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Totti: “Ho tanti amici laziali, ma su un’isola deserta porterei…”

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È un Francesco Totti a tutto tondo quello che si racconta ai microfoni de ‘Il Corriere dello Sport’. Il capitano della Roma, ospite di Walter Veltroni per un’intervista dalle colonne del quotidiano romano, ha parlato a 360°, del suo passato, del suo presente e del suo futuro. Ma non solo: il numero 10 giallorosso ha riservato un paio di battute anche sulla Lazio, ‘odiata’ (ma non troppo, in fondo) rivale di mille battaglie sul prato dell’Olimpico:

Ho tanti amici tra i biancocelesti, come ad esempio Nesta e Di Vaio. Quale maglietta porterei su un’isola deserta? Quella con la scritta ‘Vi ho purgato ancora’...”.

QUI BOLOGNA – Ottime notizie per Donadoni dall’infermeria

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In casa Bologna prosegue il lavoro di preparazione alla sfida con la Lazio, in programma domenica prossima allo stadio Olimpico. Ottime notizie per mister Roberto Donadoni, che può riabbracciare Antonio Mirante, rimasto precauzionalmente ai box dal 28 agosto, in seguito al riscontro di un problema al cuore. Dopo gli ultimi accertamenti cui si è sottoposto, il portiere ha ottenuto il sospirato via libera per il ritorno all’attività agonistica: contro i biancocelesti però non ci sarà, per rivederlo in campo occorrerà attendere i primi giorni di novembre. Ma è comunque una buona notizia.

Che si unisce a quella delle rinnovate disponibilità di Umar Sadiq, l’attaccante scuola Roma che ha pienamente recuperato dal problema alla caviglia, di Simone Verdi, che ha superato l’infortunio al polpaccio, e degli altri ‘degenti’ Adam Masina, Golfed Donsah e Luca Rizzo. Insomma, l’infermeria si svuota e le fila si ampliano in vista del difficile impegno al cospetto di Inzaghi & co.

Scambio Keita-Gabbiadini, interviene l’agente dell’attaccante del Napoli

Nelle ultime ore era tornata a circolare l’ipotesi di uno scambio tra Keita e Gabbiadini. Una voce che, a parte il parere dell’esperto di mercato Gianluca Di Marzio, non aveva ancora avuto una conferma o una smentita concrete. Almeno fino a questa mattina, quando sull’argomento ha rilasciato alcune dichiarazioni, ai microfoni di ‘Tuttosport’, l’agente dell’attaccante del Napoli, Silvio Pagliari:

Stiamo discutendo per il rinnovo, dobbiamo solo limare alcuni dettagli ed entro fine mese dovremmo chiudere. Milik? Non credo lo vedremo mai giocare insieme a Manolo, anche se secondo me sono in grado di farlo…”. Insomma, se Keita vorrà approdare all’ombra del Vesuvio, dovrà farlo da solo, senza far fare a Gabbiadini il percorso inverso in direzione della Capitale. Un’ipotesi quest’ultima a cui, per la verità, in pochi avevano prestato fede e questa smentita ne decreta forse il definitivo stop alla circolazione.

Felipe Anderson, “The Magic touch”: è il giocatore più decisivo in Serie A

Felipe sogna un anno da 10. Il brasiliano ha promesso la riscossa più volte, e per centrarla, come riporta il Corriere dello Sport, ha assicurato: “Se continuo a lavorare così, posso fare una stagione ad alto livello“. Il brasiliano vuole prendersi definitivamente la Lazio. Inzaghi lo sta facendo crescere dal punto di vista tattico:  gioca in più moduli, corre di più, aiuta in fase difensiva e con Inzaghi c’è piena sintonia e disponibilità. E poi lì davanti con gli amici sudamericani ci si diverte tanto (vedi foto sotto). In campo i numeri sono dalla sua parte. Per ora Felipe ha confezionato 7 assist di cui 2 vincenti. È così tra i giocatori più decisivi di tutta la Serie A, davanti all’ex compagno e Re degli assistAntonio Candreva, ad esempio, poi Hamsik, Dybala e Pjanic. Non segna da aprile, ma il suo Magic Touch” si sta facendo sentire. Sembra arrivato il momento di fare uno dei suoi gol spettacolari, che sia già il Bologna la vittima sacrificale? La Lazio ha bisogno delle sue giocate per continuare a volare.

