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Rugani, un sogno o un’ipotesi percorribile?

A.A.A. difensore cercasi. È questo il foglio metaforicamente appeso all’ingresso di Formello. Tra occasioni, proposte, idee e trattative più o meno sottotraccia, la società biancoceleste cerca l’uomo giusto per rimpiazzare De Vrij e dare un po’ di sostanza, compattezza e qualità ad un reparto a dir poco convalescente. Ma, se si vuole dare tutto questo, sarebbe folle puntare su un’ennesima scommessa, magari proveniente da un campionato estero. Il nome buono e di livello c’è, è sul mercato ed è anche sulla bocca di tutti. Stiamo parlando di Daniele Rugani.

21 anni, classe 1994, è esploso l’anno scorso ad Empoli, dove, in coppia con Tonelli, ha formato una delle coppie di centrali più affidabili della nostra Serie A. Fulcro della squadra toscana e pupillo di Sarri, che farebbe carte false per riaverlo con sé a Napoli, Rugani, in questa stagione è tornato alla Juventus, dove però non sta praticamente trovando spazio, chiuso da Chiellini, Barzagli e Bonucci. Ed ecco perché il suo nome sarà tra i più caldi del mercato di gennaio.

Si è  parlato nei mesi scorsi di un interesse della Lazio. Difficile stabilire quanto ci sia di vero. L’unica certezza è che sarebbe l’uomo giusto. In primis per le caratteristiche. Difensore forte fisicamente, abile nella marcatura, nel giocare d’anticipo e nel gioco aereo, capacità che gli permette di rendersi pericoloso anche in zona offensiva. Insomma, Rugani è proprio ciò che serve alla causa biancoceleste. E poi, non si può dimenticare l’età. Egli formerebbe con De Vrij una delle coppie più forti del presente, ma, soprattuto, del futuro. Per concludere, si può quindi tranquillamente dire che rappresenterebbe un vero e proprio investimento. La sensazione è che il tutto però vada inserito nella categoria sogni. Anche se il mercato ci ha insegnato che non bisogna mai dire mai. Allora tanto vale sognare. Almeno per un po’.

 

Finisce in goleada l’amichevole sotto la pioggia: 18-0 tra spettacolo ed entusiasmo

Finisce con un sonoro e a tratti umiliante 18-0 l’amichevole a porte aperte disputata dalla Lazio questo pomeriggio a Formello contro i Dilettanti del Real Carsoli, squadra che milita nel campionato Promozione.

La fitta pioggia che da questa mattina bagna Roma e le zone limitrofe non ha fermato i tifosi dal prendere d’assedio la tribuna del “Mirko Fersini” e i parcheggi circostanti. Circa 5mila gli spettatori presenti a Formello. I biancocelesti hanno affrontato con impegno questa amichevole post Capodanno, nonostante l’avversario non proprio probante. Ben 10 i gol messi a segno nella prima frazione di gioco, a cui vanno ad aggiungersi gli 8 del secondo tempo. Sugli scudi Miroslav Klose, autore di 4 gol, tanto movimento ed anche un assist per la segnatura di Danilo Cataldi. Bene anche Mauri (tripletta per lui), Morrison e Matri (doppiette per l’inglese e l’ex Milan). Le altre segnature portano le firme di Candreva, Keita, Prce, Onazi, Felipe Anderson e Biglia. Tanti cambi e tanti giocatori utilizzati da Pioli, in una partita che aveva poco da dire sul piano del gioco e del risultato, ma che era molto importante per smaltire le tossine accumulate durante la sosta e riprendere il ritmo partita. Ma è stata soprattutto una bella giornata di festa, che la pioggia è riuscita solo parzialmente a rovinare. Di seguito il tabellino del match:

Lazio-Real Carsoli 18-0

Marcatori: 5′, 8′, 12′, 31′ Klose, 15′ Keita, 17′, 36′, 37′ Mauri, 38′ Candreva, 43′ Cataldi, 47′, 57′ Morrison, 52′ Prce, 54′ Felipe Anderson, 60′ Onazi, 63′ rig., 70′ Matri, 90′ Biglia

Lazio (4-2-3-1) 1 tempo: Berisha; Patric, Prce, Hoedt, Braafheid; Onazi, Cataldi; Candreva, Mauri, Keita; Klose.

Lazio (4-3-3) 2 tempo: Guerrieri; Patric, Prce, Braafheid (61′ Seck), Radu; Cataldi (61′ Biglia), Onazi (61′ Parolo), Morrison; Djordjevic, Matri, Felipe Anderson. A disp. Matosevic, Basta, Konko, Mauricio, Milinkovic, Oikonomidis, Kishna. All. Pioli

Real Carsoli 1 tempo: Proietti; Ferrari, Pecchi Alessandro, Franghì, Di Marco; De Angelis, Vendembia (15′ D’Andrea), Pecchi Andrea; Flamini, Leone (38′ Cossu), Boncompagni.

