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Dybala: “Sto vivendo un momento unico. Lo scudetto? Gia a Firenze…”

Anche contro i biancocelesti di Inzaghi la Juventus si conferma una corazzata inarrestabile. Incalzato dai microfoni di Mediaset Premium  al termine del match, il bomber di serata Paulo Dybala ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: “Nel primo tempo purtroppo ho sbagliato un gol uno quasi dentro la porta per fortuna nel secondo tempo è andata meglio. Sto vivendo un momento unico penso che dal primo giorno che ho messo la maglia della Juve ho sognato di giocare così e penso che questi giorni sono unici. Chiudere il discorso Scudetto? Sicuramente speriamo di chiudere il discorso a Firenze“.

Il giovane attaccante bianconero ha poi proseguito a Sky: “Ho sbagliato un gol clamoroso ma poi per fortuna ne sono arrivati due. Una vittoria che vale per il 90% lo scudetto. Domani vogliamo chiudere la pratica. Grida di Allegri? Gli rispondo per le rime (ride, ndr)”.

 

Bonucci: “Questo risultato ci sta stretto, ora aspettiamoci una Lazio aggressiva”

Al termine della prima frazione di gioco tra Juventus e Lazio. Il giocatore bianconero, Leonardo Bonucci, incalzato dai microfoni di Mediaset Premium ha rilasciato queste parole:

La Lazio ha fatto tanto possesso ma noi abbiamo avuto tre occasioni nitide, questo 1-0 è ancora troppo poco. Continuiamo così perché dobbiamo assolutamente prendere i tre punti. La Lazio viene da due risultati positivi, dobbiamo aspettarci un secondo tempo più aggressivo per cercare di portare a casa qualcosa. Dobbiamo stare attenti alle loro ripartenze”.

 

Dybala: “Gara aperta, ma noi abbiamo fatto un girone incredibile e…”

Il giocatore della Juventus Paulo Dybala è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3 FM:

Sarà una partita aperta perché tutte e due le squadre vogliono vincere. La Lazio ha cambiato allenatore e vorrà fare risultato anche qua. Ma noi abbiamo fatto un girone incredibile e vogliamo continuare così

Keita: “Faremo la nostra partita. Le assenze? Niente scuse, dobbiamo…”

Il giocatore biancoceleste Keita Balde Diao è intervenuto ai microfoni Lazio Style Radio 89.3 FM quando manca ormai meno di un’ora all’inizio della sfida tra Juventus e Lazio. Queste le sue parole:

Le 100 presenze con la Lazio? Sono molto contento e spero che con la centesima si possa vincere la partita che è più importante“. La Juventus vuole il titolo ma la Lazio vuole vincere questa sera: “Noi sappiamo che questo è un campo difficile, è prima in classifica, ma noi faremo la nostra partita con fiducia, forza e useremo le nostre armi. Le assenze? Sì, noi abbiamo tante assenze ma non è una scusa. Dobbiamo lottare e dobbiamo uscire con tanta voglia forza e determinazione“.

Zoff consiglia: “Serve un grande mercato per ridare entusiasmo all’ambiente”

Intervistato da Cittaceleste.it la leggenda vivente del nostro calcio Dino Zoff ha analizzato la gara di stasera dello Juventus Stadium: “Avrei voluto vedere una Lazio al completo contro questa Juventus. La squadra di Allegri ha il favore del pronostico, ma se si sentisse già Campione d’Italia sarebbe un problema. La rimonta della Juventus è stata pazzesca, ha dimostrato di essere la più forte. In attacco, difesa e centrocampo ci sono pochissimi punti deboli. Se la Juventus sarà la solita, la vedo molto dura per la Lazio”. Poi sul discorso stadio vuoti: “E’ una situazione penosa, vedere un Olimpico vuoto fa pena. Serve una campagna acquisti adeguata per creare amore ed entusiasmo. Anche io sono stato contestato, ma lo stadio era sempre pieno”.

