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Delio Rossi: “Inzaghi è una bandiera biancoceleste, lo conosco bene sa cosa fare”

Per parlare dell’incontro tra Palermo e Lazio in programma domenica sera è intervenuto ai microfoni di Mediagol Delio Rossi, ex tecnico di ambedue le squadre.

Classifica deficitaria per la squadra rosanero: “Il Palermo è terz’ultimo in classifica e i numeri confermano che il valore dell’organico non è all’altezza della situazione, alla lunga i valori vengono fuori. Credo che con Iachini la squadra sarebbe stata in grado di conquistare con facilità la salvezza”.

Sulla lotta salvezza: “Non credo siano invischiate solo Carpi, Palermo e Frosinone. Mancano ancora sette partite da qui alla fine, ci sono ventuno punti in palio e secondo me nessuno può sentirsi al sicuro, neanche le squadre che hanno 33 o 36 punti. Non si possono tirare le somme a oltre un mese dal termine del campionato. Per quelle che stanno davanti sarà importante riuscire a restare concentrati perché il discorso è ancora tutto aperto“.

Sull’incontro di domenica: “Per uscire da questa situazione Novellino deve mettere in campo quei giocatori che gli danno più affidamento, a prescindere dall’età. Lui segue i rosanero giorno per giorno e sicuramente avrà tutto sotto controllo e saprà su chi puntare. Quella con i biancocelesti è una gara particolare, il fatto che abbiano cambiato allenatore non è un aspetto positivo. Sulla carta la Lazio è più forte del Palermo, ma credo che la voglia di restare in A sia uno stimolo superiore per gli uomini in campo; anche perchè, a sette giornate dal termine del campionato, la squadra romana non sembra avere più obiettivi importanti da perseguire. Il Palermo si gioca tutto, la Lazio no. Inzaghi lo conosco bene, è stato un mio giocatore. Inoltre è stato una bandiera della Lazio. La società ha puntato su un elemento che conosce molto bene l’ambiente. In una situazione simile, senza obiettivi da raggiungere, non si poteva fare altrimenti. Per lui è una occasione importante: conoscendolo, se la giocherà nel miglior modo possibile”.

VIDEO SHOCK – Tragica morte per una popstar indonesiana

Una vera e propria tragedia quella che si è consumata durante un concerto a Karawang, a ovest di Java, Indonesia: la popstar indonesiana Irma Bule è morta dopo essere stata morsa da un cobra durante una sua performance. La cantante 29enne era nota per utilizzare diversi tipi di serpenti durante le sue esibizioni, ma nell’ultimo caso il cobra reale Rianti l’ha morsa. Dopo 45 minuti di sofferenze, in cui la cantante ha continuato ad esibirsi anzichè ricorrere alle opportune cure mediche, è stata trasportata in ospedale, dove nonostante i tentativi di soccorrerla, è deceduta.

Liverani: “Domenica match non semplice. Lotito? Qualche errore l’ha commesso”

Il doppio ex della prossima sfida di campionato tra Palermo e Lazio, Fabio Liverani, è intervenuto ai microfoni di Mediagol.it, per presentare la partita ed analizzare il delicato momento biancoceleste dopo l’esonero di Stefano Pioli e l’approdo sulla panchina laziale di Simone Inzaghi. Domenica sera sarà un match non semplice: “Mi aspetto un match difficile. La Lazio viene da una brutta sconfitta e ha parecchie pressioni. Inoltre, ha un allenatore nuovo che vuole sicuramente dimostrare di poterci stare e avrà tante motivazioni. Il Palermo viene da un momento negativo con tante difficoltà, giocare in casa in questo momento non so se sia un punto di forza o addirittura può risultare difficoltoso. Chi ha più da rimetterci è il Palermo”. Stefano Pioli alla fine è stato esonerato: “Non so se fosse necessario, sicuramente è stato dovuto ad una stagione difficile culminata con la sconfitta nel derby. Quando si perde un derby in questa maniera, può venire meno la voglia di proseguire insieme anche in vista del prossimo campionato. Quindi, con un po’ più di calma, si valuteranno nuove soluzioni. Tanto credo che gli obiettivi della Lazio siano sfumati tutti”. Su Lotito: “Io penso che quest’anno la Lazio abbia fatto tanti sacrifici non vendendo i giocatori più importanti. Spesso si parla di grandi investimenti quando le società comprano, ma anche quando un club trattiene giocatori dal calibro di Felipe Anderson io li considero sacrifici. Pensavano sicuramente di trattenerli e fare meglio dell’anno passato, questo non è successo e sicuramente l’infortunio grave di De Vrij ha destabilizzato tutta la fase difensiva. Certamente qualche errore Lotito l’ha commesso, ma nessuno poteva prevedere, dopo la scorsa annata, una stagione fallimentare del genere. La Lazio a mio avviso poteva concorrere tranquillamente per l’Europa League e probabilmente con un po’ più di fortuna poteva restare attaccata ai carri davanti”. Infine riguardo i big biancocelesti: “Dopo il campionato di quest’anno la valutazione di questi giocatori si è abbassata, il prezzo non sarà lo stesso di prima. Quindi il loro futuro dipenderà dalle varie offerte che arriveranno e dalla volontà dei giocatori stessi”.

