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Rodrigo Caio smentisce contatti con la Lazio. Tare vola in Brasile, l’alternativa è Geromel

“A me non è arrivata nessuna proposta, credo neanche al San Paolo, anche perché a quel punto me ne avrebbero parlato”, queste le parole di Rodrigo Caio ai media brasiliani. Dopo le smentite del San Paolo, è arrivata anche quella del giocatore sull’interesse della Lazio. Comunque il difensore brasiliano ha ammesso di apprezzare il gradimento del club biancoceleste.

Per cercare di portarlo alla Lazio, Tare la prossima settimana volerà in Brasile. Se il San Paolo non dovesse accettare l’offerta, si virerà su Pedro Geromel del Gremio, difensore già seguito in passato dalla Lazio. A comunicarlo è Gianluca Di Marzio nella consueta raffica di calciomercato di Sky Sport.

Gascoigne in condizioni terribili (FOTO)

Che Paul Gascoigne non fosse in splendide condizioni lo si sapeva da tempo. Da quando ha appeso gli scarpini al chiodo la sua faccia è apparsa diverse volte sulle prime pagine dei giornali a causa della sua grave dipendenza dall’alcol e dei disturbi psichici sempre più gravi.

Ultimamente si pensava che Gazza si fosse ripreso, invece, delle mostruose fotografie pubblicate dal Sun lo mostrano in condizioni davvero terribili. Gli scatti hanno subito fatto il giro del web, un Gascoigne confuso e fuori di testa scende da un taxi con addosso soltanto una vestaglia. Scalzo, a piedi nudi, una sigaretta spenta in bocca e, come se non bastasse, il vestito aperto che mostra i genitali. Stando a quanto riportato dal Sun, l’ex campione biancoceleste era uscito di casa per andare a comprare sigarette, alcol e antidolorifici, ma con addosso la misera vestaglia. Al ritorno però, avendo smarrito le chiavi, sarebbe stato costretto a chiedere aiuto a dei vicini per rientrare in casa.

Nelle scorse settimane le voci di un nuovo amore nella vita di Paul (una misteriosa bionda) avevano fatto sperare in una sua rinascita, invece, i tifosi ora si disperano di nuovo: “Un’umiliazione orribile, ora siamo preoccupati per la tua vita”, si legge nei commenti.

CINEMA – E.T. l’extraterrestre

Il 12 luglio 1982 il film E.T.di Steven Spielberg batte ogni record d’incasso. Solo nel primo mese di programmazione negli Stati Uniti sono stati venduti biglietti per quasi 160 miliardi di lire.

E.T. l’extra-terrestre è un film di fantascienza uscito nel 1982, distribuito dalla Universal Pictures, divenne un grande successo sorpassando Guerre stellaricome film che ha incassato di più nella storia del cinema.

Uscito l’11 giugno, fu ridistribuito nel 1985 e nel 2002, con scene nuove e migliori effetti speciali. La pellicola affronta temi cari al regista: la crescita, il rispetto e la tolleranza. Spielberg crede che E.T. rappresenti tutto il suo lavoro. Per il regista questa pellicola aprì la strada a un nuovo genere di film: pellicole incentrate sulle emozioni e sulle condizioni umane dei protagonisti, come Il colore viola”, “Schindler’s List” e Amistad”.

Nel 1994 il film è stato scelto per la preservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti. Nel 1998 l’American Film Institute l’ha inserito al venticinquesimo posto della classifica dei migliori cento film statunitensi di sempre, mentre nella lista aggiornata nel 2008 è salito di una posizione.

POLISPORTIVA – La Lazio Nuoto U20 è campione d’Italia (VIDEO)

OSTIA – La Lazio Nuoto Under 20 è per l’ottava volta nella sua storia campione d’Italia. La vittoria attesa quindici anni arriva in casa, al Polo Natatorio di Ostia con mille spettatori in tripudio al momento della sirena che decretava la conclusione della partita. I ragazzi di Claudio Sebastianutti hanno battuto nella finale il Bogliasco 6-5 (in semifinale eliminato il Savona per 7-5) in una gara al cardiopalma nella quale non sono mai stati in svantaggio. Le aquile acquatiche hanno dominato la partita mostrando una grande personalità soprattutto nei momenti delicati. Come quelli vissuti nei tre minuti finali, con Cannella out dopo l’espulsione definitiva.

I biancocelesti cominciano alla grande portandosi in vantaggio 2-0 tra la fine del primo tempo e l’inizio del secondo con Ferrante e De Vena. La doppietta di Gavazzi riporta il Bogliasco in parità, ma nel terzo tempo Ambrosini manda avanti di nuovo i biancocelesti (3-2). Puccio pareggia e poco prima della fine del terzo quarto Manzo sfrutta una ribattuta corta di Pellegrini e insacca per il 4-3. Nell’ultimo periodo si scatena il capitano Vitale che prima realizza il 5-3, poi il 6-4 (per i liguri la rete in mezzo di Guidi) trascinando i compagni allo scudetto. A nulla vale il gol finale di Bianchi (6-5). Un successo arrivato anche grazie alle parate di Vincenzo Correggia, votato come miglior portiere della competizione, che ha detto “no” più volte alle conclusioni a botta sicura dei liguri. Un successo del gruppo guidato da mister Sebastianutti  che al debutto in panchina conquista un titolo meritatissimo, ma è anche un successo di tutto il settore giovanile biancoceleste che arriva da lontano, dal lavoro quotidiano di tecnici laziali a partire da quello dell’under 17 Daniele Cianfriglia. Fondamentali nel sostegno quotidiano alla squadra anche il contributo dei dirigenti Filippo Loreto e Alessandro Narciso.

