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Protti: “Alla Lazio è mancato equilibrio. Senza unità d’intenti non si va avanti”

Igor Protti, bomber biancoceleste per una sola stagione negli anni novanta, ma rimasto nel cuore dei tifosi biancocelesti per un decisivo gol realizzato nel derby, è intervenuto sugli 88.100 di Elle Radio nella trasmissione I Laziali Sono Qua, per fare il punto sul delicatissimo momento biancoceleste.

E’ ormai da tanto tempo che ci sono delle problematiche nell’ambiente della Lazio, come testimoniato dallo stadio costantemente vuoto in questa stagione. Alla Lazio il conflitto fra i tifosi e la società si protrae ormai da tantissimo tempo, ma la priorità ora è trovare la soluzione per riportare la gente allo stadio, senza la quale lo spettacolo risulta completamente svilita. Senza un’unità di intenti ritrovata con la società bisognerebbe pensare ad un cambio ai vertici societari, ma mi rendo conto che non è affatto facile per cui bisognerà per forza di cose studiare soluzioni alternative.

Da ex attaccante, Protti parla dei bomber biancocelesti che hanno deluso, soprattutto a livello realizzativo: “Dal punto di vista dei gol segnati il rendimento dei tre centravanti della Lazio è stato senza dubbio insufficiente. C’è però secondo me un altro dato da tenere in considerazione: nell’anno in cui vinsi la classifica dei cannonieri con 24 gol il mio compagno d’attacco, Kenneth Andersson, ne fece 12. Nonostante questo retrocedemmo in Serie B: questo perché non c’era equilibrio, la squadra ci appoggiava alla perfezione in fase offensiva, ma trovava grandi difficoltà in quella difensiva. Alla Lazio è mancato equilibrio in senso opposto: quando gli attaccanti faticano molto a segnare è anche perché non c’è il dovuto supporto della squadra. Anche gli infortuni hanno pesato moltissimo sul rendimento della squadra, va sottolineato.”

Ora Protti è direttore sportivo al Tuttocuoio in Lega Pro. Come spiega da esterno il crollo nel rendimento della Lazio rispetto alla scorsa stagione? “Per poter dare una valutazione su questi aspetti bisognerebbe essere presenti quotidianamente all’interno dello spogliatoio. E’ semplicistico dare sentenze da lontano: il mio pensiero non da direttore sportivo ma da “uomo della strada”, per così dire, è che la Lazio in questi ultimi anni ogni volta che è partita a fari spenti ha fatto delle stagioni al di sopra delle aspettative. Quando invece i biancocelesti partono con tutte le luci puntate addosso trova enormi difficoltà a mantenere le promesse. C’è anche un fattore piscologico, oltre agli errori che si commettono più di frequente quando la società deve mantenere un alto livello raggiunto nella stagione precedente.

Su Simone Inzaghi: “Credo che l’esonero di Pioli fosse diventata una scelta ormai inevitabile. Il finale di campionato dirà se anche dal punto di vista caratteriale Simone Inzaghi meriterà un’eventuale conferma e soprattutto se sarà l’uomo giusto per rivitalizzare il gruppo e la squadra in uno dei momenti più difficili negli ultimi anni nella storia della Lazio.

Un’ultima valutazione anche sul campionato e sul caso-Higuain che sta facendo discutere l’Italia: “Credo che per lo scudetto sia molto difficile che si possa riaprire la corsa. Per il secondo posto credo sarà importante vedere come andrà a finire il ricorso per Higuain: sarebbe giusto vedere il bomber argentino in campo visto che l’andamento dei fatti mi sembra dimostrare che una squalifica così lunga sia eccessiva. Al momento dal punto di vista mentale la Roma sta meglio del Napoli, ma i partenopei meriterebbero il secondo posto per quanto fatto vedere nel corso di tutta la stagione.

Fabio Belli

LAZIO SOCIAL – Milinkovic-Savic festeggia il suo ritorno. Inzaghi ha un arma in più

La sua assenza si è sentita tantissimo, la Lazio ha fatto di tutto per averlo a disposizione in occasione del derby ma purtroppo non c’è l’ha fatta. Pioli lo avrebbe fatto giocare anche al 50% del suo potenziale ma purtroppo la condizione fisica era più pesante del previsto. Certo, non è assolutamente stata questa la causa dell’umiliazione ricevuta contro i cugini giallorossi però chissà come sarebbe andata con un “grande” talento come lui in mezzo al campo. Anche se ormai i biancocelesti non hanno più nulla da chiedere al campionato è comunque una grande gioia che finalmente Milinkovic-Savic sia tornato ad allenarsi con i compagni e presto riprenderà il posto che gli spetta in mezzo al campo. Ieri il serbo è riuscito a calpestare nuovamente il campo di allenamento sotto l’occhio vigile del nuovo mister Inzaghi ed ha voluto esprimere attraverso il suo account ufficiale di Instagram la sua gioia per il recupero ultimato: “Finalmente tornato in campo“. Una volta ristabilito, potrà rappresentare l’arma in più della Lazio di Inzaghi. Lui non vede l’ora di dare una mano e si vede.

