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SERIE A – Le statistiche totali dopo la prima giornata

E’ finalmente partita la Serie A. La nuova stagione ha già regalato sorprese alla prima giornata. Ma anche pioggia di gol e “papere” dei portieri. Insomma non è mancato assolutamente nulla. Vediamo insieme le statistiche totali dopo la prima giornata di campionato:

Partite giocate: 10/380
Minuti giocati: 958 minuti
Gol segnati: 32
Marcatori: 26 giocatori diversi
Numero giocatori iscritti: 661
Stranieri iscritti: 352
Percentuale tiri in porta: 50%
Rigori: 4
Palle perse: 557
Palle recuperate: 392
Ammonizioni: 42
Espulsioni: 1

Ballotta: “Con la Juventus sarà difficile ma non c’è niente di scontato”

L’ex portiere biancoceleste Marco Ballotta è intervenuto ai microfoni di Tuttojuve.com per parlare del prossimo incontro di campionato tra la formazione torinese e la Lazio, gara in programma sabato prossimo allo stadio Olimpico di Roma:

“Conosciamo tutti la forza della squadra di Allegri quindi anche se ieri i biancocelesti hanno vinto a Bergamo quello di sabato sarà un incontro molto delicato. Ieri sera i biancocelesti sono stati anche fortunati ma hanno ottenuto i tre punti disputando una buona gara lontano da casa. Non credo ai risultati delle prime partite, molte squadre ancora devono essere completate. Mi auguro che giocando a Roma sugli spalti ci siano tanti tifosi biancocelesti, con il loro calore e il loro incitamento potrebbero aiutare molto la squadra di Inzaghi. La Juve è forte e non sarà facile fermarla ma niente si può dare per scontato, la speranza c’è sempre”.

Lombardi, cuore di papà: “Tanti sacrifici, ho sempre creduto in lui!”

Cristiano Lombardi è l’orgoglio di papà Ezio, un uomo che ha compiuto sempre grandi sacrifici affinchè suo figlio potesse fare della sua passione il proprio lavoro.

Sacrifici ripagati, con un pensiero fisso al fratello più grande scomparso a cui il giovane Cristiano ha dedicato con tutto il cuore il suo gol all’esordio in Serie A. Non sta nella pelle per la gioia papà Ezio, contattato dai microfoni di gianlucadimarzio.it: “Ho rischiato di morire! Non ce l’aspettavamo. Sensazioni indescrivibili, bisogna provarle. Tanti sacrifici, l’ho conclusa così. Come il coronamento di 14 anni di sacrificio. Mio, suo, di sua madre. Di tutta la famiglia“. Ezio Lombardi ha sempre creduto nelle qualità del figlio, anche nei momenti più difficili: “Ho sempre visto in lui le qualità per fare il calciatore. Più il tempo passava, più gli dicevo di crederci. A Trapani non si è capito cos’è successo, lo volevano a tutti i cosi. Esordì con gol anche lì, ma non gliel’hanno riconosciuto. Ha fatto panchina, è stato un po’ sfortunato. In alcuni situazioni era titolare, ma la squadra perdeva con 5 gol di scarto e sembrava che fosse colpa sua“. Poi la buona stagione ad Ancona lo scorso anno: “Sì, decisamente. Certo, cambiavano modulo spesso. Cristiano non è un giocatore da 3-5-2. Ma è andata bene. Ad inizio estate Cristiano era con le valigie in mano: “Non c’erano offerte, poi…Inzaghi gli ha mandato un sms, diceva che l’avrebbe chiamato in ritiro. Ha avuto fortuna, ha sfruttato la sua chance. Il calcio è così, da una possibile Lega Pro ti ritrovi all’esordio in Serie A”. Un sogno per un tifoso laziale doc come lui: “Laziale da sempre, ha quei colori sulla pelle, lo dimostra l’esultanza“. I ringraziamenti sono proprio per mister Inzaghi: “Lo ringrazio con tutto il cuore, sia lui che Tare. Ha sempre creduto nel suo talento, gli ha fatto firmare un lungo contratto fino al 2019”. Futuro? “Non lo so, non è il mio lavoro. Spero rimanga alla Lazio, può dare una mano”. Infine, l’aneddoto : “Giovedì mi chiama, Keita si era fatto male e Inzaghi gli aveva dato il fratino. E’ partita da lì…”

