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LAZIALI FUORI PORTA – Filippini ancora titolare, 10 minuti per Crecco

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Appuntamento pre-natalizio con la consueta rubrica che settimanalmente aggiorna i nostri lettori sulle prestazioni dei giocatori della S.S. Lazio attualmente in prestito. Tra il 23 ed il 24 Dicembre si è giocato il 20esimo turno di Serie B. Vediamo nel dettaglio le prestazioni dei giocatori scesi in campo:

Filippini: stop casalingo per la Pro Vercelli che tra le mura amiche è battuta per 0-1 dal Perugia. Decisiva la rete di Zapata a metà primo tempo. Nel blocco titolare dei piemontesi, come consuetudine ormai, c’è Lorenzo Filippini. Per l’ex Bari una buona prova, basata maggiormente sulla fase difensiva; poche le folate offensive del terzino, più attento ad arginare le scorribande dell’ottimo Drole.

Crecco e Rozzi: la Virtus Lanciano impatta per 1-1 sul campo della Ternana, un punto che serve poco agli abbruzzesi, ancora nei bassifondi della classifica. 10 minuti in campo per Luca Crecco, che rileva Mammarella al 36esimo del secondo tempo senza avere troppe possibilità di mettersi in mostra. Gara nervosa soprattutto negli ultimi minuti infatti, con ben 4 ammoniti. Non convocato Antonio Rozzi, sempre più ai margini del progetto tecnico di D’Aversa.

Strakosha e Pollace: nel posticipo di oggi, la Salernitana rimedia un secco 0-2 casalingo dalla capolista Cagliari. Una gara molto nervosa che vede ben 3 espulsi nelle fasi finali, Rossi e Sciaudone per i granata, Tello per i rossoblu. Osservano dalla panchina la sconfitta dei propri compagni sia Strakosha che Pollace.

Minala: nel pareggio esterno per 1-1 del Latina in casa del Vicenza, Joseph Minala non risulta tra i convocati. Ormai fuori dal progetto dei pontini, nella sessione di gennaio farà ritorno a Roma, come rivelato dal suo agente.

Tounkara: secondo pareggio consecutivo per il Crotone, che  viene scavalcato dal Cagliari in classifica. 0-0 il risultato finale della sfida contro il Trapani di Serse Cosmi. Ancora panchina per Mamadou Tounkar, che dopo un ottimo inizio di stagione sembra essere uscito dai radar di mister Juric.

 

Nella top 11 degli under 23 con Pogba e Dybala c’è un laziale

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C’è anche un laziale nella Top 11 del 2015 degli Under 23 stilata dal CIES Football Observatory. Accanto a nomi altisonanti, come quelli di Paul Pogba e Paulo Dybala infatti, compare anche quello di Felipe Anderson. Per il numero 10 biancoceleste il 2015 è stato l’anno della definitiva consacrazione a livello mondiale. Nei primi mesi di quest’anno solare infatti, il talento brasiliano ha guidato la strepitosa cavalcata della Lazio verso il preliminare di Champions League a suon di prestazioni maiuscole, gol e assist. Che sia di buon auspicio per un 2016 altrettanto magico, dimenticando questo inizio di stagione al di sotto delle aspettative.

Di seguito la lista completa della Top 11: Marius (Mainz 05), Bellerín (Arsenal), Umiti (Olympique Lione), Varane (Real Madrid), Wendell (BayerLerverkusen), Tolisso (Olympique Lione), Pogba (Juventus), Bernardo Silva (Monaco), Barkley (Everton), Felipe Anderson (Lazio) e Dybala (Juventus).

La Lazio pensa a Rolando. Ecco la risposta dell’agente

La sessione invernale di calciomercato è ormai alle porte, e la Lazio, è noto, è alla ricerca di rinforzi per quanto riguarda il pacchetto arretrato. Negli ultimi giorni è circolato il nome di Rolando, vecchio pallino del Ds Tare, ex di Porto, Napoli ed Inter, adesso all’Olympique Marsiglia, già accostato ai colori biancocelesti negli anni scorsi. Per fare chiarezza in merito, la redazione di Tuttomercatoweb ha contattato l’agente del difensore portoghese, Joao Josè Cardoso da Silva. Queste le sue parole: “Per il momento sono soltanto voci giornalistiche, il calciatore ha un contratto di tre anni col Marsiglia e quindi bisognerebbe parlare prima col club francese. Fa piacere che il ragazzo sia accostato a una società così importante come quella biancoceleste, ma al momento si trova bene in Francia. Sulle voci di contatti già avviati con la dirigenza biancoceleste: “Non ho sentito nessuno. Se il club italiano vuole il ragazzo, deve prima rivolgersi all’Olympique”.

