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CALCIOMERCATO – Bastos-Lazio, presto le visite mediche

AGGIORNAMENTO DEL 16/8 ORE 8:30 – Contrariamente a quanto si diceva non sono previste per oggi le visite del neo acquisto biancoceleste Bastos. L’affare non è assolutamente a rischio, il difensore angolano sarà presto alla corte di Inzaghi. Seguiranno altri aggiornamenti per far luce sulla questione…

Ormai non ci sono più dubbi, sarà Bastos l’ultimo rinforzo difensivo biancoceleste. Secondo quanto diramato dall’agenzia di stampa russa Tass, il difensore angolano non è partito per Amsterdam dove l Rostov domani sera affronterà l’Ajax nel preliminare di Champions League. Al Rostov vanno 6,5 mlm mentre il giocatore firmerà un quadriennale da 1,3 mln a stagione.

Furia Cerci: “Che dichiarazioni avrei rilasciato io? Adesso Basta!”

AGGIORNAMENTO DEL 16/8 ORE 8:30 – «Che dichiarazioni avrei rilasciato io oggi? Sono mesi che non rilascio interviste, voglio essere lasciato in pace, chiedo solo rispetto per poter lavorare. Mi trovo da due giorni al mare con mia moglie e i miei amici, domani rientrerò a Madrid dove sto svolgendo la preparazione per poter tornare in campo il prima possibile. Prenderò immediatamente provvedimenti perché chiunque abbia cercato di infangarmi ancora è giusto che paghi». Firmato Alessio Cerci. Questo è quanto l’esterno dell’Atletico Madrid ha pubblicato ieri sul suo account ufficiale Instagram per smentire le dichiarazioni sul proprio futuro circolate nel pomeriggio assieme ad un “Adesso basta!”  ha pubblicato un aggiornamento per smentire le dichiarazioni sul proprio futuro circolate nel pomeriggio. Cerci, dopo i prestiti al Milan e al Genoa, è tornato all’Atletico Madrid, ma quasi sicuramente partirà. Negli ultimi giorni (complici le difficoltà ad arrivare a Ntep e Boudebouz) si sono fatte sempre più insistenti le voci di un possibile trasferimento alla Lazio, che potrebbe ricostituire la coppia d’oro dei tempi del Torino con Immobile.

Adesso basta.

Una foto pubblicata da Alessio Cerci (@ale.cerci11) in data:

“Sono un tifoso della Roma, forse un giorno tornerò. Alla Lazio? Mai”. Con queste poche parole a Sky Sport Alessio Cerci ha chiuso a un possibile approdo in biancoceleste. Cerci è cresciuto nelle giovanili giallorosse e dopo buone stagioni a Torino e Firenze, nelle ultime tre stagioni ha floppato all’Atletico Madrid, al Milan e al Genoa. Cerci è ancora di proprietà del club madrilista ma difficilmente lo vedremo giocare con la maglia dei colchoneros nella prossima stagione.

CALCIOMERCATO – Bisevac, possibile ritorno al Lione?

Diventa sempre più probabile il ritorno in Francia per Milan Bisevac. Dopo i vari interessamenti da parte di Olympique Marsiglia e Nancy, secondo quanto riportato da Sky Sport per il serbo c’è la possibilità di tornare al Lione. L’ex club del difensore sta pensando di puntare di nuovo su di lui. Bisevac, che allo stadio des Lumières ci ha giocato per 4 stagioni prima di tentare l’avventura romana con la Lazio. Un’avventura breve, che non ha permesso al centrale serbo di guadagnarsi la conferma. Si valuta il da farsi. Prima deve liberarsi contrattualmente dai biancocelesti, poi potrà scegliere liberamente il suo futuro. Unica cosa certa è che Inzaghi non punterà su di lui.

Roma: domani raccolta di sangue straordinaria al Bambino Gesù

Si sa, quelli estivi sono mesi storicamente difficili per la raccolta di sangue, complici le poche presenze nelle città. Per far fronte a quella che di anno in anno rischia di diventare una vera e propria emergenza (mancano 30.000 sacche di sangue nel solo Lazio), l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù ha organizzato una raccolta straordinaria di sangue per la giornata del 17 agosto. Sarà possibile donare il sangue presso la sede del Gianicolo dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù (piazza Sant’Onofrio 4) dalle ore 7:30 alle ore 11.30. Per adesioni e informazioni è possibile contattare l’Associazione Donatori Volontari Sangue del Bambino Gesù allo 06-68594784 o scrivere a advs@opbg.net.

I donatori potranno usufruire del parcheggio gratuito presso il Parking Gran Melià in Via del Gianicolo 2. Inoltre grazie all’iniziativa del Comune di Roma i donatori potranno accedere gratuitamente a uno dei musei capitolini. Dal 1 luglio 2016 al 15 ottobre 2016, infatti, i donatori di sangue e un loro accompagnatore potranno entrare gratuitamente nei musei che aderiscono all’iniziativa. Basterà presentare in biglietteria il certificato (o una copia) rilasciato dalla struttura ospedaliera che attesti l’avvenuta donazione.

