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FORMELLO – Tanti assenti in campo ma anche qualche sorpresa

Nonostante l’assenza di ben undici giocatori via per le Nazionali il resto della rosa biancoceleste è tornata in campo per la seduta pomeridiana. In gruppo una piacevole sorpresa: il ritorno di Alvaro Gonzalez che scende in campo con i compagni. L’uruguaiano ha il contratto in scadenza nel 2017 e la settimana prossima si saprà se farà parte anche lui della rosa biancoceleste o se verrà aggiunto solamente quando a Inzaghi mancheranno i giocatori per le convocazioni. Sul terreno di gioco anche Minala, Morrison e Tounkara.

Lunga come detto la lista degli assenti: Cataldi, de Vrij, Keita, Kishna, Immobile, Lukaku, Lulic, Milinkovic, Parolo, Strakosha e Vargic, tutti con le rispettive Nazionali, gli infortunati Marchetti, Bastos, Basta e Biglia e Hoedt, in permesso per la nascita della figlia. Radu è tornato al lavoro dopo essere rimasto fermo domenica scorsa a causa della somministrazione di cortisone da parte dello staff medico che in caso di esami dopo la partita lo avrebbe portato a rischiare una squalifica per doping.

Beruatto: “Inzaghi sa come far giocare al meglio i suoi giocatori”

Per parlare della squadra biancoceleste l’ex Paolo Beruatto è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3:

“Nell’ultimo incontro disputato a Udine il tecnico biancoceleste ha preparato la squadra in funzione dell’avversario. In campo non c’è stata gara, la Lazio ha dominato. Inzaghi è stato bravo a preparare la partita. Gli uomini che ha a disposizione gli permettono di fare diverse scelte sul modulo e lui sta lavorando bene. Quelle prese domenica sono costate l’esonero a Iachini. Il 4-2-3-1 non mi piace. E la Lazio con Keita e Felipe con quel modulo va in difficoltà, se hai degli esterni con la qualità di quelli biancocelesti devi essere padrone del gioco. La squadra di Inzaghi hanno fatto una grande gara, sul risultato finale non c’è mai stato nessun dubbio. Nei giovani bisogna avere fiducia dandogli la possibilità di crescere giocando, anche attraverso gli errori. Inzaghi è un allenatore giovane, ha un’altra mentalità e non ha paura di mandarli in campo. Magari bisognerebbe puntare su qualche italiano ma quella intrapresa dalla Lazio è la strada giusta. Inzaghi viene ripagato anche dalle prestazioni perché evidentemente i giovani biancocelesti sono pronti. Parolo è un elemento diverso da Biglia, può fare tutto e se serve anche il mediano. Nella gara con l’Udinese ha fatto bene in questo ruolo. Mi sembra che l’allenatore laziale conosca bene i suoi uomini e sappia esattamente come trarre il meglio dal loro utilizzo. Da qui si capisce la sua bravura. Passa dalla difesa a tre a quella a quattro e la squadra non ne risente. Sta dimostrando di possedere grande capacità e praticità. Conosce perfettamente le caratteristiche dei suoi calciatori e sa come farli rendere al 100% del loro potenziale. Una volta si giocava sempre con lo stesso modulo, sarebbe interessante parlarne con lui. Il modulo è una conseguenza del lavoro fatto. Gli allenatori devono saper essere duttili, a volte il cambio di modulo ti cambia la partita. Anche a Udine la scelta tattica è stata importante. A dicembre vedremo dove sarà la Lazio e poi si potrà capire dove può arrivare. Crdo che l’obiettivo sia quello di centrare la qualificazione in Europa League. Inzaghi è stato bravissimo a correggere i difetti della squadra. Il 40% dei gol realizzati da biancocelesti sono stati su palla inattiva. Non è un caso, se non fai allenare costantemente i giocatori su questo aspetto non raggiungi questi risultanti. La palla inattiva è una strategia, Inzaghi è bravo a puntarci perché avere una media così alta su gol inattivi vuol dire avere buone possibilità di portare a casa il risultato. Lukaku è un buon giocatore, nel suo ruolo bisogna essere equilibrati, a Udine mi è piaciuto. E’ un ragazzo dal rendimento sicuro, credo che per Inzaghi possa essere un valido aiuto”.

 

 

Prandelli un fiume in piena, tuona ancora contro Lotito

Ieri sera a Sportitalia è intervenuto ai microfoni Cesare Prandelli. L’ex tecnico della Nazionale azzurra ed attuale tecnico del Valencia tra i tanti argomenti toccati è tornato a parlare anche dell’accordo che aveva fatto con il presidente della Lazio Claudio Lotito per passare alla guida dei biancocelesti. Nelle sue parole tutto il risentimento verso il numero uno laziale:

“Normale che i presidenti possono fare ciò che vogliono ma questo signore rappresenta la nostra Federazione ed il calcio italiano in giro per il mondo. E quando un proprietario da la mano a un ex ct e gli dice che questo gesto equivale a un patto d’onore… Del resto io sono rimasto fermo venti giorni perchè avevo accettato la sfida, ma a lui è mancata la voglia di cambiare radicalmente. Il comportamento che ha tenuto non è stato un degno comportamento da presidente e da dirigente federale”.

Caressa: “Immobile imprescindibile per l’Italia”

Il direttore di Sky Sport 24, Fabio Caressa, commentando il prossimo incontro della Nazionale azzurra in programma il prossimo 6 ottobre contro la Spagna e valevole per le qualificazioni ai Mondiali di Russia del 2018 ha ampiamente elogiato l’attaccante biancoceleste Ciro Immobile:

“A quanto pare dovrebbero giocare Pellè ed Eder ma secondo il mio parere in questo momento è impossibile rinunciare a Immobile che è in una condizione di forma straordinaria. Se dovesse giocare l’attaccante laziale sarebbe certamente lui a risolvere la gara. A centrocampo siamo più forti. Non capisco perché non far giocare insieme De Rossi e Verratti, secondo me si completano bene. Mi piace anche Parolo che fa grandi inserimenti, ma il romanista e Verratti li vedrei bene”.

