Home Blog Pagina 2664

Candreva, capitano di Champions per una notte da leader

Sarà una notte speciale quella di Leverkusen per Antonio Candreva. Dopo l’eccellente prestazione all’esordio in campionato contro il Bologna, infatti, l’esterno di Tor de’ Cenci guiderà da leader la Lazio nella decisiva sfida della BayArena.

CAPITANO SUL CAMPO – Come si legge sulla Gazzetta dello Sport, nell’articolo a firma di Nicola Berardino, gli infortuni di Lucas Biglia e di Miro Klose porteranno Candreva ad essere capitano nella trasferta in Germania. L’esterno offensivo era rimasto deluso dalla mancata assegnazione della fascia in estate: Candreva si sente ormai laziale nel corpo e nell’anima, nonché uno dei senatori del gruppo allenato da Stefano Pioli. Dopo le prodezze con i felsinei, in particolare uno slalom nel secondo tempo che ha fatto spellare le mani dagli applausi il pubblico, Candeva vuole confermare contro il Bayer Leverkusen il suo eccellente stato di forma. E soprattutto dimenticare le amarezze estive e guidare da capitano la Lazio in una delle notti europee più importanti della sua storia.

Lazio, a Leverkusen sesto viaggio in Germania

Mercoledì 27 agosto alle ore 20.45, BayArena di Leverkusen: sono queste le coordinate di quella che sarà la sesta trasferta in Germania nella storia europea della Lazio. Tradizione non eccezionalmente positiva per i biancocelesti, che solo recentemente hanno sfatato il tabù tedesco centrando la prima vittoria in terra teutonica. Ripercorriamo quelle che sono state le precedenti sfide prima di quella che vedrà la Lazio scendere nella tana del Bayer.

KALLE, TU QUOQUE – Nel 1995 la Lazio è protagonista di quella che fino a quel momento è la migliore campagna europea della sua storia. Dopo quattro eliminazioni ai sedicesimi di finale, in Coppa UEFA la squadra di Zeman raggiunge i quarti, ritrovandosi di fronte un Borussia Dortmund che aveva appena iniziato il cammino che lo avrebbe portato ad essere Campione d’Europa due anni dopo. All’andata un’autorete di Freund e un clamoroso doppio palo di Signori (simile a quello colpito da Djordjevic nell’ultima finale di Coppa Italia) avevano segnato quello che era stato un vero e proprio monologo biancoceleste. Ma al Westfalenstadion la musica cambia: l’aggressività dei tedeschi, che si portano subito in vantaggio con un rigore trasformato da Chapuisat, fa la differenza, e proprio all’ultimo minuto la Lazio viene castigata da un grande ex, Karl Heinz Riedle. 2-0 ed eliminazione, proprio quando la partita sembrava avviata verso i tempi supplementari.

LA PRIMA VOLTA NON SI SCORDA MAI – Quattro anni e mezzo dopo, la Lazio torna in Germania per un match europeo. E che match! I biancocelesti infatti scendono in campo alla BayArena di Leverkusen per sfidare il Bayer nel primo incontro in Champions League della loro storia. Viene superata dunque la maledizione dell’Ipswich, con la rissa in Coppa UEFA che aveva impedito alla Lazio di disputare la Coppa dei Campioni nella stagione 1974/75. Accade tutto nel primo tempo nel dorato esordio di Leverkusen: Neuville sorprende la difesa biancoceleste, ma Sinisa Mihajlovic rimette tutto a posto con una delle sue leggendarie punizioni. Finirà 1-1, con la Lazio che riuscirà ad arrivare fino ai quarti di finale della competizione regina.

CON DELIO A BREMA – Passano otto anni, e la Lazio nel 2007 torna a giocare in Germania in Champions League. Per la precisione a Brema, per affrontare il Werder nella fase a gironi conquistata con la squadra dei miracoli disegnata da Delio Rossi. La mancata campagna di rafforzamento dopo il brillante terzo posto della precedente stagione si farà sentire. Al Weserstadion la Lazio scende in campo in formazione rimaneggiata e perde 2-1: segnano Sanogo e Hugo Almeida, sono nel finale Manfredini riesce ad accorciare le distanze. La Lazio batterà i tedeschi al ritorno, ma chiuderà comunque il girone all’ultimo posto in classifica.