Lista dei musei civici che aderiscono all’iniziativa:

Musei Capitolini – Piazza del Campidoglio (Ingresso con ridottissimo 2 euro)
Musei Capitolini – Centrale Montemartini – Via Ostiense, 106
Mercati di Traiano – Museo dei Fori Imperiali – Via Quattro Novembre, 94
Museo dell’Ara Pacis – Lungotevere in Augusta (angolo Via Tomacelli)
Museo di Roma – Piazza Navona, 2
Galleria d’Arte Moderna – Via Francesco Crispi, 24
MACRO – Via Nizza, 138
MACRO Testaccio – Piazza Orazio Giustiniani, 4
Museo di Roma in Trastevere – Piazza S. Egidio, 1/b
Musei di Villa Torlonia – Via Nomentana, 70
Museo Civico di Zoologia – Via Ulisse Aldrovandi, 18

SALVA LA TUA LINGUA LOCALE 2016 – Ecco il bando della 4a edizione

Un Premio letterario per salvaguardare quell’immenso patrimonio culturale immateriale italiano rappresentato dai dialetti: tutto questo è “Salva la tua lingua locale“. Il concorso nazionale, giunto alla sua quarta edizione, è ideato dall’Unione Nazionale delle Pro Loco (UNPLI) e Legautonomie Lazio, in collaborazione con il Centro di documentazione per la poesia dialettale “Vincenzo Scarpellino”, il Centro Internazionale “Eugenio Montale” e l’EIP Italia

“Salva la tua lingua locale” è rivolto agli autori di opere in dialetto o lingua locale ed è suddiviso nelle seguenti sezioni:

  • A – Poesia Edita – Libro di poesia edito a partire dal 1 gennaio 2014;
  • B – Prosa Edita (storie, favole, racconti inediti, dizionari, rappresentazioni teatrali) – Libro di prosa edito a partire dal 1 gennaio 2014;
  • C – Poesia Inedita;
  • D – Prosa Inedita;
  • Musica
  • Scuola

Il termine per la consegna dei materiali è previsto per il 5 settembre 2016. Qui tutte le informazioni per partecipare: Salva la tua lingua locale – IV edizione. L’iniziativa è collegata alla Giornata Nazionale del Dialetto che si svolge ogni anno il 17 gennaio. In quell’occasione avrà luogo la cerimonia di premiazione dei vincitori, nella suggestiva cornice della Sala della Protomoteca in Campidoglio a Roma. Il Presidente Onorario del premio è Tullio De Mauro, linguista di fama internazionale. Le precedenti edizioni hanno ricevuto il patrocinio del Senato della Repubblica, della Camera dei Deputati, della Commissione nazionale italiana per l’UNESCO e del Mibact. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inoltre conferito un premio di rappresentanza al Premio. Le opere saranno selezionate da una giuria di linguisti, presieduta da Pietro Gibellini, Toni Cosenza, Angelo Lazzari, Franco Loi, Vincenzo Luciani, Luigi Manzi, Cosma Siani e Ugo Vignuzzi.

Ufficio stampa UNPLI
06/9949615
ufficiostampa@unpli.info

Anche quest’anno il motto è “aspettate per giudicare”

In casa Lazio l’euforia manca da almeno 3 anni (da quel famoso 26 maggio), mentre nell’ultimo triennio si sono intervallati stati di depressione, a quelli di rabbia e di rassegnazione.

Dopo l’anonimo ottavo posto della scorsa stagione, col campionato di fatto chiuso ad aprile, i tifosi si aspettavano un calciomercato degno di nota, pur consapevoli che si sarebbe fatto cassa con la cessione del giocatore più forte ossia Candreva. Eppure, ad oggi, sulla carta, la Lazio non sembra per nulla rinforzata, anzi…

LA PROGRAMMAZIONE DEL GRANCHIO

La frustrazione nasce dal fatto che per quanto ci si possa arrabbiare, protestare, abbandonare a malincuore lo stadio, le cose nel corso dei 12 anni di Lotito non sono mai cambiate. Sì magari il patron capitolino ogni tanto ha fatto un piccolo passo in avanti con un mercato discreto (come due estati fa quando arrivarono de Vrij, Parolo e Basta) per sedare la rabbia dei tifosi, salvo poi fare due passi indietro l’anno successivo. Inutile stare ad elencare i tanti treni persi per fare il cosiddetto salto di qualità.

TUTTA COLPA DEL LOCO

Lotito quest’anno se l’era studiata bene: prendere Bielsa, diciamocelo, era una gran furbata. L’impatto mediatico del Loco avrebbe occultato le grosse lacune tecniche della squadre, scaricando tutta la colpa su di lui. Peccato che il Loco più che pazzo si è rivelato saggio, ha capito l’antifona e ha mollato tutto prima di poter passare per capro espiatorio. D’altronde tutte le parole di Tare in conferenza stampa sono state col tempo confutate, dato che delle richieste fatte da Bielsa non è arrivato nessun giocatore.