Real Carsoli 2 tempo: Casu (79′ Calderari); Pecchi (77′ Palma), Cossu (64′ Rubini), Olivieri, Di Marco, Fraghì (77′ Prosperi), De Angelis (77′ Romeo), Flamini, Ferrari, Pecchi Andrea. A disp. Gutierrez, D’Andra, Mattia. All. Forti.

Arbitro: Alessandro Bizzi (sez. Roma).

Offerta dall’Inghilterra per uno dei gioielli biancocelesti

Dopo che negli ultimi giorni ha visto sfumare l’arrivo di Iturbe, il Watford, in cerca di un attaccante con caratteristiche simili, ha puntato il biancoceleste Keita Balde Diao, da tempo nel mirino della squadra d’Oltremanica. Come riportato da Calciomercato tra le due società già ci sarebbero stati i primi contatti: il presidente Lotito vorrebbe ricavare da un’eventuale cessione circa 20 milioni di euro, mentre il club della famiglia Pozzo, a quanto riportato dal Daily Star, sarebbe pronto a offrire 12 milioni di sterline, pari a poco più di 16 milioni di euro.

Poli: “Solo con i risultati la Lazio può tornare ad essere se stessa”

Per parlare della squadra di Pioli è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio l’ex biancoceleste Fabio Poli. Queste le sue parole: “Nell’ultimo periodo la Lazio è migliorata, ora deve trovare la continuità di risultati. Qualcosa all’interno del gruppo è successo, speriamo ci sia stata una svolta e che Pioli possa ripartire nello stesso modo di prima di Natale. Ora non è facile, bisogna essere convinti dei propri mezzi e scendere in campo con umiltà e con un grande gruppo. Speriamo siano tornati la squadra di prima. Sono i campioni che fino ad ora hanno deluso che devono migliorare il proprio rendimento. Difficile sapere se la sosta serva o no, speriamo sia stata una sosta positiva, tutti vogliamo rivedere giocare la squadra come nella scorsa stagione, quando praticava un gran bel calcio. Sicuramente hanno lavorato bene e torneranno a fare gruppo come l’anno scorso. Con l’Inter, prima della sosta, la squadra biancoceleste si è affidata a un gioco di rimessa ma manca ancora qualcosa per tornare se stessi. Ma è solo con i risultati che si possono ritrovare il gioco semplice e spensierato. Da Cataldi mi aspetto che con l’aiuto i tutti torni a fare quello che ha fatto l’anno scorso, deve solo giocare tranquillo. Chi incontri incontri è sempre tramite il gioco che arrivano i punti. Se la Lazio ha fiducia in se stessa può dare fastidio a tutti. Se riesce a vincere con il Carpi si può tornare ad essere fiduciosi, anche se poi quelli con Bologna e Fiorentina non saranno incontri facili da affrontare. A Bologna Donadoni ha parlato con tutti i giocatori e ha cambiato modo di giocare. Quella felsinea è una squadra strana, gioca in modo semplice e lascia pochi spazi, i giocatori corrono molto, non sarà una gara facile da affrontare. La Fiorentina gioca bene, ha giocatori importanti e un ottimo possesso palla. I viola giocano un bel calcio aggressivo. Per quanto riguarda il campionato l’Inter non gioca le coppe ed è avvantaggiata ma deve stare attenta a tante squadre. La Juventus è in corsa per vincere il titolo, il Napoli anche ma in più ha il peso dell’Europa League; mentre la Roma, invece, non può dare fastidio a nessuno quest’anno”.

Podavini: “La Lazio è tornata, ora non bisogna fermarsi”

Per parlare del momento biancoceleste è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio l’ex difensore laziale, Gabriele Podavini: “I biancocelesti sono in ripresa, hanno finito bene l’anno, spero che la vittoria con i nerazzurri sia di buon auspicio per il prosieguo del campionato. Segnali positivi in tal senso ci sono, non bisogna dimenticare che la Lazio si è qualificata ai sedicesimi di Europa League ed è in corsa in Coppa Italia. Negli ultimi incontri non ha giocato male, aveva solo le idee confuse ma pian piano sta tornando quella della scorsa stagione. A Milano la capolista è sembrata la squadra di Pioli non l’Inter. Non mi è sembrata una Lazio in crisi, anzi è stata padrona del campo. Basta è un treno, non si ferma mai, Konko dopo tanto tempo che non giocava non si è comportato male, ha fatto degli errori ma si è proposto ed ha difeso, non pensavo fosse così in forma. Il problema di ripartire subito bene dopo la sosta dipende dal tipo di preparazione. Il Carpi è una squadra che si può battere. Quello emiliano è un gruppo che mette in campo tutto, non credo sia uno scoglio difficile da superare ma è una squadra da non sottovalutare perchè in questi incontri la figuraccia è dietro l’angolo. Giocare contro squadre che giocano di rimessa e si chiudono è più difficile ma se riesci a fare gol tutto si semplifica perchè si aprono nel tentativo di recuperare. A causa delle squalifiche di Biglia e Milinkovic, Cataldi guiderà il centrocampo. Il giovane centrocampista ha la possibilità di giocare dall’inizio e continuare a trovare la forma migliore, anche lui sta tornando il Cataldi dei bei tempi. Vincere contro il Carpi è importantissimo, la partita successiva con la Fiorentina sarà una bella gara, mentre a Bologna sarà più difficile. I viola ti lasciano giocare, mentre quelle che pensano solo a difendersi non ti lasciano spazi. Il Bologna è una rivelazione, sarà difficile, ma pensiamo a un incontro alla volta. La trasferta di Firenze è meno brutta di come si presenti”.

