“La S.S. Lazio comunica che il giocatore Santiago Gentiletti è stato ceduto a titolo definitivo al Genoa CFC”, con questo annuncio la società biancoceleste ha ufficializzato la cessione del centrale argentino venduto per una cifra di poco superiore ai 500mila euro. Arrivato nell’estate del 2014, il giocatore è stato sfortunato infortunandosi alla seconda uscita contro il Genoa. Tornato in campo 6 mesi dopo sempre al Ferraris ma questa volta contro la Sampdoria ha realizzato il suo primo e unico gol in serie A. Tuttavia non si è mai completamente ristabilito dall’infortunio e la scorsa stagione ha visto il campo in poche occasioni. Bielsa aveva chiesto la sua cessione ed è stato accontentato, nonostante il tecnico argentino non sia più arrivato alla Lazio.
CALCIOMERCATO – Rodrigo Caio: novità dopo le Olimpiadi
La Lazio non molla Rodrigo Caio ma la trattativa sembra ancora essere distante dalla conclusione. A quanto riportato dall’emittente radiofonica Equipe Esportiva il trasferimento del difensore avverrà al termine delle prossime Olimpiadi che si svolgeranno a Rio. Il ventitreenne giocatore dovrebbe dare l’addio al club paulista per arrivare, come auspica la dirigenza biancoceleste, proprio nella capitale.
Intanto si puntano anche altri obiettivi: dopo il mancato arrivo di Bielsa, che aveva messo un veto all’arrivo del difensore, torna in evidenza il nome di Jardel, con il quale i biancocelesti hanno riallacciato i contatti.
CALCIOMERCATO – Braafheid si allena in Olanda
Come riportato da Calciomercato.it l’ex difensore della Lazio, Edson Braafheid per un periodo si allenerà con l’FC Utrecht. Il club olandese, nel quale il calciatore ha giocato per quattro stagioni dal 2003 al 2007, ha reso noto che permetterà allo svincolato ex terzino biancoceleste di mantenersi in forma lavorando con il gruppo e forse tale opportunità potrebbe consentirgli poi di venire tesserato.
Caso Cucchi: confermata la sentenza per i cinque medici
La terza corte d’Appello di Roma ha confermato anche nel processo di appello bis l’assoluzione per i cinque medici coinvolti nel decesso di Stefano Cucchi perché il fatto non sussiste. Secondo la corte i dottori che hanno avuto in cura il trentaduenne non c’entrano nulla con la morte del giovane avvenuta il 22 ottobre del 2009 dopo un ricovero di cinque giorni e a una settimana dal suo arresto.
Sul banco degli imputati con l’accusa di concorso in omicidio colposo vi erano il primario del reparto detenuti dell’ospedale Pertini, Aldo Fierro, e i medici Stefania Corbi, Flaminia Bruno, Luigi De Marchis e Silvia Di Carlo. Il 5 giugno 2013 gli imputati erano stati condannati in primo grado ma poi vennero assolti nel primo processo d’appello. La Corte di cassazione, giudicando non sufficienti gli accertamenti e le perizie svolti durante il processo, aveva annullato la sentenza di secondo grado disponendo un nuovo rinvio. E oggi dopo tre ore di camera di consiglio i sanitari sono stati nuovamente assolti. L’accusa nel corso dell’udienza aveva chiesto di ribaltare la sentenza assolutoria di tutti gli imputati e condannarli per omicidio colposo: quattro anni di reclusione al primario, e tre anni e mezzo per gli altri medici, ma la richiesta è stata rigettata. Ora molto probabilmente si arriverà a un nuovo appello presso la Suprema Corte.
Nel frattempo prosegue l’inchiesta bis sulla morte del ragazzo che vede indagati cinque carabinieri. Si è sempre in attesa dell’esito della perizia medico legale che dovrà indicare la sussistenza o meno di un nesso di causalità tra le lesioni subite dal giovane a seguito del pestaggio dopo l’arresto e la sua morte. Secondo la procura di Roma Stefano Cucchi venne pestato dai carabinieri e ci fu una strategia scientifica per ostacolare la corretta ricostruzione dei fatti.
Anche due ex biancocelesti tra i disoccupati in ritiro a Coverciano
Come ogni anno l’AIC, l’Associazione Italiana Calciatori, organizza un ritiro per i giocatori svincolati. Sede del ritiro Coverciano. I tanti calciatori presenti, quest’anno ben 63, avranno così la possibilità di mantenersi in forma in attesa di una sistemazione.
Come riportato da Gazzetta.it tra i giocatori presenti anche due vecchie conoscenze dei tifosi biancocelesti: lo svincolato Stefano Mauri, che ha appena lasciato la Lazio dopo dieci stagioni, e l’ex compagno di squadra Tommaso Rocchi, che ha concluso la sua esperienza ungherese nel Tatabanya.
