Tra circa due mesi la Lazio affronterà il Galatasaray nella gara di andata dei sedicesimi di Europa League. Dell’affascinante sfida ha parlato, alla rivista ufficiale del club, il capitano della squadra turca Selcuk Inan: “Le squadre italiane sono sempre difficili da affrontare. Ho seguito i biancocelesti nell’ultima partita contro l’Inter e sono stati bravi a battere la prima in classifica fuori casa, una cosa che non è mai facile. Naturalmente il nostro obiettivo è eliminarli e passare il turno: loro sono una squadra forte, ma forse noi possiamo mettere più talento in campo. Ripetere l’impresa con l’Arsenal del 2000, quando vincemmo la Coppa Uefa, non sarà semplice, ma vogliamo vincere tutto e penso che abbiamo tutte le qualità per farlo. Quello che ci manca è solo il sostegno dei nostri tifosi, forse l’unica nota stonata di questo inizio di stagione“.
Cesar: “Lazio, per l’Europa servono acquisti di livello”
Ai microfoni de ‘Lalaziosiamonoi’ ha parlato l’ex esterno biancoceleste Cesar Aparecido Rodriguez, queste le sue dichiarazioni: “Quella della Lazio è stata davvero una falsa partenza. A inizio anno si sperava di vedere una squadra brillante, come quella dell’anno scorso, ma così non è stato. La vittoria di San Siro è riuscita però a dare quell’iniezione di fiducia che serviva. Adesso bisogna proseguire su questa strada, con grinta e determinazione, cercando di sfruttare le occasioni concesse ed evitando altri passi falsi. Rispetto allo scorso anno è cambiato poco, giusto qualche innesto. Si è puntato molto sui giovani e non è una strategia cui puoi affidarti esclusivamente quando devi affrontare un preliminare di Champions. Devi fare anche qualche acquisto di livello, come fanno tutte le squadre per provare a migliorarsi. La scelta della Lazio finora non ha portato i risultati sperati e, ora che qualcosa si inizia a vedere, non si può più sbagliare. Puntare all’Europa non sarà facile ma per i biancocelesti sarà importantissimo arrivarci, visti gli introiti che se ne ricavano. La fascia da capitano a Biglia? La scelta della società ha penalizzato Candreva, ma non può essere un fattore di condizionamento per un giocatore o per la squadra, men che meno un alibi per i risultati negativi. Entrambi sono ragazzi maturi e intelligenti e devono capire che, a prescindere dal capitano, quella è la maglia e devono lavorare insieme per portarla in alto come l’anno scorso. Lo stadio vuoto? Normalmente un giocatore deve pensare solo al pallone. Quando però c’è anche il pubblico a incitarti e sostenerti allora diventa bellissimo. Spero che queste problematiche possano risolversi al più presto a prescindere dalle contestazioni e dai decreti. Perché, ripeto, la maglia è quella e va sostenuta“.
RASSEGNA STAMPA – Lazio, torna Lulic e amichevole per i tifosi
Senad Lulic torna in campo a un mese dall’operazione alla mano. Nel primo allenamento del 2016 della Lazio, oggi pomeriggio il bosniaco si è rivisto correre all’aperto seppur con una vistosa fasciatura all’arto destro. Un banale infortunio in palestra lo scorso 2 dicembre lo aveva portato alla lesione da schiacciamento del terzo dito della mano destra con il rischio di amputazione. Oggi ha ripreso a lavorare con il pallone sul terreno del ‘Fersini’ accompagnato dal preparatore Perondi, ma potrà tornare in gruppo solo dopo l’ok dei medici alla rimozione dei tutori. Differenziato anche per Konko, ancora out Basta, Candreva e Mauricio. Sempre al ‘Fersini’, oggi alle 15 la Lazio giocherà un’amichevole a porte aperte contro i dilettanti del Real Carsoli.
Fonte : Il Corriere dello Sport
RASSEGNA STAMPA – Felipe Anderson al Manchester United per 50 milioni»
Il “Sun” e altri esperti di calciomercato inglese, danno in dirittura d’arrivo l’accordo tra Lazio e Manchester United per Felipe Anderson. La cifra del trasferimento, che secondo il tabloid potrebbe essere annunciato già la prossima settimana, è vicina ai 50 milioni di euro: “I dirigenti del Manchester United sono stati a Roma per definire i dettagli dell’operazione che porterà il brasiliano in Premier League la prossima settimana. Il suo arrivo – scrive il Sun – non blinda però la posizione di Van Gaal sulla panchina del Manchester United“. Il tecnico olandese, infatti, è stato il primo sponsor di FA10 dopo l’offerta rifiutata dalla Lazio la scorsa estate. L’ultimo, in ordine di tempo, a dare per conclusa la trattativa è Graeme Bailey, giornalista freelance inglese seguitissimo su Twitter: “Forse l’affare più grande di questa finestra di mercato invernale: Felipe Anderson al Manchester United potrebbe essere presto confermato, l’operazione è vicina alla conclusione” ha cinguettato il reporter.
Fonte : Il Corriere dello Sport
RASSEGNA STAMPA – Felipe Anderson subito allo United per 50 milioni
Per gli inglesi, Felipe Anderson è virtualmente già con i bagagli sul nastro dell’aeroporto di Fiumicino, direzione Regno Unito. Manchester, per l’esattezza. “Affare chiuso”, è la certezza che apre il 2016 del mercato britannico. I media specializzati parlano già di quello che diventerebbe “il più grande colpo della sessione invernale”, nonché “uno dei primi a essere confermato”. Protagonista, lo United di Van Gaal: ingrigiti dall’anonimo sesto posto in Premier, i Red Devils avrebbero quindi già messo le mani sul primo tassello utile per la risalita. Costo dell’operazione, una cifra vicina ai 35 milioni di sterline, poco meno di 50 milioni di euro. Ma nella tavolozza dei colori non può mancare ovviamente il giallo.
