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UFFICIALE: Scelto l’erede di José Mourinho al Chelsea…

Mancava solo l’ufficializzazione, è arriva un’ora prima della partita del Chelsea contro il Sunderland: Guus Hiddink è il nuovo manager dei Blues. Il nome del tecnico olandese, già sulla panchina di Stamford Bridge per tre mesi nel 2009, era stato tra i primi a circolare subito dopo l’esonero di Josè Mourinho lo scorso mercoledì. Il 69/enne olandese ha firmato un contratto fino al termine della stagione, una soluzione ponte in attesa dell’arrivo – la prossima estate – di uno tra i veri obiettivi di Roman Abramovich. In cima alla lista c’è sempre Pep Guardiola ma secondo i bookmakers locali, il favorito è Diego Simeone, preferito anche agli italiano Antonio Conte e Massimiliano Allegri. La scelta di Hiddink si spiega con gli ottimi rapporti, di stima e cordialità, con Abramovich che lo aveva già voluto allo Stamford Bridge già sei anni fa dopo l’esonero di Luiz Felipe Scolari. Una scelta felice perchè l’olandese, all’epoca anche Ct della Russia, sulla panchina dei Blues aveva centrato la qualificazione alla Champions League e vinto la Coppa d’Inghilterra. In seguito Hiddink ha allenato anche la Turchia, l’Anzhi Makhachkala, e l’Olanda, finendo esonerato per non aver centrato la qualificazione a Euro 2016. Ora lo attende una nuova sfida: rivitalizzare una squadra allo sbando, lontanissima non solo dal vertice ma anche dalla zona Champions in Premier League, e attesa negli ottavi di Champions League dal Paris Saint Germain.

Fonte: Ansa

PROBABILI FORMAZIONI – Lazio, solo un cambio rispetto a giovedì. Squadra tipo per Mancini

Impegno “difficile” quello di domenica sera per la Lazio di Pioli: i biancocelesti affronteranno nel posticipo della 17° giornata di Serie A (ore 20.45) la capolista Inter, in piena corsa per lo scudetto. I biancocelesti saranno in cerca di riscatto e vogliono chiudere in bellezza l’anno, rimandando al 2016 il discorso Europa.
Ecco i probabili 11 iniziali di Inter Lazio:

INTER – (4-3-3): Handanovic; D’Ambrosio, Murillo, Miranda, Telles (Nagatomo); Medel, Guarin, Brozovic; Jovetic (Perisic), Ljajic, Icardi
A disp.: Carrizo, Dodò, D’Ambrosio, Santon, Juan Jesus, Nagatomo, Kondogbia, Felipe Melo, Perisic, Biabiany, Manaj, Palacio.

All.: Mancini

Squalificati: –
Indisponibili: Vidic
Ballottaggi : Telles 55% – Nagatomo 45%; D’Ambrosio 60% – Montoya 40%; D’Ambrosio 60% – Santon 40%; Guarin 55% – Kondogbia 45%; Jovetic 55% – Perisic 45%

LAZIO (4-3-3): Berisha; Konko, Mauricio, Hoedt, Radu; Cataldi, Biglia, Parolo; Candreva, Matri, Felipe Anderson.
A disp.: Guerrieri, Matosevic, Patric, Prce, Braafheid, Keita, Mauri, Oikonomidis, Milinkovic, Djordjevic, Onazi.
All.: Pioli

Squalificati:
Indisponibili: De Vrij, Lulic, Kishna, Marchetti, Gentiletti, Basta, Klose
Ballottaggi: Matri 60% – Djordjevic 40%

Arbitro: Paolo Silvio Mazzoleni della sezione di Bergamo
Assistenti:  Di Liberatore e Preti
Quarto uomo: Meli

L’AVVERSARIO DI TURNO – L’ultimo sforzo del 2015 si chiama Inter

La vittoria sull’Udinese ha regalato una boccata di ossigeno alla Lazio, ora l’obiettivo è cercare di chiudere l’anno solare in bellezza facendo risultato anche in campionato. Pioli è stato chiaro in conferenza stampa: “È l’ultimo sforzo dell’anno, i ragazzi devono dare l’anima in campo” . Allo Stadio Meazza però ad attenderli domani sera ci sarà un avversario ad oggi a dir poco proibitivo l’Inter del grande ex Roberto  Mancini, ma il tecnico parmense ha fiducia nei suoi ragazzi (soprattutto alla luce degli importanti segnali emersi giovedi pomeriggio in Coppa) per questo, nonostante il peso della sfida (tra l’altro in trasferta), si attende una prestazione di grande livello dai suoi ragazzi, in modo da certificare una volta per tutte la fine della crisi. Una cosa è certa, se i segnali che ha dato la sfida di giovedì pomeriggio verranno confermati anche domani allora non solo prospetterà sicuramente una bella partita ma i tifosi biancocelesti potranno tornare finalmente iniziare il 2016 come si deve…DIVERTENDOSI.
Analizziamo l’avversario di domani sera:

DATI & STATISTICHE – La squadra di Mancini sta viaggiando a gonfie vele (7 vittorie nelle ultime 8 gare) e sembra aver trovato la quadratura del cerchio. A testimoniarlo sono i numeri:

  • Handanovic è riuscito a tenere la propria porta inviolata 11 volte finora (anche qui, 7 volte nelle ultime 8 occasioni) e nei 5 maggiori campionati europei nessuno è riuscito a fare meglio di loro.
  • Dall’inizio del nuovo millennio i biancocelesti hanno ottenuto una sola vittoria in casa dei nerazzurri, a fronte di 9 pareggi (uno dei quali arrivato sul neutro di Bari) e altrettante sconfitte.
  • L’ultima vittoria risale all’8 maggio 2013: un 3-1 che ha rotto un digiuno che durava da 15 anni (autogol di Ranocchia, un rigore di Hernanes e un capolavoro balistico di Onazi regalano i tre punti ai biancocelesti).
  • La Lazio deve sfatare il “tabù Meazza”, ma anche quello delle big. In questo campionato, infatti, i biancocelesti ha collezionato solamente sconfitte contro le squadre  che occupano attualmente la parte alta della classifica. Per dare una svolta alla propria stagione e chiudere l’anno con una notevole dose di serenità non è il caso di iniziare a realizzare qualche vittoria importante?

IL MOMENTO DEI NEROAZZURRI – Il momento dell’Inter è molto positivo: la squadra nerazzurra è in testa al campionato con quattro punti di vantaggio sulla coppia di seconde Napoli-Fiorentina ed è approdata ai quarti di finale di Coppa Italia dove affronterà il Napoli di Sarri. Il principale artefice di questa sorprendente stagione è sicuramente Roberto Mancini, osannato da tutti i tifosi che ora gli chiedono di riportare il tricolore a Milano. E’ un Mancio ancora più maturo rispetto alla sua prima avventura interista, complici le importanti esperienze maturate in Inghilterra e Turchia, e questo suo cambiamento in positivo è testimoniato dalla grande attenzione con cui prepara ogni partita. Come un trasformista ridisegna e rimodella la sua squadra in modo da limitare l’iniziativa degli avversari e portare a casa la vittoria e come un psicologo fa sentire tutti importanti grazie riuscendo così a creare un gruppo unito e compatto pronti a seguirlo in ogni suo comando.  Il sofisticato turnover  usato dal tecnico permette a tutti di avere la loro occasione e di rendere al meglio una volta chiamati in causa.  I tifosi apprezzano e vedono un gruppo unito che va verso lo stesso obiettivo, un gruppo che sta lottando per le prime posizioni e che, probabilmente, lo farà fino alla fine della stagione. Il modulo? Non è importante…. Mancini infatti cambia sempre e chiede grande elasticità mentale anche ai suoi giocatori per mettere in atto le sue idee.  Solo un grande come José Mourinho è riuscito a creare una tale abnegazione nei suoi confronti dei suoi ragazzi  una volta seduto sulla panchina interista. Sarà un avversario durissimo quindi per i ragazzi di Pioli, forse il peggiore che poteva capitare in questo momento nero in cui c’è necessità di ripartire. Ma Mancini sa che la sfida di domani contro la sua Lazio in cerca di riscatto non sarà una passeggiata, anzi… e lo ha ribadito anche oggi in conferenza stampa.

LE MINACCE  – Effettivamente sono tanti i pericoli che i giocatori biancocelesti dovranno fronteggiare, da Icardi a Jovetic, da Perisic a Guarin…ma sono 2 in particolare le minacce a cui i biancocelesti dovranno prestare particolarmente attenzione, sono: l’uomo del momento Marcelo Brozovic e l’ex giallorosso Adem Ljajić.
Il croato si sta mettendo in luce, oltre che per le sue qualità fisiche e tecniche, soprattutto per la sua duttilità tattica: trequartista, interno (sia in un centrocampo a tre che a due) ed anche esterno.  Nelle ultime uscite ha dimostrato di avere anche un discreto feeling con il gol, andando a segno in 3 occasioni tra Campionato e Coppa Italia. L’ex Dinamo Zagabria è ormai anche lui  elemento fondamentale dello scacchiere tattico interista e ultimamente anche fenomeno mediatico grazie al “Brozo-Style“, la sua particolare esultanza che ha stregato tutti, diventando ormai un rito dopo ogni vittoria nelle foto di squadra.
Ljajić invece sembra un altro giocatore rispetto a quello che i tifosi della Roma sono riusciti ad ammirare solo a tratti. Il serbo a Milano (e in particolare sotto le ali protettrici di Mancini) è letteralmente rinato diventando spesso e volentieri devastante. Insomma la retroguardia biancoceleste non dormirà sonni tranquilli questo sabato sera.

COME SCENDERANNO IN CAMPO – Già in conferenza stampa mancini ha dato indicazioni importanti su chi giocherà domani sera, saranno sicuramente della partita: “Handanovic, Miranda, Murillo, Medel, Brozovic“. Questi sono i 5 pilastri, bisogna capie ora chi li affiancherà: Mancini dovrebbe schierare i suoi con un 4-3-3, che potrebbe diventare un 4-2-3-1 in base alla posizione del preziosissimo jolly Brozovic, che potrebbe agire sia da interno di centrocampo che da trequartista, così come Guarin. A difendere la porta di Handanovic dovrebbero esserci oltre ai centrali Miranda e Murillo,  D’ambrosio e Telles (in vantaggio su Nagatomo) come esterni difensivi. A completare il centrocampo, con Guarin e Brozovic, ci sarà Medel, diventato ormai un fedelissimo di Mancini. Il tridente davanti, infine, dovrebbe essere composto da Ljajic e Jovetic come attaccanti esterni (il montenegrino è leggermente favorito su Perisic). Icardi sarà il terminale offensivo.