ALEGRIA E RISADA GARANTIDA ✔️ Meus guerras de todos os dias. ❤️👊🏽💪🏽

Una foto pubblicata da Felipe Anderson (@f_andersoon) in data:

Zoff: “Giusto mandare a casa Pellè. Buffon? Gli errori capitano”. Poi sulla Lazio…

L’Italia di Ventura ci mette il cuore ed alla fine non riesce a completare la rimonta ai danni della Spagna. (e per come si era messa la partita ci può stare). Della serata di ieri però restano impresse nella mente sopratutto il clamoroso errore del capitano Gigi Buffon e del gesto assurdo compiuto da Graziano Pellè. Proprio di questo ha parlato l’ex portier e Ct della nazionale italiana Dino Zoff ai microfoni di Radio Incontro Olympia. Ecco le sue parole: “Gli errori si fanno sempre, certo questo di Buffon è stato particolare, ma può succedere. Nel primo tempo abbiamo superato due volte la metà campo, fortunatamente la difesa si è comportata bene. Il pareggio ci può stare bene. Il gesto di Pellè non è educato, va ripreso drasticamente, sennò la Nazionale diventa un’anarchia. Ventura deciderà se farlo restare fuori dalla Nazionale anche in futuro, per adesso è giusto mandarlo a casa”. Zoff è stato anche una figura importantissima della storia biancoceleste, proprio ai ragazzi di Inzaghi ha voluto dedicare la chiusura: “La Lazio ha un grande potenziale, poche squadre in serie A hanno giocatori che possono saltare l’uomo come quelli biancocelesti. Io parlavo bene della Lazio anche prima dell’Udinese, quindi non sono sorpreso. Lo sponsor delle scommesse non è una grande idea, serviva buon senso”.

Lazio, oggi riposo per la Primavera. Bonatti: “Miglioriamo costantemente”

Nel weekend turno di riposo anche per la Lazio Primavera, che il 12 ottobre tornerà in campo in gare ufficiali per il secondo turno della Primavera Tim Cup da affrontare contro il Napoli.  Il tecnico Andrea Bonatti è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio per fare il punto della situazione:

Questo pomeriggio i ragazzi hanno messo sul campo un buon allenamento, andato in scena su un terreno di gioco eccezionale, in ottime condizioni. La seduta è stata decisamente positiva, abbiamo lavorato bene. Dopo lo stacco, dobbiamo recuperare velocemente soprattutto sotto l’aspetto dell’attenzione.

Mercoledì disputeremo una partita importante. I ragazzi hanno avuto quattro giorni liberi nei quali hanno comunque svolto singolarmente un lavoro atletico, testimoniato da alcune foto che hanno rivelato parametri da noi richiesti. Ieri ci siamo dedicati all’analisi video, poi sul campo abbiamo lavoro sulla forza. Oggi la nostra attenzione è stata nuovamente rivolta ai contenuti di gioco, quindi al lavoro sulla linea difensiva e sul pressing immediato. Mercoledì è in programma la sfida di Coppa Italia contro il Napoli: sarà una partita intensa soprattutto a livello mentale.

La voglia di riscatto è sempre altissima. I ragazzi hanno capito come ragiono. Per me la sconfitta è la testimonianza che un avversario è stato superiore: non va accettata ma deve essere vista come un’opportunità per crescere e migliorare. La Coppa è uno scontro diretto, possiamo riscattarci dopo la sconfitta in campionato, arrivata per alcuni episodi negativi. Mercoledì dovremo fare in modo che tali episodi girino a nostro favore. Gli errori da non commettere? Domenica mattina sono andato a vedere il Napoli a Brescia per verificare se avessero cambiato qualcosa, invece il loro gioco è rimasto invariato.

Dovremo lavorare meglio con la linea difensiva. L’elastico difensivo sarà un elemento fondamentale nell’arco della gara. Lavorando bene con i quattro dietro, potremo essere protagonisti. Dalla prima amichevole a oggi la squadra è migliorata tanto. Ci sono stati netti passi avanti ma abbiamo ancora tanto da fare per raggiungere obiettivi che possono diventare alla nostra portata.