Il presidente della Lazio Nuoto, Massimo Moroli: “In questi quindici anni siamo quasi sempre arrivati alle fase conclusive. Soddisfazione estrema, torniamo a prenderci un titolo e onorare la tradizione della Lazio che è sempre stata una società che punta molto sui giovani, ai quali dedichiamo tantissimo spazio e tempo. Questo è un premio dagli sforzi profusi da tutti e spero sia un punto di partenza per creare un futuro interessante. Ringrazio Sebastianutti che ha compiuto un lavoro splendido e tutti i tecnici del settore giovanile”.

L’allenatore della Lazio Nuoto Under 20, Claudio Sebastianutti: “Sono orgoglioso di questi ragazzi. Hanno dato tutto per la stagione intera e questa è la loro vittoria. Una festa resa ancora più bella dal fatto che la attendevamo da tanti anni e che l’abbiamo raggiunta a casa nostra. Un successo strameritato, perchè abbiamo battuto tutte le squadre più forti. E’ stato un cammino difficilissimo. In semifinale abbiamo battuto la Canottieri Napoli, vincitrice delle ultime due edizioni, nella semifinale do Ostia il Savona che sulla carta era la favorita. Poi il Bogliasco nella partita forse giocata peggio. Ma si sa le finali si vivono e si vincono sul filo dell’equilibrio e siamo stati bravi ad essere concentrati e luci fino alla fine- Mi auguro che questo successo sia d’impulso a tutto il settore giovanile”.

Il capitano della Lazio Nuoto Under 20, Alessandro Vitale: “Sono felice e orgoglioso di aver contribuito a questa vittoria con due gol importanti. Mi piace tirare dalla grande distanze e oggi è andata bene. Abbiamo sempre condotto la gara, non abbiamo mai arretrato nei momenti delicati quando il Bogliasco provava a tornare sotto. Abbiamo vinto con la forza e la personalità e questi sono i successi più belli. Gioisco con i miei compagni, con i miei amici di una vita. E’ la degna fine di un percorso di un grande gruppo che è cresciuto anno dopo anno. E’ veramente emozionante festeggiarlo qui ad Ostia con tante persone che sono venute a tifarci. Dedico lo scudetto alla mia famiglia”.

Il portiere della Lazio Nuoto Under 20, Vincenzo Correggia:Contento della mia prestazione, ma laurearsi campione d’Italia ad Ostia è un sogno. Noi siamo una squadra di amici e non c’è nulla di più bello di festeggiare insieme ai miei compagni che stimo e a cui voglio tanto bene. Ci siamo costruiti questa vittoria giorno dopo giorno allenandoci duramente, seguendo i consigli di Claudio Sebastianutti e di tutto lo staff. Oggi ho dovuto faticare un po’, ma anche dall’altra parte il mio collega ha compito grandi interventi e il successo è strameritato”.

Finale primo posto
SS LAZIO NUOTO – BOGLASCO BENE 6-5
SS LAZIO NUOTO: Correggia, Manzo 1, Cannella, Ambrosini 1, Vitale 2, E. Calcaterra, Ferrante 1, Mariani, D. Presciutti, De Vena 1, Perciballe, Narciso, Mariani. All. Sebastianutti.
BOGLIASCO BENE: Pellegrini, Azzarini, Brambilla, Gavazzi 2, Congiu, Bianchi 1, Guidi 1, Tamburini, Greco, Prian, Puccio 1, Ferreo, A. Caliogna. All. Guidaldi.
Arbitri: C. Taccini e M. Calabrò
Note: parziali 1-0, 1-1, 2-2, 2-2. Usciti per limite di falli Cannella (L) e Guidi (B) nel quarto tempo. Superiorità numeriche: Lazio 0/11 + un rigore fallito da Cannella nel primo tempo, Bogliasco 1/11.

CRONACA – Roma: perquisizioni in Campidoglio e nella sede della Metro C, 13 indagati tra cui Improta e Incalza

Ieri mattina la Finanza ha effettuato delle perquisizioni in Campidoglio e nella sede di Metro C spa, il contraente che sta realizzando la linea più costosa d’Europa. Il blitz, deciso dal pm Erminio Amelio, titolare dell’indagine, ha portato gli uomini delle forze dell’ordine ad acquisire documenti sugli appalti che potrebbero rivelarsi utili all’inchiesta sulla lievitazione dei costi, le procedure e i tempi di consegna della terza linea metropolitana.

320 milioni di fondi pubblici gettati al vento. Truffa aggravata ai danni di enti pubblici: è questo il reato contestato a tredici indagati, tra cui ci sono anche l’ex assessore alla Mobilità Guido Improta (facente parte della giunta di Marino) ed Ercole Incalza, ex dirigente del ministero delle Infrastrutture.

