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D’Angelo, Questore di Roma: “Riportata la pace all’Olimpico”

Il questore di Roma Nicolò D’Angelo ha tracciato il bilancio della stagione calcistica. Queste le sue parole al riguardo: “I dati degli incontri casalinghi di Roma e Lazio non sono comparabili con quelli dell’anno precedente essendo stati azzerati tutti gli indicatori delle violenze: abbiamo avuto zero incidenti e zero feriti. Di contro si registra un calo di spettatori del 13% per la Lazio e del 39% dell’As Roma”.

Fonte: AdnKronos

A quanto emerge dal rapporto sulla sicurezza nella capitale nel 2015 presentato stamani dal questore Nicolò D’Angelo l’anno trascorso è stato caratterizzato dalla decisione del prefetto Franco Gabrielli – in carica da inizio aprile – di dividere le curve di Roma e Lazio con barriere mobili per motivi di sicurezza. Una misura fortemente contestata dagli ultrà. Nell’ultimo anno, a detta dell’Osservatorio Nazionale Sulle Manifestazioni Sportive, c’è stata una diminuzione del numero degli spettatori del 13% per la Lazio e addirittura del 39% per la Roma. A Roma e provincia sono aumentati del 10% gli arresti e diminuite del 7,1% le denunce. La vera impennata si è registrata nel numero dei Daspo, il divieto di assistere a manifestazioni sportive comminato dal questore. L’aumento dei provvedimenti è stato del 275%: “Ciò è stato dovuto ai motivi che ben sapete – ha detto il questore ai giornalisti -. A Roma il nostro problema è solo fare un tifo sano, con le regole previste. Siamo disponibili a lavorare con il Coni e con le società romane. Ma il dialogo può esserci solo nella cornice della legalità, che vogliamo rispettata. Lo stadio è dei cittadini romani”.

Fonte: Ansa

Pecci: “Lazio al livello della Fiorentina, ma gli attaccanti dei viola…”

L’unico modo che ha la Lazio per sbancare Firenze è quello di scacciare via dalla testa, in meno di due giorni, la brutta squadra che ha rischiato, a tratti, anche di uscire sconfitta contro il Carpi. Fra poco più di 48 ore si andrà ad affrontare una grande Fiorentina che si trova, meritatamente, ad un sol punto dalla vetta prima dell’ultima gara del girone di andata. Eraldo Pecci, ex Fiorentina, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style radio per parlare della partita di sabato: “I viola sono in un momento di grazia e giocano molto bene, mentre la Lazio sta attraversando un momento difficile. I biancocelesti potenzialmente sono allo stesso livello della Fiorentina, nella scorsa stagione ha dimostrato di essere una delle migliori squadre del campionato”. Poi sulle tante assenze che la Lazio deve fronteggiare spiega: “Gli infortuni, nel corso della stagione, sono cose che possono capitare a tutti. Quello che non deve mancare è il gruppo, l’amalgama. Poi sulla nuova Fiorentina di Sousa: “Il nuovo tecnico è stato bravo a sistemare la difesa, portando massima attenzione in quel reparto. E’ stato anche fortunato a ritrovarsi Ilicic e Kalinic che segnano sempre. Questi due giocatori gli hanno tolto tante castagne dal fuoco”. Infine sulla partita di sabato dichiara: Giocheranno entrambe a viso aperto. La Lazio ha calciatori che possono inventarsi la giocata da un momento all’altro. Di sicuro la Fiorentina è la favorita ma il vantaggio per la Lazio sarà quello di giocare in trasferta. È più facile quando gli altri ti attaccano, potrà essere facilitata nel trovare spazi”.

Fiorentina-Lazio, ecco l’arbitro: precedenti negativi per i biancocelesti…

La bella Lazio di Milano contro l’Inter, sembra essersi persa tra i panettoni e le festività di fine anno. La partita vista ieri contro il Carpi, è stata la copia delle anonime prestazioni mostrate da inizio stagione. Troppi alti e bassi per puntare ad una posizione di vertice in questo campionato. Mancano poco più di 48 ore alla sfida di Firenze contro i viola e un’altra insipida prestazione degli uomini di Pioli, potrebbe risultare fatale per lo stesso mister. Da pochi minuti sono stati designati tutti gli arbitri per la 19esima gara di campionato, ultima del girone di andata. La partita tra Fiorentina e Lazio sarà arbitrata da Nicola Rizzoli, A coadiuvare il suo lavoro saranno: Di Fiore e Vuoto, il IV uomo Di Liberatore e Calvarese e Nasca come arbitri addizionali. Il bilancio con il fischietto di Mirandola è negativo per la Lazio, infatti i biancocelesti hanno subito 13 sconfitte nelle 30 partite in cui sono stati diretti dall’arbitro Rizzoli, il tabellino dichiara anche 7 pareggi e 10 vittorie. 

