Home Blog Pagina 2763

Milinkovic-Savic: “A Firenze lotta estenuante. Siamo forti!”. E l’agente…

La Lazio è tornata da Firenze con 3 punti e una vittoria molto convincente, che ha fatto tornare il sorriso a giocatori e tifosi. Sugli scudi il giovane serbo Milinkovic-Savic, l’acquisto più oneroso del mercato estivo biancoceleste. In realtà questa non era la prima volta che il talento serbo visitava lo Stadio Artemio Franchi: questa estate un incontro con il Direttore Sportivo Pradè aveva fatto pensare ad un accordo tra il giocatore e la Fiorentina, accordo mai ratificato nonostante l’intesa raggiunta tra i viola e il Genk, club di appartenenza del centrocampista. Milinkovic aveva già scelto la Lazio, con buona pace del Ds viola e della tifoseria. Ma la vera beffa si è consumata sabato pomeriggio, quando nella vittoria corsara dei biancocelesti il serbo è stato protagonista assoluto, sfoderando una prestazione quasi perfetta condita anche dal primo gol in Serie A. Proprio riguardo la partita di Firenze Milinkovic ha rilasciato un’intervista ad alcuni quotidiani serbi. Queste le sue parole: “E’ stato molto difficile vincere a Firenze, una lotta estenuante, come una battaglia. Siamo stati forti e abbiamo resistito vincendo meritatamente la partita. Noi cerchiamo sempre di giocare come nell’ultima partita o come contro l’Inter, ma il campionato italiano è molto competitivo. Una battuta sulla colonia serba in biancoceleste, arricchitasi di un altro elemento con l’arrivo del difensore Bisevac: Siamo quattro ora e stiamo molto bene insieme. Il viaggio per Firenze lo abbiamo fatto vicini: Filip Djordjevic, Milan Bisevac e io in fondo, e con noi il giocatore croato Franjo Prce, un bravo ragazzo”.

A parlare è anche l’agente di Milinkovic-Savic, Kezman: “In tanti si sono informati su di lui, ma non si muove da Roma. In futuro, tra un anno e mezzo magari, vedremo. Andare alla Lazio è stata la scelta giusta, ora può solo migliorare. Non sono molti i club in cui potrebbe farlo”. Parole al miele anche per un altro suo assistito: “Bisevac? Difensore d’esperienza che conosce bene il calcio. È pronto per debuttare alla prossima partita contro il Bologna.

LAZIO SOCIAL – Quando l’amore diventa esagerato: folla “assale” la macchina di Onazi in Nigeria (VIDEO)

Un amore viscerale quello dei tifosi nigeriani per uno dei loro beniamini: Eddy Onazi ha ricevuto un’accoglienza calorosa per le vie di Lagos, sua città natale. Forse un po’ troppo calorosa. Come mostrato dal suo video pubblicato sulla sua pagina Instagram, la macchina del centrocampista biancoceleste è stata letteralmente presa d’assalto dai tifosi nigeriani, in cerca di una stretta di mano o di un saluto. “Io amo il mio paese e la sua passione per il calcio, vorrei poter aiutare tutti, possa il Signore garantire loro ciò che il loro cuore desidera. Tanto amore da Lagos“. Questo il messaggio che accompagna il video.

 

Prandelli: “La Lazio si è dimostrata più forte dei viola”

Cesare Prandelli è intervenuto a Lady Radio per commentare la vittoria dei biancocelesti sulla compagine viola. Queste le sue parole: “La squadra di Pioli ha dimostrato di essere fisicamente più forte della Fiorentina. Per i viola riprodurre lo stesso sistema di gioco quando manca qualche elemento della formazione titolare non è facile“. Poi il tecnico ha parlato anche del campionato: “La Fiorentina sta benissimo e può dire la sua. La Juventus ha trovato gli equilibri giusti e ora è rientrata in corsa con pieno merito. Sarri a Napoli ha dato equilibrio a una squadra con grandi valori ma troppo discontinua fino alla scorsa stagione. L’Inter sarà protagonista fino al termine. Credo che da questo lotto di squadre uscirà la squadra vincitrice. Mentre la Roma credo sia la più forte ma non ha continuità di rendimento”.