L’accusa riguarda due versamenti a Metro C ritenuti non dovuti. Il primo, effettuato il 3 gennaio 2014, il contraente ha ottenuto 230 milioni ma, secondo la Finanza, ha tratto in inganno sia i finanziatori dell’opera (Stato, Regione Lazio e Campidoglio) sia il Cipe, che ne ha autorizzato il pagamento. L’altro, è del 1° agosto dello stesso anno, riguardante un pagamento di 90 milioni per la prima fase funzionale dei lavori ma, anche in questo caso, gli investigatori pensano che la somma non dovesse essere versata dato che è frutto di una transazione fuorilegge.

Queste le altre persone indagate: per Metro C il presidente del cda Franco Cristini, l’ad Filippo Stinellis, il dg Francesco Maria Rotundi e il direttore dei lavori Enrico Molinari, scelto per sostituire il suo predecessore, Stefano Perotti, arrestato a marzo 2015 con Incalza. Per Roma Metropolitane, società al 100% del Comune, i consiglieri di amministrazione Massimo Palombi, Andrea Laudato e Massimo Nardi, il direttore tecnico Luigi Napoli e i responsabili unici del procedimento Giovanni Simonacci e Andrea Sciotti.

L’inchiesta della procura però non è l’unica aperta sulla metro C. Infatti anche la Corte dei Conti, che già nel 2012 mise in discussione i «costi inaccettabili, quasi triplicati per l’esecuzione di questa importante arteria sotterranea», sta indagando. Inoltre un anno fa fu l’Anac, l’Autorità anticorruzione guidata da Raffaele Cantone, a preparare un dossier sui ritardi e sugli sprechi: i costi d’investimento aumentati di 700 milioni a fronte di «un ridimensionamento del progetto»; 45 varianti, molte introdotte dopo i rilievi archeologici, senza «adeguate indagini preventive»; 65 milioni versati dopo un arbitrato alle imprese per attività in realtà «già ricomprese» nel contratto iniziale; «mancanza di trasparenza ed efficienza» e, ancora, irragionevoli «vantaggi riconosciuti al contraente generale dell’opera».

La metro C, che parte da Centocelle-Pantano, alla periferia est della Capitale, per ora arriva a San Giovanni. Per costruire tre chilometri, raggiungendo il Colosseo, il consorzio di imprese che cura i lavori ha annunciato che per la realizzazione ci vorranno 84 mesi, addirittura sette anni. Dopodiché ancora non si sa se il progetto continuerà fino a piazza Venezia e resta ancor più pura utopia raggiungere piazzale Clodio, il capolinea previsto sin dall’inizio. Per ora il Campidoglio, visti gli enormi costi, non ci pensa proprio. In campagna elettorale, Virginia Raggi, non ancora sindaca, aveva già fatto presente che dopo la stazione Colosseo si sarebbe resa necessaria «una riflessione». E per ora non ha di certo cambiato idea.

Lotito promette ai tifosi della Salernitana: “Se saliamo in serie A vendo la società”

Mentre a Roma regna il caos, Claudio Lotito cerca di riconquistare terreno coi tifosi della Salernitana con un mercato importante testo a rendere la squadra competitiva per la promozione. Ovviamente, il patron capitolino non perde occasione per sottolineare il suo operato: “Mi sembra che stiamo allestendo una squadra competitiva, no? Munari, Rosina e altri calciatori rientrano nei nostri programmi, la certezza è che abbiamo deciso di alzare l’asticella e di regalare e regalarci un campionato di soddisfazioni, totalmente diverso da quello precedente. Abbiamo trattenuto Odjer investendo tanti tanti soldi, questo è un segnale di programmazione seria”.

Queste le sue parole a Telecolore. Quando poi gli chiedono del discorso multiproprietà che gli vieta di avere due squadre nella stessa categoria, Lotito fa una promessa: “La gente deve avere fiducia, non capisco che senso abbia parlare del problema della multiproprietà: arriviamo in serie A, poi ci porremo il problema. A quel punto cederò la società, intanto mi impegno ad allestire un organico altamente competitivo e che possa raggiungere traguardi importantissimi: posso svelare che abbiamo istituito il premio play off per alcuni calciatori, è previsto nei contratti che abbiamo stipulato. Siamo una società autonoma, possiamo ambire da subito alla massima categoria”.

CALCIOMERCATO – Ds Inter, Ausilio: “Mai fatto offerte alla Lazio per Candreva”

Il direttore sportivo nerazzurro Piero Ausilio ha risposto alle domande dei giornalisti nella sala stampa del centro sportivo di Riscone di Brunico. Tra queste, ha risposto anche alla domanda inerente Antonio Candreva: “Non abbiamo mai presentato offerte, è un giocatore che non si discute tecnicamente ma ci sono anche altri parametri da valutare”. Per il numero 87 della Lazio si avvicina sempre più l’ipotesi Napoli, con la speranza di un’offerta del Chelsea.

Fabrizio Piepoli

Conte mette paura a Terry & co.: “Sarà il ritiro più duro della vostra vita”

Inizia finalmente l’avventura inglese di Antonio Conte. L’ex ct della nazionale italiana ha una gran voglia di iniziare e non vede l’ora di imporre il suo credo a Terry e compagni: Forza, onore e cuore. E in Inghilterra non vedono l’ora di vedere all’opera il capopopolo italiano, autore del miracolo azzurro nella vittoria contro la Spagna nella battaglia di Euro 2016.

