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Dabo parole d’amore verso i laziali: “Vi voglio bene”

Nei giorni in cui il popolo laziale è (tanto per cambiare) vittima di una lapidazione mediatica dopo gli ululati razzisti a Koulibaly in Lazio Napoli, un ex calciatore di colore spende parole d’amore nei confronti dei supporters biancocelesti. Il legame tra Ousmane Dabo e i laziali è rimasto forte nel corso degli anni e non solo per quel famoso rigore contro la Sampdoria che nel 2009 consegnò alla Lazio la Coppa Italia, ma soprattutto per le parole d’amore che il francese ha sempre speso per la tifoseria biancoceleste. Ieri è stato il compleanno di Ous e i laziali hanno preso d’assalto la sua pagina fb per fargli gli auguri. Di tutta risposta, questo il post che l’ex centrocampista ha pubblicato: “Ho ricevuto centinaia di messaggi di auguri quindi non posso rispondere a tutti, pero tengo a ringraziare con tutto il cuore tutti i miei amici italiani, specialmente i tantissimi Laziali che mi dimostrano sempre grande affetto vi voglio bene”.

Ho ricevuto centinaia di messaggi di auguri quindi non posso rispondere a tutti, pero tengo a ringraziare con tutto il…

Pubblicato da Ousmane Dabo su Martedì 9 febbraio 2016

TIM CUP PRIMAVERA – Murgia: “Stiamo facendo bene, dobbiamo continuare così”

Al termine della prima metà di gioco per commentare l’andamento della gara tra Inter e Lazio Primavera ai microfoni di Sportitalia è intervenuto Alessandro Murgia: “Dobbiamo continuare cosi e sfruttare le ripartenze. Per ora stiamo comandando il gioco, dovremo restare concentrati fino al termine. Il campo è in pessime condizioni ma cerchiamo di fare del nostro meglio per fare gol”.

TIM CUP PRIMAVERA – Vecchi: “Dobbiamo giocare senza pensare al risultato dell’andata”

A pochi minuti dall’inizio della semifinale di ritorno di Tim Cup Primavera ai microfoni di Sportitalia è intervenuto il tecnico nerazzurro Stefano Vecchi.

Che Inter vedremo oggi, una squadra a difesa del risultato ottenuto a Roma o un’Inter che cercherà di bissare il risultato dell’andata? “Ho detto ai miei ragazzi di giocare senza pensare alla gara di andata. Dobbiamo scendere in campo con la testa libera e convinti di poter fare la nostra gara senza pensare al risultato”.

Calendario fitto quello dei nerazzurri: “Abbiamo affrontato tutte le squadre, tolto il Milan, incontrate in queste settimane. Quindi è stato molto dispendioso sia mentalmente che fisicamente. Comunque i ragazzi stanno tenendo duro e anche oggi mi aspetto che facciano una buona partita”.

Mancini si aspetta tanto da Manaj e Gnoukouri: “Sono ragazzi chi arrivano dalla prima squadra, da loro ci aspettiamo tanto come è stato l’anno scorso con Azzoli che ogni tanto scendeva ad aiutarci. Manaj non giocava da molto tempo e ovviamente non è stato particolarmente brillante, spero che oggi possa far qualcosa in più. Anche da Gnoukouri ci aspettiamo tanto i due ragazzi è tanto che non giocano una partita intera quindi non sappiamo come si comporteranno in campo”.

Nel caso di finale possibile rivale la Juventus, ci ha pensato? L’importante è arrivarci in finale. E’ chiaro che ci penso, è uno stimolo in più per fare del nostro meglio oggi”.

Prima dell’incontro si è fermato a parlare a lungo con Inzaghi. Chissà se un domani la  stessa scena si possa rivedere su un campo di A: “Me lo auguro, sia per me che per lui. E’ tanto tempo che ci conosciamo, abbiamo seguito insieme i corsi da allenatore, è per quello siamo stati parecchio a parlare. Anche con Farris ho giocato. E’ uno staff che conosco da diverso tempo”.

