Si chiude con un’emergenza in difesa il 2015 della Lazio. Nell’ultima sgambata prima di stappare lo spumante a mezzanotte, Pioli ha dovuto fare a meno contemporaneamente di tutti e tre i terzini destri in rosa: Basta, Konko e Patric.
BASTA E KONKO AI BOX – Per quanto riguarda Basta, il serbo soffre ancora per una pubalgia con la quale dovrà fare i conti probabilmente per tutta la stagione: a breve dovrebbe tornare in gruppo, ma questi sono problemi che difficilmente scompaiono definitivamente e il giocatore dovrà per forza di cose gestire le energie. Ai box, ma per un affaticamento muscolare, anche il suo vice Konko, tra i migliori della Lazio prima della sosta natalizia. Pioli conta di recuperare almeno uno dei due per la partita con il Carpi, c’è ancora tanto tempo. Altrimenti potrebbe profilarsi l’esordio stagionale dal primo minuto per il giovane ex canterano Patric (out nell’ultima seduta solo a livello precauzionale).
PIACE IL BABY SAMPER – Proprio nel vivaio del Barcellona, la dirigenza continua a guardare per eventuali innesti futuri: piace, in particolare, Sergi Samper. Si tratta di un centrocampista, classe 1995, del Barcellona B. É un regista, ma sa occupare tutti i ruoli della mediana. È uno dei migliori giovani emergenti in circolazione e su di lui hanno messo gli occhi molti club, dal Porto all’Anderlecht passando per Basilea e Real Sociedad: può partire con la formula del prestito con diritto di riscatto (circa 6 milioni la valutazione) e controriscatto da parte dello stesso Barcellona. La Lazio lo osserva, non sarebbe il primo acquisto pescato nelle giovanili catalane: oltre a Patric, infatti, sono già arrivati da lì anche Tounkara, Keita e Seck. E lo stesso ds Tare, in passato, ammise di averci provato pure per Rafinha Alcantara, che però Luis Enrique bloccò promuovendolo in prima squadra.
Neanche il tempo di brindare che la Lazio tornerà subito in campo. Il 2016 inizierà nel pomeriggio dell’1 gennaio con il primo allenamento dell’anno, poi il 2 alle 15 si giocherà un’amichevole, a porte aperte, contro i dilettanti del Real Carsoli. Appuntamento per tutti al centro sportivo di Formello, stessa sfida dello scorso anno e identiche le modalità. Un modo per riprendere il ritmo partita prima del rientro in campionato con il Carpi ma anche un’occasione per fare pace con i tifosi dopo l’inizio di stagione funesto e con l’Olimpico sempre più deserto.
Oggi doppia seduta di allenamento, nel pomeriggio torello e poi lavoro con gruppo diviso in 4 squadre su reattività e circolazione palla. Nel penultimo allenamento dell’anno sono rientrati anche tutti i sudamericani di ritorno dalle vacanze. Per loro semplice lavoro differenziato, assenti Gentiletti e Mauricio così come i lungodegenti Marchetti, Kishna e Lulic, solo palestra per Konko e Basta.
Per la serie “di Lazio ci si ammala inguaribilmente”: Ormai Ousmane Dabo è a tutti gli effetti ambasciatore laziale nel mondo. L’ex centrocampista biancoceleste non perde mai occasione di ostentare la sua fede per i colori del cielo, in qualsiasi posizione del globo terrestre si trovi. Così anche nell’ultimo giorno del 2015 Dabo ha voluto ribadire tutto il suo amore per la Lazio ed è pronto a rinnovare tale sentimento anche nel 2016 (e oltre). Il suo attaccamento per la Lazio ha sempre fatto un immenso piacere ai tifosi laziali, che ancora oggi lo riconoscono come un lottatore che non si è mai tirato indietro di fronte alle difficoltà. Un modello da imitare in tanti aspetti. Grazie Ousmane per quello che hai dato alla nostra maglia, Buona fortuna!! Di seguito la foto con le 9 istantanee a tinte biancocelesti:
Intervistato da Fox sport, Mauricio ha rivelato le sue ambizioni future: “Sono molto contento per l’ultima vittoria contro l’Inter. Vorrei rimanere alla Lazio per i prossimi quattro anni.Poi a fine carriera mi piacerebbe tornare in Brasile per stare vicino a mia madre”.
Stamattina si è svolto l’ultimo allenamento dell’anno. Rientrati i sudamericani, Djordjevic e Braafheid. Assenti Basta e Konko, per loro soltanto lavoro in palestra. Out anche Candreva ma le sue condizioni non preoccupano, per il Carpi c’è tempo. Oggi si è svolto lavoro di possesso palla e partitella a campo ridotto. Domani allenamento pomeridiano e il 2 gennaio amichevole al Fersini contro il Real Carsoli a porte aperte. Sarà un modo per iniziare il nuovo anno con i propri tifosi.
“Appena finito l’ultimo allenamento del 2015 con il migliore, Miro Klose. Lui è un esempio per me. Volevo dire grazie a chiunque mi ha supportato in quest’anno, e ringraziare in modo speciale i tifosi della Lazio. E’ stata un anno incredibile, con alti e bassi”. Questo il messaggio di Braafheid su Instagram per salutare il 2015.
Galeotta fu una clausola. Il Monaco non riscatterà El Shaarawy, tutta colpa di quei 13 mln di riscatto che i monegaschi avrebbero dovuto pagare al raggiungimento delle 25 presenze del faraone. Ma raggiunto il 24° gettone stagionale, l’ala italiana non ha più visto il campo. Non ha convinto e dalla Francia hanno fatto sapere che lo rispediranno al mittente. I rossoneri gli stanno cercando una sistemazione ma questa non è una novità. Galliani ha chiamato il suo amico Lotito e gli ha proposto il 2×1: El Shaarawy e Matri in cambio di Candreva ma il patron valuta l’ala romana 35 mln e li vuole cash. Il Faraone è finito nel mirino della Roma e visti gli ottimi rapporti tra i due club potrebbe davvero finire sull’altra sponda della Capitale.