“Sarà la preseason più dura della vostra vita”. Per la serie serie, “al mio segnale scatenate l’inferno”. Così si è presentato a Londra Antonio Conte, presente nel centro sportivo di Cobham per l’inizio della nuova avventura alla guida del Chelsea dopo una settimana di riposo post-Europeo. Del resto i metodi di Conte sono ben noti ormai a tutti fin dai tempi della Juventus e i frutti, vedasi l’ottimo Europeo dell’Italia sul piano fisico, ne hanno dimostrato l’efficacia. Il tecnico pugliese ha voluto subito fare chiarezza e ha colpito i media britannici per la sua grinta. Nello staff tecnico dovrebbe esserci anche Carlo Cudicini come preparatore dei portieri. Conte ha assistito ai test fisici a cui sono stati sottoposti i giocatori presenti, tra cui Terry, Ivanovic, Diego Costa, Oscar e Matic. Antonio, per il momento, non disporrà di tutta la rosa, questo perché i rispettivi nazionali del Chelsea avranno un meritato periodo di vacanze. Il Chelsea proseguirà il ritiro in Austria dove giocherà due amichevoli. E il mercato? Per ora a Conte, come donativo, è stato regalato solo l’attaccante belga Michy Batshuay. Ma Antonio freme, in attesa di riabbracciare il suo pupillo Alvaro Morata, conteso tra Real Madrid e Chelsea.

 

Prce: “Noi giovani abbiamo la qualità per stare qui. Dimostreremo di essere da Lazio”

Prima doppia seduta sotto le bellissime Tre Cime di Lavaredo, il tutto sotto gli occhi attenti di mister Inzaghi e il suo gruppo. Gruppo che, tra assenti per ferie post nazionali, tra “ritardatari” e mancati acquisti, è ricco di giovani che hanno tanta voglia di mettersi in mostra. Tra questi anche Franjo Prce, intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3 FM. Ecco le sue parole:

L’anno scorso è stato per me un buon anno, ho trascorso sei mesi alla Lazio e poi sono andato a Salerno, purtroppo l’infortunio non mi ha permesso di giocare tanto. Ora sto bene, ho fatto tutte le cure e sto seguendo un programma di esercizi, voglio tornare in forma. Mi piace giocare con il tempo così, la palla va più veloce. Con i compagni mi trovo bene, già li conosco e non ci sono problemi. Quando si gioca con il campo stretto si deve pensare più velocemente, prima di prendere la palla devi già sapere dove devi darla e poi ci sono tanti duelli e tante cose da imparare. Conosco tanti ragazzi, abbiamo giocato insieme in Primavera e mi piace vederli qui in ritiro con la prima squadra. Tutti hanno la qualità per stare qui e ora possono dimostrare che possono giocare alla Lazio. La Croazia ha giocatori giovani e di talento, in questo Europeo è mancata la fortuna. Contro il Portogallo meritavamo di vincere, ma poi il Portogallo ha vinto questa competizione. Vargic è stato il terzo portiere della Croazia a EURO2016, ma non lo conosco tanto bene perché c’è tanta differenza di età e poi lui è cresciuto dall’altra parte della Croazia. Sto in camera con Javorcic che è arrivato dallo Spalato, è un bravo ragazzo a cui piace lavorare, è per lui una bella esperienza quella di stare qui ad Auronzo ed io lo aiuto molto, sono come un fratello maggiore”.

Ecco il comunicato della Curva Nord!

AGGIORNAMENTO 21.15 – È arrivato con largo anticipo rispetto a quanto detto oggi a Radiosei il comunicato da parte della Curva Nord. Come vi abbiamo già anticipato, cambia il luogo della protesta di giovedì. Non più piazza del Campidoglio, ma via 4 Novembre. Di seguito il comunicato: “La Curva Nord prende atto della volontà dei tifosi laziali di scendere in piazza e aderisce in pieno alla manifestazione di dissenso nei confronti della società, fissata giovedì 14 luglio in via 4 Novembre n°119 (a circa 300 metri dal Campidoglio), sotto la Prefettura. Una sorta di spontaneismo laziale che la parte più calda della tifoseria ha apprezzato. Ben venga questa iniziativa e invitiamo così tutto il popolo biancoceleste ad essere presente. Per dimostrare anche alle istituzioni che la situazione che sta vivendo il tifoso biancoceleste, a partire dalla società e per finire con le vetrate che hanno diviso la nostra curva, non è più sostenibile. Se la curva non sarà più la nostra casa dove poter tifare e contestare allora le strade torneranno ad essere il luogo d’incontro dei tifosi laziali… Avanti spontaneismo biancoazzurro”.

Il clima intorno alla Lazio è a dir poco torrido. La società probabilmente ha cagionato quella goccia che ha fatto traboccare il vaso, un vaso riempito goccia dopo goccia in 12 lunghi anni. I tifosi dicono: Basta! E lo ribadiranno nella protesta programmata per il 14 luglio in Campidoglio dalla Curva Nord. Proprio della protesta si è parlato nella trasmissione “La Voce della Nord” in onda su Radiosei, in cui un esponente della Curva ha specificato che la protesta non si terrà proprio nella Piazza del Campidoglio. Questo a causa di un divieto del neo Sindaco Virginia Raggi di fare manifestazioni nella piazza. Quindi per evitare ulteriori sanzioni e daspo la protesta si svolgerà in una location adiacente dove si affronterà anche il tema delle barriere. Domani dopo le ore 12 sarà emesso un comunicato ufficiale della Curva Nord dove verranno indicati tutte le informazioni necessarie. L’intento è quello di  dare voce al popolo laziale per manifestare il proprio dissenso e cercare di uscire da una situazione esasperante e catastrofica.