PETKO IN FUORI – Anno 2013, quello della “Coppa in faccia“. La storia sta per compiersi all’interno dei confini nazionali, ma anche fuori, superata la fase a gironi di Europa League, la Lazio di Petkovic sa come farsi rispettare. Nei sedicesimi di finale c’è da affrontare la trasferta al Borussia Park di Monchengladbach: una delle più emozionanti sfide della storia europea della Lazio. Tre rigori per i padroni di casa, di cui uno neutralizzato da Marchetti. Un gol di Kozak al 94′ vale il 3-3 e un’ipoteca sulla qualificazione che puntualmente arriva. Agli ottavi ecco un’altra tedesca sulla strada laziale, lo Stoccarda. Alla Mercedes-Benz Arena vanno a segno Ederson e Onazi con un gol “alla Maradona”. Ed è una vittoria storica, la prima in assoluto della Lazio in Germania. Questa la storia scritta, fino a oggi, anzi a domani, quando la Lazio sarà chiamata a vivere quello che potrebbe essere uno dei capitoli più importanti.

Fabio Belli

Dr. Salvatori sulla situazione infortuni

Il Dr. Salvatori si è espresso sulla situazione infortuni in casa Lazio ai microfoni di Lazio Style Radio.

Lieve miglioramento per Lucas Biglia che ha deambulato senza l’ausilio dei bastoni canadesi. Terapie già iniziate per l’argentino.

Il medico sociale si è espresso positivamente per quanto riguarda le condizioni fisiche dell’attaccante bianco celeste Filip Djordjevic.

Secondo Salvatori il serbo si troverebbe in avanti rispetto il portiere bianco celeste Federico Marchetti, il quale si è allenato in palestra concentrandosi sul rinforzo degli arti inferiori, tralasciando almeno per il momento l’allenamento della parte superiore del corpo.

Ritornando a Djordjevic, l’attaccante serbo sta rispettando la tabella di marcia per il recupero della condizione fisica ideale.

 

Lorenzo Centioni

Lazio alla prova del nove contro il Bayer Leverkusen

Ci siamo, nonostante la stagione calcistica sia appena agli inizi, si fa già terribilmente sul serio. Tra poche ore si giocherà il ritorno del preliminare di Champions League da cui dipende il futuro della Lazio. Entrare nell’Europa che conta rappresenterebbe un importante salto di qualità. Riuscire a raggiungere i gironi della prima competizione internazionale significherebbe dare nuova linfa alle casse societarie. Con i soldi della Uefa il futuro sarebbe più roseo sotto ogni punto di vista. Infatti, grazie ad eventuali introiti la società ripianerebbe il passivo accumulato nella scorsa stagione e magari acquisterebbe quel top-player che i sostenitori biancocelesti attendono con ansia. La società attraverso le parole del ds Tare ha annunciato la chiusura del mercato in entrata. Tuttavia, alla luce degli infortuni di Miroslav Klose e Filip Djordjevic potrebbe decidere di tornare sul mercato per soddisfare il tecnico Stefano Pioli.

La posta in palio è alta e i biancocelesti faranno di tutto per coronare il proprio sogno, per potersi cimentare a livello internazionale con le prime della classe. I tifosi si augurano di rivivere quelle emozioni sopite da troppi anni, quando la Lazio era allenata da Sven Goran Eriksson e gestita da Sergio Cragnotti. Certo i nomi di allora fanno ancora tremare i polsi e rabbrividire i tanti palpitanti cuori biancocelesti ma, con le dovute e rispettose proporzioni, si può tornare a sognare grazie al gioco ed alla spensieratezza dei giovani di Pioli. Un gruppo dalle grandi potenzialità che deve solo avere il tempo di crescere e di acquisire consapevolezza delle proprie forze. La nuova stagione, nazionale e internazionale, sarà un test importante per capire quanto è maturata la squadra. I giochi sono ormai aperti, è arrivato il momento di crescere e di volare come solo Olimpia sa fare.  Nei piedi e nella testa dei giovani funamboli biancocelesti c’e’ il destino della Lazio, mercoledì sera si conoscerà  il verdetto ma sognare non costa nulla. Beata gioventù… il Paradiso non può attendere.

