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Buccioni: “Da Bruxelles un regalo speciale alla Lazio per il suo 117° compleanno, ecco quale”

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Il prossimo 9 gennaio, la Lazio festeggerà i suoi 117 anni di storia con un importante riconoscimento. A confermarlo, nel corso della trasmissione ‘Quelli che hanno portato il calcio a Roma‘, il Presidente della Polisportiva Antonio Buccioni:

La Lazio entrerà nella storia insieme ad altre squadre. Come sapete, nel cimitero di Bruxelles è sepolto Luigi Bigiarelli, nostro ideatore e fondatore. La scoperta della sua ultima dimora ha impegnato per anni ricercatori e il percorso si è completato nel 2012. All’inizio del 2013 poi abbiamo posto una lapide che lo ricorda e da quel momento si è instaurato un rapporto particolare con la municipalità di Bruxelles. Il privilegio che ci è stato concesso è di ambito socio-culturale e quindi ancora più importante: si realizzerà il prossimo 9 gennaio, nel giorno del compleanno della Lazio, la nostra maglia vestirà la statua simbolo del Belgio, il Manneken Pis (il ragazzetto che fa la pipì, secondo la traduzione ufficiale ndr), che è nella storia della leggenda del regno del Belgio. Da almeno 150 anni, ogni capo di Stato in visita di ufficiale in Belgio porta in omaggio un vestito su misura da far indossare alla statua. Ci sono migliaia di esemplari rappresentativi di tutti i popoli e la Lazio è la prima società sportiva italiana ad avere questo privilegio, come successo già all’Anderlecht, Real Madrid, Barcellona, Atlhetic Bilbao. Saranno invitati tutti i presidenti della polisportiva”.

Massimo Maestrelli: “Papà uomo umile. La Lazio di oggi? Mi piace il tridente, ma con questa società…”

Nel giorno che sarebbe stato il compleanno del grande e indimenticabile Tommaso Maestrelli, suo figlio Massimo è intervenuto sugli 88.100 FM di Elleradio, nella trasmissione radiofonica “Laziali On Air“, per ricordare la figura di suo padre.
Su Tommaso Maestrelli
Papà era la persona più umile al mondo, trattava tutti allo stesso modo. Aveva instaurato un rapporto familiare con i giocatori. Non so se fosse il più bravo di tutti, ma sicuramente era quello più umano“.
Sulla storia della Lazio
La sofferenza fa parte della nostra storia. Oltre a quello che è successo a papà ci sono tante altre storie maledette. Penso a Re Cecconi, ma anche a Fiorini. Ne parlavo proprio ieri sera con Pancaro e Gregucci. Sarà anche per questo che la nostra tifoseria è così romantica e attaccata ai colori“.
Sulla Lazio di Simone Inzaghi
Non me l’aspettavo a questi livelli sin da subito, ma ci speravo. Mi piace molto il tridente composto da Keita, Felipe Anderson e Immobile e poi c’è De Vrij, un vero e proprio fenomeno. Faccio i complimenti anche a Inzaghi, è giovane, ma sta facendo bene“.
Sugli obiettivi della squadra
La squadra ha tanti under 25 e questo mi fa ben sperare per il futuro. In un campionato livellato verso il basso come quello attuale, a parte la Juventus e parzialmente il Napoli, le altre sono alla nostra portata. Diciamo che se tutto va bene possiamo lottare anche per il terzo posto, altrimenti per una qualificazione in Europa League“.
Sulla vicenda Keita
Spero di sbagliarmi, ma secondo me il futuro di Keita sarà lontano dalla Lazio. Purtoppo aggiungo, perchè lo ritengo un grandissimo prospetto di campione. Probabilmente ha ambizioni più grandi di quelle che può dargli questa Lazio. Per me sbaglia, dovrebbe essere più riconoscente, ma ognuno decide il proprio futuro come meglio crede“.
Sulla società
Non dobbiamo sognare più di troppo con questa società, ci dobbiamo godere il bello che viene. Lotito ha fatto cose buone ultimamente, ma non basta. Mancano passione, umanità e senso d’appartenenza“.
Sulla Nazionale di ieri che ha visto un grande Immobile
Personalmente Immobile mi fa impazzire. Emana forza, impegno e grinta, inoltre è proprio bravo. La Nazionale mi piace un po’ meno, siamo agli inizi, ma non vedo un’identità precisa“.
Sul caso Pellè
Se fossi io l’allenatore lo terrei fuori per un mese. Non si deve permettere di fare certe cose“.