PERUZZI TRA I PALI E DIACONALE SULLA FASCIA

Alla fine Candreva è partito, nessuno ne ha fatto un dramma, ma sicuramente ci si aspettava un nome di grido per sostituirlo. Ovvio che nessuno pretendeva Cristiano Ronaldo, ma per intenderci, un nome alla Immobile sarebbe andato bene. Invece al 15 agosto tutto tace e il nome di Boudebouz non esalta proprio nessuno. Ma quindi, al di là dell’arrivo di Diaconale come responsabile della comunicazione e quella del team manager Peruzzi, componenti importanti in ambito dirigenziale ma che non spostano gli equilibri della squadra, cos’è cambiato rispetto agli anni scorsi?

UNA SQUADRA DIFFICILMENTE MIGLIORABILE

A conti fatti la Lazio è la stessa che l’anno scorso è arrivata ottava. Mancano due certezze come Candreva e Klose che nel passato campionato hanno messo a segno 20 reti in due, ma in compenso sono arrivati un novero di sconosciuti. Onazi nell’ultimo mese dello scorso campionato aveva dimostrato di poterci stare in questa Lazio. Ma di colpo è stato venduto e sostituito da un grosso punto interrogativo come Leitner, che tra l’altro ha mansioni diverse dal nigeriano. Lukaku dalle prime partite è sembrato un Cavanda meno esperto (e non solo per via delle treccine), mentre Wallace parte dietro Hoedt nelle gerarchie di Inzaghi. In pratica l’undici di partenza è lo stesso della scorsa stagione con due uniche varianti ossia Lukaku a terzino sinistro e Immobile come prima punta. Con la speranza che la punta campana non si faccia mai male perché altrimenti l’unica alternativa resta Djordjevic (un brivido attraversa la mia schiena, ndr). In attesa di capire se Bastos potrà essere considerato un titolare e se arriverà Boudebouz (o chi per lui).

ASPETTATE PER GIUDICARE STYLE

Insomma, nella stagione in cui come non mai servivano certezze, sono arrivate solo scommesse. “Aspettate per giudicare” sarà il motto (anche) di questa stagione. Dopo anni di Braafheid, Kishna, Kakuta, Vinicius, Alfaro, Perea etc è lecito essere scettici e molto preoccupati per il campionato che sta per cominciare In tutto questo la Lazio parla sempre meno italiano (soltanto 6 italiani in una rosa di 28 giocatori), tant’è che per aggirare la norma sui giocatori cresciuti nel vivaio nazionale si userà l’escamotage Oikonomidis prelevato in età adolescenziale dall’Atalanta. La Lazio ha perso i suoi due uomini migliori dell’ultimo quadriennio e ha perso la sua identità tricolore. Non è dunque strano che i giocatori non sentano la maglia. Insomma, quest’anno bisognerà avere tanta fede per seguire questa Lazio. 

Fabrizio Piepoli

Nasce il sodalizio tra la Lazio e la Pasquale Foggia Academy

La Pasquale Foggia Academy è lieta di comunicare che dalla stagione sportiva 2016/2017 e per i prossimi 3 anni, sarà Scuola Calcio ufficialmente riconosciuta ed affiliata attraverso un rapporto di collaborazione tecnica con la S.S. Lazio quale ESCLUSIVO CENTRO TECNICO IN CAMPANIA. Il programma di affiliazione sarà incentrato su continui monitoraggi dei tesserati PFA ed una periodica e costante presenza della società professionistica presso le nostre sedi sportive per seguire la crescita dei nostri ragazzi. Inoltre saranno garantiti perfezionamenti ed aggiornamenti agli istruttori PFA previa continua collaborazione e periodica presenza dello staff tecnico del Settore Giovanile della S.S. LAZIO. Nel corso delle stagioni sportive saranno programmati vari stages e gare amichevoli per varie categorie, attraverso tali appuntamenti i tesserati PFA potranno confrontarsi con i coetanei e vivere l’atmosfera del centro sportivo della società S.S LAZIO. Ovviamente il tutto è stato facilitato dai solidissimi rapporti tra Pasquale Foggia ed il presidente Claudio Lotito, soprattutto per l’incondizionata stima nata e fortificatasi attraverso gli anni di militanza e successi di Lino in maglia biancoceleste, e per la professionalità con la quale ha onorato la maglia della S.S. LAZIO. La programmazione tecnica è sempre più rivolta verso un progetto di qualità dove gli UNICI PROTAGONISTI SARANNO RAGAZZI E BAMBINI PFA. La famiglia PFA spera che questa notizia sia per voi tutti cosa gradita perché il nostro costante lavoro non ha senso se non c’è la vostra gratitudine e soddisfazione. Forza PFA forza ragazzi ora si fa ancora di più sul serio”.

CALCIOMERCATO – Boudebouz Lazio, il pres. del Montpellier frena: “Ci vogliono 25 mln”

AGGIORNAMENTO ORE 19:30 – Dopo le dichiarazioni di Boudebouz, il presidente del Montpellier ha tuonato: “Non partirà per meno di 25 milioni”. Lo riportano i media francesi. Una cifra sicuramente non alla portata del club biancoceleste. Vedremo nelle prossime ore se quello del patron francese era solo un bluff.