 

Finally back on the pitch ⚽️💪💪🔵⚪️ #forzalazio

Una foto pubblicata da Sergej Milinkovic Savic (@sergej___21) in data:

VIDEO – Riina Jr a Porta a Porta: “Amo e rispetto mio padre, non sta a me giudicare”

Sta creando un vespaio di polemiche quanto avvenuto a Porta a Porta, noto programma condotto da Bruno Vespa.

Ospite ‘illustre’, e che non è passato certamente inosservato, Salvo Riina, figlio del boss mafioso Salvatore Riina che ha dichiarato di non aver mai avuto il sospetto che suo padre fosse legato agli attentati.

Durante il suo intervento su Rai Uno, che ha suscitato diverse reazioni tra l’opinione pubblica, si è lasciato andare ad alcuni particolari sul rapporto con suo padre: “Amo mio padre, al di fuori di tutto quello che ha fatto, non sta a me giudicare, ma allo Stato”.

24 capi ultrà in ‘senato’: Il Bocia: “Riportateci allo stadio e lasciateci tifare”

Svolta ‘storica’ tra Tifosi e Stato. Ieri si è tenuta nella giornata di ieri a Palazzo Madama l’importante riunione tra 25 rappresentanti di Curve italiane e alcuni membri di Camera e Senato.

L’Eco di Bergamo, noto giornale lombardo ha riportato i dettagli del meeting e i tanti temi affrontati: dal doppio daspo, argomento centrale, alle barriere in curva, passando per la modifica degli articoli 8 e 9 della legge n.41 del 2007, la tessera del tifoso e il controllo degli striscioni. 

In aula i ‘capi’ ultrà di tutta Italia a rappresentare fede e passione (Arezzo, Ascoli, Atalanta, Avellino, Bari, Bologna, Bologna Fortitudo Basket, Brescia, Cavese, Cesena, Fasano, Genoa, Lazio, Milan, Napoli, Padova, Palermo, Parma, Reggiana, Sampdoria, San Donà, Ternana, Udinese, Venezia, Vicenza) con in mente la medesima e conclamata richiesta: “Riportateci allo stadio e lasciateci tifare. Noi siamo i veri clienti di questo calcio, quelli che pagano il biglietto e abbiamo tante cose da dire!”.

“Siamo stati dei maestri per l’Europa intera,eravamo il mito per l’Europa e oggi l’Europa ci bagna il naso: noi vogliamo riavere i nostri strumenti. Lasciateci fare i tifosi, non dividete le curve. Lasciateci fare quello che siamo bravi a fare, con passione: tifare” ha detto il capo ultras atalantino Bocia che aggiunge: “Non si può dividere una curva: perché non si possono fare le coreografie. Quelle coreografie che sono studiate e pensate con passione: noi siamo il dodicesimo in campo. Devono ridarci quello di ci spetta”.

Colpo basso di Bobo Vieri a Gigi Buffon. Una donna l’oggetto del contendere

Bobone Vieri, non è una novità, ha sempre avuto un certo successo fuori dal rettangolo di gioco, a tal punto che i più maliziosi sono arrivati a chiedersi se fosse più forte nel corteggiare le donne o buttare la palla in rete.

L’indiscrezione che fa trapelare il rotocalco Diva e Donna potrebbe essere una di quelle non piacevoli da leggere, soprattutto per chi, indirettamente, ne sarebbe coinvolto: Gianluigi Buffon.

A quanto pare, l’ex bomber sarebbe molto presente (telefonicamente) con Alena Seredova. Viene riportato: “Alena Seredova è volata negli Stati Uniti per una vacanza con i figli avuti da Gigi Buffon. Si è rilassata al sole di Miami dove ci sono già quasi 30 gradi. E il cellulare è stato bollente: l’amico Bobo Vieri che passa gran parte dell’anno sulle spiagge della Florida, le avrebbe fatto pressing”.

Chissà cosa ne penserà Buffon, ex della Seredova e attualmente “accasato” con Ilaria D’Amico?

