Lutto nel mondo del calcio: è morto l’ex nazionale di El Salvador Alfredo Alberto Pacheco, 33 anni, ucciso a colpi d’arma da fuoco in una pompa di benzina nei pressi di Santa Ana, città ad ovest della capitale San Salvador. Lo riferiscono fonti della Procura Generale e della polizia, secondo cui ignoti a bordo di un veicolo avrebbero avvicinato Pacheco e aperto il fuoco, uccidendo lui e ferendo altre due persone che erano in sua compagnia. Scompare così uno dei giocatori che, nel 2013, furono squalificati a vita dalla Nazionale del paese sudamericano per un giro di partite truccate.
Lazio, Berisha in partenza? Ecco chi è sulle tracce del portiere albanese…
La situazione di mercato della Lazio appare molto fluida anche per quanto riguarda i portieri. Etrit Berisha e Federico Marchetti potrebbero davvero partire sul mercato di gennaio? L’ex Cagliari è ancora alle prese con il rinnovo del contratto, mentre per il portiere albanese non mancherebbero gli abboccamenti e le offerte da parte di altre società.
Il numero uno della Nazionale di De Biasi ha sempre l’ambizione di giocare titolare. Secondo voci insistenti ci sarebbe il Verona, a caccia di rinforzi per rincorrere una permanenza in Serie A che al momento sembra molto difficile, dietro l’albanese. Ma a chiarire la situazione, secondo un’intervista rilasciata al canale albanese TV Klan, è l’agente del portiere Eljver Raç. Che ha affermato come una manifestazione d’interesse verso il portiere sia stata effettivamente avanzata, ma dall’estero. I belgi del Bruges infatti vorrebbero Berisha, ma la volontà del numero uno è perentoria: restare alla Lazio. Tra campionato e coppa infatti sono arrivate molte occasioni per scendere in campo finora. La storia tra Berisha e la Lazio sembra dunque destinata a proseguire.
Fabio Belli
Lazio che calo senza la tua curva
Tornano a crescere le presenze negli stadi della massima serie. Al termine della 17esima giornata la media degli spettatori in Serie A (22.264) regista un incremento dello 0.9% rispetto il dato finale della scorsa stagione (22.057). Si tratta della prima inversione di tendenza dell’ultimo quinquennio. Un dato, quello della stagione in corso, che se rapportato con gli equivalenti delle restanti ultime cinque stagioni continua però ad essere con il segno negativo: -5.2% rispetto al campionato 2013/14, -9.7% rispetto alla stagione 2012/13, -4.1% rispetto al campionato 2011/12.
Exploit di presenze interne per l’Inter: lo stadio “Meazza” durante gli incontri casalinghi dei nerazzurri detiene il primato stagionale con una media pari a 50.557 (+35.6% rispetto il dato finale dello scorso campionato). Segue il Napoli (38.451, +19.2% rispetto alla stagione 2014/15) e la Juventus (37.486, -2.8% rispetto il dato finale del torneo 2014/15).
In netto calo, invece, gli spettatori presenti nelle gare casalinghe della Roma: all’Olimpico durante la stagione in corso si è registrata una media spettatori pari a 35.191 (-12.3% rispetto il dato finale dello scorso campionato). Con il segno negativo anche Milan (34.428, -6.1%) e Fiorentina (28.693, -5.3%). Il peggior dato si registra, comunque, durante le gare interne della Lazio (22.248, -36.3% rispetto alla stagione 2014/15).
Segno positivo anche per il pubblico genoano presente al “Marassi” (21.243, +5.9%) mentre è pressoché invariato il dato riguardante i cugini blucerchiati (21.517). Bene anche Torino (19.699, +18%), e Palermo (18.686, +6.9%) contrariamente a Verona (17.662, -8.5%) ed Atalanta (15.129, -0.2%)
Lo rileva il Report n. 16/2015 elaborato dall’Osservatorio Calcio Italiano (www.osservatoriocalcioitaliano.it) sulla base del database online di Stadiapostcards (http://www.stadiapostcards.com/).
