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LA CRONACA: Ancora Matri, finalmente Cataldi: 2-1 all’Udinese, la Lazio si regala la Juve

Finalmente Lazio: più forte dell’atmosfera cupa, più forte della sfortuna che dopo una partita sostanzialmente dominata aveva fatto realizzare un gol pazzesco a Kone, la squadra di Pioli ha avuto la forza di ribaltare il risultato in pochi minuti e di regalarsi la sfida nei quarti di finale di Coppa Italia contro la Juventus. Vittoria che può essere un segnale di rinascita anche e soprattutto perché la squadra ha dimostrato di essere con Pioli. Gli errori non sono mancati, ma la voglia di lottare su ogni pallone nemmeno, e questo può essere sicuramente un segnale chiaro di sintonia con il mister.

FORMAZIONI – Turn over ma non troppo per Pioli, che conferma Biglia e Candreva rispetto alla Sampdoria, e soprattutto Radu, con Braafheid ancora una volta costretto a rinviare il suo esordio stagionale dal primo minuto. In attacco Matri vince il solito ballottaggio a tre con Djordjevic e Klose. Nell’Udinese Colantuono conferma la difesa a tre con Lucas Evangelista e Perica a tamponare l’emergenza in attacco, essendo indisponibili Di Natale, Thereau e Zapata.

CLIMA MESTO – Lo stadio completamente vuoto non contribuisce a creare atmosfera, ma il clima si incupisce ancor di più dopo 7′ quando un retropassaggio scellerato di Mauricio per poco non scatena di nuovo la nemesi di Lazio-Sampdoria. Fortunatamente, stavolta il tempismo nell’uscita di Berisha è efficace al 100%. Primo lampo della Lazio al 10′: Matri innesca Candreva sulla destra, lunga fuga del numero ottantasette e conclusione di potenza sul primo palo che impegna severamente il portiere friulano Meret. Un minuto dopo Radu arriva alla conclusione dal limite, deviata in angolo provvidenzialmente per i bianconeri in scivolata da Widmer. Al 13′ la Lazio insiste: ancora un cross di Matri per Candreva che al volo spedisce sull’esterno della rete.

LA LAZIO SPRECA – E’ dunque una Lazio viva: al 20′ Felipe deve prendere il posto di Domizzi nell’Udinese, costretto al cambio dai postumi di un colpo alla testa subito nei primi minuti di gioco. Che ci sia un po’ di confusione in casa laziale lo spiega un passaggio facile facile sbagliato da Matri al 24′, che avrebbe letteralmente mandato in porta Candreva. Le maglie delle difese in generale sono larghe e Perica al 26′ calcia in bocca a Berisha un pallone che poteva essere ben più insidioso. Al 34′ la migliore occasione per la Lazio, con Matri che arriva alla conclusione dal limite dell’area piccola, ma trova la grande risposta di Meret. Al 40′ l’occasione sprecata è ancora più grande, con Candreva che mette nel mezzo un pallone che né Matri, né Radu né Felipe Anderson in sequeza da due passi riescono a spingere in rete.

PRESSIONE BIANCOCELESTE – I biancocelesti iniziano a testa bassa anche il secondo tempo, con Danilo Cataldi che dopo 2′ non trova la potenza su conclusione dal limite. Subito dopo, cross di Matri e gran botta al volo di Candreva che manca il bersaglio di un soffio. Al 6′ secondo cambio per Colantuono con Kone che prende il posto di Guilherme. La pressione laziale nei primi minuti del secondo tempo è costante e costringe il giovane portiere Meret a uscite basse molto spericolate. Una gran botta di Milinkovic-Savic non viene trattenuta dal numero uno friulano, Matri non arriva al tap-in vincente da due passi. Al 20′ ultimo cambio friulano: entra Aguirre per Lucas Evangelista. Una scelta che costerà cara a Colantuono, visto che l’infortunio di Aguirre costringerà i bianconeri a giocare in dieci, avendo effettuato già tutti i cambi, la parte finale della partita.

EUROGOL KONE, RISPOSTA MATRI – Al 22′ però ecco la conferma che il momento per la Lazio è nero a prescindere dall’impegno profuso in campo. Kone invente un gol in mezza rovesciata che lascia di stucco tutti (Berisha in primis) e l’atmosfera all’Olimpico si fa di nuovo gelida. Una punizione davvero troppo severa per la Lazio di oggi, e il pareggio arriva immediato: al 25′ bella percussione di Cataldi che entra nell’area friulana, il rimpallo favorisce Matri che da due passi non sbaglia, ristabilendo subito la parità.

