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RASSEGNA STAMPA – Lazio-Udinese, ultima spiaggia per Pioli

C’è un solo risultato con l’Udinese per sperare di restare ancora aggrappato alla panchina biancoceleste. Pioli avrà i brividi domani pomeriggio: “Noi abbiamo bisogno di vincere, è scontato ed è l’unica medicina. La Lazio ha voglia e deve passare il turno in Coppa Italia”. Per provare a uscire dalla crisi: “L’unico modo è valutare tutte le situazioni. Anche in questo buio, ci sono cose positive. I particolari stanno influenzando i nostri risultati, commettiamo ingenuità che penalizzano le nostre prestazioni. Sto lavorando anche nella testa dei giocatori, che mi dimostrano il veleno per uscire da questo maledetto momento”. La testa di Pioli è pronta a saltare, il tecnico è concepibilmente nervoso in conferenza stampa: “Non ci sono novità. Quando ci sono risultati negativi, qualunque allenatore viene messo in discussione. Se volete parlare della panchina, parlatene con Tare e Lotito”. Otto ko in campionato, appena 20 punti in 16 giornate. La Coppa Italia a questo punto diventa il modo più semplice per tornare in Europa: “L’anno scorso abbiamo fatto un grande percorso e possiamo ripeterlo. Ma tutto dipende da domani. L’Udinese sta vivendo un momento difficile, ma verrà qui all’Olimpico per vincere”.

FUTURO
Petkovic ha confessato al Messaggero di rivedersi in questa situazione di Pioli: “Non ho letto le sue dichiarazioni, non conosco la sua esperienza, ma la mia. E la mia stagione non è conclusa”. Stefano da Parma si vede ancora a lungo alla Lazio: ”Sì, ci credo e sto studiando il modo per restare. Sono vicino alla mia squadra”. Niente turn over con l’Udinese: “Ho preparato la partita e oggi vedrò la situazione degli acciaccati. Schiererò la formazione migliore, perché voglio raggiungere i quarti”. C’è la pressione sulle scelte tecniche: “Io non lavoro sempre in modo uguale. Io cerco di crescere. Le decisioni sono sempre difficili da prendere, ma si prendono nel bene della squadra”.

Fonte : Il Messaggero

Protesta di Platini contro il Comitato Etico della FIFA

Il presidente sospeso dell’Uefa Michel Platini non sarà presente all’audizione presso il comitato etico della FIFA prevista per venerdì. La decisione dell’ex stella della Juventus deriva dalle indiscrezioni emerse nei giorni scorsi, e riprese da diversi media, secondo le quali Andreas Bantel, portavoce della commissione d’inchiesta che ha investigato sul caso, ha anticipato che Platini e il presidente sospeso della FIFA Joseph Blatter verranno squalificati a vita dal mondo del calcio. Bartel ha successivamente diffidato la stampa ad utilizzare quelle dichiarazioni perché frutto di «un’intervista non autorizzata». I legali di Platini hanno sottolineato che le osservazioni di Bartel mostrano «un disprezzo per la presunzione di innocenza» e che Platini non presenzierà all’udienza in segno di «indignazione per una condotta che mostra la volontà politica di impedirgli di correre per la presidenza della FIFA». Il comitato etico, in una nota, ha affermato che il caso Platini è stato trattato «in modo indipendente e imparziale». Platini e Blatter attendono il verdetto definitivo del comitato etico della FIFA sul caso legato a un pagamento ricevuto nel 2011 dal presidente sospeso dell’Uefa per servizi resi tra il 1998 e il 2002. Entrambi hanno fin da subito negato le accuse di corruzione a loro carico.