Ecco perché è morto David Bowie…

Aaron Ramsey e David Bowie. Due nomi che apparentemente hanno ben poco in comune.  Il “Duca Bianco” ci ha lasciati nella notte, all’età di 69 anni stroncato da un cancro. Ma la leggenda del rock è l’ennesima vittima della cosiddetta maledizione di Ramsey. Eh sì, perché ogni volta che il centrocampista gallese dell’Arsenal segna, dopo qualche ora muore una celebrità. Una lunga serie iniziata nel 2011 da Osama Bin Laden. Stessa sorte è poi toccata a Steve Jobs e Gheddafi. Nel 2012 è stata la volta di Whitney Houston, morta per overdose, di Videla, Paul Walker, deceduto in un incidente stradale, e Robbin Wiliams.

Ramsey ha segnato sabato nella gara di FA Cup contro il Sunderland. Ed ecco che David Bowie va aggiungersi alla lista nera di personaggi famosi. Ovviamente, si tratta di una brutta coincidenza e di una assurda casualità. Il giocatore dei Gunners ha segnato oltre 35 reti con i londinesi. E’ una di quelle tante storie che spopolano e diventano virali sui social e sul web, tra ironie, finte paure e credulonerie. Insomma, una sorta di “non è vero ma ci credo”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Prce lascia la Lazio e va a Salerno, manca solo l’ufficialità

Il difensore Franjo Prce, l’anno scorso in forza alla Primavera di Inzaghi e da quest’anno aggregato alla prima squadra guidata da Pioli, è in procinto di lasciare i biancocelesti. Questa mattina il ragazzo ha svolto il suo primo allenamento con la Salernitana e, come riportato da Tuttosalernitana.com, è pronto a mettersi agli ordini di mister Torrente. Per il suo passaggio alla nuova squadra manca solo l’ufficialità, oggi il calciatore dovrebbe sbrigare le pratiche burocratiche e mettere la firma sul contratto che lo legherà, in prestito, fino a giugno 2016 alla squadra granata. Già nel prossimo turno il difensore potrebbe scendere in campo contro l’Avellino.

Vendita tagliandi per Bologna – Lazio del 17 gennaio

La S.S. Lazio comunica che sono stati messi in vendita i tagliandi per la gara di Campionato Bologna-Lazio del 17 gennaio.

Questi i dettagli della vendita:

– gara: Bologna – LAZIO

– stadio: Renato Dall’Ara di Bologna

– domenica 17 gennaio ore 15:00

– prezzo del settore ospiti  15 €. – capienza 2.500 posti

– circuito di vendita: Listicket – (visualizza questo elenco -selezionare Listicket/Biglietteria Calcio/**Calcio settore ospiti)

– chiusura delle vendite: sabato 16 gennaio ore 19:00

La vendita del settore ospiti, è vietata  ai residenti della Regione Lazio fatta eccezione ai soli possessori delle Fidelity Card (nel settore ospiti la Fidelity Card è obbligatoria anche per i residenti di altre regioni).

In caso di problemi con la Fidelity Card, controllare la circolarità della stessa tramite questa sezione di LISTICKET.

Che colpo in Premier League! Pato torna in europa…

Ritorno in Europa, con la maglia del Liverpool, per l’ex Milan Alexandre Pato. Secondo il Daily Star la trattativa con il Corinthians sarebbe già conclusa sulla base di 15 milioni di euro. Atteso a giorni lo sbarco del centravanti brasiliano in Inghilterra, per le visite mediche e la firma sul contratto con i Reds. Anche il Chelsea è alla ricerca di un attaccante, e la prima scelta risulta essere Alex Teixeira, 26 gol in altrettante gare quest’anno con la maglia dello Shakhtar Donetsk, che lo valuta circa 40 milioni. Ma allo Stamford Bridge piace anche il centravanti del Milan Carlos Bacca, 29 anni, per il quale si sta valutando un’offerta di 30 milioni.