SICUREZZA Stadio Olimpico – Il comunicato di Federsupporter: “Assurdo non invitare chi rappresenta i tifosi. Non siamo…”

AGGIORNAMENTO del 09/02, ore 15:00 – Come sappiamo oggi ci sarà la famosa riunione tra le società di Lazio e Roma e le istituzioni al fine di cercare una soluzione definitiva volta a portare i tifosi allo stadio. A riguardo, poco fa, il presidente della Federsupporters, Alfredo Parisi, ha rilasciato un comunicato su federsupporter.it, in merito a questa vicenda. Ecco il testo del comunicato: “Appresa la notizia di un incontro in data odierna tra la Prefettura di Roma, nella persona del Prefetto Gabrielli, le Società sportive AS Roma e SS Lazio e CONI Servizi, per esaminare la situazione concernente le Curve Nord e Sud dello Stadio Olimpico, Federsupporter, quale Ente esponenziale dei diritti e degli interessi collettivi dei sostenitori sportivi, esprime profondo rammarico per il fatto che, su una questione di primaria importanza per i tifosi, l’unico soggetto non invitato a partecipare sia stato chi, legittimamente, rappresenta i tifosi stessi. Questo non è certamente il modo migliore per perseguire quell’obiettivo di inclusione dei tifosi in un percorso di legalità, così come previsto nel Documento, al quale Federsupporter ha dato un apprezzato contributo, messo a punto nell’aprile 2014 dalla Task Force sulla sicurezza, costituita nell’ambito del Ministero dell’Interno, percorso di legalità sul quale Federsupporter si sta impegnando da tempo. Non si può continuare a considerare i tifosi esclusivamente come destinatari passivi di doveri, di obblighi, di divieti, quasi fossero cittadini e, soprattutto, consumatori di serie B, essendo, essi viceversa, i principali finanziatori, diretti ed indiretti, del sistema calcio e, più in generale, dell’intero sport nazionale“.

AGGIORNAMENTO del 09/02, ore 09:30 – Ci siamo. Andrà in scena oggi alle 16.30 il vertice in Prefettura con le autorità per trovare delle soluzioni che riportino la gente allo stadio. A presenziare all’incontro il prefetto Gabrielli, il questore Niccolò D’Angelo, un rappresentante del CONI Diego Nepi, il dg Baldissoni e il presidente della Lazio Claudio Lotito.

Nella riunione di domani convocata in Prefettura ci sarà un importante confronto tra Questura, Coni e le due squadre romane in cui si parlerà di progetti, stadi di proprietà e ovviamente le ormai conosciute barriere che dividono la Curva Nord e la Curva Sud e che hanno portato alla grande protesta civile dei tifosi. Il Prefetto Gabrielli proverà ad ascoltare le ragioni delle società e insieme cercheranno di trovare un programma, un piano d’azione, per aumentare la fruibilità e la sicurezza dello stadio Olimpico e favorire così il ritorno dei tifosi allo stadio. Non è escluso quindi che finalmente si arrivi ad una soluzione dopo mesi difficili per i tifosi di Lazio e Roma.

Seguiranno aggiornamenti…

Ballotta: “Lazio, troppi alti e bassi!”. Poi sul Galatasaray…

Campionato quanto mai anonimo quello della Lazio, che dopo l’exploit della scorsa stagione ha visto ridimensionare i suoi obbiettivi nel campionato in corso. Troppa alternanza di risultati e un gioco che stenta a decollare e che appare sempre più lontano parente, del calcio messo in mostra nel primo anno di Pioli. Per analizzare tutto questo è intevenuto a Tuttomercatoweb.com Marco Ballotta (ex portiere dei biancocelesti): “Troppi alti e bassi sin da inizio campionato, ogni volta ci si aspetta un cambio di marcia ma fino ad ora questa Lazio non è riuscita a risalire in classifica. Cambiare questo trend sarà difficile. Poi su Verona e Frosinone, prossime avversarie dei biancocelesti in campionato dichiara: Faranno di tutto per non uscire sconfitte contro la Lazio, ma se non si vincerà neanche contro le ultime due della classe allora deve esserci proprio qualcosa che non va. Questo purtroppo è il calcio, non si riesce mai a cambiar tutto in poco tempo. Forse è proprio quella che stiamo vedendo la qualità della squadra, magari non ha nelle sue qualità la continuità di risultati. Non so cosa cambierà la prossima stagione, ma credo che in questo campionato continueremo a vedere una squadra con alti e bassi. Per raggiungere la qualificazione in Europa serve una continuità, magari la squadra non è completa, ma la Lazio può fare di più”. Infine una battuta sul Galatasaray: “Sarà una grande sfida, in certe competizioni più si va avanti e più si incontrano queste grandi squadre. Staremo a vedere come finirà”.

