Home Blog Pagina 2408

Brocchi: “Lazio positiva. A Leverkusen senza paura!”

I vecchi amori non si scordano mai. Un finale di carriera intenso, vissuto a Roma, ha fatto innamorare Brocchi della Lazio. Distante da Roma continua comunque a seguire con interesse e passione le sorti della squadra. Due vittoria in fila, tra le mura amiche, fanno ben sperare l’ex laziale che, intervenuto a Lazio Style Radio la pensa così “Le amichevoli precampionato andate male non le prendo neanche in considerazione, servono solo per trovare una buona condizione fisica. Anche la sconfitta in Supercoppa ha un valore relativo, giocata in condizioni troppo diverse dalla norma. Però ho visto una buona Lazio nelle ultime due uscite, giocando con esperienza sapendo soffrire nei momenti difficili. L’organico è competitivo ed è stato ben assemblato dallo staff tecnico. Ora però bisogna recuperare Klose e Djordjevic per aiutare Keita in avanti. Peccato per Biglia, anche perchè non c’è un vero e proprio vice. Cataldi però ha le carte in regola per occupare quel posto.”. Sul ritorno di Mauri poi “Sono molto contento, so quanto ci tiene alla Lazio, è sicuramente un valore aggiunto. Sul ritorno di coppa dico che sarà dura, ma non bisognerà avere timore

Preliminare, a Leverkusen dirigerà lo spagnolo Velasco Carballo

0

Sarà lo spagnolo Carlos Velasco Carballo a dirigere il ritorno del preliminare tra Bayer Leverkusen e Lazio, in programma mercoledì prossimo 26 agosto alle 20.45 alla Bay Arena. A renderlo noto l’Uefa, che ha comunicato che il fischietto madrileno sarà coadiuvato dagli assistenti Alonso e Yuste, dal quarto uomo Rodriguez e dagli addizionali Gil Mandano e Del Cerro.

Un anno senza Aldo Donati il 24 agosto 2014 se ne andava il cantore della lazialità

0

Un anno senza Aldo Donati. Sono passati esattamente 12 mesi da quel 24 agosto 2014 quando un’emorragia cerebrale dovuta ad un aneurisma, che lo aveva costretto cinque anni in coma, si portava via per sempre il cantore della lazialità. Ma se il suo corpo non è più con noi, vi rimane comunque la sua opera: nelle voci dei tifosi, che allo stadio continuano a canticchiare pezzi dei suoi inni, ma soprattutto in quella della moglie Velia, che custodisce e tramanda quella musica e quei ricordi. La signora Donati omaggia degnamente le parole di un personaggio che ha contribuito anch’egli a scrivere la storia della Lazio. E non manca occasione in cui quei tifosi rivolgono gli occhi al cielo e gli inviano all’unisono il proprio saluto e ringraziamento: Ciao Aldarello!!!!

Gli infortuni di Biglia? Colpa di…un tour de force!

0

Negli ultimi tempi Lucas Biglia si è sottoposto ad un vero e proprio tour de force. Tra Mondiali, Lazio e Coppa America, il Principito non si è fermato praticamente un attimo. Ecco dunque spiegato il motivo dei tanti infortuni che l’hanno colpito. Il primo in ordine di tempo nel 2014, al dito del piede destro durante Lazio-Genoa. Poi a inizio dicembre un problema agli adduttori lo costrinse fuori un mese. Tutto bene fino ad aprile, quando la caviglia fece quasi crack: fortunatamente i legamenti non c’entravano, ma fu costretto a saltare comunque tre partite. Infine il ginocchio, che gli ha fatto saltare la convocazione per l’ultima dello scorso campionato. Le fatiche (eccessive) in Sudamerica hanno poi portato all’infortunio di sabato che non gli permetterà di essere in campo né a Leverkusen né a Verona con il Chievo, e forse nemmeno con l’Udinese il 13 settembre. I laziali lo aspettano, il capitano è fondamentale per puntare alle vette del campionato.

Da Matri a Vilhena: chi l’ha detto che il mercato della Lazio è chiuso?