Gentiletti al passo d’addio, trattativa con un club italiano…

Il tanto atteso mercato di riparazione è aperto da ormai 8 giorni e alla Lazio ha portato sino ad ora il centrale di difesa Bisevac. Come confermato da Tare, questo non sarà l’unico colpo per il reparto difensivo. Lo stesso Direttore Sportivo nella conferenza di presentazione del centrale ex Lione, ha ammesso che i problemi avuti da De Vrij e Gentiletti portano appunto ad altri interventi sul mercato. Proprio quest’ultimo non ha ancora recuperato dall’infortunio e l’intenzione della Lazio, da quanto riporta la Repubblica, sarebbe quella di mandare l’argentino in prestito. Sempre secondo il quotidiano, Lotito avrebbe già in piedi una trattativa con l’Hellas Verona, club che garantirebbe all’ex San Lorenzo il posto da titolare e di conseguenza maggior continuità.

Verso Bologna-Lazio, Taider e Pulgar in coro: “Saremo cattivi sin da inizio gara”

Non c’è tempo per la Lazio di compiacersi che già la mente viaggia verso una nuova sfida, quella di Bologna. La trasferta in terra emiliana servirà da conferma a quanto di buono fatto vedere nell’ultima sfida vinta contro la Fiorentina. Non sarà affatto semplice affrontare la squadra di Donadoni, che dopo gli ottimi risultati ieri si è dovuta inchinare di fronte al Chievo Verona. Complice la sconfitta di Destro e compagni, L’ex di turno Pioli troverà un avversario motivato a far bene davanti al proprio pubblico e non sono ammesse distrazioni. Sono proprio i due protagonisti rossoblu Taider e Pulgar, che dopo la sconfitta maturata con i Veronesi, hanno dichiarato: “Dobbiamo insistere a lavorare bene, anche se volevamo chiudere meglio il girone di andata. Da domani ci rimboccheremo le maniche in vista della Lazio mettendo più cattiveria. Davanti al nostro pubblico dobbiamo fare di più, mettere in campo tutto quello che abbiamo. Cosi ha ammesso l’ex interista, a cui ha fatto eco il suo compagno di squadra:Dobbiamo da subito pensare alla Lazio e sarà una partita tosta, e dovremo essere più caparbi sin dal primo minuto della gara. Nel girone di ritorno, il nostro obbiettivo sarà quello di trovare continuità“.

LAZIOSOCIAL: nel dopo firenze un Mauricio euforico che non vuole più fermarsi…

La vittoria tanto bella e importante quanto difficile in quel di Firenze, ha fatto ricomparire il sorriso ai protagonisti biancocelesti. Sin dal fischio finale di Rizzoli si è potuto notare tutta la felicità degli uomini di Pioli, attraverso le interviste e i vari post sui social dove i giocatori hanno voluto far intendere che quella ottenuta non è una vittoria frutto del caso. Uno dei reparti, a sorpresa, a cui dover fare i complimenti è quello difensivo visto che al momento del fischio d’inizio si andava ad affrontare il miglior attacco del campionato. Ed è proprio il difensore Mauricio, tanto discusso in queste ultime settimane, a postare sul suo profilo Instagram una sua foto con le proprie statistiche contornate da una frase, si di felicità ma al tempo stesso il brasiliano si mostra consapevole del fatto che, sarebbe anche il momento di iniziare ad avere continuità di risultati: “Questo per ricordare la nostra grande partita di sabato. Una grande partita, ma possiamo sempre migliorare! Non smettere mai di evolversi”.

Bisevac, un addio al Lione non proprio al miele…

0

Non è stato certo un dolce addio quello di Milan Bisevac all’Olympique Lione. A confermarlo lo stesso difensore serbo, dalle colonne de ‘Le Parisien’: “L’OL mi ha offerto quattro mesi di contratto e la scelta non mi è piaciuta. Dicevano di puntare su di me, ma in realtà non volevano rinnovarmi il contratto. Prima che mi infortunassi al ginocchio non ho mai avuto alcun problema. Dopo ho lavorato duramente per tornare in campo, nonostante avessi sentito delle dichiarazioni poco piacevoli. In particolare quelle del presidente Aulas dopo la sconfitta con il Montpellier, sono state parole davvero inaccettabili“.

