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Eurorivali – Il Galatasaray avanza nella Coppa Turca

Terzo nel campionato turco alle spalle di Besiktas e Fenerbahce, il Galatasaray, avanza nella competizione nazionale. Torneo che vince da due anni consecutivi e di cui detiene il record di conquiste, 16. In gara secca e in trasferta, il club giallorosso, ha battuto il Kastamonuspor, club di quarta divisione turca. Ampio turnover per la squadra di Mustafa Denizli che si è imposta per 2-1 grazie alle reti di Colak e Bulut. Passaggio del turno conquistato con qualche difficoltà, ma successo ottenuto e qualificazione raggiunta alla terza fase della competizione.

Sci e tecnologia: tragedia sfiorata nello slalom di Madonna di Campiglio – VIDEO

Incredibile quanto accaduto ieri sera nel corso della seconda manche dello Slalom Speciale di Madonna di Campiglio, valido per la Coppa del Mondo di Sci Alpino: durante la discesa del penultimo atleta a scendere, uno dei favoriti, l’austriaco Marcel Hirscher, un drone utilizzato per le riprese televisive si è schiantato a terra proprio pochi attimi dopo il passaggio dell’atleta, vincitore della Coppa del Mondo della scorsa stagione. Tragedia sfiorata dunque, inimmaginabile cosa sarebbe potuto accadere se il drone avesse colpito lo sciatore austriaco durante la sua discesa. Difficile stabilire con certezze le cause e le responsabilità di quanto accaduto, si è parlato di un guasto tecnico, ma non ci sono notizie ufficiali. Intanto sono arrivate le scuse ad Hirscher di Infront Sports and Media, responsabile della produzione televisiva della Coppa del Mondo e la FIS (Fédération Internationale de Ski) in un comunicato ufficiale si è impegnata a “lavorare insieme con tutte le parti in causa per capire ciò che ha causato l’incidente e garantire che non succederà più”. Si trattava della prima volta in cui veniva utilizzata una tecnologia del genere per le riprese televisive di una gara di sci. Presumibilmente sarà anche l’ultima.

Di seguito il VIDEO dell’incidente:

“Pallone Azzurro 2015”: Candreva tra i candidati

Il 2015 è stato per Antonio Candreva un grande anno. Il centrocampista è stato tra i migliori giocatori italiani nell’anno solare: con 14 gol segnati è stato il bomber più prolifico della squadra biancoceleste; inoltre, ha realizzato anche due reti in nazionale in 9 presenze, andando in gol negli incontri con la Croazia nella gara di qualificazione a Euro2016 (1-1 su rigore) e con il Belgio nell’amichevole del 13 novembre. Dati che gli hanno valso la nomination al “Pallone Azzurro 2015”, il premio della nazionale italiana al giocatore più forte dell’anno, contest lanciato su vivoazzurro.it. Oltre al giocatore della Lazio presenti Buffon, Florenzi, Pellè e Verratti: spetterà ai tifosi della nazionale a decretare il vincitore. Per votare: clicca (QUI)

Caso Cucchi: importanti novità attraverso le parole di un nuovo testimone…

C’è un probabile movente del crudele pestaggio subito da Stefano Cucchi, che ha portato all’accusa contro i tre carabinieri per le lesioni subite dal ragazzo. I militari che cercavano notizie sulla droga, proprio da Stefano che durante l’interrogatorio, oppose un silenzio che potrebbe essere la causa della sua morte. A dichiararlo è stato un nuovo testimone, Luigi L. ex detenuto che incontrò la vittima all’interno di Regina Coeli il giorno dopo l’arresto; a confidargli la ragione delle botte, fu proprio Cucchi. Il testimone ascoltato, ha dichiarato: “Io ero nella cella numero 3, e vidi arrivare Cucchi passare con una bacinella, una coperta e lo spazzolino. Si fermò davanti alla guardiola e subito gli domandai: “Chi ti ha ridotto in queste condizioni?”. Cucchi alzò gli occhi e rimase in silenzio; secondo me aveva paura a rispondere davanti alla polizia penitenziaria. Aveva la faccia dilaniata ed era palese che era stato picchiato. Aveva il naso gonfio. Non avevo mai visto, fino a quel momento, nulla del genere”. Poi continua sui motivi del pestaggio: “Avendomi confessato di essere comparso davanti al giudice, io gli chiesi il perché non avesse denunciato in aula l’accaduto, lui rispose che non l’aveva fatto perché dopo sapeva che sarebbe stato preso in carico nuovamente dagli stessi carabinieri, i quali, lo avrebbero pestato nuovamente. Poi gli domandai quale fosse stata la ragione per essere stato ridotto in quella maniera “E che dovevo fare, tu l’avresti fatto?”. A quel punto capii cosa intendeva e gli chiesi se gli avessero proposto di fare la “spia” e lui si era negato; il Cucchi mi fece intendere che le cose erano andate così e rispose: “Grosso modo è andata così”. A quel punto gli dissi: “Per me sei stato grande”. Quando Luigi L. gli chiese di mostrargli i segni delle percosse, Stefano “si tolse la maglia; restai stupefatto, sembrava una melanzana. Rimasi impressionato dalla colonna vertebrale, che era di colore giallo, rosso e verde”. Il testimone è ritenuto attendibile per il fatto che: “faceva riferimento ad un fatto che, al momento della testimonianza, era ignoto: il fatto che Stefano cucchi avrebbe avuto un contatto con due carabinieri in borghese”.