NAZIONALE – Mancata stretta di mano a Ventura: Pellè escluso dai convocati contro la Macedonia

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È costata cara a Graziano Pellè la mancata stretta di mano a Giampiero Ventura. Ieri sera, durante la sfida contro la Spagna, il centravanti azzurro, uscendo dal campo per far spazio a Immobile, ha tirato dritto e non si è fermato a battere il consueto ‘5’ al ct. L’attaccante dello Shandong Luneng si è poi scusato per il gesto attraverso il proprio profilo Instagram, ma ciò non gli è bastato per evitare l’esclusione dai convocati per la sfida con la Macedonia, come recita un comunicato diramato dalla Figc:

Il Commissario Tecnico Gian Piero Ventura, d’intesa con la FIGC, ha deciso di escludere il calciatore Graziano Pellè dalla lista dei convocati per la gara con la FYR Macedonia in programma domenica 9 ottobre a Skopje, per il comportamento irrispettoso tenuto al momento della sostituzione durante la gara di ieri con la Spagna. Far parte della Nazionale comporta infatti la condivisione di valori e l’assunzione di atteggiamenti consoni alla maglia azzurra, a cominciare dal rispetto nei confronti dello staff, dei compagni di squadra e dei tifosi. Il calciatore farà ritorno oggi nel proprio club di appartenenza“.

Un gesto che a molti ha fatto venire in mente il famoso “vaffa” rivolto da Chinaglia a Valcareggi per contestare la scelta del ct di sostituirlo nella gara contro Haiti durante i Mondiali del 1974. In quell’occasione, però, conseguenze anche sul piano tecnico non se ne ebbero, stavolta invece sì. E ad avvantaggiarsene potrebbe essere proprio Immobile, partito ieri dalla panchina contro le ‘Furie Rosse’ e che, quando è entrato in campo, ha mostrato ancora una volta l’ottimo momento di forma che sta attraversando, dando vivacità all’attacco azzurro. E chissà che ora il suo tecnico già nel Toro non lo premi, consentendogli una maglia da titolare per la sfida di domenica a Skopje.

Luis Alberto, solo 13′ in campo: tutti i perché di una stagione (fin qui) anonima

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Nei piani di Lotito Tare, Luis Alberto avrebbe dovuto colmare il vuoto lasciato da Antonio Candreva, ma purtroppo così non è stato. ‘Colpa’ di Felipe Anderson, ormai un punto fermo sulla destra dello scacchiere di Inzaghi: esterno, tornante, ala, il brasiliano va dove lo porta il modulo del tecnico, che ora si gode la sua duttilità. A spese proprio dello spagnolo arrivato quest’estate dal Liverpool, che per ora ha collezionato appena 13 minuti in campo, per la precisione quelli finali contro il Milan, in una partita ormai senza più storia visto lo 0-2 a favore dei rossoneri.

Sul perché di questo scarso impiego, l’impressione è che il giocatore sia ancora indietro con la forma rispetto ai compagni. Uno status che prosegue dal suo arrivo a Roma quest’estate, quando già era apparso in condizioni non proprio ottimali a causa degli ultimi allenamenti sostenuti con il Liverpool. Adesso piano piano sta procedendo sulla via del recupero, ma non gli sarà facile scalare le gerarchie, che, al momento gli pongono davanti, oltre a Felipe, anche Cristiano Lombardi. Il quale svolge il ruolo di esterno seguendo alla perfezione i dettami di Inzaghi e dunque rende difficile sia per il ‘collega’ spagnolo che per Kishna trovare spazio. A meno che l’ex Liverpool non sfrutti la sua duttilità offensiva per giocare come seconda punta in un 3-5-2 o come trequartista in 4-2-3-1. Ma, a prescindere da questi dettagli tattici, Luis Alberto dovrà prima di tutto recuperare fiato: perché gliene servirà tanto per correre il più lontano possibile da una stagione anonima.

Mauri: “Cataldi ha grandi qualità, peccato giochi poco. La Lazio come un punto di partenza? Chi lo dice non sa la storia del club…”

L’Under 21 di Luigi Di Biagio ieri ha annientato in amichevole per 6-0 il Racing Club di Giuliano Giannichedda.  Grande partita di Danilo Cataldi, che ha aperto le marcature al 29′ del primo tempo. Il centrocampista della Lazio ha approfittato dell’occasione per riabbracciare l’ex compagno di squadra Stefano Mauri, che si sta allenando con la formazione romana in attesa di un’offerta importante. L’ex capitano biancoceleste, nel post partita, ha rilasciato alcune dichiarazioni. Ecco le sue parole:

Stefano si vede che ti alleni tutti i giorni…

“Sto bene fisicamente. Mi si è stata data questa possibilità dalla società Racing e da mister Giannichedda.Io mi alleno e mi tengo pronto in vista di un eventuale chiamata”.

Qualche giorno fa hai detto che si sta muovendo qualcosa…(si parla di un interessamento della Sampdoria ndr)

“Si sta muovendo qualcosa. Speriamo che arrivi l’offerta ufficiale e che possa valutare con calma”.

Cataldi può essere il tuo erede?

“Sta migliorando tantissimo. Mi dispiace che stia giocando poco. Ma sono scelte che competono al mister, che sa chi è in forma. Sono però certo che arriverà il suo momento. Ha delle grandissime qualità e diventerà un grandissimo calciatore”.

Lo vedi più mezz’ala o regista?

Può giocare sia da mezz’ala che da regista. Dipende dagli avversari. Oggi ha giocato davanti alla difesa e ha fatto bene, segnando anche su punizione”

Che mister è Giannichedda? 

“E’ un buon allenatore, molto bravo con i giovani, che gli danno molto ascolto. E’ molto bravo a insegnare calcio”.