LA LAZIO SMENTISCE L’INTESA – Dalla Lazio, infatti, non arrivano conferme della stretta di mano tra i due club. Insomma, il meteorite a forma di rumorose indiscrezioni inglesi, una volta a contatto con l’atmosfera sopra Formello, sembra perdere consistenza. La sicurezza di quanto lanciato dagli esperti di mercato di Sua Maestà, in ogni caso, lascia presagire che la questione “Felipe Anderson-Manchester United” continuerà a cullare i primi vagiti di questo 2016. Che dalle parti dell’Old Trafford apprezzino parecchio l’ala brasiliana è storia consolidata già dalle precedenti sessioni di mercato. In estate il presidente biancoceleste, insieme al ds Tare, non si dimostrò così insensibile al tentativo dello United: come tutela preventiva, chiese informazioni allo Shakhtar Donetsk per Bernard (connazionale di Felipe Anderson). Il discorso si chiuse poi con il ‘no’ da parte della Lazio, con buona pace di Van Gaal.
IL WATFORD CI PROVA PER KEITA – Il numero 10 laziale, in realtà, non sarebbe neanche il primissimo desiderio nella lista personale del manager olandese. Il primo posto è occupato da un altro ‘diez’, quello del Real Madrid: per James Rodriguez la dirigenza inglese sarebbe pronta a versare nella casse madridiste fino a 60 milioni di sterline (circa 80 milioni di euro). Per le merengues di Florentino Perez, il colombiano rientra però nella categoria degli incedibili. Stesso status ricoperto da Felipe Anderson alla Lazio, almeno fino alla prossima estate: perdere un prezzo pregiato come lui, nel bel mezzo della stagione, non rientra tra i piani ideali del club. Con 50 milioni sul piatto, però, la prospettiva di “affare chiuso” sarebbe assai difficile da scartare. Proprio mentre, sempre in Inghilterra, prende corpo un altro scenario: il Watford della famiglia Pozzo ha messo nel mirino Keita Baldé Diao, già al centro delle attenzioni del Monaco. Come premessa fondamentale, l’attaccante classe ’95 dovrebbe prima ottenere il passaporto comunitario. Mentre le indiscrezioni impazzano su entrambi, il duo Felipe-Keita decide di ritrarsi sorridente su Instagram dopo il primo allenamento dell’anno in quel di Formello (dove si è rivisto, dopo un mese dall’infortunio alla mano, anche Senad Lulic). In attesa di capire se le strade del mercato siano realmente intenzionate a separarli.
Fonte : La Repubblica
RASSEGNA STAMPA – Idea Ledesma per il Frosinone
Il botto di capodanno per il Frosinone potrebbe arrivare dall’Argentina, passando per Roma e si chiama Cristian Daniel Ledesma. All’ex capitano della Lazio, l’offerta è arrivata poche ore prima di San Silvestro, controfirmata dai vertici della società di Via Marittima. Ledesma, che in questa stagione ha trascorso tre mesi in Brasile con il Santos prima di svincolarsi anzitempo, ci starebbe pensando sul serio ed ha chiesto qualche giorno per riflettere. Dalla parte del Frosinone gioca a favore il fattore ambientale: la famiglia del mediano argentino vive a Roma e per lui continuare a giocare in serie A e stare accanto a moglie e figli potrebbe rappresentare il compromesso perfetto.
Il Frosinone dovrà comunque affrontare la concorrenza di un vecchio amico di Ledesma: Edy Reja. L’allenatore dell’Atalanta, qualora dovesse perdere il suo perno di centrocampo, ovvero Luca Cigarini, ha richiesto espressamente al ds atalantino Sartori, la possibilità di tesserare il mediano che l’allenatore friulano ha avuto da gennaio 2010 a maggio 2012 e poi ancora nella seconda parte della stagione 2013/2014. La trattativa è ben avviata e da Frosinone attendono una risposta in poche ore. L’arrivo di Ledesma, come perno centrale di centrocampo, sarebbe un acquisto di spessore per una squadra come il Frosinone.
Il mediano porterebbe con sé un grande bagaglio di esperienza, ma anche di intelligenza tattica. Poi si tratta di un giocatore integro fisicamente e che, nonostante l’età non più verde (33 anni compiuti a settembre) fornisce sempre ampie garanzie a livello di tenuta fisica. Acquistare l’ex capitano della Lazio però, significherebbe dover lasciare libera una casella a centrocampo: il principale indiziato a partire potrebbe essere un coetaneo di Ledesma, il capitano giallazzurro, Alessandro Frara.
Dagli uffici di Via Marittima però, si continua a lavorare anche per l’attaccante, con una pista più battuta delle altre, anzi forse l’unica. Si tratta di quella che dalla Ciociaria porta direttamente all’Irpinia e all’attaccante dell’Avellino Marcello Trotta.
La punta 23enne pare sia convinta della destinazione, quindi ora manca solo l’accordo tra le due società. I presidenti Stirpe e Taccone, pare abbiano trovato l’intesa sulla formula: pagamento cash più una contropartita tecnica gradita alla squadra irpina. Il giocatore individuato dovrebbe essere Davide Bertoncini, difensore classe 1991, anche lui pronto ad una nuova avventura, visto l’arrivo di Ajeti nel pacchetto arretrato. Anche in questo caso, saranno decisive le prossime ore.
Con l’arrivo di Trotta e Ledesma, si andrebbero quindi a coprire due caselle importanti nello scacchiere di mister Stellone, ma la sensazione è che il mercato canarino non sia destinato a finire qui. Malgrado le intenzioni di non fare follie, la linea della società è molto chiara: andare a rinforzare laddove ci si è mostrati deboli. Il tedesco Kragl è un’altra pedina molto importante e già a disposizione, così come l’albanese Ajeti.
La squadra intanto si è allenata anche a capodanno, prima seduta dopo il mini ritiro terminato il 31 dicembre. La truppa di Stellone si è concentrata su un allenamento tutto fisico, culminato con una partitella a campo ridotto. All’appello mancavano Carlini che si è allenato a parte, Rosi che ha svolto fisioterapia e poi gli assenti/partenti: Gomis, Castillo e Verde.