 

Danilo Tramontana

La Lazio punta due giocatori dell’Hajduk Spalato

Dopo Elez, la Lazio potrebbe tornare a fare spesa dall‘Hajduk Spalato come ha confermato il talent scout del club croato: “Sono diverse le squadre interessate a due nostri giocatori del ’97 come Balic e Vlasic – ha confessato Bjelanovic su tuttomercatoweb -. Hanno 17 anni, ma possono contare già su 50 presenze in prima squadra e hanno già giocato in Europa. Lazio, Udinese, Roma e Bologna sono sulle loro tracce. Sono i nostri gioiellini e sappiamo che il futuro per un club come il nostro dipende dalla capacità di costruire giocatori giovani per poi venderli. Solo la Dinamo Zagabria in Croazia può fare una politica diversa”.

Onazi, muscoli e dinamicità al servizio di Pioli

Le prime partite ufficiali della Lazio hanno portato alla ribalta il nigeriano Edy Onazi. All’ inizio della stagione l ‘ex primavera era visto come un rincalzo dei titolari, tanto che molti vedevano il suo futuro lontano dalla Capitale. Invece, complice anche qualche infortunio di troppo nella zona nevralgica del campo, Onazi è tornato prepotentemente alla ribalta. Le gerarchie per il momento sono saltate e Onazi, sia in Supercoppa che in Champions, è riuscito a guadagnarsi il posto da titolare. Il suo dinamismo ma anche la sua voglia di fare il decisivo salto di qualità gli hanno permesso di essere preferito a Cataldi e attualmente anche a Morrison e a  Milinkovic Savic. Anche per la trasferta di Leverkusen il nigeriano parte in vantaggio sui compagni di reparto per una maglia da titolare. Pioli ha bisogno dei suoi muscoli contro i tedeschi anche per il fatto che all’andata ha ben contrastato la fisicità delle “aspirine”. Una buona notizia per la Lazio e per Pioli che potranno contare sull’apporto di un elemento in più per raggiungere i risultati prefissati. Senza dimenticarci che 3 mesi fa Onazi ha siglato il gol del 2-3 a Napoli nello spareggio Champions contro i partenopei. Che quel gol abbia segnatola svolta per la sua carriera?

Lazio, sfumano Balotelli e Baez

Domani la Lazio contro il Bayer Leverkusen affronterà una sfida decisiva per capire il suo futuro. Oltre al prestigio della Champions, in palio ci sono anche i proventi Uefa che in caso di passaggio del preliminare ammonterebbero a 30 mln. Un tesoretto niente male che permetterebbe alla società di regalare un colpo di mercato a Pioli. Se così fosse, il colpo da 90 non sarebbe sicuramente Balotelli. Infatti contrariamente a quanto apparso sui giornali nei giorni scorsi, l’attaccante italiano ha scelto di tornare al Milan. Super Mario è già a Milanello per le visite mediche e nelle prossime ore arriverà l’ufficialità (salvo clamorosi ripensamenti). Un affare low cost per Galliani: il giocatore arriva in prestito col 50% dello stipendio pagato dal Liverpool.

Nel frattempo la Fiorentina ha ufficializzato l’acquisto di Jaime Baez, baby talento uruguaiano. Tare seguiva il giocatore da tempo, ma alla fine i viola hanno battuto la concorrenza mettendo sul piatto 2,3 mln. Un acquisto che sa di rivincita per il club toscano dopo quanto accaduto per Milinkovic-Savic.

Bayer-Lazio, che partita sarà?

Eccoci qui a due giorni dalla sfida di Leverkusen, per noi la sfida delle sfide, quella partita che subito decreta chi entrerà in paradiso e chi no.

Siamo consci del valore degli avversari, validi, tosti, Bellarabi, Calhanoglu, Son, Kiessling, un reparto offensivo che in Serie A farebbe sicuramente la sua figura.