La prestazione con lo Spezia è migliorabile: abbiamo dominato ma ci sono stati alcuni piccoli cali di concentrazione che avrebbero potuto rimettere in discussione il risultato. La classifica? Le vittorie portano vittorie: affrontare sabato la Samp con un risultato positivo ottenuto contro il Napoli ci farebbe davvero bene. La priorità è il Napoli, anche se ammetto di avere già le idee chiare anche su come affrontare i blucerchiati. In campionato, abbiamo conseguito tre vittorie su quattro giornate, ma per me pesa ancora la sconfitta con il Napoli. Le vittorie hanno tanti padri, la sconfitta è orfana. Così ragiona il sistema calcio. Dovremo ricattarci con gli azzurri e poi andare a fare la nostra partita contro la Sampdoria, che è una buona squadra.

Noi Rossi dipendenti? Alessandro è un giocatore straordinario e non mi arrabbio se vengono rivolti determinati complimenti a un ragazzo con qualità incredibili. Lui, però, usufruisce di una manovra corale nella quale riesce a fare la differenza capitalizzando le varie occasioni ma, se non provassimo determinati movimenti in settimana, noi saremmo svantaggiati e lui non riuscirebbe a segnare con così elevata continuità. Moduli diversi rispetto al 4-3-3? In campo ci sono una serie di spazi che vanno occupati, ma tutto è frutto di una serie di marcamenti e smarcamenti. Per completare il loro percorso, i ragazzi devono imparare a stare in campo in moduli diversi e anche in base agli schieramenti adottati dagli avversari.

Bezziccheri è cresciuto tanto a livello caratteriale. Ha avuto un netto percorso di miglioramento e questo mi fa piacere. Da un punto di vista tattico, è un ragazzo molto intelligente e può ricoprire tanti ruoli. Questo per lui deve essere un vantaggio, non uno svantaggio. Non deve diventare un ibrido. Al contrario, deve trovare il ruolo nel quale riesce a esprimersi al top senza perdere la sua duttilità. Si è adeguato bene in un contesto agonistico che chiedo sempre alla squadra.

Dovidio è un ragazzo più bravo nel marcamento individuale rispetto a Miceli. Alessio, invece, ha un’elevata dote tecnica, che mi consente di agevolare la manovra da dietro. Dovidio deve migliorare nel palleggio e Miceli nel marcamento. Contro lo Spezia, su alcuni cross abbiamo perso il contatto con l’avversario. Anche se il risultato era in cassaforte, dobbiamo avere sempre la medesima attenzione. Questo aspetto va allenato; ce lo ritroveremo quando alcune partite saranno in bilico fino all’ultimo”.

L’arbitro donna più “sexy” del mondo è russa (FOTO)

Per la Russia il calcio in questo periodo non sta attraversando una grande momento, ma nonostante questo qualcuno – almeno sui social – raccoglie grandi consensi e migliaia di follower. Ekaterina Kostjunina, una giovane arbitro che viene dalla Siberia, ha stregato migliaia di appassionati grazie alle foto, non tutte castigate, pubblicate sul suo profilo Instagram. Appena 21 anni ma Ekaterina scuramente ha già vinto il titolo di arbitro “più sexy del mondo”. Secondo il nostro parere un arbitro che finalmente non verrà accolto a bordate di fischi da parte dei tifosi. O forse sì, ma per ragioni totalmente opposte.

Inzaghi trema, un difensore ko con la Nazionale

Piove sul bagnato in casa Lazio. Dopo l’infortunio accorso a Lucas Biglia, ecco che se ne aggiunge uno nuovo. Durante il match giocato tra le Nazionali di Bosnia e Belgio, il laterale sinistro Jordan Lukaku, è uscito in barella.

Per lui brutta botta alla caviglia. Si attendono gli accertamenti del caso per capirne l’entità. Inzaghi teme di perdere un’altra pedina a causa dei match delle Nazionali.