Con Ntep vicino al Lione, la Lazio ha virato tutto su Boudebouz, trequartista algerino del Montpellier. Dopo le parole dell’allenatore, ieri sono arrivate anche le parole del diretto interessato che ha ammesso: “Lazio e Celta Vigo mi vogliono. Con un’offerta di 10 mln e una buona offerta di contratto lascerei Montpellier. Però non voglio fare nessuno sgarbo al mio club pertanto aspetterò prima che la società prenda un sostituto. Se arrivasse tale offerta sarebbe meglio per tutti”.

 

Dalla Turchia, il Denizlispor è sulle tracce di Perea: contatti avviati

Il mercato turco guarda molto in casa Lazio. Dopo Onazi anche Perea potrebbe cercare gloria in terra turca. L’attaccante colombiano, reduce dal prestito al Troyes in Ligue 1 (dove ha collezionato 13 presenze e una rete), non sembrerebbe rientrare nei piani di Inzaghi e della Lazio, pronta quindi a cederlo. Sul 23enne – assicura il portale turco haberturk.com – ci sarebbe il Denizlispor, che avrebbe già avviato i contatti con l’agente del ‘Coco’.

 

A Bergamo lanciate le maglie?

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Ci siamo. Manca poco. Oggi è lunedì ma nessuno ci fa caso. Il Ferragosto 2016 sta per concludersi, ma noi appassionati siamo qui – anche oggi –  a pensare al nostro unico grande amore, la Lazio. Qualcuno ora si sarà già appisolato per la pennichella più estiva della stagione, magari dopo aver mangiato il pollo coi peperoni oppure un bel piatto a base di pesce. Gli irriducibili saranno invece in spiaggia gustandosi questo strepitoso sole d’agosto, magari sorseggiando una bella birra ghiacciata. E poi c’è chi, come il sottoscritto, sta facendo il turno di lavoro nel giorno meno indicato dell’anno :(

In nostro aiuto però è giusto ricordare un aforisma di Confucio che più o meno recitava così “Scegli il lavoro che ami e non lavorerai mai, neanche per un giorno in tutta la tua vita”. Ecco allora spiegata la bellezza di scrivere raccontando il proprio punto di vista anche negli orari e nei giorni più impensabili.

A dir la verità, ancor prima di noi, alle 18:00 di sabato, scenderanno in campo Roma e Udinese e a seguire i campioni d’Italia della Juventus affronteranno la Fiorentina.

La nostra Lazio giocherà in notturna alle 20:45 e calcolando che tantissimi saranno in ferie, non è difficile immaginare che chi si presenterà a Bergamo meriterà una menzione speciale. Ricordo molto bene, quando lo scorso anno a Bergamo, dopo novanta minuti di pioggia ininterrotta e sconfitti per 2-1, i giocatori della Lazio non fecero nemmeno un saluto ai circa 150 tifosi presenti, zuppi come non mai. Si giocava di mercoledì e guarda caso era il 28 ottobre. Quella scena fu di una freddezza unica, sintomo di superficialità e di un menefreghismo ahimè consueto di questi dodici anni.

Una maglietta lanciata sugli spalti è qualcosa di fantastico, soprattutto in trasferta. Un segno di coesione e riconoscenza della squadra verso chi non la lascia mai sola. 10, 100, 1000 maglie lanciate al settore ospiti costano quanto un contratto a un giovane della Primavera, ma producendo un valore che nemmeno conoscono i nostri responsabili del marketing. La storia che c’è una norma che lo vieta è un’altra bufala creata ad arte. Ecco la nota del regolamento federale: Il codice di giustizia sportivo, titolo I bis “norme di comportamento”, art. 12 “prevenzione di fatti violenti” al comma 8 recita: Ai tesserati è fatto divieto di avere interlocuzioni con i sostenitori durante le gare e/o di sottostare a manifestazioni e comportamenti degli stessi che, in situazioni collegate allo svolgimento della loro attività, costituiscano forme di intimidazione, determinino offesa, denigrazione, insulto per la persona o comunque violino la dignità umana. 

Quindi al di là del risultato finale che arriverà dallo Stadio Atleti Azzurri di Bergamo, c’è un aspetto ancora ben più grande e importante su cui bisogna lavorare. Quello di dire grazie a chi affronterà una trasferta difficilissima solo per amore verso la Lazio. Lecito quindi riproporre un’usanza positiva del nostro calcio. Lanciare le maglie al settore ospiti, non è violenza ma rispetto, non deve essere un atto obbligato ma spontaneo. Non deve essere routine ma è gradito farlo con una certa frequenza, in base poi ai tanti aspetti che circoscrivono il match in questione. Acciuffare la maglia in trasferta è un elemento magico. Un gesto simbolico che cementifica le parti in causa. Cordialmente

Davide Sperati

18 anni dopo Pagliuca ricorda Lazio Inter di Coppa Uefa: “Scontammo la rabbia dello scudetto perso sulla Lazio”

6 maggio 1998, una data che i laziali non dimenticheranno mai. La Lazio fu a un passo dal salire sul tetto d’Europa ma sul più bello perse la finale di Coppa Uefa contro l’Inter. D’altronde nei nerazzurri giocava Ronaldo il Fenomeno nel massimo del suo splendore e neanche un giovane Nesta poteva fermarlo. Zamorano, Zanetti e lo stesso Ronaldo con un gol che ha fatto scuola, spezzarono i sogni europei dei biancocelesti.