Anderson: “Lazio, tornerò Felipe”

Come in ogni Natale che si rispetti ognuno prepara la letterina per Babbo Natale con le promesse di tanti buoni propositi e la speranza di vedere realizzati i propri desideri. Non sfugge a questa  consuetudine Felipe Anderson che raccontandosi a Globo Esporte ha fissato i propri obiettivi per il prossimo futuro: tornare a splendere e meravigliare con la casacca biancoceleste e quello di vestire la maglia della Nazionale maggiore Brasiliana. Ieri il centrocampista brasiliano ha registrato uno spot pubblicitario per articoli sportivi insieme a Rafael Alcantara del Barcellona. Queste le sue parole sulle Olimpiadi di Rio de Janeiro in programma dal 5 al 21 agosto 2016: “Partecipare alle Olimpiadi è un sogno, sono felicissimo di far parte del giro della Selezione Olimpica. Ci stiamo preparando molto bene, nulla ci è precluso”. Il sogno resta la Nazionale maggiore: “Certo che sarei felice di giocare nella Selecao, ma devo continuare a fare bene con la Selezione Olimpica per poter sperare di avere qualche possibilità. Entrare a far parte della nazionale maggiore è il sogno di chiunque e per riuscire ad ottenerla devo fare bene con la Lazio. Da quando gioco in biancoceleste sono cresciuto tantissimo, sia come persona che come giocatore. Sono sicuro di poter tornare il Felipe che ero“.

Candreva: “La vittoria contro l’Inter è valsa più dei 3 punti…”

Antonio Candreva questa mattina ha fatto visita ai ragazzi del reparto pediatria del Policlinico Umberto I: “È stata una mattinata bellissima ed indimenticabile”, così commenta il numero 87 biancoceleste ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3 FM. “Spero di aver regalato un sorriso a questi bambini meno fortunati. Abbiamo consegnato dei doni biancocelesti”- continua Candreva- “personalmente trascorrere del tempo con loro mi ha regalato una bellissima Vigilia di Natale”.

Al termine del collegamento un pensiero anche al successo di San Siro, dobbiamo ripartire da quest’ultima bellissima impresa fatta a casa dell’Inter. Al di là dei 3 punti, è stato un risultato importante per riacquistare fiducia in noi stessi. Questo deve rappresentare un punto di partenza per un 2016 positivo. Ripartiamo da Milano con più fiducia e autostima in noi stessi. Buon Natale a tutti i tifosi, vi abbraccio forte”.

Calciomercato di gennaio: consigli per gli acquisti…

La regola principale nello stile giornalistico anglosassone è quella delle 5 W cioè, Who? What? When? Where? Why? Che tradotte in italiano corrispondo alle seguenti domande: Chi, che cosa, dove, quando e perché. Basterebbe rispondere a queste semplici domande, per capire in che modo la Lazio debba intervenire nel delicato mercato di gennaio. Osservando lo sviluppo del campionato in corso, diventa cruciale l’apertura del mercato di riparazione. Inciderà fortemente sull’andamento di questa stagione. La Lazio non potrà farsi trovare impreparata come già capitato in passato, rovinerebbe quello che si sta provando a ricostruire dopo mesi di anonimato in campo. Sarebbe ingiustificabile un altro passo falso della società, avendo già sulla coscienza il mancato salto di qualità richiesto dai tifosi, dopo il raggiungimento dei preliminari di Champions. Oltre alla tifoseria, lo richiede Pioli che dopo aver regalato alla Lazio il passaggio del turno in Europa, vuole ricevere in cambio l’arrivo di calciatori pronti per ripetere quanto di buono fatto nella sua prima stagione a Roma. Ma ora torniamo alla regola delle 5 W.

La prima domanda a cui rispondere è “Chi?”. Come appena detto, è la Società che deve impegnarsi a dare una mano a chi siede in panchina e chi va in campo. Dovrà attuare sul mercato scelte ponderate e risolutive, che possano in primis sostenere il tecnico verso il raggiungimento di una posizione in classifica migliore di quella attuale. Aiutare anche i calciatori che già fanno parte della rosa ad avere ricambi che permettano loro di riposare e non giocare, come spesso accaduto fino ad ora, con acciacchi di ogni genere. Si ha il bisogno quindi di giocatori esperti nei ruoli in cui si interviene, per rispondere al secondo interrogativo “Che cosa?”, ad esempio sarebbe giusto puntare su calciatori d’esperienza e dal carattere forte, visto che questa Lazio ha peccato troppe volte di poca personalità. Ora è il caso che al prossimo quesito la Società faccia particolarmente attenzione visto che quello che ci si dovrebbe domandare è “Dove?”. Sembra scontato, ma è sempre meglio ribadirlo, che la prima cosa da fare è intervenire pesantemente sulla difesa, con uno o ancor meglio due forti centrali. La Lazio è partita con l’Handicap, dato il forfait di De Vrij per l’intera stagione, uno dei difensori più forti nel panorama calcistico. Il giovane Olandese si è fermato e Pioli si è ritrovato con l’obbligo di schierare a giro: Mauricio, Gentiletti e Hoedt. Per usare un eufemismo, questi ultimi tre non sono assolutamente al livello dell’olandese. Chi più e chi meno hanno regalato svarioni incredibili, contribuendo ad essere ad oggi la quart’ultima difesa del campionato. In estate ci fu il primo errore, almeno numerico commesso dalla società, facendo partire 3 centrali (Ciani, Cana e Novaretti) ingaggiandone soltanto uno (Hoedt). Sfidare la sorte si sa, può essere nocivo, allora a mercato chiuso ecco lo stop con lunghi tempi di recupero del più forte difensore della rosa. Sarebbe cosa buona e giusta acquistare due centrali alla Hertaux tanto per dirne uno che sembra essere sul taccuino di Tare. Visto che l’appetito vien mangiando, si potrebbe chiedere un gennaio diverso dagli altri con un acquisto anche a centrocampo, dove il capitano Lucas Biglia non ha un sostituto che interpreti il suo stesso ruolo. L’argentino, rimanendo l’unico mediano con certe qualità, sarà costretto a saltare meno partite possibili da qui al termine della stagione nonostante i molti impegni e questo sembra al quanto proibitivo.