TRASPORTI – Buone notizie per i romani

Lunedì 10 ottobre era previsto lo sciopero dei mezzi pubblici a Roma. Un’agitazione che, come ogni volta avviene, crea disagi a non finire ai romani. Fortunatamente lo sciopero del 10 ottobre è stato differito. Lo spiega nel seguente comunicato Linda Meleo, assessora alla Città in Movimento:

Oggi, dopo un incontro positivo e collaborativo con i rappresentanti di Orsa e Ugl, le due sigle sindacali hanno deciso di differire lo sciopero previsto per lunedì 10 ottobre in data da destinarsi. Nel corso dell’incontro è stato deciso di aprire un canale di comunicazione con l’azienda in pieno spirito di confronto e dialogo. Continuiamo a lavorare ogni giorno per il bene dei cittadini e della nostra bellissima città“.

Pellè come Chinaglia? Non per Oddi che spiega il perchè…

Ieri sera, durante il match Italia – Spagna, l’attaccante azzurro, Pellè, non ha stretto al mano al CT Ventura al momento della sostituzione. Un gesto che è costato caro al calciatore, con l’esclusione dal prossimo match contro la Macedonia. Il gesto ha riportato alla mente degli addetti ai lavori, quello di Chinaglia con Valcareggi. Ma per Oddi, intervenuto a Radiosei, non sono paragonabili ed ecco il perchè:

Pellè con Ventura come Chinaglia con Valcareggi? Accostamento improponibile, non esiste, la storia di Giorgio non la conoscono tutti per bene. Giorgio comunque si è pentito subito dopo aver fatto quel gesto, era troppo buono per non farlo. In quella circostanza ci furono anche delle parole del ct che poi non ebbero riscontro con i fatti. Giorgio uscendo fece un gesto a tutta la panchina, non solo ad una persona per motivi non solo tecnici“.

CASO ZARATE – Il Tas condanna Lotito che dice addio a 6 milioni. E Zarate esulta su Twitter (FOTO)

Finalmente il caso Zarate ha conosciuto la fine. Il Tas, a sorpresa, ha dato ragione all’argentino e al Velez. Una sentenza che spiazza Lotito e che, soprattutto, non permette alla Lazio di ricavare 6 milioni di euro. Cifra che era già stata messa in bilancio. E questo per Lotito è davvero un colpo basso. Ricordiamo che la vicenda iniziò quando il presidnete decise di mettere fuori rosa Zarate.

Di contro, l’argentino ora in forza alla Fiorentina, esulta su Twitter: “Dopo una lunga attesa oggi il TAS si è finalmente pronunciato a mio favore. Sono contento, anche se tuttavia non avrei mai voluto che il mio rapporto con la Lazio si concludesse in questo modo. Sono stati anni difficili per me, perché non ho potuto mai parlare pubblicamente. Oggi sono finalmente contento ed il tempo mi ha dato ragione. Sono stato zitto in questo periodo per rispetto verso la Lazio e verso i tifosi. Non ho nemmeno risposto a tutte le aggressioni ricevute“.

De Cosmi lancia la Lazio: “Bella e cinica. Inzaghi gran tecnico”

Una Lazio al terzo posto alla sosta Nazionali, non era prevedibile ad agosto. I mancati arrivi di top player e soprattutto di Bielsa, avevano alimentato malumore nel clan biancoceleste. ma ora tutto sembra andare per il meglio. De Cosmi, a Lazio Style Radio, si dice ottimista per il futuro della Lazio:

La Lazio ha fatto dei numeri importanti, come i punti che ha in classifica: 13 sono tanti. E’ stata un’ottima partenza. Inzaghi sperava che andasse così, c’è stato un lavoro duro e meticoloso. Lui ha ricompattato l’ambiente e ha fatto in modo da creare i giusti presupposti. La Lazio è bella e pratica, riuscendo a mettere in fila delle vittorie. Tutto lascia sperare per il meglio. La differenza l’ha fatta l’esser riusciti a fare punti sia in casa sia in trasferta. Anche Farris ha detto che non si sarebbe mai immaginato una partenza di campionato così bella. C’è stato l’atteggiamento giusto da parte di tutti per raggiungere questi risultati. Ora ci sarà il Bologna all’Olimpico e ci sarà la possibilità di poter consolidare quest’atteggiamento che sta ripagando bene il lavoro che si svolge in settimana“.