Ti sta stupendo questa Lazio? 

Sta facendo bene. Il gioco non è il massimo, ma arriverà. Ora conta fare i risultati, poi quest’ultimo arriverà. L’obiettivo deve essere l’Europa League. Per poi vedere a che punto si è in classifica”.

Non c’era proprio spazio per Mauri in questa Lazio?

E’ una domanda che dovete fare alla società. Non ho rimpianti. Un po’ di nostalgia dopo dieci anni c’è. Ho aspettato l’offerta di rinnovo. Non è arrivata e io ho guardato avanti”.

Che cosa ti senti di dire a chi vede questa società come punto di partenza?

Non devo dire nulla. E’ la storia di questa società e di questa maglia che parla da sola. Magari molti non la conoscono.

 

Mudingayi: “Lazio, devi restare lassù. Impressionato da Inzaghi”

Con il campionato fermo diventa inevitabile parlare dell’ultima impressione che ha fatto la Lazio di Inzaghi contro l’Udinese e il fatto che i biancocelesti si trovano al 3° posto in classifica, seppur insieme ad altre squadre. Del percorso che sta facendo il tecnico biancoceleste  Gaby Mudingayi“La Lazio ha il dovere di stare lassù tra le prime cinque. Non può sbagliare. Inzaghi? Ha le idee chiare, sa dove vuole arrivare. L’ho conosciuto come giocatore e vederlo come allenatore mi ha lasciato basito, è sempre molto preparato. E’ uno che ha sempre avuto questa ambizione ed ha la fortuna di allenare una squadra come la Lazio. E’ veramente importante per lui”. E sul futuro personale: “Mi piacerebbe occuparmi di settore giovanile. Alla Lazio? Ho avuto un ottimo rapporto con tutti e ne sono veramente felice”. Tornando sulla squadra: “Il centrocampo della Lazio è competitivo. C’è Milinkovic che è molto bravo, ma manca un giocatore di interdizione, di rottura. Dal carisma importante, il classico rubapalloni”.  Il doppio ex della prossima sfida dell’Olimpico, visti i suoi passati sia nella Lazio sia nel Bologna, ha parlato anche della partita di domenica prossima: “E’ una squadra con un allenatore importante. Sarà una partita interessante, vogliono fare bene e portare avanti il progetto. Pioli? Ho avuto sempre un gran rapporto con lui, ma non l’ho più sentito dopo l’esonero nella Lazio. Non è stato fortunato, è stato penalizzato per le assenze di giocatori importanti. Servono i risultati però. Lui ha avuto qualche defezione e questo ha rappresentato un problema”.

 

 

Rizzolo: “Immobile deve essere titolare in Nazionale. Rossi futuro jolly per Inzaghi”

Antonio Rizzolo, ex attaccante biancoceleste, è intervenuto sulle frequenze di Lazio Style Radio:

Immobile è l’attaccante moderno per eccellenza, dà profondità e gioco in ampiezza. E’ completo, sa anche ripiegare. Sta segnando, è arrivato con tanto entusiasmo e lo sta trasmettendo a tutti. Finalmente la Lazio ha un uomo che concretizza con continuità. Merita di essere titolare anche in maglia azzurra.”

Io preferisco i calciatori di qualità e la Lazio ne ha molti, vedo Keita ripreso dopo quest’estate difficile. Ha grandi qualità, può far bene e vuole dimostrare. Felipe Anderson lì davanti può migliorare nella qualità, è mancato un po’ nella continuità. E’ un trio che possono permettersi poche squadre.

L’ambiente romano lo conoscono tutti, quando la stagione inizia bene inevitabilmente l’annata diventa difficile. La Lazio è partita in sordina e l’arma in più è la spensieratezza e la gioventù d’Inzaghi. I calciatori non sembra che stiano pensando agli obiettivi finali: i calciatori giovani stanno giocando sulle ali dell’entusiasmo. Mi auguro che Inzaghi lavori sulla spensieratezza dei ragazzi e allo stesso tempo mi auguro che i ragazzi possano lavorare con entusiasmo: è un ingrediente che permette alle squadre di rendere oltre il proprio limite.

Ho sentito parlare di Rossi, finora Inzaghi ha sempre messo dentro giovani. Non ha paura di farlo.

Nel calcio italiano non si dà l’opportunità ai giovani di sbagliare, di esprimersi. In Olanda e in Spagna i giovani vengono messi sistematicamente in prima squadra. Questa mentalità deve cambiare in Italia, all’estero un ragazzo di 19-20 anni non è più giovane. Inzaghi deve dare questa nuova linea guida.

La Lazio non deve perdere la continuità. E’ importante fare punti contro il Bologna. I romagnoli non sono una squadra facile. I ragazzi di Inzaghi non devono pensare d’essere arrivati, con la qualità che i biancocelesti hanno possono fare davvero bene in campionato. Mi auguro che lo stadio torni ad essere pieno, è una componente che aiuta molto la squadra.

Bisogna tener presente che i calciatori percepiscono tutte le sensazioni esterne, questo potrebbe spingere i biancocelesti a fare ancora meglio. La squadra ha qualità importanti ma nel momento in cui si carica di troppe responsabilità, non riesce a far bene. L’ambiente e l’allenatore devono capire che c’è l’opportunità di fare bene ma la squadra deve rimanere tranquilla e senza pressioni.

