Eccolo di nuovo, il pessimismo, quasi quasi si sentiva la sua mancanza. Il pareggio con il Chievo allo stadio Bentegodi ha lasciano più strascichi negativi di quanto sia necessario. Ma come ricordato anche dal grande Vincenzo D’amico qualche giorno fa: sì la Lazio contro i gialloblu ha deluso le aspettative ma siamo “appena alla terza giornata“, per quanto abbia deluso nulla è compromesso e c’è tanto tempo per rimediare (quindi per ora mettiamo da parte le sentenze di condanna). La squadra di Inzaghi ha ancora molte attenuanti dalla sua, come ad esempio il fatto che solo questa settimana ha potuto lavorare con la rosa al completo e con il tridente offensivo, che sia lui che la società, ritengono titolare: Keita-Immobile-Felipe Anderson. Certo, è anche vero che ci sono delle situazioni che vanno comunque risolte prima di subito, due su tutte: le ali devono lavorare per far segnare Ciro: è questa fondamentalmente la richiesta di Inzaghi. La reazione dopo l’ennesimo gol subito da calcio piazzato è un aspetto positivo da cui ripartire, poi c’è l’ottima condizione di de Vrij e la bellissima coppia con Bastos, un Keita ritrovato: insomma, Inzaghi sa di avere a disposizione una buona rosa con ampi margini di miglioramento. Ed è il primo a sapere che serve di più. Servono vittorie per l’Europa. La Lazio deve ottenere dei risultati positivi nelle prossime sfide, prima della sosta, contro Pescara appunto (casa), Milan (trasferta), Empoli (casa) ed Udinese (trasferta). Ora testa agli abruzzesi, una squadra che ha ben impressionato in questo avvio di stagione, allenata dall’ex capitano biancoceleste Massimo Oddo. Squadra da non sottovalutare per i biancocelesti. I delfini vivono un buonissimo momento di forma e lo testimoniano anche i risultati ottenuti. Il pareggio all’esordio con il Napoli, dopo essere andati addirittura in vantaggio di due reti, ne è un esempio più che concreto, così come l’ultimo match contro l’Inter perso solamente nei minuti finali. Insomma non sarà facile, ma questo poco importa, c’è solo una cosa che conta davvero…i 3 punti. Domani BISOGNA VINCERE!!!! Ohhh Forza Lazio alè, Ohhh Forza Lazio alè, Ohhh Forza Lazio alè, bisogna vincereeeeee.
IL GRANDE EX – Quella contro il Pescara non sarà mai una partita come le altre per Ciro Immobile. Fare
da giudice, giuria e boia contro chi ti ha fatto diventare grande è dura. Ma è il calcio. Adesso, Ciro è un giocatore della Lazio e sabato guiderà l’attacco dei biancocelesti all’assalto di Bizzarri e soci. Sebastiani non ha mai nascosto una predilezione particolare per lui, lo avrebbe volentieri riportato a Pescara. Ma ormai Ciro, tra prezzo del cartellino e ingaggio, viaggia su cifre non alla portata del delfino. Un domani, a fine carriera, potrebbe tornare insieme all’amico Verratti per chiudere col calcio giocato in maglia biancazzurra. Ma sono discorsi prematuri. Adesso c’è da giocare una gara importante. La Lazio deve riprendere la sua corsa verso l’Europa.
2 GOL SONO ASSICURATI – Sul campo non sarà facile battere i ragazzi di Oddo, anche se rose alla mano non ci dovrebbe essere partita. Nei cinque precedenti tra le due squadre all’Olimpico, i biancocelesti hanno sempre segnato due gol. In quattro occasioni sono riusciti a portare a casa l’intera posta in palio, mentre soltanto in una si sono dovuti accontentare del pareggio. Che sia di buon auspicio….
Ecco gli incontri in questione:
– 25 febbraio 2013, Lazio-Pescara 2-0 (Radu, Lulic)
– 25 aprile 1993, Lazio-Pescara 2-1 (Favalli, Signori)
– 18 dicembre 1988 2-2 (Gregucci, Ruben Sosa)
– 11 ottobre 1079 2-0 (Giordano, D’Amico)
– 30 ottobre 1977 2-1 (Agostinelli, Giordano)
Dopo questo breve approfondimento ecco l’analisi tecnica dei prossimi avversari dei biancocelesti: il Pescara di Oddo.
Marco Lanari

Nel 1957 debutta in televisione e da quel momento prende parte a numerose serie televisive, fra cui “The Naked City”, “Gli Intoccabili”, “Ai confini della realtà”. Il debutto nel mondo del cinema avviene con “Il paradiso dei barbari” del 1958, poi è la volta di “Sindacato Assassini” nel 1960, che gli vale una nomination all’Oscar come Migliore attore non protagonista. Ma è il personaggio del Tenente Colombo che lo fa conoscere al grande pubblico. Il primo episodio va in onda sul canale NBC nel 1967 e da allora per più di trenta anni appassiona il pubblico del piccolo schermo.
La serie va in onda ininterrottamente dal 1971 al 1978 ma poi, dato l’enorme successo e la richiesta del pubblico, vengono girati anche film pensati specificatamente per la televisione, prodotti anche dallo stesso Falk. Al cinema compare in “Mariti” nel 1970, “Una moglie” nel 1974, “Invito a cena con delitto” nel 1976, “Il grande imbroglio” nel 1985, “Il cielo sopra Berlino” nel 1988. Il successo ottenuto prepara il terreno a una nuova serie regolare del Tenente Colombo, che nel 1989 ricomincia. Per un lungo periodo Peter Falk si dedica maggiormente alla televisione prendendo parte a dei lungometraggi. Nel 2001 è nuovamente un gangster in “Corky Romano”.
Si è sposato due volte: la prima con Alice Mayo dal 1960 al 1976, con la quale ha adottato due figlie, la seconda con l’attrice Shera Danese, che spesso è al suo fianco negli episodi de “Il Tenente Colombo”. Nel 2004 ha ricevuto la Targa d’oro dell’Ente David di Donatello. Malato dal 2008 di Alzheimer, si spenge il 23 giugno 2011 a 83 anni nella sua villa a Beverly Hills.