Pecci verso Bologna-Lazio: “Pioli e Donadoni? Tecnici bravi a non fare danni…”

Dopo la grande vittoria di Firenze, è già tempo di pensare a Bologna-Lazio. Icona rossoblu ma al tempo stesso protagonista con la Fiorentina, Eraldo Pecci è intervenuto sugli 88.100 di Elle Radio, nella trasmissione “I laziali sono qua“, per fare il punto sulla situazione degli uomini di Stefano Pioli.

La partita di Firenze ha confermato come i pronostici spesso lasciano il tempo che trovano in Serie A. La Lazio ha già dimostrato di avere picchi importanti e al tempo stesso momenti in cui sembra non essere una squadra di buon livello. C’è poi questa storia nella storia di Milinkovic-Savic, che ha scelto la Lazio in maniera così testarda. Ovvio che i fiorentini non abbia fatto piacere: tecnicamente lo conosco poco, sicuramente tempo fa arrivavano in Italia giocatori di alto livello, ma l’età è certamente dalla sua parte.

Domenica ci sarà Bologna-Lazio, un ritorno per Pioli: “Lo scontro tra l’allenatore della Lazio e Donadoni sarà sicuramente interessante. Pioli è una persona di grande serietà, è un tecnico sicuramente attento. Sia lui che Donadoni sono allenatori che sicuramente non fanno danni, bravi a dare la medicina giusta ai giocatori in difficoltà, a Bologna il merito del nuovo allenatore è soprattutto questo. Con i debiti scongiuri da parte biancoceleste, sulla carta vedo comunque la Lazio favorita per lo scontro di domenica.

Sulla realtà del campionato, va sottolineato il titolo d’inverno conquistato dal Napoli. “Avevo detto che il Napoli era il candidato numero uno per il titolo. La squadra è forte e rodata, il tecnico è un altro di quelli che non fa danni, è chiaro che adesso nel girone di ritorno servirà un altro tipo di tenuta, l’abitudine a vincere è importante. Per fare un paragone, la Juventus è una squadra abituata ad entrare alla Scala, i partenopei i biglietti per il grande evento li trovano raramente. Questo alla lunga può fare la differenza. Anche l’Inter può rientrare, ha i mezzi anche per esprimere un gioco superiore a quello visto finora.”

Un’ultima considerazione sulla Roma, con Garcia più che mai sulla graticola. Alla luce dei risultati effettivamente ottenuti dai giallorossi, non può essere eccessivo l’allontanamento del tecnico francese? “Ogni club ha i suoi meccanismi, forse si parla di Garcia assegnandogli più meriti e più colpe di quante effettivamente ne abbia. Dopo la prima grande stagione ritengo che la Roma non abbia fatto registrare quella crescita che ci si poteva aspettare. Rispetto a due anni fa non c’è più Totti come leader della squadra, in difesa c’è Rudiger e non Benatia. Qualche passo indietro è stato compiuto.

Fabio Belli

TEMPI BELLI – La tu’ mamma e il su’ babbo (di Milinkovic)

Se sono laziale, lo devo al mi’ babbo. Non è la retorica del “Di padre in figlio“, che poi tanto retorica non è visto che è diventata una colonna dell’iconografia laziale. In fondo è stato il babbo a portare allo stadio molti di noi, a riempire di fascino quella squadra che, per chi laziale c’è diventato nel pieno degli anni ottanta, di fascino ne aveva pochino, a parte quello delle imprese pazze e impossibili che ai bambini in fondo piacciono.

L’unica cosa da sottolineare è che il mi’ babbo non lo chiamavo mica babbo. Non lo si chiamava babbo, quando si andava a vedere la Lazio c’erano tanti papà, come si dice a Roma. Il mi’ babbo, la tu’ mamma, queste strane locuzioni a otto anni cominciavi a sentirli quando la squadra viola veniva a giocare all’Olimpico. Quelli viola, così simili e così diversi dai romani. Sanguigni e impulsivi, ma anche un po’ più livorosi, amari. La battuta grassa e pacioccona di papà nostro contro quella tagliente e più velenosa di babbo loro. Meglio noi, è normale pensarlo in fondo: a otto anni come trentacinque.