Siparietto tra Marchetti e Radu nel ritiro di Norcia

Il clima che si respira a Norcia non sembra proprio essere pesante. I biancocelesti lavorano sodo per farsi trovare pronti per il posticipo di domenica sera del Renzo Barbera contro il Palermo, ma tra la fatica e il sudore si trova anche il tempo per la goliardia e le battute. Come accaduto ai microfoni di LazioStyleChannel tra Federico Marchetti e Stefan Radu. Il portiere biancoceleste così si è rivolto in tono scherzoso al terzino sinistro romeno: “Lui è bello tranquillo, si allena al sole noncurante di niente e nessuno. Tanto al derby non c’era e pensa tra sé e sé che non ha colpe“. Non si è fatta attendere la risposta di Radu, che strappando il microfono al compagno di squadra ha ribattuto con un : “Tu pensa a parare!“. Il clima sembra quindi disteso e rilassato, e pensare che doveva essere un ritiro punitivo…Vedremo domenica sera quale sarà la risposta del campo.

Candreva, parla l’agente Federico Pastorello

Antonio Candreva è uno degli attuali top player della Lazio, ma anche lui come il resto della compagine biancoceleste in questa stagione non ha affatto brillato. Il suo futuro con la maglia della Lazio è in bilico e si susseguono le voci riguardanti una sua possibile, o probabile cessione al termine della stagione. Per fare chiarezza sulla situazione, ai microfoni di Tuttomercatoweb Radio, è intervenuto l’agente dell’esterno di Tor de’ Cenci, Federico Pastorello, il quale ha preferito glissare sul futuro del suo assistito: “Preferisco non parlarne, ha un contratto di più anni, in questo momento credo che debba dare il massimo per concludere bene la stagione della Lazio. Ci penseremo a tempo debito“. Il futuro di Candreva rimane un’incognita, come quello di tanti altri giocatori biancocelesti.

Palermo-Lazio, ecco l’arbitro. L’ultimo incrocio è favorevole…

Sono arrivate le designazioni arbitrali per la 32esima giornata di Serie A Tim, ed a dirigere la sfida del Renzo Barbera tra Palermo e Lazio sarà  Andrea Gervasoni (sez. di Mantova), coadiuvato dagli assistenti Manganelli e Paganessi, dal quarto uomo Fiorito, e dai due addizionali Guida e Nasca. Precedenti pressochè in parità con l’arbitro mantovano: nella 15 sfide dei biancocelesti da lui dirette, lo score è di 8 vittorie, 1 pareggio e 6 sconfitte. Fa ben sperare l’ultimo di questi precedenti, quel Lazio-Hellas Verona dell’11 Febbraio scorso, in cui i biancocelesti si imposero con un netto 5-2 sugli scaligeri.

Materazzi: “Inzaghi nel destino della Lazio, speriamo non si bruci…”

L’ex allenatore biancoceleste, Giuseppe Materazzi, è intervenuto sulle frequenze di LazioStyleRadio, per parlare del delicato momento della Lazio dopo la sconfitta nel Derby, l’esonero di Stefano Pioli, e l’avvento di Simone Inzaghi sulla panchina biancoceleste. Materazzi conosce bene il neo tecnico della Lazio: “Simone Inzaghi ha esordito con me in Serie A con il Piacenza e segnò il suo primo gol alla Lazio, è un segno del destino. Gli auguro di far bene con la Lazio anche se lo attendono partite difficili. All’inizio della sua carriera da calciatore era impensabile che avrebbe intrapreso la carriera da allenatore ma nel tempo ha dimostrato che è destinato a fare l’allenatore, prendendo in mano la Lazio ora ci sono grandi rischi ma speriamo che non si bruci. È giusto che Inzaghi ora trasmetta il proprio credo, i giocatori sono interessati a livello conoscitivo, hanno tutto l’interesse a dare il massimo“. Alla fine per Pioli è arrivato l’esonero: “Pioli è un grande professionista, anche lui è stato un mio giocatore ed è un ottimo allenatore“. La sconfitta nel Derby brucia ancora, soprattutto per il risultato pesante: “Ho visto il derby, nella ripresa i biancocelesti hanno subito due gol su tiri dalla media distanza, ma stava giocando solo la Lazio e la Roma cercava di difendersi. Ai difensori biancocelesti si può imputare solo l’errore di posizione sul primo gol di El Shaarawyi, era una situazione leggibile ma negli altri episodi è stata solo una casualità. Per il reparto difensivo si deve lavorare sull’attenzione ma è una questione di esperienza“. Anche se ad un certo punto la Lazio sembrava poter rientrare in partita: “Quando sei in svantaggio è più difficile rimontare il risultato perché la squadra avversaria si chiude. Felipe Anderson, Candreva e Klose non hanno giocato con continuità. Loro tre, lo scorso anno, hanno fatto la differenza, se ora la Lazio ritrova questi valori di conseguenza ritrova il contesto“. Tornando ad Inzaghi, lui conosce bene l’ambiente biancoceleste: “Inzaghi vive quotidianamente Formello, nello spogliatoio è sicuramente avvantaggiato, c’è grande fiducia in Simone. Ora dipenderà tutto da lui e dalla squadra, se riesce a fare ottime prestazione e se avrà credibilità da parte dell’ambiente, avrà la possibilità di andare avanti“. Infine sul ritiro: “Sono stato uno dei pionieri del ritiro di Norcia, negli anni è diventato un feudo biancoceleste. Si lavora bene, non va interpretato come un ritiro punitivo ma costruttivo per trovare serenità e tranquillità”.