PROBABILE FORMAZIONE – (4-3-3): Handanovic; D’Ambrosio, Murillo, Miranda, Telles (Nagatomo); Medel, Guarin, Brozovic; Jovetic (Perisic), Ljajic, Icardi  All. Mancini

Squalificati: –
Indisponibili: Vidic

Marco Lanari

 

Oikonomidis: “Il debutto, un momento speciale”

Chris Oikonomidis è uno dei gioielli della Lazio. Tante le soddisfazioni con la Primavera, ma per lui è arrivato anche il debutto in prima squadra. Il giovane australiano si è confessato ai microfoni del quotidiano online The Sidney Morning Herald: “Sono andato via di casa quando avevo 16 anni. Ho sofferto molto la lontananza dalla mia famiglia e ho avuto molte difficoltà. In Australia venivo trascurato da ogni squadra, ma io ci ho sempre creduto e decisi di trasferirmi in Europa”. Esperienze in Inghilerra, all’Atalanta e poi la Lazio: “Ho firmato un contratto quinquennale e questo significa che credono in me. Il debutto in prima squadra è stato un momento speciale che aspettavo da tanto. Ho lavorato tanto per questo obiettivo ed è stato bello vedere ripagati tutti i miei sacrifici”. Oikonomidis tesse le lodi di Miroslav Klose: “Mi dice sempre che ciò che conta nel calcio è avere la testa sulle spalle. La qualità più importante è l’umiltà e lui è una delle persone più umili che io abbia mai conosciuto”.

Nuovi disagi per i romani, sia in strada…che in casa

Lo smog non molla, e Roma ricorre ai ripari.
Nonostante il provvedimento degli ultimi due giorni che ha iposto la circolazione delle auto a targhe alterne, il livello di smog continua a essere eccessivamente elevato e così – come riporta il Messaggero – il Commissario Straordinario Francesco Paolo Tronca ha deciso di replicare, per la prima volta a Roma, nella settimana di Natale: il commissario straordinario, ha infatti firmato l’ordinanza che vieta la circolazione dei veicoli con targa dispari per la giornata di lunedì 21 dicembre e di quelli con targa pari per il giorno successivo, martedì 22 dicembre.
Il divieto resta sempre fissato dalle 7,30 alle 12,30 e dalle 16,30 alle 20,30. Potranno circolare, invece, le categorie meno inquinanti: metano, Gpl, ibride, Euro 6 e ciclomotori due ruote quattro tempi Euro 2 e moto quattro tempi Euro 3.
Le targhe alterne, però non stanno ottenendo i frutti sperati, anzi…i livelli di concentrazione delle polveri sottili continuano a salire, complice anche l’alta pressione che staziona ormai da settimane sulla Capitale. Il record è stato toccato alla centralina di Cinecittà, dove si è arrivati a 110 microgrammi per metrocubo di Pm10: più del doppio del limite (50) consentito dalla normativa europea. Ma il limite viene superato abbondantemente in tutte le centraline di rilevazione dello smog attive nella Capitale: dai 77 microgrammi al metrocubo di Tiburtina, ai 72 di Arenula, passando per i 70 di Preneste, i 57 di Francia, i 73 di Magna Grecia, i 61 di Villa Ada, i 65 di Fermi, i 57 di Bufalotta e i 65 di Cipro.
I risulati negativi del provvedimento sono dovuti anche alla scarsa informazione e i controlli quasi inesistenti hanno permesso anche ieri a tante auto con targa pari (quelle che si sarebbero dovute fermare) di circolare senza problemi per la città. Non solo, le fasce di libera circolazione – fino alle 7,30 e dopo le 20,30, ma soprattutto l’intervallo compreso tra le 12,30 e le 16,30 – sono state letteralmente prese d’assalto da chiunque dovesse spostarsi in automobile, per qualsiasi motivo, senza violare l’ordinanza del Campidoglio.

VEICOLI PIU’ INQUINANTI – Intanto nella giornata di oggi, e domani, il commissario ha disposto il blocco della circolazione per i veicoli più inquinanti all’interno della Fascia verde, dalle 7,30 alle 20,30. Lo stop riguarderà le auto a benzina Euro 0 ed Euro 1, le vetture Diesel Euro 0, Euro 1 ed Euro 2, le moto e gli scooter a due, tre, quattro ruote a 2 e 4 tempi Euro 0 ed Euro 1, le microcar Diesel Euro 0 ed Euro 1.

LIMITI IN CASA… – Una delle particolari novità previste  nell’ordinanza coinvolge anche le Case dei cittadini romani: Il commissario Straordinario Tronca ha previsto l’abbassamento a 18 gradi del valore massimo del riscaldamento per case e uffici sull’intero territorio comunale, fatta eccezione per ospedali, cliniche, scuole e assimilabili. In concomitanza con le targhe alterne, inoltre, il commissario ha disposto che venga ridotto da 12 a 8 il numero di ore di funzionamento degli impianti termici.