Di seguito tutte le designazioni arbitrali valevoli per la 19° giornata di serie A:

ATALANTA – GENOA
GUIDA
TASSO – STALLONE
IV: PEGORIN
ADD1: IRRATI
ADD2: BARACANI

BOLOGNA – CHIEVO
GAVILLUCCI
GAVA – PAGANESSI
IV: CARBONE
ADD1: VALERI
ADD2: SAIA

CARPI – UDINESE Sabato 09/01 h. 15.00
FABBRI
TONOLINI – MONDIN
IV: FIORITO
ADD1: DAMATO
ADD2: MINELLI

FIORENTINA – LAZIO Sabato 09/01 h. 18.00
RIZZOLI
DI FIORE – VUOTO
IV: DI LIBERATORE
ADD1: CALVARESE
ADD2: NASCA

FROSINONE – NAPOLI
TAGLIAVENTO
DE LUCA – RANGHETTI
IV: GIALLATINI
ADD1: CELI
ADD2: CHIFFI

H. VERONA – PALERMO
BANTI
PRETI – ALASSIO
IV: PADOVAN
ADD1: GIACOMELLI
ADD2: MANGANIELLO

INTER – SASSUOLO h. 12.30
DOVERI
BARBIRATI – MARZALONI
IV: LO CICERO
ADD1: MASSA
ADD2: CANDUSSIO

ROMA – MILAN Sabato 09/01 h. 20.45
ORSATO
MANGANELLI – MELI
IV: LA ROCCA
ADD1: RUSSO
ADD2: DI BELLO

SAMPDORIA – JUVENTUS h. 20.45
MAZZOLENI
MARRAZZO – TEGONI
IV: GALLONI
ADD1: ROCCHI
ADD2 CERVELLERA

TORINO – EMPOLI
GERVASONI
SCHENONE – PERETTI
IV: CRISPO
ADD1: MARIANI
ADD2: PEZZUTO

INFERMERIA – Il punto sugli infortunati del dott. Salvatori

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Ai microfoni di LSR, il medico sociale dott. Salvatori ha fatto il punto sull’infermeria biancoceleste: “Mauricio, al termine della gara con il Carpi, è stato controllato in Paideia perché nel primo tempo ha avuto una contusione importante. Nella ripresa, dopo un altro contrasto, il dolore si è leggermente riacutizzato e al termine della gara era così dolorante che non riusciva neanche a camminare autonomamente. Il dolore era nella zona posteriore del bacino e dietro sulla spina iliaca. Per fortuna i controlli non hanno evidenziato nulla di grave, ma anche oggi l’atleta faticava a camminare, tanto che non si è nemmeno allenato. Al momento, vista la vicinanza, è in dubbio per la gara con la Fiorentina. Speriamo che con il riposo di oggi domani possa ritornare al lavoro. Lulic sta proseguendo la riabilitazione, secondo le indicazioni del chirurgo che l’ha operato. Tra lunedì e martedì toglierà i fili applicati al terzo dito e a quel punto gli sarà applicato un tutore più leggero in modo da intensificare il lavoro atletico. Bisognerà vedere come reagirà la falange a questi più importanti stimoli. Marchetti Gentiletti saranno nuovamente controllati lunedì e poi dovrebbero rientrare in gruppo. Basta invece non sarà più controllato e continuerà a lavorare in base alle sue risposte al dolore. Al momento non riesce ad allenarsi totalmente col gruppo, svolge lavori differenti, ma non ci preoccupa, per noi è già tanto che riesca ad allenarsi. Ci auguriamo che nei prossimi 10-15 giorni riesca a farlo in gruppo. Kishna sta seguendo il protocollo post-chirurgico, anche se l’influenza ha rallentato il programma. Oggi era a Formello, sta meglio ma non ancora al 100%. Inizierà con un leggero lavoro atletico e tra 10 giorni faremo un nuovo punto sulle sue condizioni. Il recupero di De Vrij procede bene: siamo solo all’inizio del percorso, ma la risposta al momento è positiva. A metà gennaio sarà a Roma per dei controlli, così potremo verificare come va il protocollo. Le sue risposte sono incoraggianti e il recupero sta procedendo meglio di quanto ci aspettassimo“.

