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Mancini: “Con la Lazio non sarà facile”

Alla vigilia di Inter-Lazio il tecnico nerazzurro Roberto Mancini ha preso parte alla consueta conferenza stampa. Queste le sue parole sulla partita di domani: “L’incontro con la Lazio non sarà una gara semplice da affrontare, anche se in questo periodo ha tanti problemi la squadra di Pioli ha diversi elementi importanti che possono creare fastidi. Tenteremo di essere aggressivi sin dall’inizio ma non sarà facile riuscirci, dovremo anche essere bravi a non scoprirci perchè hanno degli attaccanti pericolosi. Non bisogna dimenticare che i biancocelesti nella scorsa stagione sono arrivati terzi in classifica e noi, anche se siamo primi, dobbiamo migliorare ancora molto. Quella biancoceleste è una squadra forte, la classifica non ne rispecchia il vero valore. Quale giocatore toglierei a Pioli?  Biglia, Candreva, Felipe Anderson, sono giocatori che fanno la differenza. E’ giusto che giochino tutti, avere in campo giocatori che giocano bene è importante. Inoltre mi auguro che i miei ragazzi non abbiano perso la concentrazione, questa è la settimana di Natale, intorno c’è tanta euforia, ma per noi, dato che giochiamo in serale, le ferie inizieranno più tardi.  Sono contento di vedere tanti tifosi intorno a noi, al Meazza fanno la differenza. I tifosi sono importanti per qualsiasi squadra. Non penso allo Scudetto, il nostro obiettivo per ora è un altro. Secondo me le prime tre squadre saranno Napoli, Juventus, Fiorentina o Roma. La più grande soddisfazione da quando sono qui? Aver recuperato molte posizioni in classifica in poco tempo, ma manca ancora un pò per dire che è la ‘mia Inter’. La delusione? Il contrattempo di ieri (ride, ndr)”.

Il contrattempo al quale si riferisce Mancini è un piccolo incidente in allenamento che ha comportato al tecnico una piccola operazione per asportare un pezzetto di menisco che si è scheggiato. Domani, però, sarà regolarmente in panchina.

Volete allenare il Camerun? Facile, ecco come candidarsi…

Bizzarra ma alquanto originale la scelta del Camerun per reclutare il nuovo allenatore. Infatti, come riportato dalla Gazzetta dello Sport, la nazionale dei Leoni indomabili, ha diramato sul proprio sito e su facebook l’annuncio di lavoro. Particolari i requisiti: oltre all’esperienza da allenatore con annesso patentino e conoscenza del calcio africano, il Camerun richiede espressamente la conoscenza di Word, Excel e Power Point. Quindi, aspiranti allenatori o presunti tali, se volete inoltrare la vostra candidatura cliccate al seguente link: http://fecafoot-officiel.com/?p=5162

Nesta nel “world all-star football team”

In occasione dell’inaugurazione del “Jaber Al-Ahmad International Stadium” di Kuwait city l’ex capitano biancoceleste Alessandro Nesta è stato invitato a prendere parte ad una gara tra il  world all-star football team e la Nazionale del Kuwait. Nella squadra di Alessandro, formata dagli ex calciatori più forti del mondo, scenderanno in campo giocatori come Roberto Carlos, Beckham, Del Piero, ZambrottaFigo e Puyol.

FORMELLO – Nessun cambio per la Lazio, tranne uno…

Squadra che vince non si cambia. Pioli ha dovuto aspettare tanto, ma alla fine la vittoria è arrivata con l’Udinese in coppa Italia e per schierare la migliore formazione contro la capolista, il mister farà fede proprio su quella messa in campo contro i friulani. Unica eccezione sarà quella di Marco Parolo, che tornerà ad affiancare Lucas Biglia e un carico Danilo Cataldi nella linea mediana. L’ex parmense prenderà il posto a Milinkovic, mentre ci sarà un altra occasione per Felipe Anderson che dovrà tornare ad essere quello di un anno fa, quando proprio a Milano contro l’Inter fece impazzire i tifosi biancocelesti. Sarà quindi un 4-3-3, senza Basta che non ha recuperato dall’infortunio che lo ha colpito in settimana.