E’ la Juventus a confermarsi quale compagine che richiama il maggior numero di presenze di tifosi avversari: con in bianconeri in campo si è registrato il miglior dato stagionale a Carpi, Empoli, Milano (Inter), Palermo, Roma (As Roma) e Sassuolo. Segue la Roma che ha fatto registrare il miglior dato di spettatori a Bologna, Firenze, Frosinone, Napoli, Verona.
Inter-Juventus detiene il primato di match con il maggior numero di presenze allo stadio (79.154). Segue Napoli- Roma (55.726) e Roma-Juventus (55.040).
Simone Roselli
Matri sempre più biancoceleste, in cambio di…
Matri giocherà nella Lazio anche nella prossima stagione, così scrive il Corriere dello Sport nell’edizione odierna, il suo bottino di sei goal in 19 partite giocate gli sono valse la riconferma. Lotito dunque lo riacquisterà per intero a giugno pagando per intero, ad un anno dalla scadenza del contratto, tutto il suo cartellino. Sia Società che giocatore, dunque vogliono continuare la lor avventura romana, a Lotito e Galliani il compito di trovare una soluzione condivisa. Con il Milan non solo c’è il discorso aperto per Matri ma anche per il cartellino di El Shaarawy, ora al Monaco, come scrive TuttoSport. Secondo il quotidiano piemontese, infatti, Lazio e Milan si siederanno ad un tavolo per parlare dei due giocatori in cambio di un gustosa contropartita, cioè quella che porta il nome di Antonio Candreva.
Di Canio sulla vittoria di Milano: “Inspiegabile”
L’ex laziale Paolo Di Canio e la Premier, dopo esserne stato protagonista per tanti anni ora ne è commentatore per Fox Sport. In Inghilterra non si riposo neanche a Natale ed il Boxing Day catalizza l’interesse di milioni di appassionati d’oltremanica: “È un altro mondo – le sue parole alla Gazzetta dello Sport – gli inglesi sono riusciti a coniugare tradizione e modernità. Il Boxing Day è il Natale del calcio, ma attraverso la tv e la politica degli stadi è diventato anche un business. Conosco bene lo spirito del Boxing Day per averlo provato sia da giocatore sia da allenatore, ma ogni anno è come se fosse la prima volta. Ti piazzi davanti la tv, ti esalti per una bella giocata e ti arrabbi quando vedi l’Arsenal che perde in quel modo. Wenger rischia di non vincere neppure quest’anno se non prende un difensore”. Sul calcio di casa nostra: “Sarà un duello Juve-Napoli. L’Inter mi stava convincendo, ma cadute come con la Lazio sono inspiegabili. La Roma ha gli alti e bassi tipici di un ambiente che si esalta e si deprime”.
Lippi sibillino: “Lazio e Roma nell’ultimo turno hanno vinto…”
Marcello Lippi sibillino e felice delle voci che l’hanno accostato alla Lazio per il dopo Pioli. Non solo biancocelesti ma il suo nome è stato accostato anche ad altri club in crisi, come i cugini giallorossi: “Io posso essere solo felice quando vengo accostato a grandi società italiane – le sue parole sul Messaggero – come spagnole, inglesi e anche turche, ma non voglio scendere nei particolari perché non mi sembra corretto. Comunque sia la Roma che la Lazio, proprio nell’ultimo turno, hanno vinto. Sono stati due successi utilissimi. Per mettere le cose a posto”.
RASSEGNA STAMPA – Lazio, spunta Rolando
La Francia, sempre lei. E’ centro di gravità, gira e rigira le tracce di mercato portano lì. Le ultime indirizzano nuovamente a Marsiglia, inducono a pensare che Rolando, ex Porto, Napoli e Inter, sia nel mirino della Lazio. E’ un nome che ritorna, in estate ha firmato con l’Olympique, è sotto contratto sino al 2018. Il suo agente a Natale s’è detto onorato per l’interesse, è un’opzione da tenere in considerazione. Rolando fu un obiettivo della Lazio quando era giovanissimo, giocava ancora nel Belenenses. Nel 2013 ha iniziato a girovagare in prestito: prima il Napoli, poi l’Inter e l’Anderlecht. I costi. L’OM l’ha acquistato a titolo definitivo il 31 agosto, l’ha fatto giocare pochissimo (solo 6 volte in Ligue 1), lo ritiene cedibile, è valutato sui 4 milioni di euro. Può trasferirsi in prestito per sei mesi, in questo modo verrebbe valutato. Rolando ha 30 anni, non è un fenomeno e non è fulmine, ma ha già giocato in Italia seppur con fortune alterne. Gli acquisti in difesa saranno due, è prevista la cessione di Gentiletti in prestito.