Infine su Pogba e Donnarumma, Zoff ha commentato: “Pogba sarei attentissimo a venderlo. Non ci sono centrocampisti così forti come lui, trovare un sostituto sarebbe difficile. Se vuoi puntare alla Champions League devi trattenerlo. Alla Juventus la difesa sta reggendo anche per la Nazionale. Cambierei qualcuno, ma non Pogba che è unico nel suo ruolo. Donnarumma se ti presenti a 17 anni con il Milan, ha la carriera spianata davanti a se. Ha dimostrato di avere caratteristiche positive, farà una grande carriera. Per la Nazionale non lo so se sarebbe pronto per la convocazione”.

FORMAZIONI UFFICIALI di Juventus-Lazio

Queste le formazioni ufficiali di Juventus-Lazio 34esima giornata di campionato: Torino, mercoledì 20 Aprile ore 20:45 Juventus Stadium:

Juventus (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Rugani; Lichtsteiner, Khedira, Hernanes, Pogba, Alex Sandro; Dybala, Mandzukic. A disp: Rubinho, Audero, Evra, Padoin, Sturaro, Asamoah, Cuadrado, Lemina, Zaza. All. Massimiliano Allegri

Squalificati: Morata
Indisponibili: Neto, Caceres, Chiellini, Marchisio, Pereyra
Diffidati: Hernanes, Lichtsteiner, Mandzukic, Pogba, Sturaro

Lazio (4-3-3): Marchetti; Patric, Gentiletti, Hoedt, Lulic; Onazi, Biglia, Parolo; Felipe Anderson, Djordjevic, Keita. A disp: Berisha, Guerrieri, Mauricio, Braafheid, Basta, Milinkovic-Savic, Cataldi, Morrison, Palombi, Rossi. All. Simone Inzaghi.

Squalificati: –
Indisponibili: De Vrij, Konko, Radu, Kishna, Mauri, Candreva, Bisevac, Matri, Klose
Diffidati:
Biglia

Arbitro: Paolo Silvio Mazzoleni (Sez. di Bergamo)
Assistenti: De Luca – Crispo
IV Uomo: Galloni
Addizionali: Rocchi – Chiffi

Assenza importante per Montella in vista della sfida di domenica con la Lazio

Assenza importante per l’allenatore blucerchiato Vincenzo Montella in vista della sfida di domenica con la Lazio. Il perno della difesa genovese, Andrea Ranocchia, è stato espulso per doppia ammonizione al 27’pt nella sfida delle 18:30 tra Sassuolo e Sampdoria. L’ex Inter è riuscito a rimediare due cartellini gialli nel giro di 180 secondi per due falli su Defrel: prima ha strattonato l’attaccante francesce lanciato in campo aperto, poi lo ha colpito involontariamente al volto nel tentativo di fermarlo (sospetta frattura del naso). Il danno per Montella è doppio perché, a causa di questa espulsione, Ranocchia salterà la prossima sfida di campionato contro la Lazio, in programma al ‘Ferraris’ di Genova domenica e valida per la 35esima giornata.

Manfredini: “La Lazio va a Torino con lo spirito giusto. Inzaghi? E’ partito bene”

Intervistato da Tuttojuve, l’ex centrocampista biancoceleste Christian Manfredini ha commentato la gara di stasera: “Sarà una gara molto dura per la Lazio, ma la squadra di Inzaghi viene da due risultati positivi e arriva a Torino con lo spirito giusto. Troveranno una squadra forte, che vorrà vincere per fare un passo avanti e vincere lo Scudetto, anche in virtù del risultato del Napoli. Anche se per me il titolo non è in discussione. Inzaghi? Il cambio di allenatore dà sempre una scossa ai giocatori, ha dato loro tranquillità. Il suo credo, il suo modo di pensare il calcio. Ci vuole anche un po’ di fortuna e lui l’ha avuta. Simone ha iniziato col piede giusto. Mi fa piacere. E’ una vita che fa bene, non mi ha impressionato. Ha dato dimostrazione di forza, non è solo fortuna, ma c’è una società da prendere come modello. L’infortunio di Marchisio? Peccato per la Juve, per la nazionale e per il giocatore stesso, che oltre ad essere bravo è anche simpatico. Una perdita più per la Nazionale che per la Juve, all’Europeo poteva essere una pedina importante per Conte”.