Nessuno avrebbe scommesso un centesimo su Ante Budimir, attaccante croato reduce la scorsa stagione da un campionato anonimo in Germania. Nessuno eccetto il Crotone che a giugno ha deciso di puntare su di lui prendendolo in prestito dal St. Pauli. La squadra calabrese negli anni passati ha già valorizzato giovani come Florenzi, Bernardeschi e Cataldi e quest’anno ci sta riuscendo con Budimir. Il croato ha già realizzato 9 reti attestandosi al secondo posto nella classifica marcatori della serie B dietro al pescarese Lapadula. Inevitabile l’interesse di alcuni club di serie A, tra cui spunta la Lazio che, stando al noto esperto di mercato Alfredo Pedullà, avrebbe già sondato il terreno per prenderlo in estate. Scontato infatti il riscatto del Crotone dal St.Pauli già pattuito a 1 mln di euro. C’è però da battere la forte concorrenza dell’Atalanta.
Se non il più importante, Mino Raiola è comunque tra i procuratori più importanti del nostro calcio. Sulle colonne di Tuttosport l’agente campano ha raccontato della trattativa Kishna alla Lazio: “Se è stata dura con Lotito? Tra il suo latino e il mio dialetto servirebbe un interprete, ma alla fine ci intendiamo sempre. Lotito è intelligente, mi dispiace solo che appoggi Tavecchio”. Poi su Pavel Nedved alla Juve:“Contrattazione durissima. Dissi a Pavel: “Vai alla Juve e vincerai il pallone d’Oro”.
Seconda parte della rubrica dedicata al pagellone di fine anno. Dopo i portieri, l’allenatore e il direttore sportivo, è il turno della difesa. Buona lettura e se l’articolo vi piace condividetelo sui social network.
DE VRIJ 8 – La stella della Lazio è il vero top player a disposizione di Pioli. Affianco a lui anche gente come Mauricio e Gentiletti ben figurano. Sulla propria solidità difensiva, non a caso garantita dal forte difensore olandese, i biancocelesti hanno costruito il terzo posto nella scorsa stagione che è valsa la Champions. Era da tempo immemore che la Lazio non poteva contare su un difensore così forte. Un sogno, però, infranto nella seconda parte del 2015, a causa del brutto infortunio rimediato in nazionale contro la Turchia a settembre. Dopo vari tentativi di recupero, con terapie conservative, solo a novembre lo staff medico, in accordo con il giocatore, ha deciso di operarlo. Purtroppo sarà di nuovo abile e arruolabile solo dalla prossima stagione. Una pesante débacle per Pioli testimoniata dai pessimi numeri di questa stagione senza de Vrij: 26 goal subiti in 17 giornate di campionato, la quarta peggior difesa del nostro campionato.
GENTILETTI 5 – Marcatore arcigno e sfortunato, arriva alla Lazio dal San Lorenzo, che lo acquista pagando una clausola di rescissione di 2,5 milioni di euro. Nelle prime uscite alla Lazio, al fianco dell’olandese de Vrij, si intravede un giocatore sicuro dei propri mezzi che si completa con il compagno di reparto. Una coppia difensiva solida e affidabile per la gioia di Pioli e dei tifosi biancocelesti. Ma proprio quando il giocatore comincia ad inserirsi negli schemi e a comprendere il nuovo campionato, dopo appena due partite si infortuna seriamente. La diagnosi è spietata e il giocatore resta fermo per 6 mesi. Dal momento del ritorno in squadra, però, sorgono i primi problemi per il difensore che, nonostante l’impegno profuso, non riesce a tornare se stesso. Anche per lui, pesante più del previsto, si rileva l’assenza del compagno di reparto olandese. Gentiletti perde sicurezza nei propri mezzi e non gli sono certo di aiuto tutti i giocatori che scendono in campo al posto dell’olandese. La sua rinascita tarda ad arrivare ed è il giocatore stesso a rendersene conto, tanto da chiedere di andar via in prestito a qualche club minore in quanto non in grado di sostenere tre gare a settimana. Un vero peccato perché il ragazzo aveva mostrato di poter comporre, con il giovane de Vrij, una coppia difensiva all’altezza della situazione.
MAURICIO 5 – Arriva a gennaio dalla Sporting Lisbona per sostituire l’infortunato Gentiletti. Stile irruento da wrestler e carattere duro da pistolero. Per il prezzo pagato non è che ci si potesse aspettare qualcosa di più. Nella Lazio delle otto vittorie consecutive, accanto ad uno strepitoso de Vrij, fa anche la sua onesta figura, ma gli unici due gol presi dai biancocelesti, contro Palermo e Cagliari, nascono da due suoi errori. In questo inizio di stagione mostra tutti i suoi limiti. Colleziona cartellini ed è proprio a causa della sua espulsione che i capitolini perdono definitivamente la bussola in quel di Leverkusen. Ma poi ecco, come d’improvviso, la buona prestazione contro la capolista Inter a San Siro. Sarà il 2016 a dirci se saprà replicare prestazioni come quelle di San Siro.
HOEDT 5+ – Giovane di belle speranze, ha dimostrato che, se coadiuvato da un compagno di reparto di livello, ha le potenzialità per fare bene e crescere molto. Orfano di un compagno di reparto affidabile, il suo percorso di crescita si è interrotto e sono venuti a galla tutti i suoi limiti. Ha dalla sua parte il tempo per ambientarsi ed acquisire sicurezza.
RADU 5+ – Un’annata piena di alti e bassi. Impossibile dimenticare le sue due dormite nel derby di inizio anno, che permisero a Totti di realizzare un’insperata doppietta e alla Roma di pareggiare una partita che sembrava già persa. Si fa apprezzare maggiormente fuori dal campo come in Lazio-Fiorentina quando insieme a Mauri investì della fascia da Capitano il giovane Cataldi. Quest’estate sembrava vicino il suo addio, ma poi è arrivato un inaspettato rinnovo quinquennale. In questa stagione gli errori sono continuati tanto da costargli il posto da titolare. Tuttavia, Stefan è un lottatore e soprattutto è uno dei pochi che ci mette la faccia nei momenti peggiori come dopo la débacle del Bentegodi contro il Chievo. E proprio a fine anno arriva il parziale riscatto con la prestazione di Milano e con quelle dichiarazioni da vero leader (“Abbiamo lottato. Abbiamo volato come un’aquila”.).