Chissà che reazione avrà la Società sulla domanda “Quando?”. Nella situazione in cui versa la Lazio, la tempestività diventa fondamentale. Mai come questa volta urge farsi trovar pronti già alla prima del 2016 in programma il 6 gennaio. Allo Stadio Olimpico arriverà il Carpi, per poi affrontare la dura trasferta di Firenze sino allo scontro in Europa contro i Turchi del Galatasaray, passando per il cruciale quarto di finale di coppa Italia, contro la Juventus, in programma il 20 di gennaio. Balza subito in mente la risposta all’ultimo quesito da porsi, “Perché?”. Semplice visto che prima di dare il via all’attuale stagione, il proprietario della S.S.Lazio diramò un comunicato in cui si parlava di “ambizioni” che possiede questa società. Allora sarebbe coerente dare seguito alle parole con i fatti intervenendo come meglio si può (e si deve) nel calciomercato. Riuscendo per una volta a far sognare la gente. Per rimanere in tema di domande a cui saper rispondere, Come disse un noto conduttore televisivo:I sogni aiutano a vivere o vivere aiuta a sognare?”. Adesso tocca alla società farsi una domanda e darsi una risposta.

Lazio, è Candreva il re del gol del 2015. Klose e Anderson sul podio

La doppietta di San Siro ha sancito il verdetto: è Antonio Candreva il re del gol del 2015 laziale. Considerando tutte le partite ufficiali, tra campionato e coppe nazionali e internazionali, “Sant’Antonio” si è superato andando a segno ben tredici volte. Restano sul podio altri due big laziali. Felipe Anderson, che pur non essendosi ripetuto ai livelli della passata stagione, ha comunque rimpinguato il suo bottino in questa nuova annata. E poi, quello che sembrava il vincitore annunciato di questa speciale classifica. Ovvero, Miroslav Klose, che ha visto la sua stagione interrompersi di fatto, dopo l’eccellente inizio di 2015, nel match contro il Bayer Leverkusen in Champions League. Infortunio e per il panzer tedesco le difficoltà sono aumentate esponenzialmente per ritrovare la forma migliore.

Questi dati spiegano almeno in parte le difficoltà della squadra di Pioli in questa stagione. Oltre ai gol di Klose sono mancati terribilmente quelli di Marco Parolo, che l’anno scorso era riuscito ad andare in doppia cifra. Non per niente, le prodezze del centrocampista e del tedesco avevano segnato l’impresa di Napoli, vero e proprio spartiacque tra la squadra del campionato 2014/15 e quella della stagione 2015/16. In un loro pronto ritorno in zona gol confida Stefano Pioli per tornare a coltivare ambizioni di vertice in classifica.

Infine, da segnalare i sette gol di Lucas Biglia, che da rigorista e buon cecchino dalla distanza, punizioni comprese, ha segnato forse più di quanto fosse lecito aspettarsi dalle sue caratteristiche tecniche. Sette reti anche per Filip Djordjevic in un 2015 comunque segnato da un grande infortunio, un gradino sotto Alessandro Matri che si è dimostrato in queste ultime settimane il più affidabile nel parco attaccanti biancoceleste. A seguire tutti gli altri, per un totale di diciotto giocatori andati a segno nella banda-Pioli. Una delle squadre capaci di mandare più giocatori in gol in Europa, nella speranza che questa alchimia possa ripetersi anche nel 2016.

Fabio Belli

La classifica completa dei marcatori 2015 della Lazio

Candreva 13 reti;

Felipe Anderson 12;

Klose 12;

Parolo 10;

Biglia 7;

Djordjevic 7;

Matri 6;

Keita 4;

Mauri 3;

Kishna 2;

Lulic 2;

Onazi 2;

Cataldi 1;

Gentiletti 1;

Hoedt 1;

Ledesma 1;

Milinkovic-Savic 1;

Radu 1.

Ag. Candreva: “Lui sente la maglia della Lazio cucita addosso ma…”

La doppietta contro l’Inter ha scacciato (almeno momentaneamente) la crisi in casa Lazio e in Candreva, che pareva un giocatore demotivato dopo la vicenda della fascia da capitano. I tifosi laziali hanno finalmente rivisto al Meazza brillare la loro stella più bella. Tuttavia, il suo agente Federico Pastorello alla trasmissione Tutti convocati su Radio 24 non ha escluso totalmente la possibilità che il giocatore possa lasciare la capitale: Antonio ha un contratto con la Lazio, direi una bugia se dicessi che non è felice di stare alla Lazio, voleva addirittura la fascia da capitano. Lui si sente la maglia della Lazio addosso. Però le logiche del mercato portano tante cose, io dico sempre mai dire mai. Si valuteranno le varie situazioni che verranno fuori, come ogni estate. Candreva ha sempre avuto tante offerte in ogni sessione di mercato però è sempre rimasto, vedremo se succederà pure quest’anno. Se dovesse succedere qualcosa comunque non credo che succederà prima di fine stagione”. 