Libertà di stampa – L’Italia ha il bavaglio

Non è stato un grande anno, il 2015, per la libertà di stampa nel mondo, ma soprattutto in Italia: secondo la classifica mondiale elaborata dal 2002 da Reporter senza frontiere (Rsf) e riportata da Panorama infatti, il nostro Paese ha perso ben quattro posizioni, scivolando al 77° posto, seguita solo da Cipro, Bulgaria e Grecia.

Secondo l’autorevole studio, i giornalisti maggiormente colpiti dalla censura sarebbero quelli che fanno inchieste su corruzione e crimine organizzato, ed in particolare il declassamento dell’Italia deriverebbe dai problemi giudiziari per i giornalisti che hanno rivelato informazioni riservate del Vaticano. In generale comunque l’Europa rimane al comando della classifica dei continenti con maggiore libertà di stampa, classifica che vede l’Africa in migliore posizione rispetto all’America. Parlando delle grandi potenze, gli Stati Uniti si classificano al 41esimo posto, dietro a Germania (16esima), Regno Unito (38esimo), e davanti alla Francia (45esima). Dietro di oltre 100 posizioni Russia (148esima posizione) e Cina (176esima).
Il segretario generale di Rsf, Cristophe Deloire, ha così commentato: “Tutti gli indicatori della classifica mostrano un deterioramento. Molte autorità pubbliche lavorano per recuperare il controllo dei loro Paesi e temono che il dibattito pubblico sia troppo aperto“.

Spagna: o si riempie lo stadio o scatta la multa

Nuovo progetto in cantiere in Spagna: una tassa da pagare per i club che non garantiranno la presenta di spettatori pari al 75% dell’impianto. Un messaggio per nulla occulto ai club affinché rivedano la politica dei prezzi dei tagliandi, necessariamente da rivedere al ribasso.

La multa sarebbe addirittura raddoppiata se i posti liberi dell’impianto ospitante risultassero più del 50% del totale. Come riporta il sito spagnolo FutbolFinanzas, per alzare la qualità media del prodotto-calcio, la prima operazione da fare sarebbe quella di ripartire dai tifosi. Ma la lega spagnola non si ferma qui: indagini sulla qualità del manto erboso, dell’illuminazione, la posizione riservata alle telecamere mentre ogni allenatore sarà costretto a un’intervista post partita a bordocampo. Con un direttore di partita spedito dalla Lega a supervisionare i lavori durante la partita.

 

Calciomercato – Su Tonelli piomba una big

Lorenzo Tonelli è uno dei sogni, poco nascosti, per rinforzare la retroguardia della Lazio in vista della prossima stagione.

Sul classe ’91 comunque ci sarebbe una folta concorrenza: oltre a Roma e Fiorentina, che avevano presenatto offerte all’Empoli già durante il mercato di Gennaio, adesso anche il Napoli sarebbe piombato sul calciatore. E stando a quanto riportato da calciomercato.com, il direttore sportivo dei partenopei, Cristiano Giuntoli, si sarebbe già assicurato il sì del giocatore, convinto a tornare alla corte di Maurizio Sarri dopo gli anni trascorsi assieme ad Empoli. L’offerta del Napoli al club toscano si aggirerebbe sugli 8/9 milioni di Euro, a fronte di una richiesta leggermente superiore. Il direttore sportivo dell’Empoli Carli, ha tuttavia dichiarato a più riprese che sarà il giocatore a scegliere la sua prossima squadra e il difensore ha deciso, nel suo futuro c’è Napoli e non resta che aspettare l’accordo tra le due squadre.

Sergio: “Klose un altro anno. Immobile? Può essere importante”

L’ex biancoceleste Raffaele Sergio, è intervenuto ai microfoni di TuttoMercatoWeb Radio, per parlare in particolare degli attaccanti biancocelesti, soprattutto in vista della prossima stagione.

Sergio ha analizzato innanzitutto le prestazioni degli attuali componenti del reparto offensivo della Lazio: “Djordjevic è un giocatore importante, mentre Keita deve ancora esplodere. Klose? Io lo terrei ancora un altro anno, da quello che vedo mi sembra un professionista esemplare“. L’ex biancoceleste ha poi parlato di uno degli obbiettivi di mercato della squadra di Inzaghi, Ciro Immobile: “Sa fare bene le due fasi, attacca gli spazi, deve avere più fiducia. Ha avuto qualche difficoltà in Europa ma penso che gli attaccanti maturino più tardi. Può essere importante“.