… della tu’ mamma!!!” quelli viola lo ripetono spesso. Ricordo una volta in particolare, loro segnarono (Orlando, mi pare), noi con Zoff in panchina rimontammo con Riedle e Ruben Sosa. O Ruben Sosa e Riedle, vado a braccio senza Wikipedia perché oggi è bello sforzare la memoria. Quella volta i babbi si incazzarono parecchio, era il 1991, e i papà intorno a noi ridevano. Le mamme erano invece citate ma poco presenti, oggi come 25 anni dopo. Solo che stavolta si giocava in casa loro e, al terzo gol, ne sono uscite fuori di tutti i colori.

Noi però che quelli viola abbiamo imparato a conoscerli benissimo, proprio perché tanto simili a noi e al tempo stesso così diversi, sappiamo bene che non è stato né Felipe a farli incazzare, né il buon vecchio Berisha (mortacci, altro che maremma…) a dargli false speranze. Chi li ha mandati fuori di testa è stato Milinkovic-Savic. Sergej al “Franchi“, nonostante fosse al primo gol in Serie A, c’era già stato. E forse aveva parlato col su’ babbo, che a furia di sentire babbo di qua, babbo di là, gli avrà detto in serbo stretto: “Ma quale babbo, non ti azzardare, io sono papà!”.

La differenza è tutta qua, un babbo che ha preferito essere papà, e una linguaccia di fuori. Alla tu’ mamma, ovviamente.

Fabio Belli

Vieri e la sua reazione ‘divertita’ a quel rimprovero di Eriksson…

0

Anche a Miami, dove le distrazioni (vedi donne) certo non mancano, Christian Vieri e il calcio continuano a essere una e una cosa sola. A dimostrarlo lo stesso ex centravanti, che, ai microfoni di Radio Deejay, ha raccontato un divertente aneddoto risalente alla sua esperienza con la maglia della Lazio: “La sfuriata di un mio allenatore che ricordo di più? Beh quella di Eriksson, che, l’anno in cui sono stato a Roma, una volta, nell’intervallo di una partita, ci ha guardato arrabbiato e ha esclamato ‘Cavoli ragazzi, dobbiamo essere più veloci’. Io, per tutta risposta, sono corso in bagno a ridere“.

Salernitana, due laziali si oppongono al trasferimento

L’acquisto di Ronaldo dall’Empoli sarà con tutta probabilità l’unico intreccio di mercato tra Lazio Salernitana in questa sessione di gennaio. Dalla Capitale non si muoveranno infatti verso la Campania né Oikonomidis né Braafheid, accostati in queste ore all’altra società del patron biancoceleste Lotito. L’esterno ex Primavera, al momento impegnato con l’Under 23 australiana, ha infatti spento sul nascere ogni trattativa con un netto rifiuto. Stesso discorso per l’olandese, reduce dalla ‘prima’ stagionale contro la Fiorentina, che si è mostrato alquanto scettico sulla possibilità di scendere di categoria. Per rinforzare la squadra allenata da mister Torrente, dunque, il presidente Lotito dovrà guardare altrove…

Nuovo arrivo in casa Lazio (ma per poco tempo)

La Lazio acquista Ronaldo dall’Empoli e lo gira in prestito alla Salernitana. Dopo l’ufficialità di Bisevac questa è la seconda manovra di mercato dei biancocelesti, come riportato dall’esperto di mercato Gianluca di Marzio sul proprio portale. Il giocatore, dal cognome importante, ha sottoscritto con la Lazio un contratto di tre anni e mezzo ma appunto vestirà la maglia biancoceleste a partire dalla prossima stagione. Ad andare in prestito alla Salernitana, secondo al Società, erano destinati anche Oikonomidis e Braafheeid ma entrambi – come scrive il Corriere dello Sport – hanno rifiutato il trasferimento.