Attaccante che segna non si cambia, e visto l’ottimo rendimento di Alessandro Matri sembra essere proprio l’ex Juve il prescelto per il ruolo di punta centrale. Klose ha dato forfait e Djordjevic è in leggero svantaggio rispetto a Matri. Keita recuperato si accomoderà in panchina, i titolari sulle fasce saranno Candreva e Felipe. Il reparto difensivo sarà lo stesso della coppa Italia anche per scelte forzate, visto l’indisponibilità di Marchetti, Gentiletti, Lulic(rientreranno tutti e tre nel 2016) e  Dusan Basta.

PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3): Berisha; Konko, Mauricio, Hoedt, Radu; Cataldi, Biglia, Parolo; Candreva, Matri, Felipe Anderson. All. Pioli.

Inter-Lazio, tra i convocati due assenze importanti…

Due squadre divise da 16 punti in classifica, due squadre che arrivano da due momenti completamente diversi. Inter e Lazio, la prima è nel suo miglior momento mente l’altra vive una situazione molto critica. Tutto sembra avvantaggiare la squadra di Mancini ma nel calcio tutto è possibile e Pioli si affida alla voglia di riscatto della sua squadra mostrata in parte già con l’Udinese in coppa Italia. Sono state da poco diramate le convocazioni da parte di Pioli con due assenze importanti, quella di Dusan Basta che sembrava recuperato nelle ultime ore, ma non sarà presente nella delicata trasferta di Milano per il fastidioso infortunio e il forfait di Miroslav Klose. Un recupero importante arriva in attacco, dove il mister della Lazio potrà contare su Keita. Di seguito la lista dei convocati per Inter-Lazio:

Portieri: Berisha, Guerrieri, Matosevic;

Difensori: Braafheid, Hoedt, Konko, Mauricio, Patric, Prce, Radu;

Centrocampisti: Biglia, Candreva, Cataldi, Felipe Anderson, Mauri, Milinkovic, Oikonomidis, Onazi, Parolo;

Attaccanti: Djordjevic, Keita, Matri.

Nesta: “Romagnoli il mio erede”. Poi racconta un bellissimo aneddoto sulla Lazio

Intervistato da Yahoo Sport, Alessandro Nesta ha raccontato la sua nuova vita da allenatore al Miami: “Mi ispiro ad Ancelotti, ho passato 8 anni con lui, abbiamo vinto tanto insieme. Interpreta bene il ruolo di allenatore, senza troppo stress ma con massima serietà. A Madrid ha fatto bene portando la decima Champions, meritava qualche anno in più”. Tornando al suo passato da giocatore, Nesta svela il suo idolo di gioventù: Chamot, per me era il miglior difensore del mondo. Mi ha aiutato quando ho iniziato a giocare a calcio, mi ha insegnato molto. E’ stato un giocatore formidabile. Ritiro Totti? Lui fa un altro ruolo. Il difensore rincorre l’attaccante, decide lui quanto correre. Finché ce la fa… “. L’ex capitano indica un suo potenziale erede, guarda caso anche lui romano e tifoso laziale: Faccio il tifo per Romagnoli, il Milan ha speso tanti soldi per averlo, mi auguro diventi una colonna della Nazionale. Il più forte che ho marcato? Ronaldo il fenomeno, il più forte di tutti. Ho giocato anche contro Messi e CR7, ma secondo me Ronaldo è stato il numero 1. Oggi i migliori giocatori sono loro due e Neymar“. Poi Nesta racconta un aneddoto del passato: “Mi sarebbe piaciuto giocare nel Real o nel Barcellona. Il Real mi chiamò ai tempi della Lazio ma io non volevo andarmene, sarei voluto rimanere a vita, il calcio per me era solo la Lazio. Poi ha avuto dei problemi economici e mi hanno venduto altrimenti sarei rimasto a lungo. Se allenerei il Milan o la Lazio? Per me sarebbe troppo stressante, anche perché non vivono un buon momento. Ho entrambi i club nel cuore, ma adesso ho fatto una scelta di vita venendo in America e Miami per cominciare è l’ideale”. In chiusura un pronostico sui prossimi europei: “Le favorite sono Spagna e Germania. L’Italia sta un po’ indietro ma nei grandi eventi si esalta”.

