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RASSEGNA STAMPA – Lazio, è l’ora delle scelte

Perché aspettare? Ecco la domanda più gettonata tra i tifosi della Lazio che non si fidano dell’attendismo di Lotito in passato poco produttivo. Perché aspettare a svelare il nome del nuovo allenatore da cui provare a ripartire? La risposta non esiste o meglio c’è la sensazione che Simone Inzaghi sia in ballo ma ancora sotto esame. Il giovane tecnico ha vinto le prime due partite con Palermo ed Empoli, perso contro Juventus e Sampdoria: il bilancio è di sei punti, la squadra ha dato qualche segnale di ripresa poi si è persa in trasferta, soprattutto a Marassi dove ha mostrato i soliti difetti di personalità. All’orizzonte Inter, Carpi e Fiorentina ma è difficile pensare che i prossimi risultati siano decisivi per giudicare Inzaghi. Ha lavorato bene le prime due settimane, ha preparato con attenzione le gare, poi si è incartato quando ci sono state tre partite in una settimana. Che, di sicuro, non ci saranno il prossimo anno e allora le possibilità di Simone di essere confermato ci sono anche se in calo dopo le ultime prove.

Ormai è certo, la Lazio non farà le coppe europee, ha fallito tutti gli appuntamenti principali (Supercoppa, preliminare di Champions, Europa League, piazzamento in campionato e derby) che cosa ci sia ancora da capire sugli artefici di questo scempio è ignoto. C’è bisogna di una scossa per riaccendere un po’ l’entusiasmo della tifoseria (tutti vorrebbero un cambio societario, ma Lotito continua a ribadire che non vuole vendere), una decisione di rottura per far comprendere alla gente che si sono capiti gli errori e non si vuole più ripeterli. La rifondazione deve cominciare proprio dal tecnico con cui preparare un mercato aggressivo fatto di acquisti importanti e qualche cessione dolorosa solo sulla carta (il primo sarà sicuramente Candreva).

Fonte : Il Tempo

RASSEGNA STAMPA – Inzaghi perde quota: Mihajlovic e Prandelli al fotofinish

Un altro ko con il solito paradosso: 20 tiri in porta (record stagionale), un solo gol, che spreco. Dopo l’addio a Pioli, il risultato non cambia: «Inzaghi ha la possibilità di diventare anche l’allenatore del futuro», giurava Tare prima del fischio d’inizio del match di Marassi. Due giorni dopo la sconfitta con la Samp, Simoncino perde quota e ripartono i casting. Vola basso l’aeroplanino Montella: «Non c’è stata nessuna chiamata biancoceleste e non è tra i miei pensieri». Pesa la sua fede giallorossa, ma lui è da tempo nei pensieri di Tare.

Fonte : Il Messaggero

Premier League – Leicester, 3 punti per arrivare in paradiso

Chissà quanti scettici, ad inizio stagione, non avrebbero scommesso nemmeno un euro nei confronti di Claudio Ranieri e del suo Leicester. Non per la vittoria della Premier League (ovviamente), ma semplicemente per un campionato decente, un piazzamento che potesse comunque convincere ed entusiasmare tifosi e nostrani italiani, che forse troppo spesso se ne sono approfittati dell’aplomb e dell’educazione dell’allenatore.

Adesso tutto è cambiato, radicalmente, come fosse un mare in piena di entusiasmo, apocalittico per certi versi ed inspiegabile. Eppure la squadra inglese si trova lì: soltanto 3 punti, e poi la vittoria della Premier, impensabile qualche mese fa. Forse soltanto quello scellerato di Jamie Vardy avrebbe covato un tale risultato.

Il pareggio del Tottenham contro il West Bromwich Albion sa tanto di resa, come fossimo alle battute finali e giunti al capolinea la squadra inseguitrice si trovasse senza fiato, in debito di energie per proseguire l’inseguimento. Come a dire: va bene, Ranieri, avete più polmoni voi, noi siamo arrivati. Game over.

