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RASSEGNA STAMPA – l’ingaggio frena la trattativa Sampaoli

Una lunga cena terminata poco prima delle due di notte, lontana da occhi indiscreti. Così si è sviluppato il primo incontro  in questo suo blitz nella Capitale. L’ex ct del Cile si è seduto al tavolo insieme al presidente Lotito, il ds Tare, il segretario Calveri e l’intermediario (e agente Fifa) Federico Pastorello.

LA RICHIESTA DI SAMPAOLI: 3 MILIONI DI DOLLARI – Insieme hanno analizzato i possibili scenari e Jorge Sampaoli, molto interessato alla proposta della Lazio, ha espresso la sua richiesta economica: 3 milioni di dollari annui (circa 2,6 in euro) per due stagioni. Una proposta che avrà mandato di traverso la cena al presidente Lotito, che però si è mostrato disponibile a discuterne, partendo da una base di 2 milioni con bonus legati a risultati e piazzamenti. Il dialogo va avanti e nelle prossime ore è previsto un nuovo confronto nel centro sportivo di Formello: la sensazione è che entrambe le parti siano disposte a un passo indietro per trovare una soluzione, intorno ai 2,5, che possa portare alla firma.

Fonte : La Repubblica

RASSEGNA STAMPA – Sampaoli-Lotito Si tratta a oltranza

Tutto in ballo. Si tratta a oltranza con Sampaoli, Inzaghi resiste come alternativa ma è più probabile che finisca alla Salernitana, se si salverà. Un’altra giornata convulsa in attesa della visita dell’allenatore argentino al centro sportivo di Formello. Sono emersi i contenuti della lunga cena di mercoledì sera dove erano presenti oltre a Lotito, Tare e Calveri anche Sampaoli e il procuratore Pastorello nel ruolo di mediatore. Il presidente biancoceleste è rimasto particolarmente impressionato dall’allenatore che ha vinto la Coppa America la scorsa estate, quasi stregato dal suo carisma. Sampaoli ha chiesto 3 milioni di dollari annui (circa 2,6 in euro) per due stagioni, una proposta che non ha raffreddato l’entusiasmo di Lotito (con i bonus si può avvicinare quella cifra), disposto in questa stagione ad investire sull’allenatore. Da Santiago è arrivata l’indiscrezione secondo cui in caso di firma con un club, l’ex ct della nazionale dovrebbe versare un rimborso di un milione nelle casse della federazione ma questo è un problema di Sampaoli, non della Lazio che vuole a tutti i costi affidare all’argentino la squadra per i prossimi due anni. Di certo le parti continuano a lavorare per trovare un accordo in tempi ragionevoli e la permanenza del tecnico nella Capitale fa pensare che ci siano serie possibilità di trovare un punto d’incontro.

Fonte : Il Tempo

Tutti al museo ad 1 Euro! Ecco quando e dove

E’ in arrivo la Notte europea dei musei. Dopo il grande successo degli anni passati. Il 21 maggio si replicherà questa bellissima kermesse. Ci sarà la possibilità per tutti di entrae nei musei al simbolico prezzo di 1 euro.

Roma e Firenze le città più attive dove, si prevede, ci sarà il maggior flusso di turisti. L’orario in cui si potrà usufruire di tale agevolazione, è quello che va dalle 21 alle 23. Ricapitolando: 21 maggio dalle ore 21 alle ore 23 infùgresso ai musei al prezzo di 1 euro!

PROCESSO CATANIA – Lega Serie B dichiarata parte civile

Il giudice per l’udienza preliminari del Tribunale di Catania, Francesca Cercone, ha ammesso la costituzione di parte civile della Lega Nazionale Professionisti B nei confronti delle persone imputate nel processo penale che vede coinvolto il Catania Calcio. Accolta dunque totalmente la richiesta dell’avvocato penalista della Lega B Guido Camera che chiedeva l’ammissione al dibattimento sia per l’associazione a delinquere che per i singoli reati di frode sportiva.

La decisione di oggi fa seguito alla delibera assembleare dello scorso 17 dicembre quando all’unanimità i club associati alla Lega B introdussero la facoltà di chiedere i danni agli imputati che verranno riconosciuti responsabili dell’alterazione di alcune partite del campionato della scorsa stagione calcistica.