Rodrigo Caio, il San Paolo cade dalle nuvole: “Non abbiamo ricevuto nessuna proposta”

Intorno all’ambiente Lazio ormai regna il caos. La società dovrebbe cominciare a dare qualche segnale di assestamento se vuole evitare che la situazione degeneri. A cominciare dal mercato: trattative avviate, smentite, vicine alla firma poi saltate poi di nuovo alla chiusura…ormai non s bene può più. Ennesimo episodio della serie è la trattativa per Rodrigo Caio, una di quelle trattative che Tare ha dichiarato essere vicino alla chiusura anche se prima bisognava attendere che il ragazzo finisse di giocare la Libertadores e le Olimpiadi di cui è il capitano.

Dal Brasile però non filtra ottimismo, anzi. Il direttore esecutivo del San Paolo Gustavo Vieira de Oliveira nega qualsiasi tipo di mediazione: “Non ho ricevuto nessuna proposta – riporta Gazetaesportiva.net – spesso le trattative diventano pubbliche e l’interesse esce prima di iniziare un negoziato”. Classico gioco delle parti per non creare malumori in vista della delicata sfida di ritorno in Libertadores? (Ricordiamo che il San Paolo deve rimontare un 2-0 subito in casa). Probabilmente si, però sono parole che adesso i tifosi biancocelesti fanno veramente fatica a sopportare. Sono stanchi di vedere un mercato fermo, servono colpi per rinforzare la rosa e ridare un po’ d’animo alla piazza.

Oddi: “Ormai siamo dilettanti allo sbaraglio”. Poi attacca Keita, Anderson e…

L’ex difensore biancoceleste Giancarlo Oddi è intervenuto a “9 Gennaio 1900” su Radiosei per parlare del momento a dir poco difficile della Lazio:

Ogni giorno è diventata una cosa incredibile, ogni giorno c’è qualcosa che fa fare figuracce a questa società e non è bello. Ci prendono tutti in giro, anzi non ci prendono proprio in considerazione come se fossimo dilettanti allo sbaraglio e questo mi da fastidio. Addirittura un ragazzo di 21 anni che deve ringraziare la Lazio e è diventato giocatore si permette di dire che non c’è programmazione se lo dice vuol dire che è vero. Siamo in mano a persone che non sa programmare calcio“. Questo giocatore deve assumersi le sue responsabilità, un professionista non fa così: “Io credo che sia giusto che il presidente si comporti come tale. Un ragazzo di 21 anni che si permette di fare così non esiste e se glie la fanno passare liscia allora vuol dire che ha ragione lui nel dire che non c’è programmazione. Non che ci fosse bisogno della sua conferma, lo sapevamo già  però questo ti dice che in questo omento c’è il caos totale. L’allenatore non si presenta un giocatore giovane non si presenta un altro vuole andare alle olimpiadi anche se la società dice no. Purtroppo queste cose sono accadute e siamo sulla bocca di tutti. Gli errori li fanno tutti però qui non c’è più rispetto di nulla, della società dei dirigenti, addirittura sto ragazzo si permette di dire non c’è programmazione lui che è nato qua, è stato coccolato, anche quando ha fatto impicci e chissà quante cose non sappiamo e che ha continuato a fare, sono disgustato di sentire queste cose dai giocatori, come si permettono? Anche Felipe (Anderson n.d.r) non me lo sarei mai aspettato, è un timido, addirittura lui che non ha carattere si permette di dire che va alle olimpiadi anche se la società non vuole, ma ci rendiamo conto è grave che queste cose le dicono dei giovani uno di 21 e uno di 23 c’è anarchia completa in società ed è gravissimo. Biglia dice “dopo le vacanze decido il mio futuro”, ma stiamo scherzando?  E a questo gli abbiamo fatto fare il capitano?“. Il mancato arrivo di Bielsa ha aperto il vaso di Pandora “Molti dicevano che Bielsa non sarebbe venuto nonostante avesse firmato e infatti è stato così, hanno avuto ragione, parlo di tifosi non di gente che lavora nel calcio. I tifosi ne sanno più di noi perché parlano per amore, capiscono prima degli altri che succede e non se ne può più. Come se ne viene fuori? Prendi 4-5 giocatori forti ma dopo questi fatti come fai a prendere i giocatori forti. 

AURONZO – Inizia il lavoro tattico. Inzaghi punta tutto sul 4-3-3

Sembrava essere una bella giornata di sole quella che attendeva l’allenamento i biancocelesti e invece la seduta pomeridiana si è conclusa sotto una fitta pioggia (diciamo che il clima rappresenta perfettamente il momento Lazio: illusione prima del diluvio).