Lenni: “Finalmente una grande Lazio, ora non bisogna fermarsi”

Per parlare del momento Lazio ai microfoni di Lazio Style Radio è intervenuto l’autore e cantante di tanti brani biancocelesti Enrico Lenni: “Finalmente negli ultimi due incontri si è rivista la Lazio dell’anno scorso. Gli uomini di Pioli ora sono in forma, contro l’Inter i biancocelesti hanno occupato bene tutti gli spazi del campo. Finalmente si è vista una squadra unita, il centrocampo ha aiutato molto bene la difesa, i singoli si sono aiutati correndo uno per l’altro. Milinkovic è impressionante, ha una grande forza fisica e sono sicuro che ancora ha tanto da dimostrare. Contro l’Inter si è rivisto anche il miglior Biglia. Matri in questo momento è esplosivo ma è tutta la squadra ad aver ritrovato lo spirito dei giorni migliori”.

Svelate le sedi olimpiche per il torneo di calcio di Roma 2024

Il presidente Luca di Montezemolo e il numero uno del Coni Giovanni Malagò intervenuti in conferenza stampa hanno svelato le sedi olimpiche per il torneo di calcio. Montezemolo ha sottolineato che gli impianti “coprono tutto il territorio nazionale e che alcuni sono già pronti e che gli stadi che rappresentano la tradizione calcistica e la storia del calcio italiano ci sono tutti”. Il San Nicola di Bari, il Renato Dall’Ara di Bologna, l’Artemio Franchi di Firenze, il Luigi Ferraris di Genova, il Giuseppe Meazza di Milano, il San Paolo di Napoli, il Renzo Barbera di Palermo, l’Olimpico di Roma, lo Juventus Stadium di Torino, il Friuli di Udine, il Marcantonio Bentegodi di Verona, sono gli impianti prescelti dal Comitato promotore ed inseriti nel dossier di candidatura di Roma 2024. A conferma arrivano anche le parole del Presidente del Coni Giovanni Malagò: “Ora che sono stati scelti gli stadi possiamo pensare anche ad accoppiamenti come tra Torino e Genova, Bari e Palermo, Udine e Verona, Firenze e Bologna. Sono rimasti fuori Milano e Napoli perché nei loro impianti saranno garantiti almeno un quarto di finale e le semifinali. Per ora gli stadi in Italia che hanno tutti i requisiti sono quattro: l’Olimpico di Roma – dove verranno portati a termine degli interventi per la parte tecnologica in vista del girone degli Europei del 2020 -, lo Juventus Stadium di Torino, il San Siro di Milano e il nuovo Friuli di Udine. Tutte le città citate sono state avvisate e ora hanno un lasso di tempo per confermare ma comunque tutte hanno intenzione di modernizzare”. Vista la concomitanza tra la finale della competizione e la cerimonia di chiusura resta il dubbio se la gara verrà giocata all’Olimpico o in un altro impianto: “Già è capitato altre volte che gare e cerimonia siano state svolte nella stessa giornata, quindi è una possibilità che ci lasciamo aperti. Il 17 febbraio dobbiamo presentare il dossier, ma poi abbiamo un altro anno di tempo per eventuali cambiamenti”. La vera incognita è tra lo stadio Olimpico e il futuro Stadio della Roma (per ora tutto bloccato alla Regione Lazio). L’augurio di Malagò è che il progetto sia approvato “prima del febbraio 2017”, giorno della presentazione del dossier al Comitato Olimpico. “Sullo stadio della Roma siamo spettatori interessati, vedremo nei prossimi mesi come procede la situazione perchè il nuovo stadio potrebbe essere usato non solo per il calcio ma anche per gli sport di squadra, il baseball o altre competizioni come l’hockey prato (ora al Tre Fontane), o il rugby a 7 (al Flaminio). Da sportivo mi auguro che la Roma abbia il suo stadio, come spero che un giorno lo abbia la Lazio e lo dico contro gli stessi interessi del Coni, che è proprietario dell’Olimpico. Però come detto parlo solo da sportivo, per tutto il resto, come gli aspetti urbanistici, residenziali, delle autorizzazioni, non sono di mia competenza per cui non mi pronuncio”.