18 anni dopo quella partita, l’ex portiere dell’Inter Gianluca Pagliuca, a Calcio 2000, ha raccontato quella partita: “La Lazio aveva vinto la Coppa Italia la settimana prima, ma noi eravamo davvero arrabbiati (per aver perso lo scudetto, ndr.) così vincemmo il trofeo a mani basse

Choc in Inghilterra, è morto Dalian Atkinson: colpito da taser della polizia

Lutto per il mondo del calcio inglese. E’ morto Dalian Atkinson, ex attaccante dell’Aston Villa. Aveva solo 48 anni. Il decesso è avvenuto per un arresto cardiaco dopo esser stato colpito con un taser dalla polizia nello Shropshire. Inutili i tentativi di rianimazione nei confronti dell’ex calciatore, deceduto pochi minuti dopo aver ricevuto la mortale scarica.

I taser, dispositivi che danno una forte scossa elettrica (50mila volt) e che la polizia utilizza per sedare le risse, sono considerati da molti un’arma troppo spesso letale, tanto che il loro utilizzo è stato collegato ad almeno 10 morti in Inghilterra e Galles negli ultimi 10 anni. Sul caso sarebbe già stata aperta un’inchiesta. La vicenda è ancora tutta da chiarire, la Bbc riporta che la polizia del West Mercia è intervenuta in un’abitazione di Telford in seguito a una segnalazione e che il decesso è avvenuto circa 90 minuti dopo.

Atkinson ha giocato per Aston Villa e Manchester City, ma il suo talento l’ha portato anche a fare esperienza all’estero: Fenerbahce, poi Arabia Saudita.Villans hanno ricordato, sul loro account Twitter, il proprio ex centravanti in quella che si è rivelata essere una triste giornata per tutti gli appassionati calcistici.

CRONACA – Panico in spiaggia: trovata una bomba a mano della guerra

Anche in vacanza non si riesce a stare tranquilli. Una bomba a mano, residuo di uno dei due conflitti bellici, è stata trovata ieri, domenica 14 agosto, sulla spiaggia di Carole  (Venezia), nei pressi della foce del Livenza. L’allarme sarebbe stato dato da un turista. Sul posto sono subito arrivati i carabinieri (che hanno transennato e messo in sicurezza la zona) e gli artificieri della Questura di Venezia. L’ordigno è stato prelevato e portato altrove e se si è accerterà che è ancora pericoloso verrà fatto brillare.

Non è la prima volta purtroppo che ordigni di questo tipo spuntano sulle spiagge del litorale veneziano. Era già successo qualche tempo fa, sempre a Caorle, ed anche a Jesolo, dove a fine giugno era spuntata una bomba a mano della prima guerra mondiale. A far riaffiorare i reperti sono anche le normali operazioni di ripascimento della sabbia, spazzata via dalle burrasche.

 

PAIDEIA – Attesi domani due giocatori

Da martedì si fa sul serio. Il campionato si avvicina e nessun biancoceleste può farsi trovare impreparato. Inzaghi dovrà disporre di una squadra in ottima salute per iniziare la stagione con il piede giusto.

Il tecnico piacentino conta intanto di recuperare due pedine importanti come Radu e Lulic. I due giocatori biancocelesti sono attesi domani  alle ore 13.00 in Paideia per effettuare accertamenti medici. Difficile il loro recupero per domenica, ma il tecnico biancoceleste può contare sulla buona condizione di Jordan Lukaku (tra i migliori con il Borussia Mönchengladbach) e Sergej Milinkovic-Savic. Seguiranno aggiornamenti.

IL CASO – “Povero” Balotelli, da oggetto dei desideri dei top club a scarto di provincia

Un anno fa Adriano Galliani dall’alto della sua saggezza l’aveva detto: “Balotelli sa che non può più sbagliare”. Detto fatto, dopo una stagione deludente (l’ennesima) al Milan, Super Mario è tornato al Liverpool. Il tecnico Klopp è stato subito chiaro: “Qui non c’è posto per lui” e i Reds l’hanno messo sul mercato. Da quel momento in poi il suo agente Raiola ha provato a piazzarlo in tutti i club italiani e non: dalla Lazio all’Ajax, passando per il Napoli e la Sampdoria. Non ultimo il Sassuolo, ma anche a Reggio Emilia hanno risposto: “Grazie ma stiamo bene senza”. Insomma, Balotelli rischia di farsi un anno sugli spalti dell’Anfield Road. L’unica possibilità resta il Chievo, ma anche qui il patron Campedelli non è pienamente convinto. Insomma, i giorni in cui mezza Europa se lo contendeva a suon di milioni sembrano lontani un secolo. E in tutto questo Super Mario rischia di fare la fine della sora Camilla…

Kramer: “Che bella la maglia della Lazio. Leitner? Lazio hai fatto un bel colpo!”