La Lazio è una squadra difficile da affrontare, sempre pronta a ripartire a prescindere dall’assetto tattico. Le squadre avversarie non sanno come affrontarla. Inzaghi è bravo nel leggere e nell’interpretare le partite, così riesce spesso a portarle a casa. In trasferta in particolare, la gara più pratica e più bella l’abbiamo vista ad Udine. I calci da fermo incidono molto perché a volte le partite si risolvono solo così. Con le giuste correzioni si possono fare punti importanti, Inzaghi ne è la testimonianza. La Lazio ha giocatori forti di testa come Hoedt, De Vrij, Milinkovic e Radu. Ci deve essere ancora il massimo della disponibilità e del sacrificio da parte di tutti per continuare a raccogliere i risultati del sacrificio. Immobile è in grande condizione, si fa sempre trovare pronto senza dare punti di riferimento. Alla Lazio si è ritrovato ed ora è un giocatore importante. Brava la società ad investire su di lui, ma Immobile sta ripagando bene la fiducia“.

FORMELLO – Seduta pomeridiana per la Lazio, continua il lavoro atletico. Domani amichevole con la Primavera

Niente nuove in quel di Formello a livello di infortuni. All’allenamento del pomeriggio infatti ero presenti gli stessi giocatori di ieri, tranne 2: Lombardi e Morrison (rimasta  riposo). Al Fersini è andata in scena una sgambata a ranghi ridotti, sarà così fino a metà della prossima settimana, quando rientreranno gli ultimi nazionali. 14 i giocatori in campo: Minala, Gonzalez, Tounkara, Luis Alberto, Radu, Felipe, Leitner, Vinicius, Wallace, Prce, Patric, Murgia, Djordjevic, e Hoedt (l’olandese non ha risposto alla convocazione dell’Olanda Under 21 per la nascita della figlia)

Per domani mattina è stata organizzata un’amichevole con la Primavera. È weekend di sosta anche la squadra di Bonatti, che tornerà in campo mercoledì in Coppa Italia con il Napoli. Ancora fermi gli infortunati Marchetti, Bastos, Basta e Biglia. Il regista è tornato in Argentina, in questi seguirà il programma di recupero lontano da Roma. Lunedì sarà nella Capitale per nuovi accertamenti strumentali.

Stefano Cucchi, la balla che ci è stata raccontata: non è vero che è morto di epilessia

Stefano Cucchi è morto di epilessia. Questa la notizia pubblicata sulle prime pagine dei giornali in seguito all’esito della perizia richiesta dal giudice per le indagini preliminari in vista di un nuovo processo, dopo l’inchiesta bis nell’ambito della quale sono indagati cinque carabinieri, tre con l’accusa di lesioni personali aggravate e abuso d’autorità, due per falsa testimonianza. Negli anni, i familiari non hanno mai chiesto di chiedere giustizia, anzi è proprio alla “giustizia”, oltre che ai medici, che vengono imputate le responsabilità della morte di Stefano.

I titoli dei quotidiani hanno suscitato una nuova ondata di indignazione nell’opinione pubblica che chiede giustizia per una morte che da sette anni è diventata l’emblema della malagiustizia italiana. Una storia contraddistinta da burocrazia, silenzi, false testimonianze e abusi di potere che sembra non avere fine. Però se ci si sofferma un po’ più attentamente sul documento redatto dai medici legali si scopre che la realtà descritta in quelle 205 pagine sia “leggermente” diversa da quella annunciata in pompa magna martedì scorso da giornali e addetti ai lavori.

Stefano Cucchi è morto di epilessia. L’ennesimo insulto alla famiglia, ma anche all’opinione pubblica, che da quel 22 ottobre 2009 chiede giustizia. A gioire di quanto riportato dai giornali sono stati solo il sindacato di Polizia Coisp, che tramite un suo portavoce ha invitato i familiari a “a chiedere scusa a tutti gli agenti” per “la montatura mediatica”, e l’ex Ministro Carlo Giovanardi che ha ritenuto opportuno sottolineare che “il tempo è galantuomo e ancora una volta i fatti mi danno ragione”.