I giocatori saranno suddivisi in tre squadre guidate da Francesco D’Arrigo, Marco Maestripieri e Attilio Sorbi. Oltre ad allenarsi i calciatori avranno la possibilità di partecipare a un corso che verrà svolto nello stesso periodo per il conseguimento dell’abilitazione ad “Allenatore di base – Uefa B”. Durante il periodo del ritiro verranno anche organizzate delle partite amichevoli: per iniziare prenderanno parte al Memorial Roberto Clagluna di domenica prossima (un triangolare tra le tre Rappresentative), poi seguiranno le sfide con Pontedera, Lucchese, Prato e quella con i detenuti di Rebibbia.
CHAMPIONS LEAGUE – Ecco le date dei sorteggi
Queste le date dei sorteggi della prossima Champions League comunicati dall’UEFA:
Play-off: 5 Agosto 2016
Fase a gironi: 25 Agosto 2016
Ottavi di finale: 12 Dicembre 2016
Quarti di finale: 17 Marzo 2017
Semifinali: 21 Aprile 2017
CALCIOMERCATO – Incontro per Thauvin
A quanto riportato da Radiosei giovedì a Formello è previsto un incontro tra l’entourage di Florian Thauvin e il direttore sportivo Igli Tare.
Il giocatore francese ha già messo al corrente il Newcastle che vorrebbe essere ceduto, cercando in questo modo di spianare di fatto la strada alla Lazio. Nelle scorse settimane la dirigenza biancoceleste ha aumentato i contatti per l’esterno ventitreenne, considerato l’erede di Antonio Candreva. Il Newcastle da una sua eventuale cessione vorrebbe ricavare almeno 15 milioni di euro mentre i biancocelesti puntano a un prestito oneroso.
FOTO – Auronzo si sveglia piena di scritte contro Lotito sui muri
Mattinata movimentata ad Auronzo di Cadore: sono infatti state apposte sui muri della città numerose scritte di contestazione nei confronti del presidente della Lazio, Claudio Lotito.
Come si evince dalle foto, nonostante il clima attorno alla squadra sia di piena serenità, con i giocatori applauditi ed accerchiati per gli autografi, la guerra dei tifosi col patron laziale è ancora apertissima.
Il Kaiserslautern sogna il ritorno di Miroslav Klose
Da Kaiserslautern a…Kaiserslautern, i tedeschi ci provano per Miroslav Klose. I tedeschi vorrebbero riportare in Renania l’attaccante tedesco, nel club in cui ha militato dal 1999 al 2004.
Il CEO del club, che attualmente milita nella Serie B tedesca, intervistato dal canale SWR, non ha nascosto il sogno di riportare il miglior marcatore di tutti i tempi dei Mondiali in Germania: “Sarei folle se non ci provassi. Al momento non posso dire di più. Sono scettico, non credo che Miro Klose voglia giocare in seconda divisione. Ma se riuscissimo a convincerlo faremmo jackpot“.
Radu: “Siamo uniti, sudando per la maglia riconquisteremo l’ambiente”. Poi su Bielsa…
Stefan Radu, una delle colonne portanti e leader della Lazio, è intervenuto ai microfoni di Mediaset Premium per parlare della prossima stagione biancoceleste.
La squadra sta lavorando molto nel ritiro di Auronzo di Cadore: “Stiamo lavorando tanto tutto procede bene. Inzaghi ci fa sudare molto, faremo di tutto per sostenerlo. Non possiamo sbagliare due anni di fila. Bielsa? Non posso parlare di persone che non ho conosciuto”. Il caso Keita sembra essere rientrato: “Presto gli parleremo in privato, la società però sa meglio di noi la vicenda”. Sulla fascia di capitano: “Sono contento di restituirla a Biglia e Candreva. Lucas è l’uomo giusto per portarla”.La Lazio ha bisogno di innesti importanti: “Ho sentito che arriveranno presto, ma intanto noi dobbiamo pensare solo a lavorare”. Molti considerano lo spogliatoio della Lazio una polveriera: “Assolutamente no. Siamo tutti uniti, nessuno comanda, prendiamo le decisioni insieme”. Un pensiero per Felipe Anderson, partito per le Olimpiadi di Rio: “Le Olimpiadi sono importanti, gli auguro di tornare con l’oro. Come gli altri sono andati all’Europeo è giusto che anche lui vada alle Olimpiadi”. La squadra deve riconquistare la fiducia dell’ambiente: “Solo vincendo tutte le partite e sudando per la maglia in ogni gara potremo ricompattare l’ambiente”. Infine sui problemi della scorsa stagione: “Non ha funzionato niente, abbiamo sbagliato tutto. Ora siamo ripartiti da zero cancellando la passata stagione”.
CALCIOMERCATO – Immobile-Lazio, pronta l’offerta!
AGGIORNAMENTO ORE 14: Secondo SportMediaset la Lazio è in procinto di sferrare l’assalto decisivo per portare a Roma Ciro Immobile. Il Siviglia avrebbe infatti abbassato le proprie pretese e l’affare potrebbe chiudersi per 9 milioni di Euro. Per l’attaccante napoletano sarebbe pronto un contratto di 2,2 milioni di Euro a stagione, la stessa cifra percepita nella scorsa stagione da Miroslav Klose. Inzaghi ha deciso, il sostituto del tedesco sarà Ciro Immobile.