Pulici: “Pioli esonerato senza neanche un “grazie”. Lotito? Non ci sono alternative, deve…”

L’esonero di Pioli continua a non andare giù a gran parte dell’ambiente biancoceleste. C’è la grande convinzione che è stata scaricata tulla la responsabilità al meno colpevole e questo è a dir poco ingiusto. Ne è convinto anche Felice Pulici, che ai microfoni di Radiosei ha parlato del momento biancoceleste e toccando diverse tematiche:“Stagione fallimentare. Possiamo illuderci come tifosi, ma penso che con il derby si sia concluso il campionato della Lazio. Ho vissuto male la sconfitta contro la Roma, non ero allo stadio, sono 11 anni che non vado, ma a casa si soffre forse di più. Il primo tempo è stato completamente buttato, mentre nella ripresa meritavamo qualcosa di più. Anche se, sul gol di Parolo, Szczęsny sbaglia completamente il tempo dell’uscita, sembrava il ‘Pulici della situazione’ (ride, ndr). Il derby più brutto della storia della Lazio? Ce ne sono stati anche di peggio. Anche un derby che perdi di poco pur giocando bene ti lascia una tristezza unica”.

IL COMUNICATO DI LOTITO – “Ho provato a non leggerlo, ma non ce l’ho fatta. Mancano proprio le idee su come recuperare il rapporto con la tifoseria. Forse ha capito anche lui che non c’è alcuna possibilità di tornare indietro. Ora dovrà fare le giuste valutazioni. Ormai ha tutta la tifoseria contro, voglio proprio vedere come farà a riportare i tifosi allo stadio. È questa la mia preoccupazione. Siamo ad un punto di non ritorno. Facesse un passo indietro e mettesse qualcuno al suo posto. Non c’è più alternativa, perché i tifosi in questo modo non torneranno sui propri passi”.

ESONERO PIOLI, C’E’ INZAGHI –  “È indubbio che per lui (Inzaghi, ndr) sia un’opportunità per dimostrare di essere all’altezza della situazione. Ma è stata scaricata tutta la responsabilità delle sventure della squadra a Stefano Pioli, al quale deve andare l’applauso di tutta la tifoseria. La società è in difetto anche in questo, per averlo esonerato senza neanche un “grazie”. Pioli ha riportato migliaia di persone alle 3 di notte a Formello per festeggiare l’accesso in Champions League a distanza di anni”. Infine torna sul neo allenatore biancoceleste Inzaghi: “Dipenderà dalle sue capacità di incidere sul gruppo e di portare nell’immediato qualche risultato importante sul campo”.

RASSEGNA STAMPA – Lazio: ritiro in silenzio. Anche a Norcia striscioni contro società e squadra

l tono è da subito perentorio, le sue idee prendono vita sotto il sole di Norcia. Simone Inzaghi fa sudare la Lazio, nel primo giorno del ritiro umbro dedicato alla doppia seduta di allenamento. Il neo allenatore biancoceleste punta sulle motivazioni, sulla voglia di riscatto dei giocatori. Pretende che i centrocampisti facciano girare più rapidamente il pallone, urla agli attaccanti di tirare in porta con più cattiveria. L’ex tecnico della Primavera cerca in questo modo di sollecitare l’orgoglio sopito di una squadra che ancora si lecca le ferite del derby perso.

Fonte : La Repubblica

 

RASSEGNA STAMPA – Corsa a tre per guidare la Lazio

Chi sceglierà il prossimo allenatore della Lazio? Lotito o Tare? Scattano le consultazioni, telefonate segrete tra presidenti e primi sondaggi in vista della nuova stagione. Pioli è andato, il destino era già scritto da mesi, la squadra attualmente è nelle mani di Simone Inzaghi, ex Primavera e tecnico alla ricerca del grande salto. Difficilmente però si ripartirà da lui (a meno che non riesca a raggiungere l’Europa League), la piazza ha bisogno di una scossa, serve a tutti i costi una mossa strategica per riportare entusiasmo.

Il presidente biancoceleste lavora da settimane sulla pista Mihajlovic, in uscita dal Milan e sicuro di abbandonare la panchina a fine campionato. L’idea è concreta e affascinante, tra Lotito e Sinisa c’è un ottimo rapporto di amicizia, il ritorno a Formello è nei programmi da anni. L’unico ostacolo è rappresentato dal diesse Tare, amante di una filosofia di calcio completamente diversa e lontana da quella dell’allenatore serbo. In ogni caso il matrimonio potrebbe andare in scena, sarebbe la prima mossa verso i tifosi da parte della società. Mihajlovic aspetta solo una chiamata, è finito in pole all’improvviso, ha la famiglia nella Capitale e firmerebbe carte false pur di tornare a casa. Con lui la squadra ritroverebbe stimoli e motivazioni, l’ex difensore potrebbe anche riuscire nel miracolo di trattenere qualche calciatore in partenza.

Se Tare non impazzisce per Mihajlovic, è impossibile dire lo stesso per Montella. Il dirigente albanese ha un vero e proprio debole calcistico per l’ex aeroplanino, lo segue con grande attenzione sin dall’avventura con gli allievi della Roma. Ingaggiare il tecnico della Sampdoria significherebbe continuare il percorso intrapreso qualche anno fa con Petkovic e terminato da poco con Pioli: 4-3-3, calcio totale e quella voglia irrefrenabile di aggredire sempre gli avversari.

