Cristian Ledesma ha rescisso il contratto che lo legava al Santos e quindi ora è libero di trovarsi una nuova sistemazione. Il centrocampista italo-argentino potrebbe tornare in Italia. Infatti, secondo quanto appreso dalla nostra redazione, su di lui ci sarebbe la Sampdoria di Montella e Ferrero. L’ostacolo principale al buon esito della trattativa sarebbe rappresentato dall’entourage del calciatore. Si attendono però sviluppi importanti. A una decina di giorni dalla fine del mercato, ogni giorno potrebbe davvero essere quello buono per la svolta definitiva.
Quentin Tarantino e i suoi odiosi otto a Roma. Il regista, neo vincitore del Golden Globe, del Critic’s Choice Award e candidato all’Oscar per la colonna sonora del film, Ennio Morricone, accompagnato dagli interpreti Kurt Russell e Michael Madsen e il produttore Harvey Weinstein presenterà a Roma il 28 Gennaio. Una serata evento a Cinecittà Studios, nel Teatro 5 di Fellini per l’anteprima italiana del film, un’esclusiva per l’Italia Leone Film Group in collaborazione con Rai Cinema, in sala dal 4 febbraio. L’anteprima in 70 mm versione integrale sarà caratterizzata dal numero 8, vedrà la partecipazione di 888 invitati, così come ha voluto Tarantino. Per il Teatro 5 una scenografia innevata, con riferimenti espliciti e spettacolari alla trama del film e al centro la locanda, dove tutto accade. Grazie a 01Distribution la programmazione in 70 mm del Teatro 5 proseguirà per il pubblico fino al 28 Febbraio, dando il via alla rassegna Cinecittà Winter Film Show.
Secondo quanto riferito dal Corriere dello Sport la pista che porta al difensore senegalese Dramé, classe 85, di proprietà dell’Atalanta è molto più che un’ipotesi. Pare infatti ci siano stati diversi contatti tra Lotito e Percassi, numero uno bergamasco, con quest’ultimo disposto a trattare la cessione del giocatore a patto che le prossime due giornate di campionato portino punti in cascina nerazzurra. Dramé occuperebbe la casella dei terzini, facendo rifiatare Stefan Radu, e rinfoltirebbe, seppur in parte un reparto che ultimamente ha visto parecchie defezioni.
Che la Lazio avesse une rete fitta di collaboratori era un dato oggettivo, non si può fare mercato spendendo poco pur rimanendo competitivi, e in questo Tare & Lotito sono dei maestri. Un nome che in questi giorni sta occupando le prime pagine biancocelesti è Mario Giuffredi, non un giocatore, bensì l’agente, il che fa riflettere su quanto “fitta” possa essere la trama tra l’agente e la società. Il nome che in questi giorni riecheggia è quello di Ronaldo, centrocampista acquistato dall’Empoli e girato in prestito alla Salernitana.
I più scettici credono ci sia sotto dell’altro e si ha la convinzione che quest’ultimo sia soltanto un “parafulmine” per altre trattative. La Lazio è da tempo interessata a Mario Rui, gioiello dell’agente sopra citato e oggetto di mercato, insieme ad altri giovani interessanti che fanno parte della sua scuderia tra cui Buchel e Valdifiori, l’appena diciottenne Dioussé, tutti facenti parte dell’Empoli (guarda caso). L’agente smentisce qualsiasi ipotesi: “Non ci sono stati movimenti. Sono tutti giocatori mieiad eccezione di Diousséma non ho mai parlato di questi giocatori con la Lazìo”.
Che queste corsie preferenziali possano portare ad un accordo bruciando il tempo della concorrenza (Mancini pare interessato a qualcuno di loro) soltanto il tempo ce lo dirà, ma bisognerà fare presto, con l’infermeria piena occorrerà operare al meglio per dare una “decisiva” svolta alla stagione calcistica in corso.
Sono state annunciate qualche giorno fa, le candidatureagli 88esimi Academy Awards. C’è grande attesa per la premiazione che si terrà Domenica 28 febbraio 2016 (in Italia nella notte tra domenica e lunedì) al Dolby Theatre di Los Angeles.