 

Ledesma: “Vedere il derby con Strama? Mai! E quel rapporto con Danilo Cataldi…

Cristian Ledesma sta vivendo una seconda giovinezza ad Atene, sponda Panathinaikos. Mister Stramaccioni gli ha consegnato le chiavi del centrocampo dei biancoverdi e l’italo-argentino lo sta ripagando a suon di buone prestazioni e qualche gol.

Una cosa divide i due, uniti dall’amore per Roma, la fede calcistica. Biancoceleste Ledesma, giallorosso Strama: “Io e Stramaccioni abbiamo due fedi calcistiche troppo diverse. La serie A la vediamo ognuno per fatti suoi. Vedere il derby insieme? Maidice ai microfoni di gianlucadimarzio.com –  Lo devo vedere da solo con la famiglia. Gli ultimi derby sono stati una sofferenza perché non poterli vivere in campo è dura“. I ricordi dei trascorsi alla Lazio sono ancora nitidi: “Alla Lazio ho tantissimi amici. Tra calciatori e non solo. Magazzinieri, staff, tutti quanti. Li sento spessissimo”. Come dopo la doppietta segnata in campionato ha sentito Danilo Cataldi, quello che lui stesso definisce un fratello minore e che forse più di tutti potrebbe ereditare in biancocelseste, la sua posizione in campo e la sua fascia da capitano. Cristian Ledesma, argentino di fatto, ma biancoceleste nel cuore.

GIUDICE SPORTIVO – Donadoni perde due giocatori importanti per la sfida con la Lazio

Attraverso un comunicato pubblicato sul sito ufficiale della Lega Serie A, il Giudice Sportivo Gianpaolo Tosel ha reso note le decisioni in merito all’ottava giornata di campionato.

Le espulsioni rimediate durante la sfida con il Genoa (persa per 0-1) di Daniele Gastaldello (condotta antisportiva) e Blerim Dzemaili (piede a martello alto) sono costate care ai giocatori bolognesi, e complicheranno la vita a Donadoni  in vista della sfida contro la Lazio. Il difensore è stato fermato per ben 2 giornate mentre il centrocampista della Nazionale svizzera dovrà star fermo per una giornata.

PAIDEIA – Basta aspetta il via libera dei medici: “Sto bene. Bologna? Penso che…”

AGGIORNAMENTO ORE 14:45 – A piccoli passi l’infermeria si svuota. Oltre a Marchetti contro il Bologna ci sarà anche Dusan basta. Il serbassi è presentato in Paideia per l’ultimo accertamento strumentale. Aspetta il via libera da parte dello staff medico per tornare in gruppo. Lui è tranquillo e fiducioso: “Sto bene, è l’ultimo controllo. Per il Bologna penso di farcela“. Oggi pomeriggio (ore 16) la squadra (senza i nazional ovviamente) riprenderà ad allenarsi dopo 2 giorni di riposo.

Oltre a Marchetti Simone Inzaghi cercherà di recuperare altri giocatori in vista della ripresa del campionato domenica 16 ottobre contro il Bologna. Utopistico il recupero Bastos e Biglia che oggi pomeriggio si sono recati alla clinica Paideia per ulteriori accertamenti: per rivederli in campo servirà ancora un mesetto (per il difensore si tratta di uno stiramento di secondo grado ai flessori, mentre per il regista stessa lesione muscolare, ma al polpaccio della gamba sinistra). Per Bologna Inzaghi conta almeno di recuperare Dusan Basta. Domani, nel primo pomeriggio, verso le 13.45 il serbo è atteso in Paideia per alcuni accertamenti. Si sta monitorando la sua lesione al polpaccio sinistro che lo ha costretto a saltare alcune partite. Vedremo domani se le speranze di Inzaghi saranno vane…

 

Biglia, il rinnovo rimane in stand-by. E intanto il Liverpool…

Lucas Biglia e la Lazio, questo matrimonio s’ha da fare. O forse no, almeno per il momento.

Secondo quanto riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Tempo infatti, la Lazio avrebbe cambiato l’offerta da recapitare al volante argentino e al suo procuratore Enzo Montepaone, abbassandola dai 3 milioni netti promessi a fine estate a 2,5 milioni più 500mila euro di bonus legati alle presenze del capitano biancoceleste. Il motivo? Semplice, i continui infortuni muscolari del numero 20, ben 7 nell’ultimo anno e mezzo. La Lazio vorrebbe dunque tutelarsi data la precarietà fisica del giocatore. Chissà se Biglia e Montepaone saranno d’accordo…Per il momento il rinnovo dell’argentino rimane in stand-by.
Intanto il Liverpool, secondo quanto riportato dal Daily Mirror, continua a fare più di un pensiero sul capitano biancoceleste: l’allenatore del club inglese Jurgen Klopp vorrebbe a tutti i costi il centrocampista biancoceleste nella propria squadra, nonostante l’infortunio e l’età del giocatore.