Quindi ci siamo, obiettivo chiudere la pratica già la prossima partita. Tre punti, una vittoria per arrivare a meta e poi, finalmente l’urlo liberatorio. Quella parabola cui noi tifosi siamo affezionati, che tocca un po’ tutti e che vorremmo vivere in prima persona. Anche se, la differenza tra calcio italiano e inglese sta proprio qua: in Inghilterra sognare può portare a compimento e successo un’opera, spinti da tifoserie erte d’orgoglio e dirigenze serie, in Italia il sogno rimane tale, le tasse o le incompetenze calcistiche lo affondando, per buona pace di tutti, e non ti resta che risvegliarti ed attendere la notte successiva, chissà.

 

La stagione ormai è andata, ora chiediamo l’unica cosa ancora possibile: vedere Morrison!

La sconfitta con la Sampdoria ha ufficialmente decretato la fine del campionato della Lazio. Le due sconfitte consecutive in trasferta a Torino e Genova hanno rigettato i biancocelesti nella delusione di una stagione tutt’altro che soddisfacente. Ora che fare? Bisogna ripartire, capire su chi puntare nella stagione 2016/2017. A molte domande dovrà rispondere con i fatti la società questa estate. Ora però c’è un campionato da onorare e, visto che non ci sono più obiettivi ad animare i giocatori biancocelesti, si potrebbe approfittare per vedere coloro che durante la stagione hanno giocato poco o nulla e capire chi può far parte della Lazio del futuro. Tra i vari giocatori, ce né uno in particolare che fin dal suo arrivo ha stuzzicato la curiosità dei tifosi biancocelesti e che non è mai riuscito ad essere protagonista con la maglia biancoceleste: è Ravel Morrison.

Per Ravel queste ultime giornate di campionato potrebbero rappresentare la chance per mettersi finalmente in mostra. Il centrocampista ha la possibilità strappare la sua conferma proprio all’ultimo. Inzaghi domenica contro la Sampdoria lo ha buttato nella mischia negli ultimi 10 minuti di gara. L’inglese non ha avuto molto tempo a disposizione è vero, ma è entrato in modo vivace in gara, mostrando subito tutta la sua classe e (per tre volte) dei guizzi interessanti che hanno permesso di ribaltare l’azione in offensiva: vedi il tocco che ha portato alla punizione dal limite dell’area negli ultimi secondi della partita. Una cosa è certa: Ravel ha rappresentato la nota più lieta del match di Marassi e forse l’unico motivo che ha spinto i tifosi a guardare la partita fino al 95′. L’arrivo di Inzaghi ha rivitalizzato Morrison, che sta cercando di convincerlo a concedergli una possibilità di rilanciarlo in queste ultimissime gare. Una decisione del genere farebbe felice la società: Tare ha sempre puntato molto sull’inglese (lasciando intendere che il nuovo tecnico dovrà fare altrettanto) e ne aveva auspicato l’utilizzo in questi mesi anche pubblicamente. Il direttore sportivo spera che ci sia un’evoluzione come fu per Felipe Anderson. Nel 2014, infatti, nessuno avrebbe continuato a credere nel brasiliano, fino alla sua esplosione. Tanto che alla fine del primo anno in biancoceleste è stato proprio Tare a bloccare una sua eventuale cessione. Il mister lo ha visto bene, ha notato che si allena con impegno e costanza. Si potrebbe quindi aprire finalmente una nuova occasione da sfruttare nelle prossime settimane, altrimenti sarà addio. La domanda però sorge spontanea: Morrison vuole ancora giocarsi le sue chance a Roma? O il richiamo dell’Inghilterra diventerà sempre più forte? I prossimi mesi ce lo diranno. C’mon Ravel. We want you!

 

 

CRONACA – Roma: riapre il Teatro Olimpico

Ricevuta la comunicazione ufficiale di cessato pericolo e ripristinata la viabilità nella zona il Teatro Olimpico riapre finalmente i battenti. La programmazione dello storico palcoscenico di Piazza Gentile da Fabriano era stata interrotta il 22 gennaio a seguito del parziale crollo degli ultimi piani dell’edificio.