Eppure arriviamo in Germania da favoriti, con un gol di vantaggio e con un’ occasione più unica che rara, ovvero giocare il match con le nostre carte migliori, contropiedi, transizioni, tocchi rapidi, fughe e slalom per arrivare davanti a Leno.

Proviamo a pensare a che tipo di partita sarà allora, quali i probabili protagonisti di una notte di calcio ricca di stelle.

Probabile che Schimdt schieri la sua formazione tipo. Leno, Hilbert, TahPapadopoulos, Wendell, Kramer, Bellarabi, Calhanoglu, Son, Kiessling.

La chiave tattica sembrerebbe essere piuttosto scontata, dato lo svantaggio accumulato dai tedeschi all’Olimpico. A Roma il Bayer si è distinto per velocità nella manovra offensiva e per il fatto di giocare a memoria per certi tratti del match, anche i movimenti sono decisamente collaudati. Il pallino del gioco sarà prevalentemente sui piedi del turco Calhanoglu che proverà ad infilare Bellarabi a sinistra e Son a destra, li davanti ci sarà il solito Kiessling sempre pronto a sgomitare per creare spazio e giocare di sponda.

Pioli risponderà per le rime con il rombante 4-3-3 che sta facendo la fortuna di tutti i bianco celesti. Berisha, Basta, De Vrij, Gentiletti, Radu, Parolo, Cataldi, Lulic, Candreva, Felipe Anderson, Keita. Cataldi sostituirà l’infortunato Biglia, il nostro giovane centrocampista sarà chiamato ad una prova importante, ma ha già ampiamente dimostrato di essere all’altezza, aspettiamo con ansia di vedere gli inserimenti di Parolo e che argini allo stesso tempo il centrocampo tedesco.

Dulcis in fundo, si arriva al nostro tridente, qui amici e amiche laziali le parole devono necessariamente lasciare spazio al campo e a ciò che sarà, questi tre ragazzi non hanno bisogno di presentazioni, hanno solo bisogno che tutti credano che sia possibile, allora ragazzi, ora più che mai, portateci in paradiso.

 

Lorenzo Centioni

Bender: “Segniamo subito e poi ce la giochiamo”

«Un bel lunedì mattina e buon inizio di settimana. L’atmosfera è già calda per mercoledì?», twitta il club tedesco. A 48 ore dal preliminare di ritorno di Champions League contro la Lazio l’ambiente tedesco cerca di caricare i propri tifosi. Sulle colonne di Kicker è intervenuto il capitano Lars Bender: “Sara’ una partita dura come lo e’ stata quella di Roma, dobbiamo trovare subito il gol e poi ce la giocheremo fino in fondo. Per cercare la vittoria dovremo essere concentrati e piu’ cinici”. Gli fa eco il compagno di squadra Cristoph Kramer: “In vista dell’incontro di ritorno e’ stato un bene aver vinto nell’ultimo turno con l’Hannover, e’ stata una buona iniezione di fiducia per la squadra, ci dara’ forza e coraggio per affrontare la Lazio e tentare di ribaltare il risultato”.

Domani pomeriggio riprende la vendita degli abbonamenti

Prorogata fino all’11 settembre la campagna abbonamenti della societa’ biancoceleste. Da domani pomeriggio torneranno in vendita gli abbonamenti per la stagione 2015-16. Per ora i tifosi che si sono assicurati il posto allo stadio sono 11600 ma l’obiettivo della societa’ e’ quello di superare il dato dell’anno scorso. A tal proposito, il sito ufficiale del club ha pubblicato il seguente comunicato: “La S.S. Lazio comunica che, la campagna abbonamenti riaprirà alle ore 16:00 di domani martedi 25 agosto e terminerà alle ore 18:30 di venerdi 11 settembre”.

Perché la Champions, più che fondamentale…sarebbe meritata!