PAIDEIA – Accertamenti per Basta. Il serbo sicuro: “Con la Juve ci sarò”

Controlli in Paideia questo pomeriggio per Dusan Basta. Il terzino serbo ha raggiunto alle 17 la clinica romana per degli accertamenti per via della solita fascite plantare, una problematica che il giocatore si porta dietro da qualche mese. Il numero 8 biancoceleste continuerà a giocare con l’aiuto di un plantare speciale, ma vuole intanto capire quale tipo di terapia applicare al problema fisico. Non è assolutamente a rischio la sua presenza contro i Campioni d’Italia della Juventus o almeno è questo che lui ha ribadito ai cronisti presenti: “Ci sarò contro la Juve”. Inutile dire che il sospiro di sollievo è enorme sopratutto per Simone Inzaghi che non può permettersi ulteriori assenze in vista del delicato match di Sabato pomeriggio (ore 18, Stadio Olimpico).

Il comunicato di risposta all’ag. di Keita da parte della Lazio

Questo il comunicato apparso sul sito biancoceleste in risposta alle parole di Calenda, l’ag. di Keita:

“In riferimento alle dichiarazioni del procuratore di Keita, Roberto Calenda, la società tiene a sottolineare come i referti medici siano inequivocabili e non consentano alcun tipo di interpretazione.

La S.S.Lazio non ha alcun bisogno di recuperare il consenso dei tifosi attraverso le vicende di Keita, ma ha bisogno che i propri giocatori dimostrino, non con le parole ma con i comportamenti ed i fatti, la loro professionalità dentro e fuori dal campo”.

Delio Rossi: “Senza distrazioni il successo biancoceleste sarebbe stato più largo. Bravo Lombardi, non era…”

Per commentare il successo ottenuto ieri sera dalla Lazio con l’Atalanta ai microfoni della trasmissione Laziali on air è intervenuto l’ex tecnico biancoceleste Delio Rossi.

Si aspettava una partita del genere? “A dire il vero sì. Il campionato inizia ora ed anche la squadra bergamasca ha cambiato molto, anche loro hanno un nuovo allenatore e avevano tanta voglia di iniziare bene tra le mura amiche. Il risultato finale non rispecchia ciò che si è visto durante l’incontro, se i biancocelesti non avessero avuto delle disattenzioni la vittoria sarebbe stata più larga”.

Sul tecnico biancoceleste: Inzaghi oltre ad avere lavorato con la Primavera, ha giocato per tanto tempo con la Lazio e conosce bene l’ambiente, quindi è a conoscenza delle necessità del club. Nella gara a Bergamo si è visto quanto sia importante l’asse centrale in una squadra: con de Vrij, Biglia e Immobile, che può essere un nuovo punto di riferimento per tutta la squadra, è un’altra storia”.

Su Lombardi: “Esordire ieri sera non era facile per nessuno, Lombardi ha mostrato di avere molta personalità, segno che bastone e carota funzionano sempre. Poi dipende dal carattere del ragazzo, alcuni giovani vanno incitati e stimolati, altri vanno tenuti con i piedi per terra”.

Su Keita: “E’ una situazione simile a quella di tanti calciatori che non si rendono conto del talento che il Signore gli ha donato. Un giocatore deve essere bravo anche nel farsi gestire bene, avere intorno le giuste compagnie e persone che possano permettergli di gestire nel miglior modo possibile le proprie qualità. Il comportamento è fondamentale nella crescita di un giovane, poi bisogna anche essere bravi nel gestire la situazione economica. Se non hai la testa quello di perdersi è un rischio molto grande”.