BASTA 6.5 – Nella scorsa stagione è stato uno dei più grandi protagonisti della cavalcata biancoceleste, dimostrando di essere uno dei terzini più forti della nostra Serie A. Il gioco della squadra di Pioli lo esaltava, ne faceva uno dei punti cardine e la fascia destra era per lui una sorta di proprietà privata. In questi mesi è un po’ calato, adeguandosi alla generale involuzione. Il suo punto più basso è stato quello dello sfortunato autogol in quel di Bergamo. Ma sarebbe davvero stupido cancellare dalla mente le sue infinite sgroppate e i suoi meravigliosi cross, come quello per la testa di Felipe Anderson che valse l’1-0 in Lazio-Verona. La speranza è che il biondo serbo ritorni a quei livelli, perché la risalita della Lazio passa anche da questo.
KONKO 5.5 – Discreto giocatore in grado di muoversi sia in difesa che a centrocampo. Nella sua esperienza laziale ha passato più tempo alla clinica Paideia che sul campo di allenamento di Formello. Abile nel ricoprire entrambe le fasce il suo vero handicap è la fragilità fisica. Forse troppo debole caratterialmente spesso dà forfait ed è un vero peccato perché come giocatore, quando è in forma, sa come tenere il campo e come destreggiarsi senza sfigurare. Negli ultimi incontri disputati in questo 2015 ha rappresentato una delle poche note positive di questa Lazio. E’ tornato a correre e a sprintare sulla fascia come nei primi tempi, stupendo positivamente gli addetti ai lavori. Sembrava essere in procinto di lasciare i biancocelesti ma, visti i problemi della retroguardia laziale, è un bene che sia rimasto nella capitale. Ora la speranza è che non si fermi di nuovo perchè un Konko in buone condizioni potrebbe risolvere diversi problemi al tecnico Pioli.
BRAAFHEID sv – L’olandese è un altro dei tanti misteri di Formello. Difficile dare un giudizio: nella prima parte del 2015 il suo contributo alla causa laziale è stato circa del 20%, nella seconda parte è stato nullo (per lui solo panchina o tribuna). A giugno, nonostante tutto, gli è stato rinnovato il contratto in scadenza (a 650mila euro per un anno). Le sue sgroppate sulla sinistra in biancoceleste che ricordiamo sono del 2014 anche perché dopo l’infortunio di Parma (7 dicembre 2014 ndr) è di fatto sparito dal radar di Pioli. Sintomatico il fatto che quando il mister ha avuto bisogno di qualcuno sulla sinistra, ha preferito reinventare altri giocatori in quel ruolo piuttosto che dargli di nuovo fiducia. Il suo nome è entrato nelle cronache di Formello per notizie che non riguardano il campo, come agli inizi di settembre quando ha avuto un grosso litigio con Radu.
PATRIC sv – Inseguito a lungo dalla Lazio, Patricio Gabarrón, meglio conosciuto come Patric, è uno dei tanti punti interrogativi della retroguardia biancoceleste. Difensore spagnolo della cantera del Barcellona, dove è rimasto per sette stagioni, nella scorsa estate è arrivato a Roma per rinforzare il reparto arretrato che aveva bisogno di rinforzi nonostante l’ottima stagione appena conclusa. Patric però, ad ora, è rimasto un oggetto misterioso. Nonostante tutti i problemi avuti in difesa dalla squadra di Pioli non ha mai trovato spazio a parte i 44 minuti disputati contro il Chievo Verona. Poi per lui niente più, solo panchina e tribuna. Il ragazzo si impegna negli allenamenti settimanali ma è ancora acerbo per il nostro campionato, per lui il terreno di gioco resta un’oasi in un deserto triste e desolato. Non è sua la colpa per la situazione che sta vivendo ma è in società che dovrebbero porsi determinati quesiti.
CANA 5 – L’albanese a giugno rappresentava uno dei tanti esuberi della rosa extra-large della Lazio, per giunta con un contratto pesante. Ha poca tecnica alla quale sopperisce con una grande foga agonistica, permettendogli spesso di figurare sul taccuino del direttore di gara. Negli ultimi mesi del 2015 era considerato un rincalzo e pertanto ha deciso di lasciare la Capitale il 31 agosto 2015 con un anno d’anticipo rispetto alla scadenza naturale del contratto. La sua partenza, col ritorno in Francia (non all’amato Marsiglia ma al Nantes), è stata ben vista dai tifosi e anche da Pioli. Arrivò alla Lazio nel 2011 dal Galatasaray, nella trattativa che portò Fernando Muslera in Turchia, con le credenziali del grande trascinatore. In biancoceleste ha giocato dapprima da centrocampista finché Petkovic decise di utilizzarlo come difensore centrale, lo stesso ruolo ricoperto in Nazionale. Con la maglia della Lazio ha disputato 111 incontri ufficiali conditi da 4 goal.
CIANI 5 – Roccioso dal fisico possente ma non propriamente un difensore su cui far affidamento. I primi sei mesi del 2015 sono stati gli ultimi di un contratto triennale. Più che un rincalzo, per Pioli è stato un esubero. Nell’ultima stagione, infatti, ha collezionato solo 12 presenze. A giugno ha lasciato la Lazio dopo aver collezionato 72 presenze e due reti in tre anni, ora veste la maglia dell’Espanyol. Il goal più pesante della sua avventura nella Capitale l’ha siglato di testa il 19 dicembre del 2012 a tempo scaduto contro il Siena, riportando in partita la Lazio in una gara dove la qualificazione ai quarti di Coppa Italia sembrava ormai persa. Da quel goal è partita la cavalcata trionfale della Lazio, culminata con la storica vittoria sulla Roma del 26 maggio 2013.
CAVANDA 5.5 – Uno dei tanti misteri di Formello. Ha sempre alternato cose buone a cose inguardabili. Orribile la sua prestazione contro il Napoli all’Olimpico, dove, oltre a mangiarsi un goal semplicissimo davanti al portiere, non diede alcuna garanzia in fase difensiva. Meravigliosa invece la sua partita contro l’Empoli, dove realizzò due assist. Era nelle gerarchie di Pioli il vice di Basta. Ma ecco che, un po’ a sorpresa, quest’estate è stato ceduto al Trabznospor. È la cifra di circa 2 milioni a far riflettere. Un po’ pochi a dirla tutta. Anche perché la società pareva puntarci. Appunto, pareva….