Revenant – Redivivo, già vincitore del Golden Globe, è il papabile per vincere la statuetta come miglior film. Seguito dal reboot Mad Max: Fury Road, con Tom Hardy nel ruolo che negli anni 80 rese celebre Mel Gibson. Altresì il regista Iñárritu potrebbe bissare il successo dell’anno scorso e vincere il suo secondo Oscar come miglior regista. Sarà un testa a testa con George Miller regista per l’appunto di Mad Max. Si prepara ad alzare la sua prima statuetta Leonardo Di Caprio alla sua sesta nomination. Quest’anno l’attore dalle origini italiane sembra il favorito assoluto per l’Oscar come miglior attore protagonista, per buona pace di Michael Fassbender che ha egregiamente interpretato Steve Jobs nell’omonimo film biografico. Questo il comunicato diramato dall’attore di Los Angeles dopo la notizia della sua nomination: “Sono molto grato all’Academy per il loro riconoscimento a questo film. Revenant è stata una delle esperienze più gratificanti e di collaborazione della mia vita. Niente di tutto questo sarebbe stato possibile senza il talento, la visione e la determinazione di Alejandro (González Iñárritu). Una dedica alla nostra troupe che merita di condividere questo momento. Insieme hanno creato un’esperienza cinematografica unica. Complimenti a tutti i miei colleghi candidati in questa stagione. Grazie all’Academy”. Grande escluso a sorpresa dalla nomination come miglior film Carol.
Cantante pop e attrice, la favorita come miglior attrice protagonista è la sorprendente Brie Larson per il film drammatico Room. L’attrice statunitense se la giocherà fino alla fine con Saoirse Ronan per la sua interpretazione in Brooklyn e con Cate Blanchett in Carol. Da menzionare anche la ragazza prodigio Jennifer Lawrence, fresca vincitrice del Golden Globe, che a soli 25 anni ha già collezionato la sua quarta nomination agli Oscar (record assoluto).
Per quanto riguarda il ruolo di miglior attore non protagonista favorito Mark Rylance per la sua interpretazione della spia russa ne Il ponte delle spie che “salirà sul ring” contro Sylvester Stallone, per la settima volta nei panni dell’ex pugile Rocky Balboa nel film Creed. Per il premio come miglior attrice non protagonista le favorite sono Rooney Mara (Carol) e Alicia Vikander (The Danish Girl). Per la categoria miglior film d’animazione pare abbastanza scontata la vittoria di Inside Out, ultimo capolavoro della Disney Pixar.
Menzione speciale per Ennio Morricone orgoglio nostrano, cui colonna sonora per il film di TarantinoThe Hateful Eight è stata candidata all’Oscar. Queste le parole del compositore romano: “Quando Quentin mi ha chiesto la prima volta di scrivere la colonna sonora per il suo nuovo western, ho detto di no.Ma il signor Tarantino è un uomo astuto e ha lasciato la sceneggiatura da leggere a mia moglie Maria. Lui aveva notato che lei è il capo in casa nostra. Maria ha capito subito quanto brillante fosse la sceneggiatura che Quentin aveva scritto per The Hateful Eight e mi ha detto senza mezzi termini che avrei dovuto farlo. Sono così felice di averlo fatto. Lavorare alla mia età con un regista così giovane e brillante è stato un piacere. Lui aveva solo un anno quando scrissi la mia prima colonna sonora per Sergio Leone e Per un pugno di dollari. E’ anche un profondo onore e sono molto grato di ricevere questa prestigiosa nomination per aver svolto la professione che amo. La ricevo anche a nome di Quentin Tarantino, Weinstein Company e tutto il cast e la troupe di questo straordinario film. E naturalmente la ricevo a nome della mia capace moglie Maria”.