Blatter sfoga la rabbia con una dichiarazione choc…

Dopo la definitiva squalifica per 8 anni, l’ex Presidente della Fifa Sepp Blatter, sfoga tutta la sua rabbia attraverso un intervista rilasciata al Wall Street Journal dichiarando: Ho chiuso il mio lavoro nel mondo del calcio. Secondo la legge svizzera per una sospensione di tale durata, si deve commettere un omicidio o un grave reato” Poi, il dimissionario Blatter, ammette che il rapporto con Platini è stato di reciproco rispetto fino al momento in cui il Francese ha iniziato a dire: “Non votate per Blatter”

Ulivieri, quanti elogi per Pioli. E su Eriksson…

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Renzo Ulivieri si è concesso in una lunga intervista ai microfoni di ‘calciomercato.com’. L’ex allenatore di Napoli e Torino ha parlato a 360°, definendo pregi e difetti dei suoi colleghi, tra i quali ha avuto elogiato in maniera particolare il tecnico biancoceleste Stefano Pioli, messo a confronto con l’ex giallorosso, ora al Barcellona, Luis Enrique: “Lo spagnolo a Roma ha lasciato poche tracce. Indicativa in tal senso fu una partita, Bologna-Roma, terminata 1-1. Il parmense, a mio modo di vedere, lo batte per 10-0“. La mente compie poi un bel salto all’indietro, ritornando ai tempi di Lorenzo Eriksson: “Quando Lorenzo ritornò alla Lazio, nel 1985, non lasciò tracce, se non il racconto, forse romanzato, che, per insegnare ai difensori i cambi di direzione, faceva loro rincorrere le galline. Eriksson invece tracce ne ha lasciate, sia nella gestione del gruppo che nell’organizzazione della squadra“.

Lazio alla ricerca del colpo vero in difesa

In casa Lazio impazza il toto difensore, l’ultimo della lista sarebbe un colpo vero cioè Kurt Zouma, forte e giovane centrale in forza al Chelsea. L’addio di Mourinho può spingere il club inglese a cederlo -come scrive quest’oggi il Corriere dello Sport – Zouma è stato proposto, può muoversi in prestito (da un milione) con un riscatto alto. E’ una soluzione gradita alla Lazio, a gennaio gli acquisti saranno due, potrebbero arrivare con questa formula conveniente. Lotito spesso agisce così, lo fa soprattutto nel mercato d’inverno. In cassa non ci sono molti soldi, il prestito con riscatto permette alla società di posticipare i pagamenti più pesanti. I costi, quando si trattano giocatori di club ricchi, non riguardano solo il cartellino. Il difensore percepisce un ingaggio da poco più di 2 milioni di euro, è sotto contratto sino al 2019. Il Chelsea lo acquistò dal Saint-Etienne, lo pagò poco meno di 10 milioni. Le piste francesi aumentano, sono tra le più battute. Zouma è l’ultimo nome in lista, nelle prossime ore si capirà se l’operazione è fattibile o meno. Classe 1994, 1,90 di altezza, è un centrale. E’ capitano dell’under 21 francese, è nato a Lione.

Colantuono rivela: “Lotito mi voleva…”

Una settimana fa all’Olimpico la Lazio ha affrontato e sconfitto l’Udinese di Colantuono, un allenatore che avrebbe potuto sedere sulla panchina biancoceleste, come rivela lui stesso ad intervista al Corriere dello Sport: “Io ero al Perugia. Lotito mi volle incontrare, una notte d’estate, parlai con lui e l’allora ds, Walter Sabatini. Ma erano già in parola con Delio Rossi, che poi si rivelò una scelta vincente. Mi contattò perché, se non sbaglio, erano sorti piccoli problemi, e lui voleva tutelarsi nel caso…”.

