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Lotito: “Lo stadio deve tornare a riempirsi di tifosi. Sono loro che danno un senso a questo sport”

Lotito torna a parlare, ma questa volta non c’è una vittoria della Lazio a ispirare l’ennesimo comunicato del patron biancoceleste. Il testo che segue affronta nuovamente la questione stadi: tema affrontato oggi pomeriggio al Viminale da Angelino Alfano in occasione della firma del protocollo d’intesa siglato insieme al presidente della Figc Carlo Tavecchio. Il grande obiettivo è quello di riportare il calcio e in particolare lo stadio alle famiglie, liberando quest’ultimo dalla criminalità e da ”chi lo vuole sfruttare per riciclare capitali sporchi”. Un pensiero che trova d’accordo il presidente Lotito che ha ribadito:

“Apprezzo e sostengo l’analisi del ministro dell’Interno, Angelino Alfano, sugli stadi. Se il governo è intenzionato a lavorare in estate per fare in modo che gli stadi, durante la prossima stagione calcistica, tornino a riempirsi, non possiamo che essere entusiasti”. Sullo stadio: “È il simbolo del calcio e come tale deve puntare ad accogliere il maggior numero di tifosi e appassionati: sono loro a dare senso a questo sport. E’ essenziale tenere insieme questo aspetto con il dovere di avere la piena sicurezza degli spettatori che partecipano all’evento sportivo, come ha sottolineato il ministro: da parte nostra ci impegneremo ancora di più di quanto stiamo già facendo per garantire che tutto si svolga senza incidenti e scontri. Lo stadio deve essere un luogo di festa: teniamo lontana la violenza punendo in modo duro i responsabili e puntando sulla prevenzione e sull’educazione dei giovani ai valori del rispetto e della legalità”.

PAGELLE E TABELLINO DI LIVERPOOL-SIVIGLIA

ECCO LE PAGELLE DI LIVERPOOL-SIVIGLIA

LIVERPOOL

Mignolet 5,5 – Nel primo tempo non viene mai chiamato in causa mentre sulla rete subita non ha responsabilità. Bravo al 60′ nell’opporsi al tiro sporco di Gameiro, non può nulla – o quasi – sulla doppietta di Koke.

Clyne 5,5 – Molto propositivo sulla corsia di destra, è autore di tre cross davvero interessanti. Nella ripresa cala eccessivamente.

Lovren 6 – Classico mastino difensivo va in marcatura su Gameiro e si becca il primo giallo del match al 30′. Per una casualità non gli viene convalidato il gol di testa con cui avrebbe portato il risultato sul 2-0. Sul primo gol avversario poteva, forse, fare di più.

Touré 6 – Il fratello del giocatore del Manchester City gioca un buon primo tempo controllando le iniziative degli avversari. Nella ripresa è provvidenziale la scivolata con cui nega l’uno-due del Siviglia. Dal 82′ Benteke s.v.

Moreno 4,5 – Il Peggiore. Lo spagnolo a differenza del collega posto dall’altro lato si dedica un pizzico più alla fase difensiva. Doppio errore nel primo gol del Siviglia, per sua fortuna Mignolet salva su Gameiro al 60′, altrimenti sarebbe stato un gravissimo errore. Ciò nonostante anche la terza rete giunge dalla sua zona di competenza.

Milner 5,5 – Il capitano gioca con grande generosità. A volte un po’ arruffone è comunque sempre nel vivo della manovra. Anche nella ripresa, seppur con evidenti limiti, corre fino all’ultimo.

Can 5,5 – Il tedesco di origine turca non fa sconti a nessuno ed è suo il primo tiro del match. Nel primo tempo vince molti duelli di centrocampo, nella ripresa li perde tutti.

Lallana 6 – Dopo la rete contro il Villareal anche oggi spinge forte sulla fascia di sua competenza. Nei venti minuti iniziali crea le azioni più pericolose per la sua formazione, disputando nel compelsso un ottimo primo tempo. Nella ripresa inspiegabilmente sparisce dal gioco. Dal 71′ Allen 5 – Fa peggio del compagno sostituito.

Coutinho 5 – Il giocatore di Rio de Janeiro è il grande assente del match. Dal suo estro ci si aspettava di più, ma invece viene ingabbiato nelle maglie del centrocampo avversario.

Firmino 5,5 – Il giocatore più stravagante dei Reds, parte in sordina ma è intelligente in quel poco che fa. Nella ripresa aiuta quantomeno la squadra anche nei momenti di difficoltà. Dal 68′ Origi 5 – Non al meglio della condizione, cerca l’uno contro uno nelle poche occasioni che gli capitano, ma senza mai avere quel guizzo necessario.

Sturridge 7 – Il Migliore. Attivo ma poco cinico perchè non realizza né il gol di testa né sfrutta a dovere la grande verticalizzazione offerta da Lallana. Poi al 35′ bisogna aggiornare la pagella perchè il gol che apre le danze è un tocco di gran classe. Dal lato sinistro, calciare d’esterno sinistro con la giusta potenza e precisione è qualcosa di sublime. Nella ripresa si comporta come il resto dei compagni di squadra.

All. Kloop 5,5 – Perde l’ennesima (5°) finale e forse a questo punto la statistica inizia a prendere una brutta piega. La sua compagine è però defraudata da due decisioni dell’arbitro Eriksson che hanno indirizzato nettamente il corso del match. Tanta grinta e carisma ma a fronte di pochi successi sul campo di gioco.

SIVIGLIA

Soria 6 – Mezz’ora di fuoco contro Sturridge: Prima un’uscita insicura che però viene salvata da un compagno di reparto, poi la pronta uscita che salva i suoi ma non può nulla sull’eccellente conclusione dell’attaccante inglese. Nella ripresa poco lavoro.

Mariano 7 – Uno dei migliori del primo tempo, costringe gli avversari a cercare fortuna dalla corsia opposta. Nella ripresa s’inventa il gol del Siviglia, disputando una grande prestazione.

Rami 6 – L’ex centrale del Milan è in ritardo in troppe occasioni. Statico e in balia delle giocate di Sturridge non convince appieno. Dal 77′ Kolodziejczac s.v.