Su PeruzziAngelo è una persona di grande carisma, parla poco ma quando lo fa lo fa con ragione. Inoltre è un campione del mondo e ha vinto diversi scudetti. E’ molto intelligente e il suo lavoro semplificherà quello di Inzaghi, sono certo che i due possano convivere bene senza prevaricazioni dei ruoli. In più potrà essere un punto di riferimento per i giocatori e per l’ambiente. Al club biancoceleste è stato sempre rimproverato di non valorizzare personaggi che hanno fatto tanto per il club. Una personalità come quella di Peruzzi può essere importantissima per questa causa”.

Sul mercato: “Nonostante la vittoria di ieri la Lazio ha bisogno di rinforzi. Bisogna sempre tentare di migliorare, non muoversi sul mercato sarebbe un grande errore. Bisogna ancora coprire quei ruoli che sono rimasti scoperti”.

Nel prossimo turno la Juventus: “Nelle prime giornate si può capire poco, può succedere di tutto. Serviranno cinque-sei giornate per iniziare ad avere le prime indicazioni veritiere. La sfida tra le due squadre arriva troppo presto per considerarlo un test vero. Se le cose per la Lazio dovessero andare male non bisogna pensare che la squadra è da buttare, né in caso di successo bisognerà esaltarsi dimenticando le cose che non vanno”.

Onazi si complimenta con Felipe Anderson su Instagram

Per complimentarsi e salutare l’ex compagno di squadra Felipe Anderson il nigeriano Eddy Onazi (ora in Turchia al Trabzonspor) ha postato una foto su Instagram con la seguente scritta: Tanti complimenti a mio fratello e amico per aver fatto la storia del suo paese dopo aver vinto la medaglia d’oro olimpica. Che Dio ti benedica fratello, mi mancherai ma ci incontreremo di nuovo. Ti auguro ogni bene, amico“.

Parole che hanno reso felice il calciatore brasiliano che ha risposto così: Mi mancherai fratello“.

Rio 2016 – Il medagliere Olimpico

Si sono concluse questa notte le Olimpiadi di Rio. A farla da padroni nel medagliere olimpico sono stati gli Stati Uniti che si sono aggiudicati 121 medaglie totali, di cui ben 46 d’oro.

Seconda in classifica la Gran Bretagna con 27 ori e terza la Cina (seconda in termini di medaglie totali) arrivata a 70 podi. Gli Stati Uniti si sono aggiudicati 17 medaglie (stesso numero di ori) in più rispetto a Londra 2012, la Cina ne ha vinte 19 in più ma è scesa nel numero di ori vinti (38 a Londra, 26 oggi). Quarta la Russia con 56 medaglie di cui 19 ori, calo dovuto soprattutto alla squalifica per doping di diversi atleti russi. Quinta la Germania anche se con 2 medaglie totali in più e due ori in meno rispetto a quattro anni fa. L’Italia nel medagliere è nona. La delegazione azzurra pareggia il numero di podi ottenuti a Londra: 28 (8 ori come alle precedenti Olimpiadi). Risultato soddisfacente in quanto il Coni si era prefissato l’obiettivo di raggiungere almeno 25 medaglie. Infine il Brasile: i padroni di casa si sono aggiudicati 19 medaglie (portando da 3 a 7 gli ori conquistati). Terminata così la splendida kermesse brasiliana la sfida è già lanciata: appuntamento per tutti a Tokio 2020.

CASO KEITA – Il comunicato dell’agente Calenda

Il caso Keita è una grana destinata a durare ancora a lungo in casa Lazio ed ogni giorno la telenovela sulla vicenda del senegalese si arricchisce di nuovi episodi.