Fonte: AdnKronos 

COPPA ITALIA – Juve, poker ai cugini del Toro. Ai quarti con Lazio o Udinese

L’urna della Champions è antipatica? C’è il derby numero 190 per superare lo shock dell’abbinamento col Bayern. E per ricordare a tutti che la Juve è vicecampione d’Europa non per caso. Bianconeri qualificati ai quarti di Coppa Italia con un pesante 4-0 al Torino. Solo problemi di abbondanza per Allegri, in questo finale d’autunno a tutta birra: Zaza fa doppietta, prima dei sigilli di Dybala e Pogba.
I BOMBER DI SCORTA — E’ la serata di Rugani, che prende posto nel trio di centrali bianconeri, ma anche di Ichazo tra i pali della porta granata. Per il resto, però, niente seconde linee in campo: Morata e Zaza non sono i titolari del momento, ma è difficile bollarli con l’appellativo di riserve. Dopo 28 minuti nervosetti, in cui l’azzurro rischia il rosso per doppio giallo (e scusate il mix di colori), ecco che arriva l’1-0. Gol bellissimo, gran sinistro di prima intenzione di Zaza sul cross teso da sinistra dello spagnolo.
POCHI TIRI E’ l’unico vero sussulto in 45 minuti nei quali Neto e Ichazo restano inoperosi. Maxi Lopez si vede poco, Belotti spreca l’unico tiro da posizione vagamente interessante che gli capita, Bruno Peres si vede in avanti più di Baselli, molto impegnato in copertura. Ci sta: fronteggiare un centrocampo in cui i tre interni si chiamano Khedira, Marchisio e Pogba non è una passeggiata.
ROSSO, POI ZAZA-BIS — L’intervallo sembra giovare più alla Juve che al Toro: appena ripartiti, Glik rischia il rigore con tocco di braccio in area, Ichazo si distende per deviare un tiro di Morata e Bonucci si vede annullare una rete per fuorigioco, proprio sugli sviluppi del corner. Ma il peggio deve ancora venire: al 5′, mentre i granata sono temporaneamente in dieci (Moretti è a bordo campo), l’ex Molinaro rimedia il secondo giallo con un intervento scomposto. L’inferiorità numerica, così, diventa permanente, come la rabbia di Ventura. E Zaza ne approfitta subito, siglando la doppietta al 6′, favorito da un rimpallo in area. Un altro tackle rischioso dell’ex Sassuolo convince Allegri a sostituirlo con Dybala: ovazione dello Stadium per entrambi.
DYBALA E POGBA — A quel punto, pur mancando molti giri di lancette alla fine e nonostante l’ingresso in campo (tra gli altri) di Quagliarella, il match ha poco da dire: bianconeri in controllo assoluto, granata che badano a contenere il passivo e provano a ripartire in contropiede quando possibile. Ma non è facile arginare la Juve, di questi tempi, né tanto meno Dybala. L’argentino fa le prove del 3-0 e lo trova con un sinistro perfetto al 28′, poi è Pogba a completare il poker su punizione al 37′. L’unico che non partecipa alla festa è Morata, che non trova il gol personale. Non è il suo periodo fortunato, ma la stagione è lunga. E quella scorsa non l’ha finita malissimo.
Fonte: Gazzetta.it

Un’iniziativa per gli abitanti del litorale laziale

Una grande notizia per tutti gli abitanti del litorale laziale. Infatti, dopo la celebrazione da parte del Santo Padre nel giorno dell’immacolata, i cittadini avranno la possibilità di partecipare ad un’altra importante cerimonia che si terrà a Fiumicino.

In occasione del Giubileo Straordinario della Misericordia, la cappella del Bambino Gesù di Palidoro è stata designata dal Vescovo Gino Reali come una delle quattro Porte Sante della Diocesi di Porto-Santa Rufina. La celebrazione di apertura si terrà giovedì 17 dicembre, dalle ore 13, presso la sede di Palidoro dell’Ospedale Pediatrico della Santa Sede (via della Torre di Palidoro, snc – Fiumicino). La liturgia inizierà con la processione dei presenti dalla ludoteca “Castello dei sogni” sino all’ingresso della cappella dell’Ospedale di Palidoro, Porta Santa giubilare. Seguirà il rito di apertura della Porta e la Santa Messa, officiata da Monsignor Gino Reali, Vescovo di Porto-Santa Rufina. Durante la celebrazione si procederà con la benedizione del presepe e di alcune tele raffiguranti scene di misericordia realizzate dalle mamme dei bambini ricoverati e con il battesimo un piccolo paziente dell’Ospedale.

Un momento per riunire adulti e bambini sotto il segno della cristianità e dei valori regalando, a pochi giorni dal Natale, calore e conforto ai più piccoli ospiti della struttura.