Un anno iniziato nel peggiore dei modi, con tre punti nelle prime giornate di campionato, finito poi in festa in un San Paolo ammutolito. Non si può gettare al vento, almeno in parte, un anno così. Emozioni su emozioni, arrabbiature, rimpianti, gioie e vittorie incredibili. Bastava fare qualche punto in più per arrivare secondi ed evitare un rischiosissimo preliminare? Vero. Come vero è però che un terzo posto conquistato con quelle aspettative e in quel modo, vale forse uno scudetto. Ora siamo giunti ad appena 48 ore dal verdetto finale: Champions o Europa League?. L’obiettivo era entrare in Europa, raggiunto. Certo che però l’appetito vien mangiando, e allora…sarebbe davvero un peccato non entrare in Europa dalla porta principale. Ma siamo qui, e allora giochiamocela senza paura. Consci della nostra forza, rispettosi degli avversari, ma affamati e con la voglia di calcare palcoscenici che ci competono ma che, da troppo tempo, non frequentiamo. Non centrare la qualificazione sarebbe sicuramente pericoloso. Testa, fisico e…portafoglio ne risentirebbero abbondantemente. Ma mercato o non mercato, questa Lazio merita di disputare la più importante competizione europea perché l’anno scorso ci ha emozionato. Vincendo dove era difficilissimo vincere, rinascendo quando tutti la davano per morta e poi…poi tornare da Napoli e trovare un popolo in festa, per loro, ad aspettarli. Perché lo meritavano, come meritano di giocare la Champions. Forza Lazio, prenditi ciò che ti spetta!

 

Stefano Gaudino

Bazzani: “Kishna che impatto!”

Gol e prestazione da capogiro all’esordio. Impossibile non notare Ricardo Kishna. Bazzani, ex Lazio, intervistato ai microfoni di Tuttomercatoweb, è rimasto piacevolmente colpito dalle doti tecniche, ma soprattutto dalla capacità immediata di incidere in serie A. Queste le sue parole “Venendo dall’Ajax certamente non poteva essere scarso…Non pensavo però potesse avere immediatamente questo impatto in serie A. La Lazio dopo Keita ha pescato un altro grandissimo prospetto. Ora ha bisogno di spazio per crescere, senza però addossargli troppe responsabilità“.

Morrison, tra abbracci con Kishna e voglia di essere determinante!

Morrison arriva a Roma ad inizio 2015, per problemi burocratici non può giocare. “Non si possono indossare più di due maglie nel corso della stessa stagione” dice la FIFA, e per lui la Lazio sarebbe stata la terza. Si allena a Formello, e comincia a studiare italiano e…Pioli. Doti fisiche importanti, doti tecniche strabilianti. Ferguson di lui diceva “Mai visto un giovane così forte“, quando era compagno di squadra di un certo Paul Pogba….Poi si è via via perso per strada, ora Roma è la sua grande occasione. Nel ritiro di Auronzo ha fatto vedere numeri da capogiro. Poi l’intoppo, un infortunio alla caviglia! Morale che scende, voci di malinconia, sempre smentite da tutti. Che male c’è nell’essere triste se non si gioca? Nessuno, anzi è l’essenza stessa dell’essere calciatore la voglia di prevalere su compagni ed avversari. E allora cosa c’è di strano? Niente. Chi lo vede a Formello ci racconta di un ragazzo solare e disponibile, che scherza su tutti, Kishna in particolare. Arrivano agli allenamenti e se ne vanno sempre insieme, con il sorriso sulle labbra tra scherzi ai compagni e selfie in macchina. Ora Kisha, arrivato dopo sembra essere più pronto tatticamente e Pioli lo ha lanciato nella mischia da titolare. Il risultato lo sanno tutti: gol numeri e applausi scroscianti del pubblico. Dopo il gol l’olandese corre verso la panchina, puntando dritto Morrison, lo abbraccia e festeggiano insieme, quasi come per sussurrargli “non preoccuparti, prima o poi segneremo insieme“. Gioia, altruismo e scherzi…Il tempo c’è le doti tecniche neanche a parlarne. Morrison-Kishna, la Lazio cerca la nuova coppia di ragazzi terribili!

Brocchi: “Lazio positiva. A Leverkusen senza paura!”