Oltre al concerto del Circo Massimo, sono in programma le iniziative “Notte di San Silvestro in periferia”, che l’Amministrazione capitolina ha promosso tramite avviso pubblico, e che prevedono quattro eventi presso le aree adiacenti le stazioni della metropolitana di Anagnina, Rebibbia, Laurentina, Battistini.
Nella zona adiacente la fermata della metropolitana Anagnina (Municipio Roma VII), presso l’area tra la stazione e via Vincenzo Giudice, di solito adibita a parcheggio bus turistici, si terrà l’iniziativa “Chromosphere Nye Rome”, dalle 18 del 31 alle 2 del 1° gennaio. La serata a cura della Flyer Communication Srl prevede attività con musica, performance audio-video, installazioni interattive, teatro, mapping, intrattenimento e arti digitali. Dalle 18 alle 20 il programma proposto è dedicato ai bambini e alle famiglie con attività ludico didattiche curate dal FLxER Team che prevedono la realizzazione di vere e proprie performance dal vivo. Dalle 20 alle 22 spettacolo teatrale con “I was there” di Francesca Fini a cura di Ondadurto. Dalle 22 alle 2, giovani e adulti saranno invitati a festeggiare il Capodanno grazie al programma di spettacolari performance Fulldome Mapping del collettivo brasiliano United Vjs.
Nella zona adiacente la fermata metropolitana Rebibbia (Municipio Roma IV), presso il parcheggio si svolge l’Iniziativa “Tra e cielo e terra 2015 – Street art Street Theater”, dalle 18 del 31 alle 2 del 1° gennaio. La serata a cura dell’Associazione Culturale Alcatraz prevede attività con musica, teatro di strada, performance di intrattenimento e danza. Dalle 18 alle 21 attività per ragazzi: Macchine sceniche, Street dance e Teatro di strada; dalle 21 alle 2 Dance contest, Videomapping, Teatro urbano e Dj set.
Nella zona adiacente la fermata metropolitana Battistini (Municipio Roma XIII), presso il parcheggio di via Lucio II, si tiene l’iniziativa “Notte di San Silvestro a Primavalle, dalle 18 del 31 dicembre alle 2 del 1° gennaio La serata prevede attività con musica, performance intrattenimento, videomapping e streetart. Dalle 18 proiezione di un video mapping dal titolo Roma Segreta, che creeranno l’illusione di camminare sopra le rovine di Roma. Gruppi itineranti composti da Akuna Matata e Tammurriarè, accompagneranno il pubblico e i passanti dall’uscita della metro al parcheggio di scambio Battistini nel quale si animerà un mondo fantastico con il teatro di strada di Abraxa Teatro, spettacoli circensi, attività di strada e street art per bambini e famiglie con i Pittori e Poeti Anonimi del Trullo. I poeti intratterranno il pubblico (bambini e adulti) mentre i pittori dipingeranno delle tele a tema sul Capodanno che saranno donate al quartiere. Alle 21,30 concerto di Enrico Capuano e la sua Band Tammurriata rock. Gran finale con il dj set.
Nella zona adiacente la fermata metropolitana Laurentina (Municipio Roma IX) si tiene l’iniziativa “InStreet – Capodanno a Laurentina”, nel tratto di viale dell’Aeronautica compreso tra viale dell’Arte e viale delle Montagne Rocciose, dalle 18 del 31 dicembre alle 2 del 1° gennaio. La serata prevede attività con musica, intrattenimento, cabaret/stand up comedy-performance. Alle 18 si aprirà la porta magica con i pirotecnici spettacoli per bambini: le acrobazie di Mistral Palo, le clownerie di Mr Bang, le avvincenti canzoni di Pier Cortese. Spettacolo anche per i più grandi messo in scena da Sbazzing project con il loro “I camerieri”, gruppo specializzato in performance e flash mob. Stand up comedy di Daniele Fabbri e Velia Lalli. Dalle 22 esibizioni dei Badara Seck e Le penc, in un concerto con Ismaila Mbaye. Sul palco anche la cantante rumena Roxana Ene, il percussionista indiano Rashmi Bhatt e la scuola di danza africana di Barbara Mousy. Poi sarà la volta di Gennaro Cosmo Parlato con il suo spettacolo “Cocktail d’amore”. Dopo la mezzanotte si esibiranno i Karma B.
WOJCIECH SZCZESNY: E’ ancora impresso negli occhi dei tifosi romanisti l’intervento prodigioso con il quale ha negato il pareggio della Juventus sul colpo di testa di Bonucci. Ma le undici reti subite in tredici presenze risultano comunque essere tante. Discontinuo.
MORGAN DE SANCTIS: Sette reti in quattro presenze: l’avventura a Roma per l’ex numero uno giallorosso è giunta al termine. In attesa di un sostituto.
MAICON: Lontano parente del brasiliano apprezzato nella stagione d’esordio in maglia giallorossa (2013/14, ventotto presenze e due reti). Saudade.
ALESSANDRO FLORENZI: La spettacolare rete realizzata contro il Barcelona rimarrà nella storia della Roma e della Champions League. Corsa, grinta, adattabilità. E’ una pedina inamovibile per il presente ed il futuro della compagine giallorossa. Orgoglio e vanto.
KOSTAS MANOLAS: Il centrale greco non si tira mai indietro. Tecnicamente non è un fuoriclasse ma il suo compito lo svolge sempre con diligenza risultando spesso (e volentieri) il migliore del reparto arretrato. Affidabile.
LUCAS DIGNE: Fortemente voluto da Garcia, l’esterno sinistro francese non ha disatteso le aspettative. Bene sia in fase di copertura sia in fase offensiva. Alla distanza potrebbe aver necessità di tirare un po’ il fiato. Bienvenue à Rome.
ANTONIO RUDIGER: L’assenza forzata di Castan lo ha catapultato tra i titolari. Non dà sicurezza al reparto arretrato. Rimandato.