FORMELLO – Le novità dall’allenamento mattutino

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In casa Lazio è il Bisevac day: alle 10.30, in mezzo alla nebbia, il serbo scende in campo per il primo allenamento con i nuovi compagni biancocelesti. Non avrà molto tempo per entrare nel meccanismo: tra poco meno di 72 ore ci sarà la trasferta contro la Fiorentina e lui la giocherà dal 1′. Non ci sarà infatti Mauricio, reduce dalla contusione al gluteo rimediata al termine della gara di ieri: il brasiliano si è sottoposto ad accertamenti in clinica, che hanno escluso lesioni ma che comunque indurranno il tecnico a non rischiarlo.

Insieme all’ex Lione (cui Pioli e il vice Murelli sono costretti a spiegare i movimenti difensivi, interrompendo più volte la seduta) ci sono solo i giocatori che ieri non sono scesi in campo o che lo hanno fatto nella ripresa: tra essi Biglia Milinkovic, al rientro dopo la squalifica, mentre Hoedt, Parolo, Cataldi Anderson lavorano a parte con il preparatore Fonte e gli altri sudano in palestra. Il gruppo si ritroverà ora domani per la rifinitura, alla quale non parteciperanno gli infortunati Marchetti, Basta, De Vrij, Gentiletti, Lulic e Kishna. In vista della gara del Franchi, dovrebbe essere dunque confermato il 4-3-3, con Biglia che ritroverà il suo posto in regia, affiancato da Milinkovic e Parolo. In avanti, invece, potrebbero restare fuori Anderson e Matri, sostituiti rispettivamente da Keita e uno tra Klose e Djordjevic.

IL FILM DI LAZIO CARPI

Ecco le bellissime foto di Lazio Carpi realizzate dal nostro fotografo Gianni Barberi

 

aquila olimpia 2-01 formazione Lazio tifosi-01
Candreva-01

Konko-01

TEMPI BELLI – Ti stai sbagliando chi hai visto non è, non è la Lazio

Un errore comune è quello, quando si parla della Lazio di quest’anno, di dire: “Eh, ma è la squadra dell’anno scorso.
Pensiamoci un po’.

L’anno scorso il miglior difensore centrale del campionato è stato probabilmente (esclusi gli juventini) Stefan De Vrij. Out tutto l’anno per un problema, temutissimo, alla cartilagine.
A centrocampo, Parolo, 10 gol in campionato, quest’anno è irriconoscibile, anche a causa di un infortunio che ne ha spezzato la condizione atletica.
Tra le linee, l’uomo chiave tatticamente è stato Stefano Mauri, 9 gol in campionato. Figura di raccordo fra centrocampo e attacco, unica per caratteristiche, alla sua miglior stagione in termini realizzativi.
Come esterno d’attacco, Felipe Anderson, 10 gol in campionato, rivelazione della Serie A tanto da essere ribattezzato (con tanto di copertina sul Guerin Sportivo) FA7. Talento decisivo per quattro mesi travolgenti, poi cambiata la maglia è tornato quello di due anni fa, e al momento nessuno sa perché.
Centravanti, il “vecchio” Miroslav Klose. Che a Napoli, il 31 maggio dell’anno scorso, chiudeva la sua quarta annata in Serie A con la maglia della Lazio a quota 13 gol, sua seconda miglior performance biancoceleste. L’attacco di “vecchiaia” è arrivato tutto insieme, complice anche il solito infortunio killer, che gli ha fatto zompare i primi 3 mesi buoni di stagione.
De Vrij, Parolo, Mauri, Felipe Anderson e Klose. Cinque undicesimi per un peso specifico di 42 gol complessivi, senza contare il valore difensivo dell’olandese.

La Lazio NON E’ la squadra dell’anno scorso. In questa metamorfosi silenziosa, ci sono colpe della società ma non solo. I problemi fisici di De Vrij erano cosa nota, ma soprattutto si è anagraficamente sottovalutato l’anno in più (che per gli over 35 pesa, eccome) di Klose e Mauri, con quest’ultimo ripescato alla meglio all’ultimo momento, senza pensare all’importanza che aveva ricoperto l’anno scorso, e al fatto che un elemento simile era necessario come il pane. Riflessioni che spettavano anche a Pioli.

Quando poi per rendimento vengono a mancarti due colonne come Parolo e Anderson (e qui forse la società poteva aspettarsi qualcosa di più a prescindere dagli investimenti non compiuti), allora è chiaro che il caro vecchio detto “piove sempre sul bagnato” è sempre valido. Ma in questa Lazio oggi come oggi mancano un Klose, un Mauri e un De Vrij. Gli altri puoi sempre sperare di recuperarli, questi tre sono stati una colonna di cui attualmente è priva una squadra senza spina dorsale, non solo in senso figurato.