Serie A: conferme, sorprese e delusioni 2015

Protagonista della Serie A rimane sempre la Juventus Campione d’Italia in carica, passano le stagioni ma la Signora del calcio italiano conserva ogni anno inalterato il suo fascino. I bianconeri infatti guidano la classifica dell’anno solare 2015, nonostante la falsa partenza del campionato in corso. La squadra di Allegri infatti chiude il suo anno, impreziosito dalla finale di Champions League disputata a giugno contro il Barcellona, a quota 81 punti con un vantaggio di sei punti sulla sorprendente Fiorentina di Paulo Sousa, ora al secondo posto di questa Serie A. L’attuale capolista Inter, sconfitta nell’ultimo turno a domicilio da una ritrovata Lazio, invece chiude l’anno solare al quarto posto a 10 punti dalla Juventus. Sul podio anche il Napoli, al terzo posto, balbettante con Benitez fino a giugno e straripante in questa stagione sotto la guida dell’umile Maurizio Sarri. Proprio il tecnico partenopeo è la lieta novità del campionato in corso: dalla provincia alla metropoli con successo.

LA PROVINCIA – E proprio le squadre protagoniste lontano dalle grandi città caratterizzano l’attuale Serie A. Frosinone e Carpi al debutto assoluto nel massimo campionato di calcio italiano. Tifosi ciociari e emiliani che per anni hanno visto le loro squadre cimentarsi in campionati minori e ritrovarsi, in un colpo solo, a confrontarsi con squadre altamente blasonate, calcando palcoscenici importanti come quello del Meazza di Milano, dello Juventus Stadium di Torino e dello Stadio Olimpico di Roma.

LA CAPITALE – Le due squadre di Roma sono fra le grandi deluse della stagione in corso, soprattutto dopo aver combattuto ad armi pari per il secondo posto fino a giugno della stagione 2014/15. Soprattutto i biancocelesti non sono stati in grado di ripetere il cammino di inizio 2015, che l’ha portati fino al terzo posto, con la possibilità di disputare il preliminare di Champions League. All’appuntamento con la storia contro il Bayer Leverkusen, in piena estate, tutto l’ambiente Lazio ha risposto presente meno che la Società che non ha provveduto a rinforzare adeguatamente la rosa per affrontare il prestigioso doppio impegno con i tedeschi. Per quanto riguarda la Roma vive l’ennesima stagione balbettante dopo i soliti clamori estivi. Un difetto storico che è proprio del DNA giallorosso. Ora il colpevole n.1 è Rudi Garcia destinato, in ogni caso, all’addio. Roma e Lazio dunque chiudono a braccetto l’anno solare, rispettivamente al quinto e sesto posto, distanziati di un solo punto (66 per i giallorossi e 65 per i biancocelesti).

LE ALTRE – Dietro alle due romane, più staccate, Torino, Sassuolo e Milan. I rossoneri vivono un periodo ancora di ricostruzione: la prima parte del 2015 con la guida di Filippo Inzaghi e la seconda sotto quella dell’ex laziale Sinisa Mihajlovic. Il cammino del serbo è leggermente migliore rispetto a quello dell’ex attaccante rossonero, anche grazie alla rivoluzione estiva che ha portato a  Milano gente come Bacca, Luiz Adriano, Bertolacci, Romagnoli ed il redivivo Mario Balotelli. Dopo i rossoneri, per rendimento 2015, troviamo in sequenza  Empoli, Genoa, Chievo Verona,  Sampdoria, Atalanta, Palermo, Udinese, Hellas Verona, Cagliari (retrocesso in Serie B), Bologna, Cesena (retrocesso in Serie B), Frosinone, Parma (purtroppo fallito e in questa stagione costretto a ripartire fra i dilettanti) e Carpi.

SERIE A 2016 – La Serie A tra conferme e rimpianti riparte il 6 gennaio 2016, con la 18^ giornata del girone d’andata. Le aspettative dei tifosi sono tante, ad iniziare dalla fiera dell’illusione rappresentata dal calciomercato. Girandola di nomi che ruotano intorno ad ogni squadra. In casa Lazio, ad esempio, per il ruolo di vice de Vrij sono emersi profili di giocatori da tutta Europa e non solo. Una giostra che si alimenta in anno in anno. La speranza, soprattutto laziale, che gennaio porti in dono quei giocatori funzionali a Pioli e non le solite delusioni spesso legate all’ultimo giorno di calciomercato, fra fax inceppati o trattative condotte negli ultimi istanti utili all’Ata Hotel di Milano.

Marco Savo

RASSEGNA STAMPA – Roma 2024: finale calcio a Roma, semifinali Milano e Napoli

Palermo, Firenze, Verona, Udine, Bologna, Genova, Bari, Torino, Napoli, Milano e Roma. Sono queste le città scelte dal comitato promotore come eventuali sedi del torneo olimpico di calcio, inserite nel dossier di candidatura di Roma 2024.

GLI STADI – Di seguito, gli stadi prescelti per ospitare il torneo olimpico di calcio secondo il dossier di Roma 2024: Palermo (Renzo Barbera); Firenze (Artemio Franchi); Verona (Marcantonio Bentegodi); Udine (Friuli); Bologna (Renato Dall’Ara); Genova (Luigi Ferraris); Bari (San Nicola); Torino (Juventus Stadium); Napoli (San Paolo); Milano (Giuseppe Meazza); Roma (Olimpico).