Fiore: “La Lazio è tornata a brillare, Inzaghi è sulla buona strada”. Poi su de Vrij…

Tra i centrocampisti più talentuosi dei primi anni duemila, Stefano Fiore è rimasto vicino col cuore e con la mente alle vicende del mondo Lazio, e sugli 88.100 di Elleradio è intervenuto nella trasmissione “Laziali on Air” per fare il punto sul momento vissuto dai biancocelesti.
A tratti a Udine la Lazio ha ricordato la banda Mancini della quale Fiore è stato protagonista: “Sicuramente la Lazio è tornata a brillare e a giocare in un determinato modo. E’ stato bravo Inzaghi a capire che questa squadra ha nelle sue potenzialità delle qualità importanti, che vengono fuori solo se si mette in campo un certo tipo di squadra. I giocatori offensivi devono essere liberi di esprimersi. Tutti gli undici in campo hanno affrontato la sfida nella maniera giusta, concentrati e in modo diverso rispetto alle precedenti partite. Se la Lazio continua su questa strada può togliersi ottime soddisfazioni“.
Il tridente offensivo è indispensabile? “I giocatori d’attacco della Lazio sono quelli di maggior spessore e qualità. Quando viene a mancare un giocatore d’ordine come Biglia si può schierare un centrocampo più muscolare, capace di liberare la fantasia del tridente. Con l’argentino in campo forse gli attaccanti devono sacrificarsi un po’ di più, ma non si può rinunciare al momento a Keita, Felipe Anderson e Immobile“.
Dopo Stam, è arrivato alla Lazio un altro olandese decisivo per la difesa come De Vrij: “Contrariamente agli attuali difensori olandesi, è capace di avere delle letture tattiche differenti che lo portano ad essere il miglior difensore olandese contemporaneo, ma probabilmente uno dei migliori in assoluto anche dell’intero panorama europeo. Senza di lui la differenza nella Lazio si vede. E’ stato bravo ad imparare molto in Italia e a crescere esponenzialmente a partire dal lavoro svolto nella prima stagione con Pioli. Sta tornando a livelli molto alti dopo un infortunio che non è stato uno scherzo. La Lazio ha tra le mani un giocatore straordinario e deve preservare questo patrimonio da assalti sul mercato, perché oggi trovare difensori di questo livello è molto complicato“.
Conoscendo Inzaghi, può far bene a lungo termine alla Lazio? “Io penso di sì, si tratta di un tecnico molto giovane. Va sostenuto ed aiutato, ma ha dimostrato di essere sulla buona strada, di essere intelligente e meticoloso e di non lasciare nulla al caso. Si è ritrovato a fare l’allenatore della Lazio per una serie di circostanze e non è stato facile prendere in mano il timone di una barca che sembrava essere assegnato in estate ogni settimana a un allenatore diverso. Ha il vantaggio di conoscere molto bene l’ambiente e i giocatori della rosa, un fattore importante per lavorare bene. Il gioco inizialmente non è stato esaltante, ma si sta rivelando abile nel correggere la rotta e i risultati si stanno vedendo“.
Il centrocampo può essere il punto di forza della Lazio? “Sì a patto che un po’ tutti migliorino il loro rendimento in termini generali. Per fare il salto di qualità alla squadra in questo momento sta mancando l’apporto di gol ed assist del centrocampo. Il peso del gioco offensivo è tutto sulle spalle degli attaccanti, mentre per come è assortito il centrocampo della Lazio ci si può aspettare qualcosa di più a livello realizzativo da giocatori come Parolo, Milikovic-Savic e Lulic“.
Questa settimana torna in campo la Nazionale. Immobile si è guadagnato un posto tra gli azzurri grazie ad un’ottima partenza con la Lazio. “Mi aspettavo da parte sua un ottimo impatto in biancoceleste. Quando ho saputo che la Lazio puntava su di lui avevo grande fiducia. Nell’arco di una carriera ci possono essere alti e bassi, ma si tratta di un giocatore che ha pagato lo scotto del calcio internazionale, in realtà che forse non si sposavano con le sue caratteristiche. Anche io a Valencia ebbi grandi difficoltà nell’inserirmi in un contesto che giocava praticamente a memoria. Sulle qualità di Immobile era difficile però avere dubbi, ricordando ciò che aveva fatto a Pescara e a Torino. Ora è tornato a fare ciò che gli è più congeniale nella Lazio“.
Che momento sta vivendo il movimento calcistico italiano attualmente? “E’ un momento di difficoltà, anche se agli ultimi Europei si è fatta una discreta figura. Rispetto a qualche anno fa mancano i giocatori di spessore, di esperienza e di qualità. Di questo bisogna prendere atto e provare ad andare avanti con i mezzi a disposizione. Agli Europei del 2000 avevamo un parco di cinque attaccanti potenzialmente da 100 gol complessivi a stagione, stavolta Conte prima e Ventura poi devono lavorare con i mezzi a disposizione, puntando sul gruppo e lavorando sugli elementi con più esperienza a livello internazionale per costruire poi un gruppo che sappia valorizzare i giovani più interessanti a disposizione“.
Come si può rispondere alla disaffezione della gente verso la presenza allo stadio? “E’ un discorso molto complicato. Per riportare la gente allo stadio bisognerebbe giocare su più tavoli. Dovrebbero intervenire presidenti che oggi probabilmente gestiscono il calcio con meno cuore rispetto a prima, con un occhio sempre fisso sul bilancio. C’è troppa attenzione verso gli introiti che derivano dalle televisioni e in questo senso il pubblico sugli spalti diventa quasi l’ultima ruota del carro. Secondo me il sale di questo meraviglioso sport che è il calcio sono sempre i tifosi e lo si vede in alcuni campionati esteri in cui gli stadi sono sempre pieni. Lì si respira l’idea che i club siano sempre in primis della gente. Se in determinate realtà fuori dall’Italia gli stadi sono pieni a prescindere dai risultati significa che esistono dei metodi gestionali validi in questo senso“.
La mancanza di stadi di proprietà influisce su questo scenario? “La Juventus ha cominciato prima degli altri un certo tipo di discorso e ha lo stadio sempre pieno, i giocatori più bravi vanno da loro ed ottengono i risultati conseguenti. Anche l’Udinese ha lavorato in questo senso valorizzando il proprio patrimonio. Due squadre come Lazio e Roma, che dovrebbero essere al pari della Juve o comunque sapergli rendere la vita difficile, si trovano anni luce lontane come progettualità ed organizzazione“.
In campionato Juventus e Napoli sembrano avere anche quest’anno qualcosa in più. La Lazio potrà inserirsi in un contesto di lotta per l’Europa? “Io credo di sì. Onestamente in questo momento i biancocelesti devono pensare al quarto/quinto posto, ma poi bisognerà vedere ciò che dirà il campo, visto che a tratti Inter e Roma hanno dimostrato di non saper esprimere al 100% il loro potenziale. Ci può essere spazio per la Lazio, il Milan e il Sassuolo, mentre Juventus e Napoli chiaramente possono giocarsi i primi due posti. Se la Lazio troverà la continuità dimostrata in queste prime giornate di campionato potrà giocarsi le posizioni nobili della classifica sino a fine stagione“.