Carrico 6,5 – Di nuovo una finale da titolare per il centrale che salva sulla linea il colpo di testa di Sturridge. È anche fortunato perchè un suo evidente tocco col braccio non viene valutato come penalty. Al 25′ si perde Sturridge ma Soria respinge. Nella prima ripresa gioca sul velluto.

Escudero 6 – I Reds spingono dal suo lato e questo la dice lunga su quale sia la fascia più gracile della compagine spagnola. Col passar dei minuti acquisisce però maggior sicurezza.

N’Zonzi 6,5 – Il possente mediano del Siviglia tocca pochi palloni, correndo spesso a vuoto. Nella ripresa cambia registro e tutta la manovra ne beneficia.

Krychowiak 6 – Il polacco gioca in supporto della difesa ed è un diesel molto esperto. Dopo un primo tempo a rilento, nella ripresa annulla gli avversari con un senso tattico esasperato.

Koke 7 – Il Migliore. Gara da due volti quella dell’eroe della serata. Assente ingiustificato durante la prima frazione, viene controllato con estrema facilità dagli avversari. Nella ripresa il capitano del Siviglia quasi incredibilmente realizza le reti della vittoria coronando un successo storico.

Banega 6,5 – Il prossimo acquisto dell’Inter agisce sulla trequarti e inzia bene facendo due-tre giocate di alto livello per poi farsi un po’ da parte. Nella ripresa però dà il suo enorme contributo alla vittora finale muovendosi abilmente per tutto l’asse centrale. Dal 90′ Cristoforo s.v.

Vitolo 6,5 – Tecnico. Si muove bene anche nello stretto. Un po’ come gran parte dei compagni, gioca un secondo tempo da favola. La rete di Koke nasce da un suo fraseggio che parte da lontano.

Gameiro 7 – Veloce e perseguitato a tutto campo da Lovren è un attaccante di razza: veloce, cattivo, affamato. L’unico tiro del Siviglia nel primo tempo è la sua rovesciata mentre nella ripresa è puntuale all’appuntamento con il gol e al 60′ sfiora la doppietta. Dal 88′ Iborra s.v.

All. Emery 10 – STO-RI-CO. Riesce a conquistare la terza Europa League consecutiva con il “suo” Siviglia, ribaltando l’uno a zero con cui concludeva la prima frazione per ritrovarsi vittorioso per tre reti a uno al triplice fischio dell’arbitro Eriksson.

Arbitro: Jonas 4,5 – Sbaglia al 13′ quando non assegna il penalty al Liverpool per il tocco col braccio di Carrico che era stato superato da Firmino. Al 37′ è invece corretta la decisione di annullare il gol a Lovren perchè Sturridge ostruisce la visuale di Soria. Poco dopo è ancora in difficoltà perchè Krychowiak tocca con la mano in modo abbastanza anomalo dentro la sua area di rigore negando una chiara occasione da rete. Giustamente azzecca almeno la decisione del terzo gol del Siviglia ma, a ragion veduta, i suoi errori durante il primo tempo risultano decisivi per l’esito finale del match.

TABELLINO DI

LIVERPOOL-SIVIGLIA 1-3

Liverpool (4-2-3-1): Mignolet; Clyne, Lovren, Touré (dal 82′ Benteke), Moreno; Milner, Can; Lallana (dal 72′ Allen), Coutinho, Firmino (dal 68′ Origi); Sturridge. A disp: Ward, Skrtel, Lucas, Henderson. All. Jurgen Kloop

Siviglia (4-2-3-1): Soria; Mariano, Rami (dal 77′ Kolodziejczac), Carrico, Escudero; N’Zonzi, Krychowiak; Koke, Banega (dal 90′ Cristoforo), Vitolo, Gameiro (dal 88′ Iborra). A disp: Rico, Pareja, Konoplyanka, Llorente. All. Unai Emery

Arbitro: Jonas Eriksson (SWE)

Marcatori: 34′ Sturridge (L), 46′ Gameiro (S), 63′ Koke (S), 69′ Koke (S)

Ammoniti: 30′ Lovren (L), 55′ Vitolo (S), 57′ Banega (S), 71′ Origi (L), 90′ Clyne (L)

Espulsi:

 

Tare in Portogallo: trovato il giocatore da affiancare a de Vrij?

Dopo essere volati a BarcellonaTare e Calveri hanno proseguito i viaggio verso il Portogallo, precisamente Lisbona. Il vero obiettivo di Tare però, non gioca nello Sporting (come inizialmente si pensava) ma nel Benfica: secondo indiscrezioni raccolte dalla redazione di Lazialità.it, tra i principali obiettivi del direttore sportivo ci sarebbe il centrale brasiliano classe ’86 Jardel Nivaldo Vieira – più comunemente Jardel. La Lazio  sta cercando di strappare il Sì del difensore, fresco di rinnovo fino al 2020 (accordo siglato nel marzo scorso): 30 presenze stagionali in campionato e 9 in Champions League.

Il prezzo non sarebbe neanche proibitivo visto che il giocatore dovrebbe avere una valutazione del cartellino pari a circa 6.5 milioni. L’interesse di Tare per Jardel ha radici lontane, già nel 2012 infatti il calciatore venne accostato alla società capitolina. Allora l’operazione non decollò, chissà che stavolta non sia la volta buona, anche se onestamente la mancanza delle coppe potrebbe essere un ostacolo difficile da superare e il “fascino” di Formello non sta dando sempre l’effetto sperato. Se veramente la Lazio vuole regalare questo compagno di reparto a de Vrij dovrà usare tutte le armi che ha a disposizione.

EUROPEI DI NUOTO – Maestoso Paltrinieri: oro e record europeo nei 1500

Gregorio Paltrinieri spaventoso: il nuotatore emiliano ha conquistato la medaglia d’oro nei 1500 stile libero agli Europei di nuoto di Londra. L’azzurro si è imposto in 14’34”04 miglior prestazione mondiale dell’anno e seconda prestazione di sempre sulla distanza, centrando così il terzo successo consecutivo nella rassegna continentale. Sbriciolato il precedente record europeo (14’39”67) che lo stesso Paltrinieri aveva fatto segnare ai Mondiali di Kazan lo scorso anno. La festa per i colori azzurri è completata dall’argento conquistato da Gabriele Detti in 14’48”75. Terzo l’ucraino Mykhaylo Romanchuk (14’50”33).