Tanto entusiasmo intorno a questi premi Oscar ma anche tante critiche. Il regista Spike Lee ha declinato l’invito dell’Academy per via dall’assenza di candidati di colore nella premiazione. E’ il secondo anno consecutivo che accade e Lee ha mostrato il suo disappunto lanciando in rete l’hashtag #OscarSoWhite e scrivendo su instagram il suo dissenso: “Com’è possibile che per il secondo anno consecutivo, tutti e 20 gli attori nominati siano bianchi? E non parliamo delle altre categorie. 40 attori bianchi in 2 anni e nessun afro! (..) Per troppi anni, ogni volta che le nomination agli Oscar vengono annunciate, i media mi telefonano per chiedermi che cosa penso della mancanza di candidati afroamericani. Stavolta, però, vorrei chiedere ai media di domandare a tutti i nominati e ai capi degli studio che cosa pensino loro di questi candidati totalmente bianchi”.
Una foto pubblicata da Spike Lee (@officialspikelee) in data:
Tanti personaggi del mondo dello spettacolo gli hanno fatto eco, tra cui Lupita Nyong’o vincitrice nel 2014 dell’Oscar come miglior attrice non protagonista nel film 12 anni schiavo. Queste le parole dell’attrice keniota: “Sono davvero contrariata dalla mancata inclusione di attori di colore nelle nomination agli Oscar 2016. Mi fa pensare a pregiudizi inconsci a cosa meriti prestigio nella nostra cultura. I premi non dovrebbero dettare i termini dell’arte nella nostra moderna società, ma dovrebbero portare a una diversa riflessione sul meglio che la nostra arte ha da offrire. Io sto con i miei coetanei che lottano per un cambiamento per espandere le storie che raccontano e per il riconoscimento delle persone che gliele hanno narrate”.
Ecco l’elenco completo delle nomination
Miglior film La grande scommessa
Il ponte delle spie
Brooklyn
Mad Max: Fury Road
Sopravvissuto – The Martian
Revenant
Room
Il caso Spotlight
Miglior regia Adam McKay – La grande scommessa
George Miller – Mad Max: Fury Road
Alejandro Gonzales Inarritu – Revenant
Lenny Abrahamson – Room
Tom McCarthy – Il caso Spotlight
Miglior attore protagonista
Bryan Cranston – Trumbo
Matt Damon – Sopravvissuto -The Martian
Leonardo DiCaprio – Revenant
Michael Fassbender – Steve Jobs
Eddie Redmayne – The Danish Girl
Miglior attrice protagonista
Cate Blanchett – Carol
Brie Larson – Room
Jennifer Lawrence – Joy
Charlotte Rampling – 45 anni
Saorsie Ronan – Brooklyn
Miglior attore non protagonista Christian Bale – La grande scommessa
Tom Hardy – Revenant
Mark Rylance – Il ponte delle spie
Mark Ruffalo – Spotlight
Sylvester Stallone – Creed
Miglior attrice non protagonista
Jennifer Jason Leigh – The Hateful Eight
Rooney Mara – Carol
Rachel McAdams – Spotlight
Alicia Vikander – The Danish Girl
Kate Winslet – Steve Jobs
Miglior sceneggiatura originale
Il ponte delle spie
Ex Machina
Inside Out
Spotlight
Straight Outta Compton
Miglior sceneggiatura non originale La grande scommessa
Brooklyn
Carol
The Martian
Room
Miglior film straniero
El abrazo del serpiente (Colombia)
Mustang (Francia)
Il figlio di Saul (Ungheria)
Theeh (Giordania)
A War (Danimarca)
Miglior film d’animazione
Anomalisa
Boy and the World
Inside Out
Shaun – vita da pecora
Quando c’era Marnie
Miglior montaggio La grande scommessa
Mad Max Fury Road
Revenant
Spotlight
Star Wars: il risveglio della Forza
Miglior scenografia Il ponte delle spie
The Danish Girl
Mad Max: Fury Road
Sopravvissuto – The Martian
Revenant
Miglior fotografia Carol
The Hateful Eight
Mad Max Fury Road
Revenant
Sicario
Migliori costumi Carol
Cenerentola
The Danish Girl
Mad Max Fury Road
Revenant
Miglior trucco e acconciature Mad Max: Fury Road
Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve
Revenant
Migliori effetti speciali Ex Machina
Mad Max: Fury Road
Sopravvissuto – The Martian
Revenant
Star Wars: il risveglio della Forza
Miglior sonoro Il ponte delle spie
Mad Max: Fury Road
Sopravvissuto – The Martian
Revenant
Star Wars: il risveglio della Forza
Miglior montaggio sonoro Mad Max: Fury Road
Sopravvissuto – The Martian
Revenant
Sicario
Star Wars: il risveglio della Forza
Miglior colonna sonora originale Il ponte delle spie
Carol
The Hateful Eight
Sicario
Star Wars: il risveglio della Forza
Miglior canzone
Earned It – 50 sfumature di grigio
Manta Ray – Racing Extinction
Simple Song #3 – Youth
Til It Happens To You – The Hunting Ground
Writing’s On the Wall – Spectre
Miglior documentario
Amy
Cartel Land
The Look of Silence
What Happened, Miss Simone?