Fonte : Il Corriere dello Sport
RASSEGNA STAMPA – Assalto ai gioielli La Lazio alza il muro
È partito l’assalto alla diligenza come la scorsa estate. Nel mirino dei grandi club europei e italiani ci sono i gioielli di famiglia della Lazio e Lotito è pronto a fare catenaccio per evitare di dover passare attraverso una cessione eccellente per finanziare l’acquisto dei due difensori che servono a Pioli. Sta per cominciare (ufficialmente il 4 gennaio) un mercato che si annuncia ricco di novità per i biancocelesti alle prese con gli infortuni di De Vrij e Gentiletti. E allora, a prescindere dalle offerte irrinunciabili che possono sempre arrivare in qualsiasi momento, Lotito e Tare devono decidere se investire i pochi milioni di euro presenti in cassa per i rinforzi senza sacrificare qualche pedina. Una scelta, quella di non cedere nessuno, che è stata spesso criticata anche dagli stessi tifosi laziali che non hanno gradito l’immobilismo estivo con un sinistro presagio sui risultati poi molto al di sotto delle attese della vigilia. Si vedrà, intanto, proprio guardando il misero decimo posto in classifica, crescono estimatori per i giocatori laziali pensando di trovare terreno fertile in Lotito. Invece, il presidente biancoceleste vuole andare avanti così, la rifondazione avverrà a giugno quando finiranno il loro contratto Marchetti, Konko, Mauri e Klose e qualche big sarà ceduto. Per ora non si vende anche se le offerte cominciano ad arrivare per tanti calciatori.
Andiamo con ordine. Secondo l’edizione online del quotidiano Marca, il Barcellona avrebbe chiesto alla Lazio una valutazione del cartellino di Candreva, il cui costo sarebbe di circa 35 milioni. Una cifra che non spaventa affatto il Barça, pronto a investire pesantemente nel mercato invernale, quando scadrà il blocco imposto dalla Fifa. Sul fantasista romano c’è anche l’Inter anche se Mancini non vuole fare trattative con l’«antipatico» Lotito. Biglia è ormai da tempo nel mirino del Real Madrid che due estati fa aveva offerto 18 milioni: la risposta di Formello era stata negativa. Pure il regista argentino piace alla capolista, i nerazzurri sarebbero disposti a mettere sul piatto il cartellino di Ranocchia, ma il problema per imbastire una trattativa restano i rapporti difficili tra l’allenatore dell’Inter e il presidente laziale. E’ di ieri la notizia di un sondaggio per Marchetti da parte del Liverpool che non si fida più di Mignolet. «Siamo a buon punto», aveva detto il portiere biancoceleste qualche settimana fa sul rinnovo del contratto in scadenza a giugno. È chiaro che, a fronte di una proposta economica interessante e in caso di mancato accordo, la Lazio potrebbe anche accettare qualche milione di euro con la prospettiva di non prendere nulla tra sei mesi. L’ipotesi più probabile resta il rinnovo ma non si possono escludere ribaltoni. Cataldi piace a mezza serie A, le grandi del Nord (Juventus su tutti) e Napoli ma Lotito e Tare puntano molto sul giovane romano, così come appare impossibile accettare ora proposte al ribasso su Felipe Anderson (Manchester United alla finestra) alla ricerca di se stesso dopo la straordinaria stragione scorsa. Infine Keita nel mirino del Monaco (l’offerta di 15 milioni non è mai arrivata), Tare vuole tenerlo ma se qualcuno alza la posta può succedere di tutto.
Alla fine, quindi, chi veramente potrebbe andare via è il nigeriano Onazi che ha chiesto la cessione (ha estimatori in Tuchia e in Germania). Sul fronte acquisti, dopo la pausa natalizia si aspettano risposte prima della fine dell’anno. Dalla Russia è anche spuntato lo slovacco Hubocan della Dinamo Mosca (30 anni, piace a Tare) ma la lista è lunga: Douglas, N’Koulou, Pogba, Raggi, Perrin, Zapata, De Maio, Heurtaux e Rolando. Novità previste a breve.