Il 26 aprile il Teatro riaprirà con una serata intitolata Teatro Olimpico…di nuovo in scena, dedicata a tutte le pesone che ne hanno voluto il ritorno. “Un teatro che riapre è un bene prezioso per tutta la comunità – ha dichiarato Lucia Bocca Montefoschi, direttore artistico e amministratore delegato del Teatro -. Abbiamo organizzato una festa di riapertura per ringraziare le istituzioni, le forze dell’ordine, il quartiere Flaminio, la cittadinanza tutta, ma soprattutto il nostro affezionato pubblico e gli artisti per la solidarietà ed affettuosa vicinanza in questa eccezionale situazione. Il teatro è l’arte dal vivo per eccellenza ed è stato un dolore rimanere chiusi così a lungo, tanto quanto oggi è un’enorme gioia riaprire con tale entusiasmo“. La speciale serata, presentata da Giancarlo Magalli, avrà inizio alle 21 e vedrà tanti protagonisti alternarsi sul palco: “Vogliamo ringraziare di cuore gli artisti che daranno il proprio contributo in amicizia – ha aggiunto Lucia Bocca Montefoschi – ognuno porterà in scena un assaggio del proprio talento per tornare a far rivivere questo palco tanto amato”. Lo sponsor della serata sarà Emc. L’iniziativa rientra nel programma “Emc Information Heritage”, che ha l’obiettivo di sostenere progetti di responsabilità sociale sul territorio, promuovendo la conservazione del patrimonio culturale e i luoghi dove l’arte e la cultura viene celebrata.

Maradona shock: “La Juve ha grandi giocatori in federazione e tra gli arbitri”. Poi attacca Conte

Estro e follia, ma soprattutto follia fuori dal campo quella di Diego Armando Maradona che intervistato da Piuenne Tv, ha sparato a 0 su tutti a partire dalla Juventus campione d’Italia: “Ha vinto meritatamente ma ha avuto tantissimo culo. Ogni partita facevano due tiri e 4 gol. Poi chiunque entra segna, segnano tutti. Però devo ammettere che hanno un grandissimo allenatore, una grandissima rosa e una società che sa cosa fare. Quando la Juve ha avuto problemi ha saputo risolvere i problemi al contrario del Napoli che quando doveva comprare non l’ha fatto. Buffon? Sembra abbia 18 anni. E’ stato determinante per lo scudetto. E poi la Juve ha giocatori fenomenali nella federazione italiana e tra gli arbitri. Non è nuova ad aiuti arbitrali. I giocatori della Juve in campo hanno sempre ragione. Il gol annullato alla Fiorentina è uno scandalo. E’ stato annullato solo perché giocava contro la Juve. La squalifica a Higuain è stata di 4 giornate perché il Napoli era in lotta per lo scudetto, altrimenti sarebbe stata di una giornata e mezzo”.

Poi su Higuain, el pide de oro dà la risposta che non ti aspetti: “Ha fatto una stagione strepitosa segnando in tutte le gare. Dubito possa ripetersi, l’abbiamo visto pure con Lavezzi. La società deve venderlo a un prezzo altissimo e con quei soldi costruire una grande squadra. Servono facce nuove. Al suo posto prenderei Kane del Tottenham”. Su Roma Napoli: “Risultato ingiusto, la Roma non meritava di vincere. Sarebbe stato più giusta un pareggio”. Maradona elogia Koulibaly:E’ un fenomeno. E’ stato il difensore migliore del campionato. Se fosse bianco giocherebbe nel Real Madrid o nel Barcellona. Servirebbe un intervento serio della Fifa: dare ammende di 15mila euro è ridicolo considerando quanto guadagnano i club”. Infine l’ex numero 10 argentino attacca anche Conte: “Il comportamento di Conte è stato vergognoso. E’ un prestigio allenare la nazionale italiana, è uno schifo che abbia firmato per il Chelsea”.

 

MUSICA – Boom di vendite per le canzoni di Prince. 1 mln di vendite il giorno della sua morte

La morte ti fa bella, o meglio ti fa ricco nel caso delle popstar. Come accaduto con David Bowie qualche mese fa, anche alla morte di Prince le vendite dei suoi brani sono di colpo schizzate alle stelle. Secondo Nielsen Music il giorno del decesso della rockstar statunitense ci sono state 1 mln di vendite e nei giorni a seguire 2,3 milioni. In vetta alle vendite canzoni intramontabili come Purple Rain e When Doves Cry. Mentre tra gli album in vetta alle classifiche c’è “The very best of Prince”.