Dopo un riscaldamento ed un torello iniziale, Inzaghi ha disposto i giocatori in campo: due squadre impostate 4-3-3 per un esercizio di possesso palla, azioni d’attacco e di difesa con cambi di fronte repentini. Alla fine della sessione le stesse squadre si sono poi affrontate in una partitella in famiglia a campo ridotto. Il primo gol della stagione lo ha segnato Ravel Morrison con un preciso rasoterra sul quale Berisha non ha potuto nulla. De Vrij è rimasto in palestra, svolgerà un lavoro differenziato per quasi tutto il ritiro. Inzaghi ha a disposizione soltanto Mauricio, Hoedt e il giovane Prce (Gentiletti e Bisevac non sono stati convocati) per le prime prove tattiche stagionali. Attimi di preoccupazione per Cataldi, rimasto a terra dopo un duro scontro di gioco. Il classe ’94 poco dopo ha rassicurato tutti e ha proseguito l’allenamento con una vistosa fasciatura alla tibia. La ripresa é fissata per domani mattina alle 10.

Queste le due formazioni:

Lazio blu: Basta, Mauricio, Prce, Radu; Milinkovic, Cataldi, Morrison; Javorcic, Djordjevic e Oikonomidis.

Lazio verde: Patric, Farris (vice di Inzaghi ndr), Hoedt, Germoni; Murgia, Onazi, Lulic; Lombardi, Palombi e Kishna.

Di Ravel Morrison il primo gol del ritiro, poi doppietta di Onazi, altra marcatura di Morrison e a chiudere bolide di Milinkovic-Savic.

 

Queste le amichevoli della Lazio nel ritiro di Auronzo

Questo il programma delle amichevoli della squadra biancoceleste nel ritiro di Auronzo di Cadore:

– 13 luglio 2016, ore 17:00 Lazio-Auronzo stadio Zandegiacomo, Auronzo di Cadore (BL)

– 17 luglio 2016, ore 17:00 Lazio-Iberos CF (SPA) stadio Zandegiacomo, Auronzo di Cadore (BL)

– 20 luglio 2016, ore 17:00 Lazio-Padova stadio Zandegiacomo, Auronzo di Cadore (BL)

– 23 luglio 2016, ore 16:00 Lazio-Spal stadio Zandegiacomo, Auronzo di Cadore (BL) – Trofeo Tre Cime di Lavaredo

Federsupporter – Esposti alla Covisoc e alla Consob per i fondi neri

Federsuppoter ha presentato degli esposti, fra cui uno alla Covisoc e alla Consob, in merito alla sentenza del Tribunale federale nazionale che ha condannato Zauri a 2 anni e la Lazio ad una multa di 30mila euro.

Questo il testo a firma Alfredo Parisi:

Quale è quel sistema che vive tra scommesse e fondi neri, tra riciclaggio ed evasione fiscale, che dimentica di agire per la tutela dei propri diritti, che modifica le norme che possono danneggiare coloro che gestiscono il sistema stesso ?
Ma è facile : il sistema calcio !

La recente decisione del Tribunale Federale Nazionale, che ha condannato il calciatore Zauri e la SS Lazio spa, lascia interdetti per la drammaticità della chiarezza espositiva degli illeciti e delle responsabilità contestati ma, soprattutto, per le perplessità e il conseguente stupore dello stesso Tribunale Federale nel constatare l’atteggiamento della Procura.
Perché si persegue il soggetto utilizzatore dei fondi neri ricevuti ed accreditati sul suo conto off-shore e non anche il soggetto che quei fondi ha messo a sua disposizione?
C’è da chiedersi se si è di fronte a un nuovo tipo di reato che colpisce solo una parte di un rapporto contrattuale illegale o se semplicemente perché così è il sistema calcio.
Già di per sé questa anomalia (ma è poi davvero una anomalia o non è forse un altro aspetto della famosa autonomia del sistema sportivo?) lascia perplessi.
Ma è la ricostruzione della fattispecie effettuata dal Tribunale Federale Nazionale e le plurime violazioni di norme sportive, civili, amministrative, fiscali che stupisce.
Ma allora cosa deve ancora accadere nel nostro calcio perché il sistema dei controlli sia sottratto agli stessi controllati, per avere un minimo di credibilità ed efficacia, come auspicato da oltre dieci anni dall’allora Presidente della Consob , Lamberto Cardia, e, più recentemente (2012), dal Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, Raffaele Cantone ?
Un coro al quale si è aggiunto da oltre 6 anni Federsupporter che in più riprese ha interessato al riguardo, ma invano, tutte le Istituzioni sportive e statali.
L’allegata disamina del provvedimento del Tribunale Federale Nazionale predisposta dall’Avv. Rossetti espone, con chiarezza e richiami normativi, quello che la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano, che ha concluso il 1 ottobre 2014 le indagini nei confronti di Zauri, ha definito come un articolato sistema posto in essere mediante la costituzione di una serie di società estere al solo scopo di emettere fatture per operazioni inesistenti, utilizzate per effettuare trasferimenti di denaro all’estero.
Inchiesta dell’Autorità milanese i cui atti, secondo quanto riportato da www. ilfatto quotidiano.it (17 settembre 2012), erano poi stati inviati al procuratore federale della FIGC Stefano Palazzi per l’adozione di eventuali sanzioni nell’ambito della giustizia sportiva”.

Alfredo Parisi

 

Pulici: “Situazione incredibile. L’errore nasce sempre a monte”

Per parlare del particolare momento che sta attraversando la società biancoceleste è intervenuto ai microfoni di “I Laziali Sono Qua” l’ex Felice Pulici.