LEANDRO CASTAN: Tifosi e compagni di squadra attendono il ritorno a pieno regime del loro guerriero. Forza e onore.
RADJA NAINGGOLAN: Il livello di rendimento del Ninja è sempre alto e costante. In fase di interdizione continua ad essere tra i migliori dell’intero campionato: si batte sempre su ogni pallone, tallona l’avversario, corre e recupera. Continua sempre cosi!
MIRALEM PJANIC: Inizio di stagione da leader, prende per mano la squadra realizzando dei veri e propri capolavori balistici sui calci piazzati. Cala vistosamente con l’andamento negativo della squadra. Altalenante.
DANIELE DE ROSSI: Sulla linea mediana non si tira mai indietro, adattandosi per necessità anche come centrale difensivo. Tenace.
KEVIN STROOTMAN: L’auspicio e la speranza è di rivederlo al più presto in campo. Forza Kevin, non mollare.
SEYDOU KEITA: Per il gruppo la sua esperienza è un valore aggiunto. Importante.
WILLIAM VAINQUEUR: Quando è stato chiamato in causa si è fatto trovare pronto dimostrando una buona personalità. Tecnicamente e tatticamente sembra avere delle buone potenzialità. In fase di valutazione.
IAGO FALQUE: Non è il fuoriclasse che con una giocata ti risolve la partita ma è una pedina fondamentale per l’equilibrio della squadra. Sorpresa positiva.
SALIH UCAN: Ha una buona visione di gioco ma le presenze in campo sono davvero poche. Fin troppo. Oggetto misterioso.
GERVINHO: Partente in estate. Inamovibile d’inverno. Per il gioco/non-gioco di Rudi Garcia l’ivoriano è un elemento dal quale non si può fare a meno. Migliora anche sotto rete. Bene cosi!
MOHAMED SALAH: Quando parte in progressione è imprendibile. Cinque reti in tredici presenze è un buon bottino. Che Salah Salah…
EDIN DZEKO: Ha disatteso le aspettative di inizio stagione: tre reti in quindici presenze è un bottino scarno. Ma il campionato è ancora lungo ed il bosniaco ha tutto il tempo per potersi riscattare. Negativo. Almeno per ora.
JUAN ITURBE: Sarebbe stato meglio venderlo questa estate. Sopravvalutato.
FRANCESCO TOTTI: La rete del pareggio siglata contro il Sassuolo è stata la trecentesima in Serie A. Tutte indossando un’unica maglia: quella giallorossa. Immenso.
RUDI GARCIA: Il Presidente Pallotta avrebbe già voluto esonerarlo trovandosi però la strada sbarrata dal Direttore Sportivo Sabatini. La sua esperienza a Roma sembra essere giunta al termine. A meno che il tecnico non vinca il campionato. In bilico.
JAMES PALLOTTA: Un Presidente troppo assente da Roma non fa bene alla Roma.
CURVA SUD: Sta portando avanti una protesta pacifica e democratica contro alcune decisioni della Prefettura che ha imposto delle divisioni strutturali del settore. Forse è arrivato il momento di tutelare anche il tifoso, ascoltando le voci del dissenso e cercando di trovare una soluzione. Eroica. Mai domi.
Contrariamente agli anni precedenti, sempre su indicazione del Commissario, Atac ha potenziato i servizi di trasporto pubblico per la notte di San Silvestro e in particolare per la prima volta ha attivato 16 linee bus che effettueranno servizio straordinario dalle ore 21,00 alle ore 2.30, in zone non servite della metropolitana lungo i percorsi che da e per i quartieri della periferia permettono l’interscambio con le linee A, B/B1, C della rete metro, anche in sostituzione delle ferrovie concesse.
Attive fino alle 2.30 le tre linee metro. Le tre linee della metropolitana A, B/B1 e, per la prima volta in tale circostanza la metro C effettueranno l’ultima corsa dai capolinea di Battistini, Anagnina, Ionio, Rebibbia, Laurentina, Lodi e Pantano/Montecompatri alle ore 2.30 del 1° gennaio 2016.
(dettagli sugli orari di tutti i trasporti su www.atac.roma.it). La fermata della metro B Circo Massimo sarà chiusa dalle 21. Il servizio di trasporto pubblico, metropolitane comprese, riprenderà alle 8 del 1° gennaio.
Tutti i taxi per l’occasione potranno prestare servizio dalle ore 21 del 31 fino alle ore 3 del 1° gennaio.
Ama ha predisposto un piano operativo straordinario per assicurare il decoro nelle aree della città interessate dalle manifestazioni per l’arrivo del nuovo anno e i servizi di pulizia, spazzamento, raccolta differenziata, oltre al regolare funzionamento del ciclo impiantistico a disposizione per la selezione e il trattamento dei rifiuti durante il primo gennaio. Gli operatori ed i mezzi saranno impegnati a partire dalle ore 3,00 del mattino con l’obiettivo di permettere la riapertura della viabilità interessata entro le ore 6,00 del Primo dell’anno. L’Ama posizionerà, inoltre, 130 bagni chimici (di cui 23 per disabili). Previsti anche tre presidi sanitari di primo soccorso con personale medico e infermieristico, la presenza di 11 mezzi di soccorso, 18 squadre di soccorritori a piedi e di un presidio della Protezione Civile. Si ricorda che il numero verde della Protezione Civile è 800854854.
I costi per i provvedimenti e i servizi assicurati dal Campidoglio su sicurezza, salute pubblica e igiene urbana, sono sostenuti da Roma Capitale e Camera di Commercio di Roma.
Sono passati 4 mesi da quando Laziochannel.it è comparso sul web. Vi ringraziamo perché crescete di settimana in settimana a testimonianza che stiamo lavorando bene. Oggi vi proponiamo il pagellone di fine anno, una rubrica a 4 puntate che analizzerà il rendimento totale dei giocatori biancocelesti da gennaio 2015 a dicembre 2015, ovvero da Lazio Sampdoria della scorsa stagione a Inter Lazio giocata 10 giorni fa. Oggi si parte con portieri, allenatore e direttore sportivo. Buona lettura e se l’articolo vi piace condividetelo sui social network.