CONFERENZA- Pioli: “È l’ultimo sforzo dell’anno, i ragazzi devono dare l’anima in campo”

La Lazio in settimana è tornata a vincere, una boccata di ossigeno per Pioli e i suoi ragazzi. Neanche il tempo di festeggiare il raggiungimento dei quarti di finale di coppa Italia che è già tempo di pensare al campionato. La trasferta che attende la Lazio è di quelle affascinanti e stimolanti, ma tosta. San Siro aspetta i biancocelesti, in piena crisi di risultati, che cercheranno di riprendersi proprio in casa della capolista. Alle ore 13 Pioli ha parlato del match in conferenza stampa, queste le sue parole.

Che partita ti aspetti a San Siro, è pronta la Lazio?

“È facile aspettarsi una partita difficile. Giochiamo contro un avversario forte e concreto, che sembra imbattibile. Per fare risultato servirà la miglior prestazione dell’anno”.

L’anno scorso a San Siro grande Lazio e grande Felipe Anderson, sono solo ricordi sbiaditi?

“Credo che la squadra stia bene. Ci crede e vuole provare a fare il colpo. Felipe non sta rendendo al meglio, lo so io come lui, ma credo molto nel ragazzo”.

Quella con l’Udinese può essere stata la partita della svolta?

“Tutte le nostre prossime partite saranno quelle della svolta. Non può essere una sola partita a cambiare tutto. Sono contento della prestazione e dello spirito messo in campo. Domani sarà un’altra partita, in campionato siamo in difficoltà e dobbiamo fare qualcosa in più. Credo che a San Siro abbiamo le qualità per fare risultato”.

Con l’Udinese lo spirito era diverso…

“A forza di guardarci negli occhi può succedere qualsiasi cosa. Abbiamo lottato con grande spirito. L’Udinese non ha schierato la formazione titolare, ma noi abbiamo messo grande ardore in campo, e di questo sono molto contento. La capacità di reagire mi è piaciuta molto. Domani non credo riusciremo a fare 20 tiri in porta, dobbiamo essere concreti e determinati”.

Può essere la gara determinate?

“Può essere, è un’ottima occasione. Per uscire con un risultato positivo dovremo fare una grande prestazione”.

Domani dirà qualcosa di particolare ai calciatori?

“Il mio lavoro è quello di motivare i ragazzi. Giocando ogni tre giorni devo lavorare più sulla testa che sui dettami tattici. I giocatori però sanno che domani devono dare l’anima in campo”.

Basta ci sarà?

“No, non ha recuperato. Abbiamo parecchi infortunati, ora stringiamo i denti”.

Matri?

“Tutti i giocatori hanno momenti di condizione migliori e peggiori. In questo momento è l’attaccante che dà più garanzie”.

Come giocherà domani la Lazio?

“Sarà determinante mantenere la compattezza per 90′. Giochiamo contro un avversario che ha grande qualità, non potremo permetterci errori. Dal punto di vista tecnico serve grossa attenzione”.

Arriva il mercato, in uscita si teme qualcosa?

“Sono domande che dovete fare alla società. Continuate a chiederle a me e non capisco il motivo, è chiaro che il mercato di gennaio deve vederci rinforzati!”.

Primavera, la Lazio regala spettacolo, 5-1 sul campo della Virtus Lanciano

Nessuno aveva mai vinto quest’anno sul campo del Lanciano in campionato, ma dopo il successo all’ultimo respiro contro il Napoli, la Lazio Primavera dimostra di aver ritrovato la forma migliore vincendo addirittura in goleada all'”Esposito”, dove tutte le altre squadre avevano realizzato appena tre gol in questo girone d’andata. Una chiusura d’anno senz’altro incoraggiante per la squadra di Simone Inzaghi, che sembra ormai uscita dalla crisi autunnale. I biancocelesti tornano a vincere dopo 97 giorni in trasferta e, soprattutto, vincono per la prima volta in questa stagione due partite consecutive in campionato.

