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Vivas: “Il no alla Lazio? Bielsa è così, o è bianco o è nero “

Per commentare il rifiuto di Bielsa di onorare il contratto firmato con la Lazio è intervenuto ai microfoni di Radio La Red, Claudio Vivas, uno degli ex assistenti del tecnico argentino.

Questo il suo commento: “Chi conosce Bielsa sa che è un tecnico che lavora tanto e bene, con la Lazio forse  avrà trovato qualcosa che non o avrà soddisfatto oppure non avrà ricevuto garanzie sotto determinati aspetti. Non conosco il vero motivo che lo ha portato a prendere una simile decisione ma lui è così, non conosce mezze misure. Per lui o è bianco o è nero, il grigio non esiste”.

Secondo Vivas però sarebbe impossibile un ritorno del ‘Loco’ sulla panchina dell’Argentina: “Nelle condizioni critiche dovute alla crisi che sta attanagliando l’AFA, Asociacion del Futbol Argentino, è altamente improbabile. A meno che tutto non cambi subito. Ma questo è solo il mio modesto parere”.

CALCIOMERCATO – Tare: “Candreva vuole andare via ma c’è già il sostituto”. Poi su Pato, Valencia e Rodrigo Caio

Nella lunga conferenza stampa tenuta dal ds Tare in orario prandiale, sono emerse le prime strategie di mercato della Lazio. Per quanto riguarda Candreva, Tare ha spiegato: “Vuole andare via ma abbiamo già bloccato il suo sostituto visionato durante l’Europeo”. Invece. per quanto riguarda il mercato in entrata: “A Pato avevamo fatto un’offerta importante, un ingaggio simile a quello che aveva Klose. Il suo agente ci aveva assicurato che nessun altro club europeo aveva fatto un’offerta così importante. Tuttavia il giocatore ci ha detto di voler rispettare il suo contratto col Corinthias e dopo di voler rimanere in Brasile per motivi familiari. Rodrigo Caio ne riparleremo dopo le Olimpiadi mentre Valencia vuole venire alla Lazio ma ci sono delle tempistiche da rispettare che non dipendono da noi”.

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CONFERENZA – Inzaghi: “L’obiettivo è tornare in Europa. La squadra deve ripartire da Biglia mentre Candreva…”

Dopo la conferenza stampa in cui hanno parlato nell’ordine Gentile, Tare e Lotito, è iniziato la conferenza stampa del neo tecnico Simone Inzaghi. Dapprima la presentazione di Tare: “Simone fa parte della famiglia Lazio, in lui abbiamo sempre creduto. Non avevamo rotto il contatto tra di noi ma gli avevamo dato la possibilità di continuare il suo percorso alla Salernitana. Sappiamo poi quello che è avvenuto con Bielsa, pertanto gli daremo il tutto il sostegno di cui ha bisogno, spero che anche i laziali facciano lo stesso”.

Poi la parola passa a Simone Inzaghi:E’ successo tutto all’improvviso. A fine campionato pensavo di rimanere a Roma, ma la società mi ha avvisato della possibilità di andare a Salerno. Era ormai tutto fatto per il mio passaggio alla Salernitana ma a Roma sono cominciati i primi problemi, quindi mi è stato chiesto di aspettare. Sono tifoso laziale per questo ho deciso di aspettare, in cuor mio ero contento di quello che poteva accadere. Quando è saltato Bielsa la società mi ha contattato, se avessi detto no altri allenatori avrebbero accettato. Se la società mi ha richiamato vuol dire che conta su di me. Stamattina ho tenuto il primo allenamento, sono molto motivato. 

Come sta la squadra?

“I ragazzi stanno bene e non vedevano l’ora di cominciare. L’anno scorso mi hanno dato il massimo, insieme possiamo fare grandi cose. Stiamo lavorando per migliorare la rosa, in modo da farci trovare pronti il 21 agosto”.

Mercato?

“Avevamo iniziato questi discorsi i primi di giugno e li porteremo avanti adesso insieme”.

Biglia?

“Nel suo ruolo è tra i migliori in Europa. La squadra deve ripartire da lui che è un top player”.

Teme l’ambiente?

“So che c’è un po’ di malumore ma i tifosi sanno della mia lazialità e hanno fiducia in me. Sarà il campo che parlerà il 21 agosto. Vogliamo vincere”.

Candreva?

“Come ha spiegato prima il ds, Candreva ha chiesto di andare via. Con me ha fatto bene ma ora ha altre esigenze”.

Che ha detto tuo fratello Pippo? Qual è l’obiettivo della Lazio?

“Sa che desideravo allenare la Laio. Lui e la mia famiglia sono i miei primi tifosi. L’obiettivo è quello di tornare in Europa, la Lazio non può arrivare ottava, anche se quello era l’obiettivo minimo che mi era stato richiesto dalla società quando sono subentrato a Pioli. Col ds e il presidente parleremo di calciomercato, dovremo trovare il sostituto di Klose”.

Che caratteristiche chiederai per sostituire Klose?

“Serve un attaccante importante con caratteristiche diverse da Djordjevic. Due attaccanti vanno bene visto che abbiamo solo una competizione”.

 

CONFERENZA – Lotito: “Bielsa era una atto d’amore verso i tifosi. Inzaghi non è un ripiego. Sono tranquillo e sereno per la prossima stagione”

Le parole di Lotito in conferenza stampa. Nonostante il malumore dei giornalisti presenti a cui è stato vietato di fare domande. Qualche lamentela da parte dei colleghi in sala stampa. C’è chi ha abbandonato la sala. Dopo qualche attimo di tensione ecco il discorso a senso unico di Lotito:

E’ una conferenza stampa ed è un anno e mezzo che non parlo con i giornalisti. A chi non interessa ciò che sto dicendo se ne può anche andare. Qui è casa nostra voi giornalisti siete ospiti e le regole le decidiamo noi. Non ci saranno domande. Volevo chiarire le prospettive future della Lazio per tranquillizzare l’opinione pubblica e i tifosi. I programmi della Lazio continueranno soprattutto sul mercato. Inseguiremo gli obiettivi che ci siamo prefissati. Il mercato è iniziato l’1 luglio. Noi abbiamo interesse a rinforzare la squadra e renderla competitiva. Con o senza Bielsa. Faremo il possibile in conformità con le nostre disponibilità. La scelta di Inzaghi è legata al fatto che vogliamo portare lazialità nel club e perchè ha fatto un grande percorso. La scelta Inzaghi non è una scelta di ripiego. Bielsa ci ha costretto a prendere un altro allenatore. La scelta di Bielsa era un atto d’amore verso la tifoseria perchè tutti dicevano che noi non facevamo sognare i tifosi. Sono talmente tranquillo e sereno e che nella prossima stagione faremo bene perchè gli investimenti ci saranno. Sono convinto che i rinforzi arriveranno. Grazie“.