Winter of Fire: Ukraine’s Fight for Freedom
Miglior corto documentario
Body Team 12
Chan, beyond the Lines
Claude Lanzmann: Spectres of the Shoah
A Girl in the River: The Price of Forgiveness
Last Day of Freedom
Miglior cortometraggio
Ave Maria
Day One
Everything Will Be OK
Shok
Stutterer
Miglior cortometraggio d’animazione Bear Story
Prologue
Sanjay’s Super Team
We Can’t Live without Cosmos
World of Tomorrow
Questa notte sul Lungotevere Flaminio a Roma un palazzo è collassato su se stesso. A quanto riportano i vigili del fuoco non ci sarebbero vittime o feriti. Il cedimento avrebbe riguardato quinto, sesto e settimo piano di un edificio al civico 70, vicino al teatro Olimpico. Secondo le prime informazioni il palazzo sarebbe stato evacuato poco prima del cedimento in seguito a una segnalazione fatta ai pompieri da parte di una residente che, sentendo scricchiolii e rumori strani, si era insospettita. Subito intervenuti, i vigili del fuoco e quelli urbani hanno fatto in tempo ad evacuare le famiglie residenti nello stabile. Il crollo sarebbe avvenuto davanti agli occhi degli inquilini appena usciti dal palazzo.
Chiuso lungotevere – A seguito del crollo parziale della palazzina, avvenuto in piazza Gentile da Fabriano, il traffico è stato chiuso su Lungotevere Flaminio, nel tratto che va da piazza Gentile da Fabriano a Ponte Duca D’Aosta (Stadio Olimpico). La polizia locale “invita i cittadini a percorrere strade alternative”.
Come spiegato dal comando dei vigili “per limitare al massimo l’intenso traffico che si verrà a creare, la polizia locale invita i cittadini a percorrere strade alternative. In particolare è opportuno deviare il percorso così: per i veicoli che provengono da sud, ossia da lungotevere delle Navi, spostarsi prima possibile verso il quartiere Prati attraversando il Tevere o dall’altro lato (Belle Arti/ Flaminia/Parioli/Auditorium). Per veicoli che provengono da Nord (Ponte Milvio) spostarsi prima possibile sul lato di via di Tor di Quinto/Stadio Olimpico. Sono stati attivati tutti i mezzi informativi per avvisare la cittadinanza”.
Fonte: Ansa
Di seguito il video post-incidente pubblicato da Ansa.it:
Il medico sociale biancoceleste Stefano Salvatori, intervenendo a Lazio Style Radio, ha fatto il punto sugli infortunati dopo la sfida di Coppa Italia con la Juve: “Per Lucas Biglia gli esami hanno escluso una problematica importante a livello osseo. Soffre di una tendinopatia post-traumatica del tibiale anteriore, ma non ci sono lesioni. Il ragazzo osserverà un periodo di riposo e manterrà il tutore che è stato già applicato ieri sera. Mauricio invece ha subito un infortunio muscolare. Nella notte ha riportato anche una sindrome influenzale, non ha fatto il lavoro di scarico. Il sospetto è che si tratti di una contrattura dei muscoli flessori della coscia. Seguiranno accertamenti ma è difficile possa giocare conro il Chievo. Basta ha lavorato con il gruppo, per Marchetti e Gentiletti non ci sono grandi cambiamenti, lavoreremo per la prossima settimana, in modo da inserirli in squadra da lunedì”.