Questo per dire che dall’analisi di campo si può ricavare qualche dato per spiegare i momenti no con un pizzico di lucidità in più. Dopo Lazio-Carpi inoltre si è potuto leggere 1000 volte da più parti “almeno Konko“, “persino Konko“, “Konko è stato il migliore ed è tutto dire“. A chi parla in questi termini del francese (giocatore FISICAMENTE inaffidabile, questo purtroppo dicono i numeri) suggeriamo di riguardarsi 71 volte (numero a caso…) il derby del 26 maggio. Un giocatore tecnicamente valido, che ha amnesie difensive e qualche limite ma che è diventato schiavo di fantasmi e di infortuni continui. Nessuno dice che possa essere il salvatore della patria, ma travisare i suoi continui malanni facendolo passare per “scarso” significa essere confusi a prescindere, Lazio o non Lazio. Un onesto giocatore da 6, fatto passare però incomprensibilmente per una macchietta dal tam tam si chi si esprime solo per tormentoni e luoghi comuni.

Ultimo sassolino su chi sta accogliendo Bisevac a insulti con le palle degli occhi (e non solo quelle) di fuori: in città c’è anche un’altra squadra, fusione di tutte le altre anime calcistiche della Capitale, che vince sempre, ogni singolo giorno dell’anno, con sole possibili eccezioni nelle date che coincidono con la disputa delle partite.
Vi accoglieranno a braccia aperte.

Fabio Belli

Serie A, il punto sulla 18^ giornata

Serie A 18^ giornata l’Inter, con il solito Icardi, trionfa ad Empoli e conserva la vetta della classifica, mettendosi al sicuro dagli attacchi delle inseguitrici Fiorentina, Napoli e Juventus. Il campionato italiano in vetta dunque si conferma equilibratissimo anche nella prima gara dell’anno. Nel giorno dell’Epifania infatti le quattro squadre di testa, nei rispettivi incontri, conquistano i tre punti. Nel pomeriggio la Juventus cala l’ottava meraviglia battendo allo Stadium il Verona dell’ex Del Neri (Dybala al 8′. Bonucci al 45′ e Zaza al 82′). La Fiorentina invece travolge per 3-1 al Barbera il Palermo (Ilicic al 13′ e 32′, Gilardino al 77′ e Blaszczykowski al 93′), inguaiando così l’ex allenatore della Lazio Ballardini. Il Napoli, infine nel posticipo serale, liquida il Torino per 2-1, grazie alle reti di Insigne e Hamsik nel primo tempo intervallate dalla rete su rigore dell’ex Quagliarella.

PARI DELLE ROMANE – Dietro alla prime quattro frena ancora la Roma che impatta per 3-3 a Verona contro il Chievo, in una gara ricca di emozioni pareggiata al 85′ dai padroni di casa grazie al goal su punizione di Pepe. Il primo tempo del Bentegodi si è chiuso per 2-1 per i giallorossi, che si erano portati anche sul doppio vantaggio (Sadiq al 7′ e Florenzi al 37′), nel secondo tempo i clivensi, dopo aver accorciato con Paloschi al 44′, rimontano con Dainelli al 58′ per poi subire la rete del nuovo vantaggio romanista di Iago Falque e pareggiare di nuovo i conti con Pepe al 85′. A 7 punti dalla squadra di Garcia c’è la Lazio che all’Olimpico non riesce andare oltre lo 0-0 contro la matricola Carpi.

TONFO MILAN – Dietro alla Roma in classifica troviamo il Sassuolo che pareggia la gara del Mapei Stadium contro il Frosinone: rete iniziale di Dionisi al 16′, pareggio dei padroni di casa su autorete di Ajeti al 22′ il quale poi si fa perdonare con la rete del vantaggio ciociaro al 45′, nel secondo tempo il pareggio finale di Falicinetti al 74′. Il sempre più sorprendente Sassuolo dunque scavalca il Milan il quale frena clamorosamente al Meazza contro il Bologna. Giaccherrini al 82′ condanna i rossoneri ed inguaia l’ex laziale Sinisa Mihajlovic, a rischio esonero. Dietro ai rossoneri, oltre all’Empoli sconfitto in casa dall’Inter capolista, troviamo appaiate Udinese e Atalanta a quota 24 insieme alla Lazio. I friulani raggiungono proprio gli orobici dopo averli sconfitti in casa per 2-1 (Théréau al 22′, Perica al 47′ pt e D’Alessandro al 75′), nel match delle 12:30.