Marco Corsini

CONFERENZA – Tare: “Abbiamo provato ad accontentare Bielsa in tutto. Ora so perché lo chiamano Loco”

Dopo il terremoto scatenato da Bielsa ieri, che in una lettera ha spiegato i motivi per cui ha detto no alla Lazio dopo, è il momento della risposta della Lazio che ha indetto una conferenza stampa. Il direttore sportivo Igli Tare ha detto la sua versione dei fatti. Di seguito la conferenza completa:

Perché si è scelto di puntare su Bielsa pur non avendo la forza per prenderlo?

“Tutto è iniziato i primi di giugno quando ho iniziato a cercare i contatti di Bielsa. Ricevetti quindi una telefonata in cui mi venne chiesto se la Lazio fosse realmente interessata a prendere Bielsa e mi venne confermata la disponibilità dell’allenatore di venire alla Lazio. Il tecnico venne a Roma e lo incontrai di domenica, doveva restare fino al lunedì ma poi decise di prolungare la sua permanenza. In quei giorni gli fu  spiegato tutto sul mondo Lazio, la storia del club, i risultati degli ultimi anni etc. Questo per fornirgli tutte le informazioni per permettergli di fare una scelta. Dopo 3 giorni a Roma, ci lasciammo con la promessa di risentirci dopo che lui ne avrebbe parlato con la sua famiglia. In quei 3 giorni io e il segretario Calveri siamo sempre stati in sua compagnia, e spesso era presente anche il presidente Lotito. Abbiamo toccato tutti i punti per instaurare una collaborazione duratura: gli proponemmo un contratto lungo ma lui rifiutò, così come rifiutò anche il contratto di un anno + un altro anno legato ai risultati. Lui accettava soltanto un contratto di un anno con la promessa che in caso di un nostro buon lavoro avrebbe rinnovato. Raggiunto questo accordo, dopo l’ok della sua famiglia, il nostro segretario andò a Rosario per fargli firmare il contratto”.

E’ vero che Bielsa cambiava continuamente idea sulla scelta dei giocatori?

“Quando ci siamo incontrati lui aveva un dossier molto ampio. Mi disse che aveva visto 5 partite di ogni giocatore della Lazio e che conosceva molto bene anche la Primavera. Questo mi colpì perché dimostrava la sua professionalità. A Roma parlammo anche degli obiettivi di mercato e lui mi disse di sì a prendere Jardel e Adriano. Stilammo un programma di lavoro su quali acquisti fare, che comprendevano un difensore centrale, un terzino, un’ala in caso di partenza di Candreva – che come sapete vuole andare via – e una prima punta titolare. Aveva espresso dei dubbi su alcuni giocatori presenti in rosa ma avevamo concordato di dare una possibilità a questi ragazzi nel ritiro di Auronzo. Gli avevamo promesso che a fine luglio, in caso di ulteriori richieste, la Lazio l’avrebbe accontentato. Quando poi è tornato in Argentina ha messo in dubbio l’acquisto di Jardel, di Adriano e del difensore centrale Ajeti, da me propostogli e che lui aveva acconsentito a prendere. In primo luogo mi aveva dato un’opinione positiva poi però mi disse che non era più convinto. Nei vari contatti telefonici gli abbiamo ribadito la nostra volontà di accontentare le sue esigenze. Lui voleva Diego Llorente difensore del Real Madrid la scorsa stagione in prestito al Rayo Vallecano. Suggeriva di prenderlo con la formula del prestito secco, avevamo raggiunto l’accordo col Real sulla base di 500mila euro per il prestito. C’era però una clausola messa dal club spagnolo: il giocatore doveva giocare l’80% di partite altrimenti il costo del prestito sarebbe raddoppiato e la Lazio non avrebbe potuto più riscattarlo. Ciò nonostante, pur di accontentare Bielsa avevamo accettato queste condizioni. Il giocatore però ha espresso il desiderio di rimanere in Spagna. Lo stesso dicasi per Mammana del River Plate. Il giorno prima che andasse al Lione, Bielsa mi assicurò che il giocatore sarebbe venuto alla Lazio. Intavolammo subito una trattativa, cercando di convincerlo a venire nonostante il prezzo alto di 8 mln. Diedi la possibilità a Bielsa di parlare col vice presidente del River Plate, che lo avvertì che il giocatore aveva già firmato con il Lione. Il terzo suo desiderio era Morel del Lione, è un terzino sinistro ma che Bielsa considera un difensore centrale. Questo giocatore voleva venire alla Lazio e il club voleva accontentarlo ma due giorni fa il Lione ci ha detto che il giocatore è incedibile. Il quarto giocatore chiesto da Bielsa è Rodrigo Caio, giocatore che io già seguivo da due anni. Con Bielsa eravamo d’accordo sull’approfondire questo argomento più in là perché il giocatore era impegnato nella Libertadores e dopo aveva le Olimpiadi col Brasile in quanto capitano. Avevamo concordato insieme Beausejour come alternativa ad Adriano più un altro giocatore visionato nell’Europeo che stiamo ancora trattando, pertanto non posso dire il suo nome. Abbiamo bloccato questo giocatore nel caso Candreva venga venduto. Sia questo giocatore, sia Valencia, non li ha chiesti Bielsa ma siamo noi ad averglieli proposti. Valencia vuole venire ma c’è una tempistica da rispettare che non dipende dalla Lazio. Abbiamo concordato questi giocatori con Bielsa ancor prima che firmasse. Personalmente ho parlato più volte con lui ribadendogli che tra di noi l’importante era che ci fosse sincerità e trasparenza. Avevamo anche un accordo che in caso dopo Auronzo avesse chiesto ulteriori garanzie sul mercato, gli avremmo messo a disposizione un budget pari a una cifra di 30 mln di euro”.

Dietro la scelta di Bielsa c’è la nazionale argentina?