La richiesta di ammissione si colloca in continuità con le politiche in materia di contrasto alla frode sportiva che prevedono, oltre al monitoraggio e la formazione, anche la proposta di legge di confisca dei beni per chi si rende responsabile dei reati di frode sportiva e raccolta di scommesse illecite.

CALCIOMERCATO – L’erede di Klose vien dalla… Serie B?

Domenica contro la Fiorentina, andrà in scena l’ultima gara di Miro Klose con la maglia della Lazio. Il tedesco, nel Miro Day, saluterà i laziali per poi decidere cosa fare nel futuro. La Lazio ha già iniziato a monitorare il mercato in cerca di una punta che lo possa sostituire egregiamente. tanti i nomi, tante le ipotesi.

Ma ora arrivano (quasi) le prime certezze. La Lazio ha deciso di puntare forte sul bomber Lapadula, in forza al Pescara. Il classe 1990 sta letteralmente lasciando tutti a bocca aperta per la straordinaria stagione disputata nella Serie cadetta. Secondo quanto riposrtato da Gianluca Di Marzio dal suo sito ufficiale, Lotito avrebbe incontrato la dirigenza abruzzese per intavolare la trattativa. Nel caso di fumata nera, Pazzini rappresenterebbe l’alternativa.

Cana su Klose: “Il più grande attaccante che abbia mai visto giocare”

L’ex difensore della Lazio, Lorik Cana, è intervenuto dalle frequenze di Radio Olympia per parlare di Klose. L’addio del tedesco è ormai alle porte e domencia sarà l’ultima con la casacca biancoceleste. L’albanese ha così commentato: “Klose è un professionista esemplare. Sono stato fortunato per aver giocato in squadra con lui. Ma è giusto che ora faccia un’altra esperienza per chiudere al meglio la sua carriera“.

Cana è molto legato al tedesco e spiega il perchè: “Siamo arrivati insieme alla lazio e quindi ci siamo aiutati a vicenda. C’era un buon legame tra noi. MI dispiace solo che domenica non ci sarà il pubblico ad omaggiarlo come merita. Purtroppo la situazione attuale in casa Lazio è particolare ma sono convinto che anche i tifosi saranno dispiaciuti per non salutarlo come si deve“.

Ledesma: “Sampaoli? Buon allenatore, ma restano le incognite…”

L’ex numero 24 della Lazio, Christian Ledesma, è intervenuto a Radiosei per commentare l’incontro tra la Lazio e Sampaoli. Il centrocampista non sembra essere troppo convicnto della scelta e ne spiega i motivi: “Il calcio sudamericano non può essere paragonato a quello europeo e alla Serie A. Soprattutto in Italia c’è troppa tattica, cosa sconosciuta in Sud America. Sicuramente potrà portare una ventata di calcio offensivo, così come ha fatto Bielsa, di cui sono un grande estimatore, ma le incognite restano“.

Poi su questa scelta di Lotito di puntare su un allenatore definito “big”: “Non so se questa scelta possa far alzare l’asticella a livello qualitativo. Dipende sempre dai calciatori che si hanno in rosa… Sampaoli è un tecnico che chiede molto ai suoi giocatori e certamente dovranno essere acquistati calciatori idonei al suo gioco“.

Castroman: “Ho i brividi ogni volta che penso a quel gol al derby”. Poi su Di Padre in Figlio…

Quel gol al 95esimo che permise alla Lazio di pareggiare per 2-2 il derby contro la Roma, è rimasto nella storia della Lazio e nella memoria dei tifosi. L’autore di quel gol è Castroman. Il centrocampista argentino sarà presente anche a Di Padre in Figlio. Intervenuto a Radiosei, ha parlato del suo amore per i colori biancocelesti: “Quando mi hanno chiamato per partecipare a questo evento sono stato felicissimo. Non ho mai dimenticato il calore e l’affetto dei tifosi. Spero davvero che ci sia un grande pubblico e che sia una festa indimenticabile“.