Dai quarti di finale con la Juve la Lazio di Pioli torna a casa con una sconfitta (l’ennesima contro i bianconeri) e l’infortunio di Biglia, uscito in lacrime all’88’ per una pallonata sulla caviglia. Oltre al danno, la beffa. E non di quelle di poco conto: perché l’importanza del centrocampista argentino per il gioco di Pioli è cosa nota, la sua assenza ha già pesato abbondantemente nel periodo in cui il capitano è rimasto fuori per un problema muscolare al polpaccio. Gare che hanno dimostrato l’esistenza di due Lazio diverse: quella con Biglia e quella senza Biglia. Ecco perché le smorfie di dolore che hanno accompagnato la sua uscita in barella hanno fatto trattenere il fiato a tutto l’ambiente biancoceleste.
Una buona notizia, dopo il triste addio alla Coppa: finalmente si rivede Basta in gruppo, ma con la pubalgia meglio fare sempre gli scongiuri del caso. Ripresa alle 10.30 oggi a Formello, riscaldamento in palestra, poi scarico per i reduci della Juve e normale allenamento per gli altri, Dusan compreso. Il serbo partecipa anche alla sfida in famiglia finale, dopo un mese e mezzo. Si attendono ora conferme nelle prossime sedute per rivederlo tra i convocati per domenica pomeriggio. Non ce la faranno invece nemmeno col Chievo, Marchetti e Gentiletti, ancora assenti: «Si aggregheranno ai compagni soltanto lunedì», spiega oggi lo staff medico biancoceleste. Che pure aveva stimato il loro ritorno già oggi in campo.
L’Isis celebra i jihadisti che hanno compiuto l’attacco a Parigi il 13 novembre e per la prima volta ne pubblica una foto e anche i nomi di alcuni di loro, o meglio i soprannomi che ne indicano il Paese di origine: tre belgi, tre francesi e due iracheni. Si tratta di un’immagine realizzata come una sorta di collage, che compare nell’ultimo numero della sua rivista ‘Dabiq’, come rende noto il Site. Vi si vedono nove uomini in divisa mimetica. Non vi figura però il ‘fuggitivo’ Salah Abdeslam. Il tutto è corredato da una scritta in cui afferma ‘Solo terrore’ e si auspica: “Che Parigi serva di lezione a quei Paesi che desiderano fare attenzione”. Lo sfondo della foto è Parigi con la Tour Eiffel. Fonte: Ansa
Non è un bel periodo per Ogenyi Onazi, dopo la sosta natalizia il nigeriano non ha praticamente mai giocato eccetto contro il Carpi. Il suo agente Stephen Makinwa ai microfoni di tuttomercatoweb ha spiegato la situazione: “E’ un giocatore di valore, è normale che ci siano degli interessamenti. Però stiamo valutando, non c’è ancora un’offerta concreta. E’ legato all’ambiente, ma è giovane, vuole giocare ed avere spazio come tutti i ragazzi. Vuole mantenere la Nazionale, vuole far bene: vorrebbe farlo con la Lazio, ma se non ce ne fosse la possibilità, allora meglio provare un’altra squadra”.
L’esperto difensore/centrocampista del Barcellona, Javier Mascherano, è stato condannato ad un anno di carcere. La sentenza emessa dal giudice è avvenuta causa evasione fiscale del calciatore blaugrana. L’argentino, che era stato già condannato a pagare una somma di 1,5 milioni al Fisco, ora rischia grosso per nuovi reati di evasione fiscale. Ma l’estrema pena del carcere non dovrebbe esserci. Infatti il suo avvocato ha già fatto richiesta di commutare la pena in una multa salata. Al momento la richiesta è di 800 mila euro da pagare come risarcimento. Non sono da escludere altre somme da devolvere al Fisco per estinguere così ogni suo debito.