Dopo la grande impresa, Paltrinieri è arrivato ai microfoni di Rai Sport per commentare questa medaglia d’oro nei 1500 stile libero: “E’ venuto fuori un ‘garone’. Volevo dominare, volevo vincere, ma non pensavo di fare un tempo del genere“. Emozioni forti per l’atleta azzurro: “Sono contentissimo, mi sto allenando più che mai e fare questo tempo adesso è incredibile”. Ora la prossima sfida si chiama Olimpiadi di Rio de Janeiro ad agosto: “Aspetto le Olimpiadi da tanto e spero di fare bene. Questa era una tappa di passaggio per vedere fino a che punto potessimo arrivare. Adesso dobbiamo arrivare a Rio conoscendo quello che il nostro massimo“. Infine i complimenti al compagno di Nazionale Gabriele Detti che ha centrato il secondo posto e la medaglia d’argento: “E’ stato bravo, sono contento per lui“.

Europa League – Ecco le formazioni ufficiali di Liverpool-Siviglia

Queste le formazioni ufficiali di LiverpoolSiviglia, finale di Europa League che si giocherà questa sera allo stadio St.Jakob-Park di Basilea. Fischio d’inizio alle 20.45:

Liverpool (4-2-3-1): Mignolet; Clyne, Tourè, Lovren, Moreno; Milner, Can; Lallana, Firmino, Coutinho, Sturridge. A disp: Ward, Skrtel, Henderson, Lucas, Allen, Origi, Benteke. Allenatore: Klopp.

Siviglia (4-2-3-1): David Soria; Mariano, Rami, Carriço, Escudero; Nzonzi, Krychowiak; Coke, Banega, Vitolo; Gameiro. A disp: Rico, Kolodziejczak, Pareja, Iborra, Cristoforo, Konoplyanka, Llorente. Allenatore: Emery.

Arbitro: Jonas Eriksson (SWE)

 

Nessuno vuole liberare Pioli: anche l’Udinese gli volta le spalle scegliendo…

La pessima stagione condotta da Stefano Pioli alla guida della Lazio sta portando più conseguenze negative del previsto. L’ex mister biancoceleste, infatti, non riesce a trovare una nuova squadra da guidare e quelle poche che si sono fino ad ora interessate hanno presto virato su vari obiettivi o non sono ancora del tutto convinte. Si era parlato del Torino per il dopo Ventura, poi della Sampdoria di Ferrero (ma quest’ultimo ha confermato in giornata che resterà Montella) e nelle ultime ore si parlava di un Pioli molto vicino all’Udinese vogliosa di ripartire dopo un’annata a dir poco da incubo. Purtroppo anche i friulani hanno voltato le spalle al tecnico parmense.

Come riporta “calciomercato.com“, infatti,  sarà Beppe Iachini il nuovo allenatore dell’Udinese. L’accordo è stato trovato per un contratto annuale più opzione per il secondo anno, in caso di  salvezza, a 700 mila euro a stagione. Il suo vice dovrebbe essere Fabio Viviani, già suo assistente a Palermo e vice di Guidolin a Udine. Dopo i fallimenti di Colantuono e De Canio la dirigenza friulana spera di poter ripartire con il tecnico bresciano. Manca solo l’annuncio ufficiale.

Gabrielli viene incontro ai romani: sciopero confermato ma ridotto…

AGGIORNAMENTO ORE 19:10 – Lo sciopero indetto dai sindacati Orsa, Sul, Faisa Confail, Usb, Utl e Cambia-Menti M410 per venerdì 20 maggio in Atac e in Trotta Bus, società facente parte del consorzio Roma Tpl, è stato ridotto da 24 a 4 ore, lo ha deciso il Prefetto di Roma Franco Gabrielli. Lo stop a bus, tram metropolitana e ferrovie Roma-Lido, Termini-Centocelle e Roma-Civitacastellana-Viterbo, e alle sette linee di bus gestite dalla società Trotta 218, 702, 720, 721, 764, 767 e 789 si terrà quindi solo dalle 8.30 alle 12.30.

Venerdì 20 maggio a Roma, indetto dai sindacati Cambia-Menti M410, Faisa Confail, Orsa, Sul, Usb, Utl e dall’Ugl per i Trotta Bus, è in programma uno sciopero di 24 ore dei mezzi pubblici (coperte le consuete fasce di garanzia). L’agitazione è così articolata:

– dalle 8,30 alle 17 e poi dalle 20 a fine servizio, sulla rete Atac, saranno a rischio le corse di bus, tram, filobus, metropolitane e ferrovie Roma-Lido, Termini-Centocelle e Roma-Civitacastellana-Viterbo.

– nelle stesse ore, possibili disagi anche su sette linee di bus gestite dalla società Trotta Bus (consorzio Roma Tpl): 218, 702, 720, 721, 764, 767 e 789.

Nella notte tra venerdì e sabato, poi, saranno a rischio non solo i collegamenti diurni che finiscono il servizio dopo le 24 ma anche tutte e 28 le linee notturne (i collegamenti N).

Beruatto: “Inzaghi scelta giusta per dare continuità”

Per parlare delle prossime  mosse dei biancocelesti ai microfoni di Lazio Style Radio è intervenuto Paolo Beruatto.