Lippi: “Vi rivelo chi mi ha realmente contattato”

Intervistato da Leggo, Marcello Lippi ha parlato a tutto tondo del campionato e dell’interesse delle altre squadre che lo vorrebbero sulla panchina: La Serie A quest’anno è bellissima. Cinque squadre in quattro punti. Il massimo, se pensiamo alle ultime quattro stagioni, dove la Juve non ha quasi mai avuto rivali. Mancini ha fatto un gran lavoro, la squadra ha trovato equilibri importanti». Sui due allenatori rivelazione della stagione Sarri e Paulo Sosa, Lippi ha detto: «Le loro squadre praticano il gioco più bello: tanta qualità associata a dinamismo. Maurizio è un signor allenatore. Ha il merito di aver trovato subito il feeling con i grandi campioni a sua disposizione, a cominciare da Higuain. Sì, Sarri è stato proprio bravissimo. Juve a meno 3 dal primo posto? Per me non è una sorpresa. Allegri ha ritrovato la forza di un gruppo che possiede grandi qualità».

Sulla Roma: «I giallorossi hanno qualità che non scopriamo ora. Poi dopo la sosta tornerà gente come Totti e Strootman. Valori aggiunti per Garcia. Contatti con la Roma? No, né loro, né altre squadre italiane. Solo club stranieri». Sul discorso scudetto: «Può succedere di tutto. Che vinca il Napoli, oppure la Fiorentina, che mi ha stupito. Ma in rossoneri sono ancora in tempo per rientrare in gioco. E i ritorni di Balotelli e Menez saranno preziosi per Mihajlovic. M’intriga tantissimo. Donnarumma, Romagnoli, De Sciglio, Bonaventura, Bertolacci. Insomma, la strada intrapresa dai rossoneri è quella giusta. Prevedo un futuro molto interessante per i rossoneri. Una splendida prospettiva. Alla serie A manca la competitività di un club importante come il Milan». Sulla Lazio: «Beh, troppo staccata. Penso che ripetere il terzo posto della passata stagione sia impresa difficilissima per Pioli». Sul suo futuro: «Aspetto una chiamata. Che finora, giuro, in Italia non è arrivata. Devo essere sincero: in Cina avevo perso l’entusiasmo, ma da quando sono rientrato a casa, mi è tornata la voglia di allenare ancora».

Il mal di pancia di Onazi. L’ag: “Non è contento, potrebbe andar via…”

Fino a qualche mese fa era uno dei titolari del centrocampo biancoceleste, ma dopo l’infortunio Eddy Onazi pare finito ai margini del progetto tecnico. Per spiegare l’umore del giocatore, lalaziosiamonoi.it ha contattato il suo agente e vecchia conoscenza laziale Stephen Makinwa che ha spiegato come il giocatore sia scontento di non giocare, nonostante l’infortunio sia ormai alle spalle e che dopo un confronto con la società, deciderà se lasciare la Capitale o meno. L’agente del nigeriano ha garantito, inoltre, che Onazi ha estimatori sia in Italia che all’estero. Dopo 5 stagione, l’avventura in biancoceleste di Onazi potrebbe essere giunta al capolinea…

RASSEGNA STAMPA – Reja su Ledesma: «Lo apprezzo molto»

Reja non dimentica il passato condiviso con Ledesma, ex capitano della Lazio. Così il tecnico dell’Atalanta sull’ipotesi di tesserare il regista di centrocampo: “Ci sentiamo spesso, lo apprezzo molto. È un uomo vero, un uomo spogliatoio – dice a RadioSei – Tuttavia abbiamo trovato De Roon che è straordinario e c’è sempre Migliaccio. Se avessi la possibilità lo terrei in considerazione, ma sono coperto in quel ruolo. È inevitabile comunque che una persona con questo carisma mi piacerebbe. È un giocatore importante, ma bisogna avere lo spazio per inserirlo, non deve rimanere ai margini. Giocando trova stimoli e condizione”.