EUROGOL MURGIA – Virtus Lanciano e Lazio si ritrovano faccia a faccia in campionato dopo tre anni. Fasi di studio nelle prime battute del match, ma dopo 8′ la Lazio si trova alle prese con una delle sue solite amnesie difensive. Carpentieri si ritrova a tu per tu con Matosevic, ma manca clamorosamente la facile occasione. Un campanello d’allarme per la Lazio che all’11’ reagisce nella maniera migliore, con il gol. E che gol! I biancocelesti pescano il jolly con una spettacolare conclusione di Murgia dai trentacinque metri, che lascia di stucco il portiere Antonini e tutto il pubblico di casa.

RADDOPPIO MANONI – Il ritmo della partita resta comunque vivace: conclusioni dalla distanza da una parte e dall’altra, Rokavec ci prova ma è la Virtus Lanciano ad avere la grande occasione con Hiwat, che con un gran destro ad incrociare coglie il palo a Matosevic battuto. La Virtus Lanciano si dimostra dunque pericolosa, ma è nella fase centrale del primo tempo che la Lazio riesce a piazzare il break decisivo. Al 28′ inserimento vincente di Manoni che sigla il raddoppio, bissando così la marcatura che era valsa i fondamentali tre punti contro il Napoli. Subito dopo una magistrale punizione di un ispiratissimo Murgia si stampa sulla traversa.

IL LANCIANO NON MOLLA – Al 33′ Lazio costretta alla prima sostituzione: scelta obbligata per Simone Inzaghi con Cardoselli che accusa un problema fisico, al suo posto entra in campo il giovane classe ’98 Beqiri. La Lazio sembra a questo punto padrona del campo, anche se Battista prima dell’intervallo impegna severamente Matosevic. Nella ripresa la Lazio cerca sempre il controllo del match, ma il Lanciano in avanti sa sempre far male. Al 12′ ancora Battista mette a dura prova i riflessi di Matosevic, che non può nulla però sul successivo tap-in di Carpentieri.

LA LAZIO DILAGA – E’ in questo momento che si vede la maggior brillantezza degli aquilotti in questa fase della stagione. Sale in cattedra Alessandro Rossi, che realizza una magnifica doppietta, prima sfruttando un assist dell’attivissimo Beqiri, quindi approfittando di una uscita difettosa di Antonini siglando il poker. Ci pensa il neo entrato Cinti, dopo un’iniziativa di Aimone Calì, a mettere il sigillo sulla goleada biancoceleste. 5-1 al Lanciano e per la Lazio Primavera sarà senza ombra di dubbio un buon Natale.

Fabio Belli

IL TABELLINO

Marcatori: 11′ Murgia (L), 29′ Manoni (L), 57′ Carpentieri (V), 78′ Rossi (L), 86′ Rossi (L), 88′ Cinti (L)

VIRTUS LANCIANO (4-3-3): Antonino; Grozdic, Pollice, Caruso, Scutti; Serafini, De Cerchio (73′  Di Napoli) , Hiwat (68′ Selvallegra); Carpentieri, Tassi, Battista (84′ Troilo). A disp. Stefanelli, Luciani, D’Intino, Nardecchia, Comparelli, Giovannelli.  All. Primo Maragliulo

LAZIO (4-3-3): Matosevic; Dovidio, Mattia, Quaglia, Seck; Cardoselli (33′ Beqiri), Murgia, Rokavec (83′ Cinti) ; Manoni, Rossi, Bezziccheri (59′ Calì). A disp.: Borrelli, Cotani, Collarino All. Simone Inzaghi

ARBITRO: Spinelli (sez. Terni).

ASS.: Pizzi-Campitelli.

NOTE. Ammoniti: 18′ Dovidio (L), 30′ Serafini (V), 40′ Battista (V), 43′ Caruso (V), 70′ Manoni (L), 75′ Rokavec (L). Recupero: 5′ st, 3’st.