DERBY DI GENOVA – Fra le più belle gare della diciottesima giornata c’è il derby della lanterna, vinto dalla Sampdoria per 3-2 grazie ad uno strepitoso Antonio Cassano che ha firmato l’assist per tutte e tre le reti di Soriano al 18′ ed al 48′ e quella di Eder al 39′. Una stracittadina che ha rispettato le attese della viglia di una gara che ha sempre un sapore particolare, che si gioca su ritmi alti e con grande partecipazione emotiva degli uomini in campo e dei tifosi sugli spalti. Il Genoa infatti, trascinato dalla sua gente sotto di tre reti, per poco, in una strepitosa giostra di emozioni, non riusciva nell’impresa di agguantare il clamoroso 3-3.

RISULTATI Serie A 18^ giornata

Martedì 05 Gennaio 2016
Genoa – Sampdoria 2 – 3

Mercoledì 06 Gennaio 2016
Udinese – Atalanta 2 – 1
Chievo – Roma 3 – 3
Juve – Verona 3 – 0
Lazio – Carpi 0 – 0
Milan – Bologna 0 – 1
Palermo – Fiorentina 1 – 3
Sassuolo – Frosinone 2 – 2
Empoli – Inter 0 – 1
Napoli – Torino 2 – 1

Mercato: no Cabral, occhi su un centrocampista dell’Empoli. E in uscita…

Ci saranno altri colpi in difesa“: così Igli Tare ieri nel prepartita di Lazio-Carpi. Dopo l’acquisto di Bisevac, la società biancoceleste non vuole fermarsi ed è decisa ad un ulteriore sforzo per rinforzare un reparto che quest’anno sta faticando più del previsto. Tra i nomi circolati in questi giorni c’è quello di Gustavo Cabral, classe ’85 argentino (ma con passaporto spagnolo) di proprietà del Celta Vigo. Esperto e rapido, è una delle colonne del club galiziano che tanto bene si sta comportando nella Liga. In questi giorni radiomercato lo ha dato nel mirino di Lazio e Besiktas, che potrebbero cogliere l’occasione data dal suo contratto in scadenza a giugno. Ma è lui stesso a spegnere le voci e ad aprire ad un rinnovo con il Celta: “Mi sono incontrato due volte con il club e abbiamo parlato del mio rinnovo, ma al momento la situazione è bloccata perché il club sta cercando un sostituto di Augusto Fernandez. La mia idea è quella di rinnovare: non ho problemi, ci sono ancora sei mesi di tempo e il mio desiderio è quello di restare. La Lazio? Sono voci, io non ho ricevuto nessuna offerta. Al momento penso solo al Celta e sono concentrato per fare bene fino al termine della stagione“. Il futuro di Cabral potrebbe dunque essere ancora con la maglia dei galiziani, che oltretutto hanno una clausola che gli permette di rinnovare automaticamente il contratto del giocatore. La Lazio, dal canto suo, ha sondato il terreno e non è escluso che ci possano essere nuovi sviluppi nei prossimi giorni, ma al momento la strada per portare il giocatore alla corte di Pioli appare piuttosto in salita.

Intanto, i biancocelesti sono al lavoro anche per un centrocampista: è previsto infatti per oggi un incontro con l’entourage di Ronaldo Pompeu da Silva, brasiliano dell’Empoli, che potrebbe essere acquistato e girato in prestito a una tra Salernitana e Pescara. Ronaldo in questa stagione ha collezionato solo 3 presenze con i toscani e, visto il suo contratto in scadenza a giugno, è possibile che cambi maglia già a gennaio.

Infine, in uscita c’è Gianluca Pollace, che potrebbe rientrare dal prestito alla Salernitana (dove non ha trovato molto spazio) e accasarsi al Latina, che ha bisogno di un esterno destro e il cui tecnico Somma segue il ragazzo da diverso tempo: già nell’estate 2014 provò a portarlo a Salerno, ma, visto il suo esonero a metà agosto, non se ne fece nulla.

Minala in partenza dal Latina

Mercato di gennaio attenzione anche ai Laziali fuori porta, fra i biancocelesti in prestito con la valigia in mano c’è Joseph Minala, ora al Latina e destinato a lasciare i pontini per accasarsi in un altra squadra della Serie B. In particolare sono interessate all’ex Primavera biancoceleste Livorno, Bari e Ternana, come conferma il suo agente: “Minala è in uscita dal Latina e stiamo parlando con Livorno, Ternana e Bari – ha dichiarato il suo agente Diego Tavano ai microfoni di serieb24.com – al momento non c’è una squadra in vantaggio sulle altre o una favorita dal giocatore. Stiamo parlando con tutte, non è solo un discorso di preferenze, ma c’è da valutare anche l’ingaggio e soprattutto le prospettive. Credo che tra oggi e domani scioglieremo ogni dubbio sul suo futuro”.