Canigiani: “Porta un aquilotto allo stadio prima di tante iniziative”

In occasione della prossima sfida casalinga di campionato dei biancocelesti, Lazio-Bologna, la società ha deciso di proporre l’iniziativa ‘Porta un aquilotto allo stadio’, riservata ai tifosi biancocelesti Under14.

Per presentare l’iniziativa, sulle frequenze di Lazio Style Radio è intervenuto il responsabile della comunicazione della Lazio, Marco Canigiani: “L’iniziativa nasce con l’obiettivo di riportare i nostri giovani tifosi allo stadio. In questa stagione numerose partite verranno disputate di domenica pomeriggio, nell’orario migliore per portare i ragazzi all’Olimpico. La promozione è riservata ai ragazzi sotto i 14 anni, nati quindi dopo 1° gennaio 2002. Acquistando un tagliando valido per tutti i settori dell’Olimpico, esclusa la Tribuna D’onore Centrale, alla cifra simbolica di 1€, i giovani aquilotti potranno vivere in prima persona una partita che, vista anche la classifica, si preannuncia davvero molto interessante. Nel tempo verranno ideate sempre nuove iniziative, sempre con l’intento di riportare più persone possibili allo stadio. Ci saranno sicuramente novità in futuro. In questo momento il supporto del pubblico nei confronti della squadra è a dir poco fondamentale. I ragazzi ci stanno dando grandi soddisfazioni, ancor di più dopo la trasferta di Udinese, e meritano di rivedere un Olimpico gremito“.

LAZIO-BOLOGNA – Da domani in vendita i biglietti: tutte le info

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La S.S. Lazio comunica che, dalle ore 12:00 di mercoledi 5 ottobre, saranno messi in vendita i tagliandi per la partita di campionato LAZIO – Bologna in programma domenica 16 ottobre alle ore 15:00 con la speciale Promozione “PORTA UN AQUILOTTO ALLO STADIO “.

La speciale promozione “Porta un Aquilotto allo Stadio”, prevede la possibilità di acquistare un tagliando per un Under 14 (nati dopo il 1 gennaio 2002) in tutto lo stadio esclusa la Tribuna D’onore Centrale al costo di 1 Euro.

TUTTI COLORO CHE SONO IN POSSESSO DELLA FIDELITY CARD MILLENOVECENTO E NON SONO ABBONATI, POTRANNO RICHIEDERE AL MOMENTO DELL’ACQUISTO CHE, IL TITOLO D’INGRESSO VENGA CARICATO ELETTRONICAMENTE SULLA STESSA.

I tagliandi si potranno acquistare presso:

– I nostri punti vendita Lazio Style 1900 vedi elenco

– Le rivendite Listicket-Ticketone ( Ricevitorie – Punti con visione dei posti)

– Il call center al numero a pagamento 892.101

– Il sito internet LISTICKET.COM con la modalità di acquisto HOME TICKETING per cui è necessario disporre di una stampante laser e, la nuova modalità PASSBOOK – PASSWALLET (lettura al tornello da smartphone)

Si ricorda che chi acquista un biglietto è tenuto a mostrare il suo documento di identità, pena l’impossibilità di emettere il titolo di accesso ( D.L. 8/2/2010 nr. 8). Non verranno considerate come documenti idonei alla vendita, tutte le patenti di ultima generazione che non riportano le indicazioni del luogo di residenza.

Per i ragazzi under 14, è possibile esibire anche solo il tesserino sanitario, per gli altri minori più grandi, è necessario esibire in alternativa in originale o in copia:

– il documento di identificazione rilasciato dal Comune;

– carta d’identità;

– lo stato di famiglia con foto;

– il certificato di nascita con foto o il passaporto di un genitore (in cui compaia ovviamente il minorenne).

Il numero massimo di tagliandi acquistabili da una singola persona è di quattro e con le disposizioni dell’ Osservatorio sulle Manifestazioni Sportive, è possibile presentare per le altre eventuali tre persone, anche solo la copia del documento d’identità.

Per acquistare i tagliandi ci sarà tempo fino al calcio d’inizio dell’incontro. Si ricorda a tutti i tifosi che, il punto vendita dei tagliandi più vicino allo Stadio Olimpico è, il Lazio Style 1900 in Via Guglielmo Calderini 66 / C e sarà aperto il giorno della partita, dalle ore 10:00 alle 15:00 e saranno disponibili solo per la stampa dei tagliandi di Lazio-Bologna.

Settori e prezzi:

S E T T O R E

INTERO

RID. UNDER 16 (*)

INVALIDI CIVILI 100 % (**)

RID. UNDER 14 (***)
TRIBUNA D’ONORE CENTRALE

200 €.

==

==

==
TRIBUNA MONTE MARIO

80 €.

50 €.

50 €.

1 €.
TRIBUNA TEVERE TOP

60 €.

40 €.

40 €.

1 €.
TRIBUNA TEVERE 40 €. 25 €. 25 €. 1 €.
TRIBUNA TEVERE NON DEAMBULANTE IN CARROZZELLA

20 €.