Rocchi sprona la Lazio: “Spero in un moto d’orgoglio contro l’Inter”

Il grande ex biancoceleste Tommaso Rocchi, che ha vissuto anche una parentesi nerazzurra, ha parlato ai microfoni di FcInter1908.it: “Inter-Lazio sarà una bella partita, è una sfida sempre affascinante. L’Inter è favorita, arriva molto bene, galvanizzata da questo primato. La Lazio sta vivendo un momento negativo, c’è un ambiente che non è contento e un allenatore a rischio, ma magari una super partita, dettata dall’orgoglio, potrebbe permettere ai biancocelesti di fare risultato. L’Inter mi ha fatto una buona impressione, le critiche andrebbero fatte ad altre squadre. Sta facendo bene, è una squadra molto ben strutturata per merito di Roberto Mancini. Le storie sul giocar bene o male lasciano il tempo che trovano. Ha trovato un certo ritmo, una certa continuità e ad oggi merita senza dubbio il primo posto. Candreva? Parliamo di un giocatore importante che sta vivendo un momento poco felice. Potrebbe servire all’Inter, ma bisogna vedere come si svilupperà la trattativa, visto che Candreva è molto importante per la Lazio. Può darsi ci sia qualche scambio, con Ranocchia come contropartita, visto che alla Lazio serve un difensore. Candreva è un giocatore valido, importante: sarebbe un bell’acquisto per l’Inter”. Chiosa finale con un pronostico:A malincuore (sorride, ndr), penso sia più favorita l’Inter”. 

Alla Juve lo scudetto del fair play finanziario, al Milan quello del miglior vivaio

Juventus campione d’Italia del Fair Play finanziario, Milan «miglior vivaio» della Serie A: le due società sono state premiate ad Arezzo, dove si è svolta la prima edizione del premio Fair Play Finanziario, alla presenza del vice presidente Uefa Giancarlo Abete. «I tifosi chiedono vittorie e trofei – ha affermato l’ex n.1 della Figc – ma spesso ci dimentichiamo che i successi sono frutto di programmazione e investimenti mirati. Il Fair Play finanziario voluto dall’Uefa non è solo una dimensione etica, ma una norma da rispettare». La manifestazione, organizzata dall’Associazione Premio Fair Play Mecenate, in collaborazione con l’agenzia Sporteconomy, è stata preceduta dal workshop «Il futuro del Fair Play Finanziario» presentato dal giornalista Rai Enrico Varriale. Per valutare lo stato di salute economica dei club la giuria ha preso in considerazione i bilanci relativi alla stagione 2014/2015, seguendo regole omogenee, e sono state escluse le società con risultato d’esercizio negativo e superiore ai cinque milioni e quelle con patrimonio netto negativo. In base a precisi parametri che la giuria ha analizzato, lo scudetto del Fair Play Finanziario è stato assegnato alla Juventus. Menzione d’onore per il Torino che, come ha sottolineato la giuria, ha saputo trovare il giusto equilibrio tra dimensione economica e sportiva. Quanto al Milan, è risultato essere la società che ha offerto più calciatori alle rappresentative under in prossimità della Nazionale A. Il responsabile del settore giovanile rossonero, Filippo Galli, ha ritirato il premio, ricordando che «la presenza in prima squadra di giocatori come Donnarumma, Calabria e De Sciglio è l’esempio del lavoro svolto».