Siviglia: “Lazio, Pioli non deve essere il capro espiatorio. E occhio al Verona…”

Difensore centrale della Lazio di Delio Rossi ma con ampi trascorsi anche con la maglia dell’Hellas Verona, Sebastiano Siviglia è intervenuto sugli 88.100 di Elle Radio nella trasmissione “I Laziali Sono Qua” per parlare della prossima sfida che vedrà i biancocelesti di Pioli opposti proprio agli scaligeri, giovedì prossimo.

Secondo il mio punto di vista quella di giovedì sera sarà una partita delicata. Gli stimoli saranno dalla parte del Verona, che sta dimostrando sul campo di credere ancora alla salvezza. La Lazio invece non sta attraversando una fase brillante e al momento vede lontani gli obiettivi stagionali. Chiaramente la Lazio dovrà sfruttare le lacune che il Verona obiettivamente ha: lo dice la classifica ma anche la rimonta subita contro l’Inter. I biancocelesti però non possono rimandare ancora l’appuntamento con la vittoria. Il livello della rosa resta alto, ma i giocatori devono esprimersi con maggiore continuità.

Dal mercato di riparazione della Lazio ci si poteva aspettare qualcosa di più per quanto riguarda la difesa? “Nei primi mesi a livello numerico la Lazio era ben coperta. Poi è difficile prevedere gli infortuni di uno o dell’altro. L’arrivo di Bisevac è un tassello che però potrebbe non rivelarsi sufficiente a causa degli infortuni. Io non credo che la Lazio non abbia i giusti elementi per vivere un campionato da protagonista e non credo che sia solo la difesa il problema della squadra: è tutto il collettivo che non è riuscito ad esprimersi ai livelli che ci si aspettava.

Sui singoli: “Hoedt ha dovuto affrontare un difficile periodo di ambientamento come era prevedibile. Ma ha personalità e tecnica individuale, oltre a un’ottima struttura fisica. Deve lavorare nelle letture tattiche, ha un grande margine di crescita ma anche lui deve essere sostenuto dalla squadra.

La realtà romana calcistica quest’anno è stata pesantemente condizionata dalla costruzione delle barriere in curva che hanno allontanato il pubblico dallo stadio. Ma la disaffezione del tifoso laziale riguarda anche la delusione per i risultati di quest’anno. “Avventurarsi a volte a fare dei commenti senza conoscere bene i fatti riguardo queste questioni sarebbe un errore madornale. Di sicuro c’è un aspetto: quando mi è capitato di giocare con lo stadio pieno che ti incita, il mio livello di attenzione e cattiveria agonistica si alzava tantissimo, perché c’era la spinta del pubblico alle spalle. E’ un delitto non vedere la gente allo stadio: spero che chi è deputato a decidere faccia tutto il possibile per riportare il pubblico sugli spalti.

Su Pioli: “Per il tecnico parlano i dati. Ho grande stima del mister, ha saputo reagire ad un momento in cui era messo spalle al muro dalla critica, ha saputo dare delle risposte che non erano scontate ed ha dimostrato grande lucidità nel trovare le soluzioni giuste. Non trovo giusto individuare nel tecnico il capro espiatorio di una situazione come quella della Lazio che nasce da tante problematiche.

Fabio Belli

Ritorno in panchina di Di Canio, ecco la risposta dell’interessato

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In queste ultime ore il suo nome è stato accostato alla panchina del Rotherham, club che milita nella Championship britannica. Ma a smentire l’ipotesi è intervenuto prontamente il diretto interessato, Paolo Di Canio, ai microfoni del sito di Fox Sport: “So che vi manco, – ha detto – ma, se volete inventare storie, avete migliaia di nomi da poter usare. Sembrerebbe che io mi sia candidato spontaneamente: non c’è nulla di male, è così che funziona in Inghilterra, ma non è mai successo. Chi mi vuole sa dove trovarmi, anche perché non sono io che vado a cercare il lavoro, semmai è il contrario, è il lavoro che viene a cercare me. Difficilmente ne farei richiesta al Barcellona, figuriamoci, con tutto il rispetto, al Rotherham“.