Continua la ricerca di rinforzi in casa Lazio. A partire dall’attacco, dove se il nome di Balotelli è sembrato poco più che una suggestione, restano invece in piedi le piste Matri e Gilardino, con quest’ultimo vicino ad accasarsi al Palermo ma che, in caso di chiamata di Pioli, non ci penserebbe su due volte per accettare, Senza contare le strade che portano agli svincolati Adebayor e Borriello. Quanto invece al centrocampo, stante l’assenza per un mese di Biglia, le attenzioni si sono concentrate su Vilhena, regista classe ’95 del Feyenoord in scadenza il prossimo giugno cercato anche dalla Sampdoria. Infine uno sguardo alle cessioni: Gonzalez si accaserá ai messicani dell’Atlas, mentre è ancora in attesa di novità Cana, che ha proposte da Premier e Ligue 1.

Un anno fa se ne andava Aldarello. La moglie Velia lo ricorda: “Gli volevano tutti bene, anche i romanisti”

“So già du ore che stamo qui aspettà, me batte er core cominceno a giocà…”. Inizia così la famigerata canzone di Aldo Donati, diventata un’icona per i tifosi laziali. Il cantautore romano ha scritto tra le più belle canzoni dedicate alla Lazio ed è stato molto amato dai tifosi per la sua lazialità e per la sua proverbiale allegria. A un anno esatto dalla sua scomparsa la trasmissione I Laziali Sono Qua in onda su Elle Radio 88.100 ha voluto omaggiare “Aldarello” contattando la moglie Velia. La signora Donati  – che ha emozionato tutti il 14 settembre 2014 reinterpretando “So già du ore” all’Olimpico prima di Lazio Cesena – ha ricordato il marito: “E’ una giornata particolare perché non è semplice esprimere quel che vuol dire una perdita che abbiamo dovuto sopportare noi come famiglia e il popolo laziale che mi è sempre stato vicino nei 5 anni di calvario sostenuti con Aldo. Sono grata di appartenere a questo popolo che io definisco la mia famiglia laziale”. Velia racconta un curioso aneddoto sulla canzone So già du ore:Il vero nome è Inno alla Lazio ma Aldo dovette andare alla Siae per mettere il sottotitolo So già du ore perché i tifosi la chiamavano così. E’ stato un grande artista però gli artisti si danno un po’ di arie per darsi un tono, lui invece era semplice e schietto, per questo tutti gli volevano bene. Lui era anti-romanista ma era molto apprezzato dai romanisti che gli dicevano che era troppo simpatico per essere laziale”. Una piccola parentesi sulla Lazio di Pioli: “A me piace questa Lazio così giovane. Col Bayer Leverkusen avevo timore, ma abbiamo visto che la squadra ha reagito bene. Col Bologna ho visto un primo tempo strepitoso, però non so se era solo merito della Lazio o demerito di un Bologna intimorito che, però, nel secondo tempo si è riorganizzato mettendoci in difficoltà. Comunque abbiamo creato tante occasioni non finalizzandole. Era importante vincere. Giocatore preferito? Amo Mauri. In una Lazio così giovane è importante avere un direttore d’orchestra in campo. Come lui anche Biglia”. Chiosa finale in ricordo del marito:Aldo rimane e rimarrà per sempre nei nostri cuori. Inno alla Lazio è bellissima ma io sono affezionatissima a La più bella di tutte quante”. 

 

Fabrizio Piepoli

 

Sarà Lazio da battaglia: difesa a tre per Pioli a Leverkusen?

Archiviato il successo contro il Bologna nell’esordio in campionato, per la Lazio di Stefano Pioli è tempo di pensare alla trasferta di Champions in casa del Bayer Leverkusen. E come riportato sull’edizione odierna de Il Tempo, servirà una squadra da battaglia per portare a casa la qualificazione. Alla luce dell’infortunio del perno del centrocampo biancoceleste, Lucas Biglia, l’allenatore laziale starebbe meditando una piccola rivoluzione tattica.

I MAGNIFICI TRE – Nell’articolo a firma di Daniele Palizzotto si legge come Pioli stia pensando di schierare la difesa a tre. Nel finale della scorsa stagione è stato l’assetto preferito del tecnico nelle delicatissime sfide che hanno regalato il terzo posto. Dunque Basta e Lulic a presidiare le corsie laterali, e un tris di centrali composto da De Vrij, Radu e Gentiletti. In realtà Mauricio sarebbe preferito all’argentino, ma l’ex Sporting Lisbona non si è allenato nella giornata di domenica. Dunque Pioli ne vorrà testare la condizione fisica, prima di deciderne l’impiego da titolare nella bolgia della BayArena.