BIGLIETTERIA – Info e prezzi per Lazio-Empoli

La società biancoceleste ha reso note le modalità di acquisto dei biglietti per la partita di Serie A Tim Lazio-Empoli in programma domenica 17 Aprile allo Stadio Olimpico di Roma alle ore 18:00. Di seguito tutte le info biglietteria:

La S.S. Lazio comunica che, dalle ore 12:00 di venerdi 8 aprile, saranno messi in vendita i tagliandi per la partita di campionato LAZIO – Empoli in programma domenica 17 aprile alle ore 18:00.

TUTTI COLORO CHE SONO IN POSSESSO DELLA FIDELITY CARD MILLENOVECENTO E NON SONO ABBONATI, POTRANNO RICHIEDERE AL MOMENTO DELL’ACQUISTO CHE, IL TITOLO D’INGRESSO VENGA CARICATO ELETTRONICAMENTE SULLA STESSA.

 I tagliandi si potranno acquistare presso:

– I nostri punti vendita Lazio Style 1900

 – Le rivendite Listicket-Ticketone

 – Tramite il Call Center al numero a pagamento 892.101 , il sito internet LISTICKET.COM con la sola modalità di acquisto HOME TICKETING   (è necessario disporre di una stampante laser). Molto comoda è l’opzione della scelta del posto nel settore selezionato.

Si ricorda che chi acquista un biglietto è tenuto a mostrare il suo documento di identità, pena l’impossibilità di emettere il titolo di accesso ( D.L. 8/2/2010 nr. 8). Non verranno considerate come documenti idonei alla vendita, tutte le patenti di ultima generazione che non riportano le indicazioni del luogo di residenza.

 Per i ragazzi under 14, è possibile esibire anche solo il tesserino sanitario, per gli altri minori più grandi, è necessario esibire in alternativa in originale o in copia:

– il documento di identificazione rilasciato dal Comune;

– carta d’identità;

– lo stato di famiglia con foto;

– il certificato di nascita con foto o il passaporto di un genitore (in cui compaia ovviamente il minorenne).

Il numero massimo di tagliandi acquistabili da una singola persona è di quattro e con le nuove disposizioni dell’ Osservatorio sulle Manifestazioni Sportive, è possibile presentare per le altre eventuali tre persone, anche solo la copia del documento d’identità.

Per acquistare i tagliandi ci sarà tempo fino al calcio d’inizio dell’incontro. Si ricorda a tutti i tifosi che, il punto vendita dei tagliandi più vicino allo Stadio Olimpico è, il Lazio Style 1900 in Via Guglielmo Calderini 66 / C e sarà aperto il giorno della partita,  dalle ore 13:00 e saranno disponibili solo per la stampa dei tagliandi di Lazio-Empoli.

Settori e prezzi:

S E T T O R E INTERO RID. UNDER 16 (*) INVALIDI CIVILI 100 % (**)
TRIBUNA D’ONORE CENTRALE 200 €. == ==
TRIBUNA MONTE MARIO 80 €. 50 €. 50 €.
TRIBUNA TEVERE TOP 60 €. 40 €. 40 €.
TRIBUNA TEVERE 40 €. 25 €. 25 €.
TRIBUNA TEVERE NON DEAMBULANTE IN CARROZZELLA 18 €. == ==
TRIBUNA TEVERE NON DEAMBULANTE IN CARR.- ACC.GNO 18 €. == ==
DISTINTI NORD EST – NORD OVEST – SUD EST
18 €. == ==
SETTORE OSPITI – DISTINTI SUD OVEST 18 €. == ==
CURVA NORD 18 €.