Poi su quel gol al 95esimo: “Non lo dimenticherò mai. E’ stata una gioia incredibile. Se ci ripenso mi vengono ancora i brividi“. Poi su Inzaghi: “Persona buonissima, lo ricordo con molto affetto. Non mi aspettavo di vederlo in panchina, ma ne sono molto felice. Sampaoli? Non lo conosco bene e non l’ho mai potuto seguire, visto che non ha mai allenato in Argentina“.

Biava: “Klose? Speriamo ci ripensi…”

L’ex difensore della Lazio, Giuseppe Biava, è intervenuto a Lazio Style Radio, parlando a tutto tondo sui calciatori della Lazio e sul futuro del club. Si parte con Klose e il difensore subito è nostalgico: “Davvero la mia speranza è che possa ripensarci e restare alla Lazio, ma sono consapevole che è difficile. E’ un uomo spogliatoio che dà molti consigli a tutti. Nel suo futuro? Prevedo che possa diventare un buon allenatore“.

Poi è la volta della difesa: “Gentiletti ha ritrovato fiducia e continuità con Inzaghi. In coppia con De Vrij ha fato bene e spero che farà bene anche il prossimo anno. peccato per tutti questi infortuni. I due centrali sono mancati tantissimo alla Lazio in questa stagione“.

Chiusura su Cataldi, la promessa biancoceleste: “Ha avuto delle difficoltà in questa stagione, così come tutta la squadra. Ma ha talento e la giovane età è dalla sua parte. ha tutto il tempo per migliorare“.

 

FORMELLO – Allenamento davanti a 100 tifosi!

Allenamento particolare quello che si è svolto questo pomeriggio a Formello. La squadra e Inzaghi hanno svolto la sudta tattica e atletica davanti a 100 tifosi presenti nella tribuna del campo sportivo. I tifosi sono stati invitati da uno dei main sponsor della Lazio.

L’allenamento si è concluso con una partitella in famiglia, dove le due squadre sono state schierate con il solito 4-3-3. Cataldi sempre favorito per sostituire Biglia. Ancora assenti Matri e Morrison. Keita dovrebbe riprendersi il posto da titolare nel tridente d’attacco.

PAIDEIA – Atteso domani un difensore biancoceleste per accertamenti

E’ destino, fino all’ultima giornata la Lazio è condannata a combattere con gli infortuni. Anche per la gara con la Fiorentina quindi, mister Inzaghi dovrà risolvere il rebus della formazione. L’unica consolazione è che sarà  l’ultima volta, dopo di che il discorso sarà rimandato alla nuova stagione (da capire se con Sampaoli o ancora con Inzaghi).

A proposito di infortuni, si comunica che: domani  13 Maggio alle ore 14.00 il difensore olandese Wesley Hoedt è atteso in Paideia per fare dei controlli e accertamenti. Seguiranno aggiornamenti…

Cruciani: “Sampaoli? Come Petkovic, una follia di Lotito. Io sceglierei…”

Sampaoli sorpassa in modo brutale Simone Inzaghi. Sarà lui l’allenatore della Lazio? O ci sarà la zampata vincente dell’ex bomber biancoceleste? Poche ore e forse avremo la risposta. I tifosi sono divisi: c’è chi trova molto affascinante la candidatura dell’ex Ct del Cile e vi intravede un segnale forte della società di voler iniziare in modo “serio” la stagione. Altri invece vedono il tecnico argentino come l’ennesima scommessa della dirigenza biancoceleste e spinge per la permanenza di Simoncino in virtù di quanto ha dimostrato in questo mini-ciclo di partite. Riguardo alla candidatura di Jorge Sampaoli, si è pronunciato anche il giornalista e conduttore radiofonico Giuseppe Cruciani, intervenuto sulle frequenze di Lazio Style Radio 89.3, manifestando tutto il suo dissenso nella scelta della società. Ecco le sue parole:

Mi sembra una follia. Anche Petkovic mi sembrava una cosa folle e,  per carità, ci ha fatto vincere una Coppa Italia, per cui si deve giudicare con i fatti. Ma è lontano ed estraneo al calcio italiano, la solita idea di Lotito che cerca qualcuno fuori dagli schemi. Il mio nome preferito sarebbe Mihajlovic. Inzaghi? Preparato, ha gran voglia. Una cosa è fare sette partite, un’altra un campionato. Ma a me piace quando una squadra che non ha nulla da giocarsi e nonostante questo va a Modena per vincere contro il Carpi. Il carattere c’è. Non è un nome che entusiasma, deve ancora dimostrare molto. Liverpool? Il mio amore nasce nel 1984, precisamente il trenta maggio. Io, unico laziale della mia classe, tra tanti romanisti che già stavano pianificando i festeggiamenti. Quella squadra in grado di spazzare via i sogni di festa dei giallorossi mi conquistò!”. 

Durante senza mezzi termini su Sampaoli !

Chi è Jorge Sampaoli ? Sono tanti i tifosi della Lazio e non solo, che in questi giorni se lo stanno domandando. Intervenuto a Radio Sportiva, l’esperto di calcio sudamericano Sabatino Durante ha fatto chiarezza sul profilo che in queste ore, sempre più insistentemente, viene accostato alla Lazio.

Sampaoli va protetto

Sampaoli è un allievo di Bielsa, propone un calcio d’attacco ma è chiaro che va sostenuto perché è ovvio che è come se venisse da un altro pianeta, un altro modo d’intendere il calcio. Per questo va sostenuto e chi lo prende deve sapere che il tecnico deve essere tutelato e accompagnato nell’adattamento di un’altra realtà. Ciò detto, credo che lui possa far bene. Ha vinto sia con una nazionale (Il Cile) che con una squadra di club (l’Universidad de Chile), ma eccezion fatta per mister del calibro di Liedholm o di Herrera, sono veramente pochi i tecnici che hanno vinto in Italia, un paese che ha perso molto, che ha dei pessimi dirigenti, giocatori non di grande livello eppure, nonostante ciò, il nostro calcio rimane ancora di buon livello perché abbiamo i migliori allenatori del mondo. Su questo non ci sono dubbi.  

I dirigenti italiani pensano solo al proprio culo!

Alla domanda se Sampaoli ha più un profilo da commissario tecnico o da mister di un club Sabatini risponde così: “Lui ha vinto la Sudamerica con L’Universidad de Chile, una squadra che ha allenato tutti i santi giorni. Quindi lui ha avuto modo di sviluppare quel contatto quotidiano con una squadra che ha molti tifosi con un’enorme pressione intorno. Il problema per me è un altro, il problema è che i dirigenti italiani la prima cosa che fanno è difendere il proprio culo. Questa è proprio una delle migliori qualità che hanno i nostri dirigenti e non di essere al servizio dell’allenatore. In genere il Direttore Generale e il Direttore Sportivo difendono l’allenatore fino alla fine, in Italia spesso succede che ognuno va per la propria barca, non è la barca comune su cui tutti remano, ognuno fa il proprio. Se l’allenatore non va bene il Direttore sportivo, magari non lo dice ufficialmente ma attraverso voci di corridoio dà la colpa al mister che non mette i giocatori nel giusto ruolo. Quindi se c’è questo tipo di partecipazione fra tutti, io credo che Sampaoli possa portare avanti un discorso importante”.

 

Pulici: “Che giornata quel 12 maggio 1974! Lotito? Ciclo finito”

Nel giorno dell’anniversario del primo scudetto biancoceleste, 12 maggio 1974, sulle frequenze di Radio Incontro Olympia, alla trasmissione LaLazioSiamoNoi, è intervenuto l’ex portiere biancoceleste della banda Maestrelli, il grande Felice Pulici.

Pulici ha ricordato proprio quel fantastico giorno: “Il 12 maggio 1974 fu una giornata indimenticabile per me. Anche senza festa. Quella domenica era, è, resta una giornata unica per ogni tifoso laziale. Il primo scudetto vinto dalla squadra più antica della capitale, il tricolore raggiunto da una banda, da un gruppo prima di uomini e poi di giocatori. Tutti uniti sotto gli ordini, oltre che consigli, prima di un padre e poi di un allenatore, Tommaso Maestrelli. Quel giorno per me fu doppiamente speciale, perchè nacque mio figlio, proprio durante la festa del popolo biancoceleste alla quale ovviamente, per questo motivo impellente, dovetti rinunciare“. Poi una stoccata al presidente della Lazio Claudio Lotito: “Il suo ciclo è finito, come ogni possibilità di ricucire un rapporto con la tifoseria oramai lacerato. Ad oggi, si è arrivati ad un punto di non ritorno, aldilà di ogni risultato“. Sul prossimo allenatore biancoceleste: “Scelgo Simone Inzaghi come tecnico della prossima stagione, per fedeltà e dedizione alla causa, oltre che per una più che sufficiente preparazione“.