Fonte : Il Tempo
Il City presenta il nuovo stemma. Laziochannel vi racconta la storia del logo (FOTO)
Il Manchester City, durante il Boxing Day, ha presentato ai suoi tifosi il nuovo logo che sarà presente sulle maglie dei Citizens dalla prossima stagione. Dopo quasi un mese di consultazioni, tra dirigenza, espertti di storia del club, designer e anche tifosi, il City ha deciso di togliere l’aquila e di ritornare all’antico, avendo come figura principale la nave e la rosa. Ma soprattutto si è scelto un logo tondeggiante, più appetibile nel settore del marketing.
LA STORIA: il Manchester City, fondato nell’1894, ha cambiato ben 4 volte lo stemma. Il primo stemma comparve nel 1930 e fu protagonista sulle maglie celesti fino al 1972. Forma tondeggiante come il logo attuale, nave dorata e tre bande gialle che rappresentavano i tre fiumi di Manchester. Nel 1972 lo stemma diede più spazio ai colori sociali, il bianco e il celeste, che andarono a sostituire il dorato dell’originario. Sempre presente la scritta Manchester City F.C. La rivoluzione avvenne nel 1997, viste le difficoltà con la registrazione del precedente logo. In questo caso si cambiò tutto. Via il logo tondeggiante e spazio all’aquila dorata con tre stelle dorate in cime e il motto in latino Superbia in Proelio (Orgoglio in battaglia). Ora dal 2016 il nuovo logo in forma tondeggiante che richiama il primissimo stemma originario del club.
IL SIGNIFICATO DEL NUOVO LOGO: ogni figura, tratto e colore del nuovo logo ha un significato ben preciso. Scopriamolo insieme.
– DESIGN ROTONDO in memoria del primo leggendario stemma del club, eliminando l’aquila dorata presente solamente nel terzo stemma. I colori prescelti sono stati solamente il celeste e il bianco, i colori base del club e che “dipingono” la prima maglia.
– LA NAVE DI MANCHESTER che simboleggia i legami commerciali della città e la sua prospettiva globale, nonché il canale di Manchester
– I TRE FIUMI (Irwell, Medlock e Irk) che rappresentano la linfa vitale della città (le tre strisce celesti sotto la nave sullo sfondo azzurro)
– LA ROSA ROSSA che simboleggia il collegamento storico con il Lancashire
Perchè uno stemma, un logo, non è solo un disegno. Ma una storia da raccontare…
NAZIONALE – A Roma nascerà la “gemella” del centro sportivo di Coverciano
Il Centro tecnico di Coverciano avrà presto una sorella gemella a Roma. Il direttore generale della Federcalcio, Michele Uva, presente al convegno di apertura di Globe Soccer a Dubai ha infatti annunciato che presto nascerà nella Capitale una nuova importante struttura federale e il bando di gara è praticamente pronto. L’Italia, ha detto il braccio destro di Carlo Tavecchio, avrà i suoi 200 centri federali già annunciati, con 1200 allenatori, e le aziende del calcio si trasformeranno rapidamente nel rispetto di competenze formate secondo programmi precisi.