Lazio, la “mejo gioventù”: Pioli si gode Keita e Kishna

Le imprese dell’attacco baby della Lazio in primo piano sull’edizione odierna de Il Messaggero. L’articolo a firma di Emiliano Bernardini infatti ripercorre le imprese compiute nelle ultime due partite da Keita Balde Diao e Ricardo Kishna. Entrambi decisivi nelle vittorie ottenute dalla squadra di Pioli contro Bayer Leverkusen e Bologna.

GIOVANI, BELLI E RIBELLI – E pensare che Keita era arrivato alla rottura con il club biancoceleste, dopo il mancato utilizzo in Supercoppa. Galeotto l’infortunio di Klose, l’ex gioiello della Primavera si è preso il palcoscenico in Champions League. Realizzando peraltro quello che, assieme alla rete di Depay in Manchester United-Bruges, è stato giudicato il gol più bello dello scorso martedì europeo. Kishna ha bagnato a sua volta con una marcatura e tante splendide giocate il debutto assoluto in campionato in biancoceleste. E chissà che, in vista del match di ritorno di Champions alla BayArena, non metta in difficoltà Pioli nel ballottaggio con un altro enfant prodige come Felipe Anderson.

E NON FINISCE QUI… – La Lazio ha comunque impressionato per giovani schierati in campo, soprattutto nella parte finale del match col Bologna. In campo un ’92De Vrij, un ’93Felipe Anderson, un ’94Cataldi, e ben tre ’95Milinkovic Savic, Kishna e Keita, per una squadra che sembra davvero avere il futuro in mano, se tutti questi talenti rispetteranno le promesse.

Champions League, le tentazioni di Pioli per Bayer-Lazio

Mercoledì sera la Lazio sarà chiamata già ad affrontare una partita chiave per la nuova stagione, nel ritorno dei play off di Champions League. A Leverkusen Stefano Pioli e i suoi ragazzi dovranno difendere l’1-0 dell’andata, e secondo quanto riporta l’edizione romana del Corriere della Sera nell’articolo a firma di Sergio Torrisi, sono diversi i dubbi di formazione che attanagliano il tecnico.

KISHNA O NON KISHNA? – Un’idea stuzzicante è senza dubbio suggerita dalla partita col Bologna. Ricardo Kishna ha stregato tutti, e Pioli potrebbe lanciarlo a sorpresa nella tana dei tedeschi. Una tentazione che è però al momento solo un’intenzione, visto che contro i felsinei Felipe Anderson ha riposato appositamente per completare il tridente alla BayArena con Candreva e Keita.

REBUS IN DIFESA – E’ la retroguardia paradossalmente a generare i maggiori dubbi per l’allenatore. Questo nonostante la tegola sia arrivata a centrocampo, con l’infortunio di Luca Biglia. Un’assenza che potrebbe però portare Pioli a ridisegnare completamente l’assetto della squadra per la trasferta di Leverkusen. Potrebbe dunque essere rispolverata la difesa a tre, con De Vrij, Mauricio e uno tra Gentiletti e Radu. Lulic e Basta si muoverebbero sulle corsie esterne con Parolo e Onazi (favorito su Cataldi) schierati sulla linea mediana.

Mercato, per l’attacco è ormai corsa a due Matri-Gilardino

Ultima settimana di calciomercato alle porte, e dopo gli infortuni di Biglia e Klose, per la Lazio si presenta la necessità di rinforzare la rosa a disposizione di Stefano Pioli. Secondo l’articolo pubblicato oggi su La Repubblica a firma di Marco Ercole, è sull’attacco però che la società starebbe lavorando a fari spenti, per regalare un’alternativa in più al tecnico. E per il nome nuovo da presentare ai tifosi, si sarebbe ormai arrivati al “ballottaggio“.