La Lazio ripensa a Ciro Immobile. Il club capitolino aveva messo da parte questa ipotesi perché l’attaccante era stato bocciato da Bielsa. Altresì il Siviglia inizialmente voleva recuperare l’investimento fatto due anni fa di 14 mln, una cifra troppo alta per le casse biancocelesti. Tuttavia ad oggi nessuno è disposto a pagare quella cifra per un attaccante che nelle ultime due stagioni ha floppato. Pertanto, secondo il Corriere dello Sport, il club spagnolo ha abbassato le sue richieste a 8 mln. Una cifra che ingolosisce la Lazio che pare abbia riallacciato i contatti col Siviglia. Va sempre considerato però Enner Valencia, che Tare sta trattando da un mese ma continua a trovare ostracismo da parte del West Ham. Impossibile che arrivino tutte e due, un attaccante esclude l’altro, salvo partenza di Djordjevic che però ad oggi non ha mercato.
Lazio, il mercato è Immobile!
E siamo arrivati al 18 luglio… ma in casa Lazio sembra non essere ancora arrivata l’estate. Infatti i numerosi problemi, contestazioni e litigi, hanno portato un clima tempestoso dalle parti di Formello (e Auronzo), facendoci sembrare di essere già in inverno. Ma il caldo sole che ci bacia ci ricorda che siamo nella stagione del mare. Ed è proprio qui che forse si trovano Lotito e Tare visto l’immobilismo in sede di calciomercato. Magari stanno sorseggiando un Sex on The Beach leggendo il Corriere dello Sport. Ma torniamo alla Lazio. Sotto le tre cime di Lavaredo c’è un uomo solo e abbandonato (che pena mi fai) che all’anagrafe fa di nome Simone Inzaghi. È lì che cerca di allenare un’accozzaglia di calciatori tristi, demotivati e senza moglie/fidanzate al seguito. Ah che tortura. Ma si sforzano, o tentano, di allenarsi duramente, di sorridere e sperano che arrivi qualche rinforzo. In questi giorni si parla spesso di Valencia, Jordan Lukaku, Rodrigo Caio ma… non sarebbe meglio se si puntasse su Immobile? Eppur non sembrerebbe così complicato prenderlo, miei cari (per modo di dire eh) Lotito e Tare. Infatti il calciatore è sul mercato; vuole tornare in Italia e non c’è molta concorrenza. Allora fatelo questo benedetto sforzo, lasciando perdere Valencia che ha una media gol peggiore di Djordjevic. Così se ci direte che il mercato della Lazio è Immobile, in questo caso potremmo anche accettarlo.
Ecco la campagna abbonamenti: tutte le info
Inizialmente prevista per il 12 Luglio, dopo 6 giorni è stata finalmente aperta la campagna abbonamenti della Lazio per la prossima stagione 2016/2017. Un ritardo non giustificato e sintomo dell’incertezza che regna in società.
La curiosità di tutti è vedere se e come i tifosi risponderanno, anche se da molti è previsto un vero e proprio flop.
Ecco dunque tutte le info sulla campagna abbonamenti prese direttamente dal sito ufficiale della società biancoceleste:
La campagna abbonamenti stagione 2016/2017 avrà inizio il 18 luglio alle ore 16.00 e terminerà il 31 agosto.
Dal 18 al 31 luglio sarà possibile effettuare la prelazione per i vecchi abbonati. Nello stesso periodo i nuovi abbonati potranno acquistare l’abbonamento sui posti non soggetti a prelazione.
La campagna riprenderà il 1° agosto.
MODALITA’ DI EMISSIONE DELL’ABBONAMENTO
Sarà possibile acquistare la tessera Millenovecento in modalità online attraverso la pagina dedicata del sito www.ticketone.it, seguendo le istruzioni oppure direttamente presso uno dei Lazio Style abilitati (via Calderini, via Prenestina, Parco Leonardo) presentandosi di persona con:
- un valido documento d’identità (passaporto, carta d’identità, carta vidimata oppure tessera sanitaria per gli under 14*)
- una fotocopia del codice fiscale
I possessori della Fidelity Card Millenovecento potranno sottoscrivere l’abbonamento “digitale” presso i Lazio Style 1900 abilitati (via Calderini, via Prenestina, Parco Leonardo), le rivendite Listicket/Ticketone Plus e Listicket/Ticketone, in modalità online (www.ticketone.it), e attraverso il Call Center Ticketone 892.101. L’abbonamento “digitale” sarà caricato direttamente sulla Millenovecento, che rimarrà l’unico titolo di accesso allo stadio, ed al momento della sottoscrizione sarà consegnato un “segnaposto” che servirà per identificare la seduta allo stadio.
I non possessori della Millenovecento potranno acquistare un “Voucher Elettronico” attraverso l’emissione della tessera S.S. Lazio Home Card (completa di foto, cognome e nome del titolare e posto assegnato allo stadio) che diventerà il titolo di accesso allo stadio.
La S.S. Lazio Home Card potrà essere sottoscritta esclusivamente presso i Lazio Style 1900 abilitati (via Calderini, via Prenestina, Parco Leonardo) e i punti speciali Listicket/Ticketone Plus.