Stankovic: “Sarebbe perfetto vincere contro la Lazio”

«Sarebbe perfetto vincere con la Lazio, chiuderebbe un ciclo. È una bella squadra, ma ultimamente in difficoltà. Loro cercheranno di battere la capolista a Milano, ma noi prepareremo la partita per stare tranquilli»: lo ha detto il club manager dell’Inter, Dejan Stankovic, intervistato da Sky a margine della festa di Natale degli sponsor del club nerazzurro. Nella lotta scudetto sono tante le avversarie temibili secondo Stankovic: «Tutte quelle che stanno sopra, Fiorentina, Napoli e anche la Roma nonostante il periodo no. Temo di più la Juve forse, hanno avuto una falsa partenza, ma rimangono gli avversari da battere».

Adios Benitez: il suo successore sarà un ex “galactico”

Un addio annunciato, un destino segnato, scritto. È quello di Rafa Benitez, il cui arrivo sulla panchina del Real Madrid ha presto fatto rimpiangere l’allenatore della decima Champions, Carlo Ancelotti. La stampa spagnola e quella francese danno per «assolutamente certo» il divorzio dal tecnico ingaggiato l’estate scorsa dal presidente Florentino Perez, che aveva da poco concluso la propria esperienza nel Napoli. Al suo posto, sempre secondo i media più vicini alla ‘Casa blancà‘, arriverà, ma non subito bensì a giugno, l’ex “galactico Zinedine Zidane, idolo dei tifosi del Madrid, protagonista di tanti successi nella squadra più titolata di Spagna. Zidane attualmente allena il Real Madrid Castilla, l’ex squadra B. È risaputo, alla luce degli recenti tracolli (l’ultimo dei quali domenica, contro il Villarreal), come si sia ormai interrotto il già breve ed esile feeling con ‘Don Rafà‘, che in realtà non è mai entrato nel cuore di tifosi e giocatori, ma ha trovato spazio solo in quello di Perez, che lo ha voluto fortemente sulla panchina dei ‘blancos‘. Ultimamente, stando ai media, anche il massimo dirigente del club catalano si sarebbe ‘staccatò dal tecnico, mettendolo in discussione e ponendo le basi per la promozione di ‘Zizoù‘. La nostalgia per Ancelotti, i malumori di diversi giocatori, su tutti Cristiano Ronaldo – nei giorni scorsi molto esplicito su Ancelotti, definito «un grandissimo tecnico» – hanno determinato una situazione piuttosto complicata. Un aperitivo di crisi tecnica, insomma. Secondo As, Zidane gradirebbe non subentrare a stagione in corso, per tutta una serie di motivi. Ma l’avvicendamento non sarebbe da escludere in toto, soprattutto se il Madrid continuerà a procedere con i fari spenti. Attualmente i ‘Galacticos‘ si trovano a -5 dalla coppia di testa nella Liga, formata da Barcellona e Atletico Madrid, con la squadra di Simeone che ha agganciato i blaugrana proprio nell’ultimo week-end, grazie al sofferto successo interno di misura sull’Athletic Bilbao e al concomitante pareggio casalingo dei campioni d’Europa contro il Deportivo La Cortuna, dopo il 2-0 iniziale. A febbraio il Real se la vedrà contro la Roma, nello scontro a eliminazione dirette valido per gli ottavi di Champions. Con o senza Benitez in panchina.

Fonte: ANSA

E’ la Tim Cup delle “piccole”: dopo la Roma, un’altra grande viene eliminata agli ottavi…

POTERE ALLE PICCOLE. Sarà ricordata come la Coppa Italia delle imprese delle piccole. Dopo la clamorosa eliminazione della Roma, anche la Fiorentina di Paulo Sousa esce agli ottavi di Tim Cup. Un’altra piccola, stavolta di Serie A, fa fuori dalla Coppa Italia una big: il tenace Carpi di Castori, infatti, passa a Firenze grazie alla rete di Di Gaudio al minuto 76′ ed accede così ai quarti di finale dove incontrerà la vincente di domani tra Milan e Sampdoria. Partita che si è accesa nel finale, come testimoniano le espulsioni di Mbakogu e Gonzalo Rodriguez al quinto minuto di recupero. Un’altra sorpresa in questa giornata di Tim Cup. Possiamo dire che in questa edizione l’impossibile sta diventando normalità.

