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CASO KEITA – C’è un’italiana dietro il mal di pancia?

Il caso-Keita terrà sicuramente banco in casa Lazio almeno fino alla fine del calciomercato estivo, e in caso di permanenza del senegalese a Roma avrà sicuramente ulteriori strascichi.

In casa Lazio comunque si lavora per trovare una sistemazione al classe ’95, il quale ha più volte chiesto la cessione e soprattutto è ormai mal visto dai compagni di squadra. Secondo quanto riportato da TuttoMercatoWeb, adesso sulle tracce di Keita ci sarebbe la Juventus, data soprattutto la più che probabile partenza di Zaza, nel mirino di Wolfsburg e Southampton, ma anche del Napoli che sta per perdere Gabbiadini. Keita potrebbe essere l’uomo giusto per l’attacco bianconero, vista anche la concorrenza dell’Inter per il brasiliano Gabigol.

Gregucci: “Balotelli-Lazio? Qualità indubbie, ma punterei più sui giovani”

L’ex giocatore biancoceleste, reduce dalla breve esperienza come secondo di Roberto Mancini all’Inter, Angelo Gregucci, è intervenuto ai microfoni di Radio Incontro Olympia per analizzare la situazione in casa Inter e della suggestione Balotelli per la Lazio.

Gregucci ha esordito parlando di Antonio Candreva: “Ho avuto poco tempo per conoscere e soprattutto per allenare Candreva all’Inter, perchè Antonio è arrivato in ritiro in ritardo dato il suo impegno agli Europei francesi con la nazionale azzurra e data la trattativa estenuante fra Lazio e club nerazzurro che ha portato il numero 87 a Milano, destinazione che Candreva ha fortemente voluto manifestando il suo desiderio di giocare ad Appiano Gentile sia prima che subito dopo il campionato d’Europa. Ciò nonostante, posso affermare che il centrocampista romano sarà un valore aggiunto dell’Inter, team che può vantare una rosa di altissima qualità di cui una buona parte ho allenato a Brunico. L’ex laziale, Perisic, Brozovic, Eder, Medel, Murillo, Banega li ho avuti alle mie dipendenze dopo gli appuntamenti avuti con le rispettive rappresentative, per effettuare con loro una preparazione differenziata rispetto al gruppo diretto da Mancini che nel frattempo si disimpegnava nella tournèe americana. Questi calciatori uniti ad Icardi e compagni possono portare l’Inter ai piani alti della classifica, ora tocca a De Boer ben assemblarli ed impostarli tatticamente. Successivamente, è accaduto quello che sappiamo fra Mancini e Thohir di cui ancora non ho compreso esattamente il senso ed il significato. Semplicemente ho solo detto a Roberto che qualsiasi decisione avesse preso io l’avrei accettata e rispettata”. Si parla insistentemente di Balotelli alla Lazio: “Dipende solo da lui… Mario, con cui ho lavorato al City a Manchester sempre con Roberto Mancini alla guida tecnica, non è più un ragazzino, dovrebbe unire alle sue indubbie qualità tecniche un comportamento appropriato e professionale. Fossi nella dirigenza biancoceleste, punterei sui più giovani e su Immobile“.

Konko si presenta: “Devo tutto a Gasperini”

Abdoulay Konko ha ufficialmente iniziato la sua nuova esperienza all’Atalanta. Dopo 5 stagioni con la maglia della Lazio, il terzino destro a 32 anni riparte da Bergamo