L’ex terzino biancoceleste ha parlato prima dei biancocelesti soffermandosi poi sui Nazionali italiani: “Credo che, come ho già dichiarato in altre occasioni, se la società dovesse puntare su Inzaghi sarebbe la scelta più giusta per dare continuità. Con Simone in panchina si sono viste molte buone cose, in alcuni momenti la Lazio ha fatto bene e mi è piaciuta. La squadra è scesa in campo con uno spirito diverso. Vedere cosa riuscirebbe a fare Sampaoli nel nostro campionato potrebbe essere interessante dal punto di vista tecnico-tattico. La Serie A è un torneo molto difficile, tecnico e tattico. E’ un vero peccato vedere andare via Klose, trovare un degno sostituto sarà una missione quasi impossibile, nell’ultimo periodo aveva anche ritrovato la via della rete. Nel prossimo mercato sarà difficile per tutte le squadre italiane arrivare a qualche top player, bisognerebbe trovare dei giovani interessanti. Milinkovic è un giovane promettente, deve avere la possibilità di giocare. Credo che si dovrebbe puntare su di lui, come anche su Felipe Anderson, credendo nei loro mezzi e con un progetto che li possa valorizzare. Ora le squadre puntano molto su punte di movimento, la società deve lavorare bene e essere convinta delle proprie mosse, dalla scelta dell’allenatore e dalle sue idee dipenderà la scelta dell’attaccante più adatto da cercare. Molto  dipenderà anche dal budget sul quale la società potrà contare, non sono tantissimi i giocatori ai livelli di Klose e non costano poco. Sempre tenendo conto che Roma è una piazza dura per qualsiasi attaccante. Da una prima punta ci si aspettano tante reti, quelle che sono mancate in questa stagione. Anche la difesa va rinforzata, bisognerebbe prendere un giocatore di esperienza che possa subito integrarsi nei meccanismi difensivi. Per tornare in forma de Vrij avrà bisogno di giocare ma dopo il grave infortunio che ha subito non potrà garantire sin da subito il 100%, avrà bisogno di un compagno che possa garantirgli un recupero tranquillo”.

Poi due parole sulla Nazionale e sui biancocelesti convocati: “Gli Europei non saranno facili per l’Italia, credo che gli azzurri avranno molte difficoltà a centrocampo dove si sono perse pedine importanti. Non so se Conte punterà ancora su Pirlo, ma dovrà comunque fare a meno di giocatori di esperienza internazionale. Sono molti a credere che senza gli oriundi e il duo MarchisioVerratti saremmo in grande difficoltà. I giocatori biancocelesti in Nazionale credo che potrebbero fare bene. Cataldi ha meritato la chiamata, nonostante abbia avuto un’annata poco brillante anche lui rientra nel discorso della crescita giovanile e le difficoltà fanno parte di questa crescita. E’ un giocatore che potrà far comodo alla Nazionale, come Parolo, sono giocatori eclettici in grado di giocare sia in un centrocampo a due che a tre. Voglio vedere come il CT schiererà il centrocampo, giocando con la difesa a tre non si vince molto, quelle che vincono puntano su altri moduli. Guardiola non ha mai vinto con la difesa a tre, sono i numeri stessi a confermare che con questa difesa nessuno vince i campionati o ottiene grandi risultati a livello di Nazionale. Giocano tutti a quattro”.

Il magistrato che sfidò Cosa Nostra

Il 18 maggio 1939 a Palermo nasceva Giovanni Falcone, il magistrato che lottò ininterrottamente e senza tregua contro Cosa Nostra.

Nel 1983 assieme al suo amico e collega Paolo Borsellino entrò a far parte del cosiddetto pool antimafia“, una squadra costituita per evitare che nel caso di morte di uno dei giudici le indagini possano essere interrotte. Strategia verificatasi esatta visto che grazie a questa si è riusciti a porre le basi per quello che sarà il grandemaxiprocesso di Palermo“, a causa del quale Falcone venne mandato a lavorare per motivi di sicurezza nel carcere dell’Asinara. Nel 1987 il maxiprocesso si conclude con 360 condanne ed è una vittoria storica che però non ferma Giovanni Falcone che continua imperterrito nel suo lavoro. Né le minacce di morte né un attentato alla sua vita dal quale si salva per miracolo lo fermano. Questo almeno fino al 23 maggio 1992, giorno della strage di Capaci nella quale perdono la vita Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e tre uomini della scorta.

Dalla Spagna al Portogallo, il viaggio di Tare continua

Dopo essere volati a Barcellona per incontrare il tecnico argentino Sampaoli il viaggio di Tare e Calveri è proseguito per il Portogallo. Obiettivo primario dei due dirigenti biancocelesti è cedere qualche giocatore biancoceleste: Mauricio potrebbe avere mercato e in caso di offerte la Lazio sarebbe ben lieta di prenderle in considerazione, Patric potrebbe essere ceduto in prestito.

Ma non solo cessioni, la Lazio sarebbe interessata al brasiliano Wallyson Mallmann, ventiduenne centrocampista in forza allo Sporting Lisbona. Inoltre, come riportato da La Repubblica, è di qualche settimana fa la notizia di un interessamento dei biancocelesti nei confronti di Alberto Aquilani, altro centrocampista dello Sporting.

UEFA – Novità assoluta per il mondo del calcio: ecco l’espulsione a tempo

La UEFA nel quadrangolare tra San Marino, Macedonia, Albania e Andorra Under 16 ha testato delle nuove proposte per il gioco del calcio. Come voluto da Platini è stato utilizzato ilcartellino bianco“, un nuovo provvedimento che prevede l’espulsione a tempo – 8 minuti – per placare le proteste dei giocatori verso le decisioni prese dai direttori di gara.

Oltre al nuovo cartellino il torneo prevedeva che ogni giocatore dovesse giocare almeno 80 minuti in tutto il torneo e l’aumento del numero delle sostituzioni a nove. Ma sicuramente la nuova regola che ha creato più scalpore è stata sicuramente il “cartellino bianco”. Questo provvedimento è già in uso in sport come basket, calcio a 5, hockey e rugby.

Il giocatore “espulso” si deve portare in un’area tecnica fuori dal campo dove deve aspettare lo scadere dell’espulsione. Il cartellino bianco va a punire quei falli non tanto gravi da rosso ma più pesanti di una semplice ammonizione. Nel calcio è previsto che venga utilizzato più che altro per placare le proteste dei giocatori.

Finale UEFA – In campo la Goal-Line Technology

A Basilea, in Svizzera, questa sera nella Finale di Coppa UEFA tra Liverpool e Siviglia verrà utilizzato il sistema occhio di falco“, ossia la Goal-Line Technology, approvata dal Comitato Esecutivo UEFA a gennaio.

Il sistema GLT coadiuverà gli arbitri addizionali (AAR) che potranno dedicarsi al controllo delle azioni in area di rigore e nei suoi dintorni.