UFFICIALE – Milan Bisevac è della Lazio: “Per me è un onore”. Il comunicato dell’OL

AGGIORNAMENTO 07/01 ore 9 – Arriva anche il comunicato del Lione. Il club francese certifica il fatto che il giocatore serbo è approdato alla Lazio gratis grazie alla risoluzione del contratto. Ciò ha scatenato non poche discussioni in Francia: i media francesi e tifosi del Lione hanno infatti criticato la società per il fatto di non aver ricavato neanche un euro e aver lasciato la squadra con solo Yanga-Mbiwa e Koné titolari. Di seguito il comunicato del Lione sul sito ufficiale : “L’OL informa di aver risolto di comune accordo il contratto di Milan Bisevac che sarebbe scaduto il 30 giugno 2016. Auguriamo al giocatore le migliori fortune per la sua nuova avventura con la Lazio“. 

AGGIORNAMENTO DEL 06/1 ORE 20 – Arrivano anche le prime parole da biancoceleste di Milan Bisevac sul suo account ufficiale di Twitter: “Da oggi sono un giocatore della Lazio, per me un grande onore e un piacere. Forza Lazio!” 

AGGIORNAMENTO DEL 6/1 ALLE ORE 18.15 – E’ arrivata in questi minuti l’ufficialità dell’acquisto di Bisevac direttamente dalla società biancoceleste con un breve comunicato sul sito ufficiale. Il difensore serbo, presente oggi in tribuna, arriva dal Lione e ha firmato un contratto fino al 2017 con opzione di rinnovo al 2018: “La S.S. Lazio comunica che Milan Biševac è un nuovo giocatore biancoceleste”.

AGGIORNAMENTO ORE 17:00 – Il nuovo acquisto biancoceleste Milan Bisevac (elogiato da Stankovic), è arrivato presso il Centro Sportivo di Formello. A breve è attesa la firma sul contratto che lo legherà in modo ufficiale alla Lazio.

Dopo 3 ore di visite mediche intorno alle 16:30 Milan Bisevac è uscito dalla clinica Paideia. Un pollice in su per rassicurare sulle sue condizioni di salute. Adesso si attende la firma sul contratto. Seguono aggiornamenti.

Ammazza quante pipe. Tutti i difensori centrali dell’era Lotito.

Con l’arrivo di Bisevac salgono a 20 i difensori centrali acquistati nell’era Lotito.

Da un nostro accurato approfondimento, siamo riusciti a risalire a quanto ammonta la somma investita dal Presidente da quel luglio 2004, sino all’acquisto del giocatore serbo appena atterrato a Roma. Qui di seguito l’elenco dei calciatori ingaggiati, in ordine cronologico, dalla Lazio in questi 11 anni, con rendimenti individuali e il “segno” lasciato durante l’esperienza nella capitale.

Matias Lequi: soltanto 10 presenze nel periodo che va dal 2004 al 2006. Ingaggiato a parametro zero.

Oscar Lopez: 21 presenze dal 2004 al 2005. Prestito gratuito.

Sebastiano Siviglia: 183 presenze e 10 goal, nelle 6 stagioni che vanno dal 2004 al 2010. Ingaggiato a parametro zero.

Leonardo Talamonti: 13 presenze ed 1 gol, dal 2004 al 2005. Prestito gratuito.

Felice Piccolo: 2 presenze dal 2005 al 2006. Parametro zero.

Emilson Cribari: 141 presenze con 1 gol, dal 2005 al 2010 (intervallati da 5 mesi giocati nel Siena). Acquistato per 3,50 mln di €.

Guglielmo Stendardo: 105 presenze, 7 gol ed un assist. Alla Lazio nelle stagioni che vanno dal 2005 al 2008 e dal 2009 al 2012. Ingaggiato a parametro zero.

Ivan Artipoli: 2 presenze, dal 2007 al 2008. Ingaggiato a Parametro zero.

David Rozehnal: 43 presenze, dal 2008 al 2009. Acquistato per 4,60 mln di €.

Giuseppe Biava: 147 presenze, 6 gol più un assist. Alla Lazio dal 2010 al 2014. Acquistato per 500 mila euro.

Andrè Dias: 131 presenze, 6 gol ed un assist. Dal 2010 al 2014. Acquistato a 2,50 mln di €.

Lorik Cana: 111 presenze, 4 gol e due assist. Dal 2011 al 2015. Tesserato a zero come contropartita tecnica nell’affare Muslera tra Lazio e Galatasaray.