MATRI FAVORITO, GILARDINO OUTSIDER – Con Mario Balotelli e Fabio Borini ormai promessi rispettivamente a Milan e Inter, infatti, sarebbero Alessandro Matri e Alberto Gilardino i profili sui quali la società biancoceleste sta puntando. Per Balotelli, secondo quanto riportato da La Repubblica, c’era già l’accordo per un prestito oneroso con 2 milioni di euro versate nelle casse del Liverpool. Più un “contributo” di 1,8 milioni di euro per l’ingaggio, che per la maggior parte sarebbe rimasto sulle spalle degli inglesi. Ma a puntare su “SuperMario” è stato Galliani, dal quale ora la Lazio potrebbe però ricevere un dono: l’arrivo di Alessandro Matri, profilo preferito del direttore sportivo Igli Tare. Ma attenzione: le parole in conferenza stampa di Stefano Pioli lasciano aperta la porta per Alberto Gilardino. Un attestato di stima da parte del mister che probabilmente non è rimasto inascoltato alle orecchie della società.

ASPETTANDO BIGLIA – A centrocampo invece non arriveranno rinforzi, anche con Biglia out per circa un mese, se gli accertamenti clinici dovessero confermare la gravità dell’infortunio. Secondo la società ci sono le alternative per sopperire all’assenza di qualche settimana del nuovo capitano, che non potrà essere dunque della partita nella decisiva sfida di Champions League a Leverkusen di mercoledì prossimo.

Bayer Leverkusen Lazio non verrà trasmessa da Canale 5

Rimarranno delusi i tifosi laziali che non hanno l’abbonamento a Mediaset Premium dato che, contrariamente a quanto accaduto per l’andata del preliminare di Champions, Bayer Leverkusen Lazio mercoledì non verrà trasmessa in chiaro. Infatti, canale 5 ha deciso di far vedere agli italiani Monaco Valencia martedì sera. Una mossa di marketing operata dalla Mediaset, che sa di un vero e proprio smacco per i tifosi laziali che se vorranno vedere la partita dovranno necessariamente aver sottoscritto l’abbonamento Premium oppure acquistare la singola partita.

Per la squadra anti-Leverkusen, Onazi in pole su Cataldi

Fatta eccezione per gli infortunati Biglia e Klose, potrebbe essere identica all’andata la formazione che affronterà il match di ritorno dei play off di Champions League. Mercoledì sera alla BayArena contro il Leverkusen -secondo quanto riporta il Corriere dello Sport – Stadio – Pioli dovrebbe affidarsi ancora una volta a Eddy Onazi a centrocampo. Il nigeriano sarebbe favorito su Danilo Cataldi per agire al fianco di Marco Parolo e Senad Lulic sulla linea mediana.

ANDERSON TITOLARE – Dunque contro il Bayer Leverkusen Pioli si avvia verso la conferma del 4-3-3 con Berisha in porta, Basta a destra, De Vrij e Mauricio centrali con Radu (che in Europa rientrerà dalla squalifica) sull’out mancino di difesa. Quindi, il trio sopra citato a centro campo con Keita unica punta centrale disponibile. L’ex Primavera sarà affiancato da Candreva e da Felipe Anderson, che si riprenderà il posto in squadra dal primo minuto dopo averlo lasciato a Kishna contro il Bologna in campionato.

Kishna, Klose, Veron e gli altri: quando il debutto è con gol

Che fosse uno specialista dell’esordio con gol, lo aveva già fatto capire. Era successo anche all’Ajax, Ricardo Kishna al debutto aveva immediatamente fatto capire di che pasta era fatto. E anche l’Olimpico nel match contro il Bologna si è immediatamente accorto del talento di questo giovane olandese, che come tanti suoi connazionali ha origini surinamesi, che ha fatto tutta la trafila nelle Nazionali del suo paese. L’ennesimo colpo di un DS come Tare che sta cominciando ad essere “tanta roba” per quel che riguarda la scoperta di nuove stelle. C’era di che avere fiducia, ma è chiaro che un debutto con gol è tutta un’altra cosa. Ma oltre a Kishna, chi era già riuscito ad incantare i tifosi della Lazio, andando a segno al primo colpo?

LA STRANA COPPIA – Andando a ritroso nel tempo, per ritrovare un debutto con gol bisogna risalire alla prima giornata della stagione 2011/12: trasferta a Milano (come nel 2014 e nel 2006), come partenza non c’è male. L’anno prima la Lazio ha perso la qualificazione in Champions League per la differenza reti peggiore nei confronti dell’Udinese. E in risposta arriva una delle campagne acquisti più convincenti dell’era Lotito. A San Siro la coppia d’attacco è quella formata da due big del calcio internazionali, Miro Klose e Djibril Cissè. Che vanno entrambi a segno nel giro di 31′. “Sono arrivati per cambiare la Lazio, lo hanno fatto subito”, urlava Fabio Caressa in telecronaca. Solo il tedesco riuscirà però a lasciare il segno e ad entrare nella storia della Lazio: per il francese, dopo quell’esordio fragoroso, arriverà la cessione a gennaio.