Fonte: Ansa

Mourinho disoccupato di lusso. Ecco a quanto ammonta la buonuscita del Chelsea

La nazionale può attendere, nel futuro prossimo di Josè Mourinho c’è il calcio del fine settimana, una squadra di club, meglio ancora se in Premier League. Per il momento l’ormai ex tecnico del Chelsea si è chiuso in un riservato silenzio, ha preferito non commentare l’esonero che gli è stato comunicato giovedì pomeriggio nel corso di un incontro lampo subito dopo il pranzo di Natale. Dieci minuti – presenti Roman Abramovich, il presidente Bruce Buck e il direttore generale Eugene Tenenbaum – per dirgli che il suo tempo era scaduto. Mou ha raccolto i suoi effetti personali, compreso un cartonato che lo raffigura a dimensioni originali, prima di lasciare il centro sportivo di Cobham, coprendosi il volto con il cappuccio di una felpa. Deluso ma non sorpreso dalla decisione del club: erano settimane che il suo agente Jorge Mendes trattava con i legali dei Blues la buonuscita. Trovato l’accordo, sulla base di circa 14 milioni di euro, il divorzio è stato ratificato. E adesso? Mou si è congedato, forse per sempre, dal Chelsea, ma non dalla Premier League. Non ha mai nascosto la sua preferenza per l’Inghilterra dove ha comprato casa (Londra) e la sua famiglia si è perfettamente integrata. Ma, esclusa l’ipotesi che resti fermo oltre il prossimo giugno, le possibilità, almeno al vertice, appaiono limitate. Con il Manchester City molto vicino a Pep Guardiola, e l’Arsenal fermo su Arsene Wenger, l’unico top-team (potenzialmente) alla portata del 52/enne portoghese è il Manchester United. Già nel 2013, all’indomani del ritiro di Sir Alex Ferguson, il suo nome era stato accostato ai Red Devils che però alla fine – su suggerimento dello stesso Ferguson – avevano optato per David Moyes. A fine stagione lo United rischia di trovarsi nuovamente nella stessa situazione, in cerca di un manager. Non solo il pubblico dell’Old Trafford ma ora anche la dirigenze comincia ad essere stufa di Louis van Gaal, incapace di dare un gioco decente alla squadra dopo una stagione e mezza, e nonostante i massicci investimenti. Il Teatro dei Sogni pretende vittorie e spettacolo: il pragmatismo di Mou garantisce le prime a scapito del secondo. Ma certo solo il suo carisma potrebbe rivitalizzare una piazza che rischia per il terzo anno consecutivo di chiudere senza titoli. Altre soluzioni, almeno in Premier, non sembrano essercene. Così come appaiono del tutto infondate le voci su un suo possibile ritorno a Madrid, e non solo per la pronta smentita di Florentino Perez. Rimpianto da parte del pubblico del Bernabeu, come è appena successo al Chelsea, Mou aveva chiuso col Real in rotta frontale con gran parte dello spogliatoio (a partire da Cristiano Ronaldo). Improbabile immaginare una rappacificazione, anche perchè oggi il portoghese ha smarrito (almeno in parte) quella aura da invincibile. Le offerte, comunque, non gli mancheranno. E dopo il prossimo Europeo diverse nazionali (a cominciare dal Portogallo) potrebbero rinnovare la propria guida tecnica. Mou ha sempre detto di voler chiudere la carriera su una panchina internazionale. Ma non ora, quel finale è ancora lontano.

Fonte: Ansa

Guardiola: “Domenica vi svelo il mio futuro. Ancelotti? Un grande!”

Dopodomani Pep Gurdiola svelerà il suo futuro agonistico che, ha spiega oggi il tecnico del Bayern Monaco in conferenza, il presidente del Consiglio del club, Karl Heinz Rummenigge, «già conosce. Lui sa quello che penso anche perché abbiamo parlato spesso di quest’argomento – ha aggiunto l’allenatore catalano – e dopodomani sapremo cosa succederà. Il presidente del club Karl Heinz Rummenigge ha sempre detto che avremmo parlato dopo l’ultima giornata del girone di andata di Bundesliga e oggi dico la stessa cosa», ha risposto Guardiola che domani guiderà i bavaresi nella trasferta di Hannover, 17/ma giornata di Bundesliga. Bocca cucita sul suo futuro, meno sul suo possibile sostituto in Baviera, Carlo Ancelotti, definito «una grande persona e un grande allenatore».