Marius Stankevicius: 16 presenze, dal 2011 al 2013. Acquistato per 800 mila euro.

Michael Ciani: 72 presenze, 2 gol ed un assist dal 2012 al 2015. Acquistato per 1,50 mln di €.

Diego Novaretti: 24 presenze, dal 2013 al 2015. Ingaggiato a parametro zero.

Stefan De Vrij: 40 presenze, 1 gol ed un assist. Attualmente alla Lazio dal 2014. Acquistato per 6,50 mln di €.

Santiago Gentiletti: 27 presenze, 1 gol. Attualmente alla Lazio dal 2014. Acquistato per 750 mila euro.

Wesley Hoedt: 15 presenze, 1 gol. Attualmente alla Lazio dal 2015. Ingaggiato a parametro zero.

Mauricio: 37 presenze, attualmente alla Lazio dal gennaio 2015. Acquistato per 2,65 mln di €.

Bisevac: Acquistato ufficialmente il 5 gennaio 2016 a parametro zero.

Totale investimento per 20 calciatori tesserati pari a 23.300.000 €.

Il capitale investito in questi 11 anni per i difensori centrali, è senza dubbio una sentenza. Facendo una media tra i calciatori acquistati e i soldi spesi la somma ammonta a 1.165.000 € versati per ogni difensore.

La media si abbasserebbe ancor di più escludendo l’acquisto di De Vrij, il calciatore più pagato in questi anni di gestione Lotito. I difensori sarebbero 19 e la quota totale spesa calerebbe fino a 884.210 mila euro per tesserato. Troppo poco per una società che punta a vincere o almeno ambisce ad una posizione di tutto rispetto nel panorama calcistico nazionale. Tale concetto venne ribadito anche in piazza San Silvestro in tempi non sospetti “è ora di finirla con lo strapotere del Nord“. Frasi di circostanza ma nemmeno troppo, perchè il laziale è una tribù e non dimentica ma soprattutto non si fa addomesticare.

Ok i primi anni di difficoltà che questa presidenza ha dovuto fronteggiare, ma trascorsi ormai 11 anni, il tifoso laziale desidera essere difeso in campo da calciatori di alto livello, come ad esempio il gioiello De Vrij. L’olandese è stato l’investimento più oneroso affrontato da Lotito e lo sforzo economico ha ripagato in pieno. Questo evidenzia il fatto che, la qualità costa cara, ma il più delle volte ti ripaga. Mentre se continuiamo nella mediocrità dell’investimento, la Lazio sarà per sempre condannata a vivere nel limbo della pochezza. Le chiacchere stanno a zero e lei che parla molto bene la lingua dei padri si ricordi questa locuzione, Verba Volant Scripta Manent… 

FOTO – Cataldi: “La Lazio è il sogno di una vita”

In questa stagione la sua stella non sta brillando, ma l’amore di Danilo Cataldi verso i colori biancocelesti non sono in discussione. A ribadirlo è lui stesso attraverso twitter: Indossare la maglia della Lazio rappresenta il sogno di una vita. Quando scendo in campo mi emoziono come la prima volta”.

RASSEGNA STAMPA – Pioli: «Le voci non ci disturbano»

«Le voci di calciomercato non ci disturbano, sappiamo che a gennaio queste cose sono normali. Abbiamo perso un’occasione contro il Carpi». Stefano Pioli commenta così il deludente pareggio della Lazio contro il Carpi, uno 0-0 che frena la rincorsa della squadra biancoceleste: «Era un’occasione, volevamo vincere per dare una scossa alla nostra classifica ma non ci siamo riusciti – ammette Pioli a Mediaset Premium –. Abbiamo giocato senza ritmo e intensità, soprattutto nel primo tempo».

Fonte : Il Corriere dello Sport

Benitez al miele nel suo comunicato d’addio

“Grazie di tutto, è stato un onore“: Rafa Benitez ha affidato ad un comunicato il suo messaggio di saluto al mondo Real Madrid, col quale le strade si sono divise dopo appena 5 mesi. «Auguro le migliori fortune a Zinedine Zidane, il mio sostituto, a tutta la sua squadra, a ciascun giocatore, tecnico e al personale», le parole di Benitez, sollevato dall’incarico lunedì sera. «Voglio dire a tutti, al consiglio, ai dirigenti, ai dipendenti e a tutti i tifosi, che è stato un onore e un privilegio essere stato in questo club dove sono cresciuto come persona, giocatore e allenatore, dalle categorie più basse fino alla prima squadra. Vorrei anche augurare buona fortuna a Zinedine Zidane, il mio successore, e al suo staff, Hala Madrid».