Offerta dalla Premier per il perno del centrocampo laziale…

Il mercato di gennaio si avvicina sempre più e la società dovrà vigilare su tutte le occasioni che potranno apportare qualità importanti cercando di migliorare la rosa attuale. Nei giorni frenetici di mercato qualsiasi cosa potrà accadere ed una partenza importante non è una cosa da escludere a priori. Le voci su una cessione in casa Lazio si fanno sempre più insistenti, infatti quanto riportato da la Gazzetta.it giunge dalla Premier un’offerta per il capitano Lucas Biglia. Il Liverpool sembra farsi sotto per il leader del centrocampo laziale offrendo a Lotito circa 25 milioni di sterline (34 milioni di euro) per vederlo giocare ad Anfield. 

Inizia il Lazio Christmas Camp con il torello di Onazi e Keita…(VIDEO)

Sulla scia delle feste appena passate, inizia oggi il Lazio Christmas Camp. Questo evento, preparato dalla società, coinvolge i piccoli aquilotti che maturano il sogno di vestire un giorno la maglia biancoceleste. I ragazzi, oltre all’emozione di giocare vestendo la maglia della Lazio, si sono allenati sotto gli occhi di due protagonisti della prima squadra, Keita e Onazi. Il centrocampista laziale ha pubblicato sul suo profilo Instagram un video che lo ritrae in un divertente torello con tutti i ragazzi partecipanti al Lazio Christmas Camp.

Mercato, tutti i nomi: difesa, centrocampo e…uscite

Continua in casa Lazio la ricerca del centrale per puntellare un reparto rimasto a oggi con i soli Mauricio, Gentiletti e Hoedt. Al momento in pole c’è N’Koulou del Marsiglia: per lui, considerato il profilo ideale per la retroguardia biancoceleste, ci sarebbe un accordo per giugno, ma, siccome la Lazio ha bisogno del giocatore adesso, si starebbe stringendo per portarlo subito nella Capitale. Dalla Francia però fanno muro e sparano 8 milioni, cifra che a Formello ritengono eccessiva per un giocatore che a giugno sarà svincolato. Si cercherà dunque di abbassare le pretese, ma ci vorrà del tempo. Intanto non si perdono di vista le alternative, in particolare De Maio del Genoa e Heurtaux dell’Udinese, con quest’ultimo che però non è proprio al top della forma. Nella Samp si monitorano anche Zukanovic Silvestre: se però il primo difficilmente sarà lasciato partire, viste le ultime buone prestazioni, più facilmente si potrebbe arrivare al secondo, considerato anche l’approdo in blucerchiato dal Leicester di Benalouane. Anche Zapata potrebbe essere un’opzione, visti gli ottimi rapporti sia con il Milan che con l’agente del giocatore Pastorello, mentre sembra essere scemata la candidatura dell’interista Ranocchia. Secondo ‘La Repubblica’, sarebbe inoltre stato proposto Kolo Tourè: 34enne, era già stato offerto ai tempi del City. È in scadenza a giugno e difficilmente rinnoverà, visti i soli 313 minuti collezionati finora in stagione. Sotto controllo anche la Ligue 1: da Basa del Lille che piace molto a Tare, ma ha già 33 anni e un contratto con i transalpini fino al 2019; a Rolando del Marsiglia, che conosce bene il nostro campionato, avendovi giocato con Napoli e Inter; passando per Perrin Pogba del Saint Etienne, Mandi del Reims e Bakary Konè del Lione.

Passiamo al centrocampo, dove ci saranno movimenti solo in caso di partenza di Onazi e Morrison. Oltre a quelli di Kace Mocinic, nelle ultime ore è spuntato anche il nome di Agustin Doffo, stella ventenne del Velez Sarsfield. Il suo ruolo è interno offensivo, ma può essere impiegato anche da trequartista. Nei giorni scorsi era stato accostato anche a Bologna e Frosinone, che avevano chiesto informazioni su di lui.

Infine, in uscita si registra il no all’Atalanta per Konko: il terzino si è ripreso la Lazio, con buone prestazioni sia in EL che in campionato (contro l’Inter). Prestazioni che hanno attirato le attenzioni dei bergamaschi e in particolare di Edy Reja, che lo conosce bene e lo avrebbe voluto per rinforzare la sua destra difensiva. Lo avrebbe appunto, perché la Lazio ha respinto l’assalto, dal momento che non avrebbe potuto cimentarsi su tre fronti con i soli Basta e Patric. E poi ‘Bubú’ è un pupillo di mister Pioli, che già in estate aveva dato il veto a una sua cessione.