In attesa che il tribunale madrileno ci dica quanto è davvero costato Neymar, Gareth Bale rimane ad oggi il calciatore più caro del mondo.
Il sito ‘Football Leaks‘ ha fatto arrivare nelle redazioni di alcuni quotidiani spagnoli il contratto firmato il 31 agosto del 2013 tra Tottenham e Real Madrid per il passaggio del giocatore gallese da un club all’altro, e la lettura oltre che insolita è ovviamente interessante. Si fa finalmente chiarezza sul prezzo. Il Real Madrid da allora si è sempre ostinato a dire che l’attaccante era costato 91 milioni di euro e non 100 milioni, per cercare di ridurre il prezzo di fronte all’opinione pubblica e soprattutto per non far irritare il suscettibile Cristiano Ronaldo lasciando al portoghese il titolo di calciatore più caro del pianeta. CR7 infatti fu pagato ben 96 milioni di euro quando fu preso dallo United nel 2009. La cosa stava tanto a cuore al Real Madrid che ha fatto inserire nel contratto, punto 15, una clausola secondo la quale il Tottenhamsi impegnava a confermare la cifra di 91 milioni di euro nelle sue esternazioni pubbliche.
Il prezzo però era in realtà di 100 milioni, anzi potrebbe essere addirittura superiore: nel contratto si parla di un ammontare complessivo pari a 78.171,939 sterline, che al cambio fissato nello stesso contratto erano pari a 91.589,842 euro. Se il Madrid avesse pagato subito la cifra totale dell’acquisto avrebbe ottenuto uno sconto con il prezzo finale fissato a 87.010,350 euro (cifra alla quale era stato già dedotto il 5% dei diritti di formazione imposto dalla Fifa). Ma visto che il club di Florentino Perez ha scelto la seconda opzione, quella di pagare in 4 rate, la cifra finale con un aumento del 6% è ascesa a 99.743,52 euro. Le prime tre rate da 24.935,895 euro erano da pagare 10 giorni dopo la firma e poi entro il 24 luglio del 2014 e del 2015. L’ultima tranche deve raggiungere il conto del Tottenham entro il 24 luglio di quest’anno ed è stata fissata in 21.282,787 sterline.
E non è finita qua. C’è un altra curiosità legata al campione gallese: il Tottenham infatti si è riservato la possibilità di riprendersi Bale in caso il Madrid lo voglia rivendere a un club di Premier League. Fino al 30 giugno del 2019 il club londinese avrà una prelazione, se il Madrid troverà un acquirente in Inghilterra dovrà comunicarlo al Tottenham e gli Spurs avranno 72 ore di tempo per migliorare l’eventuale offerta. Fino al settembre scorso se il Madrid avesse venduto Bale in Inghilterra il Tottenham avrebbe incassato 10 milioni di sterline. Il Madrid dal canto suo si è impegnato a far sì che Bale non parli male del Tittenham, dei suoi dirigenti e dei suoi impiegati.
“Non accetto accuse di omofobia, è solo un’offesa dettata dalla rabbia“. Maurizio Sarri è tornato così sugli insulti rivolti a Roberto Mancini nell’infuocato finale di gara di Napoli-Inter nei quarti di coppa Italia.
Il tecnico del Napoli, raggiunto a Castel Volturno dall’inviato di Striscia la Notizia che gli ha consegnato il Tapiro d’Oro, ha ribadito il proprio punto di vista sulla vicenda: “Una normale litigata da stress di fine partita, in un momento concitato è scappata qualche parola di troppo. Ho chiesto scusa a Mancini appena l’ho visto nello spogliatoio e poi pubblicamente. Non accetto accuse d’omofobia perché la mia storia parla d’altro: ho avuto due amici omosessuali che purtroppo sono morti“, ha sottolineato Sarri. “È un’offesa dettata dalla rabbia. Mi sono scusato con tutti gli omosessuali, più di così non posso fare. Purtroppo in campo, sotto stress, può succedere. La prossima volta cercherò di stare zitto, però temo di rivederti, perché per carattere ogni tanto mi scappa qualche parola di troppo“, ha aggiunto rivolgendosi all’inviato del programma di Canale 5.