I vecchi amori non si scordano mai. Un finale di carriera intenso, vissuto a Roma, ha fatto innamorare Brocchi della Lazio. Distante da Roma continua comunque a seguire con interesse e passione le sorti della squadra. Due vittoria in fila, tra le mura amiche, fanno ben sperare l’ex laziale che, intervenuto a Lazio Style Radio la pensa così “Le amichevoli precampionato andate male non le prendo neanche in considerazione, servono solo per trovare una buona condizione fisica. Anche la sconfitta in Supercoppa ha un valore relativo, giocata in condizioni troppo diverse dalla norma. Però ho visto una buona Lazio nelle ultime due uscite, giocando con esperienza sapendo soffrire nei momenti difficili. L’organico è competitivo ed è stato ben assemblato dallo staff tecnico. Ora però bisogna recuperare Klose e Djordjevic per aiutare Keita in avanti. Peccato per Biglia, anche perchè non c’è un vero e proprio vice. Cataldi però ha le carte in regola per occupare quel posto.”. Sul ritorno di Mauri poi “Sono molto contento, so quanto ci tiene alla Lazio, è sicuramente un valore aggiunto. Sul ritorno di coppa dico che sarà dura, ma non bisognerà avere timore

Preliminare, a Leverkusen dirigerà lo spagnolo Velasco Carballo

0

Sarà lo spagnolo Carlos Velasco Carballo a dirigere il ritorno del preliminare tra Bayer Leverkusen e Lazio, in programma mercoledì prossimo 26 agosto alle 20.45 alla Bay Arena. A renderlo noto l’Uefa, che ha comunicato che il fischietto madrileno sarà coadiuvato dagli assistenti Alonso e Yuste, dal quarto uomo Rodriguez e dagli addizionali Gil Mandano e Del Cerro.

Un anno senza Aldo Donati il 24 agosto 2014 se ne andava il cantore della lazialità

0

Un anno senza Aldo Donati. Sono passati esattamente 12 mesi da quel 24 agosto 2014 quando un’emorragia cerebrale dovuta ad un aneurisma, che lo aveva costretto cinque anni in coma, si portava via per sempre il cantore della lazialità. Ma se il suo corpo non è più con noi, vi rimane comunque la sua opera: nelle voci dei tifosi, che allo stadio continuano a canticchiare pezzi dei suoi inni, ma soprattutto in quella della moglie Velia, che custodisce e tramanda quella musica e quei ricordi. La signora Donati omaggia degnamente le parole di un personaggio che ha contribuito anch’egli a scrivere la storia della Lazio. E non manca occasione in cui quei tifosi rivolgono gli occhi al cielo e gli inviano all’unisono il proprio saluto e ringraziamento: Ciao Aldarello!!!!

Gli infortuni di Biglia? Colpa di…un tour de force!

0

Negli ultimi tempi Lucas Biglia si è sottoposto ad un vero e proprio tour de force. Tra Mondiali, Lazio e Coppa America, il Principito non si è fermato praticamente un attimo. Ecco dunque spiegato il motivo dei tanti infortuni che l’hanno colpito. Il primo in ordine di tempo nel 2014, al dito del piede destro durante Lazio-Genoa. Poi a inizio dicembre un problema agli adduttori lo costrinse fuori un mese. Tutto bene fino ad aprile, quando la caviglia fece quasi crack: fortunatamente i legamenti non c’entravano, ma fu costretto a saltare comunque tre partite. Infine il ginocchio, che gli ha fatto saltare la convocazione per l’ultima dello scorso campionato. Le fatiche (eccessive) in Sudamerica hanno poi portato all’infortunio di sabato che non gli permetterà di essere in campo né a Leverkusen né a Verona con il Chievo, e forse nemmeno con l’Udinese il 13 settembre. I laziali lo aspettano, il capitano è fondamentale per puntare alle vette del campionato.

Da Matri a Vilhena: chi l’ha detto che il mercato della Lazio è chiuso?

Continua la ricerca di rinforzi in casa Lazio. A partire dall’attacco, dove se il nome di Balotelli è sembrato poco più che una suggestione, restano invece in piedi le piste Matri e Gilardino, con quest’ultimo vicino ad accasarsi al Palermo ma che, in caso di chiamata di Pioli, non ci penserebbe su due volte per accettare, Senza contare le strade che portano agli svincolati Adebayor e Borriello. Quanto invece al centrocampo, stante l’assenza per un mese di Biglia, le attenzioni si sono concentrate su Vilhena, regista classe ’95 del Feyenoord in scadenza il prossimo giugno cercato anche dalla Sampdoria. Infine uno sguardo alle cessioni: Gonzalez si accaserá ai messicani dell’Atlas, mentre è ancora in attesa di novità Cana, che ha proposte da Premier e Ligue 1.