Per richiedere la S.S. Lazio Home Card (Voucher Elettronico) è necessario che il titolare presenti obbligatoriamente:
- il modulo di adesione debitamente compilato e firmato
- un valido documento d’identità (passaporto, carta d’identità, carta vidimata oppure tessera sanitaria per gli under 14*)
- una fotocopia leggibile del documento d’identità
- n. 1 foto-tessera
- una fotocopia del codice fiscale
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Mauricio: “Lavoriamo duro per arrivare in alto! De Vrij? Gran calciatore, contento del suo ritorno”
Sulle frequenze di LazioStyleRadio 89.3, direttamente dal ritiro di Auronzo di Cadore, è intervenuto il difensore brasiliano Mauricio, per parlare della prossima stagione che si avvicina a grandi passi.
Mauricio ha sensazioni positive: “Sto bene, sono felice che siamo tornati a lavorare dopo 40 giorni. Sono contento del ritorno ieri di de Vrij, lui è un gran calciatore e un ottimo amico. Spero che faremo bene in questo ritiro e poi in campionato perché vogliamo arrivare più in alto possibile”. Mister Inzaghi è apparso leggermente insoddisfatto della poca concentrazione mostrata dalla squadra nell’allenamento odierno: “Ha ragione. Stiamo dando il 100% dal punto di vista tecnico, ma le gambe ancor non ci sono a pieno. Ma piano piano, allenandoci intensamente, entreremo in forma per fare bene”. L’allenatore in seconda Farris dà sempre indicazioni precise alla squadra: “Sta lavorando per farci correggere gli errori commessi in passato. Lo scorso anno non ho fatto bene, ma sono carico per la prossima. Lui è bravissimo e ci sta aiutando molto”. La nuova stagione si avvicina e la Lazio ha l’obbligo di riscattare la deludente annata passata: “Se lavoriamo bene possiamo fare bene. Poi torneranno Parolo, Candreva e Felipe, poi qualcun altro non lo so (ride, ndr). Con la giusta concentrazione e lavorando con Inzaghi ogni giorno possiamo fare bene”. Felipe Anderson andrà alle Olimpiadi: “Gli ho fatto in bocca al lupo. Se lo è meritato questo traguardo. Spero che faccia bene e che possa tornare con una medaglia”. Riguardo gli obbiettivi personali per la prossima stagione: “Non è andata bene la passata stagione, troppi problemi personali. Adesso ho la testa giusta e spero di fare bene in questo precampionato e poi per tutta la stagione“. Poi su Inzaghi ed il suo staff: “Lavoriamo per noi e per loro. È il loro secondo anno con noi e vogliamo fare bene anche per tutti loro“. Infine sul ritorno del leader difensivo Stefan De Vrij: “Lo scorso anno non ci ho mai giocato. Da quando sono arrivato sto sempre con lui dentro e fuori dal campo e questo aiuta in partita. Lui è un bravissimo difensore e, anche se è più giovane di me, sto imparando tantissimo al suo fianco. Spero di giocare al suo fianco in questa stagione e di fare bene insieme”.
AURONZO DAY 8 – Il report della seduta mattutina: confronto Inzaghi-Keita
È iniziato questa mattina l’ottavo giorno di lavoro in quel di Auronzo di Cadore per la Lazio di Simone Inzaghi. Il programma, per la seduta mattutina, ha previsto passaggi ad un tocco e finalizzazione verso la porta al raggiungimento dei 10 tocchi. Mister Inzaghi ha sollecitato i suoi ragazzi soprattutto sulla fase realizzativa, i cui risultati finora hanno tutt’altro che soddisfatto il tecnico piacentino. Assenti Morrison, de Vrij, Lombardi e Kishna che hanno svolto lavoro differenziato in palestra. Kishna è stato impegnato anche sulla sabbia adiacente al campo.
Da segnalare, al termine dell’allenamento, un colloquio tra Inzaghi e Keita: un confronto a bordocampo durato circa 15 minuti, in cui i due, ai quali si è unito in un secondo momento anche il vice Farris, si sono scambiati le rispettive opinioni su questi primi giorni di ritiro. Il gruppo si ritroverà allo Zandegiacomo oggi pomeriggio alle 17,30 per la sessione pomeridiana.
Germoni, l’ag: “Il ritiro con i big è un sogno per lui. Il futuro? Dipende da…”
Nonostante la giovanissima età (è un classe 1997), il talento certo non gli manca. Ciò che però è ancora incerto per Luca Germoni è il futuro, al momento in bilico tra la casacca della Lazio e la ricerca di nuova fortuna altrove. A proposito di ciò e dell’esperienza del ragazzo con i ‘big’ biancocelesti in quel di Auronzo di Cadore, ai microfoni di ‘Gianlucadimarzio.com’ è intervenuto l’agente del giocatore, Danilo Caravello:
“Inzaghi lo stima molto, specie dopo avergli cambiato ruolo: all’inizio giocava in mezzo, poi il mister l’ha spostato in difesa, come terzino. Un ruolo in cui si è imposto, arrivando anche in Nazionale, e dove ancora oggi continua a giocare. È un ragazzo davvero umile, sa che la strada è lunga e che bisogna lavorare molto. Si sta impegnando al massimo per cercare di capire i segreti che può avere la Serie A. Lui, come altri, in particolare cerca di capire i segreti dai pari ruolo. Per lui è un sogno essere ad Auronzo: ha svolto tutta la trafila nelle giovanili, gioca nella squadra di cui è tifoso. Stare coi grandi è un’ esperienza incredibile. Si fa voler bene da tutti, ha un bel rapporto anche coi più grandi. Con la squadra si trova bene. Futuro? Vediamo, dipende anche dai giocatori che arriveranno. Penso che i giovani abbiano bisogno di giocare il più possibile, soprattutto per crescere. Vediamo cosa accadrà”.