‘Gala’, capitan Selcuk ci crede: “Lazio squadra forte, ma…”

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Tra circa due mesi la Lazio affronterà il Galatasaray nella gara di andata dei sedicesimi di Europa League. Dell’affascinante sfida ha parlato, alla rivista ufficiale del club, il capitano della squadra turca Selcuk Inan: “Le squadre italiane sono sempre difficili da affrontare. Ho seguito i biancocelesti nell’ultima partita contro l’Inter e sono stati bravi a battere la prima in classifica fuori casa, una cosa che non è mai facile. Naturalmente il nostro obiettivo è eliminarli e passare il turno: loro sono una squadra forte, ma forse noi possiamo mettere più talento in campo. Ripetere l’impresa con l’Arsenal del 2000, quando vincemmo la Coppa Uefa, non sarà semplice, ma vogliamo vincere tutto e penso che abbiamo tutte le qualità per farlo. Quello che ci manca è solo il sostegno dei nostri tifosi, forse l’unica nota stonata di questo inizio di stagione“.

Cesar: “Lazio, per l’Europa servono acquisti di livello”

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Ai microfoni de ‘Lalaziosiamonoi’ ha parlato l’ex esterno biancoceleste Cesar Aparecido Rodriguez, queste le sue dichiarazioni: “Quella della Lazio è stata davvero una falsa partenza. A inizio anno si sperava di vedere una squadra brillante, come quella dell’anno scorso, ma così non è stato. La vittoria di San Siro è riuscita però a dare quell’iniezione di fiducia che serviva. Adesso bisogna proseguire su questa strada, con grinta e determinazione, cercando di sfruttare le occasioni concesse ed evitando altri passi falsi. Rispetto allo scorso anno è cambiato poco, giusto qualche innesto. Si è puntato molto sui giovani e non è una strategia cui puoi affidarti esclusivamente quando devi affrontare un preliminare di Champions. Devi fare anche qualche acquisto di livello, come fanno tutte le squadre per provare a migliorarsi. La scelta della Lazio finora non ha portato i risultati sperati e, ora che qualcosa si inizia a vedere, non si può più sbagliare. Puntare all’Europa non sarà facile ma per i biancocelesti sarà importantissimo arrivarci, visti gli introiti che se ne ricavano. La fascia da capitano a Biglia? La scelta della società ha penalizzato Candreva, ma non può essere un fattore di condizionamento per un giocatore o per la squadra, men che meno un alibi per i risultati negativi. Entrambi sono ragazzi maturi e intelligenti e devono capire che, a prescindere dal capitano, quella è la maglia e devono lavorare insieme per portarla in alto come l’anno scorso. Lo stadio vuoto? Normalmente un giocatore deve pensare solo al pallone. Quando però c’è anche il pubblico a incitarti e sostenerti allora diventa bellissimo. Spero che queste problematiche possano risolversi al più presto a prescindere dalle contestazioni e dai decreti. Perché, ripeto, la maglia è quella e va sostenuta“.

RASSEGNA STAMPA – Lazio, torna Lulic e amichevole per i tifosi

Senad Lulic torna in campo a un mese dall’operazione alla mano. Nel primo allenamento del 2016 della Lazio, oggi pomeriggio il bosniaco si è rivisto correre all’aperto seppur con una vistosa fasciatura all’arto destro. Un banale infortunio in palestra lo scorso 2 dicembre lo aveva portato alla lesione da schiacciamento del terzo dito della mano destra con il rischio di amputazione. Oggi ha ripreso a lavorare con il pallone sul terreno del ‘Fersini’ accompagnato dal preparatore Perondi, ma potrà tornare in gruppo solo dopo l’ok dei medici alla rimozione dei tutori. Differenziato anche per Konko, ancora out Basta, Candreva e Mauricio. Sempre al ‘Fersini’, oggi alle 15 la Lazio giocherà un’amichevole a porte aperte contro i dilettanti del Real Carsoli.

Fonte : Il Corriere dello Sport

RASSEGNA STAMPA – Felipe Anderson al Manchester United per 50 milioni»

Il “Sun” e altri esperti di calciomercato inglese, danno in dirittura d’arrivo l’accordo tra Lazio e Manchester United per Felipe Anderson. La cifra del trasferimento, che secondo il tabloid potrebbe essere annunciato già la prossima settimana, è vicina ai 50 milioni di euro: “I dirigenti del Manchester United sono stati a Roma per definire i dettagli dell’operazione che porterà il brasiliano in Premier League la prossima settimana. Il suo arrivo – scrive il Sun – non blinda però la posizione di Van Gaal sulla panchina del Manchester United“. Il tecnico olandese, infatti, è stato il primo sponsor di FA10 dopo l’offerta rifiutata dalla Lazio la scorsa estate. L’ultimo, in ordine di tempo, a dare per conclusa la trattativa è Graeme Bailey, giornalista freelance inglese seguitissimo su Twitter: “Forse l’affare più grande di questa finestra di mercato invernale: Felipe Anderson al Manchester United potrebbe essere presto confermato, l’operazione è vicina alla conclusione” ha cinguettato il reporter.