Un anno fa se ne andava Aldarello. La moglie Velia lo ricorda: “Gli volevano tutti bene, anche i romanisti”

“So già du ore che stamo qui aspettà, me batte er core cominceno a giocà…”. Inizia così la famigerata canzone di Aldo Donati, diventata un’icona per i tifosi laziali. Il cantautore romano ha scritto tra le più belle canzoni dedicate alla Lazio ed è stato molto amato dai tifosi per la sua lazialità e per la sua proverbiale allegria. A un anno esatto dalla sua scomparsa la trasmissione I Laziali Sono Qua in onda su Elle Radio 88.100 ha voluto omaggiare “Aldarello” contattando la moglie Velia. La signora Donati  – che ha emozionato tutti il 14 settembre 2014 reinterpretando “So già du ore” all’Olimpico prima di Lazio Cesena – ha ricordato il marito: “E’ una giornata particolare perché non è semplice esprimere quel che vuol dire una perdita che abbiamo dovuto sopportare noi come famiglia e il popolo laziale che mi è sempre stato vicino nei 5 anni di calvario sostenuti con Aldo. Sono grata di appartenere a questo popolo che io definisco la mia famiglia laziale”. Velia racconta un curioso aneddoto sulla canzone So già du ore:Il vero nome è Inno alla Lazio ma Aldo dovette andare alla Siae per mettere il sottotitolo So già du ore perché i tifosi la chiamavano così. E’ stato un grande artista però gli artisti si danno un po’ di arie per darsi un tono, lui invece era semplice e schietto, per questo tutti gli volevano bene. Lui era anti-romanista ma era molto apprezzato dai romanisti che gli dicevano che era troppo simpatico per essere laziale”. Una piccola parentesi sulla Lazio di Pioli: “A me piace questa Lazio così giovane. Col Bayer Leverkusen avevo timore, ma abbiamo visto che la squadra ha reagito bene. Col Bologna ho visto un primo tempo strepitoso, però non so se era solo merito della Lazio o demerito di un Bologna intimorito che, però, nel secondo tempo si è riorganizzato mettendoci in difficoltà. Comunque abbiamo creato tante occasioni non finalizzandole. Era importante vincere. Giocatore preferito? Amo Mauri. In una Lazio così giovane è importante avere un direttore d’orchestra in campo. Come lui anche Biglia”. Chiosa finale in ricordo del marito:Aldo rimane e rimarrà per sempre nei nostri cuori. Inno alla Lazio è bellissima ma io sono affezionatissima a La più bella di tutte quante”. 

 

Fabrizio Piepoli

 

Sarà Lazio da battaglia: difesa a tre per Pioli a Leverkusen?

Archiviato il successo contro il Bologna nell’esordio in campionato, per la Lazio di Stefano Pioli è tempo di pensare alla trasferta di Champions in casa del Bayer Leverkusen. E come riportato sull’edizione odierna de Il Tempo, servirà una squadra da battaglia per portare a casa la qualificazione. Alla luce dell’infortunio del perno del centrocampo biancoceleste, Lucas Biglia, l’allenatore laziale starebbe meditando una piccola rivoluzione tattica.

I MAGNIFICI TRE – Nell’articolo a firma di Daniele Palizzotto si legge come Pioli stia pensando di schierare la difesa a tre. Nel finale della scorsa stagione è stato l’assetto preferito del tecnico nelle delicatissime sfide che hanno regalato il terzo posto. Dunque Basta e Lulic a presidiare le corsie laterali, e un tris di centrali composto da De Vrij, Radu e Gentiletti. In realtà Mauricio sarebbe preferito all’argentino, ma l’ex Sporting Lisbona non si è allenato nella giornata di domenica. Dunque Pioli ne vorrà testare la condizione fisica, prima di deciderne l’impiego da titolare nella bolgia della BayArena.