Come riportato dall’UEFA stessa il responsabile arbitrale, Pierluigi Collina, ha dichiarato: “La goal-line technology e gli arbitri addizionali sono perfettamente complementari. Il compito principale degli AAR non è di controllare la linea di porta e decidere se la palla l’abbia varcata o meno; questi arbitri di porta sono responsabili del monitoraggio di tutto quello che succede complessivamente in area di rigore, aiutando l’arbitro a prendere decisioni importanti in quella zona nevralgica del campo. Adesso, con la GLT che penserà alla linea di porta, gli arbitri addizionali potranno concentrarsi esclusivamente sul controllo degli incidenti in area di rigore, che è la zona più importante del campo”.

La GLT si avvale di sette camere per porta e di un software che segue il pallone dentro l’area di rigore. Tramite tecniche e software di elaborazione visiva è in grado di indicare con certezza in un secondo se la palla abbia superato o meno completamente la linea di porta attraverso una vibrazione e un segnale visivo trasmesso negli orologi degli arbitri di gara. Dopo di questa sera la Goal Line Technology verrà utilizzata a partire dai playoff nella UEFA Champions League 2016/17. Verrà invece deciso in seguito se usare la GLT in UEFA Europa League dalla fase a gironi in poi nella stagione 2017/18.

 

Murgia: “Qualche rimpianto, ma la stagione resta positiva”

Ai microfoni di LazioStyleRadio è intervenuto uno dei migliori giocatori della Lazio Primavera, il centrocampista Alessandro Murgia.

Murgia ha parlato di tanti argomenti, a partire dall’ultima e decisiva partita di Empoli, persa in trasferta con il risultato di 1-3: “Qualche rimpianto c’è, sapevo che siamo una squadra competitiva che poteva fare grandi cose. L’Empoli è una grande squadra, giocare fuori casa non ci ha aiutato. La prima mezz’ora abbiamo giocato alla grande, i due gol ci hanno buttato giù, poi il terzo è stato il colpo di grazia. Avevamo lavorato bene, meritavamo di più. E’ andata così, il rimpianto rimane. Il girone è stato tosto, anche le squadra di medio-basso livello ci potevano mettere in difficoltà. Durante l’anno potevamo fare qualche errore in meno. Quest’anno ci è mancato quel qualcosa in più, la stagione resta però positiva. Con un pizzico di fortuna avremmo fatto qualcosa di meglio. Da cosa ripartire? Non è stato un anno del tutto negativo, abbiamo perso una semifinale di Coppa Italia strana, meritavamo la finale. Anche la Supercoppa con un po’ più di fortuna l’avremmo vinta. Non c’è nulla da buttare, ci sono state anche cose positive: molti giovani hanno trovato spazio, si sono allenati con noi diversi giocatori degli Allievi e diversi classe ’98“. Sulla sua stagione: “Io sono contento della mia stagione, il mio obiettivo era quello di crescere per poi fare il salto. Sono stato tutelato dalla società che ringrazio. Avrei preferito andare avanti nelle Final Eight, ma sono contento di quello che ho fatto, della mia crescita. Il derby di Coppa Italia lo porto nel cuore, così come il primo derby in Primavera in cui ho segnato il 3-2. Ogni partita mi ha lasciato qualcosa, come i compagni e i mister che ho avuto”. Riguardo l’attuale tecnico della prima squadra, Simone Inzaghi: “Inzaghi mi ha aiutato molto dal punto di vista della personalità, della presenza in mezzo al campo, mi ha sempre detto di essere un trascinatore. Mi ha trasmesso molta forza. Dal punto di vista tecnico mi ha aiutato a fare le scelte giuste, il mister è una grande persona e lo sta dimostrando anche nei grandi. Quello è il suo posto”. Poi sul futuro: “Ora sono sereno, ho staccato la spina. Più avanti vedremo con la società qual è la migliore scelta. Voglio continuare a migliorare, ho accanto persone che mi seguono e che mi danno mano. La società mi stima e sono contento. Se esiste un futuro Murgia? Lo spero, ci sono giocatori molti interessanti nel settore giovanile della Lazio. Diversi giocatori degli Allievi mi hanno sorpreso. Se devo fare un nome, dico Cardoselli che mi ha impressionato. Può migliorare e fare molto. L’anno prossimo dovrà prendere lui in mano questa squadra, ha le qualità per fare ancora molto. La nostra forza è il gruppo”. Infine sulla prima squadra: “Giocare in prima squadra è il sogno di ogni ragazzo, impari anche dalle piccole cose. E’ stato un onore, ho imparato davvero tanto. Spero di mettere in pratica tutti i consigli di Biglia, Matri e Klose. Io penso ogni giorno a migliorare, il calcio dei grandi è diverso da quello della Primavera”.

Premio Ussi – Inzaghi: “Futuro? Spero alla Lazio”. De Martino: “Sarà mercato importante”

A margine del premio ‘Ussiroma‘, dedicato ad atleti, dirigenti e giornalisti del mondo dello sport, tenutosi stamane al Circolo Canottieri Aniene, ai microfoni dei cronisti presenti si sono fermati l’attuale allenatore biancoceleste dei biancocelesti Simone Inzaghi, e il responsabile della comunicazione della società, Stefano De Martino.