LA RIBALTA CATALDI – Pioli si gioca il primo cambio con Matri in luogo di un sempre più spento Felipe Anderson. Ritrovato il pareggio, i biancocelesti recuperano anche la fiducia e aumentano di nuovo la pressione. Al 33′ con una perfetta scelta di tempo nell’inserimento Konko arriva alla deviazione a centro area: Meret si supera nella respinta ma arriva Danilo Cataldi a schiacciare di testa. La miglior prestazione stagionale del centrocampista classe ’94, che già aveva dimostrato segnali di crescita contro Saint Etienne e Sampdoria, viene giustamente premiata con il gol. Al contrario di Lazio-Samp, stavolta non ci sono psicodrammi. Il risultato viene portato felicemente in porto, nei quarti ci sarà Lazio-Juve e, soprattutto, in panchina in Inter-Lazio ci sarà ancora Pioli. Epilogo meritatissimo, visto quanto messo in campo oggi.

Fabio Belli

IL TABELLINO

LAZIO – UDINESE 2-1

Marcatori: 67′ Kone (U), 70′ Matri (L), 78′ Cataldi (L)

LAZIO (4-3-3): Berisha; Konko, Mauricio, Hoedt, Radu; Cataldi, Biglia, Milinkovic-Savic; Candreva, Matri (85′ Djordjevic), Felipe Anderson (75′ Mauri). A disp. Guerrieri, Matosevic, Patric, Prce, Braafheid, Seck, Morrison, Onazi, Oikonomidis, Klose. All. Stefano Pioli.

UDINESE (3-5-2): Meret; Danilo, Domizzi (20′ Felipe),  Pasquale; Widmer, Iturra, Guilherme (51′ Kone), Marquinho, Ali Adnan; Evengelista (66′ Aguirre), Perica. A disp. Romo, Perisan, Camigliano, Edenilson, Piris, Badu, Fernandes, Insua, Lodi. All. Stefano Colantuono.

ARBITRO: Damato (sez. Barletta).

ASS.: De Pinto-Musolino. IV: Cervellera

NOTE. Ammoniti: 58′ Ali Adnan (U), 79′ Cataldi (L). Recupero: 3′ pt; 3′ st.

MONDIALE PER CLUB – Domenica la finale tra due grandi club

«Almeno non ce ne hanno fatti quattro come al Real Madrid». Il commento di ‘Felipaò’ Scolari al risultato della seconda semifinale del Mondiale per club, descrive alla perfezione come sia andata la partita. Barcellona-Evergrande Guangzhou è finita 3-0 per i campioni d’Europa, e si può dire che Luis Suarez abbia giocato per tre. Assenti Neymar e Messi, è stata infatti la tripletta del ‘Pistolerò a stendere la squadra cinese che fu di Lippi e Cannavaro e che ora è stata affidata al ct campione del mondo nel 2002, proprio a Yokohama dove si è giocato oggi. «Perdere 3-0 contro una squadra così forte – ha aggiunto Scolari – può succedere a chiunque e quindi anche a noi. Io non posso far altro che ringraziare i miei per l’impegno che hanno profuso». Il Barcellona ha quindi fatto crollare la muraglia cinese, che ha tenuto fino al 39′, dopo aver perso, al 32′, il laterale sinistro Zhou Zeng, che si è fratturato una gamba ricadendo male dopo un contrasto con Dani Alves. Alla fine i gol catalani sono stati tre, e il pronostico è stato rispettato: per il Barcellona questo Mondiale in Giappone è un impegno preso molto sul serio. La squadra di Luis Enrique non vede l’ora di ‘scucirè dalle maglie del Real Madrid lo stemma dorato da campioni del mondo e per portare a compimento l’impresa adesso manca solo la finale di domenica contro il River Plate. Un osso duro, con la sua tattica difensivista e il pressing esasperato, ma che il Barca sembra in grado di saltare, soprattutto se in campo ci sarà Messi, che sente molto la sfida con i ‘fratellì argentini. Intanto ci ha pensato Suarez, messosi in particolare evidenza in occasione del secondo gol, quando ha perfettamente stoppato di petto un lancio di Iniesta e ha battuto di destro anticipando l’uscita del portiere. Il primo lo ha segnato in tap-in riprendendo una conclusione di Rakitic non trattenuta dal portiere cinese, il terzo lo ha realizzato su rigore (generoso, e concesso per un presunto fallo su Munir). E ora tocca al River Plate. Intanto, Messi ha salutato la vittoria dei suoi con un messaggio su Facebook: «Grande lavoro di tutta la squadra, siamo in finale! Mi fa molto male perdere qualsiasi partita, ma spero di essere al 100 per cento per poter aiutare il Barcellona nella finale di domenica contro il River Plate». 