Importante per la sua scelta la presenza di Gasperini: “Gasperini nella mia carriera è stato importantissimo: quando mi ha contattato ho lasciato perdere ogni altra trattativa“. Il francese era consapevole che avrebbe lasciato Roma in estate: “In estate mi sono allenato con un preparatore perché sapevo che avrei ripreso dopo lo svincolo dalla Lazio, in ogni caso avevo già un accordo di massima con il club. Sono un esterno destro, ma sono stato utilizzato anche da interno di centrocampo e in difesa“. Konko conosce già alcuni compagni: “Con Masiello ci conosciamo dalla Primavera della Juventus, siamo stati insieme al Siena e al Genoa come Paloschi nel mio secondo periodo laggiù, mentre Stendardo è un’amicizia laziale”. Il direttore tecnico Giovanni Sartori spiega la scelta: “Non è un ripiego ma un giocatore con un curriculum internazionale avendo giocato tre anni nel Siviglia: ha 337 partite da professionista alle spalle. Il nostro allenatore l’aveva avuto nella Primavera della Juventus, al Crotone e al Genoa: l’ha fortemente sponsorizzato perché è duttile e con lui il reparto arretrato è a posto“.

Balotelli-Lazio: si inserisce un’italiana

Della suggestione Balotelli in casa Lazio se ne parla ormai da giorni, con il suo agente Mino Raiola che starebbe cercando in tutti i modi di convincere Lotito ad ingaggiare il suo assistito ed il Liverpool ad accollarsi gran parte del suo sontuoso ingaggio.

Nelle ultime ore però, secondo quanto riportato da TuttoMercatoWeb, nella corsa a SuperMario si sarebbe prepotentemente inserito il Bologna, soprattutto dopo le parole di apertura del tecnico Donadoni su un eventuale arrivo dell’ex Milan. Il Bologna fa sul serio, tanto da aver avviato contatti con il Liverpool per parlare della questione ingaggio. La Lazio comunque rimarrebbe in pole position.

Rodrigo Caio, futuro in Europa. Ma non alla Lazio…

A lungo inseguito dalla Lazio durante questo mercato estivo, il capitano del Brasile campione olimpico a Rio, Rodrigo Caio, vuole giocare in Europa nel prossimo futuro.

E’ quanto ha dichiarato lo stesso giocatore ai microfoni di Folhapress: “Ho un contratto fino al 2018, ho sempre ammesso che il mio obiettivo era quello di giocare in Europa, ma non c’è ancora nulla di confermato. Sarà una decisione che prenderò insieme al San Paolo e sarà quella migliore per entrambe le parti. Ora è difficile parlare del futuro, ma so che Dio progetta cose buone per me. È un momento speciale. L’oro alle Olimpiadi, il momento più bello della mia vita, la realizzazione di un sogno per noi giocatori e per il popolo brasiliano. Poi è arrivata anche la chiamata in Nazionale. Se lascerò il San Paolo lo farò comunque a testa alta. Se resterò, lo farò con il grande orgoglio di indossare questa maglia“. In pole position per il difensore sembra tuttora esserci il Siviglia, forte di un’offerta contrattuale da 2,5 milioni a stagione. Negli ultimi giorni però è sbucato anche il nome del Milan in ottica Gennaio, quando entreranno soldi freschi dalla nuova proprietà cinese. La cessione nel mercato invernale soddisferebbe anche il San Paolo, che potrebbe contare sul suo miglior difensore per la prima parte della stagione. a Lazio sembra defilata: gli acuisti di Wallace e Bastos hanno occupato tutte le caselle difensive.

Frezzolini scettico: “La Lazio è un punto interrogativo. Inzaghi? Serviva un allenatore più maturo”

Di seguito l’intervista realizzata a Giorgio Frezzolini, attuale preparatore portieri dell’Atalanta ma tifoso biancoceleste, dalla trasmissione radiofonica “Laziali On Air” di Elleradio:

“Secondo me la Lazio è ancora un punto interrogativo. Questa vittoria, se vista in un certo modo, può essere più negativa che positiva. La Lazio è ancora un cantiere aperto, una squadra che deve trovare la sua identità. Non aver saputo gestire lo 0-3 denota il fatto che il gruppo non ha ancora raggiunto un adeguato livello di maturità. Ci sono comunque lati positivi, come la grande efficacia dell’attacco, che è stato brillantissimo anche oltre le aspettative. Chiaro che comunque l’importante è vincere, con i tre punti acquisiti tutte le analisi si possono fare con maggiore serenità. 

