere a bada Cassano, al 38′ Biglia spara alle stelle da posizione interessante, senza chiudere il potenziale scambio in area con Candreva. Il primo tempo si chiude senza ulteriori sussulti.

ENTRA ANDERSON, MA C’E’ SOLO CANDREVA – Dopo l’intervallo Pioli si gioca subito la carta Felipe Anderson al posto di Cataldi, per provare a ravvivare il volenteroso ma poco efficace attacco laziale del primo tempo. Ma la squadra continua a vivere delle fiammate di Candreva, che resta il più attivo tra i suoi seppur tra alti (travolgente azione sulla destra conclusa con calcio d’angolo guadagnato) e bassi (un paio di conclusioni dalla distanza francamente improponibili). E’ Anderson però ad avere un impatto troppo soft sulla partita, con tutte le iniziative sul versante sinistro che vanno inesorabilmente a spegnersi. Al 17′ è ancora Candreva a cercare il jolly su punizione, ma senza fortuna.

LA SBLOCCA IL MITRA – Al 21′ c’è Matri al posto di un impalpabile Klose. Una fuga di Cassano costringe Marchetti ad un’uscita con più di qualche apprensione. I ripetuti tentativi su punizione di Candreva, più consoni al rugby che al calcio, fanno rumoreggiare il pubblico. Sembrano titoli di paragrafi di un romanzo d’appendice molto noioso, sono in realtà gli unici spunti di cronaca della fase centrale del secondo tempo degni di nota. Proprio quando l’adeguamento al peggio sembra lo spartito suonato dalle due squadre, l’uomo già a segno contro il Saint Etienne al 33′ si esibisce in una splendida torsione di testa su cross di Radu. Una magnifica azione, proprio nel momento in cui la Lazio sembrava non farcela.

BEFFA ZUKANOVIC-ANDERSON – Per l’ultimo cambio Pioli è costretto a inserire Berisha per Marchetti, fermato da una noia muscolare. Dopo aver inserito Ivan e Muriel, Montella inserisce in campo Bonazzoli per Christodulopoulos. La Lazio è chiamata a gestire, ma la stagione biancoceleste sembra maldetta. Da una palla persa banalmente, Berisha deve partire in uscita “kamikaze” su Muriel. Punizione dai venticinque metri di Zukanovic non irresistibile, ma che sbatte sulla testa di Felipe Anderson e si deposita in rete. Punizione impietosa, probabilmente eccessiva, ma il non aver chiuso neanche una partita del genere, oltre a far imprecare contro la sfortuna, deve anche far riflettere la Lazio. Molto.

Fabio Belli

IL TABELLINO

LAZIO – SAMPDORIA 1-1

Marcatori: 78′ Matri (L), 93′ Zukanovic (S)

LAZIO (4-3-1-2): Marchetti (82′ Berisha); Konko, Hoedt, Gentiletti, Radu; Cataldi (46′ Felipe Anderson), Biglia, Parolo; Candreva, Djordjevic; Klose (66’Matri). A disp. Guerrieri, Braafheid, Prce, Patric, Onazi, Oikonomidis, Morrison, Milinkovic, Mauri. All. Stefano Pioli

SAMPDORIA (4-3-3): Viviano; De Silvestri, Moisander, Zukanovic, Regini; Fernando, Barreto (66′ Ivan), Soriano; Carbonero, Cassano (70′ Muriel), Christodoulopoulos (84′ Bonazzoli). A disp. Puggioni, Cassani, Coda, Rodriguez, Correa, Pereira, Palombo, Rocca. All. Vincenzo Montella

ARBITRO: Calvarese (sez. Teramo).

ASS.: La Rocca – Posado. IV: Carbone. ADD.: Irrati – Candussio.

NOTE. Ammoniti: 24′ Zukanovic (S), 30′ Gentiletti (L), 61′ Soriano (S), 67′ Cassano (S), 76′ Carbonero (S), 92′ Berisha (L). Recupero: 4′ st.