 

STATISTICHE – I numeri della Lazio dopo 35 giornate

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Ecco le statistiche della S.S. Lazio dopo 35 giornate di Serie A Tim:

POSIZIONE IN CLASSIFICA – 9° posto

PUNTI – 48  VITTORIE – 13  PAREGGI – 9  SCONFITTE – 13

GOL SEGNATI – 45  GOL SUBITI – 47

TIRI TOTALI – 348  TIRI IN PORTA – 148

TOTALE ATTACCHI – 825

CORNER – 229

FALLI COMMESSI – 532

MEDIA POSSESSO PALLA A PARTITA – 26 minuti e 41 secondi

SCUOLA DI SQUADRA – Il progetto della Regione Lazio per promuovere lo sport

La Regione Lazio ha avviato il progetto ‘Scuola di Squadra’ con il quale intende sostenere la pratica dello sport negli Istituti Secondari di Secondo Grado. Il progetto ‘Scuola di Squadra’, approvato con Deliberazione di Giunta Regionale del 22 marzo 2016, n.123, ha l’obiettivo di dotare tutti gli Istituti Secondari di Secondo Grado della Regione Lazio di attrezzature necessarie a svolgere attività sportive con l’obiettivo di favorire la diffusione di un ampio ventaglio di discipline e contribuire a potenziare la pratica sportiva nelle scuole attraverso migliori dotazioni.
Con il progetto si intende anche contribuire a limitare il fenomeno dell’abbandono sportivo, che sempre più studi dimostrano avvenire con maggiore frequenza nella fascia d’età compresa tra i 14 e i 18 anni. Nei giorni scorsi tutti i dirigenti scolastici delle scuole secondarie di secondo grado del Lazio hanno ricevuto un questionario ricognitivo nel quale indicheranno i fabbisogni di attrezzature sportive del loro Istituto sulla base di un elenco elaborato dalla Regione. L’elenco comprende 118 diversi tipi di attrezzature appartenenti a 23 diverse discipline sportive. Nell’elenco sono state inserite anche alcune attrezzature sportive per favorire la pratica sportiva degli alunni con disabilità.
I questionari, compilati in ogni loro parte, dovranno essere rinviati alla Regione Lazio all’indirizzo mail scuoladisquadra@regione.lazio.it entro il ­­17/05/2016. Solamente le scuole che rispetteranno tale scadenza potranno beneficiare dell’iniziativa. Nei primi mesi del prossimo anno scolastico 2016-2017 la Regione Lazio invierà le attrezzature a tutti gli Istituti che avranno aderito al progetto, nel rispetto del budget complessivo a disposizione che è pari a 1 milione di euro per 253 istituti scolastici.
“Grazie a questa iniziativa – ha commentato il presidente Nicola Zingaretti – gli studenti delle scuole del Lazio potranno usufruire di nuove attrezzature adatte allo svolgimento delle attività sportive all’interno delle strutture. Lo sport è lealtà, condivisione e crescita per i nostri ragazzi, noi crediamo nello sport e la dimostrazione, dopo le tante richieste che ci sono giunte, è stata quella di investire in maniera tempestiva 1 milione di euro per 253 istituti della nostra regione.

FOTO – De Sciglio, ferita horror sulla guancia

Durante il match tra Verona e Milan, il laterale rossonero De Sciglio, è stato vittima di un brutto infortunio. Infatti durante uno scontro di gioco con Wszolek, il giovane italiano ha riportato un bruttissimo taglio sulla guancia. Ci sono voluti ben 7 punti di sutura. Nell’immagine sottostante il particolare della ferita sul volto di De Sciglio.

 

Principio di incendio alla stazione metro Flaminio

Questo pomeriggio ci sono stati attimi di panico alla stazione della Metro A Flaminio. Infatti è scaturito un principio di incendio che ha portato alla chiusura della stazione stessa. la causa è stato il surriscaldamento di un gruppo di batterie.

Dopo l’intervento dei vigili del fuoco, la stazione è stata riaperta verso le ore 18. I treni non hanno subito ritardi, poichè, fino alla riapertura, non fermavano alla stazione Flaminio.

VIDEO – La curva gli fa “buu” e il calciatore risponde in maniera particolare

Nuovo caso di razzismo nel calcio. Questa volta non in Italia, ma in Portogallo. Durante il match tra Rio Ave e Benfica,  i tifosi del Rio Ave hanno schernito il giovane Renato Sanchez, che milita nel Benfica. Il centrocampista di colore è stato oggetto di vari ululati e di vari “buu” razzisti. la sua risposta però è stata esemplare.