MALAGÒ: FINALE A ROMA “Le città prescelte si possono anche accoppiare: Torino con Genova, Udine con Verona, Bologna con Firenze, Bari con Palermo. Non a caso ho lasciato fuori (oltre Roma, che ospiterà la finale, ndr) le città di Milano e Napoli, perché avranno garantita almeno una partita dei quarti di finale e altrettanto la semifinale del torneo olimpico di calcio”. Giovanni Malagò spiega così come viene distribuito il torneo di calcio olimpico nel dossier di Roma 2024. Dieci città più la Capitale, un numero consistente che rappresenta “una novità – aggiunge il presidente del Coni -, per dimostrare che la candidatura è di tutto il paese. Il 17 febbraio presenteremo il dossier definitivo al Cio. Ma abbiamo un altro anno di tempo per le variabili”.

FINALE? ASPETTIAMO LO STADIO DELLA ROMA – Per la sede della finale di calcio da inserire nel dossier di candidatura olimpica di Roma 2024 “tra i punti interrogativi c’è lo Stadio della Roma”. Così il presidente del Coni, Giovanni Malagò, durante la presentazione delle città designate come sedi del torneo di calcio olimpico all’interno del dossier di Roma 2024. Sull’impianto che dovrebbe ospitare la finale, l’incognita è tra lo stadio Olimpico e il futuro Stadio della Roma, il cui iter di approvazione è fermo alla Regione Lazio. L’auspicio di Malagò è che il progetto sia definitivamente approvato “prima del febbraio 2017”, deadline della presentazione del dossier al Cio. “Sullo stadio della Roma – prosegue Malagò – siamo spettatori interessati. Vediamo nei prossimi mesi l’andamento del progetto, perché il nuovo stadio della Roma potrebbe essere usato non solo per il calcio ma anche come stadio per gli sport di squadra, per il baseball o altre competizioni come hockey prato, ora previsto al Tre Fontane, o il rugby a 7 al Flaminio”. “Da uomo di sport – aggiunge il numero uno del Coni – faccio il tifo che la Roma abbia il suo stadio, così come mi auguro che un giorno lo abbia la Lazio e lo dico contro gli stessi interessi del Coni, che è proprietario dell’Olimpico. Tutto il resto, gli aspetti urbanistici, residenziali, delle autorizzazioni, non mi riguarda. Io parlo solo dell’aspetto sportivo”.

MONTEZEMOLO: SEDI RAPPRESENTANO TRADIZIONE – “Da Torino a Udine, Verona, Milano, da Bologna a Firenze, da Bari a Napoli, a Palermo e a Roma stessa. Sono tutti stadi che rappresentano la tradizione calcistica italiana”. Così il presidente del Comitato promotore di Roma 2024, Luca Cordero di Montezemolo, alla presentazione delle città scelte come sedi del torneo di calcio nel dossier di candidatura olimpica: “Dieci stadi più Roma – ha aggiunto Montezemolo – copriamo l’intero territorio nazionale. Molti di questi stadi sono stati già all’altezza delle olimpiadi, altri si adegueranno anche per l’evoluzione che sta avvenendo e che va alla velocità della luce. Se pensiamo che nel 2020 avremo macchine senza guidatore, nel 2024 la tecnologia avrà un ruolo fondamentale, a 360 gradi”.

Fonte : Il Corriere dello Sport

RASSEGNA STAMPA – Pioli può pensare al Galatasaray. Matri: “Bisogna affrontarle tutte”

Per Pioli non era semplice, fino alle due vittorie consecutive con Udinese e Inter, riuscire a guardare oltre la sosta natalizia. Lo sguardo del tecnico doveva per forza di cose essere rivolto al breve periodo, in modo da convincere la società a puntare ancora su di lui.

Così, quando dall’urna di Nyon è stato sorteggiato il Galatasaray come avversario per i sedicesimi di Europa League, da parte dell’allenatore (e di tutta la Lazio in generale) non sono arrivati commenti a caldo. Il primo, quasi liberatorio, è arrivato subito dopo l’impresa contro l’Inter e solo a seguito della domanda di un giornalista turco. Pioli ci ha scherzato su: “Mi fa piacere che mi venga posta questa domanda. A Roma non me lo aveva chiesto nessuno cosa ne pensassi del sorteggio, le partite con il Galatasaray (18 e 25 febbraio) erano in date troppo lontane…”. Come dire: nessuno pensava ci potessi arrivare. La vittoria a San Siro ha garantito a Pioli altre partite a disposizione: tutta la stagione, probabilmente, salvo nuovi crolli.

A distanza di giorni, anche Alessandro Matri, ai microfoni di Sky, ha parlato dei prossimi avversari di Europa League: “Non so se sia un sorteggio difficile. Alla fine per andare avanti nella competizione bisogna affrontarle tutte. Poteva andare meglio, ma anche peggio. Dobbiamo sfruttare queste gare per migliorarci”. Queste le parole del capocannoniere stagionale della Lazio con 6 gol, nonché l’attaccante utilizzato per più minuti (856). Il dato curioso, però, è che se si considera solo il campionato Matri è invece il centravanti meno utilizzato con 415 minuti, dietro Djordjevic (550) e Klose (460). Con l’anno nuovo la punta in prestito dal Milan vuole modificare le gerarchie e prendersi più spazio anche in serie A. Se poi continuerà a questo ritmo, non è detto che a fine stagione Lotito e Galliani non trovino un modo per prolungare la sua esperienza a Roma.