Incredibile infortunio per Marchetti

E’ vero che quando va male gira tutto storto. Non solo il periodo di crisi per la Lazio, ma ci si mette pure la sfiga. Federico Marchetti si è infortunato esultando dopo il gol di Matri. Probabilmente uno stiramento per il numero 22 biancoceleste che quando ha visto il pallone insaccarsi nella porta avversaria è scattato per abbracciare il compagno senza, però, mai riuscire a superare il centrocampo. Al suo posto è poi subentrato Berisha. Non è la prima volta che accade una cosa del genere al club capitolino: anche in passato Candreva si fece male scivolando e andando a sbattere il ginocchio contro il vetro che separa la curva dal campo e ancora più clamoroso fu Mauri che si fratturò la caviglia incespicando sul pallone.

Candreva nell’intervallo: “Dobbiamo fare di più. I fischi? Sta a noi trasformarli in applausi”

Al termine del primo tempo Antonio Candreva si è fermato ai microfoni di Mediaset Premium per una breve battuta:
Io penso che abbiamo fatto un primo tempo positivo, dobbiamo fare di più, loro si chiudono bene ma dobbiamo essere più veloci.
Noi ci siamo mossi, ma se davanti hai una squadra che si chiude è difficile andare in profondità.” Il giocatore biancoceleste è apparso un pò nervoso in alcuni episodi: “Durante la partita ci sono episodi che non possono andar bene ma è tutto a posto. I fischi? Non aiutano, ma sta a noi a farci sostenere con gli applausi“.

Tare: “Le due punte una scelta tattica. Su Pioli vi dico che…”

Poco prima del fischio d’inizio ha preso parola anche il ds Igli Tare. Intervenuto su Mediaset premium ha rilasciato le seguenti dichiarazioni “Mi auguro che la partita di questa sera segni la nostra rinascita. Dobbiamo trovare la prestazione giusta, che manca da un pò. Ultima spiaggia per Pioli? Sapevo che me lo avreste chiesto, non voglio rispondere. Con Lotito abbiamo piena unità di intenti, lavoriamo per la stessa società. A Roma quando le cose non vanno bene escono delle storie completamente inventate, e mi dispiace che si manchi di rispetto a Pioli. La Lazio non si è mai mossa per trovare un sostituto di Pioli. Le due punte? E’ una scelta tattica, non una mossa della disperazione, la Sampdoria soffre al centro, e due attaccanti possono dargli fastidio”

Viviano: “Vogliamo invertire il trend, siamo arrabbiati”

La Lazio non sta vivendo un momento semplice, così come la Sampdoria, reduce da una brutta serie di sconfitte. Ai microfoni di Lazio Style Radio ha parlato il portiere Viviano, queste le sue parole “Siamo arrabbiati, vogliamo invertire il trend delle ultime giornate. In ritiro ci siamo allenati bene, siamo determinati ad invertire la rotta. Mi aspetto una grande prestazione, soprattutto dal punto di vista della personalità”

Klose: “Oggi bisogna vincere, è fondamentale. Il Galatasaray…”

E’ uno degli uomini più carismatici dello spogliatoio, uno di quelli a cui aggrapparsi in un momento così. Miroslav Klose prima di provare a centrare la prima rete in stagione ha parlato ai microfoni di Lazio Style Radio, queste le sue parole “Oggi conta soltanto vincere, è fondamentale. In allenamento abbiamo capito quale sia la strada giusta da intraprendere, ora dobbiamo mostrarlo sul campo. In settimana abbiamo lavorato bene, ma ora servono i punti. Il sorteggio? Sono felice di rivedere il mio amico Podolski, loro sono una buona squadra abituata a giocare la Champions, ma ora pensiamo a stasera, al Galatasary penseremo più in là”

Intervenuto anche ai microfoni di SkySport ha dichiarato che “La squadra appoggia in pieno l’allenatore. In allenamento era tanto tempo che non prendevo tante botte. Siamo concentrati e determinati, ma ora basta parole, dimostriamolo sul campo”

FORMAZIONI UFFICIALI di Lazio-Sampdoria

Anche gli ultimi dubbi sono stati sciolti, Pioli ha scelto gli undici titolari per il match che chiuderà la 16^ giornata di Serie A. Molte le novità in casa SampdoriaEcco le formazioni ufficiali di Lazio-Sampdoria