Un romano sul tetto del mondo: Giovanni de Carolis è campione WBA

Il cielo è azzuro sopra Offenburg“, cittadina tedesca vicina al confine francese, un tempo forte militare romano fatto costruire dall’imperatore Vespasiano. Giovanni de Carolis ha compiuto l’impresa: il 31enne romano ha sconfitto il tedesco Vincent Feigenbutz in un incontro valido per la corona mondiale dei pesi supermedi, versione WBA, e lo ha fatto senza diritto di appello con un KO tecnico all’undicesima ripresa. Una vittoria meritata per il pugile dell’EUR, in grado di imporre il proprio stile di lotta aggressivo sin dalle prime battute del match. Per de Carolis si tratta di una rivincita: il 17 ottobre dello scorso anno era stato sconfitto dal tedesco con un verdetto più che discutibile sul ring di Karlsruhe, dopo una prova molto convincente. Non c’è stata storia questa volta, de Carolis ha spento ogni velleità del campione uscente, più giovane di lui di ben 11 anni, con un’impeccabile prova di forza e maturità, non concedendo respiro all’avversario in un match tatticamente perfetto. Il diretto sinistro del romano è stato preciso e puntuale e ha impedito a Feigenbutz di scatenare i suoi colpi migliori. Si tratta di un vero e proprio capolavoro di tecnica e sacrificio, di dedizione e serietà. A 31 anni Giovanni de Carolis corona il suo sogno e riporta in Italia una corona mondiale che mancava da quasi 8 anni, quando sul tetto del mondo c’era il milanese Giacobbe Fragomeni. “Raccolgo il lavoro di una vita“, le prima parole del pugile appartenente alla BBT di Davide Buccioni, promotion ai vertici della boxe italiana e romana in particolare, che per la prima volta dopo 14 anni di eventi vede un suo pugile arrivare ad un traguardo del genere. Per adesso appare prematuro fare previsioni per il futuro: Giovanni de Carolis si gode il suo meritato momento di gloria, in un’impresa poco pubblicizzata a livello mediatico ma che, si spera, possa risvegliare anche in Italia la passione per la nobile arte del pugilato. A Giovanni de Carolis e a tutto il suo staff vanno i più sinceri complimenti da tutta la redazione di Laziochannel.it, con la speranza che un giorno non troppo lontano egli possa difendere il suo titolo del mondo in casa, nella splendida cornice che solo una città come Roma può offrire.

 

Giulio Piras

SERIE A – Il punto sulla 19^ giornata

Serie A la 19^ giornata, ultima del girone d’andata, è stata abbastanza positiva soprattutto per i colori biancocelesti, visto l’ottima gara dei ragazzi di Pioli al Franchi di Firenze. In vetta invece il Napoli, dopo la vittoria roboante al Matusa di Frosinone per 5-1 (Albiol al 20′, Higuaín al 30′ su rigore e al 60′, Hamsik al 59′, Gabbiadini al 71′ e Sammarco al 80′ per la rete della bandiera ciociara), ha conquistato il titolo di Campione d’inverno, anche grazie al contemporaneo stop dell’Inter in casa contro il Sassuolo (oltre l’extra time Berardi firma il successo emiliano su calcio di rigore). La frenata della squadra di Mancini ha mischiato le carte in vetta in un campionato che si dimostra sempre più entusiasmante per la corsa al titolo. La Juventus, balbettante di inizio stagione, è tornata la squadra schiacciasassi della passata stagione infilando contro la Sampdoria la nona vittoria consecutiva e conquistando così il secondo posto a due punti dal Napoli campione d’inverno (in goal Pogba al 17′, Kedira al 46′ e Cassano al 64′).

CRISI ROMA – Dietro al gruppo di testa leggermente più staccata la Fiorentina, sconfitta in casa dalla Lazio nell’anticipo del sabato delle 18:00, e poi la Roma ancora più indietro a 7 punti dal primo posto. I giallorossi contro il Milan non vanno oltre il pari per 1-1 (Rüdiger al 4′ e Kucka al 50′)  e Garcia è vicino all’addio. Il pari dell’Olimpico, contemporaneamente, da ossigeno a Sinisa Mihajlovic, anche lui nell’occhio del ciclone. In classifica fra Roma e Milan troviamo le sorprese Sassuolo ed Empoli, quest’ultimo corsaro a Torino (Maccarone al 56′).