Fonte: Ansa

Matri all’intervallo: “Dobbiamo concretizzare”. Poi sui tifosi…

Al termine dei primi 45 minuti di gioco con il risultato di 0-0, viene intervistato Alessandro Matri ai microfoni di Raitre: “Dobbiamo essere più incisivi sotto porta, abbiamo attaccato ma bisgogna migliorare e concretizzare”. Poi sui pochi tifosi presenti: “E’ bello giocare con uno stadio pieno, ma troveremo gli stimoli dentro di noi, visto il momento che passiamo ne abbiamo già molti di stimoli”.

Brutte notizie per lo Special One

Era già nell’aria ma adesso è ufficiale: il Chelsea ha esonerato Jose Mourinho. Lo Special One ha pagato le ultime due sconfitte in Premier contro Leicester e Bournemouth che hanno spinto i blues in fondo alla classifica a solo un punto dalla zona retrocessione. Questo il comunicato del club londinese: “Tutti al Chelsea ringraziano José per il suo immenso contributo da quando è tornato nell’estate 2013. Le tre Premier League, la FA Cup, la Community Shield e le tre Coppe di Lega vinte nell’arco delle due esperienze ne fanno il tecnico più vincente nei nostri 110 anni di storia. Ma sia José che la società concordano sul fatto che i risultati non sono stati abbastanza buoni in questa stagione e credono che sia nel miglior interesse di tutti prendere strade diverse. Il club desidera mettere in chiaro che con José ci si lascia in buoni rapporti, rimarrà sempre una figura amata, rispettata e significativa al Chelsea. La sua eredità a Stamford Bridge e in Inghilterra è fuori discussione e sarà sempre il benvenuto. Il club è ora concentrato nel far sì che la rosa, piena di talento, possa esprimere il suo potenziale e non ci saranno ulteriori commenti fino a quando non sarà nominato un sostituto”. Secondo indiscrezioni il suo sostituto dovrebbe essere Hiddink.

Moggi: “Il problema della Lazio è Felipe Anderson”

Luciano Moggi, ex dirigente della Juventus, nel corso della trasmissione Calcio€Mercato su Sportitalia, ha parlato del periodo no dei biancocelesti: “Tra la Lazio di oggi e quella vista nella passata stagione non c’è nessuna differenza. Il problema è Felipe Anderson, l’anno scorso veniva considerato un fenomeno dato che da solo risolveva le partite. Con i suoi movimenti riusciva ad aprire spazi ai compagni per entrare in area, mentre ora non gli riesce. Il problema è tutto qui. E’ un peccato stia facendo così poco, un attaccante come Matri con l’Anderson della scorsa stagione potrebbe segnare più gol di Klose“.

Kenny Tete: “Kishna ha fatto bene a scegliere la Lazio”

A distanza ormai di mesi dal trasferimento di Ricardo Kishna alla Lazio in Olanda sono ancora in molti a chiedersi il perchè di una scelta simile. In un’intervista rilasciata a Voetbal International è però il suo ex compagno Kenny Tete a prendere le parti del giocatore biancoceleste: “Non comprendo le tante critiche a Kishna per il suo trasferimento alla Lazio. NellAjax si trovava in una situazione difficile e non era felice. Ora gioca per un grande club come quello biancoceleste, non ha sbagliato a scegliere un campionato importante come la Serie A ed una piazza come quella romana. Sta avendo le sue opportunità, spesso il tecnico lo ha fatto scendere in campo e lui si è sempre fatto trovare pronto”.

Hoedt: “Oggi un unico obiettivo, vincere, poi penseremo all’Inter”

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Il giovane centrale difensivo biancoceleste, Wesley Hoedt, è intervenuto ai microfoni dei cronisti quando manca ormai meno di un’ora all’inizio della sfida tra Lazio e Udinese valida per gli ottavi di finale di Tim Cup. Il mancino olandese è concentrato sulla gara: “Oggi è una gara importante, abbiamo un unico obiettivo, la vittoria e passare il turno“. Avversario difficile, sarà importante scendere in campo con la giusta concentrazione: “Scendiamo in campo per vincere, non mi interessa contro chi giochiamo, oggi dobbiamo pensare solo a noi stessi“. Domenica ci sarà la difficile sfida all’Inter capolista: “Adesso pensiamo solo all’Udinese e a passare questo turno di Coppa Italia, da domani cominceremo a pensare alla sfida con l’Inter“.