Fonte: Ansa

Caos a Trigoria, i tifosi romanisti: “Giocatori indegni e senza p***”

Continua la contestazione dei tifosi alla Roma. Dopo le uova tirate sul bus della squadra in occasione della cena natalizia di ieri, oggi alcuni cartelloni pubblicitari sulla strada che porta a Trigoria sono stati coperti con scritte che i giocatori, passando in auto, non hanno potuto fare a meno di vedere. Tra le scritte «non meritate questa maglia e questa città. Indegni. Tutti colpevoli: giocatori e società». «Noi romani e romanisti vi urliamo: Indegni!!! Ominicchi senza pa…, c’è solo la maglia».

Firmani: “Lazio prigioniera dell’ansia. Domenica occhio alla sorpresa”

“Non è un momento facile per la Lazio, quando si vuole uscire da un momento di crisi spesso diventi prigioniero dell‘ansia. Lo abbiamo visto anche contro la Sampdoria. Grande voglia di vincere ma tanta paura”. A dirlo è Fabio Firmani sulle frequenze di Radio Incontro Olympia, che poi consiglia di continuare a fidarsi di Pioli:E’ giusto andare avanti con Pioli, per crescere, una squadra e una società hanno bisogno anche di superare questi momenti. Passare dall’esaltazione di Pioli e della sua Lazio rivelazione, alla critica aspra dopo pochi mesi non è da grande squadra, ci vuole più equilibrio. Non ho mai avuto la sensazione che la squadra non seguisse Pioli, che è un mister che si fa voler bene. Questo problema non lo avrà mai. La Lazio ha pagato l’eliminazione dalla coppa, portandosi dietro la mancanza d’entusiasmo e poi i tanti infortuni. Poi dopo qualche partita persa si è vista subito la paura di non poter più sbagliare perché dopo i risultati della scorsa stagione tutti si aspettano molto dalla Lazio. La Lazio ha una rosa importante e deve ambire ad un campionato molto migliore rispetto all’attuale cammino. Le coppe stanno andando bene, se si cambia rotta in campionato tra qualche mese i giudizi sulla stagione della Lazio potrebbero cambiare molto. L’Europa League è una coppa importante e prestigiosa e la Lazio deve crederci. In campionato devi riconquistare il pubblico e ritrovare la fiducia dello scorso anno, le coppe sono l’obiettivo da non sottovalutare”. Infine sulla sfida del Meazza:Domenica sarà dura contro l’Inter, Mancini ha trovato una grande solidità difensiva con i due centrali e il portiere. Ma non dimentichiamoci che la Lazio era una squadra molto più collaudata fino a qualche mese fa. Quasi tutti danno per scontata la vittoria dell’Inter, io credo che possa esserci una sorpresa. La Lazio con la vittoria di giovedì ha ritrovato un po’ di sicurezza e morale, così come sono convinto che l’Inter non sia ancora una squadra pronta come si crede in questo momento e avrà dei problemi durante la stagione. Attenzione alla sorpresa domenica sera a Milano”.

Beruatto: “Roma è una piazza difficile dove ripetersi è sempre complicato”

L’ex difensore biancoceleste Paolo Beruatto, intervenuto al Premio Fair Play Finanziario, ha parlato del momento che stanno attraversando gli uomini di Pioli. Queste le sue parole: “Quella di ieri è stata una vittoria importante, i risultati aiutano a lavorare meglio, in questo periodo per la Lazio sono una grande iniezione di fiducia. Roma è una piazza difficilissima, è difficile ripetersi, anche i giallorossi stanno vivendo una situazione simile. La Lazio ha fatto dei buoni acquisti ma bisogna dare tempo ai giovani di crescere ed ambientarsi e quindi serve pazienza”.

MERCATO -N’Koulou futuro incerto, Basa risponde alla Lazio

La Lazio è in emergenza difesa, di certo questo non è un mistero. Oltre al lungodegente de Vrij, nelle ultime settimane si è fermato anche Gentiletti. Tare si sta guardando intorno, tanti i nomi sul taccuino, anche se gli ultimi rumors portano in Turchia (leggi qui).