==

==

TRIBUNA TEVERE NON DEAMBULANTE IN CARR.- ACC.GNO

20 €.

==

==

DISTINTI NORD EST – NORD OVEST – SUD EST

20 €.

14 €.

==

1 €.
SETTORE OSPITI – DISTINTI SUD OVEST

20 €.

==
==

CURVA NORD
20 €. 14 €. == 1 €.
(*) Possono acquistare un tagliando Ridotto Under 16 i ragazzi nati dal 1/1/2000.

(**) I tagliandi ridotti Invalidi Civili al 100%, posso essere acquistati solo presso i Lazio Style 1900 e solo il giorno della gara, presso la biglietteria in viale delle olimpiadi 61 (ex ostello della gioventù).

(***) Possono acquistare un tagliando con la speciale promozione “Porta un Aquilotto allo Stadio” Ridotto Under 14 i ragazzi nati dal 1/1/2002 al 31/12/2011.

I bambini di 4 anni nati dal 1/1/2012 accedono allo stadio gratuitamente e senza biglietto.

Infine, all’ingresso il controllo dell’identità sarà effettuato su ogni singolo spettatore ed è pertanto obbligatorio esibire un documento di identità, compresi i minorenni.

SOLO ED ESCLUSIVAMENTE IL GIORNO DELLA GARA, sarà attivata la nuova biglietteria in viale delle olimpiadi 61, presso l’ex ostello della gioventù. Il punto vendita sarà attivo dalle ore 11:00 di domenica 16 ottobre e abilitato a rilasciare SOLO TAGLIANDI PER LA TRIBUNA TEVERE, TEVERE TOP, TEVERE DISABILI, MONTE MARIO E D’ONORE CENTRALE con questi prezzi:

S E T T O R E

INTERO

RID. UNDER 16 (*)

INVALIDI CIVILI 100 % (**) RID. UNDER 14 (***)
TRIBUNA D’ONORE CENTRALE 200 €. == == ==
TRIBUNA MONTE MARIO

80 €.

50 €.

50 €. 1 €.
TRIBUNA TEVERE TOP

60 €.

40 €.

40 €. 1 €.
TRIBUNA TEVERE

40 €.

25 €.

25 €. 1 €.
TRIBUNA TEVERE NON DEAMBULANTE IN CARROZZELLA 20 €. == == ==
TRIBUNA TEVERE NON DEAMBULANTE IN CARR.- ACC.GNO 20 €. == == ==

RESTRIZIONI SULLA VENDITA ADOTTATE DALL’ OSSERVATORIO SULLE MANIFESTAZIONI SPORTIVE:

– divieto di vendita per i residenti della regione Emilia Romagna escluso i possessori delle Fidelity Card-Tessere del Tifoso;

SETTORE OSPITI: Sarà possibile acquistare i tagliandi per il SETTORE OSPITI, fino alle ore 19:00 di sabato 15 ottobre, solo presso le ricevitorie di tutta Italia della Listicket, presentando un documento di riconoscimento e la Fidelity Card.
Per consultare l’elenco clicca qui, (selezionare Biglietteria Calcio e poi Calcio Settore Ospiti)

Fonte: sslazio.it

Rinnovo e titolare post Marchetti: grandi novità in vista per Thomas Strakosha

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Dalla panchina della Salernitana alla porta della Lazio: è questo il formidabile percorso di Thomas Strakosha. Che all’inizio la società biancoceleste aveva bocciato, preparandogli la via della cessione. Galeotto fu però l’intervento di Lotito a bloccare tutto proprio sul gong del mercato, con una promessa: «Resta, sarai il vice-Marchetti».  Altro dunque che geniale intuizione di Inzaghi nelle ultime tre giornate: il posto da ‘secondo’ per il giovane albanese era già pronto dall’inizio dei giochi, apparecchiato appositamente da Vargic, acquistato per 2,5 milioni (sebbene in scadenza…) ma che non aveva convinto nessuno già in ritiro. L’esordio, poi, contro il Milan di quel Donnarumma di cui il classe ’95 sogna di ripercorrere le baby orme, fiutate anche da Lotito. Che, proprio per questo, dopo aver messo in cassaforte quello di Parolo, starebbe ora preparando anche per lui il rinnovo con ingaggio, ovviamente, maggiore rispetto ai 100mila euro a stagione, 8mila al mese, che l’albanese percepisce attualmente. E che costituiscono un quindicesimo di quanto prende Marchetti, il cui rientro dovrebbe avvenire dopo la sosta, ma non è detto che sia ‘in aeternum’: il patron proverà a cederlo anche a gennaio, dunque starà a Strakosha convincerlo di avere il sostituto già in casa e di non dover andare a pescarlo nell’Atalanta (Sportiello) o nel Genoa (Perin). Dovrà convincere ma anche, a sua volta, essere convinto a restare, visto che il suo contratto è in scadenza il prossimo giugno. Un anno prima rispetto a quelli dei ‘top’ BigliaKeita. Che quindi è giusto che, per il momento, si facciano da parte e lascino spazio a quello che potrebbe essere il nuovo portiere titolare della Lazio.

Cesar: “Lazio, troppo presto per parlare di obiettivi. Speriamo che Immobile e Keita…”

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Non si può certo dire che la Lazio se la stia cavando male in questo inizio di stagione. 13 punti in cascina, frutto di quattro vittorie, un pareggio e due sconfitte, e quarto posto in classifica in coabitazione con Milan, Chievo e Roma. Troppo presto forse per parlare di Europa, ma i numeri inducono decisamente all’ottimismo. E proprio tra i più ottimisti c’è Cesar Aparecido, che, intervenuto ai microfoni di ‘Sportitalia’ a margine della Partita Mundial – evento a cui l’ex difensore biancoceleste ha partecipato insieme ai vecchi compagni Fabio Liverani e Guglielmo Stendardo -, ha parlato del momento a Formello, riservando elogi in particolare per la coppia d’attacco Immobile-Keita:

Per la Lazio è ancora presto per fissare degli obiettivi, ma Keita e Immobile stanno dimostrando un gran potenziale in attacco. Speriamo continuino così, perché la strada è quella giusta“.