Fonte: Ansa
Onazi: “Giocare a Roma è meraviglioso ma non quando le cose vanno male. Il ricordo più bello…
Eddy Onazi ha concesso ai microfoni dei media del suo paese una lunga intervista nel corso della quale ha parlato di tutto, sia della sua esperienza in biancoceleste sia per ciò che concerne la sua vita privata. Nonostante la distanza da Roma la Lazio è sempre al centro dei suoi penseri: “Giocare a Roma è qualcosa di meraviglioso, i tifosi sono molto vicini alla squadra, rendono tutto più piacevole, ma non quando le cose vanno male. La nostra squadra è forte, siamo molto preparati tatticamente e Pioli ha portato una mentalità vincente. Il nostro è un gruppo unito: lavoriamo tutti insieme puntando molto sul pressing, attaccando e difendendo compatti. Roma è molto bella, si respira un’atmosfera speciale”. Il momento più bello da quando indossa la maglia della Lazio: “Senza dubbio il derby del 26 maggio è stato un momento speciale, ma io mi preparo sempre allo stesso modo perchè qualsiasi partita lo è. Il derby è sempre una partita particolare, sia per me che per i tifosi, ma cerco di approcciarlo nel modo più normale possibile”. Dal calcio si passa alla vita privata: “La mia vita è il calcio ma anche la musica mi rende felice. Se non avessi giocato a pallone probabilmente la musica sarebbe stata la mia strada, è il mio primo amore. Mi sono avvicinato alla musica grazie ad un Pastore, Jos, che mi ha incoraggiato a suonare nel coro. Cantare in chiesa è un privilegio, mi consente di servire Dio. Jos mi ha insegnato molte cose, soprattutto a pensare agli altri meno fortunati. E’ per questo che ho comprato quei regali per i più poveri. Mi preoccupo per loro, soprattutto a Natale, che è anche il giorno del mio compleanno, e Capodanno”. Poi un pensiero sulla sua Nigeria: “Questa è una stagione particolare, la mancata qualificazione alla Coppa d’Africa 2015 mi ha influenzato molto ed ho avuto un approccio differente. Se avessimo preso parte alla competizione le cose sarebbero andate diversamente ma grazie a Dio posso dare ancora molto”.
NAZIONALE – Pioli per il dopo Conte?
Il Chelsea ha da poco cambiato allenatore passando da Mourinho a Holland, ma nel futuro dei Blues potrebbe esserci Antonio Conte. Per la Nazionale la Federcalcio pensa al tecnico della Lazio Stefano Pioli.
Quest’estate sarà particolarmente calda per il mercato allenatori. Ancelotti al Bayern Monaco e Guardiola al Manchester City sono giù acclarati, resta da scoprire chi siederà sulla panchina del Real Madrid e del Manchester United (Beniterz e Van Gaal sono ormai destinati a salutare i rispettivi club) ma soprattutto quella del Chelsea rimasta orfana di Mourinho (Hiddink traghetterà i blues fino a fine stagione). Crescono i rumors che vorrebbero Conte alla corte di Abramovic. Il tecnico salentino da mesi sta studiando l’inglese, non è un mistero dato che lui stesso l’ha confermato. Oltretutto il rinnovo contrattuale stenta ad arrivare. In merito alla questione il presidente della Federcalcio Tavecchio ha detto: “Sono convinto che Conte rinnoverà, ma se non dovesse farlo morto un Papa se ne fa un altro”. Parole che dicono tutto e che non dicono niente. Conte non si è mai adeguato al ruolo di commissario tecnico e in una recente intervista ammise che gli mancava giocare la Champions.
Insomma, Euro 2016 potrebbe essere l’ultima e l’unica competizione con Conte come tecnico della Nazionale. Secondo il Corriere dello Sport, il nome caldo come possibile sostituto è quello di Fabio Capello. La Puma, che ha sborsato 5 mln a stagione fino al 2018, pretende un nome altisonante. Quello di Capello è un nome che fa gola visto il suo peso a livello internazionale. Più difficile un Lippi 3 che tempo fa disse che sarebbe tornato in Nazionale solo in veste di direttore tecnico. Altro nome importante è quello di Luciano Spalletti, anche lui molto conosciuto a livello internazionale. Potrebbe tornare in auge il nome di Zaccheroni, già in corsa due anni fa con Conte. In alternativa Tavecchio potrebbe puntare su un outsider, come accadde 10 anni fa con Donadoni. A quel punto, secondo il quotidiano romano, il primo della lista sarebbe Stefano Pioli, subito dopo di lui Di Francesco e Montella. Allo stato attuale difficile pensare a Mancini, Allegri e Sarri che hanno da poco sposato dei progetti importanti coi loro rispettivi club.
Fabrizio Piepoli
MERCATO – Berisha richiesto da un club italiano
Mentre la Lazio è a caccia di un difensore, potrebbe ben presto trovarsi in emergenza portieri. Marchetti stenta a rinnovare e su di lui è piombato il Liverpool, mentre Berisha è corteggiato dall’Hellas Verona. Stando ai media albanesi, il club scaligero avrebbe bussato alla porta della Lazio per chiedere informazioni. Il numero 1 biancoceleste ha sempre ribadito il concetto di voler giocare con continuità e già qualche anno fa era stato a un passo dal trasferirsi a Verona, però sponda Chievo. E’ facile pensare che il futuro di Berisha sia legato a quello di Federico Marchetti. Se il portiere italiano dovesse rinnovare, è probabile che l’albanese saluti Formello, viceversa avrebbe la possibilità di giocare titolare.