L’allenatore ha parlato della stagione appena conclusa, che lo ha visto protagonista nelle ultime 7 giornate: “Sono contento di quanto fatto, ero arrivato in una situazione non semplice e aver messo forti dubbi alla società è motivo di orgoglio e di successo. Sono sereno, vedremo che deciderà la società. Io sapevo che sarebbero potute essere 7 partite uniche ma non potevo dire no alla Lazio, perché sono laziale e per la mia storia con questo club. Ho fatto tutto nel migliore dei modi, ora vedremo con estrema serenità cosa deciderà la società”. Sui sondaggi della società con altri allenatori: “Non mi disturbano, è normale che una società fa. Se fosse stato per me non li avrei fatti e avrei confermato Inzaghi (ride, ndr). Però so che funziona così, lo fanno tutti. Due anni fa quando fu scelto Pioli prima della mia finale con la Primavera c’era anche il mio nome, poi scelsero Pioli e mi sono rimesso a lavorare con i miei ragazzi. Due anni dopo è capitata questa possibilità, è stata estremamente rischiosa visto che c’erano grossi problemi. Io ho fatto il massimo“. Poi sul suo futuro: “Programmare e iniziare una nuova stagione è il sogno di ogni allenatore, ora vedremo cosa succederà poi si vedrà anche il mio futuro. Io spero sia qui alla Lazio, ma se non fosse così la vita va avanti e il lavoro continua. Mi sentivo pronto per il salto in Serie A, ho fatto sei anni di giovanili, da 25 anni sono nel calcio, un po’ di esperienza l’ho fatta. In questo mini ciclo alla Lazio ho potuto dimostrare che posso giocare le mie carte nel migliore dei modi, la società ha visto come lavoro, i ragazzi della squadra hanno visto che possiamo e dobbiamo fare delle buonissime cose. Vedremo cosa succede”. Infine su uno dei pezzi pregiati dell’organico biancoceleste, Lucas Biglia: “Ho visto cosa vuol dire avere un giocatore con queste caratteristiche nella squadra“.

Stefano De Martino era presente in vece di Igli Tare, insignito del “Premio Limone”. Queste le sue parole: “Tare è fuori per motivi di lavoro, ovviamente per il calciomercato. Sarà un mercato importante, come ha detto anche lo stesso Inzaghi, comunque si tratta del direttore sportivo, lavora ed è già in giro per questo. Ha detto bene Inzaghi sulla questione allenatore. Fra l’altro ha gestito benissimo questo momento molto delicato e molto difficile; non posso far altro che complimentarmi con lui. La società ha il dovere di guardarsi intorno e di fare le sue valutazioni, vedremo cosa uscirà fuori. Fra una decina di giorni sapremo tutto. A brevissimo non credo, già nel ritiro ci saranno delle novità, questo è un gruppo molto importante, non certamente da ottavo posto. Lo ha sottolineato anche Inzaghi, non è un caso che la società la scorsa stagione abbia deciso di tenere tutti i calciatori più importanti e credetemi sono state stracciate offerte stratosferiche. I risultati non hanno dato assolutamente merito a questo gruppo“.

Nazionale – Pronto il nome del nuovo Ct

Come già noto da tempo, al termine degli Europei estivi di Francia Antonio Conte lascerà la guida tecnica della Nazionale, per approdare alla corte di Abramovic al Chelsea.

Impazza il toto Ct, ma un nome sembra averla spuntata sugli altri, quello del tecnico del Torino Giampiero Ventura. L’allenatore dei granata nella giornata di ieri ha avuto un incontro con Claudio Lotito (in veste di consigliere federale) a Roma, in un hotel sulla Pontina dove è in ritiro la Salernitana. Secondo il portale Gianlucadimarzio.com, il colloquio è stato molto positivo, tanto che si attenderebbe solo firma e il conseguente annuncio. Come vice di Ventura salgono le quotazioni di Fabio Cannavaro su indicazione di Marcello Lippi. Per Ventura, Cannavaro e lo staff previsto un budget totale di 3,5 milioni di euro. A sedere sulla panchina del Torino per la prossima stagione dovrebbe invece essere Sinisa Mihajlovic.

Mauri-Lazio: rinnovo in vista? L’agente: “A breve incontro con Lotito”

AGGIORNAMENTO ORE 15: per chiarire la questione relativa al rinnovo di Stefano Mauri, la redazione di LaLazioSiamoNoi ha contattato in esclusiva il suo agente, Simone Canovi. L’agente è stato chiaro: “Speravo di incontrare il presidente Lotito già oggi, ma ci vedremo presto. Posso dire che abbiamo un accordo che risale alla stagione scorsa. Non sono assolutamente preoccupato per il rinnovo, sarei sorpreso del contrario: andremo avanti per un altro anno. Credo che si tratti solo di una formalità. Nel calcio da cui provengo io basta una stretta di mano, Lotito con noi ha sempre rispettato la parola data“. Parlando del suo momento di forma: “Gli infortuni di Stefano sono stati tutti di natura traumatica, non ha problemi fisici. Soprattutto a partire da gennaio ha trovato una discreta continuità. Con Inzaghi non ha praticamente mai giocato per il problema che ha avuto alla mano e che lo ha costretto ad operarsi“.

La sua avventura alla Lazio sembrava dover finire l’estate scorsa, dopo 9 stagioni con l’aquila sul petto. Poi il rinnovo annuale e una stagione mediocre, la decima, ed il traguardo delle 300 presenze toccato nell’ultima stagionale contro la Fiorentina.

Stefano Mauri ha testa e cuore biancocelesti, e, secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport di stamattina, si starebbe lavorando su un ulteriore prolungamento annuale per il brianzolo. Nel pomeriggio infatti, dovrebbe tenersi un incontro tra la dirigenza della Lazio e l’agente del centrocampista, Simone Canovi, per discutere i dettagli del rinnovo contrattuale.

CAPITOLO TERZINI – Diversa la situazione per quanto riguarda gli esterni difensivi biancocelesti: a Braafheid non verrà proposto il rinnovo, le situazioni di Basta e Patric sono in fase di valutazione, mentre per quanto riguarda Konko la questione appare ingarbugliata. Al francese era stato proposto il rinnovo lo scorso febbraio, ma l’esterno aveva preso tempo. L’interesse della Lazio per Adriano ed il suo eventuale acquisto non renderebbero poi così scontata la sua permanenza…

Parolo: “Il riscatto del prossimo anno dovrà partire dal gruppo. E su Inzaghi e la Nazionale…

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Italia, Lazio e non solo. Questi i temi al centro dell’intervista che Marco Parolo ha rilasciato ai microfoni di Sport Mediaset. Si parte con i biancocelesti e con le ragioni del flop dell’ultima stagione: “Avremmo potuto fare di più, invece siamo partiti troppo rilassati, convinti che ci bastasse poco per vincere le partite, e quando ci siamo accorti che non era così era troppo tardi. Le aspettative erano alte, soprattutto per il terzo posto dell’anno prima, ma non siamo partiti concentrati, eravamo troppo rilassati. Purtroppo dispiace per la stagione, soprattutto per la società e per i tifosi. Noi giocatori avremmo potuto fare di più, verso la fine del girone di ritorno siamo anche riusciti a recuperare qualcosa ma ormai era troppo tardi. Anche l’Europa League era alla nostra portata, potevamo andare avanti e dispiace non esserci riusciti“.