E’ mancata probabilmente l’esperienza per gestire al meglio il vantaggio: “Determinate situazioni sono nate probabilmente dalla confusione che si percepisce all’interno dell’ambiente Lazio. Manca ancora il sostituto di Candreva. Anche l’esordio di Lombardi, per quanto decisivo ed importante, è arrivato praticamente per caso. Poi è giusto dire che l’Atalanta è tornata in partita per due infortuni del portiere. Magari senza quegli errori la partita sarebbe filata via più tranquillamente per i biancocelesti”.

Sui portieri della Lazio: “Scegliendo Marchetti secondo me Inzaghi ha fatto la scelta più logica. Si tratta di un estremo difensore che è una spanna avanti rispetto ai suoi colleghi. E’ logico però che poi non si vive di ricordi. Federico deve capire che per rendere secondo il suo valore deve essere sempre al cento per cento. Su Berisha, credo sia sbagliato a prescindere promettere un posto da titolare ignorando la concorrenza interna che c’è in tutte le squadre. Poi è chiaro che un portiere deve essere aiutato anche dalla difesa. In questo senso il recupero di De Vrij può essere molto importante”.

Chi ti ha impressionato favorevolmente tra i nuovi della Lazio domenica sera? “Avevo qualche dubbio su Immobile, ma ha dimostrato immediatamente di essere pronto e coinvolto nel progetto. Tra i veterani mi aspettavo qualcosa in più da Biglia, ma è chiaro che ad inizio campionato si può non essere ancora al meglio”. Sul caso Keita: “Io penso che determinati problemi vadano risolti all’interno di quattro mura, tra società e calciatore. Così si è innescato un teatrino comico. Indossare la maglia della Lazio deve essere un onore”.

Su Simone Inzaghi: “Ritengo che un po’ di gavetta prima di lanciarsi ai massimi livelli farebbe sempre bene. Forse alla Lazio attuale serviva un allenatore un po’ più esperto, anche alla luce delle enormi pressioni che ci sono costantemente attorno al club. Peruzzi? Conosco Angelo da tanti anni e mi sembra davvero un ruolo adatto a lui. Può portare all’interno dello spogliatoio quell’esperienza che per forza di cose potrebbe mancare a Simone Inzaghi in alcuni frangenti”.

COPPA ITALIA – Ecco quando esordirà la Lazio e l’avversario che affronterà

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Tra Campionato e calciomercato, in casa Lazio c’è spazio anche per l’altra competizione cui i biancocelesti prenderanno parte: la Coppa Italia. A questo proposito, il club capitolino, con un messaggio sul proprio profilo ufficiale di Twitter, ha annunciato la data dell’esordio e l’avversaria che ci si troverà davanti: Biglia e compagni, si legge nel post, scenderanno in campo a gennaio per disputare gli ottavi di finale contro la vincente del IV turno. Che sarà decisa dalla prossima sfida in programma tra Genoa Perugia.

Hoedt e De Vrij, elogi da parte di un…romanista

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Roma, una città a tinte sempre più olandesi. Tra i giocatori che fanno parte della rappresentativa ‘orange’ nella Capitale c’è il romanista Kevin Strootman, che, in un’intervista rilasciata al portale ‘goal.com‘, si è soffermato anche sui suoi connazionali che giocano nella Lazio:

Hoedt, quando giocava nell’Az Alkmaar, lo conoscevano in pochi. Lo scorso anno in biancoceleste invece ha giocato molto e ciò può far pensare che gli olandesi possono subito fare bene nel nostro campionato. Per non parlare di de Vrij, che, prima dell’infortunio, è stato uno dei migliori difensori della Serie A”. Domenica, contro l’Atalanta, Stefan si è ripreso il campo e la difesa della Lazio, mentre il compagno Wesley ha segnato la rete del momentaneo 2-0: la sfida stracittadina per determinare chi sarà il miglior olandese ‘made in Rome’ è dunque appena cominciata…

Lazio, un minuto di storia: ecco quella della divisa da gioco

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Della storia delle squadre di calcio gli sportivi sanno praticamente tutto: data, luogo e circostanze di nascita, i trofei che hanno vinto, i giocatori che più di tutti le hanno rappresentate. Ma quanto alle divise da gioco?Com’erano e come sono cambiate nel tempo? Qual è stato il motivo dei loro colori sociali? Una risposta, limitatamente alla divisa della Lazio, ha provato a darla Focus.it, che ha rivelato una storia molto particolare ed affascinante.