Fonte: ANSA

RASSEGNA STAMPA – Pioli: “Approccio sbagliato, è un passo indietro”

“Purtroppo oggi abbiamo fatto un passo indietro”. Stefano Pioli non può negare l’evidenza, lo 0-0 interno con il Carpi  è un brutto colpo per le speranze di rimonta in campionato. “Con tutto il rispetto per il Carpi, volevamo vincere la gara per raddrizzare un po’ la classifica e per far svoltare il nostro campionato: dobbiamo creare certamente di più. Il problema è stato il ritmo, anche se i giocatori stavano bene fisicamente. Serviva un impatto diverso e bisognava far correre di più la palla”.

Fonte : La Repubblica

RASSEGNA STAMPA – La crisi infinita della Lazio

Altro che notte della svolta, quella di San Siro del 20 dicembre è stato solo un raggio di sole in una stagione troppo brutta per essere vera. Zero tiri in porta contro il Carpi, la seconda peggior difesa del campionato, un punticino che serve a conservare il decimo posto (il successo in casa manca dal 25 ottobre). Questa è la Lazio attuale, la vittoria contro la capolista Inter era stata fuorviante, la crisi è infinita, una squadra senza gioco, senza idee e con poca «gamba». È bastato il catenaccio logico di Castori per bloccare le velleità di rimonta dei biancocelesti ora attesi da due trasferte a Firenze e Bologna. Come a dire che la situazione potrebbe peggiorare nei prossimi dieci giorni. Alla fine i 20.000 tifosi dell’Olimpico hanno fischiato la Lazio e si sono aggrappati ai gol segnati dal Chievo contro la Roma per provare qualche emozione.

Fonte : Il Tempo

RASSEGNA STAMPA – Lazio-Carpi, pari con poche emozioni

Otto assenze e un unico diktat, la Lazio vuol trovare soltanto dolci nella calza della Befana e dare continuità all’impresa di San Siro con l’Inter. Infortuni come se piovesse – da Marchetti a Gentiletti, da Lulic a Kishna – e le squalifiche di Biglia e Milinkovic-Savic. Per non sbagliare Pioli conferma il 4-3-3, in cabina di regia c’è Onazi più a far scudo alla difesa reinventata. Il nuovo acquisto, il centrale Bisevac appena arrivato, non fa in tempo a prendere il transfer e la prima convocazione. Il Carpi tenta subito di cogliere l’attimo, aggressivo e veloce nelle ripartenze e gli emiliani del tecnico Castori, che lascia fuori dagli undici i bomber Borriello e Lasagna, in tre minuti recriminano un gol annullato per fuorigioco.  La Lazio gli fa eco, si gonfia la rete ma Candreva è in posizione di outside.

Fonte : Il Tempo

RASSEGNA STAMPA – Lazio-Carpi 0-0, per i biancocelesti un pareggio che sa di sconfitta

Più che con uno scintillante biancoceleste la Lazio si presenta nel nuovo anno con un abito grigio che di elegante e bello ha poco e nulla. Un look decisamente sbagliato per un appuntamento che non si doveva sbagliare. Lo 0-0 contro il Carpi ha il sapore di una sconfitta, perché contro una squadra che sta per retrocedere non si può scendere in campo senza mordente e senza idee. La Lazio per tutti i 90 minuti non ha praticamente mai creato una vera occasione da rete e i tiri dalla distanza di Candreva, Konko e Keita hanno fatto poco più che il solletico a Belec. Dopo la bella prova di San Siro ci si aspettava molto di più dai biancocelesti che nel corso di questo inizio di stagione di chance ne hanno fallite troppe.

Fonte : Il Messaggero

Si riattiva il vulcano Zamparini

La quarta sconfitta in cinque partite è costata cara a Davide Ballardini. Maurizio Zamparini, dopo aver allertato Beppe Iachini, ha deciso di esonerare il tecnico anche se manca ancora l’ufficialità. Iachini ha già dimostrato la sua affidabilità in condizioni difficili e ha la fiducia della squadra. Intanto, in vista della partita contro il Verona, il Palermo andrà in ritiro.
Iachini era stato esonerato il 10 novembre a «sorpresa» dopo aver battuto il Chievo in casa due giorni prima. Zamparini disse di non essere più in sintonia con il tecnico protagonista del ritorno in serie A del Palermo. Adesso, invece, il patron ha voluto puntare sull’esperienza di Iachini, anche per ricompattare uno spogliatoio allo sbando dopo le «epurazioni» di Maresca, Rigoni e Daprelà

Fonte: Ansa