Una candidatura che però non convince i tifosi: Montella è stato per anni una bandiera giallorossa, in un momento così delicato per l’ambiente difficilmente verrebbe accettato, faticherebbe e non poco a farsi amare dal popolo biancoceleste.

E poi c’è la terza scelta, forse l’unico nome che accontenterebbe sia Lotito che Tare: Giampiero Ventura potrebbe rappresentare l’ideale, a giugno lascerà il Torino, a 68 anni è alla ricerca di una chance importante. Il rapporto con Lotito è ottimo, eventualmente non sarebbe difficile trovare un accordo, riuscirebbe a lavorare senza problemi anche con il direttore sportivo: con il Bari ha sempre giocato 4-3-3, con i granata invece ha sposato più volte la difesa a 3, ma per caratteristiche anche lui s’avvicina molto alla filosofia Lazio.

Fonte : Il Tempo

RASSEGNA STAMPA – Lazio, contestazione a Norcia: tifosi chiedono le dimissioni di Lotito e Tare

Lotito, Tare e squadra. I tifosi della Lazio non fanno sconti e tutti finiscono nel mirino della contestazione. Dopo gli attimi di tensione registrati a Formello domenica pomeriggio, in seguito alla sconfitta per 4-1 contro la Roma, la protesta è arrivata anche a Norcia. All’esterno dell’Hotel Salicone, struttura che ospita gli uomini di Inzaghi nel quarto ritiro stagionale, alcuni sostenitori biancocelesti hanno esposto sei striscioni rivolti a calciatori e dirigenza, sotto accusa rispettivamente per la stagione deludente e per la gestione della società. Nelle dure parole, scritte dai tifosi, si chiedono le dimissioni del Presidente Lotito e del ds Igli Tare.

Fonte : Il Messaggero

7 aprile 2016 – “L’Armata Brancaleone” compie 50 anni

“L’Armata Brancaleone”, il famoso film del 1966 di Mario Monicelli compie 50 anni. Una commedia considerata come uno dei maggiori capolavori del regista. Il film è un concentrato di emozioni che spingono lo spettatore alla risata come quando, alla sua uscita nei cinema, in poche settimane ne fecero un autentico fenomeno popolare. La pellicola uscì nelle sale cinematografiche italiane il 7 aprile del 1966, diventando subito campione di incassi. Presentato a Cannes nel maggio dello stesso anno, venne poi esportato in Germania e in Spagna. Cast del tutto eccezionale con interpreti della grandezza di Gian Maria Volonté, Carlo Pisacane, Catherine Spaak, Enrico Maria Salerno, Maria Grazia Buccella, magistralmente guidati da quel fantastico attore che è stato Vittorio Gassman. Soggetto della pellicola una rivisitazione alquanto originale dell’Italia medioevale, creando un genere di idioma immaginario, tra il latino maccheronico, la lingua volgare medievale e l’espressione dialettale. Il richiamo ad un precedente film di grande successo del regista (I soliti ignoti) è evidente sia nella sceneggiatura (la compagnia sgangherata che cerca di compiere una grande impresa fallendola miseramente), sia nella somiglianza dei personaggi interpretati da Gassman e Pisacane nei due film, che in alcune sequenze, come quella in cui Gassman, viene contattato per entrare nella compagnia. Il protagonista in un primo momento rifiuta ma poi accetta dopo la sconfitta nel combattimento (di pugilato ne “I soliti ignoti” e al torneo ne L’armata Brancaleone”). Inoltre, anche un’altra scena in cui durante una pausa del duello tra Brancaleone e Teofilatto, il primo consiglia al rivale una cura per il fegato, scena che ricorda quella tra Totò e Fabrizi in Guardie e ladri”, film del 1951 di Monicelli e Steno. Nonostante sia una commedia in costume, in molti concordano nel ritenere che appartenga di diritto al genere della commedia all’italiana. In effetti nel film viene rappresentata un’Italia povera ed affamata – a volte anche meschina – ma che, al tempo stesso, è capace di grandi gesti eroici.

Scontro Napoli-Mediaset: si va in tribunale?

Quante volte è successo che da un semplice contrasto si passi poi alle aule di tribunale? Ci si augura che anche nel caso Napoli contro Mediaset  non finisca così. Ma a quanto pare alla rete televisiva Mediaset non è proprio andato giù il comunicato dell’SSC Napoli, che ha accusato i giornalisti di Sport Mediaset di aver mandato in onda un servizio mistificatorio in merito al rapporto fra il calciatore Higuain e la società, che ha dichiarato, attraverso il proprio sito ufficiale, di interrompere, con effetto immediato, i rapporti giornalistici con l’emittente.
Adesso la vicenda potrebbe, appunto, trasferirsi in tribunale, sia perché Mediaset intende stigmatizzare le accuse della società partenopea sulla scarsa professionalità dei suoi giornalisti, sia per lo scioglimento del contratto che il club partenopeo ha minacciato di porre in atto.