FLOP 10 DI LOTITO – Tutte le figuracce pre-Bielsa del patron della Lazio
La questione Bielsa ha causato un vero e proprio terremoto in casa Lazio o per citare Federsupporter “una rivoluzione”. Il popolo laziale è stufo di quasi 12 anni di figuracce e litigi che il presidente Lotito ha collezionato nell’arco della sua gestione societaria.
Bielsa non è che l’ultimo di una serie di flop che hanno messo in cattiva luce la Lazio agli occhi di tutto il mondo. Proviamo a ricordare i 10 casi più eclatanti avvenuti prima di Bielsa ordinati cronologicamente.
TIRO MANCINI
Siamo nel 2004, Roberto Mancini ha da poco lasciato la Capitale per trasferirsi a Milano. Lotito è appena diventato presidente della Lazio e si rifiuta di pagargli gli stipendi arretrati di maggio e giugno più il premio per aver vinto la Coppa Italia. Altresì Lotito attacca il Mancio, a sua detta reo di aver fatto pressioni a Cesar e Stam per andare all’Inter con lui. L’ex allenatore biancoceleste fa una vertenza alla Lazio e il collegio arbitrale costringe la società a pagare 900mila euro. E’ la prima sconfitta di una lunga serie. Qualche mese fa, Mancini accostato alla panchina della Nazionale ha dichiarato: “Non mi chiamerà mai una Federazione nelle mani di Lotito”.
LA PRIMA CAUSA DI MOBBING NON SI SCORDA MAI
Nello stesso anno, Lotito incolpa Paolo Negro, Giuseppe Pancaro e Dino Baggio di avere stipendi troppo alti, loro si rifiutano perché già economicamente penalizzati dal piano Baraldi e pertanto vengono messi fuori rosa. La risposta di quei tre non si fa attendere e denunciano la società per mobbing. Lotito perde la causa. Il risarcimento che ricevono è pari a 5 milioni e 109.000 euro complessivi. Lotito ne esce sconfitto ma a pagare le spese è la Lazio.
Qualche anno dopo Negro al quotidiano Il Tempo racconta: “In quel periodo ho mandato giù molti bocconi amari. Venivo usato come barriera umana, io e Dino Baggio ci allenavamo da soli, in campo quando gli altri erano in palestra e viceversa. Non conosco i motivi di questi suoi atteggiamenti, Lotito perde sempre nuovi giocatori a parametro zero pagando indennizzi altissimi. L’Aic dovrebbe aprire gli occhi e fare di più, certi iscritti non hanno la tutela giusta. Per me lasciare la Lazio è stato un trauma. Io la Lazio ce l’ho dentro, avrei voluto spendere il resto della vita per questi colori”.
Nel 2005 è la volta di Mutarelli, Bonetto e Manfredini. Il centrocampista ivoriano vince l’arbitrato, la Lazio è condannata a pagare 80 mila euro. Mutarelli chiede lo svincolo alla Lega e ottiene un indennizzo di 180 mila euro, Bonetto ne ottiene 45 mila.
L’AVVOCATO DIFENSORE
Lotito ci riprova e nel 2008 tocca a Guglielmo Stendardo. Il tutto nasce dopo un litigio del difensore con Delio Rossi nel dicembre del 2008, quando l’allora tecnico biancoceleste lo esclude dall’undici titolare contro il Real Madrid in Champions League. La società si schiera con l’allenatore e mette sul mercato il difensore che a gennaio passa alla Juventus in prestito per 6 mesi. Qui lo sliding doors della carriera di Stendardo, i bianconeri a fine stagione decidono di riscattarlo, ma Lotito spara alto chiedendo 12 mln. Il giocatore torna alla Lazio e, dopo una breve parentesi a Lecce, inizia il suo supplizio biancoceleste. Le cose peggiorano drasticamente con l’arrivo di Ballardini, in cui Stendardo viene inserito in quel gruppo di esodati capeggiato da Ledesma che la società non riesce a vendere ma a cui non permette neanche di allenarsi con la prima squadra.
Due anni fa il difensore partenopeo ha lasciato il club capitolino con una causa di mobbing vinta e un risarcimento di 900mila euro che ha poi donato in beneficenza. In un’intervista al mensile Calcio 2000 ha dichiarato: “Se dovessi difendere Lotito? Sarebbe una battaglia persa perché è indifendibile. In questo caso ci troviamo di fronte ad una persona particolare, in cui il delirio di onnipotenza è protagonista assoluto”.