Inzaghi è il primo ad essersi trovato in una realtà che non si sarebbe aspettato. Il campionato italiano riserva delle sorprese, non esistono cose scontate. Non bisogna pensare a quali possano essere partite della svolta, la Lazio deve andare avanti sfruttando le ali dell’entusiasmo per far bene. Arriverà un momento in cui bisognerà fare un bilancio e decidere dove voler arrivare. Anche i calciatori dovranno sviluppare questa coscienza di mirare ad un obiettivo“.

ROMA – In arrivo ancora uno sciopero Atac nella Capitale

A Roma lunedì 10 ottobre il trasporto pubblico sarà a rischio a causa di uno sciopero di 24 ore dei lavoratori ATAC indetto dai sindacati Ugl e Orsa. A darne comunicazione è l’Agenzia per la Mobilità che ha spiegato che l’agitazione inizierà alle 8.30 per terminare alle 17 e poi riprenderà dalle 20 fino a fine servizio. Possibili stop quindi per bus, tram, metropolitane, ferrovie Roma-Lido, Roma-Civitacastellana-Viterbo e Termini-Centocelle. Il servizio sarà comunque regolare durante le fasce di garanzia ovvero fino alle 8,30 e dalle 17 alle 20. Nessuna ripercussione sulle 100 linee di bus periferiche gestite dal consorzio Roma Tpl. Viaggeranno regolarmente anche i bus extraurbani gestiti da Cotral e i collegamenti Fs.

Il procuratore di Keita, Calenda, sbotta su Twitter (FOTO)

Nonostante la maglia da titolare ritrovata con la Lazio e le continue convocazioni da parte del Senegal, Keita Balde sembra davvero non trovare pace. Sul suo conto continuano a rincorrersi voci, vere o presunte, che lo vedono al centro di futuri scenari di calciomercato. Ultima, è stata la voce di uno scambio Lazio – Napoli tra Gabbiadini e Keita. Dopo l’ennesimo rumors, Roberto Calenda, procuratore del numero 14 biancoceleste, ha sbottato su Twitter, con il seguente post:

 

SETTORE GIOVANILE – Il programma del week end dei giovani aquilotti

Domani inizia il week end e, come di consueto, vi illustriamo il quadro completo degli incontri del settore giovanile della Lazio:

Di seguito il programma completo.

– PRIMAVERA, Girone A 4^ Giornata, All.: Andrea Bonatti

SOSTA

CLASSIFICA (4^ Giornata): 12 Hellas Verona, 10 Spal,  10 Sampdoria, 9 Lazio, 6 Milan, 6 Napoli, 6 Cesena, 4 Fiorentina, 4 Latina, 4 Perugia, 4 Vicenza, 4 Brescia, 1 Spezia, 0 Trapani.

PROSSIMO TURNO: 15/10/2016 LAZIO-SAMPDORIA

UNDER 17, Girone B 6^ Giornata, All.: Fabrizio Fratini

CAGLIARI-LAZIO

Domenica 9 Ottobre ore 11, campo ‘Campioni d’Italia 1969/70’ – località Sa Ruina (Assemini-Cagliari)

CLASSIFICA (5^ Giornata): 15 Bologna, 10* Atalanta, 10 Lazio, 9 Brescia, 8 Cesena, 7** Milan,  6* Inter,  6 Hellas Verona, 6 Udinese, 3* Chievo Verona, 3 Cagliari, 2* Cittadella, 2* Vicenza, 1* Spal.

*una partita in meno  **due partite in meno

PROSSIMO TURNO: 16/10/2016 LAZIO-BRESCIA

UNDER 16, Girone B 5^ Giornata, All.: Marco Alboni

BOLOGNA-LAZIO

Domenica 9 Ottobre ore 11, campo ‘Biavati 1’ – via Shakespeare, 33 (Bologna)

CLASSIFICA (4^ Giornata): 12 Inter, 12 Cesena, 10 Brescia, 9 Lazio, 9 Atalanta, 7 Udinese, 6 Milan, 4 Cagliari, 3 Hellas Verona, 3 Chievo Verona, 3 Bologna, 1 Cittadella, 0 Vicenza, 0 Spal.

PROSSIMO TURNO: 16/10/2016 LAZIO-SPAL

UNDER 15, Girone B 5^ Giornata, All.: Mauro Girini

BOLOGNA-LAZIO

Domenica 9 Ottobre ore 11, campo ‘Cavina 1’ – via Biancolelli, 36 (Bologna)

CLASSIFICA (4^ Giornata):12 Atalanta, 12 Inter, 9 Lazio, 8 Cesena, 8 Cagliari,  6 Udinese, 5 Cesena, 7 Chievo Verona, 6 Milan,  6 Udinese, 6 Bologna, 3 Brescia, 3 Spal, 0 Hellas Verona, 0 Vicenza, 0 Cittadella.