LAZIO (4-3-1-2): Marchetti; Konko, Hoedt, Gentiletti, Radu; Cataldi, Biglia, Parolo; Candreva; Klose, Djordjevic.
A disp.: Berisha, Guerrieri, Braafheid, Prce, Onazi, Milinkovic, Mauri, Felipe Anderson, Morrison, Oikinomidis, Matri. All.: Pioli
Squalificati: Mauricio
Indisponibili:
De Vrij, Lulic, Kishna, Basta, Keita

SAMPDORIA (4-5-1):Viviano; De Silvestri, Moisander, Zukanovic, Regini; Carbonero, Fernando, Barreto Soriano, Christodolopulos; Cassano.
A disp.: Puggioni, Brignoli, Cassani, Pedro Pereira, Mesbah, Palombo, Ivan, Rodriguez, Muriel, Bonazzoli. All.: Montella           Squalificati: –
Indisponibili: Correa, Krsticic, Eder

Fiore e Corradi: “Oggi conta solo il risultato. Avanti con Pioli”

Terminato il torneo di beneficienza di PADEL, svoltosi al Forum Sport Center, Stefano Fiore e Bernardo Corradi, ex giocatori biancocelesti, hanno parlato ai microfoni di Lazialità di Lazio-Samdporia e del momento non semplice della squadra di Pioli. Di seguito le parole dell’attaccante senese: “Oggi si affrontano due squadre in difficoltà. Sarà una partita molto tesa e di certo non ne beneficerà lo spettacolo. Entrambe però hanno bisogno dei tre punti. Aldilà del risultato, comunque io continuerei con Pioli, perché il momento negativo non dipende solo dalle responsabilità del mister. I fattori che hanno influito sono tanti. Tutti hanno delle colpe ed è importante un esame di coscienza per venirne fuori”.

Ecco invece le parole dell’ex centrocampista dei capitolini: “Come ha detto Bernardo, oggi lo spettacolo sarà penalizzato. L’importante è non perdere e fare risultato. Ci auguriamo che la Lazio possa rialzarsi. E’ una situazione difficile. Pioli ha dimostrato di essere un allenatore capace. C’è bisogno di un’iniezione di fiducia. La speranza è che arrivi stasera”.

BIGLIETTERIA – Info e prezzi per Inter-Lazio

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La società biancoceleste ha reso note le modalità di acquisto dei biglietti per la partita di Serie A Tim Inter-Lazio in programma domenica 20 Dicembre a San Siro alle ore 20:45. Di seguito tutte le info biglietteria:

La S.S. Lazio comunica che, da domani martedi 15 dicembre saranno messi in vendita i tagliandi per la gara di Camponato Inter-LAZIO del 20 dicembre.

Questi i dettagli della vendita:

– gara: INTER – LAZIO

– stadio: G. Meazza di Milano

– domenica 20 dicembre ore 20:45

– prezzo del settore ospiti terzo anello blu 25 €.

– circuito di vendita: www.vivaticket.it

– chiusura delle vendite: sabato 19 dicembre ore 19:00

La vendita del settore ospiti, è vietata  ai residenti della Regione Lazio fatta eccezione ai soli possessori della Fidelity Card Millenovecento (nel settore ospiti la Fidelity Card è obbligatoria anche per i residenti di altre regioni).

Marchegiani: “Non penso Pioli rischi. Milinkovic? Non è maturo per fare il trequartista”

A ormai poche ore da Lazio-Sampdoria, Luca Marchegiani, ex portiere biancoceleste e attuale commentatore per Sky Sport, ha detto la sua sulla partita di stasera. Ecco le sue parole ai microfoni de Lalaziosiamonoi: “Credo che rischi di più la Sampdoria, perché potrebbe ritrovarsi immischiata nella lotta per non retrocedere. Stupiscono le difficoltà che sta trovando Montella”. Un pensiero sul momento dei biancocelesti: “La Lazio stavolta non deve perdere. Penso comunque che il loro campionato proseguirà senza particolari drammi. E non credo affatto che Pioli sia a rischio. La squadra trova grandi difficoltà nella costruzione del gioco. E inoltre mi pare ci siano troppi dualismi in attacco e questo ha avuto effetti negativi su alcuni giocatori, come Candreva e Anderson”. Infine, due parole su Keita e Milinkovic Savic: “Keita, per caratteristiche tecniche e condizioni atletiche, meriterebbe più spazio. Milinkovic Savic non lo vedo ancora maturo per giocare trequartista nel campionato italiano. Mi sembra più una mezz’ala”.