 

 

 

 

Meret: “Sono molto emozionato, saremo aggressivi dall’inizio”

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Il giovane portiere dell’Udinese Alex Meret, è intervenuto in zona mista a meno di un’ora dall’inizio degli ottavi di finale di Tim Cup tra Lazio e Udinese. L’estremo difensore è apparso molto emozionato: “Oggi titolare, sono ovviamente molto emozionato, ma soprattutto concentrato al massimo per cercare di fare il meglio per me e per la squadra“. Sarà una gara difficile: “Vogliamo partire subito aggressivi, come abbiamo fatto nelle ultime partite di campionato, vogliamo vincere e passare il turno, anche se siamo consapevoli che sarà difficile“.

 

Lazio-Udinese: Formazioni Ufficiali

All’Olimpico di Roma per gli ottavi di finale di Tim Cup si incontrano Lazio ed Udinese. La vincente se la vedrà nei quarti il 20 gennaio con la Juventus Queste le formazioni ufficiali delle due squadre.

LAZIO – (4-3-3): Berisha; Konko, Mauricio, Hoedt, Radu; Cataldi, Biglia, Milinkovic; Candreva, Matri, Felipe Anderson. All. Pioli
A disp.: Guerrieri, Matosevic, Patric, Prce, Braafheid, Seck, Morrison,  Onazi, Mauri, Oikonomidis, Djordjevic, Klose

Indisponibili: Gentiletti, Marchetti, Keita, Lulic, de Vrij, Kishna, Basta
Squalificati: Marco Parolo

Udinese – (3-5-2): Meret; Danilo, Domizzi, Pasquale; Widmer, Guilherme, Iturra, Marquinho, Ali Adnan; Evangelista, Perica. All. Colantuono
A disp.: Perisan, Romo, Camigliano, Edenilson, Piris,  Badu, Fernandes, Lodi

Indisponibili: Zapata, Merkel, Heurtaux
Squalificati: –

Arbitro: Damato  di Barletta
Assistenti: De Pinto e Musolino
Quarto uomo: Cervellera

Thereau: “Lazio in difficoltà, possiamo vincere”

Mancano ormai pochissime ore all’inizio della sfida di coppa Italia tra Lazio e Udinese. Gara valevole per gli ottavi di finale, sarà vissuta in clima surreale: l’orario impraticabile, il divieto di circolazione per alcuni veicoli e la crisi nera che sta attraversando la squadra di Pioli. Poche anime saranno presenti allo stadio Olimpico, ma la sfida è tutt’altro che trascurabile, alla Lazio potrebbe essere utile per esordire al meglio in coppa e darsi l’opportunità di un definitivo slancio, mentre l’Udinese vorrebbe trovare la vittoria per arrivare al campionato con maggiore serenità dopo che le ultime sfide non hanno portato i punti sperati. Thereau ha fatto il quadro della situazione intervenendo ai microfoni di Udinese TV: “So che il mister vorrà vincere o almeno fare bene nelle prossime due gare, venendo da due sconfitte consecutive. Con la Lazio sarà una partita tutta da vivere, avremo le nostre occasioni visto che loro sono in difficoltà. Vogliamo vincere per arrivare in campionato con maggiore fiducia e tranquillità. Ultimamente non siamo stati fortunati”. Infine sulla sua condizione fisica: “Ho avuto un affaticamento muscolare. Farò il massimo per tornare al più presto, ma valutiamo giorno dopo giorno”.

Lazio, sfuma ufficialmente un possibile sostituto di Pioli…

Nel pieno dei giorni roventi vissuti in casa Lazio, riguardanti la sostituzione del mister Pioli, si sono fatti vari nomi. Uno che ha sorpresa aveva preso quota nelle ultime ore, era quello del tecnico Vanhaezebrouck, avendo il proprio contratto in scadenza dal giugno 2016 era uno degli indiziati a sostituire il tecnico di Parma. Pochi minuti fa la notizia che Vanhaezebrouck ha rinnovato con il Gent fino al 2018. Questo spegne tutte le voci, quindi la Lazio dovrà guardare altrove prima di sollevare da ogni incarico Stefano Pioli. Il tecnico del Gent si è guadagnato la rinnovata fiducia portando la sua squadra agli ottavi di Champions, dove incontrerà il Wolfsburg.

PROBABILI FORMAZIONI – Pioli schiera la Lazio bis. Udinese senza molti titolari

Vincere per far seguire i fatti alle tantissime parole e confermare il buon rapporto con le coppe. Pioli però, viste le tante assenze che hanno letteralmente riempito l’infermeria biancoceleste,  è costretto a fare necessità virtù e pertanto (al contrario del collega Colantuono) il turnover sarà piuttosto limitato, dovrà quindi fare necessità virtù. Vediamo le probabili formazioni dei due allenatori:

LAZIO – (4-3-3): Berisha; Konko, Mauricio, Hoedt, Braafheid; Cataldi, Biglia, Milinkovic; Candreva (Mauri), Matri (Djordjevic), Felipe Anderson. All. Pioli.
A disp.: Guerrieri, Matosevic, Patric, Prce, Radu, Seck, Morrison,  Onazi, Mauri, Oikonomidis, Djordjevic, Klose.

