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SERIE A – Tra polemiche, traverse e super Buffon, la Juve espugna il Franchi

E’ terminato il posticipo serale della 35esima giornata di Serie A Tim. Al Franchi è andato in scena uno spettacolare Fiorentina – Juventus.

LA SBLOCCA MANDZUKIC – Nel primo tempo la Juventus gioca prettamente in contropiede. La squadra di Allegri subisce il pressing viola e la sua velocità. Ma quando Pogba e Khedira prendono le misure al centrocampo di Sousa, la Juventus inizia a macinare gioco. Ed è proprio dai piedi del tedesco che parte l’azione del vantaggio bianconero: lancio per Pogba che fa la sponda di testa per l’accorrente Mandzukic che di piatto sinistro infila Tatarusanu. Annullato ingiustamente un gol regolarissimo a Bernardeschi. Alonso di testa si divora il gol del pari.

SUPER BUFFON – Nella ripresa accade tutto negli ultimi dieci minuti. L’errore di Bonucci dà il via libera a Kalinic che trafigge Buffon per il gol del pareggio. Passano 90 secondi e Morata, dagli sviluppi di un corner, realizza il gol dell’1-2. ma Cuadrado regala una speranza alal Fiorentina. fallo su Kalinic e calcio di rigore (molto dubbio). L’attaccante però si fa ipnotizzare da uno strepitoso Buffon che respinge il penalty. Infine nel recupero ancora Kalinic, ma il suo colpo di testa ravvicinato si stampa sulla traversa. La Juventus vede lo scudetto e sarà matematico, qualora il Napoli non vincesse contro la Roma.

SCIENZA – Scoperta sensazionale alle porte di Roma

Alle porte di Roma, sui Monti Prenestini, sono stati ritrovati tre fossili – una vertebra e due frammenti ossei del bacino – appartenenti a un nuovo dinosauro italiano.

Tito, questo il nome datogli, è un gigante preistorico di taglia “extrasmall”. Il dinosauro, uno degli animali più grandi mai vissuti sul nostro pianeta, fa parte del gruppo dei titanosauri. Era di dimensioni contenute per poter vivere su terre poco estese: già da “adolescente”, era lungo quasi 6 metri e pesava poco più di 600 chili. E’ il primo sauropode ritrovato in Italia, aveva un collo molto lungo e, forse, usava la coda come puntello per sollevarsi e brucare le chiome più alte degli alberi. Il ritrovamento ridisegna la geografia preistorica della nostra penisola, dimostrando che 112 milioni di anni fa l’Italia era già un ponte verso l’Europa.

I tre fossili ritrovati sono stati mostrati per la prima volta al Museo di Storia Naturale di Milano da un gruppo di paleontologi guidati da Cristiano Dal Sasso – scopritore anche di Ciro, il primo dinosauro italiano – che afferma: “Le articolazioni della vertebra di Tito sono così bizzarre che potrebbe trattarsi di una nuova specie”.

Il ritrovamento dei resti di Tito, descritti sulla rivista Cretaceous Research, indica che nel Cretaceo inferiore la nostra paleo-penisola doveva formare una catena di grandi piattaforme che consentivano il passaggio di dinosauri e di altri animali terrestri tra Africa ed Europa attraverso il Mare di Tetide, antenato del Mediterraneo.

MUSICA – Vasco Rossi a Roma. Ecco quando

Vasco LiveKom 2016 è il nuovo tour estivo del cantante emiliano. L’annuncio è arrivato direttamente tramite un post sulla pagina Facebook di Vasco Rossi. Previsto uno spettacolo potente ed emozionante, come nello stile del Blasco.

Dopo il Tour 2015 svoltosi a Bari, Bologna, Firenze, Milano, Messina, Napoli, Padova e Torino, il Live Kom ‘016 arriva a Roma. Allo stadio Olimpico quattro serate imperdibili, facile prevedere il solito tutto esaurito. Le performances del cantante di Zocca si svolgeranno nell’impianto romano nel mese di giugno (22-23 e 26-27).

Inoltre Vasco ha annunciato un evento destinato a rimanere nella memoria dei suoi tanti fan: l’anno prossimo, sempre nel mese di giugno, a Modena, nel Modena Park, ci sarà una special night per celebrare “i primi 40 anni di palco”: infatti, sono ormai quattro i decenni trascorsi dal 1977 quando, l’allora sconosciuto cantautore emiliano, è salito per la prima volta su un palcoscenico.

I primi 50 anni del WWF Italia

Nel 1966 nacque il WWF Italia, la più nota organizzazione per la conservazione della natura. L’associazione si prepara a festeggiare cinquanta anni di conquiste ambientali ma avverte: “Per salvare il pianeta nel prossimo mezzo secolo ci vorranno una forte leadership da parte dei governi e delle imprese e un pieno coinvolgimento delle comunità e dei consumatori”. L’istituzione del WWF Internazionale risale al 29 aprile del 1961 a Morges, un villaggio sulle rive del Lago Lemano in Svizzera, dove sedici dei più noti naturalisti provenienti da dieci diversi paesi si riunirono per dar vita a una organizzazione che operasse concretamente, raccogliendo anche fondi per la salvare la natura e le specie in pericolo. Tutto iniziò in una vasta area di zone umide alle foci del Guadalquivir nel sud della Spagna, la zona divenne il primo nucleo del Parco Nazionale delle Marismas (Coto Donana). Mentre, in Italia iniziò con la nascita nel 1966 della prima Oasi nel Lago di Burano, in Toscana. Oggi le Oasi Wwf italiane sono oltre cento per complessivi 35mila ettari dove conservazione e green-economy si conciliano perfettamente. In 50 anni il Wwf è cresciuto e ai nostri giorni è sostenuto da 5 milioni di persone, inoltre, è attivo in oltre 100 paesi con oltre 2mila progetti sul campo per la tutela della biodiversità e per la promozione di uno sviluppo sostenibile. Attivo sia nel dialogo con i governi che con le organizzazioni non governative e, sempre più, con le imprese per spingerle verso una politica ambientale anche nei settori economici. Oggi le minacce combinate e collegate tra loro come il cambiamento climatico e l’accelerazione della perdita di biodiversità comportano uno sforzo ancora maggiore da parte degli ambientalisti.
Tra i francobolli dedicati ai 50 anni del WWF Italia non potevano di certo mancare i panda giganti. Il fondatore Fulco Pratesi li ha raffigurati tra piante di bambù. Il francobollo, emesso il 22 aprile, è autoadesivo e ha un valore di 95 centesimi.

 

Il Brescia ironico col telecronista Sky

Ieri pomeriggio il Brescia ha perso a Pescara per 2 a 1, ma il gol decisivo di Lapadula ha scatenato non poche polemiche da parte delle rondinelle. Infatti, il gol è stato viziato da un fallo dell’attaccante del club pescarese ai danni del portiere Minelli. Il Brescia calcio ha caricato sul proprio account Youtube l’azione del gol per evidenziare l’errore dell’arbitro e si è ironicamente complimentato col telecronista Sky reo di aver evidenziato l’errore di Minelli piuttosto che il fallo di Lapadula.

CRONACA – Roma, l’autobus perde il controllo e si schianta contro lo spartitraffico. Grave l’autista

E’ accaduto ieri notte intorno alle 3, un autobus dell’Atac si è schiantato contro uno spartitraffico in via Casal de Pazzi, zona Tiburtina. Grave l’autista che è stato estratto dalle lamiere e trasportato d’urgenza all’ospedale Umberto I, mentre altri due passeggeri sono feriti ma fortunatamente non in gravi condizioni. Non è ancora chiaro il motivo dell’incidente.

Fabrizio Piepoli

 

CONFERENZA – Montella: “Vittoria meritata. Allenare la Lazio? Vi dico che…”

Un sorridente Vincenzo Montella ha commentato in conferenza la vittoria in rimonta della Sampdoria contro la Lazio. Di seguito la conferenza completa:

Che partita è stata?

“Rocambolesca. Alla prima occasione abbiamo subito gol che ci ha destabilizzato. Poi nel corso della gara abbiamo ritrovato le distanze meritando la vittoria”.

Nel secondo tempo si è vista un’altra Sampdoria…

“Nel primo tempo eravamo disorganizzati e abbiamo sbagliato tanti passaggi. Nella ripresa abbiamo vinto la gara grazie al temperamento”.

Potrebbe allenare la Lazio la prossima stagione?

“Nessuno mi ha chiamato. Penso solo alla Sampdoria”.

Un commento su Viviano?

“E’ un giocatore di personalità che sa dirigere la difesa ed è cresciuto grazie al gruppo”.

La Sampdoria si può dire salva dopo la vittoria di oggi?

“Ancora no, dobbiamo fare risultato nella prossima gara. Ho detto ai ragazzi che non meritiamo questa classifica e le ultime gare saranno importanti per migliorare la nostra posizione”.

Chi recupera per la prossima gara?

“Alvarez e Cassano probabilmente tornano ad allenarsi in settimana. Moisander non so”.

L’ingresso di Skriniar…

“L’ho fatto entrare perché ho visto Dodò stanco. E’ un giocatore di prospettiva”.

Un commento sui tifosi della Samp?

“Non sono un ruffiano ma sono tifosi speciali che meritano un applauso. Il secondo gol l’ha fatto il pubblico”.

Sarà l’allenatore della Sampdoria anche nella prossima stagione?

“Ne parleremo con la società e decideremo gli obiettivi futuri. Il presidente mi ha sempre dato stima”.

Fabrizio Piepoli

Sampdoria – Fernando e Viviano nel dopo gara

Al termine dell’incontro in zona mista è intervenuto l’autore della prima rete blucerchiata Fernando.

Queste le parole del centrocampista doriano: “Siamo felici per il successo, con questi tre punti siamo praticamente salvi. Oggi vincere non era facile ma ci siamo riusciti e ora siamo tutti contenti. Sono contento di aver segnato una rete così importante, dopo il gol la partita è cambiata. È bello segnare ma lo è anche aiutare la squadra, anche tornando in difesa. Il derby? C’è ancora tempo la città quel giorno si fermerà, ma ora dobbiamo pensare solamente al Palermo: fare punti ci permetterebbe di giocare la stracittadina nel modo migliore. La mia posizione in campo non è importante, io voglio giocare e sono a disposizione del tecnico. Viviano? È stato eccezionale. Diakitè? Sta facendo molto bene, sono contento perché è un bravissimo ragazzo che lavora tantissimo”.

Anche il compagno di squadra Emiliano Viviano è intervenuto ai microfoni: “Per me la passione è tutto, sono cresciuto Ultras. Secondo me il calcio è l’amore dei tifosi e l’amore della mia gente. Da quando sono qui ho ricevuto un grande affetto da parte dei nostri tifosi e cerco di ripagarli ogni volta che scendo in campo. Le vacanze? Le ho già prenotate ma se dovessi venire convocato per l’Europeo sarei pronto anche a rinunciarci. Ma a parte gli scherzi, è giusto che Conte faccia le sue scelte e le sue valutazioni. Io devo solo cercare di fare sempre il meglio possibile, come capitato oggi. Nell’occasione del loro rigore sono stato bravo e fortunato. Per me un rigore parato è un rigore sbagliato. Il demerito è sempre più di chi lo calcia, ma bisogna essere bravi a esserci. E i complimenti fanno sempre piacere. La Lazio è una grande squadra, ma noi rispetto a tempo fa abbiamo imparato a soffrire. Bisogna finire bene questo campionato e lavorare bene in vista della prossima stagione”. Poi sul derby: “Non seguo il Genoa durante l’anno, so che ha disputato un buon campionato ma prima dobbiamo pensare alla gara di Palermo“. 

 

CONFERENZA – Inzaghi: “Sconfitta immeritata. Montella? Ha visto un’altra gara”

Al termine della brutta sconfitta della Lazio a Marassi contro la Sampdoria, un amareggiato Simone Inzaghi ha parlato in conferenza stampa. Di seguito le sue parole:

Montella ha detto che la Sampdoria ha vinto meritatamente…

“Mi sa che ha visto un’altra partita”.

Cosa ne pensi di questa partita?

“Una partita del genere non mi era mai capitata in 6 anni che alleno. Sconfitta che i giocatori e i tifosi non meritavano. Sono convinto che rigiocandola 15 volte questa gara la vinci 15 volte. Sei occasioni chiare da gol, non ricordo una parata di Marchetti. Siamo dispiaciuti perché avremmo dovuto fare gol. Sono amareggiato per il risultato ma non per la prestazione, dominare a Marassi non è facile”.

Quanti gol avresti fatto tu oggi?

“Non ricordo altri rigori sbagliati da Candreva. Anche Keita e Djordjevic hanno sbagliato dei gol, ma sono soddisfatto della loro prestazione. Questa sconfitta mi sarà di insegnamento ma sono soddisfatto perché la squadra mi segue”.

Il rigore sbagliato di Candreva ha causato un contraccolpo?

“Avremmo meritato il vantaggio già prima del rigore. Abbiamo sbagliato 6-7 palle gol ma il calcio è crudele. Mi spiace che Montella abbia detto che la Samp abbia meritato ma conoscendolo credo che le sue parole siano state travisate perché lui solitamente è obiettivo”.

Attaccanti troppo superficiali?

“Sì ma io non ricordo mai una Lazio così forte a Genova”.

Non si raccoglie mai quanto si semina, cosa succede?

“Che se non fai gol poi perdi. Adesso servirà grande spirito, cercherò di tirare fuori il massimo dai ragazzi. Oggi siamo stati sfortunati, ma nelle prossime gare vorremo fare nostre le partite. Farò giocare chi mi darà più garanzie e chi mi dimostrerà attaccamento alla maglia”.

Fabrizio Piepoli

Ferrero: “I cavalli buoni si vedono alla fine”

Dopo la vittoria conquistata dalla Sampdoria nei confronti della Lazio in zona mista è intervenuto il numero uno della società ligure Massimo Ferrero.

Queste le parole del presidente dei blucerchiati: “Ancora non siamo salvi, c’è ancora tanto da combattere. I cavalli si vedono all’arrivo. Ieri ho vinto un Oscar quindi di calcio non ce ne frega niente. Oggi volevo la vittoria, ho pregato per ottenerla. Con il Torino ho pareggiato al 95′, poi ne ho persa anche un’altra così: oggi volevo i tre punti. Montella scherzando mi provoca sempre perché sa che la Sampdoria è la mia vita. Io ho tre grandi amori: mia moglie, i miei figli e la Samp. Viviano? Può chiedere quello che vuole, ma mando un messaggio a Conte: chiamalo in Nazionale. Il futuro? Romperò le natiche agli avversari! In questa partita abbiamo sofferto ma ci sta. Il derby? Non vedo l’ora, se vinco faccio il bagno nudo nella fontana di piazza De Ferrari. Questa vittoria la dedico a mio figlio Oscar nato ieri”.

Basta: “Da questa sconfitta dobbiamo imparare molte cose”

Le parole di Dusan Basta ai microfoni di Lazio Style Radio:

Sono d’accordo con il mister. La Lazio non meritava di perdere. Il primo tempo lo abbiamo giocato alla grande, ma abbiamo fallito più volte lo 0-2. Dobbiamo imparare molto da questa sconfitta. Manca la cattiveria sotto porta. Poi ovviamente è accaduto dell’incredibile”.

Il gol della Sampdoria? “Non ne volgio parlare. E’ andata così, ora pensiamo all’Inter per riscattarci nel nostro stadio”.

Poi sul finale di campionato: “Cercheremo di chiudere bene il campionato. Poi nel futuro vedremo. Ora cerchiamo di entrare tra le prime 8. Dobbiamo migliorare la gestione delle partite soprattutto in trasferta. Da questa partita dobbiamo capire che dobbiamo migliorrae sotto porta“.

 

Inzaghi: “Sconfitta assurda. Il futuro? La rosa deve essere migliorata”

Le parole di Simone Inzaghi a Mediaset Premium, dopo la sconfitta contro la Sampdoria:

“Esito della partita assurdo. Mai vista una cosa del genere in 6 anni che alleno. Mi dispiace per i ragazzi e per i tifosi perchè non meritavano di assistere ad una sconfitta del genere. Abbiamo avuto tantissime occasioni da gol e clamorosamente non le abbiamo concretizzate”.

Poi sul futuro: “So solo che al momento sono io l’allenatore della squadra e che i ragazzi mi seguono. Poi però sappiamo che il calcio è strano. Ho fiducia sia da parte della società che della squadra. Ora vedremo il futuro quale sarà. E’ una sconfitta molto amara”.

La Lazio si trova in una posizione anonima in campionato, forse anche per una rosa non all’altezza: “La rosa deve essere migliorata. Ma penso che questa rosa non meriti questa classifica anonima. Sicuramente bisogna intervenire. I complimenti per avere giocato bene non servono perchè torniamo a casa con una sconfitta”.

Infine su Anderson: “Anderson parte dalla panchina? Perchè penso che Keita è in una condizione migliore. Faccio le mie valutazioni in base a quello che vedo in allenamento durante la settimana. Penso di essere in grado di gestire la prima squadra come ho fatto con la Primavera. In fondo sono 25 anni che sono nel calcio”.

Inzaghi a Lazio Style Radio: “Dovevamo essere più cinici, perchè poi il calcio è spietato. Questa sconfitta vuol dire che se non concretizzi poi perdi. Non ho mai visto una sconfitta del genere, nemmeno da calciatore. Abbiamo giocato bene ma non è servito nulla. Il gol di Diakitè? Non ho visto l’espisodio, i miei ragazzi mi hanno detto che ci sono state spinte. Peccato, ma dovevamo essere già in vantaggio per tutte le occasioni create. Il cambio di Candreva? L’ho visto più stanco di Keita e ho messo Anderson“.

Montella: “Vittoria meritata”

Ai microfoni di Mediaset Premium è intervenuto Vincenzo Montella che ha espresso tutta la sua gioia per la vittoria in rimonta e per la salvezza raggiunta:

Siamo partiti bene ma poi ci siamo allungati troppo e abbiamo perso certezze dopo il vantaggio della Lazio. Poi dopo il pari abbiamo iniziato a giocare  e credo che abbiamo meritato la vittoria. Il gol di Diakitè? E’ stato bravo l’arbitro a convalidarlo. Questa salvezza è merito dei ragazzi che si sono sacrificati per tutta la stagione e a loro va il merito“.

Sampdoria-Lazio, le pagelle di Davide Sperati

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ECCO LE PAGELLE DI SAMPDORIA-LAZIO

 

SAMPDORIA

Viviano 8 – Il Migliore. Dopo la grande gara contro il Sassuolo, con annesso rigore parato a Berardi, sul finire della prima frazione di gioco sale in cattedra, prima deviando in corner il rasoterra di Keita e poi parando il penalty a Candreva. Merita quantomeno la convocazione agli Europei.

Cassani 6 – Giocatore d’esperienza, lotta con la giusta tenacia contro le giocate di un indemoniato Candreva e poi nella seconda parte del match su Anderson.

Silvestre 6 – Al posto di Ranocchia squalificato, si addormenta sul cross di Candreva consentendo a Djordjevic di realizzare il gol del vantaggio ospite. Ha però il merito di migliorarsi a gara in corso e di mettere lo zampino nel gol del due a uno.

Diakitè 6,5 – Soffre la velocità di Keita ma in progressione è imprendibile. A dieci minuti dalla fine del primo tempo per poco non realizza la rete del due a uno Doria. Gol che però arriva nei minuti finali dagli sviluppi di una mischia furibonda.

De Silvestri 6 – Gara generosa quella del difensore. Di sicuro meglio la fase difensiva che quella propositiva.

Fernando 7 – Il playmaker blucerchiato è un buon giocatore e il guizzo che regala il pareggio ai suoi ne è la dimostrazione. Anche nella ripresa è sempre nel vivo della manovra blucerchiata.

Barreto 5,5 – Tanta corsa ma poca brillantezza per il mediano di Montella che si annulla con Onazi.

Krsticic 5 – Il Peggiore. In ombra durante la prima frazione, viene notato soltanto per una buona chiusura su un contropiede ospite. Per diritto di cronaca bisogna però dire che da una sua palla sporca, arriva il velo di Quagliarella che spalanca la via del gol a Fernando. Dal 73′ Soriano 6 – Venti minuti per provare a vincere e chiudere il discorso salvezza.

Dodò 6 – Candreva è un brutto cliente e lui non riesce nemmeno a rendersi pericoloso in avanti. Nel finale di primo tempo causa anche il rigore ai danni di Keita. Nella ripresa però fa il suo dovere. Dal 91′ Skriniar s.v.

Muriel 6 – Il colombiano ha dei buoni piedi ma non segna da tre mesi. Ci prova al 23′ ma la sua punizione esce di un soffio. Dal 65′ Correa 6 – Si parla un gran bene di questo giovane ragazzo che però ha bisogno di tempo per adattarsi al nostro calcio.

Quagliarella 6 – Sgomita, lotta, ci prova sempre, ma senza mai avere una chance buona per impensierire la porta di Marchetti. Da una sua intuzione arriva il gol della Samp. Troppo poco però per un bomber come lui.

All. Montella 7 – Squadra ben assestata ma falcidiata dalla assenze. In difficoltà sulle corsie esterne, riesce a vincere in rimonta. Grazie alla vittoria conquistata oggi, la sua squadra è matematicamente fuori dalla lotta salvezza.

LAZIO

Marchetti 5,5 – Incolpevole sulla rete della Samp, a inizio ripresa è bravo nel doppio intervento su Quagliarella e Muriel. Difficile attribuirgli responsabilità particolari sulla rete di Diakitè.

Basta 6 – Di nuovo titolare, gioca una buona gara. Il Basta dei tempi migliori non è poi così lontano.

Gentiletti 5 – Lento. Non riesce mai a fare la differenza e sulla rete di Fernando lui si fa bugierare dal velo dell’avversario. Nella ripresa commette delle sciocchezze da giocatore non all’altezza della situazione.

Hoedt 5 – Gli attaccanti blucerchiati vengono marcati bene, ma lui rimane sempre un maniscalco. Dopo l’ammonizione viene sostituito per precauzione dal mister. Dal 46′ Mauricio 5,5 – Immancabile il cartellino giallo. Per il resto niente di particolarmente grave.

Konko 5,5 – Spostato a sinistra il francese gioca una gara discreta, anche se appare in ritardo sul gol di Fernando. Cala un po’ nel finale. Dal 82′ Morrison s.v.

Onazi 5,5 – Quarta gara da titolare per il nigeriano che riesce a limitare le giocate dei centrocampisti avversari anche se si limita a fare il suo semplice compitino.

Biglia 6 – Ordinato e lucido come al solito, predica nel deserto. Nel finale, da una sua punizione, stava per arrivare il gol del pareggio laziale.

Lulic 5,5 – Spostato sulla linea mediana, fa su e giù sulla fascia senza interruzioni di continuità. Nella ripresa poteva evitare di commetere quel fallo ingenuo da cui scaturisce il gol doriano.

Candreva 6 – Dopo l’assenza contro la Juventus, il miglior realizzatore in casa Lazio, oggi dopo appena due minuti ubriaca di finte Dodò, scodellando un grande cross che propizia il vantaggio iniziale. Al 14′ si divora la palla del 2-0 mentre dopo cinque minuti ci prova con un tiro stile Marco Van Basten che se solo fosse entrato nello specchio…Peccato però per il rigore fallito che poteva valere il 2-1. Dal 62′ Anderson 4,5 – Il brasiliano è sempre più un giocatore da recuperare. Magari in un’altra piazza.

Djordjevic 4 – Il Peggiore. Ancora confermato al centro dell’attacco, finalmente realizza in rete una grande palla consegnatagli da Candreva. Dopo la rete realizzata sparisce dalla scena se non per tornare protagonista al 68′ con un gol che anche Dzeko avrebbe realizzato. Solo davanti alla porta cicca incredibilmente il pallone. Incredibile ma vero.

Keita 6 – Il Migliore. Convince ancora una volta la prestazione dell’esterno biancoceleste che però dimostra anche in quel di Marassi, la poca freddezza sottoporta. Bravo nel procurarsi il penalty, dovrebbe essere più onesto e non cercare sempre e comunque la simulazione.

All. Inzaghi 5,5 – La sua Lazio gioca discretamente bene anche se il materiale a disposizione lascia un po’ a desiderare. Seconda sconfitta consecutiva, la sua Lazio può dire addio alle prossime competizioni europee.

Arbitro: Rizzoli 7 – Un primo tempo sotto totale controllo per uno dei miglior arbitri della nostra federazione che è spietato nell’ammonire per simulazione i biancocelesti Candreva e Keita. Difficile la chiamata sul rigore di Dodò ai danni di Keita ma tutto sommato crediamo che sia stata una decisione corretta.

IL TABELLINO DI SAMPDORIA-LAZIO 2-1

TABELLINO DI

SAMPDORIA-LAZIO 2-1

Sampdoria (3-5-2): Viviano; Cassani, Silvestre, Diakitè; De Silvestri, Fernando, Barreto, Krsticic (dal 73′ Soriano), Dodò (dal 91′ Skriniar); Muriel (Dal 65′ Correa), Quagliarella. A disp: Brignoli, Puggioni, Pereira, Christodoulopoulos, Sala, Palombo, Rodriguez. All. Vincenzo Montella

Lazio(4-3-3): Marchetti; Basta, Gentiletti, Hoedt (dal 46′ Mauricio), Konko (dal 82′ Morrison); Onazi, Biglia, Lulic; Candreva (dal 62′ Anderson), Djordjevic, Keita. A disp: Berisha, Guerrieri, Braafheid, Mattia, Cataldi, Mauri, Rossi. All. Simone Inzaghi

Arbitro: Nicola Rizzoli della sezione di Bologna

Marcatori: 3′ Djordjevic (L), 20′ Fernando (S), Diakitè (S)

Ammoniti: 21′ Hoedt (L), 32′ Candreva (L), 38′ Keita (L), 43′ Dodò (S), 54′ Konko (L), 80′ Gentiletti (L), 82′ Mauricio (L)

Espulsi: —

LA CRONACA – Sampdoria Lazio 2-1. Decisiva la rete dell’ex Diakitè ma Candreva spreca un rigore

GENOVA – La Lazio perde la sfida del Marassi contro la Sampdoria e dice addio alle residue speranze europee. La decide Diakitè dopo le reti nel primo tempo di Djordjevic e Fernando. Per i biancocelesti non pochi rimpianti visto il rigore sbagliato da Candreva sul finire del primo tempo e i tanti errori in fase offensiva.

IL RITORNO AL GOL DI DJORDJEVIC – Il primo pericolo per i biancocelesti arriva dopo un minuto di gioco: Quagliarella crossa sul secondo palo dove Muriel calcia in porta da posizione defilata e Marchetti respinge col piede. Gol sbagliato, gol subito: Candreva si invola sulla fascia destra e crossa al centro dove Djordjevic svetta di testa e realizza lo 0 a 1. Ritorno alla rete per il serbo dopo quasi 7 mesi di astinenza. All’11’ i capitolini sfiorano il raddoppio con un contropiede orchestrato da Konko e rifinito da Keita che entra in area palla al piede ma calcia di poco a lato. La risposta della Samp è nei piedi di Muriel che fa tutto da solo e ci prova dal limite dell’area ma il suo tiro è debole e viene facilmente bloccato dal portiere biancoceleste. Rapido ribaltamento di gioco con Keita che scatta sul filo del fuorigioco e serve al centro Candreva che tutto solo di fronte a Viviano sbaglia il primo controllo e permette a Dodò di recuperare e di murare il suo tiro. Sprecata una chiara azione da gol che avrebbe permesso alla Lazio di incrementare il vantaggio.

LA LAZIO SPRECA, LA SAMP PAREGGIA – Al 19′ solita dormita della difesa capitolina, ne approfitta Fernando che si inserisce in area e punisce Marchetti riportando il punteggio in pareggio. Due minuti dopo Muriel fa tremare la Lazio con una punizione insidiosa che sibila il palo. Un altro brivido per la Lazio, ma è Keita  a far tremare il Marassi. Il senegalese è bravissimo a imbucarsi in area ma il suo destro viene deviato fuori da un intervento prodigioso di Viviano. Mani nei capelli per il numero 14 biancoceleste e altra occasione sprecata per gli aquilotti. Ancor più clamoroso qualche minuto dopo quando Candreva sbaglia il rigore procurato da Keita. Bravo Viviano a intuire il palo e a bloccare il pallone, ma il rigore di Candreva non era irresistibile. Finisce così il primo tempo, tanti rimpianti per la Lazio incapace di concretizzare le tante occasioni da rete create.

LAZIO PUNITA DALL’EX – Il secondo tempo è povero di emozioni. Inzaghi inserisce Felipe Anderson al posto di uno stanco e demotivato Candreva. Al 68′ il solito Keita si invola sulla sinistra e serve al centro Djordjevic che cicca clamorosamente la palla. Un assist invitante sprecato malamente dal numero 9 biancoceleste. Al 78′ il dio del calcio punisce la Lazio rea di aver sprecato tante occasioni e la Samp trova la rete del vantaggio in maniera a dir poca rocambolesca. Sugli sviluppi del calcio di punizione Silvestre colpisce di testa ma si vede negare il gol da un grande intervento di Marchetti, la palla però si alza a campanile e ricade in area dove si avventa Diakitè che col ginocchio spinge la palla in rete. Inutile la seconda parata del portiere capitolino che riesce a respingere la palla quando ha già varcato la linea di porta. Rizzoli assegna la rete con l’ausilio della goal line technology. I padroni di casa gestiscono la partita fino al triplice fischio. Ultimo sussulto degli aquilotti con Biglia che su punizione impensierisce l’ottimo Viviano. Finisce 2 a 1 per i blucerchiati. Lazio sprecona può recriminare solo con se stessa. Unica nota positiva l’ottima condizione di Keita, giocatore su cui si dovrà costruire la Lazio della prossima stagione.

Fabrizio Piepoli

 

Nell’intervallo di Sampdoria Lazio simpatico siparietto tra Cassano e Rizzoli

Pur non giocando causa infortunio, Antonio Cassano riesce comunque a scherzare con tutti. Durante l’intervallo di Sampdoria Lazio, il talento barese è sceso nei corridoi che conducono all’ingresso al campo e ha iniziato a sfottere Rizzoli. Com’è che col tempo stai peggiorando?”, ha detto scherzosamente Cassano al direttore di gara che ha risposto ridendo “Sto invecchiando come te”. Poi l’attaccante pugliese si è abbracciato con Simone Inzaghi. Un simpatico siparietto catturato dalle telecamere di Mediaset Premium.

Follia a Napoli: picchiato e derubato famoso giornalista

Uno spiacevole episodio si è verificato a Napoli verso le ore 13,00. In piazza Muzii, all’Arenella, il giornalista napoletano Luigi Necco è stato aggredito, insultato, picchiato e anche derubato. L’ex giornalista Rai – autore di servizi sportivi ma anche sulla camorra – è finito all’ospedale dopo essere stato aggredito con violenza da un automobilista.

Il tutto è avvenuto all’esterno di una pasticceria dove Necco aveva regolarmente parcheggiato la sua Alfa 147. Risalito in auto ha trovato un’altra vettura parcheggiata che gli impediva la manovra. Il giornalista ha atteso che il conducente tornasse ma quest’ultimo, una volta arrivato, ha iniziato a inveire dicendo che l’Alfa gli avrebbe strisciato la carrozzeria. Necco allora ha preso una telecamerina che aveva con se per registrare che non c’era alcun danno. L’uomo, sui trenta anni, a quel punto ha reagito colpendo con un pugno e rompendo il lunotto posteriore della macchina del giornalista, poi ha iniziato a insultarlo prima di iniziare a colpirlo con calci e pugni.

Decine di persone sono intervenute e hanno tentato di difendere Necco ma l’aggressore – stando alle testimonianze –  è riuscito a divincolarsi continuando a scagliarsi contro il malcapitato. Inoltre, prima di risalire sulla propria auto gli ha rubato la telecamera. Poco dopo è arrivata la polizia e un’ambulanza, che ha prelevato Necco accompagnandolo al pronto soccorso del Cardarelli, dove gli sono state diagnosticate contusioni guaribili in una settimana.

Viste le molte testimonianze dei presenti, che hanno collaborato con gli investigatori dando loro la descrizione dettagliata e il numero di targa dell’auto, per l’identificazione del fuggitivo sarebbe soltanto questione di ore.

Viviano: “Dobbiamo stare attenti, loro davanti sono forti”. Poi sul rigore…

Al termine del primo tempo, incalzato dai microfoni di Mediaset Premium, è intervenuto il portiere blucerchiato Viviano, abile nel parare il rigore all’esperto Antonio Candreva. Ecco le sue parole:

Candreva? Lo conosciamo tutti, ne ha tirati tanti, io sono solo andato di istinto. Per fortuna è andata bene. Loro davanti sono forti, soffriamo le loro ripartenze. Dobbiamo stare attenti, per noi è fondamentale vincere.”

MotoGp – Arriva la dolce vendetta di Valentino rossi. Che trionfo in Spagna…

Dopo la pole position numero 62 in carriera conquistata ieri Valentino Rossi si conferma in gara conquistando il Gp di Spagna nella MotoGp sul circuito di Jerez. Il dottore ha vinto da dominatore dall’inizio alla fine, mettendo  in riga i padroni di casa Jorge Lorenzo (compagno di squadra) e Marc Marquez che si devono accontentare del secondo e terzo posto. Settimo è giunto Andrea Iannone. Valentino si prende così una grande e bellissima rivincita dopo la “discutibile” gara dell’anno scorso che valse il titolo al campione del mondo in carica Jorge Lorenzo proprio ai danni del dottore.

Queste le sue parole riportate da Adnkronos: “E’ stato un weekend perfetto, abbiamo cominciato ad andar veloce fin dall’inizio, abbiamo lavorato molto bene e la moto in gara è stata fantastica . Devo ringraziare tutto il team Yamaha. Sapevo di avere un buon passo, ho fatto una buona partenza e mi sono sentito bene fin dall’inizio e ho spinto, è stata una vittoria e un giorno speciale“.