Peccato che però proprio la perizia citata denunci una cosa ben diversa. Come si legge nel documento pubblicato su Facebook da Ilaria Cucchi, i periti scrivono che “allo stato attuale non è possibile formulare alcuna certa causa di morte, stante la riscontrata carenza documentale”. Nessuno quindi ha detto che Cucchi sarebbe morto di epilessia.

I medici formulano invece due ipotesi. Nella prima, non documentabile, si sostiene che potrebbe trattarsi di “morte epilettica. Si tratta di un evento improvviso ed imprevedibile, scevro da qualsivoglia rapporto causale o concausale con le lesioni comunque riportate dal Signor Stefano Cucchi dopo il 15.10.2009, e dalle loro conseguenze dirette e indirette”. Un’ipotesi che, però, secondo i medici legali “non è documentabile, priva di riscontri oggettivi, ma supportata da rilievi clinico scientifici”. Nella seconda ipotesi si fa riferimento invece alla possibile correlazione con “un riflesso vagale bradicatizzante, indotto dalla documentata abnorme dilatazione di una vescica neurogenica, secondaria alla frattura traversa di S4”. Com’è avvenuta questa frattura? È stata “indotta (ipotesi post-traumatica diretta o indiretta, realizzatasi durante colluttazione vs ipotesi post traumatica in seguito a caduta accidentale)” che “può essere considerata causativa dell’insorgenza della vescica neurogenica, non già della sua dilatazione”. In aggiunta, i medici sottolineano che se Stefano fosse stato sorvegliato e monitorato la dilatazione “non si sarebbe più verificata”. In parole povere la perizia non esclude la possibilità che il pestaggio ci sia stato ma che nessuno può dirsi certo sulle cause della morte.

Proprio in base a questo documento Ilaria Cucchi ha scritto su Facebook: “Oggi nonostante sia stato riconosciuto il violentissimo perstaggio, le gravi lesioni subite da Stefano e le multiple fratture alla colonna vertebrale, i sindacati di polizia intervengono per l’ennesima volta su terreni che non competono loro e ci dicono di chiedere scusa. E allora chiediamo tutti scusa. Scusate se siamo morti nelle vostre mani. E perdonateci se abbiamo l’ardire di chiedere verità e giustizia. Aspetto di vedervi al processo per spiegare tutto ciò che vi siete detti con telefoni che non credevate potessero essere intercettati. Ai rappresentanti sindacali consiglio di leggere prima di parlare, per non fare brutte figure“. Parole confermate anche dall’avvocato della famiglia, Fabio Anselmo: “In realtà le agenzie hanno sparato quella verità salvo POI chiederci le perizie complete”.

Il prossimo 18 ottobre si terrà l’udienza dell’incidente probatorio davanti al giudice delle indagini preliminari con l’incontro in aula di periti e consulenti. Sarà solo in quel giorno che verranno stabiliti i capi d’imputazione da contestare agli indagati. Per il momento però non è come ce l’hanno voluta raccontare. Stefano Cucchi non è morto di epilessia.

 

Immobile: “Abbiamo sofferto contro una grande squadra. Rigore netto”

L’attaccante biancoceleste e della Nazionale Italiana Ciro Immobile, ieri sera grande protagonista della gara degli azzurri contro la Spagna, per commentare la gara di ieri sera è intervenuto ai microfoni della tv spagnola Teledeporte: “Abbiamo fatto un’ottima gara contro una grande squadra. Nel primo tempo a causa del loro tiki taka abbiamo sofferto, ma poi ci siamo resi conto che bisognava fare pressione sui difensori spagnoli. Chiederò a Eder, ma credo che il rigore fosse netto”.