Non ha segnato ma ci è andato molto vicino ed è comunque stato con la sua grinta una spina nel fianco per la difesa biancoceleste per tutti e 90′. Il giorno dopo la sifda tra Lazio e Juve, valida come quarti di finale di Coppa Italia, ai microfoni del canale tematico bianconero JuveTV è intervenuto Simone Zaza. Queste le sue parole: «Sono molto contento per questa vittoria: siamo in semifinale, e per me è la prima volta. La gara è stata molto difficile, e siamo stati bravi a prepararla bene. Alla fine siamo riusciti ad espugnare l’Olimpico. E’ mancato solo il gol, ieri sera, soprattutto per miei demeriti», ha confessato l’attaccante della nazionale di Conte. «Avrei potuto sfruttare meglio le occasioni in cui sono arrivato poco lucido, ma l’importante era vincere e l’abbiamo fatto».
Il Real Madrid è ancora una volta il club di calcio più ricco del mondo, mentre il Bayern Monaco è scivolato al quinto posto, la posizione più bassa in quasi un decennio, secondo quanto rivelato dal Deoitte Football Money League, la classifica dei club calcistici con i maggiori ricavi a cura di Deloitte. Il Real ha registrato un fatturato di 577 milioni di euro per la stagione 2014-15 guidando la speciale classifica per l’11esimo anno consecutivo. Le merengues precedono il Barcellona, salito al secondo posto con 560,8 milioni di euro, e il Manchester United, terzo con 519,5 milioni di euro.
I campioni di Francia del Paris Saint-Germain si piazzano al quarto posto a 480.4 milioni di euro con il Bayern a completare la top five con 474 milioni di euro. Poi dominio inglese con il Manchester City sesto con 463,5, seguito dall’Arsenal (435,5), il Chelsea (420) e il Liverpool (391,8). Chiude la top ten il primo club italiano, la Juventus, con 323,9 milioni di euro. Gli altri club italiani in classifica tra i primi 20 sono il Milan, 14esimo con 199,1 milioni di euro, la Roma 16esima con 180,4 e l’Inter 19esima con 164,8. Il Napoli paga l’eliminazione al preliminare di Champions precipitando dal 16° al 30° posto con 125.5 milioni di fatturato.
Due giornate di squalifica e multa di 20mila euro. E’ questa la sanzione inflitta dal giudice sportivo al tecnico del Napoli, Maurizio Sarri, per gli insulti all’allenatore dell’Inter, RobertoMancini, durante il match dei quarti di finale di coppa Italia vinto dai nerazzurri. Sarri, secondo quanto riferito dallo stesso Mancini a fine gara, si è rivolto al tecnico chiamandolo “frocio” e “finocchio“. Nelle sue motivazioni il giudice Gianpaolo Tosel parla solo di “epiteti pesantemente insultanti“, escludendo quindi la discriminazione di natura omofoba che il tecnico del Napoli avrebbe potuto pagare con una squalifica fino a quattro mesi. A Mancini, anche lui allontanato dall’arbitro dopo l’alterco con Sarri, è stata inflitta solo un’ammenda di 5 mila euro.
“Non creiamo occasioni perché secondo me abbiamo troppa paura in campo. Dobbiamo giocare senza paura, creare occasioni e tirare anche da lontano”. Queste sono state le parole di sfogo di Miroslav Kloseal termine della sconfitta in Tim Cup contro la Juventus di Allegri. Il campione tedesco ha denunciato un problema che ormai è sotto gli occhi di tutti…la LAZIO NON TIRA PIU’ IN PORTA. Sarà la paura di sbagliare, sa la paura di essere fischiati sta di fatto che la questione sta diventando sempre più preoccupante.