PAIDEIA – Accertamenti in corso per due difensori laziali

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Due controlli, due possibili buone notizie per Stefano Pioli in vista dell’anticipo contro il Verona. Stefan Radu e Milan Bisevac si sono infatti presentati in questi minuti in Paideia per sottoporsi a nuovi accertamenti strumentali, che potrebbero dichiararne la disponibilità per la gara di giovedì all’Olimpico. Il primo ad arrivare è stato il terzino romeno, ai box a causa dello stiramento di primo grado riportato nel match con il Chievo e che ieri ha svolto un lavoro differenziato in campo. Mentre scriviamo, è invece ancora atteso il centrale serbo, in recupero dalla forte contrattura muscolare che lo ha costretto ad abbandonare il campo al 7′ della trasferta con l’Udinese.

Felipe: “Mi piace giocare nella Lazio”. Milinkovic-Savic: “Il mio obiettivo è giocare la Champions”

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Terzo appuntamento dell’anno con il tour nelle scuole della Lazio. Stavolta è toccato a Gentiletti, Milinkovic Felipe Anderson fare tappa all’Istituto Comprensivo ‘Grazia Deledda’ di Roma. Di seguito le dichiarazioni che i tre hanno rilasciato in risposta alle domande degli studenti, riportate dal sito lalaziosiamonoi.it.

Anderson: “Essere famosi è una cosa bella, significa che ciò che stai facendo è riconosciuto e importante. Ho scelto il calcio perché mia madre mi racconta che quando ero nella sua pancia già le tiravo i calci. Poi già da piccolo mi innamorai di questo sport, tanto che a 5-6 anni ero sempre con un pallone tra i piedi. Dopo una partita persa c’è tensione a causa della delusione. In questi momenti ci sono anche dei compagni che ne approfittano per parlare. Può capitare di perdere una partita, ma l’importante è non abbassare mai la testa e cercare subito nuove motivazioni. Poi praticando questo sport si conosce tutto il mondo, sia nel suo lato più bello che in quello più brutto: per esempio, sei sempre lontano dalla famiglia, ma puoi conoscere delle bellissime città come Roma. Mi piace giocare nella Lazio, quando ho avuto la possibilità di venirci non ci ho pensato molto. La squadra già la seguivo e sono molto felice di giocarci. Per diventare campioni c’è tanto da soffrire, bisogna fare cose diverse dagli altri e ogni giorno meglio. Andare in tv è bello, mi piace rivedermi la partita quando torno a casa. Piace anche alla mia famiglia, che è lontana e così può seguirmi. Da quando sono arrivato abbiamo quasi sempre battuto la Fiorentina, solo la prima volta all’Olimpico abbiamo pareggiato. Cerchiamo di fare sempre del nostro meglio contro le squadre forti, perché è bello batterle. Quando non giochi bene, ci sono i giocatori più esperti che ti motivano e ti rendono consapevole che, come tutti, stai facendo un lavoro importante. Se metto in campo il massimo impegno per la Lazio (domanda del responsabile della comunicazione De Martino ndr)? Certo, quando non riesco a fare bene, arrivo a casa e mi dico che devo fare di più per migliorare“.

Gentiletti.: “Siamo sempre soddisfatti quando vinciamo, è bello fare in partita ciò che proviamo in allenamento. La mia prima volta all’Olimpico ero molto emozionato, non so spiegare come, è una cosa che mi accade sempre quando c’è una partita importante. Ho scelto il calcio perché sentivo il desiderio di giocarci fin da piccolo. Perdere il derby è una sensazione bruttissima, non è mai bello. Giocare davanti al pubblico più bello d’Italia è una sensazione sempre bella (altra risposta a De Martino ndr)”.

Milinkovic-Savic.: “Quando sbaglio un gol mi sento malissimo, non ci dormo la notte. Il mio obiettivo è giocare la Champions League, mi alleno e cerco di fare il possibile per riuscirci (anche il serbo risponde a De Martino ndr)”.

Manzini: “Lo stadio vuoto? Anche se i giocatori non dicono quanto sia difficile giocare senza tifosi, tra di noi ce lo diciamo ogni giorno. Comunque non ho mai trovato una squadra che si identifichi così tanto con i suoi tifosi, sono un tutt’uno e nulla può incrinare questo rapporto. La Lazio e il suo pubblico dovrebbero essere messi al di sopra di ogni interesse“.