A prendere la parola oggi è stato l’agente del classe ’95, Roberto Calenda, che tramite un comunicato ha voluto esprimere la propria opinione su questa situazione che sta diventando decisamente insostenibile: “Il comportamento dei dirigenti della Lazio è inspiegabile. Invece che tutelare un loro patrimonio ne mettono in discussione la parola scatenando un processo pubblico contro il giocatore. Keita si è fatto male in allenamento. Purtroppo né Peruzzi né i suoi 5 membri dello staff sanitario hanno avuto l’accortezza di accompagnare Il giocatore in clinica dove i medici, terminato l’esame strumentale, gli hanno detto di rimanere a riposo per alcuni giorni visto il leggero trauma distorsivo al ginocchio. Keita potrebbe rientrare in gruppo in settimana per prepararsi alla prossima partita con la Juventus. Il problema è che l’allenatore ha deciso misteriosamente di non proteggere il suo giocatore ma di attaccarlo pubblicamente mettendone in dubbio la parola. In più si è aggiunto l’attacco dell’addetto stampa che invece che cercare di sistemare ha rincarato la dose. Keita non ha disertato nulla, visto che non è stato convocato per infortunio e dal momento che non ha saltato alcun allenamento presentandosi regolarmente per fare terapie. Il risultato è: tutti contro Keita, ingiustamente! La realtà invece dice che il calciatore, da professionista qual è, non intende mancare di rispetto a nessuno. Certo non può nemmeno giocare se ha male al ginocchio. In conclusione per Keita non ci sono trattative in corso. Per cui lui non ha alcun motivo per non giocare. Anzi, vuole scendere in campo perché nonostante la differenza di vedute , lui alla Lazio tiene e anche tanto. Per questo dico che una società dovrebbe aiutare il suo attaccante invece che attaccarlo pubblicamente con il solo scopo di recuperare il sostegno di tifosi delusi e amareggiati ed in continua protesta“.

ESCLUSIVA – Risolto il mistero: ecco perché Morrison non è stato convocato a Bergamo

La notizia dell’esclusione di Keita ha catturato l’attenzione mediatica di Atalanta Lazio, ma in pochi hanno notato l’assenza tra i convocati di Ravel Morrison. Ieri si era parlato di una scelta improvvisa e misteriosa voluta da Inzaghi, che nulla aveva a che vedere col calciomercato, ma così non è. Infatti, secondo indiscrezioni raccolte dalla nostra redazione, in realtà si è trattata di un’auto-esclusione dato che è stato lo stesso giocatore a chiedere a mister Inzaghi di non inserirlo nella lista per Bergamo. Morrison sta trattando con un club inglese ed è ormai certa la sua partenza per buona pace di chi sognava di vederlo esplodere in maglia biancceleste. Non è una sorpresa, da tempo su twitter traspariva il suo desiderio di tornare in Premier League.

Lombardi: “Dovevo andare in prestito, ma le cose cambiano…Si riparte da qui!”

Per favore, adesso non svegliatelo. Ancora non ci crede Cristiano Lombardi, gol all’esordio in Serie A con la maglia della Lazio ieri sul campo dell’Atalanta.

L’attaccante esterno classe ’95 è stato gettato nella mischia dal primo minuto da Simone Inzaghi, e ha ripagato il suo ex mister della Primavera con un’ottima prestazione coronata dal gol del momentaneo 0-3. Il giorno dopo la serata che ha cambiato il suo destino, il giovane ha voluto nuovamente mostrare tutta la sua gioia attraverso una foto ed un post pubblicato tramite il proprio profilo Instagram: “Sensazioni uniche, non mi sarei mai potuto aspettare tutto questo, ho lavorato giorno dopo giorno con la consapevolezza che sarei andato di nuovo in prestito. Le cose cambiano a volte la vita ti regala delle carte da giocare, e sta a te dimostrare a te stesso e a tutti che puoi farcela. Si riparte da qui, da questa notte magica, lavorando duramente per farci trovare pronti anche sabato!!!“.