PROBLEMI SULL’ASSE ROMA-BERLINO
Estate del 2009, i laziali si aspettano il salto di qualità dopo 5 anni di ignavia. La vittoria della Coppa Italia ai rigori contro la Sampdoria ha dato nuova speranza al popolo laziale per un futuro più luminoso, fomentato anche dagli appelli lanciati dalla società. Ci si aspettano grossi colpi sul mercato, ma l’unico nome di grido è quello di Julio Cruz, ex Inter sul viale del tramonto. Si parla anche dell’arrivo di Rasmus Bengtsoon, giovane promessa svedese, in scadenza di contratto col Trelleborgs. Ma quando tutti si aspettano l’annuncio della Lazio, arriva quello dell’Hertha Berlino che ufficializza il giocatore.
Lotito giura e spergiura che la società ha la copia del contratto firmato di Bengtsson.” Io penso che il giocatore voglia venire alla Lazio, altrimenti non finirà qui. A Cabrera ho fatto anche una lettera per le sue spettanze”, spiega Lotito che promette di mandare un esposto alla Fifa per denunciare il giocatore e il suo agente Oliver Cabrera. L’intento è quello di ottenere una squalifica dei due e un risarcimento alla Lazio. Il manager di Bengtsson si difende in questo modo: “Avevamo una trattativa con la società italiana ma siamo stati trattati con poco rispetto. Sembrava che avessero molte cose da fare quando siamo giunti a Roma. Ci hanno fatto aspettare tre o quattro ore e poi non ci hanno prenotato neanche una camera d’albergo. Alla fine abbiamo deciso di lasciare stare“.
E’ solo la prima di una lunga serie di litigi coi procuratori. Del caso Bengtsson non se ne saprà più nulla, di certo il giocatore non ha mai ricevuto nessuna squalifica. E il contratto firmato di cui Lotito diceva di possedere le copie non l’ha mai visto nessuno.
MACEDONIA INDIGESTA
“È la fine di un incubo. Sono andato via da una persona che mi ha fatto malissimo”. Queste le parole di Goran Pandev datate 23 dicembre 2009 dopo la sentenza del collegio arbitrale della Lega che libera il macedone dagli obblighi contrattuali e condanna la società Lazio a pagare come risarcimento danni 160mila euro più le spese legali. Un grido di liberazione quello dell’ex attaccante biancoceleste che aveva fatto causa alla Lazio per mobbing. “Mi dispiace per la Lazio, e peri i tifosi biancocelesti. Lotito e Tare – che sa solo fare le multe – non meritano di guidare una società prestigiosa come questa. Sono stato trattato in maniera vergognosa”, lo sfogo di Pandev. Lotito, che non aveva potuto finire di assistere alla causa in quanto cacciato dall’aula, promette: “Non finisce qui”.
E infatti 4 anni dopo il Tribunale di Milano, Sezione Lavoro, respinge il ricorso proposto dalla S.S. Lazio S.p.a. avverso il lodo del Collegio Arbitrale che, alla fine di dicembre 2009, dichiarò risolto il contratto con Goran Pandev. Altresì la Lazio viene condannata a pagare a Pandev ulteriori 10.000,00 euro, oltre accessori di legge, quale rimborso delle spese legali. In questa storia ne esce malissimo Lotito, la Lazio ma soprattutto Ballardini che all’epoca aveva giurato dinanzi al collegio arbitrale di aver deciso personalmente e senza pressioni dalla società di mettere fuori rosa Pandev, salvo poi rimangiarsi tutto in seguito.
GRASSOPHER CHE COLA
Il 2009 è un anno “magico” per Lotito e dopo i contenziosi con Bengtsson, Pandev e Ledesma, si chiude in bellezza con Pajtim Kasami. Un nome che in pochi ricorderanno in quanto è da considerarsi meno di una meteora nella storia biancoceleste. Neanche una partita con la Lazio, né in Primavera né in prima squadra, nonostante il ragazzo all’epoca fosse considerato tra i prospetti più interessanti della sue età.
Tutto per colpa del transfer, mai arrivato a causa di una puerile bega col Grassopher al quale Lotito non ha mai corrisposto l’indennizzo di circa 150.000 franchi per il premio preparazione. Morale della favola, il centrocampista a dicembre 2009 rescinde il contratto e passa gratuitamente al Bellinzona, salvo poi tornare in Italia nel Palermo 6 mesi dopo. L’agente del centrocampista dichiara: “Pajtim non metterà più piede alla Lazio. Lotito probabilmente è ferito nell’orgoglio ma sa esattamente che il contratto è stato rescisso in modo corretto”.