MY NAME IS MAURITO – Domenica 31 agosto 2008 la Lazio allenata da Delio Rossi, dopo una stagione molto deludente, volta pagina e ricomincia da Cagliari. C’è Tommaso Rocchi infortunato, ed il tecnico riminese punta tutto su un nuovo acquisto del quale ancora non si sa molto: l’argentino Mauro Zarate, che la settimana prima era rimasto a scaldare la panchina in Coppa Italia contro il Benevento. Il Cagliari chiude il primo tempo in vantaggio, ma poco dopo il quarto d’ora della ripresa la Lazio usufruisce di un penalty. “Maurito” dimostra personalità e si presenta sul dischetto, trasformando la massima punizione. Quindi, raddoppia con un delizioso pallonetto: è l’inizio della Zarate-mania, che durerà tutto l’anno, fino alla conquista della Coppa Italia con un suo gol in finale contro la Sampdoria. Ma dopo il debutto esplosivo, anche l’argentino tradirà sogni e speranze del popolo laziale.

ALBERTINI E GLI ALTRI – Il 10 settembre 2006 la Lazio è reduce da un’estate da incubo a causa dello scandalo Calciopoli. L’iniziale retrocessione in B a tavolino verrà poi commutata in una penalizzazione di tre punti, oltre all’esclusione dall’Europa conquistata nella stagione precedente. In casa del Milan, esordio come detto frequente nell’ultimo decennio, la squadra di Delio Rossi cade ma arriva un gol di un debuttante, il nigeriano Makinwa, voluto fortemente dall’allenatore romagnolo che l’aveva allenato all’Atalanta: anche in questo caso si tratterà però di un fuoco di paglia. Il 31 agosto del 2003, nel 4-1 al Lecce, ad aprire le danze sarà un debuttante in maglia biancoceleste, ma veterano assoluto del calcio italiano: Demetrio Albertini. L’anno prima, era stato Bernardo Corradi a timbrare il cartellino con il gol alla prima in assoluto con la maglia della Lazio, in una rocambolesca sconfitta, 2-3, all’Olimpico contro il Chievo.

DEBUTTO SCUDETTO – La nostra ricerca degli esordi con gol degli ultimi venti anni arriva dunque nel cuore dell’era Cragnotti, quando i colpi strepitosi di mercato erano all’ordine del giorno. Quindi, capitava spesso che un nuovo acquisto si presentasse nel segno del gol. Avvenne il 31 agosto del 1997, quando Roberto Mancini si prese la platea dell’Olimpico, ed esordì andando in rete contro il Napoli anche Pippo Pancaro. Il 13 settembre del 1998, quando Dejan Stankovic pescò il jolly dalla lunghissima distanza a Piacenza. E il 30 agosto del 1999, un lunedì, quando la Lazio esordì in campionato reduce della più dolce notte europea della sua storia: la conquista della Supercoppa contro il Manchester United. Juan Sebastian Veron e Simone Inzaghi furono i nomi di quel Lazio-Cagliari che entrarono per la prima volta nell’elenco dei marcatori della storia della Lazio. Elenco nel quale c’è ora anche un giovane classe ’95, Ricardo Kishna: che sogna di ripercorrere le orme dei giganti in casa biancoceleste.

Fabio Belli

Cataldi, un laziale alla guida della Lazio!