Per Tokyo 2020 il primo ministro del Giappone diventa…Super Mario (VIDEO)

Si sono chiuse ieri con una cerimonia sottotono sia per la poca presenza di pubblico sia per il maltempo le Olimpiadi di Rio2016.

Una cerimonia di chiusura comunque divertente, tra colori e musica e un siparietto molto divertente. Nel lasciare idealmente il testimone a Tokyo 2020 è stato lanciato un video in cui il primo ministro giapponese Shinzo Abe si è trasformato in Super Mario, il celebre idraulico italiano protagonista dell’omonimo video gioco cult., per poi apparire da un tubo all’interno dello stadio di Rio de Janeiro. Una scena tutta da vedere…

Ecco il video:

LAZIO SOCIAL – Hoedt felice per il gol ed i 3 punti

Primo gol in campionato alla seconda stagione con la maglia della Lazio, sicurezza ritrovata al fianco dell’amico e connazionale Stefan De Vrij. Per Wesley Hoedt la stagione non poteva iniziare meglio di così.

Il centrale olandese ha coronato una prestazione attenta con il gol del momentaneo 2-0, anticipando tutti con un gran colpo di testa su perfetta punizione calciata da Biglia. Hoedt ha voluto sottolineare la sua gioia attraverso la propria pagina Instagram, dove accompagna una foto della sua esultanza con questa frase: “Sempre bello fare gol, però quello che conta sono i tre punti!

 

 

Higuain scalda i motori in vista della Lazio

E’ stato probabilmente il giocatore più chiacchierato dell’estate calcistica, i 94 milioni di euro spesi dalla Juventus per strapparlo al Napoli non sono certo passati inosservati.

Come non è passata inosservata la sua “pancetta” che fa capolino sotto il completo di gioco. Fatto sta che a Gonzalo Higuain sono bastati meno di 9 minuti per prendersi la Juventus ed i suoi tifosi. 9 minuti per risolvere la gara contro la Fiorentina, improvvisamente complicatasi dopo il vantaggio di Kedhira ed il preggio di Kalinic. Gonzalo entra al 66esimo e al 75esimo segna il suo primo gol in maglia bianconera. 2-1 e 3 punti per la Juventus.
Adesso il Pipita punta la Lazio, si sente pronto per prendersi la maglia da titolare: “Titolare con i biancocelesti? Non decido io, ma il mister. Con la Fiorentina ho fatto il possibile per la squadra”. La Lazio è avvisata, Higuain sta già scaldando i motori…

‘Casi’ Keita e Bielsa, le parole dell’avv della Lazio Gentile

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L’Avvocato della Lazio Gian Michele Gentile è intervenuto stamattina ai microfoni di ‘Radio Incontro Olympia’. Queste le sue dichiarazioni, a partire dal ‘caso’ Keita: “Non ho ricevuto nessuna comunicazione da parte della società riguardo ad eventuali movimenti ufficiali nei confronti del nostro tesserato Keita. Indi per cui, al momento, non è prevista nessuna azione legale ad opera della Lazio verso lo stesso giocatore. Evidentemente il caso venutosi a creare si può definire in fase di risoluzione”.

Poi sulla questione Bielsa: “Attendiamo novità intorno al periodo di Natale. Abbiamo presentato il nostro ricorso in forma dettagliata e puntuale puntando il dito contro l’allenatore argentino data la sua grave inadempienza contrattuale. Aspettiamo le doverose traduzioni degli atti dall’italiano allo spagnolo, la comunicazione della data dell’udienza, affinché la Lazio si faccia valere nelle sedi più opportune”.

FORMELLO – Seduta di scarico: Lulic verso il recupero per la Juventus, ‘prima’ per Bastos

Ripresi già questa mattina, con una seduta di scarico, i lavori in casa Lazio dopo la vittoria di ieri contro l’Atalanta.