Come tutti sanno, la Lazio fu fondata (il 9 gennaio 1900) come ‘Società Podistica’. Come colori sociali furono scelti il bianco e il celeste, in omaggio alla bandiera di quella Grecia che appena 4 anni prima aveva ospitato la prima edizione delle Olimpiadi moderne. Nel 1901 ci fu l’entrata nel mondo del calcio, all’inizio con una semplice maglia bianca. La prima vera divisa fu però adottata l’anno dopo e consisteva in una camicia di flanella a scacchi bianchi e celesti, cucita dai familiari degli stessi calciatori e che, infine, nel 1910 fu sostituita dalla maglia celeste, adottata ancora oggi.

Lazio-Keita, rottura totale: anche la squadra lo rifiuta

Lazio-Keita, il rapporto è al capolinea in ogni ambito. La società non ha digerito il comportamento del giocatore in merito al presunto infortunio al ginocchio sinistro (che lo avrebbe tenuto fuori dalla sfida con l’Atalanta), per il quale è stato fortemente criticato da Peruzzi e non solo: secondo quanto riportato dall’edizione odierna del ‘Corriere dello Sport’, ad aggiungersi alla già delicata situazione ci sarebbe anche una questione spogliatoio. Sembra, infatti, che il giocatore senegalese non sarebbe più gradito dal resto dei compagni, non hanno accettato il suo atteggiamento. Il giocatore si allenerà comunque, ma è ormai certa la sua esclusione nella gara contro la Juventus, in programma sabato alle 18:00 allo Stadio Olimpico di Roma. La rottura tra il senegalese e il club di Lotito adesso è davvero definitiva. Come finirà?

Biava: “Keita è un bravo ragazzo ma deve essere sincero”

Per parlare del caso Keita, scoppiato negli ultimi tempi in casa biancoceleste, è intervenuto ai microfoni di Radio Incontro Olympia l’ex difensore laziale Giuseppe Biava:

Keita è un bravo ragazzo, lo conosco bene. Come tanti altri giovani dopo un brillante inizio di carriera puoi credere di aver dimostrato tutto ma non è così, certamente è mal consigliato. Se vuole lasciare la società deve essere chiaro e dirlo sinceramente senza nascondersi. La sincerità è importante, deve parlare chiaro, prima di tutto per rispetto dei compagni. Senza mandare avanti altre persone. Se crede che la piazza biancoceleste sia poco per lui deve dirlo, ma non credo sia così. Deve valutare bene. La Lazio è una grande squadra, lo ha lanciato e lui gli deve essere riconoscente dando tutto per la maglia finchè la indossa. Poi altri discorsi vanno affrontati con il presidente. Non presentandosi in ritiro ha mancato di rispetto al gruppo, è stata una mossa sbagliata e queste cose non vengono prese bene dai compagni. Con questi comportamenti sbagliati il gruppo ti mette da parte, come capitò con Zarate. Il gruppo ti aiuta e cerca di indirizzarti nella giusta maniera ma poi, nonostante consigli e strigliate, piano piano ti lascia solo e non è un bel segnale. Klose era molto vicino a Keita, parlava molto con lui. Chi non ascolterebbe i consigli di uno come Klose? E’un onore riceverli. Poi però se continui a fare come ti pare il gruppo ti abbandona”.