Pensieri biancocelesti: grazie Lazio per aver riportato un po’ di serenità, ora non fermarti…

La Lazio ad Udine ha fatto un’ottima partita. Un match costruito bene e portato a termine nel migliore dei modi (evitando la ripetizione del primo errore stagionale: la partita di Bergamo). Una Lazio che ha giocato in modo corale e che è riuscita a dimostrare a tutti di essere squadra dentro e fuori dal campo (vedi l’abbraccio al momento dei gol tra tutti i giocatori). Una squadra felice di ritrovarsi e di giocare insieme, una Lazio che sembra aver messo da parte tutte le polemiche e le negatività di questo inizio stagione. E’ vero… “una rondine non fa primavera” e serve assolutamente continuità di risultati dopo la prestazione di Udine e paradossalmente la pausa arriva nel momento meno adatto. Serviva vincere e convincere, ed è stato fatto.  Sì, si potrebbe sminuire ancora una volta dicendo “eh ma con questa Udinese…” ma questa sarebbe una grande ingiustizia perché, nonostante stia vivendo un momento difficile – infatti è praticamente crollata dopo il primo gol laziale – l’Udinese resta una buona squadra. Non possono essere solo i demeriti dell’Udinese ad aver cagionato questa vittoria. Semplicemente la Lazio ha interpretato al meglio il modulo che ha messo Inzaghi, che poi può essere 4-3-3, 4-2-3-1, 4-3-1-2….l’importante è che la squadra abbia ricominciato a giocare con la difesa a 4, è questa la svolta più importante. La difesa a 4 ti dà solidità difensiva ed offensiva: perché Patric e Lukaku (il belga è stato tra i migliori sabato) hanno dato una mano non solo in fase difensiva ma anche in quella offensiva. Insomma, hanno giocato da squadra, una squadra a cui serviva un’iniezione di fiducia, perché nelle ultime partite quest’ultima era venuta a mancare. Vedi sopratutto la partita contro l’Empoli dove la squadra aveva sottolineato sì l’importanza dei 3 punti ma, era consapevole del fatto di aver realizzato una pessima prestazione. E ciò restituisce un po’ di sana e benedetta serenità che mancava da troppo tempo. Ora è importante non fermarsi. Dopo la sosta la Lazio dovrà giocare 4 partire una dietro l’altra: prima con il Bologna, poi si va a Torino, dopo c’è il turno infrasettimanale in casa con il Cagliari (26 ottobre) ed infine con il Sassuolo ancora in casa domenica 30 ottobre. Queste 4 partite saranno decisive per capire cosa vuole fare questa Lazio da grande e se si può continuare a crescere. La Lazio sulla carta è più forte anche del Torino e Sassuolo, che sembrano assai in forma. La Lazio ha le qualità per trionfare.

I SINGOLI – Parlare dei singoli è sbagliato ma è giusto fare un applauso a Lulic, Felipe Anderson ed a Ciro Immobile (che da solo ha gestito l’impianto offensivo). E’ giusto dare meriti a loro che hanno fatto bene. Anche Milinkovic-Savic, che in una posizione non sua, si è dimostrato un giocatore di qualità. Non è dinamico è vero, (è possente…c’è poco da fare), ma si è trovato bene in quel ruolo. Chissà se la Lazio possa permetterselo anche in altre partite più importanti… Per non parlare di Parolo…immenso nel ruolo di regista. In ogni caso godiamoci quello che è successo sabato. Certo l’Udinese non era la Juve o il Milan, ma la Lazio si è comportata molto bene, anche se qualche rischio lo ha corso ma ha avuto il merito di essersi preparata bene in settimana ed aver studiato alla perfezione i propri errori di gioco e giustamente modificato l’impianto di gioco.

I CALCI PIAZZATI – Negli anni passati  la Lazio era praticamente una delle pochissime squadre che non era in grado di sfruttare i calci da fermo. Punizioni ed angoli erano diventati più un handicap che una risorsa da poter sfruttare. Spesso e volentieri erano gli avversari a sfruttare tali occasioni per far male ai biancocelesti. Con Inzaghi qualcosa è cambiato: con il tecnico piacentino, infatti, fino ad ora la Lazio ha segnato ben 4 gol da calcio piazzato. In questa Serie A, nessuno ha fatto meglio.

Marco Lanari

Corradi: “Sono stato un privilegiato a vivere le emozioni di quella Lazio. Che bravo Inzaghi”

Intervistato da Il Nido delle Aquile su Radio Roma Futura, l’ex centravanti della Lazio Bernardo Corradi ha ricordato il suo trascorso in biancoceleste: “Fiore aveva una tecnica sopraffina e un’intelligenza rara, sapeva sempre dove finiva la palla. Ci trovavamo molto bene insieme. In quella squadra c’era un’alchimia tale che uscivamo anche insieme. Le sinergie si moltiplicavano e le cose andavamo sempre meglio. La mia Lazio aveva un numero di abbonati importante. Giocavamo bene, era un piacere vederci e noi ci esaltavamo in una cornice di 60mila persone. Lo stadio era sempre tutto esaurito, specie nei derby. Sono stato un privilegiato a vivere quelle emozioni”.