MARCHETTI 5: “Paro o non paro? Questo è il dilemma”. Diciamo che in questa frase c’è tutto il 2015 di Federico Marchetti. Come spesso abbiamo sottolineato in questi mesi, Federico non è più il portierone di due/tre anni fa. Eppure il nostro “Superman” ci aveva illuso iniziando alla grande la stagione. Con lui in porta l’Olimpico era rimasto inviolato per molti match consecutivi grazie ai suoi salvataggi contro Genoa e Udinese. Ma poi ha deciso di togliere la corazza blu e il mantello rosso per vestire gli abiti di un qualunque portiere medio. Gravi i suoi errori al derby (gol Gervinho sul suo palo) e contro la Juventus (dormita sul gol di Dybala). Oltre alla fiducia persa e i numerosi infortuni il suo voto finale è condizionato (in ribasso) dalle poco eleganti frasi nei confronti dei tifosi laziali rei, secondo lui, di lasciare lo stadio vuoto influenzando e pregiudicando i risultati della squadra.
BERISHA 4,5: “Dottor Jekyll e Mister Hyde” deve essere probabilmente il film preferito di Etrit. Il portiere non ha mai fatto dormire sonni tranquilli alla squadra. Ogni sua presenza da titolare viene vissuta crea panico nei laziali che incrociano le dita affinché non ne combini una delle sue. Il suo 2015, tra campo e panchina è stato negativo. Se in Europa League si trasforma in Jekyll, essendo perfetto e risultando decisivo con parate e buone prestazioni, in campionato è spesso “pessimo e cattivo” come Hyde. Nel primo scorcio del 2015 è stato decisivo (in negativo) in finale di Coppa Italia. Colpevolissimo sul gol decisivo di Matri con il pallone che si è infilato in mezzo alle gambe e addio ai sogni di gloria. Per par condicio errore clamoroso anche a fine anno contro la Samp. Uscita in stile Wrestling su Muriel: fallo, ammonizione, punizione, gol, pareggio Samp al 93esimo.
TARE 5: “Con 10 euro non si mangia in un ristorante da 100″ parafrasando Antonio Conte. Tare lo sa bene e da 8 anni ormai è come uno chef in cerca di ostriche e champagne nei fast food di tutto il mondo. Per questo motivo il suo voto è condizionato dalle acclarate poche risorse economiche messe a disposizione dal presidente Lotito. Il d.s. albanese ha spesso ottenuto applausi per aver portato giocatori come Klose ed Hernanes in biancoceleste, ma non ha ricevuto lo stesso consenso in questo anno solare, acquistando diverse comparse (vedi alla voce Patric, Morrison e Perea). Buco nell’acqua la campagna acquisti 2015, compreso l’acquisto a gennaio di Mauricio. Da valutare Milinkovic-Savic e Kishna che fin qui hanno mostrato prestazioni altalenanti. Oltre al mercato, il problema del direttore sportivo è la poca influenza a livello “politico”e l’incapacità di comunicare coi tifosi.
PIOLI 6,5: “(Ri)Eccoti sai ti stavo proprio aspettando, ero qui ti aspettavo da tanto tempo, tanto che stavo per andarmene e invece ho fatto bene…” Avrà intonato la canzone di Max Pezzali il mister Pioli al termine dell’ultima partita vinta contro l’Inter, vedendo ritornare la sua squadra, quella di un anno e mezzo fa, nata cantando l’inno della Lazio in allenamento. La scorsa stagione infatti aveva ottenuto un insperato terzo posto, la finale di coppa Italia e la supercoppa italiana. A conti fatti nessun trofeo alzato, ma il riconoscimento dei laziali e dell’Italia intera come squadra più bella da vedere. Poi d’improvviso tutto pareva finito: giocatori svogliati, confusioni tattiche, sconfitte pesanti e rischio esonero. Prima della sfida contro l’Inter il tecnico sembrava pronto a svuotare l’armadietto visti i risultati negativi in campionato. Ma i tifosi (o perlomeno buona parte di essi) riconoscono in lui la caparbietà, la tenacia e la voglia di uscire dai momenti difficili e per questo l’hanno sempre esentato da colpe. Ha portato la Lazio al primo posto nel gruppo G dell’Europa League e la vittoria del Meazza ha riportato la serenità in quel di Formello. Ora può brindare e mangiare il panettone tanto desiderato. Buon anno Mister.
Neanche il tempo di brindare che la Lazio tornerà subito in campo. Il 2016 inizierà nel pomeriggio dell’1 gennaio con il primo allenamento dell’anno, poi il 2 alle 15 si giocherà un’amichevole, a porte aperte, contro i dilettanti del Real Carsoli. Appuntamento per tutti al centro sportivo di Formello, stessa sfida dello scorso anno e identiche le modalità. Un modo per riprendere il ritmo partita prima del rientro in campionato con il Carpi ma anche un’occasione per fare pace con i tifosi dopo l’inizio di stagione funesto e con l’Olimpico sempre più deserto. Oggi doppia seduta di allenamento, nel pomeriggio torello e poi lavoro con gruppo diviso in 4 squadre su reattività e circolazione palla. Penitenza finale dettata da Stefano Pioli: «Chi perde, domani porta lo champagne per il brindisi». Nel penultimo allenamento dell’anno sono rientrati anche tutti i sudamericani di ritorno dalle vacanze. Per loro semplice lavoro differenziato, assenti Gentiletti e Mauricio così come i lungodegenti Marchetti, Kishna e Lulic, solo palestra per Konko e Basta.
Non solo mercato in entrata, la prossima sessione invernale servirà alla Lazio anche per sistemare alcune questioni in sospeso in uscita: due in mediana, una in difesa.