Regolarmente presente Keita, che si allena a parte con il preparatore Bianchini (addetto al recupero dei calciatori infortunati), mentre non si vede Djordjevic, che ieri ha rimediato una botta. Per quanto riguarda invece Lulic e Radu, il primo ha svolto la seduta con i compagni, mentre il secondo, dopo un inizio con il gruppo, ha proseguito in maniera differenziata con il pallone. In vista nell’anticipo di sabato sera all’Olimpico contro la Juventus, dunque, il bosniaco potrebbe recuperare, mentre sul romeno permane ancora qualche dubbio. Calca il prato del ‘Fersini’ anche il nuovo acquisto Bastos, arrivato a Roma la settimana scorsa e che ha svolto lavoro a parte. Oggi pomeriggio previsti accertamenti in Paideia per Basta, oltre al ritorno dal Brasile di Felipe Anderson, fresco di medaglia d’oro alle Olimpiadi e che già domani dovrebbe allenarsi con i compagni.

CALCIOMERCATO – Il Chelsea monitora De Vrij: pronta l’offerta

«Non vedevo l’ora di tornare in campo»: così parlava Stefan de Vrij nel pre-partita dell’Atalanta, ad un anno esatto di distanza dall’ultima apparizione ufficiale con la Lazio. Quello 0-4 con il Chievo del 30 agosto 2015, alla seconda giornata, in cui si nostromo già le prime avvisaglie di quello che poi sarebbe stato il crack con la Nazionale.

Si è ripreso il campo e la Lazio de Vrij, dopo un’estate passata a lavorare solo per quello, e su Twitter non ha mancato di esprimere tutta la sua felicità («Importante iniziare con i tre punti»). Presente sereno dunque, mentre non altrettanto potrebbe essere, a mercato ancora aperto, il futuro. Sì, perché, secondo indiscrezioni raccolte da Cittaceleste, ieri, tra gli spettatori della partita della Lazio e, in particolare, dell’olandese, c’era anche Antonio Conte. Il suo Chelsea è alla disperata ricerca di un difensore centrale e, viste le complicanze nelle piste relative a Koulibaly, Bonucci è Chiellini, potrebbe tornare prepotentemente alla carica su Stefan. Prima di sferrare l’assalto, però, l’ex ct azzurro vuole visionare il giocatore anche sabato contro la Juve: c’è infatti chi dice che de Vrij non possa ancora fare due partite di seguito ad alti livelli, per cui Conte vuole constatare quali siano le sue reali condizioni, prima di mettere sul piatto 25 milioni come assicurano in Inghilterra.

TEMPI BELLI – CIELLESETTE

Le “sliding doors” nella vita e nel calcio sono spesso imprevedibili. Sennò non sarebbero tali, e il destino sarebbe facile da gestire come un dado truccato che fa uscire sempre il sei. Per fare fronte ai tanti “uno” che il destino ci pone davanti invece ci vuole fegato: ma è anche vero che il successo è quando il talento incontra l’opportunità e mai viceversa. Farsi trovare pronti è fondamentale, ma l’occasione quando capita, capita.

Cristiano “CL7” Lombardi è il nostro nuovo orgoglio, dei laziali e di chi l’ha visto giocare dai tempi della Primavera. Momenti decisivi perché dopo uno scudetto conquistato con Alberto Bollini in panchina, sarà l’incontro con Simone Inzaghi a regalargli un’altra Coppa Italia e soprattutto una rampa di lancio verso il calcio che conta, che come accade per molti ragazzi, non sarà però sfruttata al meglio. E’ successo ad Antonio Rozzi, che proprio Lombardi sostituì realizzando poi il gol decisivo nei quarti contro il Toro in quella final eight scudettata. Rozzi di gol in Primavera ne segnava a carrettate e la sua rampa di lancio si è chiamata Real Madrid, purtroppo però senza fortuna. Lombardi, dopo un’annata pessima a Trapani, si è ritrovato ad Ancona. Nonostante qualche problema fisico, venticinque presenze e quattro gol. Sempre Lega Pro, sempre a metà classifica: troppo poco per sperare davvero in una chance.