VACANZE ROMANE
“Lotito è molto vicino alla comunità ebraica, e anche se un pizzico di timore c’è, bisogna sottolineare il lavoro fatto dalla nuova dirigenza biancoceleste“, parola di Vittorio Pavoncello, presidente della federazione italiana Maccabi, che commenta così l’arrivo dell’israeliano Eyal Golasa nella Capitale l’1 febbraio del 2010. Mentre Golasa si fa fotografare a Formello con la maglia della Lazio, da Haifa arrivano parole minacciose da parte del padre del ragazzo: “Mio figlio è un disonesto”. In Israele scoppia un caso, Golasa viene dipinto come un traditore che ha lasciato la sua terra natia solo per eludere il servizio militare. Tare rassicura tutti: “Golasa è un giocatore della Lazio, ha firmato un contratto”.
Ovviamente le parole del ds vengono prontamente smentite il 5 febbraio quando il Maccabi con un comunicato spiega: “Eyal si è scusato, e le sue scuse sono state accolte. Il contratto fra di noi resta infatti vincolante. Lui ha compreso di essere stato tratto in errore dai suoi consiglieri, che lo hanno indotto a comportarsi così come ha fatto”. Lotito tuona e dà un ultimatum al giocatore di tornare a Roma entro il 7 febbraio, minacciando di adire per vie legali. E infatti il giocatore rimane ad Haifa per altri 4 anni prima di passare al Paok Salonicco in cui ha giocato fino alla scorsa stagione.
MAMMA LI TURCHI!
“I procuratori sono una malattia del sistema. Una volta stavamo facendo una trattativa per un giocatore. Eravamo nel mio studio. C’erano gli avvocati, c’era il mio direttore sportivo, c’erano il calciatore e il suo procuratore. A un certo punto il procuratore mi dice chiaro e tondo che l’affare si chiude soltanto se io do a lui sette milioni di euro. Sette milioni. Praticamente una tangente. Allora io gli dico: ‘ma che, ti pigli più del ragazzo’? Così guardo il giocatore negli occhi e gli dico: ‘E a te te pare normale, non dici niente?’. Non diceva niente, stava muto. E infatti il suo procuratore, urlando: ‘Certo che sta zitto. Lui non pensa. E’ mio’. Ecco i procuratori sono come i negrieri, sono degli estorsori autorizzati”. Questo un estratto di un’intervista del Foglio a Lotito datata 2 luglio 2014. Il giocatore di cui parla il presidente biancoceleste è Burak Yilmaz.
Ma partiamo dall’inizio: estate del 2013, c’è grande euforia tra la gente laziale dopo la vittoria della Coppa Italia contro i cugini giallorossi. L’ambiente è euforico e Lotito ha la più grande chance di ricucire il rapporto coi tifosi. Il nome di grido è quello di Yilmaz, goleador del Galatasaray. Se ne parla praticamente ogni giorno per tutta l’estate, specie quando l’attaccante viene visto a Roma col suo agente.
Dalla Turchia arriva la voce che il Galatasaray ha accettato l’offerta della Lazio, ma proprio sul più bello, quando tutti si aspettano il suo annuncio, la società ufficializza Brayan Perea che va ad occupare l’unica casella da extracomunitario disponibile. I tifosi insorgono e annunciano una contestazione a Lazio Chievo del 15 settembre, Lotito risponde: “I tifosi hanno mal di pancia? Prendano un Alka-Seltzer”. Inoltre scarica tutta la colpa sull’agente del giocatore e minaccia: “Invierò una lettera dettagliata a Fifa e Uefa, denuncerò il procuratore per estorsione”. Della storia non se n’è saputo più nulla, ovviamente…
NEVER ENDING STORY
Mauro Zarate gioia e delizia dell’era Lotito. Per anni il patron capitolino si è fregiato del colpo Zarate, prelevato dall’Al Sadd a suon di milioni. Maurito è stato l’artefice della prima Coppa Italia della gestione Lotito nel 2009. Di colpo, però, qualcosa si è rotto, dapprima con i vari allenatori biancocelesti e poi con la società. Il 15 dicembre 2012 l’argentino rifiuta la convocazione per la partita contro l’Inter: il giocatore sostiene di essere malato, invece la società è convinta che sia in vacanza alle Maldive. Per queste ragioni viene messo fuori squadra. Da qui inizia una telenovela infinita: dapprima Zarate intenta causa alla Lazio per mobbing, ma la richiesta gli viene respinta dal Collegio Arbirale. Nel 2013 si avvale dell’articolo 14 del regolamento FIFA il quale prevede la possibilità di risolvere unilateralmente il contratto in presenza di una qualunque giusta causa. Svincolatosi dal club capitolino firma per il Velez.
Il 10 luglio 2015 a quasi due anni dopo la rescissione unilaterale del 2013, la Camera di Risoluzione delle controversie della Fifa ha condannato Mauro Zarate e il Velez Sarsfield. Cinque milioni e 300mila euro di penale da versare alla Lazio più gli interessi del 5% accumulati dal settembre 2013 a oggi (circa 600mila euro). Ad oggi la Lazio non ha ancora percepito quella somma di denaro. La sentenza di appello è attesa tra due mesi.