Ecco i risultati di questo mercoledì di Champions

Sono appena terminate le gare valevoli per i quarti di Champions League:

Il Wolfsburg realizza una grande impresa vincendo in casa contro il Real Madrid per 2 reti a 0 grazie alla rete su rigore di Ricardo Rodriguez e la rete di Maximilian Arnold, entrambe siglate nel primo tempo (18′ e 25′). Vano l’assedio di Cristiano Ronaldo e compagni per cercare una rimonta che purtroppo per loro non arriverà. I tedeschi però non devono adagiarsi in vista della gara di ritorno, al Bernabeu sarà tutta un’altra musica. Lo spettacolo è assicurato.

Nell’altro match invece, bellissimo pareggio tra Paris Saint-Germain e Manchester City per 2 a 2: Hart para un calcio di rigore a Ibrahimovic al 14′, poi le reti di De Bruyne al 38′ e di Ibrahimovic al 41′. Al 60′ Psg avanti con Rabiot (su assist di Cavani) poi il pareggio di Fernandinho al 72′. Due reti importantissime per gli inglesi che gli permette di avere un vantaggio un bel vantaggio in vista della gara di ritorno prevista per martedì 12 Aprile.

Svolta WhatsApp: chat e telefonate saranno criptate

Whatsapp aumenta i suoi livelli di privacy sicurezza. Lo annuncia con un messaggio inviato ai suoi utenti: tutti i messaggi e le chiamate vocali che passeranno sulla sua piattaforma saranno automaticamente criptati. In questo modo si mira a garantire una protezione maggiore per il suo miliardo di utenti nel mondo. “I messaggi che invii in questa chat e le chiamate sono ora protetti con la crittografia end-to-end“: così l’app di messaggistica istantanea più diffusa al mondo ha informato i suoi utenti dei nuovi livelli di sicurezza, a cui il team di WhatsApp stava lavorando da quasi due anni. La novità – come riporta il portale Adnkronos – è stata introdotta con l’ultimo aggiornamento dell’app, disponibile solo da qualche giorno. Grazie alla crittografia “end-to-end” adesso qualunque chiamata, messaggio o file inviato tramite l’app sarà visibile solo all’effettivo destinatario o destinatari. Perché ciò accada, però, è necessario che entrambi gli utenti di una conversazione o tutti gli utenti di una chat di gruppo abbiano effettuato l’aggiornamento più recente. Come spiega Whatsapp sul suo blog, “quando invii un messaggio, l’unico che può leggerlo è la persona o il gruppo a cui l’hai mandato. Nessun altro. Né cybercriminali, né hacker, né regimi oppressivi. Nemmeno noi“. La crittografia “end-to-end” mira a offrire maggiore sicurezza agli utenti, ma rappresenta una tutela per Whatsapp stesso. Col nuovo aggiornamento nemmeno gli ingegneri dell’app potranno accedere ai codici per decriptare le conversazioni. L’app di proprietà di Zuckemberg, quindi, guarda anche alla salvaguardia del proprio team dopo la recente disputa tra l’FBI e Apple e l’arresto del Ceo di Facebook Brasile. In entrambi i casi, i colossi del digitale si erano opposti alle richieste delle forze dell’ordine di decriptare le chiavi di accesso.

Virginia Raggi risolve il mistero: “Sono simpatizzante laziale ma…”

AGGIORNAMENTO 06/04 ORE 21:30 – Il mistero è stato svelato: Virginia Raggi, candidata sindaco di Roma del M5s, ha confessato la sua fede calcistica a Otto e mezzo su la7: “Non ho tifato al derby. Non sono tifosa ma solo simpatizzante. Il calcio mi piace ma non lo capisco, sono ferma alla regola del fuorigioco. Mio marito mi ha lavorato ai fianchi per venti anni e ora sono simpatizzante laziale. Ma da qui a dire che sono una tifosa ce ne vuole”.