E invece che accade? Marcelo Bielsa, il “Loco“, straccia un contratto già firmato. Al di là delle questioni di opportunità, questo significa il ritorno di Simone Inzaghi al timone della Lazio. E Lombardi viene richiamato per il ritiro ad Auronzo di Cadore. Dove si distingue tra i migliori, anche se un giovane in ritiro cosa deve fare? Lombardi però continua a sudare a testa bassa fino all’ultimo, nella partitella contro la Primavera prima del match a Bergamo realizza quattro reti. Ma sembra destinato ancora alla Sambenedettese, ancora Lega Pro, sperando in un ruolo da protagonista assoluto.

E invece che accade? Keita impazzisce dopo una stagione di capricci. Che abbia simulato o no l’infortunio, fatto sta che si perdono le sue tracce dai radar intorno a Bergamo. E allora tocca proprio a lui: CL7, un Cristiano sulla fascia ce l’abbiamo anche noi. E nessuno come i laziali sa leggere tra le pieghe del destino: troppo facile pensare che proprio lui avrebbe segnato, troppo bello pensare che lo abbia fatto in una partita chiusa da chi, con una doppietta, aveva deciso la finale scudetto in quella final eight Primavera. Cataldi e Lombardi, Lombardi e Cataldi: nella carriera di un calciatore l’abnegazione, l’impegno e lo spirito di sacrificio spesso sono tutto. E’ anche vero però che quando ti tocca, ti tocca e non c’è nulla che possa fermare o neanche rallentare il corso del destino.

Fabio Belli

CALCIOMERCATO – Pista spagnola per il dopo Keita

Dopo la vittoria contro l’Atalanta, la Lazio non può fermarsi: stamane inizierà infatti la preparazione in vista del difficilissimo impegno di sabato all’Olimpico contro la Juventus, ma non solo. Mancano infatti soltanto 9 giorni alla fine della sessione estiva del calciomercato e la società dovrà lavorare alacremente per dotare la squadra di quelle pedine che ancora mancano all’appello.

In primis, il sostituto di Candreva, nella cui ottica si dovrà attendere ancora qualche giorno per definire l’operazione relativa al nome scelto, vale a dire Dirar del Monaco. C’è poi da risolvere la questione Keita: il senegalese, ormai sembra certo, è sulla via della partenza e, per sostituirlo, servirà cercare un altro esterno d’attacco. Secondo quanto rivela La Repubblica, ai nomi sulla lista di Tare si è aggiunto nelle ultime ore quello di Jonathan Viera del Las Palmas. 26 anni, spagnolo, ha il contratto in scadenza nel 2018, è un jolly offensivo ed è stato già trattato dal da capitolino lo scorso anno . Costa intorno ai 7 milioni di euro e su di lui non manca la concorrenza, in particolare quella del Valencia, che avrebbe già effettuato un sondaggio nei giorni scorsi. Il tempo stringe, la Lazio dovrà dunque mettersi subito all’opera.

CALCIOMERCATO – Boudebouz si autoesclude: “Non firmerò per la Lazio”

Dopo aver mandato (sia direttamente che tramite il suo procuratore) diversi messaggi d’amore alla Lazio che continua insistentemente a cercare un sostituto di Antonio Candreva, improvvisamente Boudebouz ha cambiato idea. Ecco le sue parole rilasciate in un’intervista L’Équipe“Voglio dimostrare quanto valgo, so che posso dare di più di quello che ho fatto l’anno scorso. Non ho intenzione di firmare con la Lazio. Per ora la mia volontà solo di crescere”.

Già la trattativa era molto difficile a causa dell’elevatissima richiesta del presidente del Montpellier, ora queste parole del ventiseienne algerino non lasciano spazio all’interpretazione. Continua la ricerca del nuovo Candreva: avanti il prossimo….da escludere.