Ricatti a Paolo Negro: 3 condannati

Sono arrivate altre 3 condanne per la tentata estorsione nei confronti dell’ex giocatore biancoceleste Paolo Negro. Nel 2011, come ricorda oggi il quotidiano Il Tempo, all’ex difensore vennero chiesti 30 mila euro da alcuni soggetti che avevano minacciato di rivelare una sua presunta combine nella sua ultima partita giocata in serie A. L’ex difensore denunciò tutto e ieri, appresa la notiza si è dichiarato abbastanza soddisfatto per il verdetto.

Lazio-Sparta Praga: arriva la denuncia per i tifosi cechi

Il 17 Marzo scorso, quando la Lazio ospitò lo Sparta Praga nel ritorno degli ottavi finale di Europa Leguae, avvennero fatti deprecabili: un gruppo di tifosi al seguito della squadra ceca urinò addosso ad un mendicante che chiedeva l’elemosina nei pressi di Ponte S. Angelo.

Questo venne immortalato da una turista, e le foto fecero il giro del web, ricevendo condanne unanimi. Oggi, a due mesi da quella brutta vicenda, gli agenti della Polizia di Stato della Digos della Questura di Roma hanno identificato i protagonisti di questo episodio. Secondo quanto riportato da Il Messaggero, si tratta di un 30enne e un 24enne, che ora dovranno rispondere dei reati di discriminazione razziale ed atti osceni in luogo pubblico. Inoltre il Questore di Roma ha avviato l’istruttoria per l’adozione del provvedimento del Daspo.

Gascoigne: “Non farò la fine di Best, non sono come lui”

Paul Gascoigne è uno di quei giocatori che è rimasto nel cuore di tanti tifosi biancocelesti. Estroverso dentro e fuori dal campo, è riuscito a lasciare un ricordo indelebile nel cuore di tanti tifosi laziali. Che adesso sono preoccupati per lui, in lotta continua contro la dipendenza dall’alcool, tra alti sporadici e bassi profondissimi. E’ di qualche settimana fa l’immagine che lo ritrae con il labbro spaccato, visibilmente ubriaco.

Gazza è stato intervistato dall’emittente inglese ITV, nella trasmissione Good Morning Britain, e, come suo solito, ha voluto ridere sull’accaduto: “Non ho chiesto io di essere un alcolista, ma è vero che ci ho lavorato parecchio! Ho fatto di tutto pur di riuscire a bere e adesso farò lo stesso per guarire“. Di sicuro l’ex centrocampista della nazionale inglese non vuole fare la fine del mai dimenticato George Best: “Lui è morto. Io non sono come lui, non voglio arrendermi“,le sue parole. Gascoigne ha voluto ringraziare il Providence Projects, un centro di trattamento per l’alcolismo a Bournemouth: “A volte vado lì per aiutare me stesso, ma anche per aiutare qualcun altro“.

LAZIALI FUORI PORTA – Oikonomidis e Ronaldo steccano. Crecco guarda vincere i compagni

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Turno infrasettimanale per i giocatori biancocelesti attualmente in prestito in squadre di Serie B. Si tratta di Crecco (Modena), Oikonomidis, Prce, Ronaldo, Tounkara, Pollace, Strakosha (Salernitana), Minala (Bari). In campo anche Vinicius (Zurigo), nel turno infrasettimanale del campionato svizzero.

Oikonomidis, Prce, Ronaldo, Tounkara, Pollace, Strakosha: finisce a reti bianche la sfida salvezza dell’Arechi tra Salernitana e Vicenza. Un punto che non aiuta molto i granata nella corsa per la permanenza nella serie cadetta. In campo dal primo minuto Ronaldo e Oikonomidis: il brasiliano, dopo l’ottima prova di Vercelli non si conferma. Imbrigliato dalla morsa del pressing di Galano e Signori, il regista brasiliano si limita sempre a fare il compitino rischiando spesso di perdere la sfera e di azionare i contropiedi ospiti. L’emblema della sua gara non perfetta è rappresentata da due calci d’angolo battuti in maniera oscena. Meglio nella ripresa. Per l’australiano tanta qualità ma poca concretezza. Subito ammonito viene graziato dall’arbitro per una brutta entrata su Sbrissa. Impegna il portiere ospite con due conclusioni dalla distanza. Versatile. Panchina per Strakosha e Tounkara, non convocati Pollace e il lungodegente Prce.