“Non posso dire queste cose, non voglio speculare. Io gli ho detto che la società voleva dare un segnale forte. L’ultima volta che ci ho parlato gli ho detto che la cosa più brutta di tutte è che la gente lo aspettava a Roma mentre lui ancora stava in Argentina a farmi telefonate per parlare di cose già concordate settimane prima. Abbiamo iniziato un percorso che doveva terminare il 30 agosto, lui voleva 27 giocatori in ritiro. Avevamo tenuto Bisevac e Gentiletti fuori da questa lista perché lui aveva chiesto la loro cessione. La prossima settimana sarebbero dovuti arrivare due acquisti uno dei due era Valencia. Venerdì sera ricevo da lui una telefonata in cui mi chiedeva di acquisire Pato. Gli ho confermato il mio pensiero che è un giocatore di qualità ma che ha avuto diversi problemi negli anni, che si sono visti anche nei suoi 6 mesi al Chelsea. Lui mi ha detto che avrei dovuto fare di tutto per portarlo a Roma. Ho parlato con l’agente di Pato mercoledì sera a Roma, in cui ho proposto al giocatore un contratto di 4 anni con un importante ingaggio, vicino a quello di Klose. Pato ci aveva detto che avrebbe parlato con la famiglia. Il suo agente ci ha assicurato che non aveva ricevuta nessuna proposta in Europa come la nostra. Il giorno dopo ho parlato personalmente con Pato e mi ha detto che voleva rispettare il suo contratto fino al 30 dicembre col Corinthias e per motivi personali non voleva lasciare il Brasile”.

Quali sono le 18 cessioni menzionate da Bielsa nella lettera?

“Eravamo d’accordo che chi voleva andare via l’avremmo lasciato partire. Bielsa aveva chiesto garanzie di non cessione su due giocatori, ovvero Keita e Biglia”.

Limite temporali sul mercato?

“Nelle lettere che ci ha mandava pretendeva di avere questi 4 acquisti entro il 5 luglio. Lui ha avuto la possibilità come nessun altro allenatore prima, di partecipare personalmente alle trattative. Due degli acquisti richiesti erano possibili ad agosto, mentre Pato, Valencia e un altro giocatore li avrei dovuti prendere entro il 5 luglio. Io gli ho detto che avevo le garanzie sia dei giocatori sia dei club. Gli avevo detto di venire il 5 luglio a Roma per spiegarli come era strutturato questa settimana. La sua assenza ha messo in difficoltà il lavoro di tutti. Lui aveva detto che in oltre 30 anni di carriera non aveva mai conosciuto una società e una dirigenza così rispettosa e intenta a soddisfarlo in tutto e per tutto. Credevo che dato che il rapporto che si era creato con lui tutto andasse tutto per il meglio. Dall’esterno non lo capivo, ma adesso che ho avuto modo di stare con lui ho capito perché lo chiamano il Loco”.

Avete commesso errori?

“In questo cammino fatto insieme, in queste prime settimane, ho conosciuto una persona eccezionale e molto preparata che avrebbe dato un segnale molto forte a tutto il calcio italiano. Gli ho spiegato cosa significa lavorare a Roma, che le difficoltà fanno parte del gioco, ma gli obiettivi posti erano tutti in essere tranne qualche obiettivo rifiutato da lui”.

Ci sono state frizioni con Bielsa?

“No, fin dall’inizio ero consapevole di ciò che comportava l’arrivo di Bielsa alla Lazio. Io sono a disposizione della Lazio, non è questione che Igli Tare avrebbe perso il potere sulle decisioni di mercato. C’è sempre stato uno scambio di opinioni molto sincero tra di noi”.

L’idea Bielsa è tua o del presidente?  Darai le dimissioni dopo quanto accaduto?

“So dove si vuole andare a parare perciò preferisco non rispondere”.

Su cosa riparte il mercato della Lazio? Si prenderanno lo stesso i giocatori chiesti dall’allenatore?

“Gli accordi fatti coi giocatori chiesti da Bielsa saranno portati avanti”.

E’ vero che hai avuto uno scontro con Bielsa quando hai saputo che non sarebbe più venuto?

“Ho avuto un discorso acceso riguardante Pato la sera prima della sua lettera. Era stato informato da terze persone di una cifra che non riguardava la verità. Gli ho detto una cosa molto importante per chiarire questo argomento: gli ho dato la possibilità di parlare con l’agente del giocatore per verificare le cifre che gli avevo detto. Se l’agente avesse smentito le cifre che gli avevo detto, gli promisi che avrei dato le mie dimissioni. So che tanta gente intorno al mondo Lazio ha fatto opera di allontanamento. Hanno messo i bastoni tra le ruote”.

Hai mai suggerito a Lotito di tornare su Prandelli?

“Noi avevamo un contratto con Bielsa e nessuno prevedeva che il contratto non sarebbe stato rispettato. Il 5 luglio abbiamo avuto la notizia del consolato argentino che l’allenatore e il suo staff non si erano presentati. Noi gli abbiamo mandato tutti i biglietti necessari per la partenza verso Roma”.

Fabrizio Piepoli

 

Dall’Argentina: un ex laziale potrebbe portare Bielsa al timone dell’Argentina

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(Ri)spunta Marcelo Bielsa per la panchina dell’Argentina. A lanciare l’indiscrezione il quotidiano argentino Clarín, che rivela come il tecnico, già negli ultimi giorni al centro dei pensieri della Federazione del paese sudamericano, dopo la clamorosa rottura con la Lazio, sarebbe rientrato prepotentemente in corsa per guidare la Nazionale albiceleste. Curioso è inoltre il particolare, svelato dallo stesso quotidiano, secondo cui l’uomo incaricato di portare a termine l’operazione sarebbe proprio un ex laziale, ovvero Juan Sebastian Veron, il quale, per conto dell’Afa, starebbe in questi giorni contattando tutti i possibili candidati alla sostituzione del ct dimissionario Gerardo Martino.

In caso di buon esito, Bielsa ritornerebbe al timone di quella Nazionale che ha già guidato dal 1998 al 2004, conquistando un secondo posto in Coppa America e una medaglia d’oro alle Olimpiadi.