I viola dicono così subito addio ad uno degli obiettivi stagionali e questo ha proprio non va giù al tecnico portoghese Paulo Sousa: «Sono arrabbiato e deluso. Non era un risultato a cui pensavo. Abbiamo creato azioni da gol ma non le abbiamo concretizzate. Si vedeva sempre più una squadra che voleva risolvere la partita da sola, con le individualità – ha sottolineato l’allenatore al termine della gara – e questo ci ha fatto allungare, e ha dato opportunità ai nostri avversari di coprire bene e di farci male in ripartenza». Una Fiorentina che ha mostrato, nell’ultimo mese, un problema di gamba e di testa. Per Sousa, invece, la situazione è diversa: «Abbiamo corso anche più di quanto siamo abituati, perchè gli spazi erano ampi. Ma quando ti proponi da solo, fai organizzare gli avversari e favorisci le ripartenze. Correndo di più. Sono pochissimi i giocatori al mondo che oggi riescono a vincere la partita da soli. La base è la squadra, quando non c’è questa chiarezza abbiamo più difficoltà».
In casa Carpi, invece, la gioia e tanta per aver centrato l’impresa. A cominciare dal tecnico Castori: «Mi aspettavo di fare una bella partita, dopo la sconfitta di Empoli mi aspettavo una reazione. Abbiamo cominciato a crederci nella ripresa, la Fiorentina non è stata molto pericolosa. La vittoria è figlia di una buona prestazione, che ci dà fiducia e autostima. La Fiorentina? È un’ottima squadra, è facile cedere attenzione passando dalla Juventus al Carpi. Mi sembra che ci tenessero a passare il turno, c’erano tutti i titolari. Questo avvalora la nostra impresa»

Fonte: ANSA

Si rinnovano i disagi per gli automobilisti romani…

Giovedì e venerdì targhe alterne dalle 7.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 20.30
A causa del persistere dell’alta concentrazione di agenti inquinanti nell’atmosfera rilevata dalla rete di monitoraggio, il Commissario di Roma Capitale, Francesco Paolo Tronca, ha firmato l’ordinanza con cui si dispone il traffico a targhe alterne nelle giornate di giovedì 17 e venerdì 18 dicembre. Giovedì 17 non potranno circolare all’interno della Fascia Verde le auto e le moto con l’ultima cifra della targa dispari, dalle 7.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 20.30. Venerdì 18 dicembre non potranno circolare all’interno della Fascia Verde le auto e le moto con l’ultima cifra della targa pari, dalle 7.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 20.30.
Si rammenta, inoltre, che, a tutela della salute è permanente il divieto di circolazione degli autoveicoli che appartengono alle categorie Pre-Euro1 (cd Euro 0) a partire dal 15 dicembre, mentre per gli autoveicoli appartenenti alle categorie Euro1 benzina e diesel e Euro2 diesel è stato disposto il blocco dal 15 dicembre 2015 al 31 marzo 2016. Il divieto, in entrambi i casi, è in vigore dal lunedì al venerdì esclusi sabato, domenica e festivi infrasettimanali.
Infine, sempre nella giornata di giovedì 17 dicembre, a causa del perdurare del superamento del limite degli agenti inquinanti, dalle ore 7.30 alle ore 20.30 scatta il blocco della circolazione all’interno della “Fascia Verde” per i motoveicoli e ciclomotori a due, tre, quattro ruote a 2 e 4 tempi “euro 0” e “euro 1”.

TIM CUP – I convocati di Pioli: uomini contati in difesa

Al termine dell’allenamento odierno il tecnico biancoceleste Stefano Pioli ha diramato la lista dei convocati in vista della sfida di domani pomeriggio contro l’Udinese (ore 16:00) allo Stadio Olimpico di Roma.

Portieri: Berisha, Guerrieri, Matosevic;

Difensori: Braafheid, Hoedt, Konko, Mauricio, Patric, Prce, Radu, Seck;

Centrocampisti: Biglia, Candreva, Cataldi, Felipe Anderson, Mauri, Milinkovic, Morrison, Oikonomidis, Onazi;

Attaccanti: Djordjevic, Klose, Matri.