(*) Possono acquistare un tagliando Ridotto Under 16 i ragazzi nati dal 1/1/1999 al 31/12/2010

(**) I tagliandi ridotti Invalidi Civili al 100%, posso essere acquistati solo presso i Lazio Style 1900 e solo il giorno della gara, presso la biglietteria in viale delle olimpiadi 61 (ex ostello della gioventù).

I bambini di 4 anni nati dal 1/1/2011 accedono allo stadio gratuitamente e senza biglietto.

Infine, all’ingresso il controllo dell’identità sarà effettuato su ogni singolo spettatore ed è pertanto obbligatorio esibire un documento di identità, compresi i minorenni.

SOLO ED ESCLUSIVAMENTE IL GIORNO DELLA GARA, sarà attivata la nuova biglietteria in viale delle olimpiadi 61, presso l’ex ostello della gioventù. Il punto vendita sarà attivo dalle ore 14:00 di domenica 17 aprile e abilitato a rilasciare SOLO TAGLIANDI PER LA TRIBUNA TEVERE, TEVERE TOP, TEVERE DISABILI, MONTE MARIO E D’ONORE CENTRALE con questi prezzi:

S E T T O R E INTERO RID. UNDER 16 (*) INVALIDI CIVILI 100 % (**)
TRIBUNA D’ONORE CENTRALE 200 €. == ==
TRIBUNA MONTE MARIO 80 €. 50 €. 50 €.
TRIBUNA TEVERE TOP 60 €. 40 €. 40 €.
TRIBUNA TEVERE 40 €. 25 €. 25 €.
TRIBUNA TEVERE NON DEAMBULANTE IN CARROZZELLA 18 €. = =
TRIBUNA TEVERE NON DEAMBULANTE IN CARR.- ACC.GNO 18 €. = =

(*) Possono acquistare un tagliando Ridotto Under 16 i ragazzi nati dal 1/1/1999 al 31/12/2010

RESTRIZIONI SULLA VENDITA ADOTTATE DALL’ OSSERVATORIO SULLE MANIFESTAZIONI SPORTIVE:

– divieto di vendita per i residenti della regione Toscana, escluso i possessori delle Fidelity Card-Tessere del Tifoso;

SETTORE OSPITI: Sarà possibile acquistare i tagliandi per il SETTORE OSPITI, fino alle ore 19:00 di sabato 16 aprile, solo presso le ricevitorie di tutta Italia della Listicket, presentando un documento di riconoscimento e la Fidelity Card.

EMOZIONE LAZIO – Il comunicato ufficiale: “Lotito faccia un passo indietro”

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Nonostante la rinuncia del presidente Enrico Montesano, ‘Emozione Lazio‘ non si ferma e, dopo aver pianificato la propria strategia, è pronta a passare all’azione. Proprio a tal fine, il comitato promotore dell’iniziativa si è riunito ieri a Roma per esaminare la situazione determinata dal fallimento della stagione 2015-2016 e che la debacle nel derby ha reso ancora più grave. Di seguito, il comunicato ufficiale diramato dai membri della Consulta:

L’Aquila deve tornare a volare nel cielo seguendo la sua stella polare della Lazialità. Per questo è indispensabile che l’attuale vertice societario faccia un passo indietro e dia vita responsabilmente ad una vera e propria rifondazione della Lazio“.

Emozione Lazio ritiene indispensabile avviare subito un processo di rifondazione del Club biancoceleste, nella consapevolezza che la presidenza del dottor Claudio Lotito è giunta al capolinea. Tale convinzione, determinata non dal pregiudizio ma dall’analisi oggettiva della realtà, è oggi il primo elemento di ritrovata unità del mondo biancoceleste. Perfino la sparuta minoranza della tifoseria, che manteneva aperto uno spiraglio di fiducia nei confronti dell’attuale gestione societaria, chiede oggi una svolta che soltanto un deciso, formale e sostanziale passo indietro del dottor Lotito può assicurare. Emozione Lazio sa bene di attendersi dall’attuale presidente, un gesto di generosità, probabilmente sofferto. Ma lo richiede, anzi lo impone, il bene supremo della Lazio, evocato e invocato dallo stesso Lotito, al quale comunque non mancherà il riconoscimento dei meriti della sua gestione, soprattutto nella fase iniziale del risanamento dei conti economici”.

Nel corso della riunione, a cui ha partecipato, in collegamento telefonico, anche il presidente onorario Eugenio Fascetti, è stato nominato come portavoce Guido Paglia, oltre ad essere ribadito l’impegno sulle iniziative già annunciate: “Un confronto con il Prefetto di Roma Gabrielli per l’abolizione delle barriere che a tutt’oggi dividono le curve dell’Olimpico (cui, già da tempo, si sta battendo la Nord); la verifica della straordinaria prospettiva di fare del Flaminio la casa della Lazio; la rinascita dei Lazio Club, perché tornino ad essere fondamentali presìdi di Lazialità sul territorio“.