Jugovic: “Con l’Europa le cose cambiano. I laziali grandi tifosi”

Inter-Lazio sarà il match più atteso della 17ma giornata di Serie A. Vladimir Jugovic, ex giocatore dei nerazzurri, dei biancocelesti e della Juventus, ma soprattutto grande amico di Roberto Mancini, ha detto la sua sulla partita in programma domani allo stadio San Siro. Ecco le sue parole ai microfoni de Lalaziosiamonoi: “Il Mancio è un allenatore che ha già esperienza e che sa scegliere bene i suoi uomini. Scudetto? Ce la può fare”. Un pensiero poi sul momento difficile dei capitolini: “Mi dispiace per la Lazio, ma sicuramente qualcosa è cambiato rispetto all’anno scorso, dove c’era solo una sola partita a settimana. Ora con l’Europa è diverso. Cambia la preparazione delle partite, perché hai meno tempo a disposizione. In più ci sono diversi giocatori infortunati. Potrebbe essere questo uno dei problemi. Lo stadio vuoto? Non voglio entare in queste questioni. Quella laziale è una grande tifoseria. Quando i risultati non sono all’altezza hanno tutto il diritto di esprimere il loro dissenso”.

Mazzulla la gente Laziale è con te!

Oggi è un giorno importante, un giorno che può rafforzarti, a livello di consapevolezza facendoti diventare un campione, oppure una giornata che potrà servire per farti le ossa e accumulare esperienza per nuove sfide.

A Brescia, alle ore 23:00, andrà in scena la Finale del Campionato italiano di pugilato Neo Pro categoria pesi Leggeri. In rappresentanza per la nostra polisportiva ci sarà il nostro atleta Valerio Mazzulla che sfiderà in finale Michael Magnesi. L’atleta romano seguito dai mister Mimmo Condello e da Alessandro Elmoeti è pronto per la grande sfida.

Il match che si disputerà sulla base di 6 round, si svolgerà a Brescia, nel Palazzetto Azzurri D’Italia. La reunion pugilistica potrà essere seguita dagli appassionati sportivi, sul digitale terrestre al canale 9 di Dj TV dalle ore 23:00. Saremo in tanti a tifare l’atleta della nostra sezione pugilato, che sta facendo un ottimo lavoro sul territorio con la sua nuova palestra nel quartiere Torre Angela.

Avanti Ragazzi, noi, non molliamo mai!!!

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Lotito rifiuta un’offerta del Napoli per un centrocampista biancoceleste

Nonostante un campionato fino a questo momento alquanto sotto tono a causa di una condizione fisica non al meglio il giovane centrocampista biancoceleste Danilo Cataldi continua ad attirare su di se l’attenzione di diverse squadre. A quanto svelato dal Corriere dello Sport sul giocatore si sarebbero soffermate le attenzioni del Napoli che un paio di settimane fa, facendosi forte delle tante panchine fatte dal ragazzo in questa stagione, ha offerto 13 milioni per avere il centrocampista. Cifra prontamente rispedita al mittente dal presidente Lotito. Per il numero uno biancoceleste Danilo non è in vendita perché rappresenta il futuro della Lazio.

Mancini: “Con la Lazio non sarà facile”

Alla vigilia di Inter-Lazio il tecnico nerazzurro Roberto Mancini ha preso parte alla consueta conferenza stampa. Queste le sue parole sulla partita di domani: “L’incontro con la Lazio non sarà una gara semplice da affrontare, anche se in questo periodo ha tanti problemi la squadra di Pioli ha diversi elementi importanti che possono creare fastidi. Tenteremo di essere aggressivi sin dall’inizio ma non sarà facile riuscirci, dovremo anche essere bravi a non scoprirci perchè hanno degli attaccanti pericolosi. Non bisogna dimenticare che i biancocelesti nella scorsa stagione sono arrivati terzi in classifica e noi, anche se siamo primi, dobbiamo migliorare ancora molto. Quella biancoceleste è una squadra forte, la classifica non ne rispecchia il vero valore. Quale giocatore toglierei a Pioli?  Biglia, Candreva, Felipe Anderson, sono giocatori che fanno la differenza. E’ giusto che giochino tutti, avere in campo giocatori che giocano bene è importante. Inoltre mi auguro che i miei ragazzi non abbiano perso la concentrazione, questa è la settimana di Natale, intorno c’è tanta euforia, ma per noi, dato che giochiamo in serale, le ferie inizieranno più tardi.  Sono contento di vedere tanti tifosi intorno a noi, al Meazza fanno la differenza. I tifosi sono importanti per qualsiasi squadra. Non penso allo Scudetto, il nostro obiettivo per ora è un altro. Secondo me le prime tre squadre saranno Napoli, Juventus, Fiorentina o Roma. La più grande soddisfazione da quando sono qui? Aver recuperato molte posizioni in classifica in poco tempo, ma manca ancora un pò per dire che è la ‘mia Inter’. La delusione? Il contrattempo di ieri (ride, ndr)”.

Il contrattempo al quale si riferisce Mancini è un piccolo incidente in allenamento che ha comportato al tecnico una piccola operazione per asportare un pezzetto di menisco che si è scheggiato. Domani, però, sarà regolarmente in panchina.