Firmiamo la petizione, salviamo lo Stadio Flaminio

Lo Stadio Flaminio, è il simbolo storico dello sport a Roma. Progettato dall’architetto Antonio Nervi con la collaborazione di suo padre Pier Luigi, fu realizzato tra il 1957 e il 1958 e vide la sua inaugurazione il 19 marzo 1959. Costruito sull’area del preesistente stadio Nazionale, demolito nel 1957, lo stadio Flaminio fu destinato a ospitare gli incontri del torneo olimpico di calcio del 1960; secondo stadio per capienza della Capitale, ma il più capiente tra quelli privi di pista d’atletica, già dagli anni settanta fu utilizzato dalla Nazionale italiana di rugby e dalla Rugby Roma.

Oggi l’impianto è quasi dismesso, e abbandonato. 

Per tutelare uno degli impianti sportivi più longevi d’Italia, il club Lazio London ha lanciato la seguente petizione che riportiamo per intero:

Dal 12 Marzo del 2011 lo stadio Flaminio di Roma giace nell’incuria piu` totale. Il Flaminio e` uno degli stadi piu` belli d’Italia, progettato dall’architetto Antonio Nervi per le Olimpiadi del 1960.

E’ uno stadio storico, che custodisce i ricordi di tante battaglie sportive; dalle partite di Lazio e Roma (soprattutto per la parte biancoceleste della Capitale; la Lazio ha vissuto la prima parte della sua storia ultracentenaria proprio nel Flaminio, che nel 1957 prese il posto dello “Stadio della Rondinella”) fino alle imprese del rugby (l’ultima partita giocata in questo stadio fu la storica Italia-Francia 22-21). Fu anche dedicato (ma non intitolato) alla squadra di calcio del Grande Torino, deceduta a Superga nel 1949.

E` stato gestito dal CONI fino al 2011, ma da quando il rugby fu trasferito all’Olimpico, e` tornato ad essere di proprieta` del Comune di Roma.

Con questa petizione chiediamo al Comune di Roma, al CONI ed alla FIGC di trovare al piu` presto un accordo tra le parti su come preservare e dare nuova vita allo stadio Flaminio; per evitare che i danni strutturali diventino irreparabili e si perda per sempre questo enorme patrimonio della citta’ di Roma (e non solo).

I ricordi e la storia di una citta` come Roma vanno salvaguardati e promossi ad uso comune, e` un delitto abbandonarli!

FIRMA LA PETIZIONE

Scontro fra treni in Baviera, 8 morti e 150 feriti.

Quattro morti e 150 feriti circa. Questo il tragico bilancio di uno scontro frontale “violentissimo” tra due treni avvenuto stamane a Bad Aibling, in Baviera.

Secondo una ricostruzione l’incidente si sarebbe verificato intorno alle 7  vicino ad un impianto di depurazione a Bad Aibling, a sessanta chilometri a Sud di Monaco di Baviera, in quel punto la linea e provvista di un solo binario ferroviario.

Lo scontro è stato fatale per molte persone, uno dei due treni chiamati Meridian, gestito dalla società privata Bayerische Oberlandbahn è deragliato e diversi vagoni si sono rovesciati. Il direttore della compagnia Bernd Rosenbusch ha subito commentato l’accaduto: “L’incidente per noi è stato un enorme schock“, poi ha continuato “Facciamo tutto per aiutare i passeggeri, i parenti e i dipendenti“. Sul luogo dell’incidente stanno indagando gli inquirenti per chiarire le dinamiche della collisione.

Mauro Mazza, duro attacco a Lotito

Il momento non esaltante della squadra biancoceleste non sta passando inosservato, e chi più chi meno sta esponendo la propria opinione a riguardo.

Uno di questi è un tifoso di spessore nonché grande professionista del settore giornalistico, ovvero Mauro Mazza, da sempre nel mondo dell’informazione, che ha espresso tutta la sua amarezza sulle pagine del “Tempo“: Lotito dovrebbe cercare delle persone che siano in grado di aiutare la Lazio, per farla primeggiare. Lui ha dimostrato di non essere all’altezza. Dovrebbe cercare qualcuno che possa permettere alla Lazio il salto di qualità. Sarebbe un gesto nobile, ma sicuramente non mi ascolterà….”.