Kristjan Matosevic indosserà la maglia numero 66.

 

Infermeria, ecco le parole del dott. Bianchini

In casa Lazio, l’infermeria continua a riempirsi. Oggi in Paideia visite per Santiago Gentiletti e Federico Marchetti. Il dott Bianchini, attraverso i microfoni di Lazio Style Radio, ha fatto il punto sulle condizioni del difensore argentino e del portiere di Bassano del Grappa: “Oggi Santiago Gentiletti è stato sottoposto ad un controllo per vedere la situazione del ginocchio. L’atleta sentiva dolore nella zona sopra il ginocchio. Fortunatamente non vi è nulla di particolare, ma si è però evidenziata una lesione di primo grado al semimembranoso, e quindi per lui si inizierà un protocollo terapeutico. Controlli in Paideia oggi anche per Federico Marchetti. Il portiere ha una lesione di primo grado al bicipite femorale, seguirà anche lui un protocollo specifico. Entrambi gli atleti non potranno essere disponibili domenica. Le problematiche vanno comunque valutate giorno per giorno”. Due parole anche sulla situazione di Basta e Keita: “Il primo non è stato convocato, ma puntiamo a recuperarlo per domenica. Il secondo, pur avendo lavorato con la squadra, abbiamo preferito non rischiarlo”.

FORMELLO – Le ultime alla vigilia di Lazio-Udinese

In quel di Formello l’aria è un po’ pesante. Conferenza stampa e rifinitura hanno fatto capire una cosa, che forse già si sapeva: Lazio-Udinese per Stefano Pioli vale molto di più di un ottavo di Tim Cup. Ed è per questo che scenderà in campo la formazione migliore. L’unica novità sarà il ritorno di Braafheid, al debutto stagionale. Ovviamente però bisognerà fare i conti con gli infortuni e la squalifiche. Out Marchetti, Basta, Gentiletti, il lungodegente de Vrij, Lulic, Keita e Kishna. Sarà assente per squalifica Marco Parolo.

Quindi, davanti a Berisha, spazio, come detto a Braafheid, Mauricio, Hoedt e Konko. Panchina per Stefan Radu. A centrocampo, Mauri ed Onazi non sono ancora in perfetti condizioni e dunque dovrebbero scendere in campo Biglia, Cataldi e Milinkovic Savic. In attacco il tridente dovrebbe essere composto da Candreva, Djordjevic e Felipe Anderson. Matri potrebbe essere lasciato a riposo per la trasferta di Milano contro l’Inter.

PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3): Berisha; Konko, Mauricio, Hoedt, Braafheid; Cataldi, Biglia, Milinkovic; Candreva, Djordjevic, Felipe Anderson. All. Pioli.

COPPA ITALIA – Clamoroso all’Olimpico!

Clamorosa eliminazione negli ottavi di finale di Coppa Italia: la Roma è stata eliminata dallo Spezia. La partita, disputata allo stadio Olimpico, è stata decisa ai calci di rigore con il risultato finale di 2-4 per i liguri, dopo lo 0-0 al termine dei tempi supplementari. Decisivi gli errori di Pjanic e Dzeko. Partita avara di grandi emozioni con i giallorossi di Garcia non in grado di creare pericoli ad uno Spezia attento in difesa ed abilissimo nelle ripartenze. Lo Spezia affronterà nei quarti di finale l’altra sorpresa della competizione, l’Alessandria di Gregucci che ieri allo stadio Marassi ha sconfitto il Genoa.

Thereau e Felipe in coro: “Hanno grandi problemi, possiamo farcela”

Il sito Udineseblog.it ha riportato le parole di Thereau e Felipe sull’incontro di Coppa Italia in programma domani pomeriggio contro i biancocelesti di Pioli. L’attaccante friulano ha dichiarato: “I biancocelesti stanno vivendo un momento difficile, non sono abituati a trovarsi a metà classifica e stanno soffrendo. Avevano iniziato bene ma adesso hanno diversi problemi. Dovremo essere bravi a sfruttare le nostre occasioni per provare a passare il turno. Giocare in trasferta è sempre difficile ma speriamo di ottenere qualcosa di importante sfruttando le loro paure”. Al giocatore friulano fa eco anche il compagno di squadra Felipe: “A parte il momento particolare che stanno attraversando la Lazio è una buona squadra. Ha diversi giocatori di qualità che possono risolvere la partita. Faranno di tutto per vincere, anche perchè dopo una settimana di ritiro vorranno rifarsi, ma anche noi vogliamo passare il turno”. 