Adieu Bisevac: domani sarà un giocatore del Metz

Finisce dopo appena 6 mesi l’avventura romana di Milan Bisevac (11 presenze ed un gol realizzato). Il difensore, arrivato lo scorso gennaio dal Lione, ha deluso le aspettative ed è stato messo fuori rosa da Inzaghi. Per lui si prospetta una nuova avventura al Metz. Secondo footmercato.net infatti, nelle prossime ore la Lazio ufficializzerà la rescissione contrattuale poi il centrale serbo da mercoledì sarà un nuovo giocatore del club di Ligue 1. Le parti si sono accordate per i prossimi due anni con un’opzione anche per la stagione successiva.

Bentornato Felipe Anderson: “Ho realizzato un sogno, ora voglio pensare solo alla Lazio”

Subito titolare. Felipe Anderson è tornato da Rio questa mattina da campione olimpico: capello biondo platino e medaglia d’oro al collo. I sogno di è realizzato, ora la testa è solo alla Lazio. Felipe vuole ripagare la Lazio per l’opportunità che gli ha dato per questo non vede l’ora di scendere in campo contro la Juventus. Ecco le sue dichiarazioni rilasciate ai cronisti presenti:

“Sono contento di aver vinto l’Olimpiade. Era il mio sogno così come di tutto il Brasile, dai giocatori alla gente. Siamo riusciti a raggiungere questo traguardo molto importante. Sono molto felice e ho festeggiato già con la mia famiglia, ma ora voglio pensare alla Lazio. Contro la Germania in finale è stata la notte più bella della mia vita. I miei cari erano allo stadio e tutti i tifosi cantavano. Siamo entrati nella storia. Tutti i compagni alla Lazio mi hanno fatto le congratulazioni, comunque ci sentivamo quotidianamente perché volevo sapere come andava il ritiro. Non vedo l’ora di abbracciarli. Sono molto carico e ho lavorato tanto in Brasile. Sono grato alla Lazio per avermi concesso questa opportunità. Adesso voglio solo concentrarmi sulla Lazio e pensare ad allenarmi duramente già da oggi. Non so se sarò già in campo con la Juventus, questa decisione spetta al mister ma io sono pronto. Spero quest’anno di regalare una grande gioia ai tifosi biancocelesti, tutti vogliamo vincere.”

 

CALCIOMERCATO – Lotito tenta l’impresa: Dirar alla Lazio e Keita al Monaco

AGGIORNAMENTO DEL 23/08 ORE 9 – E’ praticamente fatta per Dirar, quasi 5 milioni al Monaco per l’esterno marocchino, che potrebbe arrivare a Roma già mercoledì dopo aver disputato il ritorno del preliminare Champions. Per – secondo quanto riporta Radiosei – la Lazio sta cercando di inserire nella trattativa per Dirar il cartellino di Keita (molto apprezzato nel principato di Monaco). Il club Francese ci sta ma, alla luce della situazione del senegalese a Formello, adesso gioca al ribasso. Lotito Si dovrebbe accontentare di 14/15 milioni per il suo giocatore, un affare complessivo da circa 20. Lotito la reputa un’offerta bassa rispetto alla sua valutazione di 30 milioni, ma è con le spalle al muro. Chissà che non cede col passare del tempo, pure per scongiurare nuove cause all’orizzonte. Le prossime ore saranno decisive.

Prosegue la caccia da parte della Lazio per il sostituto di Antonio Candreva. Il club biancoceleste sta sondando vari terreni, ma sembra abbia finalmente deciso su chi puntare. Stiamo parlando del marocchino Nabil Dirar, esterno del Monaco, squadra francese di Ligue 1.

La trattativa potrebbe finalmente decollare nel finire di questa settimana. Infatti, come riportato dal sito gianlucadimarzio.com, la Lazio attenderà il ritorno Champions di mercoledì tra i francesi e il Villareal. Dopo ogni giorno potrebbe essere quello buono per il sospirato trasferimento in biancoceleste.