PROBABILI FORMAZIONI – Lazio a due punte e con un forfait in difesa; Samp: torna Palombo

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A poche ore dall’inizio del “Monday Night” di Serie A Tim tra Lazio e Sampdoria cominciano a delinearsi con maggiore chiarezza le scelte dei due allenatori. Pioli e Montella sono chiamati stasera alla prova d’appello e per entrambi è vietato sbagliare.

NEWS LAZIO: Modulo a due punte per la Lazio, con Klose e Djordjevic insieme dal primo minuto supportati da Candreva. Scelte obbligate in difesa: all’assenza di Lulic si aggiunge il forfait di Basta, non convocato e che verrà sostituito da Konko. Radu sul versante sinistro e Gentiletti-Hoedt coppia centrale completano il pacchetto arretrato, con Marchetti che riprenderà il suo posto dopo la parentesi di coppa con Berisha. Cataldi, Biglia e Parolo in mediana. In panchina ritorni importanti di Onazi e Mauri. Out anche Keita.

NEWS SAMPDORIA: Probabile 4-3-1-2 anche per la Sampdoria in cui torna dal primo minuto il capitano Angelo Palombo, che dovrebbe vincere il ballottaggio con Fernando, affiancato a centrocampo da Carbonero e Barreto con il solito Soriano a supporto della coppia d’attacco EderMuriel, quest ultimo di nuovo dal primo minuto a scapito di Cassano, titolare contro il Sassuolo. In difesa Zukanovic scavalca Moisander e affiancherà Silvestre al centro, mentra sulle fasce agiranno De Silvestri a destra e Regini a sinistra.

LAZIO (4-3-1-2): Marchetti; Konko, Hoedt, Gentiletti, Radu; Cataldi, Biglia, Parolo; Candreva; Klose, Djordjevic.
A disp.: Berisha, Guerrieri, Braafheid, Prce, Onazi, Milinkovic, Mauri, Felipe Anderson, Morrison, Keita, Matri. All.: Pioli
Squalificati: Mauricio
Indisponibili:
De Vrij, Lulic, Kishna, Basta, Keita

SAMPDORIA (4-3-1-2):Viviano; De Silvestri, Silvestre, Zukanovic, Regini; Carbonero, Fernando, Barreto; Soriano; Eder, Muriel.
A disp.: Puggioni, Brignoli, Cassani, Pedro Pereira, Mesbah, Moisander, Palombo, Christodoulopoulos, Ivan, Rodriguez, Cassano, Bonazzoli. All.: Montella                                                                                                                                                        Squalificati: –
Indisponibili: Correa, Krsticic

ARBITRO: Calvarese (sez. Teramo)
ASSISTENTI: La Rocca e Posado
IV UOMO: Carbone
ADDIZIONALI: Irrati e Candussio

Di Biagio: “Cataldi deve crescere, ha grandi potenzialità e può fare molto meglio”

Presente ad un torneo benefico presso il Forum Sport Center di Roma il tecnico dell’Under 21, Luigi Di Biagio, si è fermato a parlare ai microfoni di Calciomercato.it. L’allenatore ha parlato dell’iniziativa alla quale stava prendendo parte ed anche del giovane biancoceleste Danilo Cataldi. Questo il suo commento sull’iniziativa benefica: “Il paddle è come il calcio, nessuno vuole perdere. Oggi però il nostro scopo è quello di fare qualcosa di utile tutti insieme. Secondo me qui il più forte è Stefano Fiore, tutti dicono di essere bravi ma per me il migliore è lui”. Su Cataldi: “È un elemento di grandi prospettive, ha dimostrato di poter giocare in un ambiente importante come la Lazio. Ancora può migliorare tanto, ha delle grandi potenzialità e può fare molto di più. Come tutti i suoi compagni di squadra sta risentendo molto del momento che stanno vivendo i  biancocelesti. L’unica cosa da fare per uscire da questa situazione è non mollare e continuare a lavorare come hanno sempre fatto con Pioli. Danilo è un giocatore con un futuro importante nel calcio italiano.