RASSEGNA STAMPA – Onazi vuole andar via
La stagione di Onazi è stata fin qui negativa: soltanto 5 presenze in campionato e a Dicembre non ha praticamente mai giocato. E’ normale quindi che il giocatore inizi a valutare un futuro lontano dalla Capitale, come confermato dal suo agente nei giorni scorsi. Secondo il Tempo, Onazi avrebbe ufficialmente chiesto alla società la cessione. sogna di giocare in Premier League ma finora l’hanno richiesto in Germania e in Turchia. La Lazio lo valuta 8 mln e l’intenzione della società è quella di usare i soldi della sua eventuale cessione per acquistare il difensore.
RASSEGNA STAMPA – Lazio, per la difesa in corsa Rolando
Secondo l’edizione mattutina del Corriere dello Sport, il nome su di cui ha messo gli occhi la Lazio è Rolando, vecchia conoscenza del nostro calcio avendo indossato le maglie di Napoli e Inter. Il giocatore in estate ha firmato per l’Olympique Marsiglia fino al 2018, ma qualche settimana fa il suo agente si è detto onorato dell’interesse della Lazio, club che l’aveva già cercato ai tempi del Belenses. In Francia Rolando ha giocato pochissimo (6 presenze in Ligue 1) e il club marsigliese sarebbe disposto a darlo in prestito. Eventualmente il portoghese sostituirebbe Gentiletti che pare destinato ad andare via. Non solo Rolando, la Lazio ha richiesto al Marsiglia anche N’Koulou, ma i francesi lo valutano tanto nonostante sia in scadenza di contratto. A questo punto più probabile che Lotito attenda luglio per prenderlo a parametro 0. Nelle scorse settimane ci sono stati contatti con Basa del Lille, ma il giocatore vorrebbe un contratto fino al 2019 che la Lazio al momento non sarebbe disposta ad offrirgli. Nome suggestivo è quello di Zouma. Pare, infatti, che il Chelsea voglia liberarsene, ma l’ostacolo più grande è l’ingaggio (il francese percepisce 2 mln a stagione). Più alla portata gli “italiani” Heurtaux, Zapata e De Maio.
RASSEGNA STAMPA – Assalto ai gioielli. La Lazio alza il muro
È partito l’assalto alla diligenza come la scorsa estate. Nel mirino dei grandi club europei e italiani ci sono i gioielli di famiglia della Lazio e Lotito è pronto a fare catenaccio per evitare di dover passare attraverso una cessione eccellente per finanziare l’acquisto dei due difensori che servono a Pioli. Sta per cominciare (ufficialmente il 4 gennaio) un mercato che si annuncia ricco di novità per i biancocelesti alle prese con gli infortuni di De Vrij e Gentiletti. E allora, a prescindere dalle offerte irrinunciabili che possono sempre arrivare in qualsiasi momento, Lotito e Tare devono decidere se investire i pochi milioni di euro presenti in cassa per i rinforzi senza sacrificare qualche pedina. Una scelta, quella di non cedere nessuno, che è stata spesso criticata anche dagli stessi tifosi laziali che non hanno gradito l’immobilismo estivo con un sinistro presagio sui risultati poi molto al di sotto delle attese della vigilia. Si vedrà, intanto, proprio guardando il misero decimo posto in classifica, crescono estimatori per i giocatori laziali pensando di trovare terreno fertile in Lotito. Invece, il presidente biancoceleste vuole andare avanti così, la rifondazione avverrà a giugno quando finiranno il loro contratto Marchetti, Konko, Mauri e Klose e qualche big sarà ceduto. Per ora non si vende anche se le offerte cominciano ad arrivare per tanti calciatori.