Di Battista parla di Stadio e Lotito

In diretta dal “Processo del Lunedì“, il deputato del Movimento 5 Stelle Alessandro Di Battista ha affrontato il tema degli stadi sempre più vuoti: “Io non faccio il presidente di una squadra di calcio, provo a legiferare per far sì che la gente torni allo stadio, che il calcio sia pulito e non ci siano conflitti d’interessi. Sarebbe bello far tornare i tifosi negli stadi attraverso politiche che non li criminalizzino.

Io sono un tifoso della Lazio, vado in Curva e mi pago il biglietto, ultimamente però vorrei non andarci perché la Lazio gioca male e perché non voglio dare soldi a Lotito”. 

Dopo Pisano e Marrone, anche Pazzini lancia il guanto di sfida: “A Roma per fare punti…”

AGGIORNAMENTO del 09/02 ore 9:57:  Anche Giampaolo Pazzini ha voluto caricare i suoi compagni. Queste le sue dichiarazioni ai microfoni di Sport Mediaset: “Abbiamo un’altra sfida importante e dobbiamo cercare di fare altri punti perché ne abbiamo già persi troppi. Sono cinque partite che non perdiamo però è chiaro che abbiamo bisogno di vittorie, di un risultato positivo magari fuori casa

Al termine dell’emozionante pareggio tra Hellas Verona e Inter, il difensore gialloblù Eros Pisano (autore del momentaneo vantaggio degli scaligeri) ha fatto i complimenti ai suoi compagni e si è subito proiettato alla prossima partita di campionato contro la Lazio (anticipo della 25a giornata di Serie A giovedì sera. Queste le sue parole riportate dal sito ufficiale gialloblu: “Siamo contenti perché si è visto un grande Verona che ha recuperato contro una grande squadra. Con questa grinta possiamo continuare a crederci. In questo campionato possiamo ancora toglierci delle grandi soddisfazioni. Lo staff e il gruppo ci crede tanto perché stiamo bene anche psicologicamente. Adesso dobbiamo mettere più cuore e corsa degli altri. Cosa è cambiato? Abbiamo toccato il fondo e ci siamo rialzati, trovando convinzione e fiducia. Ora testa alla Lazio, è una partita difficile ma adesso possiamo tutto. Andiamo a Roma per giocarcela come oggi, sicuramente sono una squadra di qualità. Molti ci danno per morti, ma tutti si accorgeranno che non è così. Troveranno sempre 11 animali che non molleranno niente».

Sul sito ufficiale hellasverona.it anche il centrocampista Luca Marrone ha lanciato la sfida alla Lazio: ” La squadra è viva, lo abbiamo dimostrato in queste ultime partite, il gruppo mi ha accolto bene e ci sono dei calciatori importanti. Sono contento per la mia scelta, questa è una piazza bellissima e anche i tifosi oggi ci hanno dato una grande mano. Ora bisogna andare a Roma e giocarcela».

 

Dinner in the Sky – Cena a 50 metri sopra il cielo

Per chi volesse avere un’esperienza culinaria fuori dagli schemi, surreale e quanto mai appagante dovrà aspettare il prossimo Settembre. Arriva a RomaDinner in the Sky“, una piattaforma – ristorante appesa ad una gru che permetterà a tutti i “potenziali” commensali di poter cenare ad alta quota in compagnia di “passanti alati” di qualsiasi tipo, e godendosi uno spettacolo mozzafiato.

ROMA- 16 CHEF – C’è chi ci ha partecipato a queste spettacolari cene all’estero e si dice pronto a rivivere l’esperienza e chi, considerato l’unicità dell’evento, non vede l’ora di partecipare.
L’iniziativa che durerà dal 15 al 30 settembre alla città dell’Altra Economia di Testaccio, sarà un evento unico dedicato ai migliori “Gourmet e Chef stellati” che cucineranno e serviranno le pietanze in aria. Un’esperienza irripetibile a prezzi quasi raggiungibili, da 49 a 159 euro.