“Mi piace tantissimo la maglia. Quella di un paio di anni fa poi era meravigliosa”. sembrano le parole di un tifoso qualsiasi biancoceleste e invece questi sono i complimenti inaspettati di un giocatore che con la Lazio non ha mai avuto a che fare…Stiamo parlando di Cristoph Kramer, centrocampista del Borussia Mönchengladbach e, a quanto pare, simpatizzante della biacoceleste. Il campione del mondo del 2014 con la sua Germania (forse un po’ grazie a Klose che ha permesso di diffondere i colori della Lazio in tutto il mondo o forse per semplice gradimento personale) ama i colori della Lazio. In particolare è rimasto impressionato dalla maglia bandiera sfoggiata dalla Lazio due stagioni fa. Kramer nella scorsa stagione giocava in quel Leverkusen che eliminò le aquile nei play off di Champions League. La gara in Germania fu vinta dai rossoneri per 3-0 anche per qualche assenza di troppo tra i capitolini: “Nella gara di ritorno mancavano Biglia e Klose. Bello affrontare giocatori così, ma ci avevamo giocato all’andata…Quando lessi che non ci sarebbero stati mi scappò un sorriso”. In estate è passato al Borussia Mönchengladbach e sabato ha affrontato la Lazio in amichevole. Non potevano mancare parole inerenti il suo connazionale Leitner, nuovo acquisto in casa biancoceleste: “Non abbiamo mai giocato insieme perché nelle nazionali giovanili ci siamo solo incrociati – spiega a La Gazzetta dello Sport–. Però si tratta di un bel colpo, ha buona tecnica. I tifosi possono stare tranquilli, la Lazio si è rinforzata”. 

 

 

Perché la Lazio non punta su giocatori affermati?

Non scriviamo per Vice né per l’HuffPost, e usare un titolo col punto interrogativo è un’abitudine un po’ hipster o modaiola per Laziochannel. Però stavolta vogliamo arrivare dritti al punto. E’ Ferragosto, e sia che possiate mangiare il classico pollo spezzato coi peperoni o che vi abbandoniate a un menu vegano, qualcuno si ritroverà a parlare di Lazio e farsi le solite domande.

Manca una settimana all’inizio del campionato. Anzi meno, perché oggi è lunedì. Domenica sera a Bergamo ci ritroveremo di nuovo con quella stretta allo stomaco familiare per nove mesi l’anno. I tre di pausa sono trascorsi ferocemente veloci, stavolta. Europei e Olimpiadi hanno aiutato a tamponare l’astinenza, ma ci sono estati che trascorrono più velocemente di altre e nessuno sa perché.

Un’altra cosa che nessuno sa, a questo punto, è perché la Lazio sul mercato si ostini a seguire un certo tipo di linee guida. Perché alzi la mano anche il più feroce dei contestatori dell’attuale gestione societaria che non pensava che il post-Bielsa sarebbe stato gestito diversamente. Un uragano, una brutta figura, un grave incidente di percorso: per come la si vedesse, la questione del tecnico argentino aveva portato il presidente a dire, per l’ennesima volta: “Non vendo sogni, ma solide realtà.

Ok, la mancanza di sogni si rimprovera spesso, ma le solide realtà? Sono solide realtà gli arrivi di Wallace e Bastos, quindici milioni di cartellini per due giocatori che i tifosi non avevano mai sentito nominare? E’ una solida realtà Leitner, che pure è stato già accolto a pesci in faccia da una stampa che, a onor del vero, fa passare per oro colato tutto quello che accade sull’altra sponda del Tevere? E’ una solida realtà Lukaku, prelevato da una squadra di seconda fascia in Belgio? Persino Ciro Immobile è chiamato a rilanciarsi dopo due pessime stagioni: ma almeno il suo arrivo, da ex capocannoniere della Serie A ancora relativamente giovane, ha risvegliato per un momento una piazza che è sempre stata coerente con sé stessa, mai prevenuta di fronte ai possibili nomi.

Gli altri, si sa, sono sempre più bravi…

E allora perché? Non sarebbe bastato qualche altro nome alla Immobile per rilanciare le motivazioni di una piazza che da Bielsa a Peruzzi, dallo stesso bomber Ciro all’iniziativa per gli 11 abbonati (una splendida idea, perché è ora di smetterla di parlare di cavolate e concentrarsi sui veri problemi: se la società ha una buona iniziativa di marketing, perché non spendere un minuto per applaudire e concentrarsi poi sul mercato deficitario? No, meglio parlare per un mese delle stesse cose solo per dimostrare che tutto va male, con gli occhi iniettati di sangue perché le proprie convinzioni personali sono più importanti della Lazio), ha dimostrato di voler tornare a sperare in una Lazio migliore?

La risposta, come spesso accade, si annida tra le pieghe del bilancio, e si chiama plusvalenza. Che serve a mettere a posto il deficit (ridicolo rispetto ad altre società, ma che la Lazio aveva evidenziato prima di non pubblicare più le sue trimestrali), fiore all’occhiello di una Lazio che l’anno scorso aveva sistemato le cose anticipando gli introiti UEFA, e che quest’anno può segnare un +20 tra le cessioni di Candreva, che costò poco meno di dieci milioni tra Cesena e riscatto dall’Udinese, ed Eddy Onazi, arrivato a giocare con la Primavera e poi lanciato nel calcio che conta.

Le plusvalenze sono oro per il bilancio di una società, visto che i costi degli ingaggi vengono poi progressivamente inseriti negli ammortamenti (anche se poi i successivi rinnovi di contratto rappresentano costi aggiuntivi). Lo ha dimostrato la Juventus: l’affare Pogba l’ha resa ricca oltre i milioni incassati, avendo ottenuto una plusvalenza di oltre 75 milioni di euro. Soldi che ai bianconeri hanno permesso di puntare su Higuain, mentre la Lazio con una sola cessione ha fatto mercato in tutti i reparti.

Il dubbio su questo ragionamento è il costo degli attuali giocatori, ma se ci si pensa anche Wallace, ancora giovane, se dovesse esplodere come si spera, potrebbe essere ceduto a una cifra ben superiore rispetto a quella spesa, così come la Lazio avrebbe compiuto un formidabile colpo economico cedendo Felipe Anderson, pur pagato discretamente e non certo come un saldo di fine stagione al Santos.

Quello che non deve mancare, in questo concordiamo col responsabile della comunicazione Diaconale, è il rispetto: scrivere “Leitner chi?” in prima pagina quando poi sconosciuti sull’altra sponda vengono annunciati con toni enfatici, è un insulto all’intelligenza, prima ancora che alle professionalità sportive che compongono la Lazio. Se Leitner sarà l’ennesimo Vinicius, Pereirinha, Perea o Bisevac o se esploderà trovando a Roma la sua dimensione lo scopriremo solo vivendo e non comunque dileggiandolo a mezzo stampa. Ma un mercato impostato come ha fatto la Lazio in questa stagione può voler dire tutto o niente. Le potenzialità ci sono: se Basta e De Vrij non si infortuneranno, se Biglia diventerà il leader, se Cataldi maturerà, se Parolo tornerà quello di due anni fa e Felipe Anderson pure mentre a Immobile servirebbe un salto di tre anni, se Kishna riuscirà a esplodere, se Lukaku migliorasse definitivamente. Se, se, se: le potenzialità, ci sono, davvero: ma il rischio è altissimo. Con buona pace di chi pensa agli undici abbonati. Non per niente, una bella prima pagina è stata sparata anche per loro…

Ecco, basta cavolate, magari facciamo che parliamo di calcio. Per capire, mica per altro.

Fabio Belli

Lazio, ecco la lista dei 25 per la Serie A: sorpresa tra gli “italiani”

Ci siamo, tra meno di 7 giorni ritorna la Serie A e con essa si tornerà finalmente a parlare solo di calcio giocato. Per altri 15 giorni però il mercato la farà ancora da padrone anche il nuovo regolamento della FIGC inerente gli italiani in rosa condiziona e non poco l’operato delle 20 squadre di A. Entro le 12 di sabato 20 agosto, infatti, tutti i club di Serie A dovranno comunicare la lista dei 25 calciatori che comporranno le rispettive rose nella stagione 2015/2016. Lista che comunque potrà essere modificata fino alla chiusura del mercato estivo, ma con dei parametri da rispettare. Vediamo la situazione dei biancocelesti:

Per la Lazio la situazione si fa subito difficile: mancano i giocatori cresciuti in un vivaio italiano. In particolare è richiesta la presenza di almeno quattro calciatori di formazione italiana (che abbiano giocato almeno un triennio dai 16 ai 21 anni in un club del nostro paese, ndr): Immobile, Marchetti, Parolo sono ok e nati quindi nel vivaio italiano, manca una quarta casella da occupare. Come riporta Il Corriere dello sport, le partenze di Konko, Mauri, Matri e Candreva hanno sguarnito questa casella. Al momento gli unici in rosa con queste caratteristiche sono appunto i tre giocatori della Nazionale più…Oikonomidis (ha militato nelle giovanili di Atalanta e Lazio, ndr): ecco come la Lazio intende risolvere il problema, salvo sviluppi di mercato come l’eventuale arrivo di Cerci dall’Atletico Madrid (viste le difficoltà per arrivare a Ntep).

A questi si aggiungeranno Cataldi, Keita, Murgia e Borrelli come giovani formati nelle giovanili del club, devono essere almeno quattro anche in questo caso. Per quello che riguarda Milinkovic, Kishna e Strakosha faranno parte dei calciatori con meno di 21 anni che possono essere utilizzati illimitatamente senza occupare slot. E’ molto importante far sì che il regolamento sia rispettato, le eventuali violazioni infatti comportano sanzioni piuttosto pesanti: l’utilizzo di un calciatore non inserito nella lista, infatti, comporta la sconfitta a tavolino della squadra.

Lazio – Rosa 2016/2017 – 25* calciatori + 7 Under 21
Giocatori formati nel vivaio del club: Danilo Cataldi, Alessandro Murgia, Keita Baldé, Luca Borrelli
Giocatori formati nel vivaio nazionale: Federico Marchetti, Marco Parolo, Ciro Immobile, Christopher Oikonomidis
Altri elementi della rosa: Etrit Berisha, Ivan Vargic, Stefan De Vrij, Wesley Hoedt, Mauricio, Milan Bisevac, Stefan Radu, Dusan Basta, Vinicius, Patric, Lucas Biglia, Ronaldo Pompeu da Silva, Alvaro Gonzalez, Senad Lulic, Ravel Morrison, Felipe Anderson, Filip Djordjevic, Brayan Perea, Jordan Lukaku, Wallace, Moritz Leitner, (più Bastos e il sostituto di Candreva*)
Under 21: Franjo Prce, Thomas Strakosha, Joseph Minala, Sergej Milinkovic-Savic, Ricardo Kishna, Cristiano Lombardi, Mamadou Tounkara

Leitner: “Volevo solo la Lazio. Il mio obiettivo? Diventare titolare e…”

E’ arrivato tra lo scetticismo generale, sopratutto a livello mediatico…Lui però non si lascia intaccare da queste critiche premature, sa che unico giudice è solo il soltanto il campo e non vede l’ora di udire la sua sentenza. Stiamo parlando di Mortiz Leitner. Il 5° acquisto di questo mercato estivo biancoceleste (in attesa che venga ufficializzato il 6° Bastos) è molto motivato. Vuole prendersi le sue rivincite e dimostrare che non è una meteora come molti lo vogliono dipingere. E’ una delle promesse del grande Borussia Dortmund di Klopp. E’ felicissimo di aver scelto la Lazio e la Serie A. Non si preoccupa del pessimismo e del malessere generale che aleggia nell’ambiente biancoceleste anzi vuole calarsi quanto prima nella nuova avventura:

L’anno scorso il Dortmund girava perfettamente, trovare spazio era difficile. Ora a Roma voglio riscattarmi, devo guardare avanti, non indietro. So che anche altri club hanno contattato il mio procuratore, ma io volevo la Lazio. Tare mi segue da tempo”. Vuole seguire le orme dei grandi tedeschi che hanno indossato al maglia della Lazio: “Riedle, Doll e Klose, so che in molti hanno lasciato un segno qui. Peccato che sia andato via Miro. Mi avrebbe aiutato molto”. Moritz ha parlato anche del suo ruolo. Ha scelto un numero molto pesante (il 23 che fu di Veron) ma non ha paura. E’ ambizioso e voglioso di lottare, due qualità che saranno molto apprezzate dai tifosi biancocelesti: “Il mio obiettivo è diventare titolare. Se non avessi questa ambizione sarebbe un problema”.  Sul campionato: “Sono convinto che vincendo la gente tornerà a vederci. Voglio riuscire a riportare la gente all’Olimpico. Abbiamo tutti una voglia matta di fare bene”. Questa la sua lunga intervista rilasciata a La Gazzetta dello sport. Leitner è pronto a diventare grande.

CALCIOMERCATO – Lazio, si complica Ntep. La società valuta le alternative…

Non è un’estate biancoceleste se non c’è almeno una trattativa estenuante da trascinare per diversi giorni prima della chiusura del mercato. Ancora una volta c’è un colpo di scena “inatteso“. Ora è il turno di Paul Georges Ntep. L’esterno francese era il designato per la sostituzione di Antonio Candreva e invece, come accaduto con Thauvin, i biancocelesti ancora una volta potrebbero virare verso un altro obiettivo.

Oggi dovrebbe arrivare la risposta del Rennes, che intanto si è cautelato prendendo Ødegaard dal Real Madrid, ma a complicare la situazione è lo stesso Ntep che ha preso tempo. Secondo quanto riportato da Repubblica il calciatore vuole valutare l’eventuale offerta del Lione che negli ultimi giorni ha effettuato più di un sondaggio per assicurarsi le sue prestazioni. L’ala di origini camerunese sempre secondo il quotidiano romano preferirebbe rimanere in Ligue1 e così la Lazio, stanca dei continui tiri e molla della società bretone e dello stesso tornante, avrebbe deciso di virare con forza su altri obiettivi. Sarà vero? La Lazio era certa di aver risolto la situazione ma ora potrebbe dover nuovamente guardarsi a torno. Salvo nuove sorprese sono tre le piste ancora in ballo: Cerci dell’Atletico Madrid, Ivan Cavaleiro del Monaco e, soprattutto, Boudebouz del Montpellier. Tare e Lotito devono accelerare perché il tempo stringe e all’inizio del campionato manca solo una settimana. La caccia al sostituto di Antonio Candreva è ancora aperta.