Fonte : Il Tempo
RASSEGNA STAMPA – La Lazio inizia il 2016 con l’emergenza difesa
La Lazio inaugura il 2016 con il primo allenamento dell’anno nuovo alle 15.30 tutti in campo a Formello perché non c’è tempo per riposare. Nel giorno della Befana arriva il Carpi all’Olimpico per risalire la china della classifica, ma la squadra di Pioli rischia di trovarsi in emergenza con i giocatori contati in difesa. Infatti Basta e Konko non si sono allenati neanche oggi: il serbo è alle prese con una lieve pubalgia mentre il francese si è ferito in casa a un piede. Il tecnico emiliano incrocia le dita, oltretutto si è fermato per un problema al ginocchio anche Mauricio, ieri regolarmente in campo: con Gentiletti e De Vrij out, scarseggiano gli uomini a disposizione per la retroguardia. La prima buona notizia del 2016 però arriva da Lulic, il controllo specialistico di inizio settimana con il chirurgo ha dato esito positivo: il bosniaco torna a lavorare in campo a distanza di un mese dall’incidente che quasi gli è costato il dito della mano. Un allenamento blando con un nuovo tutore che proteggerà l’arto nelle prossime settimane. Febbre invece per Candreva che dovrebbe comunque recuperare per mercoledì. Oggi alle 15 andrà in scena la partita amichevole contro il Real Carsoli, squadra che milita nella campionato di Promozione abruzzese. Porte aperte a Formello, i tifosi potranno assistere alla gara di allenamento dagli spalti del Fersini.
Fonte : Il Tempo
INFERMERIA – Le ultime su Candreva e il reparto difensivo
Il medico sociale, Roberto Bianchini, è intervenuto al termine del primo allenamento del 2016 ai microfoni di Lazio Style Radio, 89.3 FM per fare il punto della situazione riguardo l’infermeria biancoceleste.
“Candreva è stato colpito da un episodio febbrile cominciato due giorni fa. L’altro ieri aveva la febbre molto alta, ieri è migliorato, oggi non stava bene, da domani potrà tonare a disposizione del mister. Konko ha avuto un infortunio banale in casa, gli è caduto un piatto sul dorso del piede, ha riportato una ferita lacero-contusa che è stata medicata con dei punti di sutura, oggi ha ricominciato a calzare scarpe da ginnastica e scarpini. Ha svolto un lavoro differenziato che domani verrà intensificato e domenica potrà correre con il resto dei compagni. Non è grave come ferita, solo molto noiosa. Resta solo da capire il fastidio per i movimenti di un calciatore. Kishna sta seguendo il protocollo riabilitativo, la settimana prossima inizierà il lavoro in acqua. Marchetti e Gentiletti hanno eseguito ieri degli accertamenti di controllo per i problemi muscolari, sono in fase di miglioramento ma non completamente risolti. La prossima settimana faranno un lavoro fisioterapico e riabilitativo. Lulic dovrà aspettare che il chirurgo dia l’ok per ricominciare un lavoro in campo di una certa intensità. Ha la quarta visita di controllo lunedì. Anche per lui i tempi si stanno accorciando e stiamo per uscire dal tunnel della riabilitazione. Mauricio aveva un fastidio al ginocchio, a livello preventivo siamo d’accordo con lo staff tecnico per non caricarlo ulteriormente di lavoro, quindi farà differenziato fino a domani. Domenica si riaggregherà al gruppo. Anche Basta sta facendo un lavoro specifico e differenziato per l’affaticamento agli adduttori, anche lui domani dovrebbe tornare in campo e cominciare a forzare i lavoro sempre nell’ottica della ripresa”.
Candreva sul podio per il “Pallone Azzurro 2015”
A conferma che il 2015 sia stato un anno speciale per Antonio Candreva arriva per lui l’ennesimo riconoscimento. L’esterno biancoceleste si è classificato al terzo posto nel “Pallone Azzurro 2015“. Come riportato dal sito VivoAzzurro.it, infatti, il giocatore laziale, votato dal 21% degli italiani, è arrivato terzo alle spalle di Gigi Buffon e del vincitore Marco Verratti.
IL PAGELLONE DEL 2015 – L’attacco
Quarto e ultimo episodio del pagellone del 2015. Per rileggere portieri clicca qui, difensori qui mentre centrocampisti qui. Buona lettura e se l’articolo ti piace condividilo su facebook.
DJORDJEVIC 5,5: “ Il cobra non è un serpente ma un pensiero frequente che diventa indecente…” Così cantava Donatella Rettore nel lontano 1981. Canzone più adatta per il numero 9 biancoceleste non poteva esistere. Djo detto “il cobra” è stato in questo 2015 croce e delizia per la Lazio e per i tifosi laziali. Eppure poteva tranquillamente essere innalzato ad eroe della patria a furor di popolo e trasformarsi da “cobra” ad “anaconda”. Ma la malasorte ha deciso di accanirsi contro di lui. Due gli episodi significativi: Il gol del momentaneo pareggio nel derby di ritorno che però non è servito a nulla, in virtù del gol di Yanga Mbiwa e quel “maledetto” doppio palo (“pensiero frequente…) nella finale di Coppa Italia contro la Juventus. Se si fossero rivelati episodi vincenti, ora staremmo a parlare di un Djordjevic da 7 in pagella, ma purtroppo la sua storia alla Lazio ha preso un’altra strada.
KISHNA 6: Toglietegli tutto ma non la partita d’esordio. Ogni squadra dovrebbe avere Ricardo Kishna al proprio esordio se vuol vincere. A certi appuntamenti, anche se ha appena 20 anni, l’olandese volante si presenta da uomo vero, timbrando due volte il cartellino. Lo fa dai tempi dell’Ajax e lo ha fatto con la Lazio nella partita contro il Bologna dove ha deliziato per 90 minuti i suoi nuovi tifosi. Nelle prime uscite ha insidiato costantemente il posto a Felipe Anderson e Candreva. Ogni qualvolta entra non sfigura mai e sforna assist e numeri di alta classe, ma questo non gli è bastato per guadagnarsi la maglia da titolare. A volte sembra che non giochi solo perché a Pioli risulta difficile pronunciare il suo cognome. E’ riuscito nell’impresa di essere l’unico a salvarsi dalle critiche in quel brutto Lazio-Milan 1-3 e il gol della bandiera porta la sua firma. Fa parte della tribù dei baby d’oro, e la speranza dei suoi tifosi è quello di vederlo ai livelli dei calciatori assistiti da Mino Raiola (Ibrahimovic, Pogba, Balotelli), visto che anche lui è sotto l’ala protettrice dell’agente di Nocera Inferiore.