PRIMAVERA – Borecki, intervento riuscito

Il centrocampista classe ’97 Michael Borecki si è operato questa mattina per un intervento riguardante la rottura del menisco della gamba sinistra. Il primavera della Lazio ha subito l’ennesimo infortunio che ne sta rallentando l’ascesa.

PROFESSOR MORELLI – Il centrocampista classe ’97 doveva essere sottoposto ad intervento chirurgico. Così è stato. Il regista di Inzaghi si è operato questa mattina alla clinica San Carlo di Nancy, in via Aurelia. Secondo indiscrezioni raccolte da fonte Lalaziosiamonoi.it, l’intervento al ginocchio sinistro è perfettamente riuscito. Dagli ambienti intorno al calciatore filtra ottimismo: i tempi di recupero dovrebbero essere più brevi del previsto.

Basta out. Nuova chance per Patric?

E’ stato insieme a Wesley Hoedt una delle note più liete del match di sabato sera tra Genoa e Lazio allo stadio Marassi, e vista la persecuzione che sta subendo in tema di infortuni Dusan Basta, non è escluso che mister Pioli possa aver “finalmente” bisogno anche di lui: stiamo parlando di Patricio Gabarrón Gil, da tutti conosciuto come Patric. Lo spagnolo in questi primi sei mesi della sua avventura italiana è stato (insieme a Ravel Morrison) un vero e proprio oggetto misterioso dopo che per tutta l’estate era stato presentato come il “Vice-Basta“. Le premesse non sono state rispettate troppa differenza tra la Serie B spagnola (giocava nel Barcellona B) e la Serie A italiana, inoltre la mentalità prettamente offensiva che non ha sicuramente agevolato il giovane terzino spagnolo visto che Pioli ha dovuto praticamente insegnargli da zero i meccanismi della fase difensiva perché appunto ritenuto ancora troppo acerbo, gli serviva altro tempo per crescere. Per questo nonostante i tanti problemi difensivi che hanno colpito la difesa biancoceleste, Pioli non gli ha dato mai una chance concreta a parte i 44 minuti disputati contro il Chievo Verona nel girone d’andata e nei minuti di recupero in occasione della vittoria contro l’Inter. Poi per lui niente più, solo panchina e tribuna e tanto social. L’obiettivo naturalmente era quello di proteggerlo visto il ruolo delicato che deve ricoprire, sopratutto in una piazza come Roma, dove la pazienza non è sicuramente una virtù. Il ragazzo però non si è mai perso d’animo, si è impegnato negli allenamenti settimanali attendendo con pazienza il suo momento.

L’OCCASIONE – Poi finalmente la fiducia tanto attesa. Durante la partita di Marassi tra Genoa e Lazio, Dusan Basta si fa male e al termine del primo tempo è costretto ad alzare bandiera bianca…La Lazio però in panchina non ha alternative di livello e al posto del serbo non poteva mettere Konko perchè era sulla corsia opposta per sopperire all’assenza di Radu. In quel momento il pensiero del 99% dei tifosi sarà stato: “Sicuramente ora entra Lulic e lo mette a sinistra spostando Konko nella sua fascia di competenza“. E invece no! Pioli spiazza tutti mandando a scaldare nell’intervallo proprio lui…Patric. Inutile dire che un senso di preoccupazione ha avvolto tutto il popolo biancoceleste a causa di questa “folle” scelta del mister. Ma si sa…il calcio è bello anche per questo, la sorpresa è sempre dietro l’angolo: Patric infatti si rende protagonista di una prestazione di livello, niente di clamoroso per carità però per 45 minuti ha giocato una buonissima gara senza sbavature o errori particolari contro clienti difficili come Laxalt, Suso e Cerci…dando così ragione alla scelta di Pioli e permettendo così al tecnico ex Parma di usare Lulic in una posizione più avanzata. Il percorso di crescita del giovane terzino spagnolo è tuttavia ancora lungo, come lui stesso ha confermato nel post-partita: “Mi piace spingere, sono un terzino a cui piace attaccare. Forse devo migliorare ancora nella fase difensiva ed adattarmi meglio al calcio italiano, soprattutto a livello tattico. Ho bisogno di lavorare, sono felice di essere nella Lazio e continuare ad imparare”.