Filippini: quarto pareggio di fila per la Pro Vercelli ed ennesima panchina per Lorenzo Filippini. Nel rocambolesco 2-2 sul campo della Ternana, l’esterno classe ’95 osserva i compagni per tutti i 90 minuti del match.

Crecco: respira il Modena dopo la netta vittoria casalinga sul Perugia: 3-0 il risultato finale in favore dei canarini, in virtù della tripletta messa a segno dal Diablo Granoche. Solo panchina per Luca Crecco, dopo le opache prove delle scorse settimane.

Minala: sesta vittoria nelle ultime 7 partite per il Bari, che stavolta si impone di misura in casa dell’Ascoli grazie all’autogol di Cinaglia. Ancora out dalla lista dei convocati Minala, fermo per un problema cronico al tendine d’Achille.

SUPER LEAGUE Svizzera

Vinicius: pareggio interno per lo Zurigo, che impatta per 1-1 contro il Grasshoppers. Titolare Vinicius, nel 3-4-3 di Sami Hyypia. Solita prova di corsa e sacrificio per il brasiliano, sempre più padrone della fascia sinistra degli svizzeri.

Costi dei procuratori, ecco quanto spende la Lazio

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Quello tra Claudio Lotito e i procuratori, si sa, non è un rapporto propriamente idilliaco. Uno dei motivi è rappresentato dai costi di questi ultimi, sulla cui entità e influenza, sempre maggiore, sui conti dei club si è espresso quest’oggi il portale ‘calcioefinanza.it’. Dall’indagine condotta si scopre che, nel caso della Lazio, non c’è un dato complessivo riguardante gli oneri accessori, che sono invece indicati come ‘intermediazione‘ su ciascun trasferimento. Quella più ‘costosa’ è stata quella per Djordjevic, con 1,79 milioni sborsati , seguita da quella per Biglia (750mila euro), Vinicius (500mila), Ciani (400mila), Perea (270mila) e Braafheid (100mila). Il sito, infine, fa menzione anche dei debiti verso gli intermediari, per un totale, relativamente al 2015, di 8,9 milioni.

Buccioni: “L’emozione più grande a Piazza della Libertà. Vivo la situazione attuale con colossale rammarico”

Il presidente della Polisportiva Lazio, Antonio Buccioni, nel giorno del suo compleanno, è intervenuto sugli 88.100 di Elle Radio nella trasmissione “I Laziali Sono Qua“, condotta da Danilo Galdino e Vincenzo Oliva, per parlare di Lazio a trecentosessanta gradi.

Quest’anno la più grande emozione l’abbiamo vissuta nella notte tra l’otto e il nove gennaio, festeggiando il compleanno della Lazio a Piazza della Libertà. Diecimila persone effettive, diecimila carte d’identità che rappresentano una per uno ogni singola testimonianza dell’amore per i colori biancocelesti. Oggi abbiamo presentato il settore paralimpico tra i quali spicca un gruppo di nuotatori, alcuni dei quali potrebbero rappresentare la maglia azzurra alle Paralimpiadi di Rio de Janeiro.

Che cos’è per Antonio Buccioni la Lazio? “Per me è la canzone della vita, perché è una storia personale iniziata il 19 settembre del 1965, terza giornata del campionato di Serie B allo stadio Flaminio. Ed è una storia che non si è mai interrotta, rappresentando la compagna inseparabile della mia esistenza. La Lazio è la più bella favola scritta a Roma negli ultimi 116 anni.

E il momento più bello vissuto con la Lazio al fianco? “Senza dubbio il 12 maggio del 1974, io avevo 17 anni e mi sembrava di vivere un atto di giustizia, un riscatto rispetto a quelli che erano i rapporti di forza in città. Ricordo le retrocessioni del ’67 e del ’71, a scuola, e gli anni di Maestrelli che invece rappresentarono una rinvincita indimenticabile, sanando tutti i conti in sospeso.