KEITA 5,5: Certe cose bisogna farle in gioventù, si dice, e lui non si fa mancare nulla. E’ stato praticamente una stagione senza segnare in campionato, tanto che il 2015 ha visto spezzarsi il suo digiuno solo a primavera inoltrata, in un match contro il Parma. Di ben altro passo l’inizio del nuovo anno, a metà tra Dinasty e X Factor. Al melodramma di Shanghai, con tanto di richiesta di cessione, hanno fatto seguito gli applausi di tutta Europa con quella rete al Bayer Leverkusen, quando la musica della Champions League è tornata a risuonare nell’Olimpico biancoceleste. Gol bello e inutile: da esubero a indispensabile, alla BayArena si è inchiodata la sua stagione (e sì che la palla del miracolo nel finale l’aveva avuta lui) si è ritrovato nel solito gorgo troppo potente per il suo carattere. Nel mezzo del cammin della sua vita si è ritrovato in un selfie oscuro: più post sui social che gol. Contro il Frosinone ha vissuto l’ultima vera giornata di gloria, prima dell’espulsione contro il Rosenborg e l’impressione che si sentirà ancora parlare di lui… nel mercato di gennaio.

MATRI 7: Parlare di lui come il fidanzato di Federica Nargi è sempre stata una cattiveria. Perché il “Mitra” ha sempre fatto gol quando veniva chiamato in causa, anche in piazze molto prestigiose. Il problema è che probabilmente in allenamento lo spirito di sacrificio non è da Libro Cuore, ma neanche da Ragazzo della via Pal. E gli allenatori ci pensano su: anche Pioli, che l’ha peraltro accolto come uomo della provvidenza, essendo arrivato in un momento di carestia totale per l’attacco biancoceleste. L’impressione è che al momento Matri sia rimasto l’unico vero attaccante nella scuderia biancoceleste. Con Klose ormai vecchia gloria al Roxy Bar e Djordjevic in fondo sempre perso dentro i fatti suoi, c’è rimasto lui a fare il cattivo sotto porta. L’Udinese è stata la sua vittima preferita sia in campionato sia in Coppa Italia, ma anche in Europa League il “Mitra” ha dimostrato di avere un peso e non solo una faccia.

KLOSE 5,5: Nel film “La Mosca” Jeff Goldblum si trasforma progressivamente in insetto in seguito a un bizzarro esperimento. Nel suo caso siamo più di fronte a un curioso caso di Benjamin Button al contrario, o come direbbe Maccio Capatonda, ad un paziente affetto da “vecchiaia”. Sì sì, ridiamoci su, ma vedere Miro che ancora non si riprende fa male. L’anno scorso era stato decisivo per la rincorsa alla Champions League, dal gol al Chievo da vero campione del mondo al sigillo sulla partita di Napoli. Capocannoniere nella prima parte del 2015 in una squadra in cui era con buona ragione ancora indispensabile. E’ simbolico che la sua stagione sia di fatto finita nel primo tempo contro il Leverkusen, quando tutto era possibile. Le ultime apparizioni non hanno reso giustizia ad uno dei più grandi calciatori dei nostri tempi, con problemi evidenti che sono sfociati in un nuovo stop fisico. Il 2016 ci dirà se la trasformazione in mosca sarà reversibile, oppure se sarà il momento di dire addio ad un attaccante che ha saputo fare la storia della Lazio. Nonostante tutto, il Mito resta.

Fabio Belli
Marco Corsini
Alessio Allegrucci
Pres. Empoli tuona su Tonelli e Barba via a gennaio
Il presidente Corsi: “Barba è un nostro titolare e ci dà delle risposte importanti – ha dichiarato il patron ai microfoni di Radio Crc – non sapremo come sostituirlo se dovesse andar via a gennaio. Tonelli? E’ il pilastro della nostra difesa e non è sul mercato a gennaio. Già siamo indaffarati e preoccupati su come sostituirlo a giugno, ma per il momento pensiamo solamente a fare punti“.
LAZIOSOCIAL – Buon anno da Felipe e Mauricio
Come ogni capodanno, anche l’ingresso nel 2016 nelle nostre vite viene festeggiato con parenti e amici più cari. Anche i nostri beniamini ovviamente si uniscono alla festa in compagnia delle persone più care e, a testimonianza della serenità ritrovata qualche giocatore biancoceleste ha deciso di festeggiare insieme a un suo compagno di squadra. E’ il caso di Felipe Anderson e di Mauricio che dopo aver passato insieme qualche giorno durante il periodo delle vacanze Natalizie hanno deciso di vivere insieme (oltre ovviamente ai rispettivi parenti) il veglione di capodanno. Il tutto è stato immortalato e immediatamente condiviso sui rispettivi profili di Instagram e Twitter. L’istantanea è accompagnata da un messaggio di auguri: “Desejamos a todos unnovo ano maravilhoso” scrive Felipe; lo segue a ruota Mauricio: “Obrigado Familia #Gomes Por receber eu e meu amigo! Feliz 2016 muita paz e saúde. Deus vos Abençoe“. Buon anno anche a voi ragazzi, che sia pieno di soddisfazioni per tutti…
In basso invece vi riportiamo il post raffigurante i nostri due giocatori durante le vacanze di natale:
Respeita a nossa história. #receba
Una foto pubblicata da Felipe Anderson (@f_andersoon) in data:
IL PAGELLONE DEL 2015 – Il centrocampo
Eccoci giunti dunque al terzo episodio del pagellone 2015 firmato Laziochannel.it. Dopo portieri e difesa pubblicati ieri, oggi è il turno del centrocampo. Buona lettura e se l’articolo vi piace condividetelo su Facebook.