Volete allenare il Camerun? Facile, ecco come candidarsi…

Bizzarra ma alquanto originale la scelta del Camerun per reclutare il nuovo allenatore. Infatti, come riportato dalla Gazzetta dello Sport, la nazionale dei Leoni indomabili, ha diramato sul proprio sito e su facebook l’annuncio di lavoro. Particolari i requisiti: oltre all’esperienza da allenatore con annesso patentino e conoscenza del calcio africano, il Camerun richiede espressamente la conoscenza di Word, Excel e Power Point. Quindi, aspiranti allenatori o presunti tali, se volete inoltrare la vostra candidatura cliccate al seguente link: http://fecafoot-officiel.com/?p=5162

Nesta nel “world all-star football team”

In occasione dell’inaugurazione del “Jaber Al-Ahmad International Stadium” di Kuwait city l’ex capitano biancoceleste Alessandro Nesta è stato invitato a prendere parte ad una gara tra il  world all-star football team e la Nazionale del Kuwait. Nella squadra di Alessandro, formata dagli ex calciatori più forti del mondo, scenderanno in campo giocatori come Roberto Carlos, Beckham, Del Piero, ZambrottaFigo e Puyol.

FORMELLO – Nessun cambio per la Lazio, tranne uno…

Squadra che vince non si cambia. Pioli ha dovuto aspettare tanto, ma alla fine la vittoria è arrivata con l’Udinese in coppa Italia e per schierare la migliore formazione contro la capolista, il mister farà fede proprio su quella messa in campo contro i friulani. Unica eccezione sarà quella di Marco Parolo, che tornerà ad affiancare Lucas Biglia e un carico Danilo Cataldi nella linea mediana. L’ex parmense prenderà il posto a Milinkovic, mentre ci sarà un altra occasione per Felipe Anderson che dovrà tornare ad essere quello di un anno fa, quando proprio a Milano contro l’Inter fece impazzire i tifosi biancocelesti. Sarà quindi un 4-3-3, senza Basta che non ha recuperato dall’infortunio che lo ha colpito in settimana.

Attaccante che segna non si cambia, e visto l’ottimo rendimento di Alessandro Matri sembra essere proprio l’ex Juve il prescelto per il ruolo di punta centrale. Klose ha dato forfait e Djordjevic è in leggero svantaggio rispetto a Matri. Keita recuperato si accomoderà in panchina, i titolari sulle fasce saranno Candreva e Felipe. Il reparto difensivo sarà lo stesso della coppa Italia anche per scelte forzate, visto l’indisponibilità di Marchetti, Gentiletti, Lulic(rientreranno tutti e tre nel 2016) e  Dusan Basta.

PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3): Berisha; Konko, Mauricio, Hoedt, Radu; Cataldi, Biglia, Parolo; Candreva, Matri, Felipe Anderson. All. Pioli.

Inter-Lazio, tra i convocati due assenze importanti…

Due squadre divise da 16 punti in classifica, due squadre che arrivano da due momenti completamente diversi. Inter e Lazio, la prima è nel suo miglior momento mente l’altra vive una situazione molto critica. Tutto sembra avvantaggiare la squadra di Mancini ma nel calcio tutto è possibile e Pioli si affida alla voglia di riscatto della sua squadra mostrata in parte già con l’Udinese in coppa Italia. Sono state da poco diramate le convocazioni da parte di Pioli con due assenze importanti, quella di Dusan Basta che sembrava recuperato nelle ultime ore, ma non sarà presente nella delicata trasferta di Milano per il fastidioso infortunio e il forfait di Miroslav Klose. Un recupero importante arriva in attacco, dove il mister della Lazio potrà contare su Keita. Di seguito la lista dei convocati per Inter-Lazio:

Portieri: Berisha, Guerrieri, Matosevic;

Difensori: Braafheid, Hoedt, Konko, Mauricio, Patric, Prce, Radu;

Centrocampisti: Biglia, Candreva, Cataldi, Felipe Anderson, Mauri, Milinkovic, Oikonomidis, Onazi, Parolo;

Attaccanti: Djordjevic, Keita, Matri.

Nesta: “Romagnoli il mio erede”. Poi racconta un bellissimo aneddoto sulla Lazio

Intervistato da Yahoo Sport, Alessandro Nesta ha raccontato la sua nuova vita da allenatore al Miami: “Mi ispiro ad Ancelotti, ho passato 8 anni con lui, abbiamo vinto tanto insieme. Interpreta bene il ruolo di allenatore, senza troppo stress ma con massima serietà. A Madrid ha fatto bene portando la decima Champions, meritava qualche anno in più”. Tornando al suo passato da giocatore, Nesta svela il suo idolo di gioventù: Chamot, per me era il miglior difensore del mondo. Mi ha aiutato quando ho iniziato a giocare a calcio, mi ha insegnato molto. E’ stato un giocatore formidabile. Ritiro Totti? Lui fa un altro ruolo. Il difensore rincorre l’attaccante, decide lui quanto correre. Finché ce la fa… “. L’ex capitano indica un suo potenziale erede, guarda caso anche lui romano e tifoso laziale: Faccio il tifo per Romagnoli, il Milan ha speso tanti soldi per averlo, mi auguro diventi una colonna della Nazionale. Il più forte che ho marcato? Ronaldo il fenomeno, il più forte di tutti. Ho giocato anche contro Messi e CR7, ma secondo me Ronaldo è stato il numero 1. Oggi i migliori giocatori sono loro due e Neymar“. Poi Nesta racconta un aneddoto del passato: “Mi sarebbe piaciuto giocare nel Real o nel Barcellona. Il Real mi chiamò ai tempi della Lazio ma io non volevo andarmene, sarei voluto rimanere a vita, il calcio per me era solo la Lazio. Poi ha avuto dei problemi economici e mi hanno venduto altrimenti sarei rimasto a lungo. Se allenerei il Milan o la Lazio? Per me sarebbe troppo stressante, anche perché non vivono un buon momento. Ho entrambi i club nel cuore, ma adesso ho fatto una scelta di vita venendo in America e Miami per cominciare è l’ideale”. In chiusura un pronostico sui prossimi europei: “Le favorite sono Spagna e Germania. L’Italia sta un po’ indietro ma nei grandi eventi si esalta”.