Mazzarri-Lazio, le parole dell’agente Andrea D’Amico

A partire dalla gara di domenica sera contro il Palermo, Simone Inzaghi avrà a disposizione 7 ‘finali’ per giocarsi, con il raggiungimento di un posto in Europa League, le sue chances di restare sulla panchina della Lazio anche nella prossima stagione. Intanto però la società continua a guardarsi intorno alla ricerca di un sostituto in caso di fallimento dell’obiettivo. Tra i nomi circolati in questi giorni c’è quello di Walter Mazzarri, ex allenatore dell’Inter che a fine stagione si svincolerà dai nerazzurri. A proposito di un suo approdo nella Capitale, è intervenuto, ai microfoni di ‘Calcionews24.com’, l’agente Andrea D’Amico: “Italia, Lazio e Fiorentina? – ha detto – Novità concrete non ce ne sono. Gli interessamenti sono ovviamente tanti, anche stranieri, ma al momento nulla di concreto. Anche club di Premier League? Sì ma non solo, vediamo…“.

Protti: “Alla Lazio è mancato equilibrio. Senza unità d’intenti non si va avanti”

Igor Protti, bomber biancoceleste per una sola stagione negli anni novanta, ma rimasto nel cuore dei tifosi biancocelesti per un decisivo gol realizzato nel derby, è intervenuto sugli 88.100 di Elle Radio nella trasmissione I Laziali Sono Qua, per fare il punto sul delicatissimo momento biancoceleste.

E’ ormai da tanto tempo che ci sono delle problematiche nell’ambiente della Lazio, come testimoniato dallo stadio costantemente vuoto in questa stagione. Alla Lazio il conflitto fra i tifosi e la società si protrae ormai da tantissimo tempo, ma la priorità ora è trovare la soluzione per riportare la gente allo stadio, senza la quale lo spettacolo risulta completamente svilita. Senza un’unità di intenti ritrovata con la società bisognerebbe pensare ad un cambio ai vertici societari, ma mi rendo conto che non è affatto facile per cui bisognerà per forza di cose studiare soluzioni alternative.

Da ex attaccante, Protti parla dei bomber biancocelesti che hanno deluso, soprattutto a livello realizzativo: “Dal punto di vista dei gol segnati il rendimento dei tre centravanti della Lazio è stato senza dubbio insufficiente. C’è però secondo me un altro dato da tenere in considerazione: nell’anno in cui vinsi la classifica dei cannonieri con 24 gol il mio compagno d’attacco, Kenneth Andersson, ne fece 12. Nonostante questo retrocedemmo in Serie B: questo perché non c’era equilibrio, la squadra ci appoggiava alla perfezione in fase offensiva, ma trovava grandi difficoltà in quella difensiva. Alla Lazio è mancato equilibrio in senso opposto: quando gli attaccanti faticano molto a segnare è anche perché non c’è il dovuto supporto della squadra. Anche gli infortuni hanno pesato moltissimo sul rendimento della squadra, va sottolineato.”

Ora Protti è direttore sportivo al Tuttocuoio in Lega Pro. Come spiega da esterno il crollo nel rendimento della Lazio rispetto alla scorsa stagione? “Per poter dare una valutazione su questi aspetti bisognerebbe essere presenti quotidianamente all’interno dello spogliatoio. E’ semplicistico dare sentenze da lontano: il mio pensiero non da direttore sportivo ma da “uomo della strada”, per così dire, è che la Lazio in questi ultimi anni ogni volta che è partita a fari spenti ha fatto delle stagioni al di sopra delle aspettative. Quando invece i biancocelesti partono con tutte le luci puntate addosso trova enormi difficoltà a mantenere le promesse. C’è anche un fattore piscologico, oltre agli errori che si commettono più di frequente quando la società deve mantenere un alto livello raggiunto nella stagione precedente.

Su Simone Inzaghi: “Credo che l’esonero di Pioli fosse diventata una scelta ormai inevitabile. Il finale di campionato dirà se anche dal punto di vista caratteriale Simone Inzaghi meriterà un’eventuale conferma e soprattutto se sarà l’uomo giusto per rivitalizzare il gruppo e la squadra in uno dei momenti più difficili negli ultimi anni nella storia della Lazio.

Un’ultima valutazione anche sul campionato e sul caso-Higuain che sta facendo discutere l’Italia: “Credo che per lo scudetto sia molto difficile che si possa riaprire la corsa. Per il secondo posto credo sarà importante vedere come andrà a finire il ricorso per Higuain: sarebbe giusto vedere il bomber argentino in campo visto che l’andamento dei fatti mi sembra dimostrare che una squalifica così lunga sia eccessiva. Al momento dal punto di vista mentale la Roma sta meglio del Napoli, ma i partenopei meriterebbero il secondo posto per quanto fatto vedere nel corso di tutta la stagione.