Felipe Anderson 7-: Il 2015 di Felipe Anderson è stata l’esatta applicazione del proverbio: “Dopo una grande salita c’è sempre una grande discesa”. Il giocatore verdeoro aveva iniziato il suo 2015 in modo straordinario diventando la vera e propria bomba atomica dell’attacco biancoceleste: dribbling, velocità, grinta, gol di destro, di sinistro, di testa, tiri forti o a giro, assist al bacio… Insomma per quasi tutta la prima metà dell’anno i tifosi hanno potuto ammirare un Dio in terra capace di risolvere da solo le partite. C’è una partita in particolare che raffigura bene tale apoteosi: Lazio-Sampdoria 3-0 il 5 Gennaio 2015. Contro i blucerchiati Felipe gioca una delle sue più belle partite, trascinando letteralmente i suoi compagni alla vittoria con tre invenzioni da incorniciare due accelerazioni con assist e un gol di pregevole fattura, un missile terra-aria da 25 metri che batte inesorabilmente Viviano. Divina sopratutto l’accelerazione in occasione del 3-0. “Sembrava Cristiano Ronaldo…” dichiarerà il mister della Samp Mihajlovic al termine del match dando vita al soprannome FA7. Purtroppo però la seconda parte di questo 2015 non si è rivelata altrettanto esaltante per il talento brasiliano, anzi tutt’altro. Solo se dovesse ritrovare la continuità di rendimento di prima allora la Lazio potrebbe iniziare un nuovo campionato. Di recente ha promesso: “Nel 2016 tornerò a segnare”. Non ci resta che sperare, forza e coraggio Felipe!
Marco Parolo 7: Come tutta la Lazio anche Marco Parolo ha vissuto questo finale di 2015 in fase calante dopo un inizio a dir poco straordinario. Sicuramente è stato uno dei primi nella passata stagione a beneficiare delle idee tattiche di mister Pioli, basate molto sulla capacità di inserimento dei centrocampisti diventando ben presto un elemento imprescindibile del centrocampo biancoceleste. Ora invece lotta per risollevarsi e a tal proposito l’ultima gara dell’anno solare contro l’Inter ha fornito segnali molto incoraggianti. La sua miglior prestazione di questo 2015 è decisamente Lazio-Milan, ma non tanto per la fantastica doppietta realizzata quella notte. Ciò che rimarrà indelebile nel cuore dei laziali è la grinta e la determinazione messa dall’ex Parma per recuperare lo svantaggio del primo tempo. C’è una scena in particolare che racchiude quanto scritto: quando in un nanosecondo, Parolo, dopo aver realizzato il gol del momentaneo pareggio, agguanta il pallone e lo riporta con ferocia immediatamente a centrocampo come per dire: “Questa noi la vinciamo!!!”. Va, inoltre, menzionata l’intelligenza tattica, la duttilità e il valore umano del giocatore: mai una polemica o un segnale di nervosismo contro l’avversario. Lo scorso anno ha realizzato ben 10 gol. E’ impossibile non diventare un idolo dei tifosi quando metti così tanto cuore per la tua squadra. L’augurio è che presto torni ad essere il Marco Parolo che tutti noi ammiriamo, la Lazio e Pioli hanno bisogno di lui.

Senad Lulic 6,5: Non è stato un 2015 esaltante quello di Senad Lulic: tra infortuni, delusioni sportive ed il problema del rinnovo contrattuale. Non tutto però è da buttare in questo anno solare: la sua unica fonte di gioia è stata ancora una volta quella che ormai è di diritto il suo regno da quel famoso 26 Maggio 2013, cioè la Coppa Italia. Indimenticabile infatti il suo straordinario contributo nella semifinale di ritorno disputata contro il Napoli allo stadio San Paolo. In quella partita Senad marchiò di nuovo il destino dell’Aquila, spingendo con tutto il cuore la Lazio in finale. Il bosniaco, entrato nella ripresa al posto di Candreva, prima realizzò l’importantissima rete del vantaggio a 11 minuti dal termine poi compì un vero e proprio miracolo salvando a pochi millimetri dalla linea di porta la conclusione di Insigne all’88’ con Berisha battuto. Grazie a lui, la Lazio approdò ancora in finale. Nonostante le difficoltà di quest’anno Senad non si è mai buttato giù d’animo. Grazie al suo spirito di sacrificio e la sua fantastica duttilità tattica si è sempre rivelato un elemento molto prezioso per lo scacchiere tattico di Stefano Pioli. Il Jolly biancoceleste è un giocatore che sarebbe veramente un peccato perdere, perché di giocatori così poliedrici ce ne sono davvero pochi in giro. L’augurio è di riabbracciarlo presto con l’anno nuovo dopo lo sfortunato infortunio al dito.

Danilo Cataldi 6: Danilo è la Lazio, il futuro della Lazio. Il 2015 è stato l’anno della sua consacrazione calcistica con l’aquila sul petto: esordisce con i colori biancocelesti il 14 gennaio 2015 in Coppa Italia a Torino, per via di infortuni muscolari che lo tengono fuori nella prima parte di stagione. La Lazio sconfigge i granata a domicilio con il risultato di 1-3. Per Cataldi è un esordio col botto: assist per il momentaneo 0-2 firmato da Miroslav Klose. Subito tifosi e critica vedono in lui il futuro del centrocampo biancoceleste. Innamorato di Roma e della Lazio, legatissimo ai colori biancocelesti, riesce a scalare le gerarchie nella mediana di Mister Pioli, ottenendo la fiducia di tifosi e critica. L’esordio da titolare in campionato arriva il 24 gennaio 2015: si gioca Lazio-Milan ed è 3-1 e tripudio biancoceleste. In quella partita il nativo di Ottavia offre una prestazione di assoluto valore, culminata con un lancio millimetrico di prima intenzione per la corsa di Candreva che fornirà l’assist decisivo per Parolo. Indimenticabile per lui e per tutto il popolo laziale il momento in cui, negli ultimi minuti di Lazio-Fiorentina, con l’uscita di Mauri e su decisione di Radu, gli viene affidata la fascia di capitano, a suggellare un amore immenso per i colori biancocelesti. Il resto della stagione scorre tra conferme e ottime prestazioni: geometrie, corsa, tecnica, Cataldi si impone come un centrocampista a tutto tondo. Nella stagione corrente ci si aspettava da lui il definitivo salto di qualità, ma le prestazioni sono state al di sotto delle aspettative: una preparazione precaria e la mancanza di fiducia nei propri mezzi hanno fatto in modo che il giovane centrocampista perdesse posizioni nelle gerarchie di Pioli. In queste ultime partite del 2015 sembra abbia ritrovato gamba e convinzione, riuscendo anche a segnare il suo primo gol in maglia biancoceleste, negli ottavi di finale di Coppa Italia contro l’Udinese. Avrebbe voluto correre sotto la Nord e festeggiarlo con il suo popolo, ma l’assenza dei tifosi per le note polemiche con il Prefetto Gabrielli hanno strozzato in gola le sue grida di gioia. Bilancio finale comunque positivo per un esordiente come lui: l’anagrafe è dalla sua parte, Danilo Cataldi è il futuro del centrocampo della Lazio.