CONFERENZA – Avv. Gentile: “Non esistono clausole sul calciomercato. Bielsa dovrà risarcire la Lazio”

Il giorno della resa dei conti è arrivato. A Formello è stata convocata una conferenza stampa nel quale la Lazio ha spiegato il caso Bielsa. Lotito, l’avvocato Gentile e Simone Inzaghi presenti. E’ stato proprio l’avvocato gentile a prendere la parola per primo. Queste le sue parole:

Il rapporto è nato nel mese di Giugno tramite tante trattative. Poi è arrivata una proposta di contratto da parte del mister alla Lazio e la Lazio ha fatto la sua controproposta. Poi siamo andati a trattate con il mister e il contratto è arrivato il 1 luglio e depositato in Lega. Un contratto molto complesso e sottoposto a vincoli di riservatezza. Inoltre erano presenti clausole minuziose: circa anche sul rapporto dei giocatori, sarà sua la competenza di decidere la tatttica, gli orari degli allenamenti, lo staff, gli aspetti sanitari e medicali della prima squadra senza nessuna interferenza da parte di terzi. Inoltre il club ha accettato anche che sarà il mister a decidere lo stipendio dei suoi collaboratori, i macchinari e le attrezzature fda utilizzare per gli allenamenti. Pertanto la Lazio si era attivata per soddisfare tutte queste richieste. Il tecnico inoltre poteva proporre qualsiasi opera di rinnovamento delle strutture e tutto deve essere accordato con il tecnico. Pertanto dopo tutto questo vorrei puntualizzare che non ci sono inadempienza da parte della società, poichè la Lazio ha assolto a tutte queste richieste ed il contratto è stato firmato l’1 luglio. Poi è successo qualcosa: Bielsa non è mai venuto a Formello pertanto non può dire se la Lazio non ha adempiuto ai suoi obblighi. Bielsa doveva venire oggi, partecipare una conferenza stampa e domani partire per Auronzo“.

Clausole riguardo al calciomercato?

“Non esiste una parola nel contratto riguardante il calciomercato, la campagna acquisti e i calciatori. Non ci sono termini e non ci sono scadenze. Niente”.

Ma Bielsa ha detto il contrario…

“Si è voluto creare un pretesto per sganciarsi da questo contratto. Deve essere successo qualche cosa per rifiutare la Lazio”.

Bielsa ha detto che la validità del contratto era vincolata agli acquisti

“Non è così. Il contratto è stato depositato l’1 luglio altrimenti Bielsa non avrebbe potuto avere il permesso di soggiorno”.

Quando vi siete accorti di un ripensamento di Bielsa?

“La sera del 7 quando ho parlato con Tare e Calveri. abbiamo inviato una lettera a Bielsa dove gli dicevamo che lo aspettavamo a Formello”.

Bielsa doveva inviare dei emnbri dello staff a Formello…

“Lui poteva presentarsi anche ai primi di luglio a Roma, ma abbiamo pensato che avrebbe potuto avere più tempo a disposizone”.

Agirete a vie legali?

“Il contratto è sottoposto alla giurisdizione della legge italiana. pertanto deciderà la legge italiana. E’ un danno enorme. Trattandosi di contratto del lavoro possiamo anche decidere di rivolgersi al giudice del lavoro. Deciderà Lotito”.

Perchè avete depositato il contratto prima dell’arrivo di Bielsa?

“Perchè senza contratto di lavoro depositato Bielsa era alla pari di un extracomunitario e gli serviva il permesso di lavoro e di soggiorno”.

Bielsa può sottoscrivere un altro contratto con un altra squadra?

“Se la Federazione argentina ritiene non valido questo contratto, potrà anche firmare. ma a noi interessa fare causa per aver leso i diritti di immagini della Lazio”.

Ma Bielsa ha risposto alla vostra lettera?

“Mi sono spiegato male. Io ho inviato una lettera all’avvocato di Bielsa dicendo che il suo assistito è aspettato dalla Lazio perchè inizia il ritiro. A questa lettera non hanno risposto”.

Avete quantificato il risarcimento danni?

“Non ancora. Dobbiamo lavorarci”.

C’è stato un contatto umano con Bielsa, oltre che quelli legali?

“Verrà chiarito tutto in seguito”.

Potrebbe fornirci una prova di questo contratto. La Lazio che valore dà a queste dimissioni?

“E’ un adempimento contrattuale da parte del contraente. Il contratto è risolto per adempimento. Per la Lazio questo contratto ora è risolto. E’ un lavoratore che non si presenta senza giustificato motivo”.

Possiamo quindi parlare di dimissioni?

“E’ un contratto a tempo determinato. ma Biesla non si è presentato recando un danno a cui la Lazio vorrà avere un risarcimento”.

Le dimissioni potevano essere rifiutate? Esiste clausola per rescissione immotivata?

“Le dimissioni devono essere motivate. Un datore per licenziare un lavoratore deve motivare. La dimissione di Bielsa non è motivata e dovrà rispondere dei danni causati alla Lazio. Le dimissioni accettate o non accettate è presente solo nel contratto a tempo indeterminato”.

Marco Corsini

Gregucci alla Salernitana, il diretto interessato risponde cosi

Non ho sentito nessuno della Salernitana di Lotito, la società granata non ha effettuato alcun sondaggio per me. Io comunque resto alla finestra, ma non so ancora nulla circa il mio futuro. L’unica cosa certa al momento è che ho un contratto che mi lega all’Alessandria, per cui, prima di qualsiasi mio movimento, è con il club piemontese che bisogna parlare“. Così, ai microfoni di ‘Radio Incontro Olympia’, l’ex giocatore biancoceleste Angelo Adamo Gregucci, in merito alle voci, circolate nelle ultime ore, su un suo possibile approdo sulla panchina della Salernitana al posto di Simone Inzaghi, ingaggiato dalla Lazio dopo il ‘no’ di Bielsa.

CALCIOMERCATO – Candreva rifiuta il Napoli. Pato dice no alla Lazio. Le ultime

AGGIORNAMENTO ORE 11:40 – Secondo quanto riporta Radiosei stamattina, Antonio Candreva avrebbe rifiutato la proposta del Napoli che gli ha offerto un contratto di 1,8 mln + bonus a stagione. L’ala romana vorrebbe guadagnare 3 mln a stagione, quanto offertogli dall’Inter. Inoltre, il Corriere del Mezzogiorno parla anche di problemi sui diritti d’immagine, che Candreva non vuole cedere al club partenopeo. Intanto Tare svela il motivo per cui Pato ha detto no alla Lazio legato alla fidanzata che non vuole lasciare il Brasile.

Come ci si poteva aspettare sfumato Bielsa pian piano stanno sfumando anche le sue richiesta, anche se Lotito afferma di aver già chiuso per 4 delle sue richieste. Secondo quanto riporta Premium Sport, sono sfumati Pato e Isla, che parevano ad un passo. Al contempo il futuro di Antonio Candreva potrebbe presto tingersi di azzurro Napoli: secondo l’esperto di mercato Gianluca Di Marzio, l’agente del giocatore avrebbe contattato il ds del Napoli proponendogli una controproposta contrattuale. Le parti sono molte vicine e già entro il weekend la trattativa potrebbe chiudersi salvo che non tornino alla carica il Chelsea o l’Inter.