Fiore: “Per il prossimo anno Inzaghi scelta migliore”. Poi su quella Coppa Italia…

L’ex cenrocampista biancoceleste Stefano Fiore, è intervenuto ai microfoni della trasmissione radiofonica LaLazioSiamoNoi in onda su Radio Incontro Olympia, per parlare del futuro allenatore biancoceleste.

Fiore ha iniziato parlando di quella storica finale di Coppa Italia decisa da una sua doppietta: “Fu il coronamento di un cammino meraviglioso in quel torneo. Il segreto di quel successo fu l’unione e la forza di una “banda”, di un gruppo già qualitativamente importante, con l’aggiunta della mentalità e “l’incoscienza” di Mancini che a quel tempo aveva come allenatore dopo averle possedute da giocatore. Ora Roberto è molto diverso, è cambiato negli anni, all’Inter ha spesso giocato anche con tre mediani a centrocampo”. La Lazio deve ancora decidere chi siederà sulla propria panchina nella prossima stagione: Dipende molto dalle strategie, dal progetto tanto caro alla società. Osservando il modus operandi di Lotito e Tare, credo che Inzaghi possa rappresentare la scelta migliore, senza nulla togliere all’ottimo ex commissario tecnico della nazionale cilena Sampaoli. L’attuale mister dei laziali, nonostante sia giovane, conosce l’ambiente alla perfezione. Non chiede la luna: accetterebbe di lavorare con il materiale che la società mette a disposizione. Particolare, questo, da non sottovalutare…“.

Orsi: “Sampaoli buon allenatore, ma la Lazio deve rinforzarsi”

L’ex portiere biancoceleste Fernando Orsi, per tutti Nando, è intervenuto sulle frequenze di Radio Radio per parlare del tecnico cileno Jorge Sampaoli, il quale sembra essere sempre più vicino a sedere sulla panchina biancoceleste nella prossima stagione.

Orsi ha un giudizio positivo del tecnico cileno: “E’ un buon allenatore. Pur non conoscendo il campionato italiano, allenatori come Sampaoli si sanno muovere. A me sta bene tutto, l’importante è che poi la Lazio si rinforzi e alzi l’asticella in maniera stabile sia con Sampaoli che, eventualmente, con Inzaghi“.

Lazio-Fiorentina: ecco l’arbitro. Prima partita con i biancocelesti

Sono arrivate le designazioni arbitrali per la 38esima giornata di Serie A Tim, ed a dirigere la sfida dello Stadio Olimpico di Roma tra Lazio e Fiorentina, domenica alle ore 20:45, sarà Gianluca Manganiello (sezione di Pinerolo), coadiuvato dagli assistenti Schenone e Muto, dal quarto uomo Stallone, e dai due addizionali Russo e Serra.

Per il fischietto piemontese si tratterà del primo incrocio con i colori biancocelesti e la terza partita in assoluto arbitrata nella massima serie italiana, dopo le 73 presenze in Serie B e le 7 in Coppa Italia.

Biglia vuole restare in Italia, no ad una big inglese

Il futuro di Lucas Biglia è sempre più lontano da Roma e dalla Lazio, e le offerte per il centrocampista argentino non mancano.

L’ultima in ordine di tempo è quella dell’Arsenal: i Gunners, come riportato nella rassegna stampa odierna da Radiosei, avrebbero avvicinato l’entourage del giocatore, ricevendo come risposta un secco no. Chiara l’intenzione del capitano biancoceleste di rimanere in Italia, con la Juventus sempre alla finestra. I bianconeri metterebbero sul piatto una contropartita a scelta tra 3 giocatori graditi dalle parti di Formello: Berardi, Zaza o Pereyra. Contropartita da inserire per abbassare il prezzo fissato Lotito, la cui richiesta di 25 milioni è considerata troppo alta dalle parti di Torino.