In questo momento come si dovrebbe vivere la lazialità? “Sarei ipocrita se non dicessi che sono emozionato per i segnali d’affetto che ricevo in queste ore. Sono umanamente vicino a chi è privato della libertà e alla preoccupazione delle famiglie. La Lazio in questo momento non sta vivendo una crisi-economica finanziaria, un momento tranquillo rispetto ad un passato molto burrascoso da questo punto di vista. Se si guarda bene anche dal punto di vista tecnico, pur in una delle stagioni più deludenti degli ultimi anni, non ci stiamo dibattendo sul fondo del calcio italiano, anzi siamo sempre fra il sesto e il settimo posto. Da quando siamo tornati in Serie A sono saltate società come il Torino, il Napoli, la Fiorentina e il Parma addirittura tre/quattro volte. La crisi dunque non è tecnica, ma socio-culturale per quello che riguarda il modo di vivere la Lazio. Il mio sentimento dunque è di colossale rammarico: sono molto angosciato di questo, vorrei fare qualcosa di più ma ci sono cose che non comprendo fino alla fine.”

Fabio Belli

Beruatto: “Inzaghi buona scelta, contro la Juventus grande chance per i giovani”

L’ex difensore biancoceleste Paolo Beruatto ha parlato a Lazio Style Radio in vista della delicata sfida di campionato contro la Juventus.

Simone Inzaghi è stata una buona scelta, ponderata. Ha trasmesso non solo uno spirito nuovo ma anche dei principi di gioco diversi, i risultati gli danno ragione, forse c’era solo bisogno di tranquillità. Contro il Palermo ho visto una squadra padrona del campo, sembra una Lazio rivitalizzata. Sono contento che il mister da ex attaccante sia ripartito da Klose, ha puntato su un giocatore fondamentale nello scacchiere della Lazio. L’idea di Inzaghi è quella di essere padroni del campo e devo dire che i ragazzi lo stanno facendo bene, in difesa avrà portato i suoi principi come ogni allenatore. La Lazio sta interpretando bene i nuovi principi di gioco e i risultati si vedono, non dimentichiamoci che la squadra biancoceleste ha giocatori di qualità.

Domani sarà un bel test contro la Juve, i bianconeri hanno uno spirito di squadra forte, lo zoccolo duro sa trasmettere la voglia di vincere e di non mollare mai. Questa partita arriva in un momento giusto in quanto la Lazio non ha nulla da perdere e vedremo che tipo di prestazione riuscirà a fare contro la miglior squadra del campionato. I biancocelesti dovranno fare attenzione a diversi giocatori bianconeri. I ragazzi della Primavera biancoceleste sono tutti buoni giocatori, quando si esce dal settore giovanile però non si è pronti per la prima squadra, ci vuole pazienza. Ma Inzaghi li conosce benissimo e saprà aiutarli per farli crescere e magari li farà giocare in questo scorcio di campionato”.

Rocchi: “Il valore di Inzaghi dipenderà dai risultati”. E sul malcontento dei tifosi…

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Torna a parlare Tommaso Rocchi. E lo fa in una lunga intervista al portale ‘sofoot.com’, in cui ripercorre la sua carriera, dagli esordi con la Juventus fino all’ultima esperienza, in Ungheria, con il Tatabanya. Senza dimenticare, ovviamente, il periodo trascorso alla Lazio. Di seguito, riportiamo alcuni passaggi del colloquio.

Sul gol numero 200: L’ho realizzato a metà febbraio contro il Sarvar nella prima partita dopo la pausa invernale. Ho segnato una doppietta: il primo gol di sinistro in contropiede, il secondo – su un pallone rinviato male – a giro sul palo opposto dal limite dell’area. È stata una bella rete, anche perché è arrivata all’ultimo secondo prima della fine. Ho concluso in questo modo la mia carriera”.