Non c’è Bielsa? Per Valencia non è un problema: “Vuole la Lazio. Lunedì…”

AGGIORNAMENTO 9 LUGLIO, ORE 12,00 –  La trattativa tra Lazio, West Ham e Valencia va avanti, anche senza Bielsa. L’addio prematuro del tecnico argentino non sembra preoccupare il giocatore ecuadoriano che rimane ancora convintissimo a sposare il progetto biancoceleste. Lo conferma il suo agente Fernando Baredes che ai microfoni de “Il Corriere dello Sport”:  “Valencia voleva la Lazio con Bielsa o senza Bielsa, non è cambiato nienteHa scelto il club, quando ha saputo che i biancocelesti erano interessati ha espresso grande gioia. Mi ha detto di preferire la Lazio anche ad offerte più ricche provenienti dalla Cina o dalla Russia“. Già nella giornata di ieri il giocatore aveva dichiarato di non veder l’ora di misurarsi nel campionato italiano ma erano dichiarazioni pre-addio di Bielsa e si temeva che la notizia del rifiuto de El loco di allenare la Lazio potesse far cambiare idea al giocatore e invece…non è così, il giocatore Valencia sa delle dimissioni di Bielsa. Ha contattato subito il suo procuratore che rivela: “Mi ha chiesto di chiamare la Lazio, ha voluto far sapere al club che le sue intenzioni non erano cambiate, che voleva fortemente la maglia biancoceleste. Valencia sa tutto della Lazio, conosce i nomi dei compagni. Sogna di giocare a Roma. Il calciatore domani tornerà a Londra : “Lunedì incontreremo il West Ham per chiudere la cessione. Stiamo trattando su formula e soldi,  dovremmo esserci”. L’offerta della Lazio è di 2 milioni di euro per il prestito con riscatto obbligatorio fissato a 12 milioni, gli Hammers vogliono 13. La Lazio potrebbe (finalmente) chiudere il suo primo colpo di mercato.

Nonostante sia saltato l’arrivo di Bielsa, la trattativa per Valencia va lo stesso avanti. Il profilo è, secondo la dirigenza, quello giusto per rinforzare il reparto offensivo. La Lazio ha già l’accordo con il calciatore, come riportato da Gianluca Di Marzio dal suo sito ufficiale.

Non c’è accordo, almeno per il momento, con il West Ham, proprietaria del cartellino del calciatore. In più è arrivata agli Hammers, un’offerta importante dalla Cina. Tanti soldi ma un problema: Valencia vuole rimanere in Europa. Ora si aspetta la contromossa della Lazio per convincere del tutto il West Ham.

Piccinini: “Dispiace non poter vedere Bielsa in Italia ma ora bisogna sostenere Inzaghi”

Sulla questione Bielsa, ha detto la sua anche il giornalista Mediaset Sandro Piccinini: “Dispiace perché c’era grande curiosità di vederlo all’opera. Conosciamo i suoi pregi, i suoi difetti e il suo soprannome El Loco che non è casuale. Non vedevamo l’ora di vederlo in Italia”. Ha detto il giornalista a Lazio Style Radio, che poi ha dato un consiglio ai tifosi:Prendiamo atto della situazione e giriamo pagina. So che a Roma se ne parlerà a lungo di questa vicenda ma recriminare non serve a nulla. Bisogna sostenere il nuovo allenatore e supportare le sue idee tattiche. Consiglio ai giornalisti di non dare un eccessivo peso all’allenatore, non sempre un grande allenatore fa bene, vedete Mourinho. Importante è la squadra che la società costruirà. Sicuramente le idee di Inzaghi sono diverse di quelle di Bielsa, ma credo che sul mercato la società si sta muovendo per conto proprio, seguendo le direttive del ds per accontentare le esigenze dell’allenatore”.

Infine sulla differenza di gestione tra la Juventus e le altre squadra, Piccinini spiega: “La Juve ha raggiunto un fatturato da top club, squadre come Lazio, Roma e Napoli possono ambire a un certo livello ma non superarlo. Confusione sul mercato? A parte la Juve vedo tutte le squadre con le idee confuse e spesso contraddittorie, anche le milanesi viaggiano a vista. La Lazio è ancora nelle condizioni di agire e ha delle pedine che possono portare soldi importanti. Non sempre è il club che vuole cedere, a volte è il giocatore che vuole andar via, vedete Pjanic ad esempio. Se Candreva vuole fare una nuova esperienza, che gli permette di guadagnare un ingaggio importante, è giusto che la faccia”. 

Nuovi guai per Gazza: l’ex laziale ricoverato in ospedale

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Di nuovo cattive notizie dall’Inghilterra riguardanti Paul Gascoigne. Stando a quanto rivelano il Mirror e il Sun, l’ex calciatore della Lazio avrebbe avuto un’altra ricaduta e sarebbe finito ancora una volta in ospedale. Non c’è pace dunque per ‘Gazza’, da anni alle prese con la battaglia contro l’alcol, un ‘demone’ di cui non riesce proprio a liberarsi. Il 48enne è stato ricoverato dopo aver ricevuto per tre giorni consecutivi presso la propria abitazione la visita di paramedici e polizia. I quali lo hanno trasferito al Poole Hospital, dove l’ex centrocampista si è presentato a piedi nudi e con una ferita alla testa.

La vicenda è iniziata mercoledì pomeriggio, quando polizia e paramedici si sono recati per la prima volta a casa sua, nel Dorset. A quanto pare, per portarlo in terapia, intenzione tuttavia vanificata dal rifiuto di Gazza. Che il giorno successivo si è nuovamente ritrovato tra le proprie mura la polizia, allertata forse dai vicini o da alcuni amici di Gascoigne. Due agenti hanno trascorso ben tre ore nell’abitazione, accompagnati ancora una volta da alcuni medici, e alla fine se ne sono andati. Venerdì, infine, il tragico epilogo: i poliziotti si sono infatti presentati a casa Gascoigne accompagnati da un’ambulanza, dopo che ancora una volta qualcuno li aveva chiamati “preoccupato dal benessere di Gazza”. Per il quale è stato dunque predisposto il ricovero in ospedale. Una nuova battaglia dunque da affrontare per l’ex biancoceleste: la speranza è che sia l’ultima, quella decisiva per la vittoria sul ‘demone’.

Peggio di così c’è solo la B… ma la strada presa è quella

Era nell’aria da diversi giorni, ma nessuno poteva, anzi voleva crederci. La società aveva persino annunciato Bielsa, facendo tirare un sospiro di sollievo a tutti o quasi. Eppure in cuor suo ogni laziale covava scetticismo. “Uno dei migliori allenatori del mondo che siede sulla panchina della Lazio. Com’è possibile con questa presidenza?”. Ognuno di noi, dentro di se, si ripeteva questa domanda. E infatti Bielsa non è mai arrivato a Roma e mai arriverà. Si parlava di una rivoluzione bielsista, invece c’è stato un terremoto.