Si infiamma a Roma la campagna in vista delle elezioni che il prossimo 5 giugno dovranno indicare il nome del successore di Ignazio Marino al vertice del Campidoglio. Stavolta però lo scontro non ha avuto luogo sui programmi o sulle iniziative da adottare per rilanciare e migliorare la città, bensì sul…tifo calcistico. A dare vita ad un curioso botta e risposta sull’argomento, molto sentito e vissuto nella Capitale, i due candidati a sindaco Alfio Marchini Virginia Raggi. Ad attaccare per primo uno degli uomini del centrodestra: “Dice tanto di essere trasparente e poi non svela per chi fa il tifo. Se lo ricordino i romani, che tanto amano l’autenticità“, ha detto rivolto alla ‘collega’ del Movimento 5 Stelle. La quale, ai microfoni di Radio 24, ha dribblato la domanda, rilanciando invece sul tema degli stadi di proprietà per Roma e Lazio: “Qui a Roma, se tocchi una delle due squadre, scontenti il 50% dei cittadini. Personalmente, credo che entrambe meritino lo stadio perché sono estremamente importanti e gloriose. Il derby? È un appuntamento sentito. L’importante è che ora sia andato“. Ai due litiganti se ne è poi aggiunto un terzo, il candidato de ‘La Destra’ Francesco Storace, che su Twitter ha etichettato polemicamente la Raggi come “più falsa di Veltroni“. Insomma, il clima è infuocato. E con l’avvicinarsi delle elezioni c’è da giurarci che lo diventerà sempre di più.

Roma, passeggero perde la testa e aggredisce macchinista: “Ho aspettato troppo…”

«Ho aspettato troppo, il treno è in ritardo». E’ questa la frase che un passeggero infuriato ha detto ad una donna, macchinista di un treno della ferrovia Roma-Lido presso la Stazione Piramide, pochi istanti prima di essere colpita, in torno alle 15, da una raffica di calci. Secondo una prima ricostruzione, l’uomo avrebbe aggredito fisicamente la conducente, lamentando un’attesa troppo lunga. Ma in realtà “il servizio sulla linea era sostanzialmente regolare, con sette treni in servizio su otto programmati con attese non superiori ai dieci minuti sui tempi previsti“. Questo è ciò riporta una nota di Atac che, prontamente, è per allertare le forze dell’ordine che hanno preso in consegna l’uomo, e per soccorrere la macchinista, che è stata portata in ospedale per controlli. L’aggressione ha provocato la perdita di quattro corse nell’orario compreso fra le 16.10 e le 18.15 con i conseguenti disservizi nei confronti dell’utenza. Atac, nell’esprimere piena solidarietà alla macchinista aggredita, stigmatizza fermamente l’accaduto, non giudicando in alcun modo tollerabile che si commettano atti di violenza nei confronti di lavoratori impegnati nel difficile compito di garantire il servizio pubblico alla città. L’azienza di trasporto rivolge un appello a tutti i cittadini perché, nel fruire del servizio di trasporto, agiscano e collaborino con senso civico, rispettando chi lavora e il patrimonio pubblico.

 

 

Champions League: ecco le formazioni ufficiali delle sfide di oggi

Di seguito le formazioni ufficiali di Wolfsburg-Real Madrid e Paris Saint Germain-Manchester City, andata dei quarti di finale di Champions League:

Wolfsburg (4-2-3-1): Benaglio; Vieirinha, Naldo, Dante, Rodriguez; Guilavogui, Luiz Gustavo; Henrique, Arnold, Draxler; Schurrle. A disp: Casteels, Schafer, Ascues, Kruse, Dost, Trasch, Knoche. All. Hecking.

Real Madrid (4-3-3): Navas; Danilo, Ramos, Pepe, Marcelo; Modric, Casemiro, Kroos; Bale, Benzema, Ronaldo. A disp. Casilla, Nacho, James Rodriguez, Carvajal, Lucas Vazquez, Jesé, Isco. All. Zidane.

Arbitro: Rocchi (Italia).

Paris Saint-Germain (4-3-3): Trapp; Aurier, Thiago Silva, David Luiz, Maxwell; Rabiot, Thiago Motta, Matuidi; Di Maria, Ibrahimovic, Cavani. A disp. Sirigu, Stambouli, Marquinhos, Lucas, Kurzawa, Van der Wiel, Augustin. All. Blanc.

Manchester City (4-2-3-1): Hart; Sagna, Mangala, Otamendi, Clichy; Fernandinho, Fernando; Jesus Navas, De Bruyne, Silva; Aguero. A disp. Caballero, Zabaleta, Kolarov, Bony, Delph, Demichelis, Ihenacho. All. Pellegrini.

Arbitro: Mazic (Serbia).

La FIFA fa sul serio: altre 3 squadre escluse dalle coppe europee

Proseguono le sanzioni che la FIFA sta infliggendo a tutte quelle società che non rispettano le norme sul Fair Play Finanziario.
I destinatari dei provvedimenti sono, questa volta, gli ucraini dell’FK Dnipro Dnipropetrovsk (affrontati dalla Lazio in questa edizione di Europa League), gli azeri dell’Inter Baku e i romeni dell’ASA Targu Mures. Tutti e tre i club rimarranno fuori dalla competizioni europee dei prossimi tre anni.
I verdetti sono arrivati dopo un serie di avvertimenti promossi dalla Camera di Giudizio dell’Organo di Controllo Finanziario (CFCB) presso l’UEFA, che, per lo stesso motivo, aveva multato anche i portoghesi dell’SC Braga e i romeni dell’FC Botosani e dell’FC Astra Ploiesti, pur avendo evitato, questi ultimi, di incorrere nella sanzione più grave dell’esclusione dalle coppe con il pagamento dei propri debiti.