Fonte : La Repubblica

RASSEGNA STAMPA – De Vrij, si allunga lo stop

Non v’aspettate sorprese, non ce ne saranno. La stagione di Stefan De Vrij è terminata, compromessa ormai definitivamente. Non c’è nessuna speranza di rivederlo prima del termine del campionato, l’appuntamento è rimandato al prossimo anno, il calvario non è ancora finito e il recupero totale sarà tutt’altro che semplice. L’olandese s’è fermato a settembre, ha alzato bandiera bianca dopo Olanda-Turchia, ha deciso di operarsi soltanto a novembre: intervento perfettamente riuscito presso la clinica AZ Monica di Anversa, abbandonata completamente la terapia conservativa, pulizia interna del ginocchio sinistro e stop di almeno 8 mesi. Una tegola tremenda per la Lazio di Stefano Pioli, in netta difficoltà soprattutto nel reparto arretrato: De Vrij ha giocato soltanto 5 partite, è riuscito a partecipare alla finale di Supercoppa Italiana contro la Juventus e al doppio confronto con il Bayer Leverkusen nei preliminari di Champions League. È sceso in campo anche con Bologna e Chievo Verona. Per l’allenatore ha sempre rappresentato un vero punto di riferimento, l’uomo più importante della difesa, uno dei protagonisti assoluti del terzo posto conquistato lo scorso anno.

Pioli spera di riabbracciarlo per il ritiro estivo, ma l’allarme è già scattato: bisognerà capire come De Vrij riuscirà a rientrare, di quanto tempo avrà bisogno per ritrovare la forma migliore, al momento è vietato escludere qualsiasi ipotesi. Anche quella di rivederlo magari a mezzo servizio, la Lazio incrocia le dita e resta al fianco del giocatore. In estate il presidente Lotito ha rifiutato 36 milioni di euro dal Valencia: Stefan De Vrij è una garanzia assoluta, è tra i migliori centrali d’Europa, ha 23 anni e tanta voglia tornare in campo: «Mi manca tutto – ha twittato poco prima di Inter-Lazio – non vedo l’ora di rientrare». Servirà tempo e pazienza, attualmente si trova in Olanda, ha intrapreso il classico percorso riabilitativo, l’obiettivo principale è quello di partire in ritiro con la squadra. Ma la società dovrà comunque intervenire sul mercato, per questa stagione Hoedt e Mauricio non bastano.

Verranno presi due giocatori: Gentiletti ha chiesto la cessione in prestito per sei mesi, verrà accontentato, Empoli, Frosinone e Chievo Verona sono alla finestra. Il primo rinforzo sbarcherà dalla Francia, le indicazioni sono precise: N’Koulou del Marsiglia è in pole, manca l’accordo economico tra i due club, ma i contatti sono frequenti e le sensazioni positive. È seguito da Perrin, Pogba, Raggi e Rolando (sempre del Marsiglia). Nelle ultime ore è spuntato il nome di Aissa Mandi del Reims, 24 anni, può giocare anche come terzino. Proposto Zouma del Chelsea, ma guadagna troppo e difficilmente arriverà. In Italia occhio a Heurtaux, De Maio e Zapata. Cessioni: Onazi è in partenza, ha richieste da Turchia e Premier League, è valutato 7 milioni di euro: se il nigeriano dovesse andar via, la dirigenza biancoceleste si tufferebbe sul croato Mocinic (classe 1993 di proprietà del Rijeka), operazione da 3 milioni di euro.

Non lasceranno la Capitale i big: Candreva, Felipe Anderson e Biglia resteranno almeno fino a giugno, le grandi squadre sono avvisate. L’unico che rischia è Keita: c’è una trattativa aperta tra il Monaco e il giocatore spagnolo, pronti 15 milioni di euro, la Lazio continua a rifiutare. Vicino al rientro dal prestito – ma solo di passaggio – Minala dal Latina.

Fonte : Il Tempo

Manchester United, Van Gaal lascia furioso la conferenza stampa

Tensione crescente in casa del Manchester United, l’odierna conferenza stampa di Louis Van Gaal è durata meno di cinque minuti, quando all’ennesima domanda sul suo futuro il tecnico olandese si è alzato e se n’è andato. Il futuro di Van Gaal appare sempre più incerto, non solo per via dei risultati mediocri e della pochezza del gioco dei Red Devils, ma anche per la disponibilità sul mercato di un’alternativa all’altezza, Josè Mourinho. Proprio oggi l’agente del portoghese ha smentito di aver avuto contatti con la dirigenza dello United ma secondo radio-mercato il vice-presidente Ed Woodward avrebbe già raggiunto un’intesa di massima con l’ex Special One. Mancherebbe solo l’approvazione finale della proprietà, la famiglia statunitense Glazer, che vorrebbe aspettare le prossime due partite, la trasferta a Stoke e la gara casalinga contro il Chelsea, prima di ratificare l’eventuale esonero dell’olandese. Un’attesa sempre scomoda per van Gaal che ha attaccato frontalmente i media britannici. «Nessuno vuole scusarsi con me? – ha chiesto provocatoriamente il manager olandese -. Penso che dovrei essere già esonerato e che il mio collega (Mourinho, ndr) dovrebbe essere qui. Cosa credete che abbiano pensato mia moglie e i miei figli? O i miei nipoti? E i tifosi del Manchester United? Mi hanno chiamato molte volte. E pensate che in questo momento abbia voglia di parlare con la stampa? Sono qui solo perchè la Premier League ha determinate regole, ma so già che userete le mie parole come vorrete. Voglio solo dire che ho fatto tutto quello che dovevo fare questa settimana, ho sollevato l’umore dei giocatori e rafforzato la fiducia della squadra. Ho sentito calore e solidarietà da tutti tranne che da parte dei media». Reduce da due sconfitte consecutive, due soli punti nelle ultime quattro giornate, lo United è scivolato in quinta posizione a nove punti dalla vetta. «In questo momento non siamo in una buona posizione, ma quattro settimane fa eravamo primi in classifica e tra quattro settimane potremmo essere nuovamente in quella posizione», la sfida di Van Gaal.