Di quella squadra Oddo, Mihajlovic, Inzaghi e Simeone sono diventati allenatori : “Di tutti si intuiva tranne che di Massimo Oddo (ride, ndr). Perché lui aveva un approccio alla gara che se non avesse avuto quelle qualità avrebbe reso 1/4. Mihajlovic era un leader, Simone già all’epoca masticava calcio h24 e conosceva tutti i calciatori dalla serie A alla serie C. Il Cholo aveva il fuoco dentro. Massimo ha fatto grandissime cose in serie B col Pescara, ora sta faticando perché la serie A è un’altra cosa: se hai 3 occasioni e non segni poi il gol lo fanno gli avversari. E’ necessario avere un attaccante che la butti dentro”.

Corradi ricorda il suo addio alla Capitale: “Ho cambiato squadra perché la Lazio aveva pendenze di mercato dopo il grande esborso di Mendieta. Il Valencia su indicazioni di Ranieri ci acquistò, ma io avrei preferito rimanere in Italia. In Spagna puntano molto sui giovani della loro cantera, al contrario nostro. Simone sta facendo un grande lavoro coi giovani, ha fatto esordire Lombardi che pareva destinato alla Lega Pro”. Sulla sua esperienza in Nazionale: “L’unico rimpianto è di essere usciti dall’Europeo con 5 punti colpa del biscotto di Svezia e Danimarca. Quell’Italia aveva in attacco Del Piero, Totti, Vieri, Cassano e Di Vaio, io ero il meno forte. Da quella nazionale poi è nata quella vincente nel 2006”.

Chiosa finale sulla squadra biancoceleste di oggi: “La Lazio ha una buona squadra, ha un allenatore molto preparato che sa cosa chiedere ai suoi giocatori. L’ultima partita è emblematica: Inzaghi l’ha preparata molto bene. Simone mi aveva già stupito già nelle ultime 7 gare della scorsa stagione. Contro la Juve ha preparato al meglio la squadra. Sta facendo molto bene e sono contento per lui perché hanno provato a mettere tutti sulla panchina della Lazio prima di scegliere lui. Si sta giocando benissimo le sue carte”.

 

Petrelli: “Parolo e Lulic, la strana coppia che funziona a centrocampo”

Sergio Petrelli, ex difensore biancoceleste, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio per commentare il gran successo in casa dell’Udinese:

Sabato sera contro l’Udinese, Felipe Anderson e Keita hanno fatto il buono e il cattivo tempo. Giocare in trasferta con tre punte è stato un bel vedere. Inzaghi riesce a piazzare gli uomini giusti nei posti giusti. Non era facile andare a vincere a Udine segnando anche tre reti.

Parolo e Lulic compongono una coppia ‘strana’ in mediana. Il centrocampista di Gallarate, però, sta inventando un nuovo ruolo: fa il regista e l’incontrista ma, allo stesso tempo, si inserisce quando la squadra attacca. Il tutto, con un grande dispendio di energie. Non si nota molto ma in realtà in campo si fa sentire. Il bosniaco, invece, imprime nella squadra la ‘cattiveria’ contagiosa, la voglia di vincere.

La Lazio ha giocato veramente bene mettendo in campo una partita di grande spirito. Ripartiva bene, i ragazzi non hanno sbagliato nulla. Strakosha si è fatto trovare pronto, è stato sempre ben piazzato e ha salvato i compagni in un paio di occasioni che potevano riaprire la partita. Il portiere albanese segue l’azione, si sposta bene tra i pali, capisce sempre dove va a finire la sfera. Ora bisogna dare continuità ai tre punti conquistati alla Dacia Arena.

Felipe Anderson è stato prezioso anche in fase difensiva. Reduce dalle Olimpiadi in estate, forse è arrivato con una condizione non ottimale ma sta recuperando. Forse nessuno club di Serie A ha in rosa due giocatori come lui e Keita: saltano l’uomo, una qualità che è diventata fondamentale in un campionato nel quale solitamente le difese lasciano scoperte alcune zone. Entrambi sono bravi nel trovare i compagni. La loro spinta sulle fasce è importantissima. Al brasiliano manca la rete? Se fa segnare i compagni, anche loro, prima o poi, lo metteranno nelle condizioni di fare gol. La sua zona di campo è la corsia, sa come e quando dare la palla, se bassa o alta, se forte o morbida. Deve giocare per riprendere la forma. Giocando arriverà al 100%; a volte, il solo allenamento ti porta a essere scarico la domenica. Sapere, invece, di dover giocare la domenica ti fa tornare prima in forma.

Non pensavo che Immobile potesse essere già in queste condizioni, sembra un folletto che compare dal nulla in area, svaria molto, fa spazio ai compagni. La convocazione in Nazionale gli ha fornito una spinta in più. E si vede, sperando la mantenga! Può arrivare a prendere il posto di Pellè in maglia azzurra, probabilmente verrà schierato lui contro la Spagna e giocare partite così ti dà una carica eccezionale da ‘riutilizzare’ poi con la Lazio. Ora i biancocelesti si sono piazzati in una bella posizione in classifica e l’aria fresca di montagna fa bene a tutti! Vedo un gruppo unito, che non avvertivo nella passata stagione.

I quattro punti conquistati contro Atalanta e Chievo sono stati importanti: queste due squadre giocano a calcio, spesso ti mettono nelle condizioni di sbagliare. I bergamaschi difficilmente subiscono quattro reti in casa, Verona è un campo difficile. La Lazio ha fatto bene con due squadre in buonissima condizione e che stanno onorando il campionato.

La mia idea sul campionato? Vedere pochi italiani mi fa venire un po’ di amaro in bocca. Sono per i giovani, bisogna prendere più prospetti dal settore giovanile e trapiantarli in prima squadra. Cataldi è uno di questi, e ce ne sono altri come lui. Sabato Lombardi è entrato in campo con la foga giusta per dimostrare il suo valore”.