Non dando soddisfazione a quei tifosi, abbattendosi o arrabbiandosi, il centrocampista alla fine del match è andato sotto la curva avversaria e ha risposto facendo prima un applauso ironico, poi il gesto che serve per imitare la scimmia. In Portogallo, purtroppo, non si è nuovi a questi casi di razzismo. Di seguito il video dell’espisodio.

 

SERIE A – Risultato clamoroso in Verona – Milan

E’ terminato il secondo match dei questo 25 Aprile. Dopo la vittoria della Roma sul Napoli, al Bentegodi di Verona si sono sfidate Hellas e Milan. Gli scaligeri hanno calomorosamente vinto contro la squadra di Brocchi. Il Verona si è imposto per 2-1, rimontando l’iniziale svantaggio siglato da Menez.

Nella ripresa, prima Pazzini su rigore e poi Siligardi al 90esimo su calcio di punizione, regalano una vittoria clamorosa a Del Neri. Per il Milan, prima sconfitta targata Brocchi, che lascia aperta la speranza per il Sassuolo di centrare il sesto posto.

Leicester – Ranieri, occhio lungo e portafoglio gonfio

Ad agosto quando ha preso il via la Premier League in pochi avrebbero puntato sulla conquista del titolo da parte del Leicester. Ma non è stato così per quel vecchio marpione di Claudio Ranieri.

Infatti il tecnico romano, anche se probabilmente non si aspettava una stagione così bella e importante, sapeva che la sua squadra poteva essere in grado di comportarsi bene. Come riportato da Premium Sport, l’allenatore alla stipula del contratto ha fatto inserire una clausola particolare che prevede un premio di circa 200mila euro per ogni posto conquistato dal 15° alla testa della classifica. Quindi se il Leicester dovesse arrivare primo, oltre lo stipendio concordato, Ranieri riceverà un bonus da 3 milioni di euro.

Sulfaro: “Inzaghi sta facendo bene, è un laziale vero sarei contento se restasse”

Per parlare di Sampdoria-Lazio e del nuovo tecnico biancoceleste ai microfoni di Lazio Style Radio è intervenuto l’ex Michelangelo Sulfaro.

Queste le sue parole: “La nuova Lazio di Inzaghi gioca bene. A Genova la squadra biancoceleste ha giocato bene ma ha sprecato troppe occasioni e, come sempre succede quando si sbaglia troppo, è stata punita oltremodo. Con la Samp è mancato qualcuno al centro dell’area che concretizzasse le tante occasioni create dai compagni che arrivavano a fondo campo e mettevano la palla in area. Lulic era limitato nella sua azione, ha pensato più a coprire e quando non ci è riuscito abbiamo subito la rete. Senad se è al meglio della forma è uno dei pochi che dà il massimo, non possiamo rimproverargli nulla, in campo è un elemento troppo importante, gioca bene sia in fase di attacco che di difesa. Anche Konko e Basta, se non hanno problemi giocano bene. Il problema sono i centrali che non sono all’altezza della situazione, vedendoli si rimpiange Cana, Gentiletti da quando si è fatto male non è più lo stesso. De Vrij è una mancanza troppo pesante, è un difensore insostituibile e la difesa risente molto della sua assenza. Dovesse restare Inzaghi anche nel prossimo campionato sarei contento, è un laziale, preferisco tenere lui piuttosto che andare a cercare altri tecnici. Simone si sta comportando bene, non è facile entrare in uno spogliatoio con giocatori che sono quasi tuoi coetanei. Fino ad adesso ha fatto delle scelte precise e sta proseguendo nelle sue convinzioni. In attacco, dato che Klose e Matri sono fermi, proverei uno dei ragazzi della Primavera che ha convocato, Rossi o Palombi. Li metterei in campo per vedere cosa possono dare. E lo stesso discorso lo farei per Guerrieri in porta, sarebbe un banco di prova per capire se è il caso di darlo in prestito per fargli fare esperienza o se tenerlo per qualche coppa. Morrison non si può ancora valutare, solo cinque o dieci minuti non sono valutabili in pieno. Se non dovesse essere confermato Inzaghi mi piacerebbe vedere in panchina Mihajlovic, almeno è gente laziale che tiene alla maglia“.