Fonte : Il Corriere dello Sport

RASSEGNA STAMPA – «Lazio e Sampdoria a caccia di Mocinic»

Il Celtic trema perchè si sentiva di sicuro di aver messo le mani su Mocinic presentando un’offerta superiore ai 3 milioni di euro al Rijeka. Il club scozzese, come rivela il Daily Record, non è solo e deve fare i conti con l’inserimento di Lazio e Sampdoria per il centrocampista croato che è nel giro della nazionale maggiore. Il Rijeka non aspetta altro che un’asta per il 22enne, considerato un piccolo tesoretto. In Inghilterra scrivono che anche il Carpi si è messo in fila.

Fonte : Il Corriere dello Sport

RASSEGNA STAMPA – Candreva cannoniere a sorpresa: è lui il goleador dell’anno

È tempo di bilanci per la Lazio. Il 2015 della squadra biancoceleste ha regalato grandi soddisfazioni (come il terzo posto conquistato al termine dello scorso campionato e il girone di Europa League chiuso da prima della classe) e altrettante delusioni (le sconfitte con la Juve in finale di Coppa Italia e Supercoppa, l’eliminazione dalla Champions nei playoff con il Bayer Leverkusen).

NEL 2015 PER PIOLI 28 VITTORIE E 17 SCONFITTE – I 365 giorni che saranno messi alle spalle tra pochi giorni, insomma, non sono stati poi così banali per la squadra di Pioli. Nell’anno solare il tecnico è riuscito complessivamente a mettere insieme 28 vittorie, 8 pareggi e 17 sconfitte, realizzando 84 reti e subendone 60. Sono 62 i punti totali conquistati in serie A, gran parte di questi ottenuti chiaramente nella seconda parte dello scorso torneo, quando la Lazio ha collezionato 12 vittorie (di cui 8 di fila tra il 15 febbraio e il 12 aprile), 3 pareggi e 6 sconfitte, viaggiando a una media di 1,86 punti a partita. Ottimo il rendimento anche dal punto di vista delle marcature, con 42 gol fatti in 21 gare (media di 2 a partita) e 18 subiti (0,85).

IN QUESTA STAGIONE SI SORRIDE IN EUROPA LEAGUE – Molto diverso il rendimento nel campionato in corso, dove tra l’altro è stata registrata la serie più lunga di partite senza vittorie (7, tra il 28 ottobre e il 14 dicembre): nei 17 incontri giocati finora sono arrivati solo 7 successi, a fronte di 8 sconfitte e 2 pareggi. Si evidenzia un peggioramento anche per quanto riguarda i gol, 20 fatti e 26 incassati (in media rispettivamente 1,17 e 1,52 a partita). A rendere più piacevoli i numeri della seconda parte del 2015 c’è però l’Europa League, dove la Lazio, senza mai perdere una partita, ha vinto 4 volte e pareggiato 2: in più sono state subite 6 reti e segnate 13.

CANDREVA IL CAPOCANNONIERE DELL’ANNO SOLARE – Di questi gol realizzati in Europa, 2 portano la firma di Antonio Candreva, il capocannoniere biancoceleste dell’anno solare con 14 reti all’attivo (12 in campionato): a seguire Felipe Anderson e Klose a 12 (il tedesco le ha siglate tutte nella scorsa stagione), Parolo a 10, Biglia e Djordjevic a 7, Matri a 6. In totale, tra campionato e coppe, sono andati a segno ben 18 giocatori diversi.

STADIO OLIMPICO, MEDIA SPETTATORI IN FORTE CALO – Da evidenziare anche la differenza, tra inizio e fine 2015, degli spettatori allo stadio Olimpico. Se in tutta la seconda parte dello scorso campionato la media presenze non era mai scesa sotto i 25mila, con il picchi nel derby del 25 maggio (59385) e nella gara del 12 aprile con l’Empoli (49096), in questa prima parte di stagione all’Olimpico si viaggia a una media di 19166 spettatori: il risultato peggiore è stato ottenuto proprio in occasione dell’ultima partita a Roma, quella tra Lazio-Sampdoria del 14 dicembre, con 16544 paganti (a cui però si devono togliere gli abbonati che non si sono recati allo stadio per la protesta contro le barriere in curva). Sempre in questa stagione è stato registrato il dato record di 1970 spettatori (il secondo più basso della storia della Lazio) in occasione della partita di Coppa Italia con l’Udinese.