Fabio Belli

LAZIO SOCIAL – Milinkovic-Savic festeggia il suo ritorno. Inzaghi ha un arma in più

La sua assenza si è sentita tantissimo, la Lazio ha fatto di tutto per averlo a disposizione in occasione del derby ma purtroppo non c’è l’ha fatta. Pioli lo avrebbe fatto giocare anche al 50% del suo potenziale ma purtroppo la condizione fisica era più pesante del previsto. Certo, non è assolutamente stata questa la causa dell’umiliazione ricevuta contro i cugini giallorossi però chissà come sarebbe andata con un “grande” talento come lui in mezzo al campo. Anche se ormai i biancocelesti non hanno più nulla da chiedere al campionato è comunque una grande gioia che finalmente Milinkovic-Savic sia tornato ad allenarsi con i compagni e presto riprenderà il posto che gli spetta in mezzo al campo. Ieri il serbo è riuscito a calpestare nuovamente il campo di allenamento sotto l’occhio vigile del nuovo mister Inzaghi ed ha voluto esprimere attraverso il suo account ufficiale di Instagram la sua gioia per il recupero ultimato: “Finalmente tornato in campo“. Una volta ristabilito, potrà rappresentare l’arma in più della Lazio di Inzaghi. Lui non vede l’ora di dare una mano e si vede.

 

Finally back on the pitch ⚽️💪💪🔵⚪️ #forzalazio

Una foto pubblicata da Sergej Milinkovic Savic (@sergej___21) in data:

VIDEO – Riina Jr a Porta a Porta: “Amo e rispetto mio padre, non sta a me giudicare”

Sta creando un vespaio di polemiche quanto avvenuto a Porta a Porta, noto programma condotto da Bruno Vespa.

Ospite ‘illustre’, e che non è passato certamente inosservato, Salvo Riina, figlio del boss mafioso Salvatore Riina che ha dichiarato di non aver mai avuto il sospetto che suo padre fosse legato agli attentati.

Durante il suo intervento su Rai Uno, che ha suscitato diverse reazioni tra l’opinione pubblica, si è lasciato andare ad alcuni particolari sul rapporto con suo padre: “Amo mio padre, al di fuori di tutto quello che ha fatto, non sta a me giudicare, ma allo Stato”.

24 capi ultrà in ‘senato’: Il Bocia: “Riportateci allo stadio e lasciateci tifare”

Svolta ‘storica’ tra Tifosi e Stato. Ieri si è tenuta nella giornata di ieri a Palazzo Madama l’importante riunione tra 25 rappresentanti di Curve italiane e alcuni membri di Camera e Senato.

L’Eco di Bergamo, noto giornale lombardo ha riportato i dettagli del meeting e i tanti temi affrontati: dal doppio daspo, argomento centrale, alle barriere in curva, passando per la modifica degli articoli 8 e 9 della legge n.41 del 2007, la tessera del tifoso e il controllo degli striscioni. 

In aula i ‘capi’ ultrà di tutta Italia a rappresentare fede e passione (Arezzo, Ascoli, Atalanta, Avellino, Bari, Bologna, Bologna Fortitudo Basket, Brescia, Cavese, Cesena, Fasano, Genoa, Lazio, Milan, Napoli, Padova, Palermo, Parma, Reggiana, Sampdoria, San Donà, Ternana, Udinese, Venezia, Vicenza) con in mente la medesima e conclamata richiesta: “Riportateci allo stadio e lasciateci tifare. Noi siamo i veri clienti di questo calcio, quelli che pagano il biglietto e abbiamo tante cose da dire!”.

“Siamo stati dei maestri per l’Europa intera,eravamo il mito per l’Europa e oggi l’Europa ci bagna il naso: noi vogliamo riavere i nostri strumenti. Lasciateci fare i tifosi, non dividete le curve. Lasciateci fare quello che siamo bravi a fare, con passione: tifare” ha detto il capo ultras atalantino Bocia che aggiunge: “Non si può dividere una curva: perché non si possono fare le coreografie. Quelle coreografie che sono studiate e pensate con passione: noi siamo il dodicesimo in campo. Devono ridarci quello di ci spetta”.

Colpo basso di Bobo Vieri a Gigi Buffon. Una donna l’oggetto del contendere

Bobone Vieri, non è una novità, ha sempre avuto un certo successo fuori dal rettangolo di gioco, a tal punto che i più maliziosi sono arrivati a chiedersi se fosse più forte nel corteggiare le donne o buttare la palla in rete.

L’indiscrezione che fa trapelare il rotocalco Diva e Donna potrebbe essere una di quelle non piacevoli da leggere, soprattutto per chi, indirettamente, ne sarebbe coinvolto: Gianluigi Buffon.

A quanto pare, l’ex bomber sarebbe molto presente (telefonicamente) con Alena Seredova. Viene riportato: “Alena Seredova è volata negli Stati Uniti per una vacanza con i figli avuti da Gigi Buffon. Si è rilassata al sole di Miami dove ci sono già quasi 30 gradi. E il cellulare è stato bollente: l’amico Bobo Vieri che passa gran parte dell’anno sulle spiagge della Florida, le avrebbe fatto pressing”.