CONFERENZA- Pioli: “È l’ultimo sforzo dell’anno, i ragazzi devono dare l’anima in campo”

La Lazio in settimana è tornata a vincere, una boccata di ossigeno per Pioli e i suoi ragazzi. Neanche il tempo di festeggiare il raggiungimento dei quarti di finale di coppa Italia che è già tempo di pensare al campionato. La trasferta che attende la Lazio è di quelle affascinanti e stimolanti, ma tosta. San Siro aspetta i biancocelesti, in piena crisi di risultati, che cercheranno di riprendersi proprio in casa della capolista. Alle ore 13 Pioli ha parlato del match in conferenza stampa, queste le sue parole.

Che partita ti aspetti a San Siro, è pronta la Lazio?

“È facile aspettarsi una partita difficile. Giochiamo contro un avversario forte e concreto, che sembra imbattibile. Per fare risultato servirà la miglior prestazione dell’anno”.

L’anno scorso a San Siro grande Lazio e grande Felipe Anderson, sono solo ricordi sbiaditi?

“Credo che la squadra stia bene. Ci crede e vuole provare a fare il colpo. Felipe non sta rendendo al meglio, lo so io come lui, ma credo molto nel ragazzo”.

Quella con l’Udinese può essere stata la partita della svolta?

“Tutte le nostre prossime partite saranno quelle della svolta. Non può essere una sola partita a cambiare tutto. Sono contento della prestazione e dello spirito messo in campo. Domani sarà un’altra partita, in campionato siamo in difficoltà e dobbiamo fare qualcosa in più. Credo che a San Siro abbiamo le qualità per fare risultato”.

Con l’Udinese lo spirito era diverso…

“A forza di guardarci negli occhi può succedere qualsiasi cosa. Abbiamo lottato con grande spirito. L’Udinese non ha schierato la formazione titolare, ma noi abbiamo messo grande ardore in campo, e di questo sono molto contento. La capacità di reagire mi è piaciuta molto. Domani non credo riusciremo a fare 20 tiri in porta, dobbiamo essere concreti e determinati”.

Può essere la gara determinate?

“Può essere, è un’ottima occasione. Per uscire con un risultato positivo dovremo fare una grande prestazione”.

Domani dirà qualcosa di particolare ai calciatori?

“Il mio lavoro è quello di motivare i ragazzi. Giocando ogni tre giorni devo lavorare più sulla testa che sui dettami tattici. I giocatori però sanno che domani devono dare l’anima in campo”.

Basta ci sarà?

“No, non ha recuperato. Abbiamo parecchi infortunati, ora stringiamo i denti”.

Matri?

“Tutti i giocatori hanno momenti di condizione migliori e peggiori. In questo momento è l’attaccante che dà più garanzie”.

Come giocherà domani la Lazio?

“Sarà determinante mantenere la compattezza per 90′. Giochiamo contro un avversario che ha grande qualità, non potremo permetterci errori. Dal punto di vista tecnico serve grossa attenzione”.

Arriva il mercato, in uscita si teme qualcosa?

“Sono domande che dovete fare alla società. Continuate a chiederle a me e non capisco il motivo, è chiaro che il mercato di gennaio deve vederci rinforzati!”.

Primavera, la Lazio regala spettacolo, 5-1 sul campo della Virtus Lanciano

Nessuno aveva mai vinto quest’anno sul campo del Lanciano in campionato, ma dopo il successo all’ultimo respiro contro il Napoli, la Lazio Primavera dimostra di aver ritrovato la forma migliore vincendo addirittura in goleada all'”Esposito”, dove tutte le altre squadre avevano realizzato appena tre gol in questo girone d’andata. Una chiusura d’anno senz’altro incoraggiante per la squadra di Simone Inzaghi, che sembra ormai uscita dalla crisi autunnale. I biancocelesti tornano a vincere dopo 97 giorni in trasferta e, soprattutto, vincono per la prima volta in questa stagione due partite consecutive in campionato.

EUROGOL MURGIA – Virtus Lanciano e Lazio si ritrovano faccia a faccia in campionato dopo tre anni. Fasi di studio nelle prime battute del match, ma dopo 8′ la Lazio si trova alle prese con una delle sue solite amnesie difensive. Carpentieri si ritrova a tu per tu con Matosevic, ma manca clamorosamente la facile occasione. Un campanello d’allarme per la Lazio che all’11’ reagisce nella maniera migliore, con il gol. E che gol! I biancocelesti pescano il jolly con una spettacolare conclusione di Murgia dai trentacinque metri, che lascia di stucco il portiere Antonini e tutto il pubblico di casa.