La Lazio, o meglio la società Lazio, ha toccato ieri il punto più basso della sua gestione mostrando per l’ennesima volta diverse lacune a livello di progettualità e mediatico. Lotito è stato l’artefice assoluto di questa figuraccia, ma ieri le tv e i giornali di tutto il mondo non menzionavano Lotito ma la Lazio. Chi ci va di mezzo è sempre lei, la nostra amata, che ci scalda i cuori da 116 anni. La Lazio e il popolo laziale sono gli unici a pagarne le conseguenze, non Lotito, non Tare. Fa male vedere che alcuni tifosi in queste ore stanno godendo di quanto accaduto. “Sono contento che Lotito abbia fatto questa figuraccia”, la frase che ho spesso sentito e letto in queste ore, niente di più sbagliato, perché a pagarne le spese siamo sempre noi. Lotito rimane sempre lì ben ancorato alla poltrona e tempo qualche giorno tornerà a prendersela con la stampa e con i tifosi. Come quando saltarono Allegri e Donadoni e poi disse che il reale obiettivo era sempre stato Pioli e che la stampa aveva inventato tutto. Quest’anno c’era anche il tempo per pianificare bene la prossima stagione, dato che la Lazio a fine aprile era già in vacanza.

Ma tornando a Bielsa, il problema non è che non sia venuto Bielsa, la Lazio esisteva prima di lui ed esisterà dopo. Il problema è che si sono create delle aspettative che adesso nessun altro allenatore potrà mantenere alte. Inzaghi partirà mentalmente con l’idea di essere un rincalzo dell’ultim’ora. Al contempo, il nuovo allenatore quale credibilità avrà agli occhi dei giocatori che già pregustavano di essere allenati da Bielsa?! Parliamo dei big della Lazio come Biglia, Marchetti, de Vrij, Keita etc.

Per non parlare che, a detta della stessa società, l’ambiente fa molto. Dopo la fallimentare scorsa stagione, c’era bisogno di un gesto eclatante per ricucire il rapporto. Bielsa poteva essere quel personaggio di raccordo tra la società e il popolo laziale, perché sarebbe stato dipendente di Lotito ma mai suo subordinato. Come dimostra di fatto il comunicato da lui scritto ieri sera in cui spiega i motivi per cui ha rifiutato di venire a Roma (leggilo qui). Ora la ferita si è allargata ulteriormente: anche i lotitiani più convinti hanno inveito contro il presidente. La ferita adesso è uno squarcio, davvero difficile da rammendare, se non impossibile. Se la scorsa stagione l’Olimpico faceva 5000 tifosi a partita, quest’anno quanti ne farà?

Infine c’è anche il capitolo giocatori da considerare. Candreva non vede l’ora di andare via: dire che da un mese sta pregando l’Inter di acquistarlo è un eufemismo. Dal punto di vista di noi tifosi questo flirt ci fa arrabbiare, ma bisogna chiedersi perché Candreva che un anno fa dispensava parole d’amore verso la Lazio e prometteva di diventare una bandiera, adesso non vede l’ora di andarsene? Perché inopinatamente questo cambio di rotta così radicale? Stesso discorso per Biglia, che pare fosse stato convinto a restare a Roma grazie all’avvento di Bielsa. Come si comporterà adesso? Finiamo con Felipe Anderson, che ha già minacciato la società che parteciperà alle Olimpiadi ad ogni costo. Se la Lazio riuscisse a impedirglielo rischierebbe un’antipatica situazione di separato in casa, se invece concedesse il placet lo perderebbe per tutto il ritiro e per l’inizio del campionato.

Arriviamo quindi al titolo iniziale di questo articolo: ad oggi 8 luglio abbiamo una squadra umiliata e derisa in tutto il mondo, una seconda o forse terza scelta in panchina, un ambiente disamorato e un novero di giocatori demotivato che non vede l’ora di lasciare Roma. I presupposti con cui sta iniziando questa stagione sono pessimi e, con tutti i gesti apotropaici del caso, parlare di B è ovviamente una visione estremamente pessimista e improbabile, ma non impossibile. D’altronde chi ha qualche capello bianco in più ricorderà la Lazio del 1985…. Adesso è inutile chiedere a Lotito di cedere la Lazio, sua principale fonte di reddito e di popolarità, c’è bisogno che la gente laziale torni unita e faccia sentire la sua voce, come due anni fa aveva fatto con Libera la Lazio che aveva fatto traballare Lotito. Serve una protesta civile ma vigorosa. Serve che i laziali tornino ad essere un popolo.

Fabrizio Piepoli

Tare tuona contro Bielsa: “Di colpo è cambiato. Gli avevamo riservato un trattamento da Real Madrid”

Bielsa con la rinuncia dell’incarico a pochi giorni dal ritiro ha scatenato un vero e proprio putiferio in casa Lazio. La società non ci sta ed è pronta a difendersi sia per vie legali che davanti ai media ed infatti è  prevista per oggi una conferenza stampa ma non solo: il Ds della Lazio Igli Tare in un intervista a il Corriere dello Sport sul caso Bielsa ha risposto per le rime al tecnico argentino. Ecco le sue parole:

Quando era venuto a Roma gli piaceva tutto della Lazio. Lo convinceva il progetto, era d’accordo sugli acquisti, gli andavano bene Jardel e Adriano. Poi ha cambiato ed è cambiato, era diventato un’altra persona. Idee, ripensamenti, eppure la Lazio era pronta e lo stava continuando ad accontentare su tutta la linea e ad ogni sua richiesta. Gli abbiamo assicurato, soldi, pagamenti, albergo, casa, un trattamento da Real Madrid“. Poi promette che la società non resterà a guardare e ci sarà una dura battaglia: “Si è mai visto un allenatore che non arriva nel giorno del raduno? Non finirà qui. Bielsa nel comunicato ha spiegato che il rifiuto è dettato da promesse di mercato non mantenuto, ma il Ds Tare  è sicuro che i motivi sono ben altri, forse un’altra offerta (smentita tra l’altro dal comunicato del Loco). La goccia che ha fatto traboccare il vaso comunque sembra essere legata al nome di Alexandre Pato. Bielsa lo voleva con sé, lo ha richiesto alla società dopo averlo incontrato in un albergo di Porto Alegre a fine giugno: “Non vengo. La mia fidanzata vuole restare in Brasile“; questa sembrerebbe stata la risposta del Papero.