Cenk Ergun (Ds Galatasaray): “Sempre difficile incontrare squadre italiane”

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Il Direttore sportivo del Galatasaray ha parlato ai microfoni di Tuttomercatoweb a  margine dei sorteggi dei sedicesimi di Europa League che vedranno la squadra turca contrapposta alla Lazio. Il ds dei giallorossi di Istanbul è apparso abbastanza tranquillo ma al tempo stesso non si fida della crisi che sta attraversando la squadra con l’aquila sul petto: “Biancocelesti in crisi? Giocare contro squadre italiane è sempre difficile, in coppa poi sono molto temibili. L’ultima partita contro la Lazio l’abbiamo giocata all’Ali Sami Yen. La prima la sarà in casa e speriamo di vincere”. Tra le fila del Galatasaray una vecchia conoscenza biancoceleste, il portiere uruguaiano Fernando Muslera: “Muslera ha giocato nella Lazio, conosce l’Italia, per noi è molto importante, staremo a vedere”.

All. Galatasaray non teme la Lazio: “Vogliamo vincere sia a Istanbul che a Roma”

La Lazio ha pescato il Galatasaray ai sedicesimi di Europa League. Una gara tutt’altro che semplice. Questo il commento dell’allenatore dei turchi Mustafa Denizli: “Sapevamo che avremmo incontrato una squadra italiana, francese, inglese o tedesca. E’ uscita una squadra italiana. Negli ultimi anni è capitato spesso che si incontrassero squadre italiane con squadre turche, soprattutto a noi. Stiamo bene, chiunque sarebbe uscito non sarebbe stato un problema. Mi auguro che quando la affronteremo staremo ancora meglio. Ogni squadra in Europa è dura da affrontare. Ma siamo consapevoli della nostra forza. Sarà una partita divertente. L’ultima volta che abbiamo incontrato una squadra italiana, cioè la Juventus, abbiamo vinto, speriamo di ripeterci. Sarà importante avere tutta la squadra a disposizione, ma quando affronteremo quelle gare (18 e 25 Febbraio, ndr) dovrebbero tornare tutti disponibili. Sarà importante andare in vantaggio subito, sia in casa che in trasferta. Cercheremo di passare il turno con tutte le nostre forze. Vogliamo vincere sia a Roma che a Istanbul. La Lazio ha buoni giocatori, ma noi ne abbiamo di più”.

 

Gregucci: “Galatasaray avversario ostico ma alla portata della Lazio”

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Angelo Gregucci, ex giocatore biancoceleste e attuale tecnico dell’Alessandria giustiziere del Palermo in Coppa Italia, è stato raggiunto dai microfoni di Tuttomercatoweb per commentare il sorteggio dei sedicesimi di finale di Europa League, che vedrà la Lazio contrapposta agli ostici turchi del Galatasaray, squadra in cui militano l’ex portiere della Lazio Fernando Muslera e l’ex interista Wesley Sneijder, oltre al sogno mal celato di varie sessioni di mercato Burak Yilmaz. Gregucci è convinto che la Lazio ha le carte in regola per centrare la qualificazione: “Il Galatasaray è un avversario di prestigio, da rispettare. E’ una gara equilibrata, ma possiamo giocarcela“. Sarà importantissimo arrivare in buone condizioni psico-fisiche all’appuntamento, previsto per febbraio: “Resta da vedere a febbraio come sarà messa la Lazio, servirà non sbagliare la gara di Istanbul perché lì l’ambiente carico gioca un ruolo importante. Dovremo vedere in che momento arriveranno i biancocelesti, spero vada bene anche per il ranking UEFA delle italiane. I turchi sono un’ottima squadra, di grande storia, ma sicuramente alla portata”.