Toto difensore: spunta l’ennesimo nome…

L’infortunio occorso a Gentiletti, di cui non si conosce ancora la reale entità, costringerà il Direttore Sportivo Tare a cercare più di un profilo per il pacchetto arretrato. Ed ecco che spunta l’ennesimo nome in casa Lazio per rinforzare la difesa nell’imminente sessione di mercato di gennaio: secondo indiscrezioni raccolte da Calciomercato.com la squadra biancoceleste starebbe valutando il profilo di Luca Caldirola, difensore scuola Inter ed attualmente in forza ai tedeschi del Darmstadt in prestito dal Werder Brema. Il giocatore, classe ’91, vanta una buona esperienza con oltre 50 presenza in Bundesliga.

Stefano Re Cecconi: “Nei biancocelesti manca l’attaccamento alla maglia. Mio padre…”

Ai microfoni di Lazio Style Radio è intervenuto Stefano Re Cecconi per ricordare il padre e commentare la situazione in casa biancoceleste. Questo il ricordo del grande Luciano: Mio padre sarebbe stato un giocatore moderno. Rivera mi disse che quando giocava contro di lui aveva sempre delle difficoltà. Grazie a Maestrelli divenne un giocatore importante di quella grande Lazio. Mio padre è sempre stato un calciatore umile, per lui contava la squadra non il singolo. Dopo aver segnato al Milan, nell’intervista dopo l’incontro, disse che l’importante era la vittoria della Lazio. Il paragone con la squadra di oggi: “Ora il calcio è diverso, ma non i tifosi. Loro giustamente vogliono sempre vedere giocatori attaccati alla maglia, la squadra di Pioli ha il dovere di fare di più. Le questioni personali passano in secondo piano, tutti devono essere uniti ed avere lo stesso obiettivo. Bisogna ridimensionarsi non posso credere che la grande squadra dello scorso anno non ci sia più. giocatori sono gli stessi, sono loro a doverci spiegare quale sono i problemi che hanno portato a questa situazione”.

 

Inzaghi: “Vogliamo sempre migliorare. Siamo ambiziosi”

Sulle frequenze di LazioStyleRadio è intervenuto l’allenatore della Lazio Primavera, Simone Inzaghi, per tracciare un bilancio di questa prima parte della stagione e parlare degli obbiettivi stagionali delle giovani aquile. Primo pensiero sul Premio Maestrelli appena ricevuto: “Il Premio Maestrelli è un premio importante, una grande soddisfazione che dedico al mio staff e ai ragazzi che ho avuto in questi anni perché senza di loro non lo avrei vinto. L’importante è cercare di portare più giocatori possibili in prima squadra e noi ce l’abbiamo fatta, stiamo facendo un buon lavoro e speriamo di continuare. Per ultimo penso a Oikonomidis che per noi, l’anno scorso, è stato l’uomo in più”. Ogni allenatore ha qualcuno a cui ispirarsi: “Come allenatore ammiro Giuseppe Materazzi, senza il suo coraggio non avrei fatto il mio esordio, a lui devo tutto quello che ho avuto, e Roberto Mancini perché sa bene come gestire il gruppo“. Dopo un inizio stentato adesso la squadra sembra aver trovato la quadratura del cerchio: “La squadra è in crescita quest’anno abbiamo dovuto patire diversi infortuni e purtroppo non avremo molti ragazzi fino all’anno nuovo, sono cose che capitano. Contro il Lanciano avremo, dunque, diverse defezioni in rosa ma cercheremo di fare del nostro meglio. Quest’anno abbiamo il problema di una diversità di rendimento tra le gare in casa e in trasferta, e questo è un dato che dobbiamo migliorare, il campionato è lungo e vogliamo arrivare ai vertici“. Alessandro Murgia è il veterano e l’uomo in più della squadra: “Murgia è un giocatore con qualità importanti. Alessandro ha avuto grandi margini di crescita, è un giocatore che fin da ragazzo ha giocato come seconda punta, con me sta facendo da mezz’ala ma è un giocatore molto versatile, penso sia il prossimo che potrà fare il grande passo.” Chiusura sugli obiettivi stagionali: “Il nostro obiettivo è quello di migliorare la classifica e cercare di andare avanti in Coppa Italia. L’ambizione nel nostro staff è un dato sempre presente“.