Chiara Insidioso: Falcioni senza ritegno

Maurizio Falcioni, impaziente di ottenere un nuovo sconto di pena, ha revocato la nomina al suo avvocato Giacomo Marini «colpevole» di «non aver fatto niente, anzi (!)». Con una lettera di poche righe Falcioni ha allontanato il legale che riuscì nell’impresa di far ridurre di quattro anni in appello la pena inflitta in primo grado per aver massacrato a pugni e a calci (con ai piedi le scarpe antinfortunistica) la fidanzata, all’epoca 19enne, Chiara Insidioso.

Era il 3 febbraio 2013. Il Falcioni chiese un bicchiere d’acqua per la ragazza ai vicini di casa, allarmati per il rumore, spiegando che la ragazza era caduta per le scale. Sotto effetto di cocaina, come poi dichiarato dal magistrato, venne arrestato e condannato in primo grado a venti anni. Dal carcere di Velletri, dove è stato trattenuto dopo il suo arresto raccontò di essersi pentito, di pensare sempre a Chiara, di voler scontare la sua pena. Ma, in attesa della Cassazione e impaziente di fronte ai tempi lunghi della giustizia, nonostante la pena ridotta a sedici anni ha tolto l’incarico al suo avvocato.

Come spiegato dallo stesso Marini: «Sono rimasto stupito dal comportamento del mio cliente, ritenevo che la decisione della Corte d’appello avesse tenuto conto anche delle istanze della difesa. Era mia intenzione fargli fare un percorso di recupero presso istituti o enti specializzati. Il mese scorso avevo perfino raccolto informazioni su alcuni centri di recupero per uomini violenti, ma ciò non sarà possibile, quanto meno con il mio intervento. Per il resto non intendo rilasciare altri commenti su una situazione già dolorosa e grave per noti motivi». L’ultimo incontro tra i due era avvenuto circa un mese fa. All’avvocato Falcioni era apparso nervoso perché «non si faceva niente e niente cambiava». Sperava in un’ulteriore riduzione di pena, mentre Chiara, dopo undici mesi di coma e una riabilitazione in corso all’istituto Santa Lucia, è costretta a vivere su una sedia a rotelle con le capacità mentali di una bambina di pochi mesi. La decisione della Corte d’appello di accogliere le istanze della difesa riducendo la pena all’uomo «sinceramente pentito» scatenò la rabbia dell’opinione pubblica. In Cassazione si vedrà se la strategia di Falcioni gli farà guadagnare un ulteriore sconto di pena.

Pochi giorni fa Chiara Insidioso è stata trasferita dal Santa Lucia, dove aveva raggiunto i giorni massimi di degenza, a Casa Iride, una struttura che ospita pazienti in stato vegetativo persistente e che offre assistenza per 24 ore al giorno. La ragazza venne colpita da Falcioni più volte alla testa anche quando era a terra esanime. I calci furono talmente violenti che i medici furono costretti a ricostruire il cranio della ragazza con una placca e a intervenire più volte per tentare di rimediare ai danni cerebrali. Oggi Chiara lotta per raggiungere nuovi traguardi: alimentarsi senza l’aiuto di una macchina, comunicare con lo sguardo, muovere le dita. Ormai ridotta a un vegetale sopravvive su una sedia a rotelle, incapace di esternare il disappunto che prova nei confronti di chi, senza alcun motivo, l’ha condannata a una vita da vegetale e ora senza il minimo ritegno continua a chiedere sconti di pena.

FOCUS – Da Carpi-Lazio ad Atalanta-Lazio, la squadra di Inzaghi ha un’identità

Una partita come Atalanta-Lazio sembra essere un omaggio all’entropia, al bello della casualità nel gioco del calcio. Eppure, in un’estate passata a piangere sul latte versato (Bielsa), molti laziali si sono scordati di quello che c’era ancora in frigo (Inzaghi).

Inzaghino è da quest’estate che lavora a testa bassa, un po’ come il secchione al quale nessuno fa caso a scuola. Poi però tutti gli chiedono i compiti. Lui, con quella faccia da bravo ragazzo te li passa, ma lo vedi che pensa che basterebbe davvero poco per studiare e fare bella figura come lui.