Fonte : La Repubblica

RASSEGNA STAMPA – Gentiletti va in prestito In arrivo due difensori

Un gesto d’altri tempi, Gentiletti alza bandiera bianca. L’arrivo dal San Lorenzo e le gare contro Cesena e Genoa, la rottura del legamento crociato e l’assenza dai campi per otto mesi. Poi il gol alla Sampdoria e la Lazio in Champions League, sembrava l’inizio della rinascita. Ma nel giro di un anno è cambiata la storia, il calvario è infinito, Santiago non si è più ripreso: non ha mai smaltito l’infortunio al ginocchio (è costretto a sottoporsi dopo ogni partita a delle infiltrazioni), ha ammesso di non poter più disputare tre gare alla settimana. E proprio per questo motivo, nei giorni scorsi, ha chiesto al diesse Tare di provare una nuova esperienza (in prestito per sei mesi), in una piazza più tranquilla, con meno pressione (c’è già un’offerta del Frosinone, è seguito anche da Empoli e Chievo Verona). La società ha apprezzato la sincerità, è dispiaciuta e rammaricata, ma cercherà di accontentarlo il prima possibile.

Intrecci di mercato e colpi di scena, l’eventuale addio dell’argentino costringerebbe la Lazio a tuffarsi su due centrali. Nel mirino sono finiti diversi profili, probabilmente il primo acquisto arriverà dalla Francia: il nome caldo è quello di Nicolas N’Koulou, difensore camerunese di proprietà del Marsiglia, è un classe 1990. Si tratterebbe di un investimento anche per il futuro, un vero colpo per rinforzare la rosa. Il nodo principale è prettamente economico: il contratto del giocatore scade a giugno, attualmente non ci sono i presupposti per il rinnovo, ma l’Olympique chiede almeno 8 milioni di euro e non fa sconti a nessuno. Seguiti con attenzione anche Basa del Lille, Rolando sempre del Marsiglia, Perrin e Pogba del Saint Etienne e Raggi del Monaco (vecchio pupillo di mister Pioli). Nelle ultime ore è spuntata pure la candidatura di Zuma del Chelsea, è stato proposto da alcuni intermediari, ma guadagna troppo e difficilmente sbarcherà a Formello.

Occhio alle piste Made in Italy, il secondo difensore potrebbe arrivare dalla serie A. Heurtaux – nonostante le dichiarazioni di facciata – resta in cima alla lista: «Il suo è un nome riportato troppo spesso dai giornali – ha spiegato il direttore sportivo friulano Giaretta – ma noi cerchiamo di rinforzarci e non di indebolirci». Impossibile prendere Tonelli dall’Empoli, il presidente Corsi è stato chiaro per l’ennesima volta: «A gennaio non vendiamo – ha svelato ai microfoni di Radio Incontro Olympia – il ragazzo resta da noi al 100%. Un prestito? Non scherziamo, costa 15 milioni di euro». Verranno valutati anche De Maio e Zapata.

Non solo difesa, la Lazio proverà a rinforzare il centrocampo: dipenderà molto però dalla partenza di Onazi. Il cartellino del nigeriano costa 7-8 milioni di euro, ha ricevuto qualche proposta in Turchia e in Premier League, ha le valigie in mano. A quel punto la società andrebbe sul giovane Ivan Mocinic, mediano croato nato nel 1993: si tratta di un talento puro, è in forza al Rijeka, ha già collezionato una presenza con la nazionale maggiore. Operazioni in uscita, i big non partiranno: Candreva, Biglia e Felipe Anderson resteranno almeno fino a giugno. L’unico che rischia di salutare è Keita, il pressing del Monaco è concreto, pronta un’offerta da 15 milioni di euro: i procuratori dell’ex Barca hanno incontrato a San Siro alcuni dirigenti francesi, la trattativa tra club e giocatore è già partita. Ma la Lazio cercherà di trattenerlo fino all’ultimo.