ORA IL VERONA? – Con il nuovo infortunio di Basta emerge un nuovo rebus su chi schierare a destra in occasione della sfida di giovedì sera tra Lazio e Verona allo Stadio Olimpico (25° giornata di Serie A): Konko verrà con tutta probabilità riconfermato, Basta non è arruolabile, Radu ne avrà ancora per qualche giorno, Braafheid non viene impiegato. Resta solo Lulic come possibile alternativa a destra o (più ovvio) a sinistra (con conseguente spostamento di Konko a destra). Insomma, la situazione lascia facilmente intuire le difficoltà di formazione che potrebbero presentarsi ancora una volta per mister Pioli. Anche in questo caso la soluzione sembra unica…ma in realtà è meno scontata di quanto sembri. Dipende tutto dall’impressione che ha avuto Pioli durante la partita con il Genoa e l’impressione che avrà in queste sessioni di allenamento che precedono la partita. Ecco allora che Patric potrebbe trovare ancora spazio, contando sulla buona prestazione offerta nel match di sabato, in cui ha messo in evidenza le sue caratteristiche offensive. Se l’ex Barca dimostrerà di essere pronto per prendersi la fascia da protagonista non è escluso che possa partire dal primo minuto. In questo momento di difficoltà che sta vivendo la squadra è importante avere tutte le armi possibili. Una cosa è certa, Patric chiede spazio, vuole dimostrare di non essere un turista a Roma ma di poter dare il suo contributo in questa squadra. Al termine del campionato mancano quattordici incontri c’è ancora il tempo per provare a convincere tecnico e tifosi. Hala Patric.

Marco Lanari

Lazio-Napoli: ecco il comunicato della polizia

Continua a tenere banco la questione dei “cori razzisti” emersi durante l’incontro di calcio Lazio-Napoli 23° giornata di Serie A. Secondo gli ultimi sviluppi infatti, grazie all’ausilio delle telecamere a circuito chiuso dello Stadio Olimpico e delle relative indagini del caso, ben dieci tifosi biancocelesti sono stati identificati dalla polizia e ritenute responsabili di discriminazione razziale nei confronti del calciatore del Napoli Koulibaly. Cinque di loro dovranno rispondere anche del travisamento (si tratta del reato previsto dall’articolo 5 della legge n. 152 del 22 maggio 1975, che vieta l’uso di caschi protettivi o di qualunque altro mezzo atto a rendere difficoltoso il riconoscimento della persona in luogo pubblico o aperto al pubblico, senza giustificato motivo). Comunque, tutti i tifosi riconosciuti sono stati sottoposti al D.A.Spo. e denunciati all’Autorità Giudiziaria. È tuttora al vaglio la posizione di ulteriori 40 tifosi.

Paideia, per domani previsti due accertamenti

Continuano i controlli, gli esami e gli accertamenti in clinica Paideia. Oggi è stato il turno di Basta, invece domani, alle ore 12, sarà la volta di Bisevac e Radu, entrambi fermi per infortunio. Il serbo si è fatto male nel match con l’Udinese, mentre il rumeno, bloccato da una lesione al bicipite femorale e che oggi ha svolto lavoro differenziato, manca da Lazio-Chievo. I controlli dovrebbero aiutare a capire per quando sarà previsto il loro rientro in campo. Tra ventiquattro ore ne sapremo sicuramente di più.

Lazio, prosegue il tour nelle scuole

Prosegue il tour della Lazio nelle scuole. Domani terzo appuntamento stagionale con l’iniziativa “Dalla scuola allo stadio“. L’incontro avrà luogo presso l’Istituto comprensivo Grazia Deledda, via Latina 303, Roma.

Questa la presentazione dell’iniziativa, pubblicata sul sito ufficiale biancoceleste:

“Dalla scuola allo stadio, il modo giusto per sostenere lo sport”. L’iniziativa consiste in un vero e proprio “tour biancoceleste” all’interno delle scuole elementari e medie inferiori di Roma e provincia e vedrà il coinvolgimento dei rappresentanti della squadra, di Olympia, simbolo della società biancoceleste.

Tale iniziativa è tesa alla promozione della formazione della cultura sportiva, i cui valori sono sanciti nella Carta Olimpica, diffondendo ed incrementando i principi legati ad una crescita psico-fisica sana, leale e non violenta, che educhi gli adulti del domani, a comportamenti rispettosi dell’avversario e delle istituzioni.