PROSSIMO TURNO: 16/10/2016 LAZIO-SPAL

ITALIA SPAGNA – FORMAZIONI UFFICIALI

TORINO – Ci siamo! tra poco Italia e Spagna si affronteranno allo Juventus Stadium per il match valido per le qualificazioni a Russia 2018. Un test importante per gli azzurri di Ventura, contro una Spagna che sta cercando di aprire un nuovo ciclo. Di segutio le formazioni ufficiali:

ITALIA (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Romagnoli; Florenzi, De Rossi, Montolivo, Parolo, De Sciglio; Pellè, Eder. PANCHINA: Donnarumma, Perin, Astori, Belotti, Bernardeschi, Bonaventura, Candreva, Darmian, Gabbiadini, Immobile, Ogbonna, Verratti. ALL: Ventura.

SPAGNA (4-3-3): De Gea; Carvajal, Ramos, Piquè, Alba; Busquets, Koke, Iniesta; Vitolo, D. Costa, Silva. PANCHINA: Isco, Herrera, Callejon, Martinez, Morata, Fernandez, Nolito, Reina, Rico, Sergi Roberto, Alcantara, Vazquez. ALL: Lopetegui

ARBITRO: Felix Brych (Germania)

L’ERBA DEL VICINO – Dimissioni a sorpresa in casa Roma

In casa giallorossa si sta vivendo un periodo delicato. L’inizio stagionale non è stato tra i più rosei. Brucia ancora l’eliminazione nel preliminare di Champions League, unito a prestazioni discutibili in campionato. Nonostante i 13 punti, terzo posto come la Lazio, a Trigoria non si respira un’aria di festa.

Ed oggi sono arrivate anche le dimissioni di Walter Sabatini. Di seguito il comunicato ufficiale della società:

L’AS Roma e Walter Sabatini annunciano di aver deciso di terminare consensualmente il loro rapporto lavorativo con effetto a partire da domani, 7 ottobre 2016. L’AS Roma ringrazia Walter Sabatini per il lavoro svolto in questi cinque anni e gli augura il meglio per il futuro. La direzione sportiva verrà affidata a Frederic Massara“.

FORMELLO – Lavoro atletico e partitella in famiglia 4 contro 4

Proseguono le sessioni di allenamento in casa Lazio. La seduta odierna è scattata alle 16 con i sedici giocatori rimasti a Roma: Morrison, Minala, Patric, Wallace, Djordjevic, Radu, Prce, Murgia, Tounkara, Gonzalez, Leitner, Hoedt, Felipe, Lombardi, Vinicius e Luis Alberto. Nuovamente prestati al  gruppo, quindi, anche i quattro elementi ai margini del progetto tecnico: Morrison, Minala, Gonzalez e Tounkara. Quando torneranno i nazionali dovrebbero riprendere ad allenarsi insieme alla Primavera di Bonatti.

La rosa viene divisa in due gruppi da otto: da una parte i calciatori svolgono un lavoro atletico agli ordini dei preparatori Ripert e Fonte, dall’altra vanno in scene delle partitella a campo ridotto 4 contro 4. Ancora fermi gli infortunati Biglia (potrebbe tornare in Argentina e proseguire le cure in patria), Bastos, Basta e Marchetti (oggi accertamenti al polpaccio intorno all’ora di pranzo). Gli undici nazionali (Strakosha, Vargic, de Vrij, Lukaku, Lulic, Parolo, Immobile, Cataldi, Kishna, Milinkovic e Keita) torneranno a partire dalla prossima settimana. Soltanto a quel punto si potrà cominciare preparare la sfida dell’Olimpico con il Bologna.

Boksic: “Grazie a Cragnotti ho vissuto momenti fantastici. Della Lazio di oggi mi piace…”

Due Coppe Italia, una Supercoppa Italiana, una Supercoppa Europea, una Coppa delle Coppe e uno Scudetto nel 2000, questi i trofei conquistati dall’attaccante croato Alen Boksic nei suoi anni trascorsi all’ombra del Cupolone. L’ex giocatore biancoceleste, portato a Roma nel 1993 dal Presidente Cragnotti, intervendo ai microfoni di Fantagazzetta.com ha parlato del suo presente e, soprattutto, del passato in maglia biancoceleste.

Sul presente: “Vivo a Mariaska, un’isola della Croazia che ho comprato diversi anni fa. Trascorro le giornate con la mia famiglia dedicandomi alle mie passioni, tra cui lo sci nautico. Ogni tanto faccio il commentatore in televisione, ma non parlo di calcio tutto il giorno… (risata, ndr)”.

Sul passato: “Durante la mia carriera ho vinto tanto giocando in squadre importanti. In Francia con il Marsiglia ho conquistato la Champions provando un’emozione indescrivibile, alla Lazio ho vinto diversi trofei e con la Juve ho vinto di tutto. Difficile sceglierne una in particolare. Come allenatori mi piace ricordare Goethals, Lippi ed Eriksson. Con qualche ex compagno ancora ci sentiamo, in particolare con quelli della Nazionale, Davor Suker su tutti. Come presidente non posso che citare Cragnotti, mi voleva a tutti i costi ed è riuscito a portarmi a Roma, poi dopo l’esperienza con i bianconeri mi ha ripreso di nuovo”.