Onazi 5,5: Il nigeriano è il centrocampista di scorta di Stefano Pioli, l’uomo di gamba e sostanza che corre e recupera palloni, mostrando però evidenti carenze tecniche. Il 2015 per lui non è stato un anno roseo: tra panchina, tribuna e noie muscolari, ha faticato molto a trovare spazio in un centrocampo laziale le cui prestazioni sopra le righe, soprattutto nel girone di ritorno della scorsa stagione, hanno fatto in modo che ci fosse poco spazio per il turnover. Una stagione anonima quella scorsa, ma culminata nel più inaspettato dei modi. Napoli-Lazio, gara decisiva per l’accesso ai preliminari di Champions League, i biancocelesti dopo un avvio da fantascienza con un 2 a 0 rapido e indolore, subiscono maledettamente il ritorno dei partenopei e Pioli decide di gettare nella mischia il nigeriano, per difendere il momentaneo 2-2. Ed ecco il miracolo: Ledesma recupera un pallone a centrocampo, un rimpallo fortunoso si trasforma in un filtrante preciso per l’accorrente Eddy, piattone di destro e vantaggio Lazio. Per il nativo di Lagos è l’apoteosi, e con lui per tutti i tifosi biancocelesti. Ginocchia a terra e braccia al cielo. In estate si vociferava di una sua cessione, ma Onazi è rimasto alla Lazio, utilizzato in questo primo scorcio di stagione come centrocampista di Europa League. Per lui buone prestazioni, ma un infortunio rimediato in Nazionale che lo ha fermato proprio nel momento di top di condizione. In generale una stagione al di sotto della sufficienza, sperando in un 2016 migliore e soprattutto privo di infortuni.
Milinkovic-Savic 6: L’acquisto più oneroso del carente mercato estivo di Lotito e Tare: circa 10 milioni di Euro per convincere i belgi del Genk e per strapparlo alla concorrenza di altri club europei, tra cui la Fiorentina. La sua parabola biancoceleste parte da un dubbio di base: qual è il suo ruolo? Presentato come vice-Biglia, ammirato in Belgio e con la Nazionale Under 21 del suo paese come mezzala, schierato da Pioli come trequartista. Struttura fisica imponente, condita da un’ottima tecnica e da una buona capacità di inserimento, lo rendono un centrocampista completo. Inizialmente tenuto in panchina, è riuscito con impegno e costanza a guadagnare posizioni nelle gerarchie di Pioli, fino a diventare titolare, dapprima come trequartista e infine come mezzala, come nell’ultima e vittoriosa trasferta di Milano contro l’Inter. Momento top di questo primo scorcio di stagione il primo gol in maglia biancoceleste, nella trasferta ucraina di Europa League contro il Dnipro. La sufficienza per lui è ampiamente meritata, ma da un acquisto da 10 milioni ci si aspetta molto di più. Milinkovic-Savic ha solo 21 anni ed evidentemente ha il futuro dalla sua parte. Si è già dimostrato un giocatore capace di reggere il confronto con colleghi più esperti di lui. Ricordiamo, inoltre, che è stato eletto miglior giocatore del mondiale under 20 come Pogba nel 2013 e Aguero nel 2008. Quando il mister riuscirà a trovargli la giusta collocazione tattica nel suo scacchiere e lui limerà alcuni atteggiamenti troppo irruenti figli dell’inesperienza, siamo certi riuscirà a diventare uno dei migliori nel suo ruolo.

Stefano Mauri 6: “Nel mio cuore sono stato, sono e sarò sempre il Capitano della mia amata Lazio. In questi giorni ho più volte parlato con il Presidente e di comune accordo abbiamo deciso di terminare qui, dopo quasi 10 stupendi anni, il nostro rapporto professionale e di salutarci con il sorriso e tante lacrime. Mi mancherà tutto”. Così scriveva il brianzolo tramite la sua pagina Facebook in una calda mattinata di luglio. Ma dopo poche settimane ecco il dietrofront: dopo che il tribunale di Cremona aveva chiuso le indagini su di lui per quanto riguardava il filone Calcioscommesse, firma sul rinnovo annuale ed è di nuovo pronto ad offrire la sua esperienza e la sua capacità di inserimento alla causa biancoceleste. Un ritorno tra i dubbi generali: Mauri ha evidenziato una notevole pesantezza fisica e nonostante ciò il tecnico lo ha spesso utilizzato da titolare preferendolo a giocatori atleticamente più pronti. Tutto questo non fa dimenticare ciò che il brianzolo ha fatto nella prima parte del 2015: in una stagione da 9 gol complessivi (record per lui in Serie A), Mauri ne ha siglati 3 nell’ultima parte del campionato, il primo dei quali per il momentaneo 0-1 biancoceleste nel derby contro la Roma. Un’operazione per l’ernia del disco lo tiene fuori dai campi da circa un mese, ma onestamente in pochi se ne sono accorti. Il finale di stagione scorsa gli consegna la sufficienza generale per l’anno solare 2015, sarebbe stato un 7 pieno, o forse un 8, se il brianzolo avesse dato seguito alla sua prima decisione di chiudere con il calcio giocato, dopo una storia d’amore con i colori della Lazio lunga e bellissima.