Indisponibili: Gentiletti, Marchetti, Keita, Lulic, de Vrij, Kishna, Basta
Squalificati: Marco Parolo
Ballottaggi: Matri 55% – Djordjevic 45%; Candreva 60% – Mauri 40%

UDINESE – (3-5-2): Meret; Felipe, Danilo, Pasquale; Insua, Kone, Marquinho, Guilherme, Adnan; Aguirre, Perica. All. Colantuono
A disp.: Perisan, Romo, Camigliano, Domizzi, Edenilson, Piris, Widmer,  Badu, Fernandes, Iturra, Lodi, Evangelista.

Indisponibili: Zapata, Merkel, Heurtaux
Squalificati: –

Arbitro: Damato  di Barletta
Assistenti: De Pinto e Musolino
Quarto uomo: Cervellera


Lazio due in colpi in difesa, attenzione a Basa

La Lazio alla ricerca di un difensore e secondo l’edizione odierna de Il Corriere dello Sport il nome giusto potrebbe arrivare dal campionato francese: Marko Basa centrale difensivo di 33 anni in forza la Lilla. Il montenegrino  è l’obiettivo primario ma non il solo perchè gli acquisti in difesa saranno due, i rinforzi sono urgenti e vanno rintracciati in poco tempo. Basa piace tantissimo, è un centrale esperto e corrisponde all’identikit tracciato dalla società. Ha un contratto fino al 2019 e l’unico ostacolo potrebbe essere proprio la volontà del giocatore di strapparne uno uguale alla Lazio. Comunque non ha un costo elevato e può essere tesserato occupando una casella libera da extracomunitario. Ora Basa è ai margini del Lilla e per 10 volte è stato escluso dai convocati.

L’altro nome caldo può essere quello di Heurtaux dell’Udinese ed il match di questo pomeriggio potrebbe essere un pretesto per parlarne. Anche lui è un giocatore ai margini ed infatti, complice anche un infortunio, non gioca una sfida ufficiale dal 13 settembre, proprio dalla sfida contro la Lazio. Lotito può sfruttare l’amicizia con Pozzo per provare a portare il giocatore a Roma. A proposito di alleanze il n.1 biancoceleste è in contatto anche con l’amico Galliani per sondare il terreno per Zapata. Il giocatore colombiano è in scadenza a giugno e vuole lasciare il Milan per provare a rilanciarsi.

Mercato, smentita per Barba

Federico Barba alla Lazio? L’Empoli smentisce l’interesse laziale verso il giovane centrale toscano: “Posso confermare che non è la Lazio la squadra a cui interessa, qualcuno ha fatto delle fantasie –  la smentita del presidente empolese Fabrizio Corsi, ai taccuini de lalaziosiamonoi.it – parlando di una formazione che dovrebbe essere avanti in classifica mi riferivo a Tonelli, chiesto da una società importantissima. Per quanto riguarda Barba invece so che piace al Napoli e ad un’altra squadra che non è però la Lazio”. Smentita anche da parte del ds Marcello Carli: “Sinceramente non ho avuto contatti con la Lazio. Con Tare ci siamo anche sentiti per salutarci e abbiamo parlato quando è venuto ad Empoli – conclude – tuttavia fin qui non c’è stato nessun contatto in questo senso”

Coppa Italia – Pres. Udinese: “Qui per la vittoria. Pioli-Guidolin, secondo me…”

La Lazio, finalista dell’ultima edizione della Coppa Italia, oggi pomeriggio ospita l’Udinese per avanzare nel torneo. Una gara importante non solo per il passaggio del turno ma anche per mister Pioli per provare in qualche modo a puntellare la sua panchina, paurosamente traballante. Anche l’Udinese però non sta disputando una grandissima stagione: “Posso dire che in questa prima parte di campionato avremmo potuto conquistare qualche punto in più – la disamina del presidente friulano Franco Soldati ai taccuini de lalaziosiamonoi.it – ma non siamo assolutamente una società delusa. Mi aspetto una Lazio agguerrita, con tanta voglia di fare bene e portare a casa la vittoria perché gli ultimi risultati non sono stati senz’altro positivi”. L’Udinese, dal suo canto: “Verremo a Roma per fare il risultato e non saremo di certo una squadra rinunciataria”. 