Di certo non sarà Marko Basa il rinforzo per gennaio, almeno stando a quanto riporta il sito francese footmercato.net che sostiene che il difensore montenegrino ha rifiutato il contratto di un anno e mezzo offertogli dalla Lazio. Basa pare avrebbe voluto un contratto più lungo. Chi, invece, molto probabilmente lascerà il proprio club è N’Koulou: “La squadra non sta passando un buon momento e non mi pare rispettoso parlare di mercato adesso”. Queste le dichiarazioni del centrale del Marsiglia in conferenza, che poi ha lasciato più di qualche dubbio sulla sua permanenza: “Fino a dicembre c’è tempo, poi vedremo cosa succederà, ma non escludo il rinnovo”.

Un ex biancoceleste tra i portieri che hanno parato più rigori

Sul proprio profilo Twitter la Serie A Tim ha omaggiato i tre portieri che nella storia della Serie A hanno parato più rigori. Al primo posto è risultato Gianluca Pagliuca che ne ha parati 24, al secondo posto con buone possibilità di sorpasso Samir Handanovic che ne ha parati 21, ed al terzo gradino del podio risulta l’ex biancoceleste Luca Marchegiani.

Daspo giudiziale, violare l’obbligo di firma non è reato

La violazione dell’obbligo di firma all’interno del Daspo giudiziale non è da considerarsi un reato. Questo quanto stabilito dal tribunale di La Spezia con sentenza assolutoria, che ha dato ragione a un giovane tifoso dello Spezia che, colpito da Daspo giudiziale per aver violato l’obbligo di firma imposto dal Daspo del questore, è ricorso in appello. Il giovane sostenitore, colpito da Daspo per 5 anni con obbligo di firma durante le partite, per aver preso parte all’invasione di campo e conseguente rissa avvenuta sul campo del Padova nel 2006 quando lo Spezia conquistò la serie B dopo 55 anni, ha violato la misura di prevenzione. Denunciato di nuovo era stato condannato ancora una volta. L’avv. Massimo Lombardi del foro di La Spezia però ha impugnato la sentenza e stamani la giudice della Spezia Letizia ha accolto la sua tesi difensiva e ha assolto il tifoso perchè la violazione degli obblighi in un Daspo giudiziale non è previsto dalla legge come reato. La sentenza, destinata a fare giurisprudenza, conferma che la violazione di un obbligo di firma disposto da un daspo emesso dal giudice non configura specie di reato.

Fonte: Ansa

MERCATO – Il difensore proviene dalla Turchia. L’agente: “Confermo i contatti con la Lazio”

AGGIORNAMENTO ORE 20:00 – “È tutto vero, il mio partner ha avuto un incontro con Tare tre settimane fa, la Lazio formulerà un’offerta ufficiale“. Parole inequivocabili quelle dell’agente di Çağlar Söyüncü, contattato dal sito lalaziosiamonoi.it.

Nome nuovo sul taccuino del Direttore Sportivo Igli Tare alla ricerca di rinforzi importanti per quanto riguarda il pacchetto arretrato. L’ultima voce arriva dalla Turchia, il nome è semi-sconosciuto: si tratta di Çağlar Söyüncü, difensore dell’Altinordu, club che milita nella TFF First League turca, l’equivalente della nostra serie B. Il giovane calciatore, classe ’96, vanta 14 presenze condite da due gol nella stagione in corso, oltre a varie apparizioni nelle nazionali giovanili del suo paese, di cui una in Under 21. Sulle tracce del difensore ci sono i club più blasonati di Turchia, tra cui il Besiktas, mentre all’estero è forte l’interesse del Bayer Leverkusen, da sempre attento al mercato turco.

Inter di nuovo su Candreva ma il giocatore resta a Roma

Questa mattina Tuttosport ha parlato di un nuovo interessamento dell’Inter nei confronti di Antonio Candreva. La società nerazzurra sarebbe pronta a presentare un’offerta di 20 milioni più un giocatore, molto probabilmente il difensore Juan Jesus. Ma come riportato questa sera dal Corriere dello Sport il presidente Lotito, che da poco gli ha rinnovato il contratto, non ha nessuna intenzione di cedere il giocatore. Di conseguenza, il matrimonio tra Candreva e la Lazio sembra destinato a proseguire almeno fino al termine della stagione.