 

SERIE A – Il Napoli cade all’Olimpico: Juventus Campione d’Italia per la 5° volta consecutiva

Dopo 81 anni la Juventus entra di nuovo nella storia del calcio italiano. Grazie alla vittoria dei giallorossi di Spalletti nella partita di oggi pomeriggio contro il Napoli di Sarri, infatti, i bianconeri sono matematicamente CAMPIONI D’ITALIA per il 5° anno consecutivo.

LA STORIA SI RIPETE – L’impresa era già riuscita al club bianconero nel quinquennio che va dal 1930 al 1935, ed ecco che 81 anni dopo, la storia si ripete. Basta il solo riferimento temporale per avere un’idea della grandezza di un’impresa che si consegna alla storia del calcio mondiale. E’ ora di di applaudire l’exploit di un gruppo che ha letteralmente frantumato ogni ostacolo e ha reso ancora più esaltante ciò che ha fatto grazie alla rimonta che i numeri dicono essere stata marziana: 24 vittorie e 1 pareggio nelle ultime 25 gare di campionato; 67 gol segnati e 18 subiti, 85 punti in 35 partite, 12 punti di vantaggio sulla seconda in classifica, 14 sulla terza, 21 sulla quarta, 26 sulla quinta. E se pensiamo a come era iniziata la stagione con le consuete critiche frettolose di chiunque si vanti di essere “esperto di calcio”, il tutto diventa ancora più straordinario. Nessuna rivale sembra in grado di spezzare, ferma restando la stagione del Napoli, il cui secondo posto è ora messo a repentaglio dalla sconfitta di Roma. Ecco, Roma e Napoli sono le uniche due squadre che possono attaccare e intaccare la dittatura bianconera. Ma ne hanno di strada da fare.

LA JUVENTUS RINGRAZIA LA ROMA – Grazie ad un gol di Nainggolan all’89’, la squadra di Spalletti batte il Napoli. Un risultato che la squadra di Allegri aspettava davanti alla tv. Alle 16.54 I bianconeri sono campioni d’Italia per la quinta volta consecutiva. La squadra di Sarri ora rischia il secondo posto, con i giallorossi a soli due punti. Quella dell’Olimpico è stata partita vivace nei primi minuti, aperta da un tentativo da fuori di Salah, alto di poco. Al 17′ manata in viso di Higuain su Manolas: i romanisti chiedono il cartellino, Manolas rimane a terra e finisce per chiedere il cambio per un problema all’occhio, entra Zukanovic. Al 25′ Callejon segna a gioco fermo, per fuorigioco millimetrico, 4′ dopo Higuain si libera per il tiro con il sinistro evitando Rudiger, Szczesny indovina il tempo dell’uscita bassa e gli chiude lo specchio. Il duello tra i due va avanti al 28′ della ripresa, nuovo doppio intervento del polacco, impegnato anche da un pericoloso retropassaggio di Maicon (subentrato a Florenzi) che deve rinviare con i piedi. In mezzo, un cross dello stesso Maicon che non trova deviazioni, e un tentativo a lato di Mertens. Al 36′ Spalletti mette in campo Totti, un minuto dopo Szczesny anticipa Higuain, Hamsik viene anticipato all’ultimo da Rudiger. Poi il gol di Nainggolan, al termine di una lunga azione manovrata.

Albertini: “Troppi stranieri nei nostri campionati”

Ai microfoni di Radio 24 è intervenuto Demetrio Albertini. L’ex centrocampista si è soffermato sul fatto che nel nostro campionato militano troppi giocatori stranieri. In Inter-Udinese ce n’erano ben 22 in campo.

Queste le sue parole: “Il problema è tutto in come si vuole costruire una squadra. Il nostro è il terzo campionato con più stranieri in Europa, però dei 100 stranieri che giocano in Italia solo 25 fanno parte delle loro nazionali. In Inghilterra per giocare in Premier devi avere il 75% delle convocazioni, da noi ne bastano solo due. I presidenti possono fare una squadra tutta straniera ma bisogna capire dove si vuole arrivare”.