NORCIA – DAY 2: termina la seduta pomeridiana. Onazi decide la sfida sfida in famiglia

AGGIORNAMENTO ORE 19:00 –  Termina anche l’allenamento pomeridiano. Il diesse Tare, in panchina, ha osservato da vicino l’operato di Inzaghi. Il mister sta facendo lavorare sodo i suoi ragazzi, la doppia seduta è prevista anche per la giornata di domani. Basta e Milinkovic-Savic, intanto, continuano ad allenarsi a parte. Potrebbero tornare in gruppo nei prossimi giorni. Solo palestra per gli infortunati Konko, Radu e Kishna. Dopo la sessione di lavoro odierna, il neo mister biancocelste ha organizzato una sfida in famiglia per applicare in campo i movimenti tattici spiegati durante la seduta di questa mattina. E per mettere un pochino più di “pressione” ha minacciato che “Chi perde mette a posto la porta a fine partita“. Risultato finale? Vincono gli azzurri 2-1, con gol decisivo di Onazi in chiusura.

AGGIORNAMENTO ORE 17:55 – Dopo Morrison, anche il ds Igli Tare ha da poco raggiunto la squadra a Norcia, in tempo per ammirare gli striscioni affissi fuori dall’hotel da parte dei tifosi. Insieme al direttore sportivo, è arrivato nella cittadina umbra anche il responsabile della comunicazione della Lazio: Stefano De Martino. Unico assente della società biancoceleste è il presidente Lotito.

AGGIORNAMENTO ORE 17:30 – E  finalmente arriva anche Morrison. Dopo più di 2 settimane d’assenza (tra permessi e infortuni) l’inglese ha finalmente raggiunto nel primo pomeriggio la cittadina umbra e si è subito unito alla squadra ha volto un lavoro atletico differenziato insieme al preparatore Fonte. L’ex West Ham non è mai riuscito a sbocciare con Pioli, chissà se con mister Inzaghi riuscirà a trovare più spazio e a perdere quella nostalgia che sta condizionando il suo soggiorno italiano…La società crede molto in lui e vorrebbe puntarci anche l’anno prossimo ma…tutto dipende da lui. Se saprà comportarsi da professionista fin dalla seconda parte della seduta odierna, la speranza di smentire gli scettici crescerà vertiginosamente…

Secondo giorno di allenamento nel ritiro di Norcia per i biancocelesti del nuovo tecnico Simone Inzaghi. La squadra si è ritrovata sul campo ancora coperto da teloni di buona mattina per svolgere la prima delle due sessioni in programma per la giornata di oggi. Gruppo diviso in due parti: lavoro in palestra per la fase atletica e successivamente sul campo per la tattica. Nella prima parte esercitazioni dieci contro zero per sviluppare la fase offensiva, con la squadra continuamente sollecitata dal neo mister piacentino e, dopo un breve intermezzo con i tiri dalla media distanza, lavoro per il controllo della linea arretrata. Chiusura infine con la partitella in parità numerica.

CERTEZZA MODULO E LULIC TERZINO – Dalle prima sedute tattiche del ritiro di Norcia una cosa appare certa: la conferma del 4-3-3. Nella sua esperienza nel settore giovanile Simone Inzaghi ha sempre adottato questo modulo e sembra orientato a confermarlo anche nella sua prima esperienza nel calcio dei “grandi”. Entrambi i gruppi sono stati schierati dunque con un 4-3-3: nel primo gruppo hanno trovato posto Patric, Bisevac, Gentiletti e Lulic in difesa; Cataldi, Biglia e Germoni a centrocampo; Djordjevic, Klose e Keita davanti. Secondo gruppo formato da Mattia, Mauricio Hoedt, Braafheid; Onazi, Murgia, Parolo; Felipe Anderson, Matri e Candreva. L’esterno romano è regolarmente in campo nonostante il colpo alla caviglia subito ieri. Molteplici i richiami di Inzaghi, soprattutto nei confronti della difesa che sollecita ad un giro palla rapido.

TORNA GENTILETTI E BALLOTTAGGIO IN AVANTI – Dalle indicazioni ottenute da questi primi scampoli di prove tattiche sembra dover essere rispolverato Santiago Gentiletti al centro della difesa. Il centrale argentino non scende in campo da quasi 4 mesi, ma sembra aver recuperato dal sovraccarico muscolare ed è in vantaggio su Mauricio per la sostituzione dello squalificato Hoedt. In avanti si continua con i soliti ballottaggi che hanno caratterizzato anche l’era Pioli: Keita spera di convincere il mister, ma Candreva e Felipe Anderson sembrano ancora in vantaggio, così come Klose lo è su Djordjevic e Matri per il ruolo di punta centrale. Le prossime sedute daranno indicazioni più chiare a riguardo.