Queste le sue parole: “L’importante sarà capire come si sia potuti arrivare in un momento fondamentale come può essere l’inizio di una nuova stagione in una situazione simile. Il fallimento della stagione scorsa è stato dovuto soprattutto alla cattiva partenza. Ritrovarsi in queste condizioni è poco incoraggiante. Ora si riparte con Inzaghi, ma non può essere considerato un elemento di continuità data la sua scarsa esperienza”.

Anderson, Onazi, Keita, tutti casi particolari: “Spetta alla società mettere i giocatori in grado di esprimersi al meglio puntando sul senso di appartenenza alla società. Per Felipe partecipare alle Olimpiadi per rappresentare il suo paese a Rio è una occasione irripetibile. E’ la società che magari deve studiare una preparazione che gli possa permettere di far bene alle Olimpiadi e mantenere la forma saltando una partita soltanto. Inoltre avrebbe potuto essere un aspetto psicologico importante per permettergli di dare il massimo anche per la nostra causa”.

Il clamoroso gesto dei giornalisti presenti alla conferenza stampa di Lotito rappresenta un punto di non ritorno? “Il fatto che la stampa, anche se non tutta, finalmente ha deciso di comportarsi diversamente dal solito è sicuramente un aspetto interessante. Penso che Lotito conoscesse da tempo la situazione che si stava creando, per questo credo abbia fatto intervenire prima l’avvocato Gentile e Tare per permettere un contraddittorio senza esporsi personalmente per poi prendersi l’ultima parola. Credo sia stata una prova di forza, ha solo voluto rivendicare che è lui e solo lui a gestire il club anche a costo di ritrovarsi con lo stadio vuoto. Ma sono mosse che rischiano di portare ad una frattura insanabile”.

Sul caso Bielsa: “I segnali c’erano tutti, la stampa aveva riportato le perplessità del nuovo tecnico quindi il presidente ne era consapevole prima di sabato. Bisognava prendere almeno due rinforzi prima del ritiro anche se ne erano stati richiesti quattro: ma tra il tentare e non riuscire e il restare immobili c’è differenza. Oggi ci si dice che Lotito e Bielsa si sono incontrati solo una volta, ciò dimostra come sia stata gestita la trattativa. Lotito avrebbe dovuto essere più presente nella questione Bielsa, invece di pensare alla Nazionale e agli Europei. E’ stato ritenuto più importante spiattellare al mondo di voler portare Bielsa a Roma che la reale volontà di farlo. Ora il rischio è che i giocatori tentino di sfruttare la situazione per dichiarare che vogliono cambiare squadra. E’ chiaro che ora dipenderà tutto dal mercato che verrà fatto, anche per convincere i giocatori nell’operato societario ma è ovvio che se per acquistare bisognerà attendere i soldi della cessione di Candreva si perderà altro tempo”.

Su Inzaghi: “Doveva andare alla Salernitana, ma stranamente il suo passaggio non era stato  ufficializzato. Questo fa capire quanti dubbi c’erano sull’arrivo di Bielsa. Come del resto è strano che il primo luglio, quando è stato depositato il contratto, il tecnico argentino non sia stato annunciato. La Borsa doveva venire a sapere dell’operazione solo una volta che tutto era concluso. Invece qualcuno sapeva e ha temporeggiato. Sono problemi che nascono dalla fatto che comanda una sola persona e dalla mancanza di voglia di strutturare la società su più livelli. Componenti fondamentali per evitare i problemi perché una presenza saggia e capace di conoscere l’ambiente potrebbe portare alla prevenzione di alcuni errori”.

Lo sfogo di Plastino a Sky: “Fate qualcosa per la Lazio. C’è bisogno di un cambiamento per non morire!”

Il caso Bielsa ha provocato degli effetti disastrosi nel mondo Lazio. Non si è ben capito chi ha ragione e chi torto nella questione, fatto sto che i tifosi non hanno digerito l’ennesima figuraccia della società. Specie dopo la conferenza stampa di Lotito che ha gettato altra benzina sul fuoco, tanto da spingere i giornalisti presenti quel giorno a Formello ad abbandonare la sala stampa. L’ambiente biancoceleste è una pentola a pressione che sta per esplodere.

Non ce l’ha fatta a trattenersi Michele Plastino stamattina a Sky e inopinatamente è scoppiato durante la trasmissione: “Ti posso chiedere una cortesia al volo? Me lo devi permettere – ha detto il giornalista romano al collega Leo di Bello -, perché sono sommerso da tutti i twitter etc. Voglio fare un augurio ad una tifoseria che è quella laziale, che in questo momento è veramente disperata, sperando che vengano momenti migliori. Ti chiedo scusa (Leo, ndr), non l’ho mai fatto, ma se vedessi il mio cellulare, capiresti. Voglio fare solo un augurio. Fate qualcosa. Perché questo è un momento difficile in cui l’episodio Bielsa ha segnato il tifoso laziale. Non entro nelle questioni veramente particolari e personali, però ti posso fare la fotografia del momento, e se lo chiedi a chi è in ritiro per la Lazio, te lo può certamente confermare. Non si legge mai un pizzico di umiltà da parte della società. Capito? Io credo che tutto questo abbia bisogno di un sostegno. Che cambi qualcosa, altrimenti non c’è più la Lazio”. Uno sfogo certamente venuto dal cuore, che sintetizza il pensiero del popolo laziale.