Italiano, romano e Laziale. La L maiuscola non è un refuso di battitura, anzi… Danilo è uno di quelli che “con la Lazio dentro ce so’ nato, e da quel momento m’ha stregato…” tanto per citare un inno a tutti noto. Quell’aquila cucita sul petto la porta dal lontano 2006 ma nel cuore da molto prima. L’anno scorso finalmente, dopo i primi mesi travagliati per vari infortuni muscolari, quella Lazio che tifava con il cuore l’ha conquistata a suon di prestazioni, diventando titolare o quasi nella cavalcata che ha portato al terzo posto in campionato. Esordio con assist per Klose, fresco capocannoniere della storia dei mondiali, in coppa Italia con il Torino, e da lì un turbinio di emozioni culminato con la festa per il terzo posto in un Formello gremito di gente. In mezzo un finale di partita con la fascia al braccio. Fascia concessagli da Radu (sotto minaccia), indossata prima, baciata e morsa poi. In estate la sua guida, la sua chioccia, Ledesma ha lasciato la Lazio. Parole al miele sui social network che hanno fatto stringere il cuore anche a chi di calcio e di Lazio sa ben poco. Figuriamoci a chi di Lazio ci vive. Ed ora? Ora è diventato lui il vice-Biglia a quanto pare. Il destino è strano: Biglia si ferma prima della partita più importante della stagione (siamo ad Agosto ma è così, è la partita più importante). E allora probabilmente, a fare da metronomo alla Lazio in quel di Leverkusen ci sarà un ragazzo come noi, che tifa e vive di Lazio da 20 anni ma che a differenza di quasi tutti ha le qualità tecniche per giocarci nella Lazio. Beato lui e, in fondo, beati anche noi! Giorni di tensione, come è logico alla vigilia di una partita così importante. Ma noi tifosi di una cosa siamo certi, in mezzo al campo a guidare la squadra ci sarà un ragazzo come noi, innamorato del biancoceleste e che per quei colori in mezzo al campo combatterà come un leone. Forza Danilo, portaci nell’Europa che conta.

 

Calhanoglu sfida la Lazio: “Siamo già caldi per mercoledì”. L’ad del Leverkusen: “Possiamo farcela”

Nel momento in cui la Lazio sabato si preparava a scendere in campo all’Olimpico per affrontare il Bologna, ad Hannover il Bayer Leverkusen festeggiava la seconda vittoria consecutiva in Bundesliga. Autore della rete vincente il numero 10 Calhanoglu che si è reso protagonista con una splendida punizione dal limite. Non appena terminata la gara, il fantasista turco ha subito parlato di mercoledì ai media tedeschi:Siamo già caldi per la sfida contro la Lazio. Daremo il 100% per passare il turno”. 

Gli ha fatto eco Kramer: “Non so se la Lazio giocherà in difesa. Dopo questa settimana capiremo se possiamo dar fastidio alle grandi” riferendosi anche alla gara di sabato prossimo in cui il Leverkusen affronterà i campioni di Germania del Bayer Monaco.

Infine, anche l’a.d. delle aspirine Michael Schade ha detto la sua sulle colonne dell’autorevole Kicker: “Klopp diceva che non c’è cosa peggiore di giocare contro un’italiana che punta al pareggio. Con tutto il rispetto per la Lazio, ma penso che possiamo ancora farcela”. Schade snobba l’Europa League, vuole a tutti i costi la Champions: “Preferiamo perdere a Barcellona che vincere sugli Urali”.

 

Sfuma Balotelli? L’attaccante a un passo dal Milan. Galliani: “Lo stiamo trattando”

“Per Balotelli c’è in corso una trattativa col Liverpool per farlo tornare al Milan in prestito”. Chiaro e conciso Adriano Galliani ai microfoni di Mediaset Premium. La Lazio stava trattando Super Mario, sarebbe potuto essere il premio Champions per Pioli. Tuttavia nelle ultime ore è piombato prepotente il Milan. Galliani ha spiegato i dettagli della trattativa: “Abbiamo proposto al club inglese di pagare una parte dell’ingaggio del giocatore ma ancora non abbiamo trovato un accordo sulle quote”. Balotelli non ha mai convinto pubblico e addetti ai lavori – nonostante i suoi 30 gol in rossonero – perché discontinuo e a volte svogliato. Eppure il Milan è pronto a riaccoglierlo: “Siamo convinti che se dovesse tornare – ma preciso che non è ancora certo – lui sa che sarebbe l’ultimissimo treno che gli passerebbe davanti  e in tal caso ci auspichiamo che non lo perda”. 

Morrison, classe e fantasia. Se fosse lui a sostituire Biglia?