LE ALTRE –  La primissima gara della 19^ giornata è stata l’importante vittoria interna, in chiave salvezza, del Carpi per 2-1 contro l’Udinese (Pasciuti al 26′, Lollo al 70′ e Duván Zapata al 72′). In coda inoltre l’importante successo esterno per 2-0 del Genoa in casa dell’Atalanta (Dzemaili al 79′ e Pavoletti al 81′), la vittoria del Chievo a Bologna (Pepe al 79′) e la vittoria di misura, sempre in trasferta, del Palermo al Bentegodi di Verona (Vázquez al 27′). Nonostante la vittoria Ballardini e sempre più vicino all’esonero, soprattutto alla luce della spaccatura che si è venuta a creare all’interno dello spogliatoio rosanero fra allenatore e giocatori.

RISULTATI Serie A 19^ giornata

Sabato 09 Gennaio 2016

Carpi-Udinese: 2 – 1
Fiorentina-Lazio: 1 – 3
Roma-Milan: 1 – 1

Domenica 10 Gennaio 2016

Inter-Sassuolo: 0 – 1
Atalanta-Genoa: 0 – 2
Bologna-Chievo: 0 – 1
Frosinone-Napoli: 1 – 5
Verona-Palermo: 0 – 1
Torino-Empoli: 0 – 1
Sampdoria-Juve: 1 – 2

RASSEGNA STAMPA – Lazio, Pioli si gode la ‘bella gioventù’

Difficile capirci qualcosa con questa Lazio. Capace di imprese come con la Fiorentina oppure come quella di San Siro contro l’Inter prima di Natale, ma allo stesso tempo in grado di pareggiare in casa con il Carpi chiudendo senza nemmeno un tiro in porta. Ovviamente a Pioli piace molto di più la prima versione, quella che a Firenze è riuscita ad annullare la squadra più bella del campionato con un’ordinata prova in fase difensiva, colpendo poi con intelligenza e cinismo davanti.

LA BELLA GIOVENTÙ, VIVA E FOLLE  –  Difficile trovare qualche biancoceleste che non sia andato oltre la piena sufficienza: Biglia ha dimostrato ancora una volta di essere imprescindibile per questa squadra, Candreva ha sfornato come sempre assist a profusione, la coppia centrale Mauricio-Hoedt ha saputo reggere bene l’urto di Kalinic&co. e così via. E il sapore di questi tre punti diventa ancora più gustoso se si guardano le carte d’identità dei tre giocatori andati a segno: “l’acqua santa” 22enne Felipe Anderson e i due “diavoli” di 20 anni Keita e Milinkovic. Decisamente una “bella gioventù“, tanto per citare una celebre canzone di Renato Zero. Il cantante la definiva “viva da confonderci le idee, folle ancor più delle maree“.

Fonte : La Repubblica

RASSEGNA STAMPA – Tare a caccia di un altro difensore. Rispunta Boly

Occhio a Geuvanio da Ilha das Flores, è il numero 11 del Santos, è finito nel mirino della Lazio. Un colpo «alla Felipe Anderson», un altro predestinato a Formello, un fantasista esterno classe 1992. Il direttore sportivo Tare lo ha individuato da qualche mese, si tratta di una pista segreta, in Brasile però se ne parla da giorni: operazione da 5 milioni di euro, contratto in scadenza 2017 e nessuna intenzione di rinnovare. Geuvanio ha voglia di grande calcio (nel 2015 ha collezionato 28 presenze, 6 gol e 4 assist), una settimana fa ha rifiutato un’offerta irrinunciabile dalla Cina, sogna l’Europa e soprattutto l’Italia. È un affare legato al futuro di FA10, difficilmente andrà in porto a gennaio, si lavora con discreto anticipo per la prossima stagione.

In difesa, dopo l’acquisto di Bisevac, potrebbe sbarcare a Roma anche un altro centrale. Interessano Cabral del Celta Vigo (mancino con passaporto comunitario) e Boly dello Sporting Braga: è un calciatore francese, si è messo in mostra durante il campionato portoghese, è seguito dai grandi club europei. Si tratterebbe quindi di un colpo interessante, l’indiscrezione era stata lanciata prima di Natale dal quotidiano Abola, ha trovato qualche conferma con il passare dei giorni. Tutto però dipende dal futuro di Gentiletti: l’argentino vorrebbe restare, la società invece preferirebbe mandarlo in prestito per sei mesi, nelle ultime ore è spuntato il Verona di Del Neri.

Fonte : Il Tempo