Fonte: ANSA 

Divisione Curve, parla il questore D’angelo: “Abbiamo semplicemente applicato le regole…”

Il Questore di Roma Nicolò D’Angelo ha spiegato ai microfoni di Sky TG24  il perchè non ci sarebbe alcuna anomalia nell’adozione  provvedimento  di divisione delle curve all’interno degli spalti dello Stadio Olimpico. Queste le sue parole: “Sono previste da un regolamento internazionale, non c’è nulla che ci siamo inventati o che abbiamo cambiato nel tessuto connettivo dello stadio. Le curve, così come si presentavano, erano inaccettabili, c’era un’idiosincrasia totale verso la regola. Nessuno ha vietato il tifo, ma va fatto come deve essere fatto. Ci sono le regole e vanno rispettate, se questo qualcuno non lo capisce non è un problema nostro. Noi auspichiamo che le società sportive Roma e Lazio inizino un dialogo costruttivo per riportare i tifosi all’interno dello stadio, ricordando a tutti che queste norme sono norme europee. Dobbiamo riportare lo stadio al cittadino, perché lo stadio è del cittadino, non dell’ultrà che può fare quello che vuole in una curva. Abbiamo imposto una regola giusta”.

Vertenza Petkovic: nulla di fatto, nuovo round il 26 gennaio

AGGIORNAMENTO ORE 19.45 – Non vuole chiudersi la vicenda tra Vladimir Petkovic e la Lazio.
Come riportato dal portale LazioFamily.it, nell’udienza tenuta quest’oggi presso il Tribunale di Tivoli che vedeva di fronte la S.S. Lazio (rappresentata dall’avvocato Gian Michele Gentile) e il ricorrente Vladimir Petkovic (difeso oggi da Otello Pontini, componente dello staff legale del tecnico della nazionale svizzera) non è stato raggiunto alcun accordo e pertanto il prossimo passo sarà quello di procedere con la fase istruttoria tra le parti al cui centro verte il ricorso dell’ex tecnico della Lazio contro il “licenziamento per giusta causa” effettuato Claudio Lotito nel gennaio 2014. Ricordiamo che  oggetto della controversia è la richiesta da parte dell’attuale CT della Svizzera del pagamento dei sei mesi di stipendio spettanti (tra gennaio e giugno 2014) oltre a un risarcimento danni: il tutto per una cifra di poco superiore al milione di euro.
All’udienza, fissata per il 26 gennaio 2016, ci sarà il dibattimento tra le parti e saranno calendarizzate le audizioni dei rispettivi testimoni,  precisamente: per Petkovic i testimoni saranno gli  ex collaboratori Manicone (Vice) e Rongoni (prepratore atletico), mentre per la Lazio i testimoni scelti sarann il ds Tare, il segretario generale Calveri e il team manager Manzini.
Le difficoltà maggiori tra l’altro – precisa sempre LazioFamily – non sarebbero nemmeno legate alla somma – un accordo alla fine sarebbe anche stato trovato – ma piuttosto alle modalità eventuali con cui ripartire la cifra da corrispondere al tecnico bosniaco. L’ostacolo maggiore sarebbe di natura fiscale, se si dovesse imputare ad esempio una grande parte della cifra a titolo di remunerazione, la Lazio dovrebbe pagare anche le relative tasse, importo che diminuirebbe se la quota destinata al danno di immagine venisse alzata. Ovvio che la richiesta di risarcimento per danni di immagine non può essere consistente in quanto Petkovic già nell’estate 2014 aveva firmato come selezionatore della nazionale elvetica.
Un particolare inedito sarebbe poi emerso nelle ultime ore: se la causa davanti alla giustizia ordinaria è stata attivata da Petkovic, quella davanti al collegio arbitrale l’avrebbe dovuta innestare Claudio Lotito. La Lega di serie A infatti non ha in essere un accordo collettivo per gli allenatori, da questo fatto discende l’inesistenza dei collegi arbitrali ai quali il presidente della Lazio, in teoria, si sarebbe dovuto rivolgere per vedersi attestata l’esistenza della giusta causa alla base del licenziamneto di Petkovic; se infatti le violazioni disciplinari vengono demandate alla Procura Federale Figc, tutto quanto concerne cause economiche e vertenze di lavoro compete ai collegi arbitrali della Lega Calcio. Bisogna inoltre ricordare che l’eventuale secondo grado di giudizio si svolgerebbe davanti alla Corte d’Appello di Roma.