Ricordi in biancoceleste: “Avrei tanti aneddoti da raccontare, ne abbiamo viste davvero tante. Ricordo che alla fine di una gara, dopo che avevo segnato un gran gol con un tiro sotto l’incrocio, negli spogliatoi Zeman mi rimproverò fortemente perchè secondo lui avrei dovuto passare la palla a un compagno. Discutemmo duramente e la situazione tornò alla normalità solo dopo l’intervento dei compagni di squadra”.

Su de Vrj: “L’olandese è un giocatore sul quale si può puntare, un vero leader della difesa”.

Maestrelli: “Seguo sempre la Lazio. Mi stupisco sempre per l’affetto dei tifosi nei…”

Questa mattina ai microfoni di RadioSei è intervenuto il figlio di Tommaso Maestrelli, Massimo. Queste le sue parole:

“Mio figlio Tommaso Jr. gioca con il Racing, la squadra di Giannichedda, grande professionista e persona umile. Oggi giocheranno un’amichevole con l’Under 21 di Di Biagio. Spero che Tommaso possa crescere bene anche come uomo. La Lazio è nel mio cuore, la seguo sempre. Con il Pescara ero in tribuna, mi è piaciuta la caparbietà messa in campo dai biancocelesti nell’intento di raggiungere la vittoria. Poste Italiane il prossimo 2 dicembre, in occasione del quarantennale della morte di papà, emetterà un francobollo commemorativo. Dopo tanti anni ancora resto stupito nel vedere tanto affetto nei suoi confronti. Forse perché non me lo sono goduto molto, quando ci lasciò avevo appena 13 anni. Ma grazie anche ai suoi giocatori, i suoi figli putativi, ho avuto modo di conoscerlo meglio”.

Farris: “Inzaghi mette tutti sullo stesso piano, è un grande trascinatore. De Vrij? Uomo eccezionale”

Il vice di Simone Inzaghi, Massimiliano Farris, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio per analizzare il momento biancoceleste dopo la bella vittoria esterna sul campo dell’Udinese.

L’incontro con Simone Inzaghi: “Con Inzaghi ci siamo conosciuti in maniera casuale. Affrontai il fratello Pippo quando giocava con la Primavera del Piacenza. Con Simone ci incorciammo in tribuna in una partita che stavamo guardando insieme e ci presentarono. Ci fu subito feeling, ci siamo incrociati a Formello ed è stato un attimo cominciare a lavorare insieme. Abbiamo tante idee in comune, viviamo il calcio in maniera simile e questo ci ha portato ad una collaborazione proficua“. Sul momento della Lazio: “Si può sempre fare meglio, ma siamo in linea con le nostre aspettative dello spogliatoio, ossia quello che noi abbiamo chiesto ai ragazzi ad Auronzo. C’è grande voglia ed entusiasmo, oltre che tanta umiltà. Simone è un trascinatore e noi vogliamo fare bene. Ciò che abbiamo chiesto ai ragazzi si è visto, in termini di disponibilità e collaborazione“. Contro Juve e Milan c’è qualche rammarico: “Credo questo faccia parte di un processo di consapevolezza per la squadra. Contro la Juve ci siamo resi conto di essercela giocata, così come contro il Milan. Ti rendi anche conto però che con queste grandi squadre se sbagli paghi. Abbiamo capito che possiamo giocarcela su qualsiasi campo. Come squadra siamo rimasti un po’ scossi da tutto ciò che è seguito alla vittoria contro l’Empoli, certamente non una delle nostre migliori partite, ma che ha portato punti. Preferisco una vittoria come quella con l’Empoli comunque che una bella partita ma senza punti come contro il Milan. Forse qualcuno oggi potrebbe essere sorpreso della nostra posizione in campionato. Stiamo diventando forti nella testa“. Sull’esordio in panchina in Serie A: “Una cosa pazzesca. Ero stato a vedere il Derby e la sera stessa avviene questo cambio di panchina. Siamo stati travolti dagli eventi, ci sono tante responsabilità in più, rispetto alla Primavera cambia tutto. La prima settimana in ritiro a Norcia tra me e Simone avremo dormito 30 ore…Già da quella prima settimana comunque si era capito che la squadra si fidava di Simone come uomo, prima che come allenatore. All’esordio vincemmo giocando bene ed ho un bel ricordo“. Sulla differenza tra esordio come giocatore che come allenatore: “Quando esordii da giocatore ero molto giovane, forse non riesco a paragonare le due cose“. Su Lombardi: “E’ la dimostrazione che il ragazzo si sta allenando bene, possiamo contare su di lui. Si è ampiamente meritato l’esordio in Serie A, Inzaghi non regala niente a nessuno“. Le caratteristiche di Inzaghi: “Simone ha un pregio, ha una grande educazione e questo lo porta a trattare le persone tutte allo stesso modo e a comportarsi con i giocatori alla stessa maniera, a prescindere che siano dei giovani o dei veterani. C’è grande rispetto tra Simone ed i giocatori. Come staff siamo un gruppo molto affiatato e siamo riusciti a creare un ottimo sistema di lavoro. Questo ci aiuta a superare anche momenti difficili, sul campo abbiamo tanta fame e voglia di ottenere risultati e questo i ragazzi lo sentono“. Il discorso si sposta poi sul modulo: “La partita con la Juventus è stata lo spartiacque. Abbiamo preparato bene la partita e la squadra ha risposto bene a questo nuovo input (difesa a 3 ndr). Abbiamo provato e valutato e secondo noi era il modulo giusto. Lo abbiamo riproposto ad esempio anche contro il Pescara: fu una scelta ponderata, studiando le partite degli abbruzzesi abbiamo capito che attaccavano bene le difese a 4 quindi abbiamo optato per il modulo a 3. Questo modulo non è difensivista, basti pensare che gli esterni erano Felipe Anderson e Lulic, due giocatori portati ad attaccare. Felipe deve essere sereno quando interpreta tutta la fascia, anche se gioca in un ruolo non suo. Per noi come modulo comunque è anche molto importante il 4-3-3.”. Su De Vrij: “Innanzitutto è importante come uomo nello spogliatoio. Stefan è un ragazzo eccezionale, ha sofferto tantissimo per l’infortunio. Si allena sempre al massimo, è un grande professionista e sul campo questo si vede. Avrà un grande avvenire, quando sei in campo c’è molto da imparare da lui. Ha rischiato di chiudere la carriera, ma lui con grande determinazione si è ripreso ciò che era suo. Grazie a lui crescono anche i compagni, basti vedere Hoedt o Bastos“. Sui suoi inizi come allenatore: “Ho iniziato ad allenare quasi per caso. Giocavo a Civita Castellana e l’allenatore fu allontanato. Avevo 37 anni e decisi di provare questa nuova esperienza. La mia famiglia ormai si era ambientata a Viterbo ed ho deciso di rimanere qui. Con la Lazio sono entrato in un mondo nuovo, ho iniziato ad apprezzare tutto, dai colori all’appartenenza. sono diventato un vero tifoso. Poi la presenza di Simone rende tutto più facile. Gli sarò sempre riconoscente per avermi portato in prima squadra con lui“. La più bella soddisfazione da quando è alla Lazio: “Il Derby Primavera, vinto all’Olimpico in rimonta. Fu una partita straordinaria, c’era anche tutta la mia famiglia allo stadio. Il grande orgoglio fu vedere la gioia dei ragazzi, fu molto emozionante, quella vittoria se la sono guadagnata alla grande“.