ONAZI VERSO L’ADDIO: IL LEICESTER CI PROVÒ GIÀ IN ESTATE – Per quanto riguarda il reparto di centrocampo, si lavora per la cessione di Onazi. Il nigeriano, tra i migliori a inizio stagione, è stato man mano accantonato da Pioli. Complice anche un infortunio muscolare agli adduttori, il mediano cresciuto nel vivaio biancoceleste ha racimolato appena 839 minuti in questa stagione, di cui solo 350 in campionato. Prima dell’ultima partita con l’Inter c’è stato un confronto tra lui e Pioli per valutare il futuro. Il ragazzo vuole giocare con più continuità, il tecnico ha altri programmi e non può garantirgliela: da qui la decisione di entrambi di dividere le strade qualora dovesse presentarsi l’occasione giusta. Le squadre interessate non mancano: nonostante lo scarso impiego nella Lazio, Onazi resta un punto fermo della Nigeria. Ha molto mercato, in particolare in Premier League. Già in estate il Leicester di Ranieri si fece avanti, ma tutto svanì di fronte alla richiesta di 10 milioni da parte della dirigenza biancoceleste. A distanza di mesi l’interesse non è scemato, e si aggiunge a quello di Stoke City, Everton, Watford e Crystal Palace. Il campionato inglese è quello che Onazi sogna da tempo, ma ci sono estimatrici pure in Bundesliga (Bayer Leverkusen, Hannover e Ingolstadt) e Turchia (Besiktas e Trabzonspor). La Lazio spera si possa creare una sorta di asta per incassare più possibile dall’eventuale cessione.
REBUS MORRISON, GENTILETTI VALUTA VARIE OFFERTE – Altra situazione da sistemare a centrocampo è quella di Ravel Morrison. Il giovane inglese ha creato non pochi problemi in questi primi mesi in Italia, ma la società è ancora convinta di poterlo recuperare e mettere il suo talento a disposizione di Pioli. Un’impresa non semplice, anche perché Morrison vorrebbe tornare a casa e squadre inglesi disposte a scommettere di nuovo su di lui non mancano, come Bournemouth, Crystal Palace, Watford e Qpr. A quest’ultima, in particolare, Morrison tornerebbe di corsa, ma la Lazio non ha alcuna intenzione di concedergli la risoluzione del contratto. Chi lo vuole, insomma, deve pagare, almeno un milione. Difficile si muova già a gennaio: visti i precedenti del ragazzo, al momento si tratta di una scommessa da fare solo a costo zero. Infine resta da piazzare Gentiletti, che ha manifestato al club la sua volontà di giocare in un contesto meno impegnativo, per non dover affrontare la tripla competizione e riprendersi una volta per tutte dai problemi fisici che lo affliggono da tempo. Per lui si sono fatti avanti Frosinone, Chievo ed Empoli in Italia, ma anche Boca Juniors ed Estudiantes in Argentina, Leon in Messico. La Lazio vuole 2 milioni, ma valuta anche l’ipotesi di un prestito.
MAURICIO: “VOGLIO RESTARE ALLA LAZIO PER ALTRI 4 ANNI” – Chi invece resterà sicuramente in questa sessione di mercato è il brasiliano Mauricio, che dal Brasile fa sapere i suoi programmi futuri: “Sono molto contento per l’ultima vittoria con l’Inter. Il mio desiderio è rimanere alla Lazio per i prossimi 4 anni e rispettare il mio contratto (fino al 2019, ndr). Poi a fine carriera mi piacerebbe tornare in Brasile per stare vicino a mia madre”.
Manca solo la firma sul nuovo contratto, dovrebbe arrivare a gennaio, Federico Marchetti è a un passo dal rinnovo con la Lazio. L’accordo è stato trovato mesi fa, l’ufficialità è dietro l’angolo e verrà comunicata la prossima settimana. Tutto fatto (salvo clamorosi colpi di scena), il portiere sogna di chiudere la carriera a Roma, potrebbe prolungare fino al 2019 e ricevere un leggero adeguamento economico. Marchetti ha sposato il progetto biancoceleste nel 2011, è diventato uno dei leader dello spogliatoio, nelle ultime ore ha ricevuto e rifiutato proposte interessanti. Nel giorno di Santo Stefano si è fatto avanti il Liverpool, in Italia è seguito con attenzione da Inter e Juventus, la Nazionale di Conte non ha mai smesso di monitorarlo. I prossimi europei in Francia restano un obiettivo concreto, non sarà semplice strappare la convocazione, Marchetti per il momento penserà solo a rialzare la Lazio. Salterà la gara con il Carpi, è fermo per una lesione muscolare, al suo posto giocherà Berisha. Il portiere albanese è destinato a partire (Verona e Club Brugge in pressing), a fine stagione saluterà Formello, la società si è cautelata con l’acquisto di Kalinic dall’HajdukSpalato. In realtà non è ancora chiusa (balla un milione di euro tra richiesta e offerta), ma le sensazioni sono positive e alla fine l’affare andrà in porto.
Capitolo difensore: ne arriveranno due, difficilmente per il 6 gennaio, il primo dovrà sostituire De Vrij. Occhi puntati in Ligue1: N’Koulou del Marsiglia, Bakary Koné del Lione, Mandi dello Stade Reims, Basa del Lille e Perrin e Pogba del Saint Etienne. Attenzione sempre a Douglas del Dnipro, Gil del Corinthians e Hubocat della Dinamo Mosca. In Italia piacciono invece Heurtaux, Zapata e soprattutto De Maio del Genoa.
Il secondo centrale dovrà rimpiazzare Gentiletti: l’argentino ha chiesto la cessione in prestito, interessa a Frosinone, Chievo Verona, Boca Juniors, Estudiantes e Leon in Messico. A centrocampo rischia di partire Onazi, ha bisogno di giocare con continuità, ne ha parlato con Pioli prima di Inter-Lazio, l’addio è sempre più vicino. Il Leicester di Ranieri ha avviato i contatti, c’è anche lo Stoke City. In Premier League potrebbe tornarci Morrison: Bournemouth, Crystal Palace, Watford e Qpr alla finestra, ma Lotito pretende almeno un milione di euro. Su Keita c’è sempre il Monaco, offerti qualche settimana fa 15 milioni di euro, la dirigenza proverà a trattenerlo. Non partiranno nemmeno i big: Biglia, Candreva e Felipe Anderson resteranno fino a giugno, aiuteranno la squadra a raggiungere l’Europa. Sul brasiliano però insiste il Manchester Utd, è tornato alla carica e dall’Inghilterra giurano che a breve verrà presentata una maxi-proposta: dipenderà esclusivamente dal futuro di Van Gaal.