Già contro il Carpi si era manifestata in modo lampante questa anomalia, anche se la vittoria con la Fiorentina aveva indotto a pensare che quello fosse solo un mero episodio isolato, poi contro la Juventus c’è stata la conferma: è vero che affrontavi i campioni d’Italia in carica ricca di grandi giocatori, ma non è ammissibile che in una gara importantissima e stimolante come quella di mercoledì dove la Lazio aveva la grande possibilità di accedere alla semifinale di Tim Cup non si è riusciti a fare un tiro degno di questo nome. Neto, riserva di Buffon, non ha fatto una parata… Cioè la Lazio non ha mai tirato in porta se non all’inizio con Keita che ha cercato il palo lontano sprecando l’unica chance concessa dalla difesa bianconera. E’ vero che la difesa della Juventus è praticamente un bunker, ma se non si riesce a trovare gli stimoli giusti in una partita del genere riesce difficile capire dove trovare tali stimoli. I numeri confermano che la Lazio non è quasi scesa in campo contro la Juve. Nei primi 45′ era riuscita a contrastare l’armata bianconera sul piano del possesso (57% contro 43%), seppur quasi sterile. Nella ripresa invece i giocatori biancocelesti hanno perso quasi completamente la grinta e la determinazione, insomma non c’era la classica voglia di vincere. Lo dimostra il fatto che se si vanno ad analizzare le statistiche del match si riscontra che: la Lazio ha realizzato 4 tiri in 90′ e nessuno di questi ha centrato lo specchio della porta, mentre la Vecchia Signora ha fatto ben 18 tiri, di cui 6 nello specchio…Inutile aggiungere altro. Ma se la grande fama (e fame) di un avversario come la Juventus impedisce di andare troppo in la con le critiche, possiamo notare come il discorso non cambia molto se vediamo nell’arco di questi 5 mesi.
Nella speciale classifica dei tiri in Serie A, la Lazio occupa il nono posto dietro a squadre come Empoli e Udinese, con un totale di 193 tiri (84 in porta, 109 fuori). Al primo posto troviamo il Napoli con un totale di 269 tiri (di cui 128 in porta, 141 fuori).
Mancano sopratutto i tiri degli attaccanti. Del reparto offensivo spiccano solo i tiri di Keita (tra i meno utilizzati davanti in questa stagione), gli altri invece hanno numeri deprimenti. Senza contare il venir meno quest’anno anche dell’apporto dei centrocampisti, vera e propria arma vincente della scorsa stagione. Paradossalmente tra coloro che tirano di più in porta invece spunta proprio colui che fino ad ora sta deludendo tutte le aspettative, Felipe Anderson. Posizione in classifica – giocatore – tiri:
La speranza è che Pioli, da buon tecnico quale è, riesca a trovare la soluzione per impedire di buttare al vento la stagione. Forza e coraggio c’è tanto per fare tanto ancora.
Si sta parlando molto in questi giorni circa il prossimo sponsor tecncio della Lazio. Molte le voci che si stanno rincorrendo: dal probabile addio della Macron, poichè la Lazio non sarebbe rimasta soddisfatta delle divise fornite in questa stagione, e dalle presunte trattative con New Balance, Joma e Adidas (LEGGI QUI). Ma per ora la verità ancora non si conosce. Ma non dovrebbe tardare ad arrivare. Infatti, da indiscrezioni raccolte dalla redazione di Laziochannel.it, a breve la Macron dovrebbe emettere un comunicato per chiarire la vicenda. Probabile che si siano le smentite del caso con il prosieguo dell’accordo con la società di Lotito, ma non sono comunque escluse sorprese. Ai posteri l’ardua sentenza…
Francelino Matuzalem torna in corsa. Dopo l’addio al Verona, l’ex centrocampista della Lazio ha raggiunto l’accordo con il Miami FC. A sponsorizzarlo niente poco di meno che Alessandro Nesta, allenatore del club degli Stati Uniti. Ecco le parole della bandiera biancoceleste: “La sua carriera parla per lui, ha dimostrato di essere un giocatore esemplare”. Il brasiliano è pronto a ripartire. Con un sponsor di assoluto valore.