Bielsa nelle ultime settimane aveva portato avanti trattative in prima persona cercando di sbloccare la situazione, inutilmente. Aveva chiesto Thauvin ma la Lazio non ha fatto mosse concrete, avendo in squadra ancora Candreva. Oltre a lui e Pato, aveva chiesto altri 5 giocatori ma nessuno di questi è arrivato. Anzi Lotito e Tare sembra abbiano portato avanti trattative su profili bocciati dall’allenatore argentino: Jardel, Ajeti e Adriano in primis. L’ultimo scontro tra le parti – aggiunge sempre il “Corriere dello sport” – è stato sui convocati per il ritiro, con Bielsa che avrebbe voluto lasciare a Roma Djordjevic, Basta, Kishna, Onazi e Hoedt oltre Gentiletti e Bisevac. Da qui la rottura definitiva. La Lazio sapeva a cosa andava incontro quando ha emesso il comunicato del deposito di contratto e dell’arrivo di Bielsa. Una mossa dettata dalla necessità di cautelarsi nei confronti della piazza ma il piano non ha avuto l’effetto sperato, anzi i tifosi sono più infuriati di prima e hanno ragione. Non c’è conferenza stampa che tenga.

ESCLUSIVA – Bielsa, la rinuncia dopo un giro di telefonate

In una lettera ieri sera, Marcelo Bielsa ha spiegato chiaramente i motivi che hanno portato alla rottura dell’accordo con la Lazio.

Principalmente la causa della rottura è dovuta al calciomercato. In un primo momento Tare aveva presentato una lista di suoi nomi da acquistare. El Loco aveva bocciato in toto quella lista (cosa che non è mai scesa al ds) ma anzi aveva chiesto altri 7 giocatori, 4 dei quali da acquistare entro il 5 luglio (notizia che vi avevamo dato noi in ESCLUSIVA qualche giorno fa). Secondo ulteriori indiscrezioni raccolte dalla nostra redazione, pare che Bielsa non fidandosi di quanto raccontato dalla società, abbia fatto un giro di chiamate ai vari club dei giocatori segnalati per avere conferma che fossero stati presi. Venuto a conoscenza della realtà dei fatti, Bielsa ha deciso di far saltare l’accordo.

Intanto il giornalista Sky Manuele Baiocchini ha pubblicato su twitter la lista dei 7 giocatori richiesti dal tecnico argentino. Non è di certo un mistero dato che i nomi sono già comparsi sui giornali nei giorni scorsi, ma abbiamo elencato quelle che erano le priorità e quali le alternative. Buona lettura

  1. Steve Mandanda, 31enne portiere ex Marsiglia acquistato di recente dal Crystal Palace;
  2. Rodrigo Caio, 22enne difensore centrale del San Paolo;
  3. Jeremy Morel, 32enne terzino sinistro o difensore centrale del Lione;
  4. Benjamin Mendy, 21enne terzino sinistro ex Marsiglia acquistato di recente dal Monaco;
  5. Enner Valencia, 27enne punta centrale del West Ham;
  6. Alexandre Pato, 26eenne punta centrale o ala del Corinthias;
  7. Florian Thauvin, 21enne ala destra del Newcastle;

Le alternative invece erano Mauricio Isla e Jean Beausejour.

Fabrizio Piepoli

CLAMOROSO – Sconcerti: “Lotito mi ha detto di aver acquistato 4 giocatori da 15 mln richiesti da Bielsa”

Poteva mai mancare la querelle estiva in casa Lazio? E così dopo anni di litigi e cause con (in ordine cronologico) Pandev, Ledesma, Zarate e Petkovic, ecco che si aggiunge alla lista anche Marcelo Bielsa. Ieri mattina il comunicato esterrefatto della società in cui annunciava che l’accordo era saltato, poi in serata la lettera di Bielsa in cui spiegava i motivi di questa scelta. In attesa della risposta della società, Mario Sconcerti a Sky Sport, ha dato in nottata una piccola anteprima di quello che domani Lotito dirà in conferenza stampa.

Queste le parole del giornalista: “Ho parlato con Lotito e mi ha detto che chiederà 50 mln di risarcimento danni a Bielsa. I 4 giocatori da lui richiesti sono già stati acquistati e 2 di loro verranno presentati la prossima settimana. Il valore di questi giocatori oscilla tra i 12 e i 15 mln. Il termine per gli acquisti non era il 4 luglio come scritto da Bielsa nella lettera, bensì il 30 luglio”. Domani vedremo se la società confermerà queste cose in conferenza stampa. Eppure siamo convinti che “il meglio” deve ancora venire.

Svelato il significato della particolare esultanza di Griezmann

La carriera di Antoine Griezmann sta avendo una meravigliosa evoluzione di anno in anno. “Le petit diable” è stato uno dei migliori giocatori di questo Euro 2016 fino ad ora. Ha segnato un’importantissima doppietta contro la Germania nella semifinale del torneo, spingendo così la Francia in finale, dove i padroni di casa affronteranno il Portogallo di Cristiano Ronaldo.
Il giocatore dell’Atletico Madrid ha aperto le marcature alla fine del primo tempo dal dischetto dopo il fatto di mano Bastian Schweinsteiger in area di rigore. Griezmann ha celebrato la rete mimando con le mani il gesto del telefono e non è la prima volta che festeggia in questo modo. Che significato ha questa esultanza?

Dopo il suo secondo gol contro l’Irlanda nella prima fase ad eliminazione diretta della Euro 2016, Griezmann ha eseguito la stessa esultanza, e quando gli è stato chiesto cosa significasse tale gesto ha spiegato: “E’ una danza del video di Drake Hotline Bling. Ho iniziato a farla quando ho fatto gol con l’Atletico e avrei dovuto farla anche quando ho segnato contro l’Albania, ma l’emozione era troppo forte e me ne sono dimenticato. La stessa cosa è successa quando abbiamo il gol del pareggio contro l’Irlanda. Ma con il secondo gol sono riuscito a farla“.

Nel video di Hotline Bling si vede il rapper americano Drake fare dei passi di danza all’interno di un box ed ora il giocatore francese gli ha dato ancora più popolarità con la sua esultanza. Griezmann è senza dubbio il miglior giocatore del torneo come ha segnato 6 gol e fornito 2 assist finora. E’ il capocannoniere di Euro 2016 con il doppio di gol realizzati rispetto ai suoi concorrenti più prossimi Cristiano Ronaldo, Olivier Giroud, Dimitri Payet, Nani, Alvaro Morata e Gareth Bale. Tuttavia, quattro di loro parteciperanno alla finale di domenica a Parigi. Curioso inoltre il fatto che si sfideranno due nazioni che hanno perso le ultime finali a cui hanno partecipato: per la Francia, è stata la finale della Coppa del Mondo FIFA 2006 e per il Portogallo, era la finale di Euro 2004 che si è tenuta in Portogallo.