Fonte : Il Corriere dello Sport

RASSEGNA STAMPA – Felipe Anderson subito allo United per 50 milioni

Per gli inglesi, Felipe Anderson è virtualmente già con i bagagli sul nastro dell’aeroporto di Fiumicino, direzione Regno Unito. Manchester, per l’esattezza. “Affare chiuso”, è la certezza che apre il 2016 del mercato britannico. I media specializzati parlano già di quello che diventerebbe “il più grande colpo della sessione invernale”, nonché “uno dei primi a essere confermato”. Protagonista, lo United di Van Gaal: ingrigiti dall’anonimo sesto posto in Premier, i Red Devils avrebbero quindi già messo le mani sul primo tassello utile per la risalita. Costo dell’operazione, una cifra vicina ai 35 milioni di sterline, poco meno di 50 milioni di euro. Ma nella tavolozza dei colori non può mancare ovviamente il giallo.

LA LAZIO SMENTISCE L’INTESA – Dalla Lazio, infatti, non arrivano conferme della stretta di mano tra i due club. Insomma, il meteorite a forma di rumorose indiscrezioni inglesi, una volta a contatto con l’atmosfera sopra Formello, sembra perdere consistenza. La sicurezza di quanto lanciato dagli esperti di mercato di Sua Maestà, in ogni caso, lascia presagire che la questione “Felipe Anderson-Manchester United” continuerà a cullare i primi vagiti di questo 2016. Che dalle parti dell’Old Trafford apprezzino parecchio l’ala brasiliana è storia consolidata già dalle precedenti sessioni di mercato. In estate il presidente biancoceleste, insieme al ds Tare, non si dimostrò così insensibile al tentativo dello United: come tutela preventiva, chiese informazioni allo Shakhtar Donetsk per Bernard (connazionale di Felipe Anderson). Il discorso si chiuse poi con il ‘no’ da parte della Lazio, con buona pace di Van Gaal.

IL WATFORD CI PROVA PER KEITA – Il numero 10 laziale, in realtà, non sarebbe neanche il primissimo desiderio nella lista personale del manager olandese. Il primo posto è occupato da un altro ‘diez’, quello del Real Madrid: per James Rodriguez la dirigenza inglese sarebbe pronta a versare nella casse madridiste fino a 60 milioni di sterline (circa 80 milioni di euro). Per le merengues di Florentino Perez, il colombiano rientra però nella categoria degli incedibili. Stesso status ricoperto da Felipe Anderson alla Lazio, almeno fino alla prossima estate: perdere un prezzo pregiato come lui, nel bel mezzo della stagione, non rientra tra i piani ideali del club. Con 50 milioni sul piatto, però, la prospettiva di “affare chiuso” sarebbe assai difficile da scartare. Proprio mentre, sempre in Inghilterra, prende corpo un altro scenario: il Watford della famiglia Pozzo ha messo nel mirino Keita Baldé Diao, già al centro delle attenzioni del Monaco. Come premessa fondamentale, l’attaccante classe ’95 dovrebbe prima ottenere il passaporto comunitario. Mentre le indiscrezioni impazzano su entrambi, il duo Felipe-Keita decide di ritrarsi sorridente su Instagram dopo il primo allenamento dell’anno in quel di Formello (dove si è rivisto, dopo un mese dall’infortunio alla mano, anche Senad Lulic). In attesa di capire se le strade del mercato siano realmente intenzionate a separarli.

Fonte : La Repubblica

RASSEGNA STAMPA – Idea Ledesma per il Frosinone

Il botto di capodanno per il Frosinone potrebbe arrivare dall’Argentina, passando per Roma e si chiama Cristian Daniel Ledesma. All’ex capitano della Lazio, l’offerta è arrivata poche ore prima di San Silvestro, controfirmata dai vertici della società di Via Marittima. Ledesma, che in questa stagione ha trascorso tre mesi in Brasile con il Santos prima di svincolarsi anzitempo, ci starebbe pensando sul serio ed ha chiesto qualche giorno per riflettere. Dalla parte del Frosinone gioca a favore il fattore ambientale: la famiglia del mediano argentino vive a Roma e per lui continuare a giocare in serie A e stare accanto a moglie e figli potrebbe rappresentare il compromesso perfetto.

Il Frosinone dovrà comunque affrontare la concorrenza di un vecchio amico di Ledesma: Edy Reja. L’allenatore dell’Atalanta, qualora dovesse perdere il suo perno di centrocampo, ovvero Luca Cigarini, ha richiesto espressamente al ds atalantino Sartori, la possibilità di tesserare il mediano che l’allenatore friulano ha avuto da gennaio 2010 a maggio 2012 e poi ancora nella seconda parte della stagione 2013/2014. La trattativa è ben avviata e da Frosinone attendono una risposta in poche ore. L’arrivo di Ledesma, come perno centrale di centrocampo, sarebbe un acquisto di spessore per una squadra come il Frosinone.