0

L’infortunio accorso a Lucas Biglia apre nuovi scenari tattici in casa Lazio. Pioli dovrà individuare il giocatore più adatto a ricoprire il ruolo di regista. Due le possibilità: Cataldi o Morrison. Danilo ha dimostrato di trovarsi più a suo agio come mezzala accanto ad un regista puro. Ed è per questo che la suggestione Morrison regista potrebbe non essere fantascienza. L’inglese nel precampionato ha giocato spesso in quella posizione con ottimi risultati. Non a caso è stato, insieme a Keita, tra i migliori del ritiro di Auronzo di Cadore. La classe, l’ eleganza e, soprattutto, l’ottima visione di gioco, potrebbero tornare utili a Pioli in attesa del ritorno di Biglia. La Lazio crede molto nell’ex West Ham e i tifosi sperano diventi il nuovo Gascoigne. Il percorso che potrebbe fare Morrison, qualora Pioli optasse per questa soluzione, sarebbe lo stesso di Hernanes. Nato trequartista poi riscoperto centrocampista centrale e all’occorrenza regista, come successo con ottimi risultati nella Lazio di Petkovic. C’mon Ravel, We trust in You!

Marco Corsini

FOTO – De Vrij canta l’inno della Lazio, Mauri ammaliato dal pubblico. Guarda gli scatti più belli di Lazio Bologna

Partire col piede giusto era fondamentale. Lo sapeva Pioli, lo sapeva la squadra che ieri per 25′ del primo tempo ha aggredito il Bologna cercando e realizzando due reti. Un risultato importante, una serata bellissima immortalata dagli scatti realizzati in esclusiva per Lazio Channel.it dal nostro fotografo Gianni Barberi.

Attenzione: le foto non sono visibili su dispositivi mobile. Altresì per vederle su pc bisogna aver installato il programma gratuito Adobe Flash Player.

Tutto comincia con de Vrij che entra in campo cantando l’inno della Lazio

 

In panchina un gradito ritorno: Stefano Mauri incantato osserva il suo stadio, la sua gente…

 

Sugli spalti tante famiglie a sostenere la compagine di Pioli

 

Chiave tattica del match gli inserimenti dei terzini Basta e Radu che hanno fatto impazzire la difesa felsinea

 

Man of the march Ricardo Kishna che ha bagnato il suo esordio con un gol

 

Buona la prestazione di Felipe Anderson subentrato nella ripresa

 

Ha aperto le marcature il neo capitano Lucas Biglia con un sinistro chirurgico

 

Dopo qualche minuto è arrivato il raddoppio di Kishna con un potente mancino che ha gelato Mirante

 

A fine partita i giocatori hanno salutato i tifosi biancocelesti presenti allo stadio

 

Lo storico team manager Maurizio Manzini beccato dal nostro fotografo

La riproduzione delle foto è riservata a Lazio Channel.it. Ne è vietato l’utilizzo senza il consenso del proprietario.

Social – Marchetti applaude la squadra, Keita sprona Biglia: “Forza fenomeno”. Mauri e de Vrij già pensano a mercoledì

Buona la prima. Ieri sera è stata l’ennesima vittoria di un gruppo di ragazzi che in campo si divertono e che divertono il pubblico. Anche chi non scende in campo non fa mancare il suo apporto alla squadra, come testimoniano i tweet di Marchetti e Braafheid.

Protagonista della serata, anche se non ha segnato, Keita Balde Diao esprime la sua felicità con un tweet e con una foto di instagram.

  La felicità per la vittoria macchiata dall’infortunio di Biglia. Keita sprona il suo compagno: “Forza fenomeno”

Cinguettano anche Mauri e de Vrij, che però già pensano alla sfida di mercoledì.

Pioli non perde tempo: stamattina allenamento in vista di Leverkusen. Assente Mauricio

Non sono nemmeno passate 24 ore, ma la vittoria contro il Bologna è già un lontano ricordo. Mercoledì c’è il Bayer Leverkusen, una gara che vale l’accesso alla Champions e circa 30 mln di premi Uefa. Non c’è tempo per festeggiare, testa e muscoli alla Bay Arena. Pertanto il gruppo stamattina si è riunito a Formello. Lavoro defaticante per chi ha giocato ieri sera: corsa di scarico per la difesa e per Cataldi e Keita, mentre il resto della squadra ha lavorato in palestra. Gli altri, ovvero chi non ha giocato ieri, ha svolto lavoro tecnico. Da rilevare l’assenza, oltre che dei lungodegenti Marchetti, Djordjevic e Klose, anche di Mauricio che probabilmente rimarrà in panchina mercoledì per lasciare il posto a Gentiletti. Certamente non sarà della partita Biglia reduce da un infortunio che lo terrà lontano dai campi per almeno un mese.