RADDOPPIO MANONI – Il ritmo della partita resta comunque vivace: conclusioni dalla distanza da una parte e dall’altra, Rokavec ci prova ma è la Virtus Lanciano ad avere la grande occasione con Hiwat, che con un gran destro ad incrociare coglie il palo a Matosevic battuto. La Virtus Lanciano si dimostra dunque pericolosa, ma è nella fase centrale del primo tempo che la Lazio riesce a piazzare il break decisivo. Al 28′ inserimento vincente di Manoni che sigla il raddoppio, bissando così la marcatura che era valsa i fondamentali tre punti contro il Napoli. Subito dopo una magistrale punizione di un ispiratissimo Murgia si stampa sulla traversa.

IL LANCIANO NON MOLLA – Al 33′ Lazio costretta alla prima sostituzione: scelta obbligata per Simone Inzaghi con Cardoselli che accusa un problema fisico, al suo posto entra in campo il giovane classe ’98 Beqiri. La Lazio sembra a questo punto padrona del campo, anche se Battista prima dell’intervallo impegna severamente Matosevic. Nella ripresa la Lazio cerca sempre il controllo del match, ma il Lanciano in avanti sa sempre far male. Al 12′ ancora Battista mette a dura prova i riflessi di Matosevic, che non può nulla però sul successivo tap-in di Carpentieri.

LA LAZIO DILAGA – E’ in questo momento che si vede la maggior brillantezza degli aquilotti in questa fase della stagione. Sale in cattedra Alessandro Rossi, che realizza una magnifica doppietta, prima sfruttando un assist dell’attivissimo Beqiri, quindi approfittando di una uscita difettosa di Antonini siglando il poker. Ci pensa il neo entrato Cinti, dopo un’iniziativa di Aimone Calì, a mettere il sigillo sulla goleada biancoceleste. 5-1 al Lanciano e per la Lazio Primavera sarà senza ombra di dubbio un buon Natale.

Fabio Belli

IL TABELLINO

Marcatori: 11′ Murgia (L), 29′ Manoni (L), 57′ Carpentieri (V), 78′ Rossi (L), 86′ Rossi (L), 88′ Cinti (L)

VIRTUS LANCIANO (4-3-3): Antonino; Grozdic, Pollice, Caruso, Scutti; Serafini, De Cerchio (73′  Di Napoli) , Hiwat (68′ Selvallegra); Carpentieri, Tassi, Battista (84′ Troilo). A disp. Stefanelli, Luciani, D’Intino, Nardecchia, Comparelli, Giovannelli.  All. Primo Maragliulo

LAZIO (4-3-3): Matosevic; Dovidio, Mattia, Quaglia, Seck; Cardoselli (33′ Beqiri), Murgia, Rokavec (83′ Cinti) ; Manoni, Rossi, Bezziccheri (59′ Calì). A disp.: Borrelli, Cotani, Collarino All. Simone Inzaghi

ARBITRO: Spinelli (sez. Terni).

ASS.: Pizzi-Campitelli.

NOTE. Ammoniti: 18′ Dovidio (L), 30′ Serafini (V), 40′ Battista (V), 43′ Caruso (V), 70′ Manoni (L), 75′ Rokavec (L). Recupero: 5′ st, 3’st.

Rocchi sprona la Lazio: “Spero in un moto d’orgoglio contro l’Inter”

Il grande ex biancoceleste Tommaso Rocchi, che ha vissuto anche una parentesi nerazzurra, ha parlato ai microfoni di FcInter1908.it: “Inter-Lazio sarà una bella partita, è una sfida sempre affascinante. L’Inter è favorita, arriva molto bene, galvanizzata da questo primato. La Lazio sta vivendo un momento negativo, c’è un ambiente che non è contento e un allenatore a rischio, ma magari una super partita, dettata dall’orgoglio, potrebbe permettere ai biancocelesti di fare risultato. L’Inter mi ha fatto una buona impressione, le critiche andrebbero fatte ad altre squadre. Sta facendo bene, è una squadra molto ben strutturata per merito di Roberto Mancini. Le storie sul giocar bene o male lasciano il tempo che trovano. Ha trovato un certo ritmo, una certa continuità e ad oggi merita senza dubbio il primo posto. Candreva? Parliamo di un giocatore importante che sta vivendo un momento poco felice. Potrebbe servire all’Inter, ma bisogna vedere come si svilupperà la trattativa, visto che Candreva è molto importante per la Lazio. Può darsi ci sia qualche scambio, con Ranocchia come contropartita, visto che alla Lazio serve un difensore. Candreva è un giocatore valido, importante: sarebbe un bell’acquisto per l’Inter”. Chiosa finale con un pronostico:A malincuore (sorride, ndr), penso sia più favorita l’Inter”. 

Alla Juve lo scudetto del fair play finanziario, al Milan quello del miglior vivaio