In casa Lazio la gestione Pioli, dopo il primo anno formidabile culminato con la qualificazione ai preliminari di Champions League, ora vive una crisi profonda: “Io penso che la Lazio sia stata anche un pochino sfortunatacontinua il presidente friulano – non sta di certo vivendo uno dei suoi periodi migliori ma sono sicuro che saprà come riprendersi e tornare a dare soddisfazioni al suo pubblico. Riguardo Pioli posso dire che come allenatore a me è sempre piaciuto moltissimo e spero rimanga sulla panchina della Lazio, visto che l’anno scorso ha fatto benissimo. Mi auguro che la squadra riesca a superare al più presto questo momento di difficoltà”. Fra i possibili successori di Pioli anche il profilo di Francesco Guidolin che molto bene ha fatto alla guida proprio all’Udinese: “Innanzitutto penso che rimanga Pioli. Comunque Guidolin è un tecnico bravissimo, è stato con noi tanti anni e ha reso grande l’Udinese. Per questo lo ringraziamo moltissimo. È un allenatore che incentiva molto i giocatori, per cui potrebbe essere sicuramente all’altezza della Lazio”.

L’ERBA DEL VICINO – E’ davvero l’allenatore il problema della Roma?

Di Bello ieri per i colori giallorossi c’è stato soltanto l’arbitro. La sconfitta contro lo Spezia segna il punto più basso dell’era Garcia a Roma. E’ sempre più in bilico la presenza del tecnico transalpino nella Capitale. Al termine della clamorosa ed indecorosa uscita dalla Tim Cup il management romanista – Baldissoni, Zanzi e Sabatini – hanno avuto un summit presso lo studio Tonucci al quale ha partecipato in video conferenza anche il Presidente Pallotta. Le ipotesi per il dopo Garcia sono diverse. Lippi, Capello, Spalletti, Mazzarri. Ma anche Bielsa. Un traghettatore fino al termine della stagione in attesa, dopo gli Europei, di chiudere con il Ct Conte. Il candidato più plausibile potrebbe essere proprio Lippi, disponibile a portare a termine la stagione giallorossa per poi – dal prossimo anno – ricoprire un ruolo dirigenziale. A Trigoria c’è anche chi sostiene fortemente il ritorno di Spalletti. Garcia per il momento non sembra intenzionato a mollare, fa scudo e pubblicamente difende i suoi giocatori. Tutte le ipotesi quindi sono al vaglio. Anche se a ciascun tifoso della Roma, e buon intenditor di calcio, sorge spontanea una domanda:” E’ davvero l’allenatore il problema di questa squadra?”.

Simone Roselli

RASSEGNA STAMPA – Lazio, ora a Pioli serve quasi un miracolo

Quel filo è diventato sottile, quasi invisibile. Deve eliminare l’Udinese, entrando ai quarti di Coppa Italia, e poi resistere all’Inter, o almeno tenere testa con dignità alla squadra di Mancini, per salvare la panchina. Lotito e il ds Tare decideranno il destino di Pioli, come era stato previsto e annunciato, durante la sosta di Natale. Andare avanti o cambiare? Le riflessioni e gli interrogativi in casa Lazio restano aperti. Si valuteranno la reazione e lo spirito dimostrato sul campo dai giocatori, conteranno i risultati. Ecco perché gli ottavi di Coppa Italia sono diventati decisivi per l’allenatore. Per la società non sarebbe tollerabile un’eliminazione da aggiungere alla crisi aperta in campionato dalla fine di ottobre: due punti nelle ultime sette giornate. E la Lazio, per quanto possa essersi indebolita rispetto alla passata stagione, non può essere diventata una squadra incapace di vincere una partita in casa con Palermo e Samp. Lunedì sera Pioli e i suoi giocatori ce l’avevano quasi fatta, tutto è stato rovinato nei minuti di recupero, gestendo malissimo l’ultimo pallone. Angolo a favore, contropiede, uscita alla disperata di Berisha, calcio di punizione e gol del pareggio complice la deviazione di testa di Felipe Anderson. Alla fine la Lazio, senza personalità e fiducia, s’è fatta assalire dalla paura. E questo è diventato un altro dei motivi di riflessione e di analisi all’interno della società. Lotito, ancora oggi, si augura di andare avanti con Pioli. Sta procedendo per gradi, dopo aver ordinato il terzo ritiro, ha verificato la reazione e il senso di responsabilità della squadra, nessuno si è tirato indietro oppure ha remato contro. Sono tutti con l’allenatore, a cui ora serve una sterzata immediata per riacquistare il bonus e prolungare l’avventura. Tradotto: una bella partita con l’Udinese, passando il turno, e un’altra con l’Inter, altrimenti l’esonero diventerà inevitabile.