Chissà cosa ne penserà Buffon, ex della Seredova e attualmente “accasato” con Ilaria D’Amico?

Pulici: “Pioli esonerato senza neanche un “grazie”. Lotito? Non ci sono alternative, deve…”

L’esonero di Pioli continua a non andare giù a gran parte dell’ambiente biancoceleste. C’è la grande convinzione che è stata scaricata tulla la responsabilità al meno colpevole e questo è a dir poco ingiusto. Ne è convinto anche Felice Pulici, che ai microfoni di Radiosei ha parlato del momento biancoceleste e toccando diverse tematiche:“Stagione fallimentare. Possiamo illuderci come tifosi, ma penso che con il derby si sia concluso il campionato della Lazio. Ho vissuto male la sconfitta contro la Roma, non ero allo stadio, sono 11 anni che non vado, ma a casa si soffre forse di più. Il primo tempo è stato completamente buttato, mentre nella ripresa meritavamo qualcosa di più. Anche se, sul gol di Parolo, Szczęsny sbaglia completamente il tempo dell’uscita, sembrava il ‘Pulici della situazione’ (ride, ndr). Il derby più brutto della storia della Lazio? Ce ne sono stati anche di peggio. Anche un derby che perdi di poco pur giocando bene ti lascia una tristezza unica”.

IL COMUNICATO DI LOTITO – “Ho provato a non leggerlo, ma non ce l’ho fatta. Mancano proprio le idee su come recuperare il rapporto con la tifoseria. Forse ha capito anche lui che non c’è alcuna possibilità di tornare indietro. Ora dovrà fare le giuste valutazioni. Ormai ha tutta la tifoseria contro, voglio proprio vedere come farà a riportare i tifosi allo stadio. È questa la mia preoccupazione. Siamo ad un punto di non ritorno. Facesse un passo indietro e mettesse qualcuno al suo posto. Non c’è più alternativa, perché i tifosi in questo modo non torneranno sui propri passi”.

ESONERO PIOLI, C’E’ INZAGHI –  “È indubbio che per lui (Inzaghi, ndr) sia un’opportunità per dimostrare di essere all’altezza della situazione. Ma è stata scaricata tutta la responsabilità delle sventure della squadra a Stefano Pioli, al quale deve andare l’applauso di tutta la tifoseria. La società è in difetto anche in questo, per averlo esonerato senza neanche un “grazie”. Pioli ha riportato migliaia di persone alle 3 di notte a Formello per festeggiare l’accesso in Champions League a distanza di anni”. Infine torna sul neo allenatore biancoceleste Inzaghi: “Dipenderà dalle sue capacità di incidere sul gruppo e di portare nell’immediato qualche risultato importante sul campo”.

RASSEGNA STAMPA – Lazio: ritiro in silenzio. Anche a Norcia striscioni contro società e squadra

l tono è da subito perentorio, le sue idee prendono vita sotto il sole di Norcia. Simone Inzaghi fa sudare la Lazio, nel primo giorno del ritiro umbro dedicato alla doppia seduta di allenamento. Il neo allenatore biancoceleste punta sulle motivazioni, sulla voglia di riscatto dei giocatori. Pretende che i centrocampisti facciano girare più rapidamente il pallone, urla agli attaccanti di tirare in porta con più cattiveria. L’ex tecnico della Primavera cerca in questo modo di sollecitare l’orgoglio sopito di una squadra che ancora si lecca le ferite del derby perso.

Fonte : La Repubblica

 

RASSEGNA STAMPA – Corsa a tre per guidare la Lazio

Chi sceglierà il prossimo allenatore della Lazio? Lotito o Tare? Scattano le consultazioni, telefonate segrete tra presidenti e primi sondaggi in vista della nuova stagione. Pioli è andato, il destino era già scritto da mesi, la squadra attualmente è nelle mani di Simone Inzaghi, ex Primavera e tecnico alla ricerca del grande salto. Difficilmente però si ripartirà da lui (a meno che non riesca a raggiungere l’Europa League), la piazza ha bisogno di una scossa, serve a tutti i costi una mossa strategica per riportare entusiasmo.

Il presidente biancoceleste lavora da settimane sulla pista Mihajlovic, in uscita dal Milan e sicuro di abbandonare la panchina a fine campionato. L’idea è concreta e affascinante, tra Lotito e Sinisa c’è un ottimo rapporto di amicizia, il ritorno a Formello è nei programmi da anni. L’unico ostacolo è rappresentato dal diesse Tare, amante di una filosofia di calcio completamente diversa e lontana da quella dell’allenatore serbo. In ogni caso il matrimonio potrebbe andare in scena, sarebbe la prima mossa verso i tifosi da parte della società. Mihajlovic aspetta solo una chiamata, è finito in pole all’improvviso, ha la famiglia nella Capitale e firmerebbe carte false pur di tornare a casa. Con lui la squadra ritroverebbe stimoli e motivazioni, l’ex difensore potrebbe anche riuscire nel miracolo di trattenere qualche calciatore in partenza.