Il mediano porterebbe con sé un grande bagaglio di esperienza, ma anche di intelligenza tattica. Poi si tratta di un giocatore integro fisicamente e che, nonostante l’età non più verde (33 anni compiuti a settembre) fornisce sempre ampie garanzie a livello di tenuta fisica. Acquistare l’ex capitano della Lazio però, significherebbe dover lasciare libera una casella a centrocampo: il principale indiziato a partire potrebbe essere un coetaneo di Ledesma, il capitano giallazzurro, Alessandro Frara.

Dagli uffici di Via Marittima però, si continua a lavorare anche per l’attaccante, con una pista più battuta delle altre, anzi forse l’unica. Si tratta di quella che dalla Ciociaria porta direttamente all’Irpinia e all’attaccante dell’Avellino Marcello Trotta.

La punta 23enne pare sia convinta della destinazione, quindi ora manca solo l’accordo tra le due società. I presidenti Stirpe e Taccone, pare abbiano trovato l’intesa sulla formula: pagamento cash più una contropartita tecnica gradita alla squadra irpina. Il giocatore individuato dovrebbe essere Davide Bertoncini, difensore classe 1991, anche lui pronto ad una nuova avventura, visto l’arrivo di Ajeti nel pacchetto arretrato. Anche in questo caso, saranno decisive le prossime ore.

Con l’arrivo di Trotta e Ledesma, si andrebbero quindi a coprire due caselle importanti nello scacchiere di mister Stellone, ma la sensazione è che il mercato canarino non sia destinato a finire qui. Malgrado le intenzioni di non fare follie, la linea della società è molto chiara: andare a rinforzare laddove ci si è mostrati deboli. Il tedesco Kragl è un’altra pedina molto importante e già a disposizione, così come l’albanese Ajeti.

La squadra intanto si è allenata anche a capodanno, prima seduta dopo il mini ritiro terminato il 31 dicembre. La truppa di Stellone si è concentrata su un allenamento tutto fisico, culminato con una partitella a campo ridotto. All’appello mancavano Carlini che si è allenato a parte, Rosi che ha svolto fisioterapia e poi gli assenti/partenti: Gomis, Castillo e Verde.

Fonte : Il Tempo

RASSEGNA STAMPA – La Lazio inizia il 2016 con l’emergenza difesa

La Lazio inaugura il 2016 con il primo allenamento dell’anno nuovo alle 15.30 tutti in campo a Formello perché non c’è tempo per riposare. Nel giorno della Befana arriva il Carpi all’Olimpico per risalire la china della classifica, ma la squadra di Pioli rischia di trovarsi in emergenza con i giocatori contati in difesa. Infatti Basta e Konko non si sono allenati neanche oggi: il serbo è alle prese con una lieve pubalgia mentre il francese si è ferito in casa a un piede. Il tecnico emiliano incrocia le dita, oltretutto si è fermato per un problema al ginocchio anche Mauricio, ieri regolarmente in campo: con Gentiletti e De Vrij out, scarseggiano gli uomini a disposizione per la retroguardia. La prima buona notizia del 2016 però arriva da Lulic, il controllo specialistico di inizio settimana con il chirurgo ha dato esito positivo: il bosniaco torna a lavorare in campo a distanza di un mese dall’incidente che quasi gli è costato il dito della mano. Un allenamento blando con un nuovo tutore che proteggerà l’arto nelle prossime settimane. Febbre invece per Candreva che dovrebbe comunque recuperare per mercoledì. Oggi alle 15 andrà in scena la partita amichevole contro il Real Carsoli, squadra che milita nella campionato di Promozione abruzzese. Porte aperte a Formello, i tifosi potranno assistere alla gara di allenamento dagli spalti del Fersini.

Fonte : Il Tempo

INFERMERIA – Le ultime su Candreva e il reparto difensivo

Il medico sociale, Roberto Bianchini, è intervenuto al termine del primo allenamento del 2016 ai microfoni di Lazio Style Radio, 89.3 FM per fare il punto della situazione riguardo l’infermeria biancoceleste.