FILA – A bocce ferme la Lazio deciderà se andare avanti e come. Sino a ieri Lotito e il ds Tare hanno negato qualsiasi incontro con altri allenatori. Può essere vero, ma è altrettanto certo che attraverso informazioni e contatti indiretti si siano resi conto di cosa possa offrire oggi il mercato. E il pensiero che ci possano essere tecnici in grado di rifiutare la Lazio non sfiora Formello, dove invece sono convinti ci sia la fila per allenare la squadra e subentrare a Pioli.

Fonte : Il Corriere dello Sport

RASSEGNA STAMPA – Pioli: “Vincere è la nostra unica medicina”

È una vigilia strana per Pioli. Il vertice dirigenziale di Lunedì notte nella pancia dello stadio Olimpico ha individuato nella partita con l’Udinese il possibile spartiacque della stagione. Da una parte l’ipotesi (che la società ancora spera) di una ripresa della Lazio con conseguente conferma del tecnico; dall’altra, l’ennesimo risultato negativo e l’inevitabile esonero. Pioli non ne vuole parlare, ma sa bene quanto sia importante questa partita: “Non voglio rispondere in modo banale: non ci sono novità, so come funziona nel calcio. Qualsiasi allenatore sarebbe in discussione con risultati negativi, ma non voglio più parlare di questo. Chiedete a Lotito e a Tare”.

“VINCERE È L’UNICA MEDICINA” – Chiarito questo punto, l’allenatore parla però del Pioli uomo, di come sta vivendo questo momento e soprattutto di quanto creda ancora nella possibilità di restare sulla panchina biancoceleste: “Sì, ci credo. Sto studiando, lavorando, sono vicino ai miei giocatori e alla mia squadra. Ci credo veramente”. Per far sì che ci creda anche la società, però, servono più vittorie consecutive, a partire dagli ottavi di Coppa Italia con l’Udinese: “Dobbiamo vincere, questo è scontato. Credo che sia l’unica medicina di cui abbiamo bisogno, quella di vedere i frutti positivi del lavoro. Stiamo lavorando bene, crediamo di poter uscire da questo momento. Teniamo molto a questa competizione”. Che può rivelarsi un buon viatico per inseguire l’obiettivo di restare in Europa: “Non è la strada più semplice, ma è un obiettivo. Ci siamo andati vicini l’anno scorso, sono partite secche. L’Udinese sta vivendo un momento difficile, ma vogliamo passare il turno e andare il più avanti possibile”.

“STO LAVORANDO SULLA TESTA” – Serve sempre quella solita svolta che il tecnico sta inseguendo da troppo tempo: “Se ne esce lavorando, studiando, analizzando e valutando le situazioni. So benissimo come funzionano le cose, dentro i nostri risultati e le nostre prestazioni ci sono anche cose positive. Ci sono piccole cose che stanno penalizzando troppo i risultati, stiamo cercando di risolverle. Contro la Sampdoria abbiamo giocato una partita brutta, sporca, eravamo in vantaggio, poi però facciamo errori che compromettono tutto quello che facciamo. Sto cercando di lavorare sulla testa dei giocatori, singolarmente e collettivamente. Tutti noi crediamo di poter uscire da questo momento”. Se lo crede anche la società, si vedrà dal prossimo mercato di gennaio del quale Pioli preferisce non parlare: “Prima bisogna arrivarci a gennaio (sorride, ndr). Comunque la società sa benissimo le mie scelte, quelli che sono i problemi della squadra e gli interventi urgenti che bisogna fare”.

Fonte : La Repubblica

RASSEGNA STAMPA – L’ultima spiaggia di Pioli

Torna la Coppa Italia, all’Olimpico arriva l’Udinese di Colantuono, si scende in campo (ore 16) per gli ottavi di finale. La Lazio è in crisi nera, non vince in campionato da fine ottobre, ha raccolto 2 punti nelle ultime 7 gare: un altro passo falso costerebbe la panchina a Stefano Pioli. Servirà una reazione immediata, verrà schierata dal primo minuto la miglior formazione possibile, non c’è più tempo da perdere. L’allenatore è in bilico, ha le ore contate, rischia il posto a prescindere dal risultato di oggi pomeriggio: «Chiunque sarebbe in discussione con dei risultati del genere – ha spiegato il tecnico – ma non ho più voglia di parlare di questo. Chiedete a Lotito e Tare, io conosco benissimo come funziona nel calcio».