Pistocchi: “Investitori stranieri per la Lazio? Ho informazioni interessanti in merito…”

Intervistato dalla trasmissione La Lazio Siamo Noi su Radio Incontro Olympia, il giornalista Mediaset Maurizio Pistocchi ha spiegato come mai i media nazionali attribuiscono la contestazione dei laziali contro Lotito ai risultati della squadra, quando in realtà i motivi sono soprattutto altri: “Non vivendo a Roma non riesco ad entrare nei meccanismi più stretti di ciò che sta accadendo. E’ difficile conoscere questi aspetti perché non possiamo ascoltare le radio romane e le informazioni ci arrivano solo dalla stampa nazionale”. Periodicamente circolano voci su investitori stranieri pronti ad acquistare la società. A tal proposito Pistocchi ha rivelato: “Qualche sera fa ne parlavo con un mio caro amico ginecologo, Severino Antinori, grande tifoso laziale che ha contatti con grandi presidenti di stati stranieri ricchissimi e mi ha dato informazioni interessanti in merito. Se volete saperne di più contattatelo, io preferirei parlare di calcio giocato”.

Sulla serie A: “Negli ultimi 5 anni la Juve ha vinto 5 scudetti, 4 dominati ma questo no. Fino al derby di Torino il campionato è stato aperto in cui il Napoli ha tenuto testa ai bianconeri. Poi dopo il derby hanno fatto la differenza gli episodi in cui la Juve è stata molto fortunata. Anche ieri contro la Fiorentina ai viola hanno annullato un gol regolare e non li hanno dato un rigore su Alonso. La Juve ha un organico fortissimo, soprattutto la difesa che ha subito solo 18 gol e poi hanno un portiere che sta salvando la stagione in tutte le situazioni. Però sul piano del gioco rispetto agli anni passati sono peggiorati. Hanno la migliore società in Italia che è continuamente in movimento a differenza delle altre squadre che sono immobili. Gli altri club non hanno neanche lo stadio di proprietà ad eccezione di Sassuolo e Udinese. Le competitor non sono all’altezza: l’Inter e il Milan sono in vendita, la Roma insegue delle situazioni che a lunga scadenza non possono pagare, il Napoli come società non è all’altezza della Juve”.

 

Corino critica Inzaghi: “Con lui la situazione non è migliorata, anzi…”

Intervenuto su Radio Incontro Olympia, alla trasmissione La Lazio Siamo Noi, Gigi Corino ha criticato l’operato di Inzaghi: “La sconfitta di ieri a Genova contro la Sampdoria testimonia che con l’esonero di Pioli e con l’arrivo in prima squadra di Simone Inzaghi, la situazione non è cambiata, anzi… Stessi errori, sia in fase difensiva che in quella conclusiva, stessi risultati. La Lazio ha perso contro una Sampdoria che alla fine del primo tempo sembrava atleticamente e psicologicamente morta, senza aggiungere i problemi tecnico-tattici che la squadra di Montella in quel momento presentava. Il futuro? Con questa società difficile prevederlo e soprattutto sognarlo…”.

Zauri: “Lapadula spero resti al Pescara ma penso andrà alla Lazio”

L’ex capitano della Lazio Luciano Zauri ha commentato su Radio Incontro Olympia, la situazione del mister biancoceleste: “Simone Inzaghi, al quale auguro le migliori fortune, è stato catapultato dalla primavera alla prima squadra proprio come Massimo Oddo, quando nella scorsa stagione allenò la squadra abruzzese nell’ultima giornata di campionato e per i successivi play off, dovendo dimostrare tutto e subito. Pur sfiorando solamente la promozione in serie A in finale contro il Bologna di Delio Rossi, a Massimo è andata bene, meritandosi la conferma, mentre Simone giustamente sa che può giocarsi le sue possibilità e cerca di ottenere il meglio nel poco tempo a disposizione che ha”.

Zauri nativo di Pescara e tifosissimo della squadra del delfino, si augura che il bomber della serie B Gianluca Lapadula, oggetto dei desideri di mezza serie A, possa rimanere in Abruzzo anche nella prossima stagione: “Il prossimo anno giocherà in serie A, magari con il Pescara ma non credo, alla Lazio o in un altro top club è l’ipotesi più verosimile. Nel frattempo, speriamo poterlo avere a nostra disposizione per la fase finale e che non venga convocato dal Perù (il giocatore è italiano ma ha la madre peruviana, ndr) per la Coppa America a giugno. Anche l’Italia, in caso di mancata chiamata, ne potrebbe approfittare…”.