Parolo saluta la curva Nord
© Gianni Barberi

Su Inzaghi: “Innanzitutto mi dispiace per Pioli, perché quando una stagione va male l’allenatore è sempre il primo a pagare. Il nuovo mister ha portato un po’ più di spensieratezza e nelle ultime sette partite abbiamo provato ad agguantare il sesto posto. Peccato aver perso l’ultima con la Fiorentina, perché una vittoria avrebbe chiuso alla grande un ciclo di partite importanti. Inzaghi ha dimostrato di essere un buon allenatore, che può fare bene. Si è giocato le sue carte e adesso sarà la società a decidere il suo futuro“. Ora il prossimo dovrà essere necessariamente l’anno del riscatto: “Abbiamo visto cosa vuol dire fare un anno buono e fare un anno pessimo. Spero si sia fatto tesoro degli errori di quest’anno, perché è da essi che dobbiamo ripartire, cercando di non commetterli più. Se ci riusciremo, allora potremo fare bene perché all’interno della squadra ci sono principi e valori importanti. Poi sarà la società a decidere sul mercato, ma penso che tutto debba partire da un discorso di gruppo e di spogliatoio. Perché i gruppi forti sono anche quelli vincenti. Mi auguro che tutti abbiano capito che è questa la base da cui ripartire“.

Parolo gol-01

Capitolo Nazionale: E’ un gruppo compatto, unito, dove tutti danno il 100% e seguono le indicazioni di Conte. Il mister è riuscito nel suo intento di costruire una squadra. Che si è sempre vista, a parte forse nella sconfitta con la Germania, così come sono sempre visti determinati tipi di atteggiamenti che, solitamente, si hanno nei club. Mancheranno giocatori importanti e forse non abbiamo troppo talento, quindi solo con la squadra e rimanendo compatti si potrà fare bene e arrivare fino al nostro massimo. Il nostro obiettivo deve essere arrivare fin dove riusciamo, senza avere rimpianti e dando tutto da oggi fino alla fine dell’Europeo. Conosco quello che ho fatto in questi due anni in Nazionale, il percorso che ho fatto con Conte, ho imparato a conoscerlo e adesso so quello che vuole dai giocatori sul campo. Io darò tutto me stesso e farò di tutto per essere al meglio, se e quando sarò chiamato in causa. Per me sarebbe un’emozione grande essere nei 23, dopodiché dovrei iniziare a dare il massimo per mettere in difficoltà il mister nelle scelte. Nella mia vita non mi hanno mai regalato niente e ho cercato sempre di guadagnarmi tutto sul campo e anche stavolta sarà così“.

Sulle possibilità azzurre all’Europeo: “Questa Nazionale può fare bene, nella testa può e deve giocarsela con tutti, anche con le squadre più forti Pensiamo giorno per giorno e partita per partita, perché quando si guarda troppo lontano non si va da nessuna parte. In Brasile, per esempio, dovevamo vincere il Mondiale già dopo la prima partita con l’Inghilterra e invece siamo usciti malamente. Ogni partita è una storia a sé, quindi concentriamoci su ognuna singolarmente e diamo il massimo. Lo stage a Coverciano? Mi sento come un bambino che comincia una nuova, grande avventura. Proprio come i bambini quando iniziano a giocare a calcio, con entusiasmo e divertimento, voglio vivermi quest’esperienza, convinto che questo atteggiamento ci possa portare a raggiungere il massimo possibile per questa squadra“.

Infine, qualche parola sul sociale, con particolare riferimento alla scuola calcio che porta il suo nome inaugurata domenica scorsa a Gallarate: “Sono contento di iniziare con il Torino Club Gallarate, dove sono cresciuto, questo progetto. Ho sempre voluto creare una scuola calcio perché voglio trasmettere ai bambini quello che è stato il mio percorso. Nei primi anni sarà mio papà a seguire tutto più da vicino, anche se io ci sarò sempre. Poi, quando smetterò di giocare a calcio, seguirò i bambini durante le partite e durante gli allenamenti. Voglio essere un presidente presente. Bisogna divertirsi, imparare a stare in gruppo, metterci entusiasmo e crederci sempre, perché se ti si chiude una porta, più avanti può aprirsi un portone. Io ci ho sempre creduto e ho sempre dato tutto me stesso, i risultati poi sono arrivati e continuano ad arrivare. Per me è un orgoglio avere dato il nome alla scuola calcio dove sono cresciuto, spero che i bambini possano seguire le mie orme. La prima volta che è stata indossata la maglia con il nuovo simbolo e il mio nome, mi sono emozionato“.

Premio ‘Ussiroma’, Zoff su Inzaghi: “Ha fatto bene da allenatore della Lazio. Confermato? Lo deciderà…”

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Si è svolta questa mattina alle 10.30 presso il Circolo Canottieri Aniene l’edizione numero 28 del premio ‘Ussiroma‘, dedicato ad atleti, dirigenti e giornalisti del mondo dello sport. Presenti all’evento il tecnico della Lazio Simone Inzaghi, arrivato in compagnia del Responsabile della Comunicazione De Martino, e l’ex difensore della Roma Federico Balzaretti, oltre al presidente del Coni Malagò, al dirigente Figc Michele Uva e a Carlo Mornati, capo della delegazione italiana alle prossime Olimpiadi di Rio de Janeiro. A tutti sono stati assegnati riconoscimenti per meriti sportivi o alla carriera.

Tra i primi ad arrivare anche Dino Zoff, che, ai microfoni dei giornalisti presenti, ha commentato ironicamente il premio ricevuto: “È un piacere, anche se il premio è arrivato dopo anni. A Inzaghi sono bastate sette partite per riceverlo, di me invece si sono ricordati 20 anni dopo, forse perché lui è romano e io no. A parte gli scherzi, come allenatore della Lazio Inzaghi ha fatto bene, se merita o meno di essere confermato lo deciderà Lotito. La squadra più forte che ho allenato è stata la Lazio di Eriksson, quella in cui ho giocato l’ultima Juventus, che contava sette nazionali italiani e Platini“.