INFERMERIA ANCORA PIENA – Non si vedono gli infortunati: Milinkovic-Savic e Basta non entrano in campo per svolgere l’allenamento con la squadra, al pari di Radu e Konko. Per i primi due si spera in un recupero in vista della trasferta di Palermo, impossibile invece vedere in campo domenica il francese ed il romeno. A riposo anche il portiere albanese Berisha.

Appuntamento alle ore 17, quando la squadra scenderà nuovamente in campo per la seconda seduta giornaliera. Attesi in ritiro anche Tare e De Martino.

 

Curva Nord: “Lotito ci ha portato ad un punto di non ritorno. Un gesto d’amore? Venda la Lazio…”

L’editoriale rilasciato ieri dal presidente Lotito non ha lasciato indifferente il popolo laziale, anzi. Tante le reazioni di disapprovazione e disappunto riguardo le sue parole. Tra le varie reazioni non poteva mancare quelle della Curva Nord che attraverso un comunicato letto da un suo esponente ai microfoni di Radiosei (durante la tramissione “La voce della Nord”) ha deciso di rispondere per le rime al presidente biancoceleste: “Il signor Lotito pensa davvero che i tifosi laziali abbocchino al suo editoriale di finte ammissioni di colpe, pubblicato sulla rivista ufficiale? Crede veramente che un mezzo e ridicolo ‘mea culpa’ possa farci cambiare idea? Ma cosa ha voluto dimostrare se non il fatto di essersi reso ancora una volta più ridicolo con le sue parole? A partire da alcune, deliranti, affermazioni come quelle relative alla sua vita sacrificata per la Lazio: “Per questa grande passione, per questo grande amore ho sacrificato e sacrifico la mia vita, (ma questo è un affare solamente mio!) e quindi ribadisco, in questo momento poco felice, il massimo impegno da parte di coloro che partecipano a questa avventura, e voglio che si abbia la massima onestà intellettuale nel guardarsi nel profondo per arrivare a prendere la decisione se rimanere o no. O con la Lazio o fuori”.

Ma ci faccia il piacere Lotito. Lei avrebbe sacrificato la sua vita per la Lazio? La società che noi amiamo e che lei gestisce come fosse un’azienda qualsiasi, traendone benefici economici per le proprie aziende (parlano i bilanci e le cosiddette ‘parti correlate’) e che le è servita tra le altre cose per arrivare a ricoprire un ruolo di prestigio in Federcalcio? Sacrificato cosa? Semmai, gli unici ad aver pagato ed essersi “sacrificati” per la Lazio sono i tifosi, alcuni dei quali hanno pagato con il carcere il troppo amore per questi colori, altri con diffide, altri ancora con la delusione nel vedere un presidente che se ne frega dei tifosi stessi e della squadraNessuno, ma proprio nessuno, prenderà in considerazione e proverà compassione per la sua ammissione di aver commesso “qualche errore”. Perché di errori ne sono stati commessi un’infinità e nonostante questo lei parla anche di “errori commessi da altri portati sulle spalle”. Eh no caro Lotito, qui il principale responsabile è soltanto lei che con il suo modo di gestire la Lazio ci ha portato ad un punto di non ritorno.
Vuole davvero fare qualcosa di Laziale? Metta in vendita la Lazio.  Curva Nord 12

Oddi: “Il comunicato di Lotito un patetico tentativo di fuga dalle responsabilità”

A seguito del comunicato di ieri del presidente biancoceleste sono tanti i commenti degli addetti ai lavori sulle affermazioni del numero uno laziale, ma non tutti sono concordi ad accettare le spiegazioni del presidente. Uno di questi è Giancarlo Oddi che, intervenendo ai microfoni di Radio Sei, ha dichiarato: “Un bieco tentativo di fare un mea culpa su una situazione della quale non ci si ritiene responsabili. A una prima parte in cui sembrava voler ammettere delle responsabilità è seguito un chiaro intento di scaricare di nuovo tutto sui suoi dipendenti. Lo scopo è quello di fingere un atteggiamento virtuoso, ma se l’intenzione è quella di migliorare la situazione e dato che ritiene ci siano dei responsabili allora dovrebbe intervenire e rimuovere delle persone. Questo è il compito di un presidente, se sbaglia un allenatore è giusto esonerarlo, se invece gli errori sono del direttore sportivo, incapace a costruire una squadra, allora deve essere sollevato anche lui dall’incarico. Altrimenti sono parole senza valore. La verità è che Lotito non ha nessuna intenzione di migliorare il suo staff dirigenziale perchè non ha nessuna voglia di investire, addirittura non paga neanche lo staff medico”.