Prestazioni deludenti e gioco da ritrovare, la Lazio dello scorso anno non c’è più, ma forse non tutti dentro lo spogliatoio se ne sono resi conto veramente: «Da questa situazione se ne esce solo lavorando, analizzando e valutando il momento. All’interno delle nostre ultime partite ci sono anche degli aspetti positivi. Le piccole cose però stanno penalizzando troppo i risultati, ma stiamo cercando di risolverle. Contro la Sampdoria abbiamo giocato una brutta gara, sporca, eravamo in vantaggio, poi però facciamo degli errori che compromettono tutto quello che proviamo in settimana. Sto provando a lavorare sulla testa dei giocatori, singolarmente e collettivamente. Tutti noi crediamo di poter uscire da questo brutto tunnel».

La Coppa Italia potrebbe rappresentare la strada più semplice per arrivare in Europa, ma per Pioli ogni partita è ormai decisiva, l’ombra di Trapattoni è in agguato: «È un nostro obiettivo, teniamo molto a questa competizione. Ci siamo andati vicini nella passata stagione, la finale con la Juventus è stata una partita emozionante. L’Udinese sta vivendo un periodo difficile, ma vogliamo passare il turno. Il mio futuro lo vedo ancora alla Lazio, ci credo veramente». Tra un mese sarà importante intervenire sul mercato, prima però sogna di superare i prossimi ostacoli: «La società sa benissimo le mie scelte, quelli che sono i problemi della squadra e gli interventi urgenti da fare. Bisogna solo arrivarci a gennaio…». Occhio a Barba dell’Empoli, è l’ultimo nome entrato nella lista, è seguito con attenzione anche dal Napoli. Bonus terminati e poche chance a disposizione, battere l’Udinese per restare al comando, altrimenti l’addio sarà immediato. Tutto in novanta minuti, Pioli è a un bivio, non può più fallire. Lotito e Tare vorrebbero andare avanti con lui, non dimenticano la qualificazione in Champions League conquistata lo scorso anno, attualmente non esistono nemmeno alternative concrete. L’idea Trapattoni è reale, ma non ci sono stati contatti.

Si tratterebbe chiaramente di un tecnico alla Reja, forse l’unico con la personalità giusta per entrare nello spogliatoio della Lazio. Senza dimenticare Guidolin, Brocchi, Simone Inzaghi, Bollini, Di Matteo e Prandelli. Impossibile convincere Lippi o Mazzarri. E intanto questa sera è in programma la cena di Natale della società. Tutti invitati, ci sarà chiaramente anche lo staff tecnico, Udinese permettendo.

Fonte : Il Tempo

RASSEGNA STAMPA – Lazio-Udinese, ultima spiaggia per Pioli

C’è un solo risultato con l’Udinese per sperare di restare ancora aggrappato alla panchina biancoceleste. Pioli avrà i brividi domani pomeriggio: “Noi abbiamo bisogno di vincere, è scontato ed è l’unica medicina. La Lazio ha voglia e deve passare il turno in Coppa Italia”. Per provare a uscire dalla crisi: “L’unico modo è valutare tutte le situazioni. Anche in questo buio, ci sono cose positive. I particolari stanno influenzando i nostri risultati, commettiamo ingenuità che penalizzano le nostre prestazioni. Sto lavorando anche nella testa dei giocatori, che mi dimostrano il veleno per uscire da questo maledetto momento”. La testa di Pioli è pronta a saltare, il tecnico è concepibilmente nervoso in conferenza stampa: “Non ci sono novità. Quando ci sono risultati negativi, qualunque allenatore viene messo in discussione. Se volete parlare della panchina, parlatene con Tare e Lotito”. Otto ko in campionato, appena 20 punti in 16 giornate. La Coppa Italia a questo punto diventa il modo più semplice per tornare in Europa: “L’anno scorso abbiamo fatto un grande percorso e possiamo ripeterlo. Ma tutto dipende da domani. L’Udinese sta vivendo un momento difficile, ma verrà qui all’Olimpico per vincere”.

FUTURO
Petkovic ha confessato al Messaggero di rivedersi in questa situazione di Pioli: “Non ho letto le sue dichiarazioni, non conosco la sua esperienza, ma la mia. E la mia stagione non è conclusa”. Stefano da Parma si vede ancora a lungo alla Lazio: ”Sì, ci credo e sto studiando il modo per restare. Sono vicino alla mia squadra”. Niente turn over con l’Udinese: “Ho preparato la partita e oggi vedrò la situazione degli acciaccati. Schiererò la formazione migliore, perché voglio raggiungere i quarti”. C’è la pressione sulle scelte tecniche: “Io non lavoro sempre in modo uguale. Io cerco di crescere. Le decisioni sono sempre difficili da prendere, ma si prendono nel bene della squadra”.

Fonte : Il Messaggero