Liverani: “Europa League massima aspirazione”

Nel corso del torneo di paddle a scopo benefico in favore dell’associazione “SOS Nepal”, l’ex centrocampista biancoceleste Fabio Liverani, è intervenuto ai microfoni di Lalaziosiamonoi per commentare l’incontro di questa sera con la Sampdoria. Queste le sue parole sul momento della squadra biancoceleste: “Questa sera i biancocelesti hanno una grande occasione, battere la Sampdoria significherebbe arrivare al nuovo anno con più fiducia nei propri mezzi. Questo è il punto più basso della gestione Pioli. Nell’ultima partita con l’Inter sarà complicato fare punti ma l’importante sarebbe vincere stasera per poter preparare la trasferta di Milano nel miglior modo possibile. Gli infortuni hanno creato molti problemi ed anche la preparazione anticipata per i preliminari di Champions non ha aiutato. Ormai però è tutto alle spalle serve pensare al presente e recuperare”. Quale può essere in questo momento l’obiettivo della Lazio: “Per ora al massimo si può aspirare a un piazzamento buono per raggiungere l’Europa League ma non di più. Ma, ripeto, stasera bisogna solo vincere. Per prendere in considerazione un esonero vanno valutate diverse situazioni, ad esempio se la squadra segue ancora il tecnico. Spesso si allontana l’allenatore per dare una scossa all’ambiente. Il progetto Montella è per tutti i tre anni di contratto. Vedremo che cosa succederà”.

Scudetto 1914-1915: lettera dell’Avv. Mignogna al presidente della FIGC

L’avvocato Mignogna, voce dei firmatari della Petizione “Lazio 1914/15, Campione d’Italia ex aequo!”, tramite il Nuovo Corriere Laziale, ha scritto una lettera all’indirizzo del Presidente della FIGC. Questo il testo della missiva:

Egregio Presidente,

ci vorrà scusare se ci permettiamo di usare un tono un po’ confidenziale, ma ormai sono parecchi mesi che Lei, data la Sua carica federale, è costantemente al centro dei nostri pensieri. Siamo la voce dei firmatari della Petizione “Lazio 1914/15, Campione d’Italia ex aequo!” e di chi pensa che la storia si possa riscrivere secondo i valori della giustizia, del merito e dell’equità. Alcuni vorrebbero farci sentire scozzesi in terra inglese, ma in realtà noi siamo i Laziali, i primi Figli della Capitale ed i diretti discendenti di quel Popolo del Latium che a partire dal II millennio a.C. prima fondò la Civiltà Latina e poi originò la nascita dell’Antica Roma.

In ambito sportivo siamo stati grandi pionieri sin dal 9 gennaio 1900, allorquando la Lazio fu fondata su una panchina a Piazza della Libertà, decise di cimentarsi per prima in tutte le discipline sportive capitoline e scelse di indossare i colori delle antiche olimpiadi elleniche.

Per diversi decenni fummo decisamente la Società “faro” di tutto il Centro-Sud, ma per ricordare a tutti e per sempre la nostra primaria romanità adottammo sin da subito il simbolo dell’Aquila, emblema della grandezza e della maestà dell’Impero Romano.

Ma venendo alla tematica calcistica che in questo momento più ci tocca e più La riguarda, invero, Ella deve sapere che ai primordi del secolo scorso fummo l’unico club che arrivò a competere con gli squadroni dell’Italia Settentrionale, tant’è che in quegli anni, pur senza mai vincere il titolo tricolore, arrivammo per tre volte a disputare la finalissima nazionale e più precisamente nei Campionati del 1912/13, del 1913/14 e del 1922/23.

Come certamente Le sarà noto, tuttavia, ci fu almeno un’altra occasione in cui fummo ad un passo dalla conquista di quello che per l’epoca sarebbe stato il nostro primo tricolore.

Naturalmente stiamo parlando del Campionato 1914/15, quello inopinatamente interrotto ad una giornata dal termine per lo scoppio della Grande Guerra e per il quale proprio quest’anno ricorre il relativo Centenario.