“Candreva è stato colpito da un episodio febbrile cominciato due giorni fa. L’altro ieri aveva la febbre molto alta, ieri è migliorato, oggi non stava bene, da domani potrà tonare a disposizione del mister. Konko ha avuto un infortunio banale in casa, gli è caduto un piatto sul dorso del piede, ha riportato una ferita  lacero-contusa che è stata medicata con dei punti di sutura, oggi ha ricominciato a calzare scarpe da ginnastica e scarpini. Ha svolto un lavoro differenziato che domani verrà intensificato e domenica potrà correre con il resto dei compagni. Non è grave come ferita, solo molto noiosa. Resta solo da capire il fastidio per i movimenti di un calciatore. Kishna sta seguendo il protocollo riabilitativo, la settimana prossima inizierà il lavoro in acqua. Marchetti e Gentiletti hanno eseguito ieri degli accertamenti di controllo per i problemi muscolari, sono in fase di miglioramento ma non completamente risolti. La prossima settimana faranno un lavoro fisioterapico e riabilitativo. Lulic dovrà aspettare che il chirurgo dia l’ok per ricominciare un lavoro in campo di una certa intensità. Ha la quarta visita di controllo lunedì. Anche per lui i tempi si stanno accorciando e stiamo per uscire dal tunnel della riabilitazione. Mauricio aveva un fastidio al ginocchio, a livello preventivo siamo d’accordo con lo staff tecnico per non caricarlo ulteriormente di lavoro, quindi farà differenziato fino a domani. Domenica si riaggregherà al gruppo. Anche Basta sta facendo un lavoro specifico e differenziato per l’affaticamento agli adduttori, anche lui domani dovrebbe tornare in campo e cominciare a forzare i lavoro sempre nell’ottica della ripresa”. 

Candreva sul podio per il “Pallone Azzurro 2015”

A conferma che il 2015 sia stato un anno speciale per Antonio Candreva arriva per lui l’ennesimo riconoscimento. L’esterno biancoceleste si è classificato al terzo posto nel “Pallone Azzurro 2015“. Come riportato dal sito VivoAzzurro.it, infatti, il giocatore laziale, votato dal 21% degli italiani, è arrivato terzo alle spalle di Gigi Buffon e del vincitore Marco Verratti.

IL PAGELLONE DEL 2015 – L’attacco

Quarto e ultimo episodio del pagellone del 2015. Per rileggere portieri clicca qui, difensori qui mentre centrocampisti qui. Buona lettura e se l’articolo ti piace condividilo su facebook.

DJORDJEVIC 5,5: “ Il cobra non è un serpente ma un pensiero frequente che diventa indecente…” Così cantava Donatella Rettore nel lontano 1981. Canzone più adatta per il numero 9 biancoceleste non poteva esistere. Djo detto “il cobra” è stato in questo 2015 croce e delizia per la Lazio e per i tifosi laziali. Eppure poteva tranquillamente essere innalzato ad eroe della patria a furor di popolo e trasformarsi da “cobra” ad “anaconda”. Ma la malasorte ha deciso di accanirsi contro di lui. Due gli episodi significativi: Il gol del momentaneo pareggio nel derby di ritorno che però non è servito a nulla, in virtù del gol di Yanga Mbiwa e quel “maledettodoppio palo (“pensiero frequente…) nella finale di Coppa Italia contro la Juventus. Se si fossero rivelati episodi vincenti, ora staremmo a parlare di un Djordjevic da 7 in pagella, ma purtroppo la sua storia alla Lazio ha preso un’altra strada.

Djordjevic-01

KISHNA 6: Toglietegli tutto ma non la partita d’esordio. Ogni squadra dovrebbe avere Ricardo Kishna al proprio esordio se vuol vincere. A certi appuntamenti, anche se ha appena 20 anni, l’olandese volante si presenta da uomo vero, timbrando due volte il cartellino. Lo fa dai tempi dell’Ajax e lo ha fatto con la Lazio nella partita contro il Bologna dove ha deliziato per 90 minuti i suoi nuovi tifosi. Nelle prime uscite ha insidiato costantemente il posto a Felipe Anderson e Candreva. Ogni qualvolta entra non sfigura mai e sforna assist e numeri di alta classe, ma questo non gli è bastato per guadagnarsi la maglia da titolare. A volte sembra che non giochi solo perché a Pioli risulta difficile pronunciare il suo cognome. E’ riuscito nell’impresa di essere l’unico a salvarsi dalle critiche in quel brutto Lazio-Milan 1-3 e il gol della bandiera porta la sua firma. Fa parte della tribù dei baby d’oro, e la speranza dei suoi tifosi è quello di vederlo ai livelli dei calciatori assistiti da Mino Raiola (Ibrahimovic, Pogba, Balotelli), visto che anche lui è sotto l’ala protettrice dell’agente di Nocera Inferiore.

Kishna Lazio Genoa
© Gianni Barberi

KEITA 5,5: Certe cose bisogna farle in gioventù, si dice, e lui non si fa mancare nulla. E’ stato praticamente una stagione senza segnare in campionato, tanto che il 2015 ha visto spezzarsi il suo digiuno solo a primavera inoltrata, in un match contro il Parma. Di ben altro passo l’inizio del nuovo anno, a metà tra Dinasty e X Factor. Al melodramma di Shanghai, con tanto di richiesta di cessione, hanno fatto seguito gli applausi di tutta Europa con quella rete al Bayer Leverkusen, quando la musica della Champions League è tornata a risuonare nell’Olimpico biancoceleste. Gol bello e inutile: da esubero a indispensabile, alla BayArena si è inchiodata la sua stagione (e sì che la palla del miracolo nel finale l’aveva avuta lui) si è ritrovato nel solito gorgo troppo potente per il suo carattere. Nel mezzo del cammin della sua vita si è ritrovato in un selfie oscuro: più post sui social che gol. Contro il Frosinone ha vissuto l’ultima vera giornata di gloria, prima dell’espulsione contro il Rosenborg e l’impressione che si sentirà ancora parlare di lui… nel mercato di gennaio.