E allora studiamo: tra la Lazio derelitta e rassegnata del finale della scorsa stagione e questa che si è presentata incerottata ma piena di speranze a Bergamo all’esordio del nuovo campionato, un filo conduttore c’è. A vedere Carpi-Lazio, partita ininfluente per i biancazzurri già fuori dall’Europa, ma tragica per gli emiliani retrocessi di fatto con quel ko, si potrebbero sovrapporre le azioni che hanno costruito il successo dei biancazzurri contro la squadra di Gasperini.

Allora ci furono Felipe Anderson e Candreva a fare il bello e il cattivo tempo sulle corsie esterne. Allo stadio Atleti Azzurri d’Italia erano Kishna e Lombardi, e questo può essere un fattore positivo in più. Come dire che anche mutando al ribasso la qualità degli interpreti, il risultato non cambia. La Lazio di Inzaghi, si era visto anche in amichevole al Borussia Park contro il Monchengladbach, non è esente da sofferenze difensive. In caso di pressione offensiva avversaria tende a schiacciarsi anche un po’ troppo: è il rischio di tenere la squadra corta,  per poi trovare il break giusto e ripartire.

A Modena contro il Carpi, così come tre mesi dopo a Bergamo contro l’Atalanta, la Lazio l’ha fatto sistematicamente. Domenica sera i “ballbreaker“, per dirla alla maniera degli AC/DC, erano addirittura tre: Parolo, Biglia e Milinkovic-Savic, tutti in grado di interrompere e far ripartire l’azione, dote fondamentale d’altronde per qualsiasi interprete in un centrocampo a tre.

Se si resiste alla pressione avversaria, il fronte offensivo viene letteralmente ribaltato: con un attaccante come Ciro Immobile in grado di dare una profondità che solo con Klose la Lazio aveva ottenuto in fase d’attacco negli ultimi anni, l’effetto viene addirittura amplificato. Kishna e Lombardi sono stati come due elastici lanciati come coltelli nel burro dello sbilanciatissimo baricentro tattico atalantino. “Risucchiare” nella propria metà campo gli avversari quando si hanno in rosa contropiedisti doc è un trucco vecchio ma sempre efficace, soprattutto se si hanno i calciatori adatti per fatto. Per questo la scelta dei prossimi esterni sarà fondamentale: se la Lazio supererà limiti e tentennamenti di sempre e individuerà i profili giusti, gli orizzonti della squadra di Inzaghi potrebbero allargarsi all’improvviso.

Fabio Belli

Sagra della Tellina a Ostia

Dal 23 al 28 agosto, nel caratteristico Borghetto dei Pescatori a Ostia, si tiene la 53ª edizione della Sagra della Tellina. Una vera e propria festa per gli amanti dei gustosi e tradizionali spaghetti alle telline e di  altre specialità marinare (bruschette di mare, fritti di pesce, insalate di mare, souté).

Nella piazzetta del Borghetto dei Pescatori verranno ospitati numerosi eventi di animazione, cabaret e musica dal vivo. Tra i vari artisti Massimo Bagnato, il compositore Alberto Laurenti e la sua Rumba de Mar, la cartoon cover band i Cristiani d’Avena, le cover band Cosmos – Oscar Billa, The General Brother, L’Altra Faccia dei Re e Discoring. Tutti i giorni previsti balli e animazione latino americana con Locos Latinos.

Sabato 27 agosto alle ore 16.00 si svolgerà la suggestiva Processione e il Matrimonio con il mare. Appuntamento per tutti davanti la chiesa San Nicola di Ostia. Una barca raggiungerà il largo all’altezza del Pontile di piazza dei Ravennati, dove verrà celebrato il rito con una bagnina di Ostia, Carola, che si tufferà per lasciare in acqua una corona di fiori e donare una fede nuziale alla statua della Madonna sulla barca.