Storia finita? Macché! E’ di ieri la notizia che il direttore sportivo della Lazio, Igli Tare e il segretario generale Armando Calveri sono stati rinviati a giudizio dal gup di Roma per falsa testimonianza. Secondo l’accusa i due avrebbero dichiarato il falso il davanti al Tribunale del lavoro sostenendo che tra il marzo e il giugno del 2013 il calciatore Mauro Zarate non si era allenato presso Formello, quartier generale della Lazio. Ma non avevano considerato che Maurito aveva ripreso tutti gli allenamenti di quel periodo con un cellulare. E la storia continua…
PETKOVIC MANGIA IL PANETTONE MA VIENE LICENZIATO
Alla fine Vladimir Petkovic è riuscito a mangiarlo il panettone a Capodanno del 2014, ma non ha avuto il tempo di digerirlo perché il 4 gennaio 2014 la Lazio ha comunicato il suo licenziamento per giusta causa. La giusta causa, secondo Lotito, è da attribuirsi alla scelta del tecnico di accettare la nazionale svizzera 6 mesi prima dalla scadenza del suo contratto che lo legava alla Lazio. Il legale dell’allenatore commenta: “Noi prendiamo atto del licenziamento ma, se non dovessero esserci rettifiche, saremo costretti ad adire alle vie legali per ristabilire verità e giustizia e anche per il risarcimento dei danni all’immagine dell’allenatore”.
Udienze su udienze e ancora nessuna conciliazione sul caso Petkovic. Si va verso la fase istruttoria tra le parti al cui centro verte il ricorso dell’ex tecnico della Lazio contro il “licenziamento per giusta causa”. Ricordiamo che oggetto della controversia è la richiesta da parte dell’attuale CT della Svizzera del pagamento dei sei mesi di stipendio spettanti (tra gennaio e giugno 2014) oltre a un risarcimento danni: il tutto per una cifra di poco superiore al milione di euro.
Fabrizio Piepoli
Ag. Candreva: “Vi spiego perché Antonio vuole lasciare la Lazio. Destinazione? Punto su…”
In attesa di novità dal fronte Inter (oggi dovrebbe esserci un incontro a Milano, a margine dell’assemblea di Lega, con la Lazio, in cui i nerazzurri potrebbero rilanciare l’offerta di 18 milioni più 2 di bonus, al momento distante dalla richiesta di Lotito di 25 cash), l’agente di Antonio Candreva, Federico Pastorello, è tornato a parlare della situazione del suo assistito. Queste le sue parole, ai microfoni di ‘Tele Radio Stereo’:
“Antonio, quando arrivò in biancoceleste, dovette registrare anche insulti da parte di alcuni tifosi. Ha conquistato tutti, ma ora anche lui ha capito che è giunto il momento di affrontare nuove sfide. I tifosi non si arrabbino o infastidiscano, perché si tratta di una logica che porta poi i calciatori e le società a prendere di comune accordo determinate decisioni e a separare le rispettive strade. Ciò non significa che ci si debba lasciare male, perché questa esperienza lo ha portato ad avere ottimi rapporti negli anni con presidente, direttore, allenatori, compagni e tifosi. Se dunque si dovesse arrivare all’addio, ci si arriverà con il sorriso sulle labbra. Dove andrà? Alcuni nomi di club sono stati fatti, anche se non amo fare trattative fuori dalle sedi deputate. Antonio comunque, per un’esperienza di vita oltre che professionale, prenderebbe in esame ovviamente anche l’estero. La Premier League? Oggi è il campionato top, quello dove ormai tutti i grandi campioni vogliono andare. Un nome? Punto sul Chelsea“.
Gregucci rescinde con l’Alessandria e torna in serie A
Sfidare il Milan avrà comunque il suo fascino, ma non sarà più né storico né impari: Angelo Gregucci, il tecnico che l’anno scorso ha portato l’Alessandria in semifinale di Coppa Italia (proprio contro i rossoneri), sarà presto il nuovo vice di Roberto Mancini all’Inter. Sono amici di vecchia data, ora lavoreranno insieme, nella speranza (per entrambi) che la situazione resti così com’è e che non ci siano stravolgimenti sulla panchina nerazzurra. Secondo quanto riporta Gazzetta.it, l’ex capitano laziale ha risolto il contratto con l’Alessandria e non volerà con l’Inter in Usa ma allenerà i nazionali a Brunico.
L’ERBA DEL VICINO – Anche lo spogliatoio della Roma è una polveriera: lite tra Strootman e Manolas
Ieri, in entrambe le sedute di lavoro a Pinzolo, si è vista volare qualche parolina di troppo tra Strootman e Manolas. O, meglio, qualche urlaccio misto a rimproveri da parte dell’olandese al difensore greco. Causa l’atteggiamento dello stesso Manolas, considerato evidentemente svogliato e poco partecipe da parte dell’olandese. Così Strootman l’altro ieri mattina non ha gradito un paio di preziosismi tentati invano da Manolas, mentre nel pomeriggio lo ha rimproverato quando ha chiesto di uscire per un colpetto preso da Di Livio. “Lasciatelo uscire…“, ha urlato Strootman ai compagni. Il mal di pancia del greco è dovuto all’ingaggio, attualmente guadagna 1,3 mln ma ne vorrebbe almeno 3 mln. Lo rivela la Gazzetta dello Sport.