Udinese – Le convocazioni, fuori molti big

Il tecnico dell’Udinese, Stefano Colantuono, ha diramato le convocazioni per l’incontro di domani a Roma con la Lazio. 23 i giocatori convocati, ma restano fuori molti big tra i quali Di Natale, Karnezis, Thereau e Wague. Questa la lista ufficiale.

PORTIERI – Meret, Perisan, Romo;

DIFENSORI – Adnan, Camigliano, Danilo, Domizzi, Edenilson, Felipe, Insua, Pasquale, Piris, Widmer;

CENTROCAMPISTI – Badu, Fernandes, Guilherme, Kone, Iturra, Lodi e Marquinho;

ATTACCANTI – Aguirre, Evangelista, Perica.

Altra ipotesi affascinante per la panchina biancoceleste

L’incontro di Coppa Italia di domani sera con l’Udinese sarà decisivo per comprendere quale sarà il futuro del tecnico laziale. La sua panchina è sempre più traballante, perdere contro i friulani e, di conseguenza, essere eliminati dalla Tim Cup sarebbe l’atto definitivo di quella che, fino a qualche mese fa, era una grande storia d’amore. Si fanno intanto sempre più insistenti le voci che riguardano l’allontanamento del tecnico e sono molti i nomi che vengono accostati alla panchina di Pioli. Tra questi anche quello dell’ex biancoceleste Matias Almeyda. Come riportato da Tuttomercatoweb.com l’argentino allena i messicani del Guadalajara. Per il ricordo che il centrocampista ha lasciato tra i tifosi biancocelesti il suo nome è certamente in grado di infiammare l’ambiente ma difficilmente potrà essere lui l’eventuale erede del tecnico emiliano.

 

Paideia, non c’è pace per i biancocelesti

Un periodo senza pace per la Lazio. Infortuni su infortuni stanno decimando senza alcuna pietà la squadra di Pioli. Ora è la volta di un altro ginocchio a fare le bizze: questa volta si tratta di quello dell’argentino Santiago Gentiletti. Lunedì sera dopo l’incontro con la Samp il difensore è uscito dal campo zoppicando. In un primo tempo sembrava una semplice botta ma la situazione potrebbe non essere così semplice. Ad un esame più approfondito sembrerebbe che si tratti del ginocchio operato l’anno scorso. Il giocatore verrà visitato in Paideia, per il momento non si può escludere una nuova operazione. Al suo arrivo in clinica il giocatore biancoceleste ha dichiarato: “Non so se domani gioco, vediamo”. Atteso in clinica anche Federico Marchetti.

 

Colantuono: “Non andremo in gita a Roma, teniamo alla Coppa”

Anche se nell’incontro di domani con i biancocelesti farà riposare diversi elementi facendo ricorso a chi ha giocato meno il tecnico dell’Udinese, Stefano Colantuono, nella conferenza stampa della vigilia non snobba la Coppa Italia: “Per come la penso io tutte le gare sono importanti. Anche se non ho convocato alcuni giocatori per risparmiarli in vista dell’incontro di campionato contro il Torino la Coppa Italia per noi ha una grande rilevanza. Non andremo a Roma per fare una gita. Abbiamo diversi obiettivi: quello primario è passare il turno. Ma questa partita mi serve anche per dare spazio a chi è stato impiegato meno e a quei giocatori che devono recuperare dagli infortuni. In attacco abbiamo dei problemi: Di Natale è acciaccato dopo aver preso una botta e voglio farlo riposare, Thereau è in dubbio anche per l’incontro di Torino. Avevo un’idea ma forse dovrò cambiarla, devo ancora fare delle considerazioni. La Lazio? E’ una squadra in difficoltà ma è anche molto sfortunata, ad esempio, come le è capitato anche nella partita con la Sampdoria dove non ha giocato male”.