Candreva 7,5: Una certezza. Impossibile prescindere dall’esterno di Tor de Cenci. Quando gira lui, gira la Lazio. Quella fascia da capitano tanto sperata, non è arrivata… Dopo un iniziale periodo di sconforto però Romoletto è tornato a caricarsi la squadra sulle spalle, come sempre, così come nell’ultima uscita di campionato quando con una sua doppietta ha steso la capolista Inter al Meazza. Un epilogo adatto all’annata super che ha disputato. Se chiudessimo gli occhi, seduti davanti ad un camino che ci riscalda in questi ultimi freddi giorni dell’anno, e pensassimo alla sua stagione, cosa ci verrebbe in mente? Napoli-Lazio, ultima partita dello scorso anno: la Lazio è sullo 0-1, basta un pareggio per andare ai preliminari di Champions, il Napoli attacca, ma si scopre. E guai a lasciare spazi al numero 87 biancoceleste. Ed ecco infatti che sul filo del fuorigioco Candreva parte e si invola a tu per tu con il portiere del Napoli. Quella corsa che in realtà dura circa 10″, per tutti i cuori laziali sembra infinita, ma per lui no, lui corre sicuro di se stesso e di cosa sta per fare, e realizza lo 0 a 2. Braccia larghe e corsa ancor più veloce ad abbracciare i compagni, la sua Lazio ha raggiunto il terzo posto ma, risultato ancor più bello, ha fatto innamorare un popolo che aveva bisogno di un gruppo da accompagnare in un lungo cammino!
Lucas Biglia 7,5: Impossibile per uno come lui, che ha giocato da titolare una finale di coppa del mondo, parlare di anno della consacrazione. Il 2015 è però l’anno in cui Lucas ha preso in mano le chiavi del centrocampo Designato capitano da Pioli, si è preso la squadra sulle spalle. Contro la Fiorentina, il 9 Marzo, la Lazio ha giocato probabilmente una delle più belle partite dell’anno. Partita finita 4-0, sbloccata proprio dall’argentino. Al 6′ arriva una palla alta, al limite dell’area, quasi a campanile, una di quelle palle in cui fare una brutta figura non è poi così difficile… La palla arriva, lui la segue con lo sguardo, si posizione e carica il destro. Una rete fantastica che sigilla l’1-0 e apre le danze. La Lazio vola guidata dal suo nuovo metronomo, un giocatore aspettato per tutto il 2014, ma che ora è indispensabile per Pioli. Fascia o non fascia, romano o non romano, Biglia è un patrimonio della Lazio e la società ha rispedito al mittente qualsiasi tipo di offerta. Biglia e la Lazio, un amore nato nel 2015.
Ledesma 6: Il 2015 di Ledesma alla Lazio verrà ricordato, soprattutto, perché è stato l’anno della separazione. Un amore nato 10 anni fa, coltivato e fiorito negli anni. Come ogni amore però, arriva il momento di salutarsi, che non vuol dire dirsi addio, perché chi è laziale come lui, lo sarà per sempre. Un anno pieno di difficoltà, partito con l’alternanza in campo tra lui e Biglia, finito con Lucas titolare inamovibile e lui, senza mai dire una parola, sacrificato per il bene supremo, in panchina. Come ogni addio degno di nota però, proprio nel momento finale, c’è quell’episodio indimenticabile: Ledesma a Napoli. Quando la Lazio sembra soccombere dopo i due gol della rimonta di Higuain, torna a fare quello che per dieci anni ha sempre fatto: prende per mano la squadra. Uno spezzone di gara da antologia, vissuta con il cuore a mille e gli occhi lucidi, perché ogni momento che passa si avvicina il traguardo Champions, ma anche alla fine della sua storia in biancoceleste. Nel finale poi, pennella l’assist per Klose, che ammutolisce il San Paolo e regala alla Lazio il terzo posto. Un anno da gregario, un finale da protagonista, dieci anni da laziale: grazie di tutto Christian Ledesma, laziale vero da sempre, e per sempre.
Oikonomids 6.5: Che 2015 per il giovane australiano! Per un ragazzo così giovane era difficile poter anche solo sperare un’annata migliore! Partito come giovane prospetto di una Lazio primavera che doveva cambiare molto, giunge a questo 2016 con tanti gol, trofei, esordio con la Lazio dei grandi e… convocazione in nazionale maggiore! Si avete capito bene, il suo 2015 non è passato inosservato in patria, tanto che il ct australiano lo ha convocato con la nazionale maggiore a più riprese. Un anno d’oro quindi, ma la ciliegina sulla torta? Quel gol in finale di coppa Italia con la Roma, che lo ha fatto diventare il Lulic della primavera, colui il quale ha, ancora una volta, alzato la coppa in faccia ai cugini. Un salto in avanti deciso per la sua carriera in questo anno solare, ma in fondo, per un australiano, saltare come un canguro, non è poi cosa così tanto assurda. Nella speranza che il 2016 sia l’anno della conferma, ci godiamo questo prospetto con papà greco e mamma australiana, ma con il cuore tutto biancoceleste ormai!
Stefano Gaudino
Marco Lanari
Giulio Piras
RASSEGNA STAMPA – Lazio: ecco tutti i movimenti in uscita
La vittoria contro l’Inter, prima della sosta, ha ridato una boccato d’ossigeno alla Lazio di Stefano Pioli che ora sogna la risalita in classifica. Il direttore sportivo Tare avrà molto da lavorare per ritoccare la rosa. Oltre che in entrata si potrebbe avere anche qualche movimento in uscita ma solo alle condizioni di Claudio Lotito:
KEITA BALDE DIAO– Il classe 95 è uno dei calciatori più interessanti della rosa della Lazio. Keita vuole giocare con continuità e in questo momento Pioli non glielo può garantire. Lotito ha fatto il prezzo: 20 milioni di euro per il suo giovane talento che piace a diverse squadre tra cui Everton, West Ham e Crystal Palace in Premier League e Monaco in Ligue 1. Attenzione anche all’Inter, da tempo vigile sull’attaccante spagnolo.