 

 

 

Mandelli: “Lazio, buona partenza. Immobile ha tanti gol nei piedi”

Paolo Mandelli, ex attaccante biancoceleste, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio per dire la sua sul momento Lazio.

La squadra ha avuto una buona partenza: “La Lazio ha dato dei segnali positivi soprattutto per quanto riguarda la tifoseria e l’ambiente. La squadra ha bisogno di creare entusiasmo intorno a se’. In questo campionato le grandi stanno facendo fatica e la Lazio può inserirsi tra queste. I biancocelesti sono partiti senza pretese e senza sentirsi obbligati a vincere. Ora si trova in una posizione di classifica buona e può continuare su questa strada per raggiungere traguardi importanti“. E’ ancora presto però per dare giudizi: “Le statistiche per ora si basano su poche partite. Andare a Bergamo e vincere in quel modo è un segnale di forza che crea consapevolezza dei propri mezzi nella squadra. Il Napoli contro l’Atalanta ad esempio ci ha lasciato le penne. Per dare entusiasmo ai tifosi bisogna continuare a raccogliere tanti punti in questo campionato come sta facendo, la squadra ha la possibilità di farlo“. La Lazio deve migliorare nelle sfide contro le grandi: “E’ una squadra che è partita in sordina e con turbolenze riguardo l’allenatore. Creare positività e consapevolezza di poter raggiungere risultati importanti è fondamentale. Quando si vince così tanto in trasferta si creano dei meccanismi che in futuro permetteranno ai giocatori di approcciarsi nel miglior modo alle trasferte. Se la Lazio riuscisse a fare punti anche negli scontri diretti, si potrebbero raggiungere obiettivi importanti. Contro la Juventus ci sta non fare punti mentre con il Milan si poteva fare di più“. Sul modulo e le soluzioni offensive: “Il modulo Inzaghi lo avrà sicuramente in testa, ma ancora più importante è infondere nella squadra un’idea di gioco. Quando si riesce ad instaurare questo nei giocatori, poi c’è la possibilità di cambiare modulo in base agli avversari che si incontrano. E’ quello che sta facendo Inzaghi in questo momento. Penso che le soluzioni offensive ci siano per Inzaghi e penso che siano agevolate dall’avere un centravanti come Immobile che crea molti spazi lavorando per la squadra. In più ha dei compagni intelligenti e di qualità come Felipe Anderson, che trovano dei varchi in più in fase offensiva“. Poi su Ciro Immobile: “Immobile secondo me ha tanti gol nei piedi. Zeman quando aveva Immobile al Pescara mi disse: “Se non si mette in testa di fare il regista, è un bomber”.  E’ un giocatore che ha dimostrato d’avere il gol nel sangue“.