Questa è la canzone Hotline Bling che ha ispirato l’esultanza di Griezmann:

CRONACA – Roma: l’Atac rinvia lo sciopero dei mezzi dell’11 luglio, conferma invece per quello di Roma Tpl

Il sindacato Ugl ha rinviato al 26 luglio lo sciopero dei mezzi pubblici dell’Atac previsto per lunedì prossimo 11 luglio. Scongiurata la protesta in Atac resta però confermato, sempre per lunedì 11, lo sciopero di Cgil, Cisl e Uil in Roma Tpl, dalle 8,30 alle 17 e dalle 20 a fine servizio.

Lunedi 11 luglio, quindi, dalle 8,30 alle 17 e dalle 20 a fine servizio, possibili stop sulle linee bus di Roma Tpl: 08, 011, 013, 013D, 017, 018, 022, 023, 024, 025, 027, 028, 030, 031, 032, 035, 036, 037, 039, 040, 041, 042, 044, 048, 049, 051, 053, 054, 055, 056, 057, 059, 066, 078, 086, 088, 135, 146, 213, 218, 226, 235, 314, 339, 340, 343, 344, 349, 404, 437, 441, 444, 445, 447, 502, 503, 505, 543, 546, 548, 552, 555, 557, 657, 660, 663, 665, 701, 701L, 702, 703L, 710, 711, 720, 721, 763, 764, 767, 771, 775, 777, 778, 787, 789, 808, 889, 892, 907, 907L, 908, 912, 982, 985, 992, 993, 998 e 999, C1 e C19. Servizio regolare sui collegamenti di Atac, Cotral e Ferrovie dello Stato.

EURO 2016 – Nesta: “Conte sfortunato, ha fatto anche troppo”

Per parlare dell’avventura degli azzurri a Euro 2016 Il Messaggero ha intervistato Alessandro Nesta. L’ex biancoceleste ha elogiato il lavoro di Conte e toccato altri vari argomenti.

Sugli azzurri: “Per arrivare ai quarti Conte ha fatto un vero e proprio miracolo. Ha lavorato su un gruppo giovane riuscendo a trasferirgli una grande mentalità. Certo, il blocco juventino lo ha aiutato molto ma ha comunque fatto un ottimo lavoro. È stato anche sfortunato, gli stop di Candreva e De Rossi lo hanno penalizzato. Forse se avesse avuto altri due o tre uomini come Marchisio e Verratti il finale sarebbe stato diverso”.

Sui rigori: “Anche i più forti li sbagliano. E’ successo a Baggio, a Baresi, ora anche a Messi. Se calci cento volte dal dischetto in allenamento fai sempre rete, ma tirarli in una partita di questo livello è tutta un’altra storia. In occasioni particolari come può essere una manifestazione così importante conta molto l’esperienza e la capacità di reggere alla pressione”.

Su Bielsa: “È un grande tecnico, uno Zeman argentino. Gioca in maniera molto offensiva: in genere applica il 3-3-4, fa lavorare e correre tanto. In Sudamerica è un idolo. Dovesse venisse a lavorare in Italia farebbe bene e ci sarebbe sicuramente da divertirsi”.

Su un suo rientro in Italia: “Non ci penso proprio, sto benissimo dove mi trovo. Il Miami è una squadra nata da poco, c’è molto lavoro da fare. Ora c’è la campagna acquisti. Sto bene in questa città, e stanno bene anche mia moglie e i miei tre figli”.

I giocatori italiani nel calcio americano: “I giovani italiani che hanno ambizioni restano a giocare in Italia o in Europa. In America vorrebbero venire i più anziani ma vogliono troppi soldi e poco lavoro. Ma anche qui i giocatori corrono e bisogna avere il fisico per tenergli dietro. Altrimenti giocherei anche io”.

Sul suo ritiro da calciatore: “Quando nel 2014 ho smesso avevo 38 anni. Totti ne ha 40? Io a sua differenza ho subito dieci operazioni per infortuni. E inoltre anche i ruoli sono diversi. Chi gioca davanti nel corso di una gara può prendersi delle pause ma un difensore no. E’ l’attaccante avversario che decide le pause del difensore. Se giochi contro un ragazzino che scatta in continuazione non ce la fai. Sono contento di avere smesso e di avere questa opportunità di allenare il Miami“.

Le differenze tra l’Italia e Miami: “Le cose con gli anni sono cambiate. Una volta l’Italia era il massimo e qui si stava peggio ma ora la situazione si è capovolta. Qui si vive molto meglio”.

ACCADDE OGGI – Tennis: la prima edizione del Torneo di Wimbledon

Il Torneo di Wimbledon è il più antico e prestigioso evento del mondo del tennis. In ordine cronologico è il terzo dei tornei del Grande Slam: si disputa ogni anno dopo l’Australian Open e gli Open di Francia e prima degli US Open. Il torneo, della durata di due settimane – soggette ad essere protratte a causa della pioggia -, si gioca tra giugno e luglio a Londra ed è l’unico tra quelli del Grande Slam a venire giocato sull’erba.

Le origini del Torneo sono legate a quelle del tennis. Ha le sue radici nel “jeu de paume”, quando nel 1874 il maggiore gallese Walter Wingfield Clopton pubblicò un brevetto conosciuto col nome di A Portable Court of Playing Tennis” che stabiliva le regole del nuovo sport. Nel 1887 fu l’All England Lawn Croquet Club, un club sportivo inglese fondato nel 1868, a interessarsi a questa nuova disciplina e nello stesso anno (anno in cui scadeva il brevetto di Wingfield) mutò il suo nome in All England Lawn Tennis and Croquet Club e decise di istituire un torneo. Nel corso di una riunione del Marylebone Cricket Club vennero stabilite le nuove regole. Regole che hanno resistito nel tempo: le regole attuali sono simili alle originali tranne che per qualche dettaglio come l’altezza della rete e la distanza della rete dalla linea di servizio. Alla prima edizione dei “Lawn Tennis Championships (campionati di tennis su erba), parteciparono ventidue atleti e riscosse un grande successo. Il 9 luglio 1877 fu Spencer Gore a trionfare nella prima edizione del Torneo di Wimbledon davanti a circa 200 spettatori che pagarono uno scellino ciascuno per guardare la finale.