RAVEL MORRISON- L’ex calciatore del West Ham sta faticando ad ambientarsi a Roma e la Lazio potrebbe anche decidere di cederlo se dovesse arrivare la giusta offerta. L’ipotesi di un prestito, al momento, sembra la pista più percorribile. L’inglese, ha disputato solo tre partite in Serie A, mettendo insieme 53 minuti complessivi.
LUCAS BIGLIA-ANTONIO CANDREVA- Questi due calciatori sono l’anima della Lazio e difficilmente li vedremo lontani da Roma in questo mercato di riparazione. Lotito ha fatto il prezzo: 20-25 milioni per il regista argentino che piace all’Inter, 25-30 per l’ex Juventus che piace sempre ai nerazzurri ma anche al Milan di Mihajlovic.
Fonte : Il Corriere dello Sport
RASSEGNA STAMPA – Konko e Basta out: emergenza terzino per Pioli
Si chiude con un’emergenza in difesa il 2015 della Lazio. Nell’ultima sgambata prima di stappare lo spumante a mezzanotte, Pioli ha dovuto fare a meno contemporaneamente di tutti e tre i terzini destri in rosa: Basta, Konko e Patric.
BASTA E KONKO AI BOX – Per quanto riguarda Basta, il serbo soffre ancora per una pubalgia con la quale dovrà fare i conti probabilmente per tutta la stagione: a breve dovrebbe tornare in gruppo, ma questi sono problemi che difficilmente scompaiono definitivamente e il giocatore dovrà per forza di cose gestire le energie. Ai box, ma per un affaticamento muscolare, anche il suo vice Konko, tra i migliori della Lazio prima della sosta natalizia. Pioli conta di recuperare almeno uno dei due per la partita con il Carpi, c’è ancora tanto tempo. Altrimenti potrebbe profilarsi l’esordio stagionale dal primo minuto per il giovane ex canterano Patric (out nell’ultima seduta solo a livello precauzionale).
PIACE IL BABY SAMPER – Proprio nel vivaio del Barcellona, la dirigenza continua a guardare per eventuali innesti futuri: piace, in particolare, Sergi Samper. Si tratta di un centrocampista, classe 1995, del Barcellona B. É un regista, ma sa occupare tutti i ruoli della mediana. È uno dei migliori giovani emergenti in circolazione e su di lui hanno messo gli occhi molti club, dal Porto all’Anderlecht passando per Basilea e Real Sociedad: può partire con la formula del prestito con diritto di riscatto (circa 6 milioni la valutazione) e controriscatto da parte dello stesso Barcellona. La Lazio lo osserva, non sarebbe il primo acquisto pescato nelle giovanili catalane: oltre a Patric, infatti, sono già arrivati da lì anche Tounkara, Keita e Seck. E lo stesso ds Tare, in passato, ammise di averci provato pure per Rafinha Alcantara, che però Luis Enrique bloccò promuovendolo in prima squadra.
Fonte : La Repubblica
RASSEGNA STAMPA – Lazio, rientrati i sudamericani. Capodanno in campo, il 2 amichevole a Formello
Oggi doppia seduta di allenamento, nel pomeriggio torello e poi lavoro con gruppo diviso in 4 squadre su reattività e circolazione palla. Nel penultimo allenamento dell’anno sono rientrati anche tutti i sudamericani di ritorno dalle vacanze. Per loro semplice lavoro differenziato, assenti Gentiletti e Mauricio così come i lungodegenti Marchetti, Kishna e Lulic, solo palestra per Konko e Basta.
LAZIOSOCIAL – Il 2015 di Dabo con la Lazio del cuore [FOTO]
Per la serie “di Lazio ci si ammala inguaribilmente”: Ormai Ousmane Dabo è a tutti gli effetti ambasciatore laziale nel mondo. L’ex centrocampista biancoceleste non perde mai occasione di ostentare la sua fede per i colori del cielo, in qualsiasi posizione del globo terrestre si trovi. Così anche nell’ultimo giorno del 2015 Dabo ha voluto ribadire tutto il suo amore per la Lazio ed è pronto a rinnovare tale sentimento anche nel 2016 (e oltre). Il suo attaccamento per la Lazio ha sempre fatto un immenso piacere ai tifosi laziali, che ancora oggi lo riconoscono come un lottatore che non si è mai tirato indietro di fronte alle difficoltà. Un modello da imitare in tanti aspetti. Grazie Ousmane per quello che hai dato alla nostra maglia, Buona fortuna!!
Di seguito la foto con le 9 istantanee a tinte biancocelesti:
Mauricio: “Sogno di rimanere alla Lazio a lungo”
Intervistato da Fox sport, Mauricio ha rivelato le sue ambizioni future: “Sono molto contento per l’ultima vittoria contro l’Inter. Vorrei rimanere alla Lazio per i prossimi quattro anni. Poi a fine carriera mi piacerebbe tornare in Brasile per stare vicino a mia madre”.
FORMELLO – Ultimo allenamento del 2015: assenti i terzini destri e Candreva
Stamattina si è svolto l’ultimo allenamento dell’anno. Rientrati i sudamericani, Djordjevic e Braafheid. Assenti Basta e Konko, per loro soltanto lavoro in palestra. Out anche Candreva ma le sue condizioni non preoccupano, per il Carpi c’è tempo. Oggi si è svolto lavoro di possesso palla e partitella a campo ridotto. Domani allenamento pomeridiano e il 2 gennaio amichevole al Fersini contro il Real Carsoli a porte aperte. Sarà un modo per iniziare il nuovo anno con i propri tifosi.
FOTO – Braafheid al miele: “Ringrazio in modo speciale i laziali”
“Appena finito l’ultimo allenamento del 2015 con il migliore, Miro Klose. Lui è un esempio per me. Volevo dire grazie a chiunque mi ha supportato in quest’anno, e ringraziare in modo speciale i tifosi della Lazio. E’ stata un anno incredibile, con alti e bassi”. Questo il messaggio di Braafheid su Instagram per salutare il 2015.