Se Tare non impazzisce per Mihajlovic, è impossibile dire lo stesso per Montella. Il dirigente albanese ha un vero e proprio debole calcistico per l’ex aeroplanino, lo segue con grande attenzione sin dall’avventura con gli allievi della Roma. Ingaggiare il tecnico della Sampdoria significherebbe continuare il percorso intrapreso qualche anno fa con Petkovic e terminato da poco con Pioli: 4-3-3, calcio totale e quella voglia irrefrenabile di aggredire sempre gli avversari.

Una candidatura che però non convince i tifosi: Montella è stato per anni una bandiera giallorossa, in un momento così delicato per l’ambiente difficilmente verrebbe accettato, faticherebbe e non poco a farsi amare dal popolo biancoceleste.

E poi c’è la terza scelta, forse l’unico nome che accontenterebbe sia Lotito che Tare: Giampiero Ventura potrebbe rappresentare l’ideale, a giugno lascerà il Torino, a 68 anni è alla ricerca di una chance importante. Il rapporto con Lotito è ottimo, eventualmente non sarebbe difficile trovare un accordo, riuscirebbe a lavorare senza problemi anche con il direttore sportivo: con il Bari ha sempre giocato 4-3-3, con i granata invece ha sposato più volte la difesa a 3, ma per caratteristiche anche lui s’avvicina molto alla filosofia Lazio.

Fonte : Il Tempo

RASSEGNA STAMPA – Lazio, contestazione a Norcia: tifosi chiedono le dimissioni di Lotito e Tare

Lotito, Tare e squadra. I tifosi della Lazio non fanno sconti e tutti finiscono nel mirino della contestazione. Dopo gli attimi di tensione registrati a Formello domenica pomeriggio, in seguito alla sconfitta per 4-1 contro la Roma, la protesta è arrivata anche a Norcia. All’esterno dell’Hotel Salicone, struttura che ospita gli uomini di Inzaghi nel quarto ritiro stagionale, alcuni sostenitori biancocelesti hanno esposto sei striscioni rivolti a calciatori e dirigenza, sotto accusa rispettivamente per la stagione deludente e per la gestione della società. Nelle dure parole, scritte dai tifosi, si chiedono le dimissioni del Presidente Lotito e del ds Igli Tare.

Fonte : Il Messaggero

7 aprile 2016 – “L’Armata Brancaleone” compie 50 anni

“L’Armata Brancaleone”, il famoso film del 1966 di Mario Monicelli compie 50 anni. Una commedia considerata come uno dei maggiori capolavori del regista. Il film è un concentrato di emozioni che spingono lo spettatore alla risata come quando, alla sua uscita nei cinema, in poche settimane ne fecero un autentico fenomeno popolare. La pellicola uscì nelle sale cinematografiche italiane il 7 aprile del 1966, diventando subito campione di incassi. Presentato a Cannes nel maggio dello stesso anno, venne poi esportato in Germania e in Spagna. Cast del tutto eccezionale con interpreti della grandezza di Gian Maria Volonté, Carlo Pisacane, Catherine Spaak, Enrico Maria Salerno, Maria Grazia Buccella, magistralmente guidati da quel fantastico attore che è stato Vittorio Gassman. Soggetto della pellicola una rivisitazione alquanto originale dell’Italia medioevale, creando un genere di idioma immaginario, tra il latino maccheronico, la lingua volgare medievale e l’espressione dialettale. Il richiamo ad un precedente film di grande successo del regista (I soliti ignoti) è evidente sia nella sceneggiatura (la compagnia sgangherata che cerca di compiere una grande impresa fallendola miseramente), sia nella somiglianza dei personaggi interpretati da Gassman e Pisacane nei due film, che in alcune sequenze, come quella in cui Gassman, viene contattato per entrare nella compagnia. Il protagonista in un primo momento rifiuta ma poi accetta dopo la sconfitta nel combattimento (di pugilato ne “I soliti ignoti” e al torneo ne L’armata Brancaleone”). Inoltre, anche un’altra scena in cui durante una pausa del duello tra Brancaleone e Teofilatto, il primo consiglia al rivale una cura per il fegato, scena che ricorda quella tra Totò e Fabrizi in Guardie e ladri”, film del 1951 di Monicelli e Steno. Nonostante sia una commedia in costume, in molti concordano nel ritenere che appartenga di diritto al genere della commedia all’italiana. In effetti nel film viene rappresentata un’Italia povera ed affamata – a volte anche meschina – ma che, al tempo stesso, è capace di grandi gesti eroici.