La Lazio è pronta a brindare al 2016, con l’entusiasmo ritrovato dopo la vittoria sull’Inter e la voglia di risalire la china della classifica. Al suo fianco cerca i tifosi, Parolo l’ha detto: «Li riporteremo all’Olimpico», e intanto li accoglie a Formello. Sì perché sabato 2 gennaio i biancocelesti sfidano in amichevole il Real Carsoli, porte aperte al Fersini per la partita contro la squadra abruzzese che milita nel campionato Promozione. È la seconda volta che le due società di calcio organizzano la gara d’allenamento, proprio un anno fa i ragazzi di Pioli segnarono quindici gol con lo show di Felipe Anderson. Il brasiliano, insieme a Biglia e gli altri sudamericani, fa ritorno alla base. Con loro si rivedono anche Oikonomidis e Onazi, fresco di matrimonio in Nigeria con la sua Sandra. In realtà, in campo si allenano in pochi al secondo giorno di doppia seduta: «Chi perde porta lo champagne domani», avverte il tecnico emiliano durante le esercitazioni di possesso palla. In mattinata va in scena l’ultimo allenamento del 2015, poi si comincia a far sul serio per la ripresa del campionato contro il Carpi nel giorno della Befana. Pioli deve fare i conti con le assenze tra squalificati (Biglia e Milinkovic-Savic) e infortunati che certamente non ce la fanno a recuperare (Marchetti, Gentiletti, Lulic, Kishna). Rischio emergenza sulla fascia destra, Basta – alle prese con la pubalgia – e Konko sono ancora assenti. Anche Klose, fermo per un guaio muscolare alla coscia – è da valutare. La buona notizia arriva da Cataldi, finalmente in campo dopo due giorni di lavoro differenziato, in mediana ha un posto assicurato.
Per la notte di San Silvestro e per la giornata di Capodanno, su disposizione del Commissario Straordinario di Roma Capitale Francesco PaoloTronca, sono stati predisposti una serie di provvedimenti finalizzati ad assicurare accoglienza e servizi per cittadini e turisti.
Concerto al Circo Massimo
Dalle ore 22,00 del 31 dicembre si terrà il grande concerto di Capodanno al Circo Massimo, patrocinato da Roma Capitale e con il contributo della Camera di Commercio di Roma. L’evento, organizzato dalla società D’Alessandro e Galli, con la collaborazione tecnica di The Base, sarà trasmesso su rai Radio 2. Il programma della serata prevede l’esibizione in apertura dell’artista Edoardo Bennato. Sarà la conduttrice Gioia Marzocchi a fare il countdown che porterà la Capitale al 2016. Dopo la mezzanotte si esibirà il gruppo musicale dei Negramaro e, a seguire, tutti i convenuti potranno ballare accompagnati dalle selezioni musicali del DJ Patrizia Cecconi.
L’accesso al pubblico per il concerto sarà da Via dei Cerchi (lato Via di San Gregorio) e da Via del Circo Massimo (lato Viale Aventino e lato Piazza Bocca della Verità). Presso l’area ghiaiata in via del Circo Massimo – fronte Piazzale Ugo La Malfa – è prevista un’area dedicata alle persone disabili (con 50 sedie). Vi si potrà accedere da piazzale Ugo La Malfa, dove potrà essere effettuata la sosta delle autovetture, fino al limite dei posti disponibili.
Limitazioni al traffico
Sempre nell’area del Circo Massimo sono programmate chiusure al traffico e divieti di sosta già dal pomeriggio del 31, mentre è prevista l’attivazione dei varchi Ztl Centro Storico e Trastevere dalle 19 del 31 fino alle 5 di mattina del 1° gennaio. Saranno 750 gli agenti impegnati in città per garantire i servizi della Polizia Locale.
Area Circo Massimo
chiusura al transito veicolare (ad eccezione dei residenti ed aventi diritto):
dalle ore 00.01 del 31 dicembre 2015 di Via dei Cerchi;
dalle ore 13.00 del 31 dicembre 2015 di Via dell’Ara Massima di Ercole;
dalle ore 19.00 del 31 dicembre 2015 di Vico Jugario;
il 31 dicembre 2015 eventuale chiusura di Via del Circo Massimo e di Via di San Gregorio in base alle necessità;
provvedimenti divieto di sosta per la giornata del 31 dicembre 2015 su ambo i lati di Via del Circo Massimo;
dalle ore 7.00 del 31 dicembre 2015 interdizione alla sosta in Piazza Bocca della Verità (ambo i lati) eccetto mezzi autorizzati;
riservazione di ml. 100 di Via dei Cerchi – lato Circo Massimo – per la sosta dei mezzi tecnici.
Le suddette chiusure potrebbero subire delle modifiche in base all’afflusso del pubblico ed alle circostanze che si verificheranno.
Il Real Madrid soffre, conquista i tre punti contro la Real Sociedad ma viene ancora fischiato dal pubblico del Bernabeu. La squadra di Benitez si impone per 3-1 grazie a una doppietta di Cristiano Ronaldo e a un gol nel finale di Lucas Vazquez. Gli ospiti trovano il momentaneo pareggio in avvio di ripresa con Bruma e restano in partita fino ai minuti finali quando il Real riesce a chiudere il match in contropiede. Le ‘merengues’ hanno la possibilità di sbloccare l’incontro già al 23′, quando l’arbitro concede un rigore a dir poco dubbio per un fallo su Benzema, ma dagli 11 metri Cristiano Ronaldo spedisce alle stelle. Gli ospiti protestano anche al 42′ sul secondo penalty concesso dal direttore di gara per un tocco di mano di Yuri e stavolta trasformato da CR7. La Real Sociedad ristabilisce la parità in avvio di ripresa con uno splendido destro all’incrocio dei pali di Bruma, ma al 67′ la stella portoghese riporta davanti il Real Madrid con un sinistro al volo su calcio d’angolo. La partita resta in bilico fino al gol nel finale di Lucas Vazquez. E alla fine dell’incontro, dagli spalti piovono altri fischi. Benitez non cancella i dubbi del Bernabeu ma il suo Real Madrid sale almeno per qualche ora al comando della Liga con 36 punti, uno in più di Barcellona e Atletico Madrid in campo stasera.