Andiamo con ordine. Secondo l’edizione online del quotidiano Marca, il Barcellona avrebbe chiesto alla Lazio una valutazione del cartellino di Candreva, il cui costo sarebbe di circa 35 milioni. Una cifra che non spaventa affatto il Barça, pronto a investire pesantemente nel mercato invernale, quando scadrà il blocco imposto dalla Fifa. Sul fantasista romano c’è anche l’Inter anche se Mancini non vuole fare trattative con l’«antipatico» Lotito. Biglia è ormai da tempo nel mirino del Real Madrid che due estati fa aveva offerto 18 milioni: la risposta di Formello era stata negativa. Pure il regista argentino piace alla capolista, i nerazzurri sarebbero disposti a mettere sul piatto il cartellino di Ranocchia, ma il problema per imbastire una trattativa restano i rapporti difficili tra l’allenatore dell’Inter e il presidente laziale. E di ieri la notizia di un sondaggio per Marchetti da parte del Liverpool che non si fida più di Mignolet. «Siamo a buon punto», aveva detto il portiere biancoceleste qualche settimana fa sul rinnovo del contratto in scadenza a giugno. È chiaro che, a fronte di una proposta economica interessante e in caso di mancato accordo, la Lazio potrebbe anche accettare qualche milione di euro con la prospettiva di non prendere nulla tra sei mesi. L’ipotesi più probabile resta il rinnovo ma non si possono escludere ribaltoni. Cataldi piace a mezza serie A, le grandi del Nord (Juventus su tutti) e Napoli ma Lotito e Tare puntano molto sul giovane romano, così come appare impossibile accettare ora proposte al ribasso su Felipe Anderson (Manchester United alla finestra) alla ricerca di se stesso dopo la straordinaria stragione scorsa. Infine Keita nel mirino del Monaco (l’offerta di 15 milioni non è mai arrivata), Tare vuole tenerlo ma se qualcuno alza la posta può succedere di tutto.
Alla fine, quindi, chi veramente potrebbe andare via e il nigeriano Onazi che ha chiesto la cessione (ha estimatori in Tuchia e in Germania). Sul fronte acquisti, dopo la pausa natalizia si aspettano risposte prima della fine dell’anno. Ieri dalla Russia è anche spuntato lo slovacco Hubocan della Dinamo Mosca (30 anni, piace a Tare) ma la lista è lunga: Douglas, N’Koulou, Pogba, Raggi, Perrin, Zapata, De Maio, Heurtaux e Rolando. Novità previste a breve.
Fonte: Il Tempo
Beretta: “2015 estremamente positivo”
«Il 2015 è stato un anno estremamente positivo per i club italiani per quanto riguarda la dimensione europea con la Juventus in finale di Champions e un ottima performance delle squadre impegnate in Europa League, questo en plein è un segnale molto positivo». È il bilancio sul calcio italiano del presidente della Lega di Serie A, Maurizio Beretta, ai microfoni di Rai RadioUno nell’ambito dello speciale all’interno di ‘Sabato sport’. Il numero uno della Lega passa poi a parlare della stagione in corso. «È un campionato bello e avvincente che sicuramente si concluderà all’ultimo con una grande incertezza -prosegue Beretta-. L’interesse è sempre molto alto. Questo copione non scritto del campionato sta divertendo molto rendendo tutto più interessante e avvincente». Beretta fa poi una disamina dell’anno che verrà. «Il 2016 sarà un anno che guarda a impegni internazionali importanti: le sfide dei club in Europa, la finale di Champions che sarà a Milano oltre a un Europeo molto interessante. Bisogna continuare a lavorare in una logica di sostenibilità nel medio e lungo periodo per il grande calcio. Sono già stati fatti passi avanti come col tetto alle rose ma dovremo proseguire in questo percorso nell’interesse delle società e dei tifosi». «La goal line technology? Certamente dà una sicurezza in più a giocatori, tifosi, spettatori e arbitri. L’introduzione delle tecnologia è un fatto molto positivo -sottolinea Beretta che conclude parlando dei risultati ottenuti in termini di sicurezza-. I risultati per la serie A, con la collaborazione con Forze dell’ordine e ministero dell’Interno, sono molto positivi. In A incidenti e Daspo sono diminuiti in maniera sensibile, è un segnale importante anche per le leghe minori perché questo percorso virtuoso possa avere un contagio positivo anche in Serie B e Lega Pro».