“El Loco” Bielsa non finisce mai di stupire

Secondo Planeta Newell’s Marcelo Bielsa avrebbe in programma un incontro con i dirigenti del Newell’s Old Boys in vista di un probabile ritorno a casa. Quello che lascia stupiti, però, è il ruolo che il tecnico argentino andrebbe ad assumere. Dopo essere stato l’estate scorsa vicino alla Lazio sembra ora aver accettato di allenare i giovani del club di Rosario. Una scelta di cuore dato che Bielsa è nato proprio nella cittadina argentina e ha legato il suo nome a quello del Newell’s portandolo a vincere l’Apertura 1990 e il Clausura 1992. Successi storici e incredibili grazie ai quali nel 2009 il club di Rosario gli ha intitolato il proprio stadio.

 

Leitner social: “Benvenuta Serie A!”

Acquistato l’estate scorsa per rimpiazzare Onazi, il tedesco Moritz Leitner, sino a questo momento non è riuscito a conquistarsi i favori del mister biancoceleste Simone Inzaghi. Per il nuovo arrivato finora solo pochi minuti in campo nell’ultima gara prima della sosta giocata a Udine ma, nonostante ciò il ragazzo non si demoralizza e tramite il proprio profilo Instagram festeggia con entusiasmo il suo esordio:Benvenuta Serie A!“.

🔵⚪️ Benvenuto Serie A ✌️️🇮🇹👍 #italia #lazio #roma #calcio #love #enjoy #happy @official_sslazio

Una foto pubblicata da Moritz Leitner (@moleitner23) in data:

Ledesma: “Alla Lazio sono molto legato, sono sicuro che le nostre strade si uniranno di nuovo prima o poi. Con Lotito…”

L’ex capitano biancoceleste Cristian Ledesma nel corso di un’intervista rilasciata ai microfoni di Soccermagazine.it è tornato a parlare degli anni trascorsi alla Lazio. Il centrocampista si è lasciato trasportare tra speranze future e ricordi vissuti in maglia biancoceleste.

Il suo rapporto con la società biancoceleste: “Alla Lazio sono molto legato, non solo io ma è un amore di famiglia. Mi sono sentito orgoglioso di mio figlio nel vederlo convinto nella richiesta di tornare alla Lazio, dopodiché abbiamo agito subito per la sua felicità. Sono certo che la mia storia con i biancocelesti non sia finita”.

I ricordi più belli: “Sicuramente il primo gol al derby e la storica Coppa Italia vinta contro la Roma. Calcare il prato dell’Olimpico è una sensazione unica, anche difficilmente descrivibile. Ricordo il primo derby di Roma, appena entrai in campo mi venne la pelle d’oca e sentii una carica pazzesca che non avevo mai avvertito prima”.

I tecnici più importanti per la sua crescita: “Allenatori importanti ne ho avuti tanti, quelli che mi hanno formato di più sono sicuramente Delio Rossi, Gregucci e Reja.

Sul presidente Lotito: “L’ho sempre detto, il presidente è una persona intelligente e particolare. Con lui si può parlare a tu per tu in modo sereno. Con me è sempre stato disponibile. Abbiamo un ottimo rapporto, quando sono partito per la Grecia mi ha espresso tutta la sua stima e fatto gli auguri per la nuova esperienza. So che mi segue con affetto”.

 

Il comunicato della Lazio per Tommaso Maestrelli

La Lazio tramite un comunicato apparso sul sito della società biancoceleste ha ricordato nel giorno del suo compleanno il “Maestro”, Tommaso Maestrelli:

La S.S. Lazio ricorda, a 94 anni dalla sua nascita, Tommaso Maestrelli, tecnico che guidò la Lazio alla conquista del primo Scudetto del club. Tommaso è stato e sarà sempre un esempio per tutti, non soltanto come maestro di calcio ma anche di vita”.

 

Altobelli: “La Lazio è sempre tra le prime, non mi spiego perchè i tifosi ce l’abbiano con Lotito”

Per parlare della squadra biancoceleste è intervenuto ai microfoni di Radio Incontro Olympia l’ex attaccante nerazzurro Alessandro Altobelli:

“Non riesco ancora a capire perché i tifosi biancocelesti attaccano Lotito. La Lazio tutti gli anni è una squadra competitiva e arriva sempre tra le prime. C’è poco da fare, bisogna capire che quella biancoceleste è una società che non può fare grandi investimenti. Comunque la squadra gioca bene, io mi riterrei soddisfatto”.