Pensi che costituisce fatto notorio che il 23 maggio 1915 la Figc decretò l’immediata sospensione del massimo campionato di calcio e che sulla base della situazione di fatto e delle conoscenze storiche pacificamente riconosciute:

A) al momento della sospensione bellica la Lazio aveva già superato la prima fase di qualificazione, era saldamente in testa al Girone Finale dell’Italia Centrale e ad un solo turno dal termine, che avrebbe dovuto disputare in casa contro il Lucca, la situazione era la seguente: Lazio 8, Roman 6, Pisa 6, Lucca 0;

B) le squadre dell’Italia Meridionale consistevano esclusivamente in due squadre campane, ancora ai primordi calcistici, che si scontravano tra loro per poi contendere il titolo di Campione dell’Italia Centro-Meridionale alla vincente dell’Italia Centrale, con l’Internazionale Napoli che in quella stagione e sino alla sospensione aveva disputato e vinto il solo derby d’andata giocato in casa contro il Naples;

C) nell’Italia Settentrionale il Genoa, il Torino l’Internazionale ed il Milan avevano anch’esse già superato la prima fase di qualificazione e stavano dando vita ad un combattutissimo Girone Finale, in cui il Genoa non poteva ritenersi affatto sicuro di prevalere perché nell’ultima giornata, mai disputatasi, si sarebbe dovuto recare in casa del Torino che all’andata l’aveva già battuto per 6 a 1 e vincendo anche nel ritorno avrebbe raggiunto in testa proprio i liguri, senza escludere, peraltro, che puranche l’Internazionale poteva ancora nutrire una qualche matematica chance di successo sulle altre concorrenti;

E) il campionato 1914/15 fu definito dalla Federcalcio mediante una delibera postbellica che assegnò “a tavolino” quel tricolore al Genoa, senza tener conto che al momento della sospensione la Lazio era oggettivamente la squadra più prossima alla

finalissima nazionale e senza tener conto dell’enorme contributo umano versato dai tesserati biancazzurri durante il primo conflitto mondiale.

Secondo quanto abbiamo recentemente acclarato, in più, l’attuale Figc non dispone di alcun atto e/o documento del Campionato 1914/15, la Federazione dell’epoca dispose l’anticipo dell’ultimo turno dal 23 al 16 maggio 1915 proprio per prevenire l’insorgenza bellica, la partita Lazio-Lucca non si disputò per il forfait di questi ultimi ed il Genoa ritenne di non dover ottemperare a tale decisione federale.

Se a questo aggiungiamo che l’Internazionale di Napoli ed il Naples non hanno lasciato alcun soggetto giuridicamente legittimato quale loro avente causa, Le risulterà di estrema evidenza come la Lazio sia oggettivamente l’unico club a poter reclamare il titolo di Campione dell’Italia Centro-Meridionale dell’epoca e conseguentemente perlomeno l’assegnazione ex aequo dello Scudetto 1914/15.

Per tutte le ragioni sopra esposte, Presidente, noi ci sentiamo come se fossimo i pronipoti morali ed i custodi della memoria degli Eroi della Lazio 1914/15, mai sufficientemente celebrati, onorati e titolati, che inizialmente ci hanno spinto a promuovere, sottoscrivere e rimetterLe la nostra Petizione e che ora dal Firmamento Biancazzurro ci chiedono di sensibilizzare le Istituzioni Federali affinché nell’anno del Centenario, anche d’ufficio, si possa pervenire in tempi stretti alla nomina di una Commissione Straordinaria mediante la quale ottenere un precipuo, compiuto ed integrale riesame del caso.

Non sembrerebbe anche a Lei un atto assolutamente equo, giusto, doveroso, meritorio e finalmente riparatorio?

In attesa di un Suo cortese riscontro, magari da metter subito sotto l’albero di Natale, Le inviamo i nostri più distinti saluti…

Gian Luca Mignogna

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Lazio-Sampdoria è una partita veramente importante e delicata per tutte e due le compagini. Sono due squadre chiamate a reagire in un confronto diretto, quindi entrambi i mister non possono permettersi errori di nessun genere. Dalle dichiarazioni arrivate dagli allenatori, si può capire quanto siano già da diversi giorni con la testa a questo match. Lo dimostrano anche le ultimissime dichiarazioni rilasciate dal mister dei blucerchiati, Vincenzo Montella, ai microfoni di SampTv:Hanno calciatori di grande livello sia a metà campo che in attacco, giocatori che possono svegliarsi da un momento all’altro nonostante la squadra stia passando un momento delicato in campionato, ma non in Europa dove non ha mai faticato”.