Keita gol Lazio Bayer Levrkusen
© Gianni Barberi

MATRI 7: Parlare di lui come il fidanzato di Federica Nargi è sempre stata una cattiveria. Perché il “Mitra” ha sempre fatto gol quando veniva chiamato in causa, anche in piazze molto prestigiose. Il problema è che probabilmente in allenamento lo spirito di sacrificio non è da Libro Cuore, ma neanche da Ragazzo della via Pal. E gli allenatori ci pensano su: anche Pioli, che l’ha peraltro accolto come uomo della provvidenza, essendo arrivato in un momento di carestia totale per l’attacco biancoceleste. L’impressione è che al momento Matri sia rimasto l’unico vero attaccante nella scuderia biancoceleste. Con Klose ormai vecchia gloria al Roxy Bar e Djordjevic in fondo sempre perso dentro i fatti suoi, c’è rimasto lui a fare il cattivo sotto porta. L’Udinese è stata la sua vittima preferita sia in campionato sia in Coppa Italia, ma anche in Europa League il “Mitra” ha dimostrato di avere un peso e non solo una faccia.

Alessandro Matri Lazio Udinese
© Gianni Barberi

KLOSE 5,5: Nel film “La Mosca” Jeff Goldblum si trasforma progressivamente in insetto in seguito a un bizzarro esperimento. Nel suo caso siamo più di fronte a un curioso caso di Benjamin Button al contrario, o come direbbe Maccio Capatonda, ad un paziente affetto da “vecchiaia”. Sì sì, ridiamoci su, ma vedere Miro che ancora non si riprende fa male. L’anno scorso era stato decisivo per la rincorsa alla Champions League, dal gol al Chievo da vero campione del mondo al sigillo sulla partita di Napoli. Capocannoniere nella prima parte del 2015 in una squadra in cui era con buona ragione ancora indispensabile. E’ simbolico che la sua stagione sia di fatto finita nel primo tempo contro il Leverkusen, quando tutto era possibile. Le ultime apparizioni non hanno reso giustizia ad uno dei più grandi calciatori dei nostri tempi, con problemi evidenti che sono sfociati in un nuovo stop fisico. Il 2016 ci dirà se la trasformazione in mosca sarà reversibile, oppure se sarà il momento di dire addio ad un attaccante che ha saputo fare la storia della Lazio. Nonostante tutto, il Mito resta. 

© Gianni Barberi
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Fabio Belli
Marco Corsini
Alessio Allegrucci

Pres. Empoli tuona su Tonelli e Barba via a gennaio

Il presidente Corsi: “Barba è un nostro titolare e ci dà delle risposte importanti ha dichiarato il patron ai microfoni di Radio Crc  non sapremo come sostituirlo se dovesse andar via a gennaio. Tonelli? E’ il pilastro della nostra difesa e non è sul mercato a gennaio. Già siamo indaffarati e preoccupati su come sostituirlo a giugno, ma per il momento pensiamo solamente a fare punti“.

LAZIOSOCIAL – Buon anno da Felipe e Mauricio

Come ogni capodanno, anche l’ingresso nel 2016 nelle nostre vite viene festeggiato con parenti e amici più cari. Anche i nostri beniamini ovviamente si uniscono alla festa in compagnia delle persone più care e, a testimonianza della serenità ritrovata qualche giocatore biancoceleste ha deciso di festeggiare insieme a un suo compagno di squadra. E’ il caso di Felipe Anderson e di Mauricio che dopo aver passato insieme qualche giorno durante il periodo delle vacanze Natalizie hanno deciso di vivere insieme (oltre ovviamente ai rispettivi parenti) il veglione di capodanno. Il tutto è stato immortalato e immediatamente condiviso sui rispettivi profili di Instagram e Twitter. L’istantanea è accompagnata da un messaggio di auguri: “Desejamos a todos unnovo ano maravilhoso” scrive Felipe; lo segue a ruota Mauricio: “Obrigado Familia #Gomes Por receber eu e meu amigo! Feliz 2016 muita paz e saúde. Deus vos Abençoe“. Buon anno anche a voi ragazzi, che sia pieno di soddisfazioni per tutti…

DESEJAMOS A TODOS UM NOVO ANO MARAVILHOSO. 💥🙌🏽👊🏽💪🏽🙌🏽 familiaaaaaaaaaa

Una foto pubblicata da Felipe Anderson (@f_andersoon) in data:

In basso invece vi riportiamo il post raffigurante i nostri due giocatori durante le vacanze di natale:

Respeita a nossa história. #receba

Una foto pubblicata da Felipe Anderson (@f_andersoon) in data: