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Carpi-Lazio, una trasferta bellissima!

“Grida forza Lazio, grida forza Lazio, grida forza Lazio, grida forte e vincerà!”

Non importa se questa trasferta è stata importante soltanto per aggiornare l’almanacco e per far aumentare le chance del nostro Federico Marchetti in una chiamata da parte del CT Antonio Conte per i prossimi europei che si svolgeranno in Francia. Come scritto anche ieri, se non è un record, poco ci manca. Bellissimo vedere un portiere parare due rigori nell’arco dei novanta minuti di gioco. Certo che – bisogna anche essere sinceri – i rigori calciati da Mbakogu erano davvero degli stracci bagnati, ma bisogna comunque dare anche i giusti meriti al nostro portiere che comunque ha anche indovinato l’angolo giusto dove buttarsi per agguantare la sfera.

Oltre alla vittoria della Lazio, un plauso particolare va a tutti i cinquecento tifosi presenti ieri nel settore ospiti. Senza salire sul carro del vincitore, loro erano presenti anche ieri nell’ultima trasferta dell’anno, solo e soltanto per un ideale chiamato S.S. Lazio. Belli, spavaldi, goliardici e considerando anche il clima ormai primaverile, alcuni di loro hanno avuto la brillante idea di togliersi anche la maglietta rimanendo a dorso nudo. Molti erano provenienti da Roma, ma tanti erano i fans provenienti dal centro nord della nostra bella penisola. Naturalmente anche a loro va il nostro saluto e ammirazione per non aver lasciato la nostra Lazio da sola.

Per concludere in bellezza questo articolo di costume, vogliamo dedicare un pensiero al più GRANDE BOMBER DELLA STORIA DEI MONDIALI DI CALCIO: MIROSLAV KLOSE, che anche ieri ha timbrato il cartellino realizzando la sua 63esima rete con la maglia della Prima Squadra della Capitale! Ave Lazio Populus Tuus Te Acclamat...

Platini, il Tas riduce la squalifica. E lui annuncia…

Il Tas ha ridotto da sei a quattro anni la squalifica comminata a Michel Platini per la consulenza da due milioni di franchi svizzeri pagatagli dalla Fifa di Blatter. Gli avvocati hanno annunciato che l’ex calciatore assegnerà le dimissioni dall’incarico di presidente dell’Uefa nel corso del prossimo congresso dell’organizzazione”.

La vicenda risale allo scorso 21 dicembre, quando  Platini fu squalificato per otto anni, insieme all’ex presidente Fifa Joseph Blatter, nell’ambito dell’inchiesta sui 2 milioni di franchi svizzeri versati nel 2011 al francese dalla Fifa per un lavoro svolto circa dieci anni prima. A febbraio poi la Commissione d’Appello della Fifa ridusse la pena a sei anni.

TEMPI BELLI – Gerry non aver paura

Quando andavo a scuola, c’era un ragazzo che tutti chiamavano Gerry. Nel mio immaginario violentato da troppi cartoni animati, parafrasando Max Collini, ho sempre visualizzato il suo nome come Jerry, il topo. Col tempo ho capito che a Roma la G si pronuncia G e basta, e non c’è niente di male in questo.

Gerry non aveva molta voglia di studiare. Anni e anni dopo avrei potuto paragonarlo al suo omonimo protagonista del più grande road movie di tutti i tempi, “L’imperatore di Roma“. Non aveva (fortunatamente, cavolo) una storia disperata come quella nel film, ma era molto, molto più facile trovarlo per strada che sopra i libri. Per essere un ragazzino, Gerry aveva soprattutto una caratteristica: era inaffidabile. Dimenticava tutto: il libro? “L’ho dimenticato a casa.” La giustificazione? “L’ho dimenticata a casa.” Il compito da riportare? “L’ho dimenticato a casa.”

La leggenda narra che un giorno in classe qualcuno sentì la sua voce senza che lui fosse presente, che diceva: “Me so’ dimenticato a casa!

Gerry una volta smarrì tutti i cartellini il giorno in cui la squadra di calcio della scuola doveva partecipare ad un famoso torneo organizzato dal Corriere dello Sport. Con annesse carte di identità: una vera scocciatura, sembra avesse lasciato il borsone in metro. Me lo ricordo perché io venni misteriosamente convocato per quel match, ed il fatto che avessero anche solo pensato di poter considerare me tra i migliori 18 calciatori dell’istituto, la dice tutta sul dramma del programma di educazione fisica delle scuole italiane. In ogni caso, da buon teenager un po’ nerd, avevo rifiutato di consegnare la carta d’identità prima di essere al cospetto dell’arbitro. Il che mi risparmiò una lunga fila a via Telese, ma questa è un’altra storia.

Ci fu un gran parlare di Gerry, che aveva combinato l’ennesimo disastro. Il preside decise di ergersi a paladino dei diritti dello studente scapestrato, difendendo a spada tratta un ragazzo difficile che andava sostenuto e non mortificato. Così, alla fine dell’anno scolastico, a Gerry fu conferito dal boss in persona un importante incarico: consegnare presso il Ministero dell’Istruzione gli elaborati per un importante concorso letterario al quale avevano partecipato i più brillanti studenti della scuola (se qualcuno se lo stesse chiedendo, io stavo preparando i calendari del torneo di calcetto).

Da quel giorno, c’è chi giura di non averlo visto mai più.

Tutta questa storia mi è rivenuta in mente quando ieri un altro Jerry, stavolta inequivocabilmente con la “J“, si è ripresentato sul dischetto sfidando il karma che aveva chiaramente indicato come non fosse giornata. E mi è rivenuta in mente anche perché dopo Bologna-Milan ogni ombra di interesse per il campionato era svanita, e ho finito quasi con il concentrarmi più sul Carpi che sulla Lazio. La morale è che al di là dei luoghi comuni, una seconda occasione devi meritartela a meno che non ti chiami Jerry. O Gerry. O Simone, anche se per certi versi si tratterebbe della prima, ci siamo capiti. Ma anche questa è un’altra storia: ne riparliamo, eventualmente, a luglio.

Fabio Belli

P.S. Onore a te, Gerry, non aver paura di tirare un calcio di rigore. Non smettere mai di riprovarci.

Higuain come Angelillo. Ora c’è solo Nordahl a 35 gol

Un palo, ma soprattutto un gol, l’ennesimo. Il numero 33. Gonzalo Higuain riscrive ancora una volta i numeri della sua straordinaria stagione raggiungendo un traguardo che in Serie A non si verificava dalla stagione ’58/’59, quando Antonio Valentin Angelillo segnò 33 reti con la maglia dell’Inter. Il campionato era a 18 squadre e Angelillo segnò 33 gol in 33 partite. Higuain, che ha saltato 3 partite per squalifica, è a 33 gol in 34 presenze. Ora ha l’ultima partita, in casa con il Frosinone, per battere lo storico record dei 35 gol di Nordahl.

Per ritrovare numeri di questo genere bisogna tornare indietro di oltre 60 anni. Higuain in questa stagione ha segnato 33 gol giocando 34 partite (3 saltate per squalifica), ha colpito 5 pali (recordman in Serie A). Delle 33 reti, 3 sono arrivate dal dischetto. Angelillo, nella stagione 1959-1960, segnò 33 gol in 33 partite (campionato a 18 squadre), con 4 rigori: l’Inter arrivò terza, dietro a Milan e Fiorentina.

Ora Higuain ha l’occasione, contro il Frosinone già retrocesso, nell’ultima giornata al San Paolo, di dare l’assalto al record di Gunnar Nordahl, l’attaccante svedese che nel Milan 1949-1950 segnò 35 gol in 37 presenze (record per la Serie A col campionato a 20 squadre), solo uno su rigore. I rossoneri arrivarono secondi dietro alla Juventus. Servirà una doppietta, ad Higuain, per eguagliare un record che dura da 66 anni.

Alex Schwazer, il ritorno del ‘figliol prodigo’

Alex Schwazer ha marciato, dentro se stesso e fuori, per un percorso di redenzione che pare la sublimazione dello sport come metafora di vita. Ma l’atleta altoatesino non e’ certo il primo al quale la vittoria arride dopo una catarsi del genere.

Ce la fece ad esempio Paolo Rossi, capace di essere l’eroe eponimo dei Mondiali ’82 dopo avere conosciuto la gogna della squalifica per il calcioscommesse.

Ma ce l’ha fatta anche l’uomo del giorno del calcio britannico, Jamie Vardy, il bomber del Leicester che qualche anno fa girava con il braccialetto elettronico dopo una condanna per rissa e ora è un idolo degli stadi e si appresta a giocare il suo primo Europeo.

In Francia non ci andrà invece l’attaccante del Watford Troy Deeney, che prima di indossare la maglia del club dei Pozzo ha vestito la tuta da galeotto. Uscito dal carcere è però tornato a giocare, e nel novembre scorso ha segnato uno spettacolare gol al Manchester United: e tanto è bastato ai suoi tifosi per andare in delirio e considerare la sua storia l’ennesimo remake della parabola del figliol prodigo.

Marchetti in nazionale, ora si può. Ecco i precedenti di due rigori parati nella stessa partita

Federico Marchetti ha fatto felici fantallenatori e tifosi della Lazio oggi con i due rigori parati a Jerry MBakogu, che al contrario si starà beccando molti improperi. Un’impresa non da poco parare due rigori nello stesso match e infatti in Serie A non ci sono riusciti molti portieri prima di lui.

Il caso più recente è quello di Andrea Consigli che nel 2012 con la maglia dell’Atalanta ha neutralizzato i rigori di Larrivey e di Conti del Cagliari.

Prima di lui Matteo Sereni che alla guardia della porta del Torino ha chiuso la porta nel 2007 per due volte all’attaccante del Siena Maccarone.

Ancora Atalanta nel 2000 con Davide Pinato capace di chiudere la porta due volte al barese Daniel Andersson.

MotoGp, Le Mans: monologo di Lorenzo, grande prova di Valentino Rossi

AGGIORNAMENTO del 9/5 ore 08:00 – Tutto come previsto: Jorge Lorenzo trionfa nel Gp di Francia nella classe MotoGp. Lo spagnolo della Yamaha, scattato dalla pole position, resta al comando dal primo all’ultimo giro e vince con ampio margine, oltre dieci secondi, sul compagno di squadra Valentino Rossi. Grande prova del numero 46 che agguanta comunque la secodna posizioen dopo esser partito settimo. Per Lorenzo è il secondo successo stagionale, dopo quello in Qatar all’esordio, e torna in vetta al mondiale grazie alla caduta di Marc Marquez.

Nessuna sorpresa nelle qualifiche di Le Mans, dove Jorge Lorenzo ha dominato. Sul circuito Bugatti il maiorchino ha sempre occupato la prima posizione nella classifica dei tempi migliorando ulteriormente il suo crono. Quella di oggi per Lorenzo è la trentasettesima pole position in MotoGP, il pilota se l’è aggiudicata con il tempo di 1’31.975 ed è stato l’unico a battere il muro dell’1’32.

In seconda posizione scatterà Marc Marquez, quattro decimi di ritardo dal pilota della Yamaha, terzo Andrea Iannone, in ritardo di soli 53 millesimi. L’italiano ha rischiato di perdere la prima fila a causa di una caduta, avvenuta a metà della sessione, e quando mancavano solo quattro minuti alla bandiera a scacchi è riuscito a raggiungere il box e a salire sulla seconda Desmosedici GP, mantenendo così il terzo miglior tempo in 1’32.502. Quarto posto per Pol Espargaro che aprirà la seconda fila davanti ad Andrea Dovizioso e al compagno di squadra nel team Yamaha Tech 3 Bradley Smith. Solo settimo Valentino Rossi, che ha ben otto decimi di ritardo dal suo compagno di squadra e quindi dovrà fare una buona partenza per non far scappare i suoi avversari al titolo. In terza fila anche Maverick Vinales e Cal Crutchlow, mentre dietro di loro partiranno Danilo Petrucci, Dani Pedrosa e Aleix Espargaro. La gara avrà inizio alle ore 14 e si potrà seguire in diretta TV su Sky e su TV 8.

LA CRONACA – Fa tutto la Lazio: vince, segna, para i rigori e finisce in 9 uomini!

Al Braglia di Modena, la Lazio affronta il Carpi giusto per la gloria. La vittoria del Milan sul Bologna ha spento matematicamente i sogni europei dei biancocelesti. Simone Inzaghi però non vuole che la squadra vada subito in vacanza e schiera la migliore formazione titolare. Rientra Parolo al posto di Onazi e Felipe Anderson sostituisce lo squalificato Keita.

MARCHETTI PARA RIGORE, GIOIA BISEVAC – Il Carpi parte forte cercando una vittoria in chiave salvezza. Dopo un tentativo al volo di Candreva, deviato in corner forse con un braccio, ecco il primo episodio chiave del match. Al 10’ Hoedt stoppa male un pallone in area di rigore allungandoselo. Mbakogu lo anticipa e l’olandese lo falcia. Dal dischetto lo stesso attaccante nigeriano si assume la responsabilità del tiro. Il suo piazzato però è parato da Marchetti che riesce a respingere. Si resta sullo 0-0. Mauricio subentra a Hoedt infortunato. Al 17’ clamoroso doppio legno di Lulic. Il bosniaco con il destro colpisce prima la traversa e poi il palo. Ma al 23’ ecco il vantaggio Lazio: Biglia mette in mezzo da calcio d’angolo, Parolo vede le sue conclusioni ribattute sulla line di porta ed ecco Bisevac che sigla l’1-0 con un destro secco. Primo gol in biancoceleste per il difensore.

IL DECIMO DI CANDREVA, MARCHETTI ALTRO RIGORE PARATO – La partita si incattivisce e Poli e Pasciutti vengono ammoniti. Al 32’ arriva lo 0-2 per la Lazio. Klose lancia nello spazio Felipe Anderson che mette un cross rasoterra sul secondo palo per l’accorrente Candreva per il raddoppio. Per il numero 87 è il decimo gol in campionato. Ma al 40’ Mauricio ne combina una delle sue: tocco di mano ed altro rigore per il Carpi: ancora Mbakogu e ancora Marchetti che neutralizza il calcio di rigore. Parolo e Biglia ammoniti insieme a Romagnoli, prima del fischio che manda tutti negli spogliatoi.

IL 63ESIMO GOL DI KLOSE – Nel secondo tempo i ritmi sono puù blandi. Il Carpi ha subito il colpo del doppio svantaggio e non ha più idee chiare in campo. Solamente Lasagna, subentrato ad inizio ripresa, tenta qualche offensiva. Unico brivido per Marchetti è al 46′ con la traversa colpita proprio da Lasagna. La Lazio amministra ed Inzaghi fa rifiatare Anderson e Candreva sostituendoli con Onazi e Djordjevic, passando al 4-4-2. Al 73′ arriva lo 0-3. Onazi crossa al centro e Klose con il destro dal limite dell’area trafigge Belec. Per il tedesco è il gol numero 63 ed ora si trova ad un solo gol dal record di Nedved.

ESPULSI BIGLIA E DJORDJEVIC, GOL CARPI – All’84’ arriva l’espulsione per il capitano Biglia. L’argentino riceve il secondo giallo e lascia la Lazio in dieci uomini. dalla punizione scaturisce il gol di Mbakogu che, mette a segno il tap in vincente dopo la traversa colpita. Negli utlimi minuti il Carpi ci prova ma non succede più nulla, se non la follia di Djordjevic che stende un avversario e rimedia l’espulsione. Lazio in 9 ma torna a Roma con una bella vittoria e con la speranza che Klose possa abbattere l’ennesimo record della sua carriera.

Marco Corsini

FORMELLO – Domani la ripresa degli allenamenti. Da valutare diversi infortuni…

Ci siamo, manca solo una partita e il pessimo campionato della Lazio finirà. Dopo la bella vittoria del Braglia di Modena contro il Carpi i biancocelesti fanno ritorno a Roma dove ad attenderli ci saranno 24 ore di meritato riposo. Gli allenamenti riprenderanno domani pomeriggio (martedì 10 maggio) alle 17. Nell’ultimo match della stagione contro la Fiorentina, Inzaghi dovrà fare a meno sia di Biglia che Djordjevic, espulsi nella ripresa con il Carpi. Per l’argentino la 100esima in maglia biancoceleste è rimandata alla stagione 2016/2017.

Torneranno invece dal turno di stop Gentiletti e Keita: entrambi dovrebbero riprendersi il posto da titolare. Saranno valutate le condizioni di Hoedt, uscito dal campo a causa di un problema muscolare dopo un quarto d’ora gioco, si sospetta una lesione. Intanto attende notizie dall’infermeria il tecnico laziale: Berisha, Braafheid, Matri e Morrison sperano nel rientro. Mancheranno certamente i lungodegenti Radu, Kishna e de Vrij.

 

COREA DEL NORD – Kim Jong-un assicura: “Useremo l’atomica solo se attaccati”

Dopo tate minacce finalmente di attacco nucleare, finalmente la Corea del Nord sembra usare il buon senso. Il leader nord coreano Kim Jong-un, infatti, ha promesso che non userà mai armi nucleari a meno che non sia attaccata. Ieri però fonti Usa avevano rivelato che la Corea del Nord si starebbe preparando a condurre un nuovo test nucleare.

La nostra Repubblica – ha detto il leader nordcoerano – non utilizzerà armi nucleari a meno che la sua sovranità non sia violata da forze ostili e aggressive che utilizzano armi nucleari’‘. La Nord Corea – aggiunge Adnkronos – andrà avanti con gli impegni di ”non proliferazione” del nucleare e gli sforzi per la ”denuclearizzazione globale’‘. Kim Jong ha anche assicurato di voler cercare di ”migliorare e normalizzare” le relazioni con i Paesi considerati ostili.

SERIE A – E’ la notte dei grandi bomber: Napoli e Verona ringraziano

Ecco i risultati dei posticipi della penultima giornata di Serie A riportati da Gazzetta.it:

TORINO – NAPOLI

Il Napoli vince 2-1 a Torino e torna al secondo posto: azzurri a 79 punti, 2 in più della Roma. All’Olimpico apre Higuain al 12′ (il Pipita arriva a 33 gol in campionato, eguagliando Angelillo e portandosi a 2 reti dal record di marcature nella A a 20 squadre, che appartiene a Nordahl) e raddoppia Callejon al 20′ del primo tempo. Inutile la rete di Bruno Peres al 21′ della ripresa.

VERONA – JUVENTUS

La lunga striscia vincente della Juve si chiude dopo 26 partite: i campioni d’Italia perdono 2-1 a Verona contro l’Hellas già retrocesso. È la notte di Luca Toni che chiude la carriera con un gol su rigore trasformato con un cucchiaio: i gialloblù salutano il proprio pubblico con una bella vittoria, frutto anche della rete di Viviani in apertura di ripresa. In pieno recupero l’inutile gol di Dybala su calcio di rigore.

APPIA DAY – Turisti mandati via prima della chiusura

Come sappiamo, oggi era in vigore l’Appia Day, un evento che doveva permettere ai cittadini romani e ai turisti di visitare e/o conoscere meglio la bellissima Appia Antica, segreti, bellezze e aneddoti. Peccato però che tra gli orari di apertura indicati nel materiale ufficiale dell’iniziativa e quelli applicati dal personale addetto ci sia una bella differenza. Ed è così che – come riporta Adnkronos – alle 15.32 il custode del Circo di Massenzio chiude i cancelli in faccia a visitatori e turisti arrivati lì una mezz’ora prima della chiusura, secondo quanto indicato nell’opuscolo distribuito per la giornata. “No, l’ultimo ingresso è alle 15.30“, si ostina a ripetere il custode del monumento, visibilmente irritato dalle richieste dei visitatori che, da parte loro brandiscono gli orari sui quali c’è scritto: ‘Accesso libero 10.00-16.00‘.

Niente da fare, l’apertura straordinaria dei monumenti in questa giornata di festa non scalfisce lo zelante custode. Alle proteste dei turisti arrivati da ogni dove, e che hanno organizzato il percorso in base agli orari forniti, le risposte dello staff variano da un poco cortese “tornate un’altra volta” a un indispettito “a noi gli straordinari mica ce li pagano“. E i turisti denunciano la stessa situazione negli altri monumenti.

 

LAZIO SOCIAL – L’omaggio di Onazi e Patric al Re Miro Klose: “Sei una leggenda…”

Il campionato della Lazio sarà pure finito da un pezzo ma lui, il Re Miro Klose, non ha intenzione di mollare e di lottare con le unghie e con i denti su ogni pallone fino all’ultimo secondo dell’ultimo minuto dell’ultima partita che giocherà con la maglia della Lazio. Vuole concludere nel migliore dei modi la sua avventura con la maglia biancoceleste prima di fare il suo ritorno a casa e possiamo dire che ci sta riuscendo alla grande. Magari chissà…superando Goran Pandev nella classifica dei bomber stranieri con la maglia della Lazio (ora è a -1).

Anche oggi Miro è stato tra i protagonisti della gara (dopo Marchetti ovviamente): prima il salvataggio su Mbakogu in area biancoceleste, poi la terza rete della Lazio. Ormai tutti non possono fare a meno di elogiare le sue gesta, compresi i suoi compagni di squadra, vedi le dichiarazioni di Konko alla fine della partita con il Carpi. Non solo le dichiarazioni pubbliche, anche i social si rivelano grandi protagonisti di giornata: Eddy Onazi, autore dell’assist che ha portato il Panzer a gonfiare la rete, ha voluto omaggiare il tedesco attraverso un post pubblicato sul proprio profilo ufficiale Twitter: “Leggenda vivente! Spero non sia l’ultimo assist. Ce l’abbiamo solo noi Miro Klose Gol!”. Anche Patric si è complimentato con Klose tramite Twitter: “Respect Miro“. Mentre Stefan de Vrij ha fatto un post inerente la bella vittoria della squadra, anch’esso su Twitter: “Bravi ragazzi! Finiamo bene la stagione”.

 

SERIE A – I verdetti di questa 37esima giornata di campionato. Solo due posizioni sono in ballo…

Manca solo una partita alla fine del campionato ma già si possono decretare i primi verdetti:

  • La vittoria nell’anticipo di sabato sera del Milan contro il Bologna per uno a zero, aveva già posto fine alla corsa della Lazio al sesto posto. La vittoria di oggi del Sassuolo sul campo del Frosinone non fa altro che confermare ancora di più tale verdetto. Unica consolazione è che anche senza le loro vittorie, i biancocelesti avrebbero avuto comunque zero chance di andare in Europa a causa dello svantaggio acquisito con i pessimi risultati negli scontri diretti. Solo in caso di doppia sconfitta di entrambe le squadre nelle ultime due sfide di campionato i ragazzi di Inzaghi avrebbero avuto ancora qualche chance (vincendo ovviamente le proprie gare) di sperare nel sesto posto. Morale della favola: niente Europa per i biancocelesti.
  • La vittoria del Sassuolo contro il Frosinone ha prodotto anche un altra sentenza: il Frosinone che saluta la massima categoria dopo la sconfitta a Sassuolo.
  • Poche le speranze per il Carpi di salvarsi, che dopo il ko contro la Lazio, è solo al terzultimo posto, in virtù anche del pareggio per 0-0  tra Palermo e Fiorentina.
  • Salvezza acquisita invece per l’Udinese. I friulani si accontentano del punto prezioso rimediato contro l‘Atalanta.
  • Nell’alta classifica invece, l’unico posto senza un padrone certo (ancora una volta) è il 2°. I giallorossi di Spalletti con la vittoria nel “lunch match” contro il Chievo sorpassa momentaneamente il Napoli in classifica, in attesa del posticipo di questa sera dei partenopei contro il Torino.

Biglia: “Felice per la vittoria, ora vinciamo l’ultima in casa”. Poi sbotta contro l’arbitro…

Ai microfoni di LazioStyleRadio 89.3 è intervenuto uno dei grandi protagonisti della bella vittoria della Lazio contro il Carpi per 3-1 (ingiustamente espulso dall’arbitro Rocchi per doppai ammonizione) : il capitano Lucas Biglia. Ecco le sue parole:

Sono contento, mi dispiace un po’ per la vittoria del Sassuolo e del Milan di ieri, ma pazienza dobbiamo finire nel migliore dei modi. La gara è andata bene anche se abbiamo avuto qualche difficoltà in difesa“. La vittoria è un buon segnale: “Sì anche si può sempre fare meglio, abbiamo lavorato bene in settimana. Federico (Marchetti ndr) è stato fantastico, è stato la chiave per la vittoria, dobbiamo finire nel migliorare dei modi e aiutare il mister che ha preso una squadra in difficoltà. Loro avevano due giocatori veloci e potenti e ci hanno emesso un po’ in difficoltà ma l’importante è che abbiamo vinto e stiamo finendo una stagione dura. Ora manca una partita e speriamo di portare i 3 punti a casa“. Sull’espulsione che impedirà al capitano biancoceleste di giocare la 100esima con la Lazio: “Mi dispiace non poter giocare perché volevo finire con la partita in casa. E’ un fallo che mi ha fatto arrabbiare perché fischi un fallo che non c’è e e mi dai un giallo che non c’è perché non c’era intenzione, volevo fare un normale contrasto, poi mi dai il primo giallo senza aver fatto fallo. A fine primo tempo l’arbitro ha detto a Inzaghi: “Digli a Biglia di non parlare più se no prende un altro giallo”. Ma la fascia da capitano che ho mi consentiva di farlo. Non parlo mai degli arbitri ma questa cosa mi ha fatto arrabbiare. Con qualche arbitro si può parlare con altri no. Capisco che quando hai 200 pulsazioni al minuto parli male e alzi la voce ma è inutile che dopo ci lamentiamo nella riunione con gli arbitri, parlando di dialogo, se poi in campo si fa tutto il contrario. Preferisco non perdere tempo ad andare a queste riunioni a questo punto”.

 

CONFERENZA – Inzaghi: “Bella vittoria, ma che rimpianto l’Europa League. Futuro? Non ho appuntamenti con Lotito…”

Simone Inzaghi, dopo la netta affermazione contro il Carpi, ha analizzato il match in conferenza stampa, rispondendo alle domande dei giornalisti presenti. Grande soddisfazione, ma allo stesso tempo rammarico per non aver centrato l’Europa League.

Vittoria convincente, rimpianti per la sconfitta contro la Sampdoria?

Sono soddisfatto della squadra per quello che mi sta dando. Giochiamo, creiamo occasioini ed ora speriamo di vincere contro la Fiorentina. Ho dei rimpianti, si“.

La tua analisi della partita…

Abbiamo sofferto un pò, però poi siamo stati bravi a concretizzare. Abbiamo avuto dei problemi in difesa. Poi ho deciso di cambiare modulo poichè Lasagna ci stava creando dei problemi. Mi dispiace per le espulsioni di Biglia e Djordjevic. Speriamo di recuperare Matri“.

Con Lotito hai appuntamenti?

Sono molto sereno nonostante quello che si dice in giro. Chi capisce di calcio sa cosa sto facendo anche dopo la sconfitta contro la sampdoria. Sto dando tutto me stesso per questa opportunità che mi è stata data“.

Grande spinta sugli esterni. In futuro la Lazio dovrà insistere con questo schema di gioco anche se dovessero partire candreva e Biglia?

Non mi va di parlare di mercato. Il campionato non è finito ancora. Anche su Biglia non voglio commentare il suo futuro. Lui è un top player, ma ce ne sono anche altri in squadra“.

Il suo impatto è stato positivo nella Lazio…

Il mio impatto è stato buono. Non era una situazione semplice. Sono arrivato dopo la sconfitta nel derby, ma ci siamo messi tutti a lavorare e stiamo facendo bene“.

E’ cambiato l’atteggiamento con lei in panchina…

Cerchiamo di interpretare al meglio ogni gara. Questa è una squadra che ha del potenziale. Lo scorso anno è arrivata terza ad un solo punto dal secondo posto. Nel finale mi sono messo a 5 perchè stavamo soffrendo troppo“.

Inzaghi: “Cerchiamo di chiudere bene con la Fiorentina”. Poi si sbilancia sulla conferma…

Al termine della bella vittoria (seppur inutile ai fini dell’Europa) della Lazio sul Carpi per 3-1, ai microfoni di Sky Sport è intervenuto il tecnico Simone Inzaghi. Ecco le sue parole:

Grande partita della Lazio ma c’è tanto rammarico: “Sì c’è rammarico perché una squadra come la nostra almeno l’Europa League la doveva centrare. Ci sono stati problemi durante la stagione, ora stiamo andando bene, i ragazzi giocano bene le gare, si sacrificano l’uno per l’altro. Abbiamo perso immeritatamente a Genova e poi abbiamo giocato con la Juventus con cui è difficile giocare. Io sono soddisfatto dei ragazzi perché hanno fatto un finale di stagione che è nelle loro corde. A parte la Juventus se la giocano con tutti. Il mio futuro? L’ho detto dopo Genoa che ho perso che ero sereno, ho la squadra che mi segue, si impegnano tutti e tutti remiamo nella stessa direzione, abbiamo meritato queste vittorie e vogliamo chiudere bene con la Fiorentina“. Poi il tecnico piacentino si sbilancia sulla eventuale conferma: “Se mi aspetto la conferma? Sì! Si è visto che la squadra in campo è tranquilla e serena e conosce le proprie possibilità, ha perso il secondo posto alla penultima con la Roma. Sto vivendo tutto con grande responsabilità perché allenare la Lazio da responsabilità, ma con tranquillità, al di là che si vince o si perde gli episodi condizionano le gare. Anche dopo Genova…conosco l’ambiente di Roma, avevamo perso una partita dominata e chi capisce di calcio sapevamo che non dovevamo perdere e infatti poi abbiamo vinto con Inter e Carpi. Grandissimo merito ai ragazzi. Lotito? Con lui c’è grandissimo rapporto, perché è dal 2004 stiamo assieme, lo sentivo tanto quando allenavo le giovanili figuriamoci ora che alleno la prima squadra quanto lo sento (ride dr). Ti parla vuol capire le cose e i fatti ma mi lascia tranquillo, poi ho un bellissimo rapporto anche con Tare con cui ero compagno di squadra. Ho cominciato dal basso con gli Allievi ragionali ho vinto titoli, anche se contano poco, adesso sono qua, voglio giocarmi al meglio le mie chance con questa squadra che mi segue dal primo giorno“. Poi sul fratello Filippo Inzaghi presente in tribuna e che sta diventando un porta fortuna: “Io penso che Pippo viene per fare il tifo e aggiornarsi. Ha fatto una stagione al Milan che molti hanno criticato poi abbiamo visto gli altri che hanno combinato. Poi non gli avevano fatto mercato con tanti parametri zero. Penso che dal prossimo anno farà bene. Lui si aggiorna su tutte le grade, poi essendo a Modena vicino a Piacenza ha fatto un salto oggi a vedere la partita. Spero di sfidarlo in Serie A“.

Poco dopo ha aggiunto a Mediaset: “Io ho avuto la fortuna di allenare i ragazzi nel campo accanto alla prima squadra. Ho guardato tanto Pioli e ho imparato da lui. E’ uno dei tecnici più preparati, ho proseguito sul mio modulo nelle giovanili, cioè il 433, poi ho parlato tanto con tutti i ragazzi e vendendoli tutti i giorni ho cercato ti tirare fuori il meglio di loro. E’ normale che ci sia qualche scontento in una rosa come la Lazio di 25 giocatori ci siano contenti, i contentini non li davo ai ragazzi non li do nemmeno ai grandi. Gioca chi merita.

Infine ha dichiarato a LazioStyleRadio 89.3: “Diciamo che siamo contenti perché non era semplice, era l’avversario peggiore in questa giornata, abbiamo interpretato bene, siamo partiti forte ora chiudiamo bene il campionato“. C’è tanto rammarico: “Sì tanto rammarico la Lazio con l’organico che ha non può non fare l’Europa League. Purtroppo abbiamo sofferto quest’anno, mentre lo scorso anno abbiamo perso il secondo posto per poco. Ci sono queste annate, complimenti ai ragazzi che hanno sempre interpretato bene le gare“. I rigori: “Ho visto i rigori, sul primo probabilmente non c’era, ma al di la degli arbitri…Io domenica sono stato espulso da Banti senza aver fatto niente. Purtroppo siamo sfortunati con gli arbitri, penso che potremo migliorare anche li“. Ora si chiude con la Fiorentina: “E’ una partita difficile contro una squadra di qualità, poi mancherà il capitano. Abbiamo sempre avuto assenze nella mia gestione, cercheremo di trovare una soluzione. Klose? Un campione che ha dato tanta disponibilità come gli altri, allunga la squadra sa quando accorciare, tanto di cappello a lui poi alla fine si parlerà del futuro di Miro adesso penso alla Fiorentina e poi parleremo“.

 

 

 

CONFERENZA – Castori: “Sarà difficile salvarsi. Speriamo che tutti giochino regolarmente…”

L’allenatore del Carpi, Castori, è visibilmente affranto. In conferenza stampa ha fatto chiaramente capire che la salvezza ormai è quasi un miraggio:

Io vorrei crederci ancora, ma siamo realisti. Sarà molto difficile restare in Serie A, visto amche il turno favorevole del Palermo nella prossima giornata. Noi siamo una squadra che lotta. Anche oggi lo abbiamo fatto. Purtroppo siamo stati ingenui in varie circostanze e non abbiamo sfruttato le occasioni che abbiamo avuto. Come i due calci di rigore falliti. Di sicuro non volgiamo illudere i tifosi dicendo che ci salveremo. L’unica cosa che chiedo è il rispetto e che all’ultima giornata si giochi in maniera regolare in ogni campo“.

Konko: “Dovevamo confermare la vittoria contro l’Inter. Klose? Lo terrei tutta la vita…”

Al termine della vittoria della Lazio contro il Carpi, incalzato dai microfoni di Mediaset Premium, è intervenuto il terzino francese Abdulay Konko. Ecco le sue parole:

La Lazio ha onorato l’impegno anche se era senza obbiettivi di classifica: “dovevamo confermare la vittoria di domenica contro l’Inter anche con il Carpi“. Questa partita mostra un po’ di rammarico per come si è conclusa la stagione: “Sì. C’è perché non rispetta la nostra classifica siamo un gruppo che voleva dare di più  e non ci siamo riusciti quest’anno. Ci penseremo nella prossima stagione, speriamo bene“. Sulla eventuale conferma di Inzaghi: “Sì, secondo me Sì anche se è la società che deve decidere, il mister sta facendo un ottimo lavoro, ci da fiducia. Noi lo ringraziamo e si vedono i risultati in campo. Klose? Io lo terrei tutta la vita (ride ndr)”.

Poco dopo il terzino francese ha parlato anche a Sky: “Io Inzaghi lo confermerei, conosce bene il gruppo essendo alla Lazio da anni, lo conosciamo bene e  si vedono i risultati sul campo

 

Carpi-Lazio, le pagelle di Davide Sperati

ECCO LE PAGELLE DI CARPI-LAZIO

CARPI

Belec 6 – Non può far molto per evitare le tre reti degli ospiti.

Letizia 5 – Concede troppo spazio alle giocate di Lulic & Co. Che spesso trovano ampi spazi.

Romagnoli 5,5 – Non molto sicuro nella sua area di rigore è però molto bravo nell’intercettare diverse palle aeree.

Poli 5,5 – Come per il compagno di squadra, anche per lui non è una giornata da ricordare.

Gagliolo 5 – Decisiva la sua respinta con la schiena sulla conclusione di Candreva al 10′, soffre le giocate degli esterni laziali.

Pasciuti 6 – Ammonito dopo nemmeno mezz’ora di gioco, cerca di far qualcosa anche se è davvero difficile contro un avversario ben al di sopra delle potenzialità del Carpi. Dal 76′ Verdi s.v.

Cofie 5 – Spreca una ghiotta occasione dopo appena sette minuti di gioco e poi non riesce ad indirizzare in rete la respinta di Marchetti dopo il rigore del compagno di squadra. Dal 46′ Lasagna 6 – Entra per cercare la rete che riaprirebbe il match e subito la sfiora con un sinistro che però coglie la traversa. A dieci minuti dal termine spreca una ghiotta occasione per realizzare il gol della bandiera.

Bianco 5 – Lavora sulla linea mediana cercando di bloccare le iniziative degli avversari. Poco preciso anche nei fraseggi non produce nulla d’interessante. Dal 69′ Crimi 6 – Entra col piglio giusto dando maggior consistenza al centrocampo di Castori.

Di Gaudio 5 – Agisce sull’out sinistro ma senza quella pericolosità che occorerebbe per agguantare il pari. Cala drasticamente nel finale.

Lollo 6 – Molto pressing per il numero venti della formazione di casa che cerca di arginare i movimenti di Biglia. Prestazione comunque generosa.

Mbakogu 4 – Il peggiore. Sbagliare due rigori nella stessa partita è quasi da guinness dei primati. Può capitare per carità, ma dobbiamo essere anche onesti nel dire che questi errori potranno costare davvero molto caro alla formazione biancorossa. Nel finale realizza una rete utile solo per il tabellino finale.

All. Castori 5 – Forse poteva adottare un modulo più offensivo per cercare di mettere in difficoltà la difesa della Lazio. Una gara molto complicata anche per via degli errori individuali di Mbakogu. Nella ripresa giusto inserire Lasagna anche se ormai il danno è fatto.

LAZIO

Marchetti 9 – Il Migliore. Se non è record poco ci manca. Bravissimo nell’indovinare in entrambe le occasioni l’angolo dove Mbakogu indirizza il pallone.

Basta 7 – Una gara perfetta quella offerta dal terzino dalla folta chioma bionda.

Hoedt 4,5 – Il peggiore. Distratto sin da subito, commette il fallo da rigore ai danni di Mbakogu. Esce per un infortunio alla coscia sinistra. Dal 18′ Mauricio 5,5 – Entra e causa subito il rigore che per sua fortuna, Mbakogu calcia debolmente.

Bisevac 6,5 – Dopo un batti e ribatti, devia in fondo al sacco la palla del vantaggio capitolino. Primo gol con la maglia della Lazio.

Konko 6,5 – Nessun problema rilevante per il terzino sinistro che anche oggi dimostra il suo eccezionale momento di forma.

Parolo 6 – Ottimo il filtro con cui riesce a limitare le giocate avversarie, non fa fatica nel gestire tutti i novanta minuti di gioco.

Biglia 6,5 – Gioca sempre facile e pulito, liberandosi senza difficoltà della marcatura avversaria. Peccato per il doppio giallo.

Lulic 6,5 – Ottimo spunto quello poco prima del ventesimo che però sfortunatamente s’infrange sulla traversa. Per il resto offre una prestazione di tutto rispetto.

Candreva 7 – Ancora una volta è lui il giocatore più pericoloso di questa Lazio. Prima al 10′ è autore di una grande prodezza che stava per infilarsi sotto il sette, poi a dieci minuti dal termine della prima frazione realizza la rete del doppio vantaggio biancoceleste. Dal 71′ Djordjevic 5 – Venti minuti senza rendersi mai protagonista se non per il fallo ai danni di Letizia.

Klose 7 – Una gara intelligente quella del panzer teutonico. Con il minimo sforzo, massimo risultato. Da sengalare anche il sigillo finale che mette al sicuro il risultato.

Anderson 6 – Al posto di Keita squalificato, dopo un quarto di gioco ci prova con un tiro a giro che esce di poco fuori alla sinistra di Belec. Cambia spesso fascia e poco prima della fine del primo tempo serve un assist al bacio per il compagno di squadra. Dal 53′ Onazi 6 – Entra quando ormai la partità è bella che scritta. Gioca comunque con il giusto impegno.

All. Inzaghi 6 – Gara gestita bene e con il giusto approccio. È anche un po’ fortunato perchè che gli avversari non sfruttano le occasioni create.
Arbitro: Rocchi 5,5 – Gara molto complicata quella fra Carpi e Lazio con molti ammoniti e due rigori concessi nella prima frazione. Nella ripresa esagerata la seconda ammonizione a Biglia che viene espulso mentre nulla da dire sul fallo del laziale Djordjevic.

TABELLINO DI CARPI-LAZIO 1-3

Carpi (4-4-1-1): Belec; Letizia, Romagnoli, Poli, Gagliolo; Pasciuti (dal 76′ Verdi), Cofie (dal 46′ Lasagna), Bianco (dal 69′ Crimi), Di Gaudio; Lollo; Mbakogu. A disp: Colobi, Sabelli, Zaccardo, Porcari, De Guzman, Suagher, Mancosu, Martinho, Daprelà. All. Fabrizio Castori

Lazio (4-3-3): Marchetti; Basta, Hoedt (dal 18′ Mauricio), Bisevac, Konko; Parolo, Biglia, Lulic; Candreva (dal 71′ Djordjevic), Klose, Anderson (dal 53′ Onazi). A disp: Guerrieri, Matosevic, Patric, Mauri, Milinkovic, Cataldi. All. Simone Inzaghi

Arbitro: Gianluca Rocchi

Marcatori: 25′ Bisevac (L), 33′ Candreva (L), 75′ Klose (L), 84′ Mbakogu (C)

Ammoniti: 26′ Di Gaudio (C), 27′ Pasciuti (C), 42′ Mauricio (L), 42′ Biglia (L), 45′ Romagnoli (C), 58′ Lollo (C), 90′ Letizia (C)

Espulsi: 83′ Biglia (L), 90′ Djordjevic (L)