Fonte : Il Tempo

Sun, Mourinho vicino alla panchina dello United

Già entro la fine dell’anno Josè Mourinho potrebbe tornare su una panchina, quella del Manchester United, se Louis Van Gaal verrà esonerato. Decisive – scrive oggi il Sun – per il tecnico olandese le prossime due partite, sul campo dello Stoke e proprio contro il Chelsea, l’ex club dello stesso Mourinho che in questi giorni ha raggiunto un accordo di massima con il vice-presidente dello United Ed Woodward. Toccherà ora alla proprietà, la famiglia americana Glazer, l’ultima parola, se e quando licenziare Van Gaal che in un anno e mezzo, e nonostante i massicci investimenti (oltre 420 milioni di euro spesi nelle sessioni di mercato), non è ancora riuscito a convincere i tifosi dell’Old Trafford. Che lo hanno sonoramente fischiato sabato scorso dopo la sconfitta casalinga contro la neo-promossa Norwich. Subito dopo il divorzio dal Chelsea Mou aveva fatto sapere di non aver alcuna intenzione di prendersi un anno sabbatico, anzi di essere pronto a ritornare a lavorare, possibilmente in Premier League. E alla panchina dello United l’ex Special One era andato vicino già nell’estate 2013 quando Sir Alex Ferguson aveva deciso di smettere di allenare. All’epoca i Red Devils avevano preferito puntare su David Moyes, due anni e mezzo più tardi potrebbe toccare a lui.

Fonte: ANSA

SCUDETTO LAZIO 1915 – Mignogna: “La FIGC ha avviato il procedimento per esaminare la richiesta”

Finalmente la Figc potrebbe realizzare il sogno dei tifosi laziali di veder cucito sul petto lo scudetto 1914/1915 (ex aequo con il Genoa). Dopo mesi di raccolte firme per la riassegnazione di quel tricolore anche alla Lazio, la Federazione Italiana Giuoco Calcio ha accolto la petizione (ancora online a tempo indeterminato, clicca QUI) del popolo biancoceleste.

L’ANNUNCIO DI MIGNOGNA – L’avvocato Gian Luca Mignogna si rivolge ai tifosi laziali con un annuncio importante  a margine dell’evento “Maglia Scudettata“: “Con grande ed estrema soddisfazione posso confermare che a seguito dell’invio della petizione e degli atti in Figc, secondo quanto appurato in data odierna, le Istituzioni Federali hanno aperto un procedimento d’ufficioche attualmente sono all’attenzione ed al vaglio dell’Ufficio di Presidenza. Naturalmente l’iter procedurale ora comporterà l’espletamento di una preventiva istruttoria, all’esito della quale la speranza è che si crei una nomina della Commissione Straordinaria richiesta per riesaminare la questione del titolo nazionale 1914/15, con conseguente riassegnazione dello stesso ex aequo a Lazio e Genoa”. Poi aggiunge: “Se il raggiungimento delle 30mila firme ha rappresentato la posa in opera della prima pietrapossiamo dire che l’apertura del procedimento costituisce senz’altro la collocazione della seconda pietra, cui peraltro ne dovranno seguire ancora tante altre per giungere la meta. In queste fattispecie è sempre consigliabile procedere per gradi, per cui non possiamo e non dobbiamo ancora cantar vittoria perché il cammino potrebbe essere ancora lungo e pieno di insidie di vario genere. Comunque sono particolarmente contento che proprio nell’anno del centenario della Grande Guerra si sia riusciti a creare un grande movimento di opinione sul tema. A questo punto però sarà importantissimo che tutte le componenti laziali si battano sempre di più e tutte insieme per conseguire un riconoscimento che sarebbe di portata storica per la Lazio, i laziali di ogni tempo e soprattutto per quegli eroi biancazzurri che ad un passo da quella leggendaria finalissima nazionale si immolarono per la patria sul fronte austro-ungarico”.

Seguiranno aggiornamenti…

Miracolo Schumacher? L’agente chiarisce la situazione…

Ancora una doccia fredda per i fan di Michael Schumacher. La manager del campione di Formula 1, Sabine Kehm, ha smentito tramite la “Bild” la notizia riferita dal rotocalco “Bunte” di un miglioramento delle condizioni dell’ex pilota. “Purtroppo siamo costretti a chiarire che l’affermazione secondo cui Michael possa di nuovo camminare non riflette la verità“, ha detto Kehm.

La rivista popolare “Bunte” aveva dedicato a Schumacher la copertina del numero da oggi in edicola, scrivendo di “miracolo natalizio” e affidandosi alla testimonianza di un confidente della famiglia: “Michael è molto magro ma è in grado di nuovo di camminare un poco con l’aiuto del suo terapeuta. Riesce a fare un paio di passi e può anche alzare il braccio“. Speculazioni poco responsabili, le ha definite Kehm: “Molte persone che le prendono sul serio coltivano false speranze”, ha concluso la manager.

Fonte: Ansa