Lazio occhio, Tonelli vuole la Champions!

L’ultimo turno di campionato è ormai alle porte ma ormai alla Lazio tutti pensano al futuro prossimo. Oltre alla questione del mister, c’è da rifare una squadra intera. L’assenza di de Vrij ha creato una falla mai sanata dalla dirigenza, il centrocampo è in linea generale il reparto più completo della truppa biancoceleste, mentre l’attacco, in special modo con l’individuazione di una punta centrale, è proprio da rifare.

A tal riguardo sono ormai quasi due mesi che si parla di un interesse reale della Lazio verso Lorenzo Tonelli, fiorentino Doc classe ’90 e titolare della formazione allenata da Giampaolo. In base a delle informazioni raccolte direttamente dal nostro direttore, il giocatore si trasferirebbe a Roma ma, considerata la voglia di crescita del ragazzo, il centrale dell’Empoli, vorrebbe partecipare alla prossima Champions League. Quindi non è da escludere l’idea che Tonelli possa essere accostato a squadre che in questo momento sono più quotate della Lazio.

Napoli e Roma (un po’ come successe con Astori), hanno già dato dei segnali d’interesse e il procuratore Sommella non ha mai negato che Sarri stima le qualità tecniche del difensore allenato nel passato.

Se così fosse, la Lazio dovrà offrire altri tipi di garanzie. O una base progettuale importante, con un progetto di crescita e valorizzazione della rosa, oppure mettere sul tavolo un’offerta economica che possa sopperire alle ambizioni del giocatore che vorrebbe esibirsi in campo europeo.

CHI L’HA (RI)VISTO – Francesco Vivacqua, jolly in campo e nella vita, da Gubbio alla Lettonia

La Lazio Primavera è tornata a giocare una finale scudetto nel 2012, dopo un digiuno di undici stagioni. Anni bui per il settore giovanile biancazzurro, che dopo anni di successi si era ritrovato in difficoltà nel lanciare nuovi talenti. La svolta arrivò con il ritorno di Alberto Bollini sulla panchina laziale. Proprio lui che a Jesi, nel 2001, aveva conquistato l’ultimo titolo nazionale, battendo nella finalissima-scudetto il Pescara.

Undici anni dopo la Lazio si ritrovò di nuovo là, a giocarsi il titolo dopo una stagione esaltante. Lo scenario stavolta era quello di Gubbio, contro un’Inter altrettanto forte. La spuntarono i nerazzurri, in una Lazio comunque finalmente di nuovo ricca di individualità e che si sarebbe rifatta sul campo l’anno successivo. Tra gli assi nella manica di Bollini, c’era un’arma non convenzionale: Francesco Vivacqua, di professione attaccante, nella sostanza tuttofare.

Eh sì perchè Bollini si inventò l’ex bomber degli Allievi Nazionali, che poteva sfoggiare numeri importantissimi sotto rete, mediano di spinta, un po’ come nel “sistema” che fino agli anni cinquanta aveva spopolato nel mondo del calcio. E quando in quell’infuocatissima finale servì una mano per aggiungere sostanza a centrocampo, proprio a Vivacqua Bollini si rivolse.

Andò male, ma lo spirito di adattamento del giovane cosentino, classe ’94, si rivelò decisivo per la sua carriera. Perché dopo la finalissima vinta l’anno successivo, e in campo c’era anche lui, Vivacqua si riciclò addirittura nel campionato lettone. Dove gioca ancora, nello Spartaks Jurmala: quest’anno avrebbe affrontato la Sampdoria in Europa League, se la sua squadra fosse riuscita ad eliminare i serbi del Vojvodina (poi giustizieri dei blucerchiati) nel turno preliminare. Dalla Calabria alla Lettonia via Roma, dal centro dell’attacco a quello del campo: chi dice che i giovani di oggi non si sanno adattare, con Francesco Vivacqua è più che servito…

Fabio Belli