Juventus campione d’Italia del Fair Play finanziario, Milan «miglior vivaio» della Serie A: le due società sono state premiate ad Arezzo, dove si è svolta la prima edizione del premio Fair Play Finanziario, alla presenza del vice presidente Uefa Giancarlo Abete. «I tifosi chiedono vittorie e trofei – ha affermato l’ex n.1 della Figc – ma spesso ci dimentichiamo che i successi sono frutto di programmazione e investimenti mirati. Il Fair Play finanziario voluto dall’Uefa non è solo una dimensione etica, ma una norma da rispettare». La manifestazione, organizzata dall’Associazione Premio Fair Play Mecenate, in collaborazione con l’agenzia Sporteconomy, è stata preceduta dal workshop «Il futuro del Fair Play Finanziario» presentato dal giornalista Rai Enrico Varriale. Per valutare lo stato di salute economica dei club la giuria ha preso in considerazione i bilanci relativi alla stagione 2014/2015, seguendo regole omogenee, e sono state escluse le società con risultato d’esercizio negativo e superiore ai cinque milioni e quelle con patrimonio netto negativo. In base a precisi parametri che la giuria ha analizzato, lo scudetto del Fair Play Finanziario è stato assegnato alla Juventus. Menzione d’onore per il Torino che, come ha sottolineato la giuria, ha saputo trovare il giusto equilibrio tra dimensione economica e sportiva. Quanto al Milan, è risultato essere la società che ha offerto più calciatori alle rappresentative under in prossimità della Nazionale A. Il responsabile del settore giovanile rossonero, Filippo Galli, ha ritirato il premio, ricordando che «la presenza in prima squadra di giocatori come Donnarumma, Calabria e De Sciglio è l’esempio del lavoro svolto».

Fonte: Ansa

Mourinho disoccupato di lusso. Ecco a quanto ammonta la buonuscita del Chelsea

La nazionale può attendere, nel futuro prossimo di Josè Mourinho c’è il calcio del fine settimana, una squadra di club, meglio ancora se in Premier League. Per il momento l’ormai ex tecnico del Chelsea si è chiuso in un riservato silenzio, ha preferito non commentare l’esonero che gli è stato comunicato giovedì pomeriggio nel corso di un incontro lampo subito dopo il pranzo di Natale. Dieci minuti – presenti Roman Abramovich, il presidente Bruce Buck e il direttore generale Eugene Tenenbaum – per dirgli che il suo tempo era scaduto. Mou ha raccolto i suoi effetti personali, compreso un cartonato che lo raffigura a dimensioni originali, prima di lasciare il centro sportivo di Cobham, coprendosi il volto con il cappuccio di una felpa. Deluso ma non sorpreso dalla decisione del club: erano settimane che il suo agente Jorge Mendes trattava con i legali dei Blues la buonuscita. Trovato l’accordo, sulla base di circa 14 milioni di euro, il divorzio è stato ratificato. E adesso? Mou si è congedato, forse per sempre, dal Chelsea, ma non dalla Premier League. Non ha mai nascosto la sua preferenza per l’Inghilterra dove ha comprato casa (Londra) e la sua famiglia si è perfettamente integrata. Ma, esclusa l’ipotesi che resti fermo oltre il prossimo giugno, le possibilità, almeno al vertice, appaiono limitate. Con il Manchester City molto vicino a Pep Guardiola, e l’Arsenal fermo su Arsene Wenger, l’unico top-team (potenzialmente) alla portata del 52/enne portoghese è il Manchester United. Già nel 2013, all’indomani del ritiro di Sir Alex Ferguson, il suo nome era stato accostato ai Red Devils che però alla fine – su suggerimento dello stesso Ferguson – avevano optato per David Moyes. A fine stagione lo United rischia di trovarsi nuovamente nella stessa situazione, in cerca di un manager. Non solo il pubblico dell’Old Trafford ma ora anche la dirigenze comincia ad essere stufa di Louis van Gaal, incapace di dare un gioco decente alla squadra dopo una stagione e mezza, e nonostante i massicci investimenti. Il Teatro dei Sogni pretende vittorie e spettacolo: il pragmatismo di Mou garantisce le prime a scapito del secondo. Ma certo solo il suo carisma potrebbe rivitalizzare una piazza che rischia per il terzo anno consecutivo di chiudere senza titoli. Altre soluzioni, almeno in Premier, non sembrano essercene. Così come appaiono del tutto infondate le voci su un suo possibile ritorno a Madrid, e non solo per la pronta smentita di Florentino Perez. Rimpianto da parte del pubblico del Bernabeu, come è appena successo al Chelsea, Mou aveva chiuso col Real in rotta frontale con gran parte dello spogliatoio (a partire da Cristiano Ronaldo). Improbabile immaginare una rappacificazione, anche perchè oggi il portoghese ha smarrito (almeno in parte) quella aura da invincibile. Le offerte, comunque, non gli mancheranno. E dopo il prossimo Europeo diverse nazionali (a cominciare dal Portogallo) potrebbero rinnovare la propria guida tecnica. Mou ha sempre detto di voler chiudere la carriera su una panchina internazionale. Ma non ora, quel finale è ancora lontano.

Fonte: Ansa

Guardiola: “Domenica vi svelo il mio futuro. Ancelotti? Un grande!”

Dopodomani Pep Gurdiola svelerà il suo futuro agonistico che, ha spiega oggi il tecnico del Bayern Monaco in conferenza, il presidente del Consiglio del club, Karl Heinz Rummenigge, «già conosce. Lui sa quello che penso anche perché abbiamo parlato spesso di quest’argomento – ha aggiunto l’allenatore catalano – e dopodomani sapremo cosa succederà. Il presidente del club Karl Heinz Rummenigge ha sempre detto che avremmo parlato dopo l’ultima giornata del girone di andata di Bundesliga e oggi dico la stessa cosa», ha risposto Guardiola che domani guiderà i bavaresi nella trasferta di Hannover, 17/ma giornata di Bundesliga. Bocca cucita sul suo futuro, meno sul suo possibile sostituto in Baviera, Carlo Ancelotti, definito «una grande persona e un grande allenatore».

Fonte: Ansa