Al momento di ritirare il premio, l’ex allenatore ha poi aggiunto: “Ringrazio chi mi è stato vicino, ora va tutto bene e cerco di fare sport come prima. Quando poi non ce la farò più, mi darò al golf, anche se non sono molto bravo. Forse questo premio è arrivato in ritardo, ma non voglio fare polemiche. L’Italia? La vedo bene, ma non benissimo. Abbiamo qualche problema di rosa. Conte ha fatto un buon lavoro, ma per vincere ce ne vuole. Per fortuna partiamo umili, perché le volte che siamo partiti in pompa magna abbiamo preso sempre batoste“.

Europa League, stasera la finalissima Liverpool-Siviglia: le probabili formazioni

Siviglia per la terza volta consecutiva o Liverpool dopo 15 anni? Questa sera l’Europa League consumerà il suo ultimo atto a Basilea alle ore 20.45. Queste le probabili formazioni; nel Liverpool certamente fuori Sakho squalificato e il gallese Ward infortunato. In fortissimo dubbio anche Can e Origi, mentre da tempo Klopp non ha a disposizione Ings, Gomes, Henderson e Rossiter. Nel Siviglia sarà indisponibile a lungo Krohn-Deli che si è gravemente infortunato in semifinale, out anche Reyes e Tremoulinas.

Liverpool (4-2-3-1): Mignolet; Clyne, Skrtel, Lovren, Moreno; Milner, Leiva; Coutinho, Firmino, Lallana; Sturridge. All.: Jurgen Klopp.

Siviglia (4-2-3-1): Soria; Mariano, Rami, Carrico, Escudero; Krychowiak, N’Zonzi; Vitolo, Banega, Konoplyanka; Gameiro. All.: Unai Emery.

Arbitro: Jonas Eriksson (SWE).

Giovanissimi Fascia B, impresa Lazio a Trigoria: Kammou porta i Girini-boys in finale

Ore 15 al campo Di Bartolomei di Trigoria, quando il direttore di gara Testa fischia il calcio di inizio: il match vale per l’accesso alle finali del campionato regionale della classe dei giovanissimi. Sono trascorsi appena dodici secondi sull’orologio, quando Kammou in contropiede piazza la palla in rete, approfittando di un pasticcio difensivo della Roma, davanti agli occhi increduli dei tifosi. La Lazio è molto propositiva in attacco: sebbene i pochi minuti di gioco trascorsi, diverse sono state le occasioni presentatesi per il raddoppio del risultato, sia dalle rimesse dal corner, sia dalle iniziative dei singoli attaccanti. Una occasione goal si presenta adesso per i giallorossi: Cesaroni colpisce la palla in area che sfiora la traversa, ma non attraversa la linea dello specchio; afferra, allora, la sfera Muteba e con una rovesciata cerca l’incrocio dei pali, ma il colpo finisce sopra alla traversa e si spegne sul fondo. Al 16’ Bertini per la Lazio cerca il raddoppio con una conclusione, ma il tiro risulta essere centrale e Rossi para senza problemi. Dieci minuti di break e le squadre rientrano in campo. Attualmente il risultato è a favore dei biancocelesti grazie al goal lampo di Kammou. Le condizioni climatiche sono del tutto differenti rispetto alla prima metà di gioco, vista la copiosa pioggia. Al quarto giro di orologio Carnevali realizza una bella girata al volo per la Roma, ma Conforti para in due tempi. Calcio dal corner adesso per la Lazio, il terzo del match finora disputato, che non sortisce però alcun effetto. I giallorossi guadagnano una punizione dal limite: va in battuta Silvestri, ma Vecchi devia in area e il portiere riesce ad arrivare. All’11’ Cancellieri si spinge in area con la palla e prova a tirare, ma anche questa volta la sfera si spegne sul fondo. I giallorossi guadagnano un calcio d’angolo, ma il nuovo entrato Paolocci fallisce una clamorosa occasione da rete per i suoi e la difesa spazza via, mettendo in sicurezza l’area. Al 21’ della ripresa Travaglini colpisce la palla di testa, che finisce di poco alta sopra alla traversa. Va ora in battuta dal corner la Lazio: la difesa giallorossa interviene e spazza via prontamente. Al 30’ i giallorossi hanno l’occasione del pareggio grazie al tiro di Carnevali, che impatta però sul palo destro e finisce in angolo. Va in battuta Cesaroni, crossa in direzione di Carnevali, ma la difesa interviene e respinge prima che l’attaccante giallorosso arrivi. Al termine dei cinque minuti di recupero assegnati, il direttore di gara Testa fischia la fine del match e sancisce, così, la vittoria della Lazio per 1 a 0. I biancocelesti si qualificano per la finale e dovranno affrontare la vincente della sfida tra Urbetevere e Savio.

(fonte Alessandra Ricci – www.nuovocorrierelaziale.it)

IL TABELLINO

AS ROMA – S.S. LAZIO  0-1

MARCATORI Kammou (LA 1’pt)

AS ROMA Rossi, Muteba (Tomassini 35’st), Calafiori, Tripi, Ciocci, Buttaro (Astrologo 21’st), Travaglini, Silvestri (Bove 21’st), Carnevali, Cesaroni, Cancellieri (Paolocci 14’st) PANCHINA Trovato, Morichelli, Tomassini, Astrologo, Bove, Zalewski, Paolocci ALLENATORE Mattei
S.S. LAZIO Conforti, Pingitore, Franco, Ronci, Vecchi, Tempestilli, Russo (Gioia 25’st), Bertini, Broso (Picchi 11’st), Guerini, Kammou (Orlandi ‘st) PANCHINA Scardetta, Cornacchia, Gioia, Francia, Orlandi, Calvigioni, Picchi
ALLENATORE Girini
ARBITRO Mirko Testa di Formia
NOTE: Ammoniti: Calafiori (RO 31’pt), Russo (LA 34’pt), Travaglini (RO 14’st), Bertini (LA 35’st) Angoli 2-6 Recupero: 0’pt – 5’st