Oggi è il giorno tanto atteso, è stata da poco ufficializzata la sentenza per quanto riguarda la causa Lotito-Petkovic. Dopo che a Luglio si era paventata un’ipotesi di accordo tra le parti (mai avvenuta), siamo arrivati ad oggi dopo che, il 24 novembre scorso, Il presidente della Sezione Lavoro del Tribunale di Tivoli rinviò il tutto, appunto, in data odierna.  Il tecnico del 26 maggio 2013 vorrebbe, oltre ad un risarcimento danni, il pagamento di sei mesi che vanno tra gennaio e giugno 2014, per un totale di poco superiore ad un milione di euro. La sentenza emessa dal tribunale di Tivoli nella persona del giudice Sabatini

Ledesma: “Ambiente difficile? Chiedete a Lotito”

Christian Ledesma è tornato a Roma. Nessuna indiscrezione di mercato. L’italo-argentino si trova nella Capitale per le vacanze natalizie. L’ex centrocampista biancoceleste ha parlato del suo momento ai microfoni di calciomercato.com: “La mia avventura al Santos è terminata. Rescinderò il contratto. C’è un clausola che mi consente di farlo fin da subito. Mi sono accorto che gli affetti sono troppo importanti e non ce la faccio più a stare lontano dalla famiglia”. Ovviamente non può mancare un suo pensiero sulla Lazio:C’è un ambiente difficile. Lo è sempre stato da quando c’è Lotito. La situazione attuale è il risultato di ciò che si è creato in questi anni. I giocatori hanno un rapporto difficile con lui perchè è un personaggio particolare. Spero le cose vadano meglio, soprattutto dal punto di vista dei rapporti umani”. Infine, due parole su Lucas Biglia e Stefano Pioli: “Lucas è un grandissimo giocatore e un elemento validissimo. D’altronde, è un nazionale argentino. Non si discute. Pioli è’ sempre stato chiaro con me, come lo sono stato io con lui. Ha fatto le sue scelte, preferendo altri giocatori. Ma io volevo giocare”.

Tavano (ag. Minala): “Tornerà subito alla Lazio, ma…”

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Intervenuto ai microfoni di Tuttomercatoweb, l’agente FIFA Diego Tavano, che cura tra gli altri gli interesse di Joseph Minala, ha voluto chiarire la situazione del suo assistito, che sta passando un difficile momento a Latina, ai margini del progetto tattico dei pontini. Tavano ha così spiegato: “Il ragazzo non rimarrà a Latina, tornerà immediatamente alla Lazio, perché da quando c’è stato il cambio in panchina tra Iuliano e Somma, Minala non è più rientrato nei piani della squadra. Tra pochi giorni saremo di nuovo a Formello, ma solamente di passaggio. Parleremo con la società per accontentare il ragazzo che vuole continuare a farsi le ossa, ha l’ambizione di giocare per il suo futuro”. Si parla di un possibile ritorno a Bari: “In Puglia si è trovato molto bene, ma al momento non abbiamo avuto alcun contatto. Sappiamo che a Joseph sono interessate un bel novero di squadre cadette, perciò aspetteremo con serenità quella chiamata che riterremo maggiormente idonea per la crescita del ragazzo”. Nella scuderia di Tavano c’è un altro giocatore spesso accostato ai colori biancocelesti, si tratta di Sebastian De Maio, centrale difensivo del Genoa, sul quale ribadisce: “Sebastian è un difensore affidabile, tra i migliori del campionato ed ha un contratto fino al 2019 con il Genoa. Chiunque sia interessato al giocatore, dovrà parlarne prima con la società rossoblu, poi potrà sedersi al tavolo con noi”.

Matri: “Galatasaray? Poteva andarci peggio”

La vittoria di Milano contro l’Inter ha ritirato un po’ su il morale in casa Lazio. Ora si pensa all’anno nuovo. Gli obiettivi sono tanti e tra questi c’è, senza alcun dubbio, l’Europa League. L’urna di Nyon ha riservato ai biancocelesti un avversario ostico scomodo, ma non impossibile come il Galatasaray. Alessandro Matri ha detto la sua sulla sfida contro i turchi ai microfoni di Sky Sport: “Per andare avanti nella competizione occorre affrontarle tutte. Sorteggio difficile? Potevi andarci meglio, ma anche peggio. Dobbiamo sfruttare queste gare anche per migliorarci”.

Keita convocato nella Rappresentativa della Catalogna

Per bissare il successo dell’anno scorso la Rappresentativa della Catalogna, per il 26 dicembre alle ore 21.30 al Camp Nou, ha organizzato una amichevole contro quella dei Paesi Baschi. Nella precedente edizione la gara terminò 1-1. Come riportato dal quotidiano Mondo Depurtivo tra i convocati della Catalogna è presente anche Balde Diao Keita. Per il giovane biancoceleste sarà una splendida occasione per incontrare tanti assi incontrati nel periodo della sua esperienza nella cantera blaugrana.

LAZIO SOCIAL – Gli auguri romantici di Stefano Mauri

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Un romantico selfie con bacio per augurare un buon Natale a tutti i tifosi della Lazio: questo il pensiero che Stefano Mauri, in compagnia della fidanzata Miriam, ha voluto pubblicare sulle proprie pagine Facebook e Twitter in occasione delle festività natalizie. Un modo originale per fare gli auguri a tutti i sostenitori biancocelesti.

 

Buon Natale di cuore e buone feste a tutti voi….❤️

Posted by Stefano Mauri – Pagina Ufficiale on Mercoledì 23 dicembre 2015