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Fabrizio Piepoli

Foglia: “Benincasa era il papà dell’aquila stilizzata, negli anni ’80…”

Per parlare di Cesare Benincasa, il papà dell’aquila stilizzata, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio l’autore del libro “Il Cielo come Maglia”, Emiliano Foglia:

“Una notizia molto triste, ho conosciuto Cesare anni fa quando ebbi l’idea di fare un libro tributo alla maglia bandiera. Mi raccontò tutto il progetto dell’aquila stilizzata, l’idea del presidente Casoni che voleva un marchio che potesse dare un’impronta dopo anni negativi. Era un uomo di comunicazione, aveva creato un’azienda che creava marchi alle società, marchi molto belli che vennero riveduti in forma di stilizzazione, che negli anni 80 la faceva da padrona nella grafica. Così nacque la nostra bellissima aquila stilizzata, un marchio che tutto il mondo ci invidia, un logo futuristico per quei tempi ma che ancora oggi è di una bellezza incredibile. Il marchio venne pensato con le ali protese proprio per abbracciare tutto il mondo Lazio. A quei tempi vedere un marchio così aggressivo generò scalpore, invece è un marchio che amiamo tutti. Rivederla in quel Lazio-Milan è stato spettacolare”.

A breve l’incontro decisivo per la candidatura alle Olimpiadi di Roma 2024

Il vicesindaco di Roma con delega allo sport, Daniele Frongia, presente ad Ostia all’inaugurazione della pista di atletica leggera presso lo stadio “Pasquale Giannattasio”, realizzata nell’ambito del progetto Sport e Periferie istituito dal Governo in collaborazione con il Coni, ha confermato la posizione del nuovo sindaco Raggi e del comune della possibilità di una candidatura alle Olimpadi del 2024.

Queste le sue parole: “A breve avremo un incontro con Malagò, il presidente del Coni. La nostra posizione è sempre la stessa. Andremo avanti sull’analisi, ma non è questo il contesto giusto per parlarne. E’ una giornata di festa, ci troviamo in un municipio sciolto per Mafia e stiamo restituendo alla cittadinanza una bellissima pista, storica, non solo per gli atleti, ma per tutte le famiglie”.

La posizione della Sindaca romana ormai è nota: sono altre le priorità della città rispetto ai Giochi. Malagò tenterà di tutto per convincere il Comune, e chi lo gestisce, che è giusto andare avanti con il sogno olimpico, così come è giusto pensare anche al quotidiano. Anche il Governo ha rotto il silenzio sui Giochi, schierandosi apertamente al fianco di Malagò ed è pronto a dare battaglia.

Queste le parole del sottosegretario con delega allo sport, Luca Lotti, anche lui presente alla manifestazione: “Credo che ci siano ancora speranze per la buona riuscita della candidatura di Roma ai Giochi del 2024. Come governo siamo al fianco del presidente Malagò e supporteremo tutte le attività che servono per avere le carte in regola”.

La candidatura quindi è ancora possibile ma sarà difficile. Malagò, dal canto suo, anche oggi ha usato parole equilibrate: “Il dossier non è la Bibbia si può modificare” ha precisato Malagò. Ma il Villaggio Olimpico deve essere fatto a Tor Vergata. Nel contempo, però, chiude sulla possibilità di fare un referendum per sentire come la pensino i cittadini romani: “Non siamo contro il referendum sulle Olimpiadi, ma andava fatto prima. Per un fattore tecnico il referendum non può essere fatto prima del primo semestre del 2017, ma con il voto a settembre 2017 significa dire che la candidatura non può andare avanti”.

La Curva si mobilita: giovedì manifestazione davanti al Campidoglio

La Lazio è una bomba ad orologeria pronta ad esplodere: il gran rifiuto di Bielsa, i casi Keita e Felipe Anderson, le prime contestazioni dei pochi tifosi presenti ad Auronzo di Cadore. Il clima intorno alla società è molto pesante e il malumore dei tifosi non accenna a diminuire.

La Curva Nord si mobilita, torna in piazza, scende di nuovo compatta ed unita nella protesta contro i vertici societari ed una gestione Lotito sciagurata. E lo fa in  grande stile. I tifosi laziali hanno infatti organizzato una manifestazione di protesta per giovedì 14 Luglio, alle ore 18, davanti al Campidoglio. Un segnale forte che fa capire quanto la pazienza dei sostenitori biancocelesti sia veramente giunta alla fine.

Di seguito il comunicato della Curva Nord:

“Il ticchettio era sempre più forte, più nitido, più pesante… Finalmente la sveglia è suonata. Laziali, non ci sono più minuti da perdere, abbiamo l’obbligo morale di difendere i nostri colori. Troppe volte per il bene della nostra Aquila abbiamo creduto a parole che non lasciavano mai spazio ai fatti, ora, dopo bene 12 anni siamo stufi delle vane promesse propinate da un ladro di polli e dal suo fedele cagnolino. Giovedì 14 luglio alle ore 18:00 i Laziali saranno in piazza, a manifestare lo sdegno nei confronti di questa gestione che sta ottenendo l’unico effetto di metterci gli uni contro gli altri in un goffo tentativo di “divide et impera”. Non ci divideranno mai, non lo hanno fatto nemmeno con le barriere, per quanto potranno provarci otterranno soltanto di unirci ancora di più. Non si può mancare, è il tempo in cui le parole non bastano più, è il tempo dei tifosi della S.S. Lazio 1900