ACCADDE OGGI – Rodolfo Valentino, il primo divo della storia del cinema

Rodolfo Valentino è uno dei più grandi “sex-symbol” maschili che Hollywood abbia mai conosciuto. Nato a Castellaneta il 6 maggio 1895, Valentino è il personaggio cinematografico per cui milioni di donne in tutto il mondo hanno sospirato, sognando di passare almeno qualche momento in sua compagnia. La sua fama di amatore dello schermo rischia di essere riduttiva per un uomo che è stato un vero attore, elegante e sensibile.

Eppure il culto e la leggenda dell’immigrato Rodolfo Guglielmi che, nato povero nell’Italia del Sud, arriva nel 1915 in America in cerca di fortuna sono iscritti con forza nella storia del divismo cinematografico. La sua è stata una vita difficile all’inizio: dopo aver dormito per qualche periodo  sulle panchine al Central Park di New York, viene assunto come lavapiatti in un night-club e, grazie alla sua prestanza e alle sue doti di ballerino, inizia anche a fare l’accompagnatore di attempate signore danarose. Quando una di queste per lui uccide il marito, Valentino, spaventato, scappa in provincia lavorando come ballerino nella compagnia teatrale di Al Jolson. Qui viene notato da un attore che lo raccomanda ad Hollywood e così, il fascinoso Rodolfo Valentino (nome ormai assunto come pseudonimo dal Guglielmi) nel 1919 debutta sullo schermo. Nel 1921 viene notato da una talent-scout di nome June Mathis, la quale propone alla Metro Goldwyn Mayer di farne il protagonista della pellicola di genere avventuroso “I quattro cavalieri dell’Apocalisse” (The Four Horsemen of the Apocalypse, 1921), di cui rimarrà memorabile la scena in cui balla un appassionante tango.

Nonostante il successo ottenuto Valentino verrà impiegato solo come comprimario in film di poco conto. Fin quando la Paramount lo ingaggerà offrendogli un vantaggiosissimo contratto come protagonista de “Lo sceicco” (The Sheik, 1922). A partire da questo film diventerà il prototipo dell’amante straniero portatore di fascino, tutto impomatato, occhio rapace e strategia sessuale all’insegna della passività. Intanto l’attore, dopo un infelice matrimonio neanche consumato con l’attrice lesbica Jean Acker, aveva cominciato un’appassionata quanto tormentata storia d’amore con la stilista Natacha Rambova. Nel giro di pochi anni sarà il seduttore sedotto in “Sangue e arena” (Blood and Sand, 1922), e un Robin Hood della steppa ne “L’aquila nera” (The Eagle, 1925); infine lo si vede nel doppio ruolo del giovane sceicco e di suo padre ne “Il figlio dello sceicco” (The Son of the Sheik, 1926), girato quando la Rambova (che nel frattempo era divenuta sua moglie) lo aveva lasciato e il fisico cominciava a dare i primi segni di cedimento. Rodolfo Valentino sarebbe morto prima della proiezione di quest’ultimo film, il 23 agosto 1926, a causa di una peritonite, a soli trentuno anni.

Italia Under 16, convocato la giovane promessa biancoceleste

Buone notizie per il vivaio della Lazio. Il mister dell’Italia Under 16, Daniele Zoratto, ha diramato la lista delle convocazioni per il prossimo raduno. Tra questi figura il difensore della Lazio Under 17, Nicolò Armini. Per il difensore è l’ottava convocazione azzurra consecutiva. Un nuovo campione si sta formando dalle parti di Formello? La Lazio spera…

LAZIO PALLAMANO – Scelto lo stadio per le gare interne

Dopo tanta riflessione la Lazio pallamano ha scelto la “casa” per le sue partite interne. Nella nuova stagione sarà il palazzetto del Palaramise ad ospitare le gare della Serie A2. Il palazzetto è situato in zona Settecamini a Largo Davanzati.

Il debutto ci sarà il 15 ottobre contro il Pescara. L’intento della squadra è quello di riconquistare immediatamente la massima serie.