Sonetti: “La Lazio ha due ali fortissime e un grande centravanti. Col 4-3-3 fiorisce”

L’ex allenatore tra le altre di Cagliari e Brescia, Nedo Sonetti ha elogiato la squadra di Inzaghi: “La Lazio ha due ali fortissime con un grande centravanti. Con il 4-3-3 la squadra fiorisce. Sono in poche ad avere un potenziale del genere in attacco, con tanta qualità così complementari. Inzaghi ha solo bisogno di tranquillità per lavorare sereno”. 

Arrivano buoni risultati dal Settore Giovanile biancoceleste

Turno positivo per il Settore Giovanile biancoceleste. I giovani aquilotti hanno conquistato tre vittorie e un pareggio. Vittorie raggiunte dalla Primavera di Bonatti, l’Under 16 di Alboni e dai ragazzi dell’Under 15 di Girini, mentre il pari ha visto protagonista l’Under 17 di Fratino. Questi risultati, tabellini e classifiche aggiornate:

PRIMAVERALAZIOSPEZIA 41 (2 Rossi, Portanova, Folorunsho)
LAZIO (4-3-3): Alia; Spizzichino, Miceli, Dovidio, Ceka; Folorunsho, Bari, Bezziccheri (63′ Portanova); Rezzi (90′ Javorcic), Rossi (88′ Spurio), Ennali. A disp.: Cirillo, Petro, Spiezio, Muzzi, Al-Hassan. All.: Andrea Bonatti;
CLASSIFICA (4^ Giornata): 12 Hellas Verona, 10 Spal, Sampdoria, 9 Lazio, 6 Milan, Napoli, Cesena, 4 Fiorentina, Latina, Perugia, Vicenza, Brescia, 1 Spezia, 0 Trapani.
PROSSIMO TURNO: 15/10/2016 Lazio-Sampdoria.

UNDER 17LAZIOVICENZA 22 (Portanova, Peguiron)
LAZIO (4-3-3): Alia; Piscitelli, Paglia, Zitelli, Pellacani; Peguiron, Portanova, Guadagno; Frattesi (15’st Armini), Fontana (29’st Birzò), Alessandroni (19’st Pelliccioni). A disp.: Noto, Siclari, Abate, Napolitano M.. All.: Fabrizio Fratini;
CLASSIFICA (5^ Giornata): 15 Bologna, 10* Atalanta, Lazio, 9 Brescia, 8 Cesena, 7** Milan, 6* Inter, Hellas Verona, Udinese, 3* Chievo Verona, Cagliari, 2* Cittadella, * Vicenza, * Spal. *una partita in meno **due partite in meno
PROSSIMO TURNO: 9/10/2016 Cagliari-Lazio.

UNDER 16LAZIOCITTADELLA 31 (2 Del Mastro, Napolitano D.)
LAZIO (4-3-3): Cirillo; Celentano (14’st Mengoni), Chilà, Petricca, Ciotti; Francucci (10’st Putti), Spoletini, Napolitano D.; Cerbara (40’st Bonanno), Del Mastro, Nicodemo. A disp.: Caruso, Attia, Marini, Picchi, Scaffidi, Terenzi. All.: Alboni.
CLASSIFICA (4^ Giornata): 12 Inter, Cesena, 10 Brescia, 9 Lazio, Atalanta, 7 Udinese, 6 Milan, 4 Cagliari, 3 Hellas Verona, Chievo Verona, Bologna, 1 Cittadella, 0 Vicenza, Spal.
PROSSIMO TURNO: 9/10/2016 Bologna-Lazio.

UNDER 15LAZIOCITTADELLA 71 (2 Bertini, Franco, Orlandi, Broso, Di Chio, Russo)
LAZIO (4-3-3): Furlanetto; Vecchi, Franco, Pica (8’st Ronci), Paoloni; Marras (26’st Zoppellari), Bertini (26’st Attardi), Tempestilli (1’St Francia); Broso (14’st Russo), Orlandi (8’st Cesaroni), Kammou (14’st Di Chio). A disp.: Di Fusco, Cornacchia. All.: Mauro Girini.
CLASSIFICA (4^ Giornata):12 Atalanta, Inter, 9 Lazio, 8 Cesena, Cagliari, 7 Chievo Verona, 6 Milan, Udinese, Bologna, 3 Brescia, Spal, 0 Hellas Verona, Vicenza, Cittadella.
PROSSIMO TURNO: 9/10/2016 Bologna-Lazio.

 

Diaconale: “Infortunio Biglia? C’era l’ok del medico dell’Argentina. Da oggi ci sarà una novità…”

Il responsabile della comunicazione Lazio Arturo Diaconale è intervenuto a Radio Incontro Olympia: “Che volete che faccia la rivoluzione francese? Vi do un’anticipazione, ci sarà un doppio bollettino medico pre partita e post partita, questa sarà una novità. Credo sia legittimo che un mezzo d’informazione dica quello che meglio crede, ma non si può pensare che la società faccia gossip. Ognuno deve fare la propria parte. Nel caso di Biglia c’è anche l’imponderabile. Era stato sentito anche il medico della Nazionale argentina e tutti dicevano che poteva giocare. Le novità? Ci saranno ma non ve le posso dire”.

Olanda Under 21 – Niente convocazione per Wesley Hoedt

Il difensore biancoceleste Wesley Hoedt è fuori dalla lista dei convocati per il prossimo doppio impegno dei giovani “orange” dell’Under 21. A quanto riportato dai media olandesi il giocatore non è stato convocato per motivi personali e quindi salterà gli impegni contro Turchia e Cipro, validi per le qualificazioni agli Europei di Polonia 2017. Facile che sia stato proprio il centrale biancoceleste, da pochi giorni divenuto papà di Valentina Maria, a chiedere il permesso di restare a Roma con la famiglia. Presente tra i convocati l’altro biancoceleste Ricardo Kishna.