Sul perché della scelta ungherese: Volevo fare un’esperienza all’estero. Avevo già giocato in massima serie con l’Haladas, ma un infortunio mi ha costretto a stare fermo tre mesi. Non ero sicuro di continuare l’estate successiva, poi ho accettato l’offerta del Tatabánya che era stato promosso in terza divisione e dove c’erano diversi italiani. Da alcuni giocatori passando per Bruno Giordano, un altro ex attaccante della Lazio, e il direttore generale (Massimiliano Caroletti, ndr). Poi – continua – Ho assistito a Roma alla nascita del mio terzo figlio. Non volevo tornare negli ultimi due mesi, così, di comune accordo con la società, ho deciso di restare a casa. Ho 38 anni e mezzo e sono ancora in forma, ma può bastare così”.

Nel 2004 l’approdo a Roma: Il club ripartiva da zero, c’è stato un cambiamento radicale. Certo da una parte c’era una grande pressione, ma dall’altra, visto che i tifosi non si attendevano grandi cose da quei nove acquisti e si chiedevano anche chi fossero, non avevamo molto da perdere. Ho iniziato l’avventura con questo spirito, credendo nelle mie qualità e ha funzionato. Ho segnato 17 reti la prima stagione, così le persone hanno cambiato parere su di me e la società mi ha acquistato interamente”.

Il gruppo musicale con Di Canio e i Filippini? Loro avevano già un gruppo, ma io suonavo la chitarra e ogni tanto ci ritrovavamo. Poi c’è stata l’iniziativa di Suor Paola per una serata di beneficienza e ci siamo detti: “Perché non provare?”. Di Canio si è subito proposto: ha suonato e cantato una decina di canzoni da Ligabue a Bob Dylan. È stato grandioso

La fascia di capitano? La Lazio non ha mai avuto capitani per un lunghissimo tempo. Ha spesso cambiato: da Nesta a Negro, passando per Peruzzi, Liverani e Oddo. Tuttavia il capitano rappresenta sempre un punto di riferimento. Io ho portato la fascia per quattro anni e, quando vado a bere un caffè al bar, i laziali mi dicono ancora: “Buongiorno capitano”.

I romanisti? Mi dicono che sono uno dei pochi laziali che rispettano. Nei derby ho segnato anche cinque volte contro la Roma. Loro però hanno apprezzato il mio comportamento in campo, effettivamente non ho mai mancato loro di rispetto”.

Il malcontento dei tifosi? Il passaggio da Cragnotti a Lotito è stato traumatico, ma obbligatorio. I tifosi erano abituati a titoli e grandi campioni, però capita a tutte le squadre, anche ad Inter e Milan. Nonostante i buoni risultati ricorrenti con le qualificazioni europee, i laziali sperano in una svolta, di poter lottare nuovamente per lo Scudett

Dabo? Un ragazzo d’oro! Era un giocatore eccellente, in grado di combinare la grinta di un centrocampista difensivo con una grande visione di gioco. Abbiamo passato due anni insieme, non conservo che grandi ricordi di lui”.

Sulle voci di un trasferimento all’Ajaccio nell’estate 2013: Sì, attraverso Ravanelli. Anche il Deportivo era interessato. Ci sono state delle trattative, ma poi non se ne fece più nulla. Dopo i sei mesi all’Inter, mi aspettavo una chiamata in Serie A. All’inizio avevo trovato poco spazio poi, con gli infortuni di Milito e Cassano, ho giocato 8 partite di fila e segnato 3 reti. Stramaccioni mi aveva promesso che, in caso di riconferma, avrebbe puntato su di me. Poi lui è stato esonerato, la proprietà è cambiata ed io sono rimasto in attesa fino ad ottobre, quando ho firmato a Padova in B”.

Sull’arrivo in panchina di InzaghiMi ha sorpreso del tutto. Simone è sempre stato attento, uno che si informava e faceva domande. Ha un’occasione importante per dimostrare il suo valore, ma dipende tutto dai risultati. Stesso discorso per Brocchi, altro ex mio compagno. Il campo sarà il vero giudice, anche se non ha esperienza. È come da giocatore: puoi essere la star della Primavera, poi ritrovarti a navigare nelle categorie inferiori…”.

Infine, uno sguardo sul futuro: “Intanto farò il padre a tempo pieno fino a giugno. La prossima stagione vorrei rimanere nel mondo del calcio. Sky mi ha già contattato per commentare le partite e ci sto riflettendo su. Vorrei anche allenare i giovani, non ho voglia di riprendere i ritmi di vita di un giocatore professionista”.