 

La Lazio vuole accontentare Morrison, ma ad una condizione…

Separati in casa. Da due anni. L’amore tra Ravel Morrison e la Lazio non è mai sbocciato. Simone Inzaghi, nonostante il buon precampionato dell’inglese, non lo vede nello scacchiere biancoceleste, e le continue fughe dell’ex Manchester Utd non fanno che incrinare un rapporto mai decollato.

Ecco quindi che a Gennaio, secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, la società biancoceleste sarebbe pronta ad accontentare Morrison, cedendolo in Premier League, dove ha tanti estimatori. Ad una condizione però: la cessione non sarà a titolo definitivo, ma solamente in prestito. Intanto, in assenza dei nazionali, l’inglese è tornato ad allenarsi con il gruppo, ma questo non sembra un reintegro bensì una semplice soluzione “tappabuchi”…

ITALIA SPAGNA – Reina avverte: “Occhio a Parolo, con la Lazio sta facendo bene”

Pepe Reina, portiere spagnolo del Napoli, è intervenuto ai microfoni del quotidiano sportivo Marca per presentare la sfida che stasera vedrà impegnata la sua nazionale a Torino contro l’Italia di Ventura.

Il portiere è consapevole della competitività degli Azzurri e della forza della loro difesa: “Con tutto il rispetto l’Italia non è mai stata una Nazionale di talento. E’, però, sempre stata molto competitiva, vincendo molti titoli. In porta non c’è nulla da scoprire. Buffon, nonostante i 38 anni, rimane uno dei portieri migliori in circolazione. In difesa giocano a memoria, grazie al trio juventino. A me personalmente piace molto Bonucci, che difende in modo molto aggressivo ma che, con il pallone tra i piedi, sembra quasi un centrocampista”. Reina teme l’estro di Candreva: “Mi piace molto l’ex calciatore della Lazio, anche con l’Inter sta facendo bene”. Poi sul centrocampo e su Marco Parolo: “Vedremo chi sceglierà Ventura. Occhio a Parolo, che sta facendo molto bene con la Lazio“. Infine sulla coppia d’attacco: “Attenzione a Pellè, che agli Europei ci ha fatto venire il mal di testa, ed a Eder. Una coppia che di sicuro ci darà problemi anche questa sera“.

Bizzotto: “Udine come punto di partenza. Immobile finalizzatore di razza”. E su De Vrij…

Giornalista Rai tra i maggiori esperti di calcio internazionale, Stefano Bizzotto è intervenuto sugli 88.100 di Elleradio nella trasmissione “Laziali on Air” per fare il punto sull’avvio di stagione della squadra di Simone Inzaghi, ma anche per gettare lo sguardo sull’importante impegno della Nazionale di Ventura. L’Italia infatti questa sera affronterà la Spagna a Torino per le qualificazioni ai Mondiali che si svolgeranno in Russia nel 2018.
Ci si poteva aspettare un avvio di stagione del genere da parte della Lazio, con un debuttante in panchina come Simone Inzaghi? “La Lazio viene da un’estate travagliata a causa dell’incertezza sulla scelta della guida tecnica. Ci si è rifugiati in Inzaghi che ha una grande conoscenza dell’ambiente e questo può averlo aiutato nell’approccio. C’è da considerare che un elemento chiave come Felipe Anderson, ha dovuto migliorare la condizione dopo l’Olimpiade. C’era da attendersi dunque un inizio altalenante, ma la vittoria di Udine, anche in base al gioco espresso, può rappresentare sicuramente un punto di partenza per questa Lazio. Anche risolvere i problemi di Keita potrebbe aiutare a vivere un campionato d’alta classifica“.
Tra le note maggiormente positive di inizio anno, Stefan De Vrij è tornato ad esprimersi in campo ad alti livelli: “Ho negli occhi ancora il suo straordinario Mondiale del 2014, quando è stato uno dei migliori tre difensori della rassegna iridata. Riaverlo a disposizione dopo un anno è stato come un nuovo acquisto, che fa salire non poco il livello della difesa della Lazio. Inzaghi deve essere bravo ad affiancargli giocatori adatti al suo modo di esprimersi, il rendimento di tutta la retroguardia ne trarrà giovamento di conseguenza“.
Immobile può avere le qualità per raccogliere l’eredità di Klose? “Sicuramente a livello anagrafico la situazione è dalla sua parte, è arrivato alla Lazio molto più giovane rispetto a Klose. Il tedesco era un giocatore che lavorava molto per la squadra facendo salire la squadra, Immobile è più un finalizzatore di razza e al Torino era arrivato ai massimi livelli in Serie A, poi è incappato in alcune scelte forse sbagliate. A Dortmund si era trovato ad essere un pesce fuor d’acqua e anche a Siviglia aveva giocato poco. La sua qualità però non è in discussione ed anche Ventura ne tiene conto per la sua Nazionale“.
Tra i tanti giovani nella rosa della Lazio, Milinkovic-Savic e Cataldi sembrano avere grandi prospettive: “Per il serbo parla anche il suo passato nelle Nazionali giovanili, è stato Pallone d’Oro nel Mondiale Under 20 vinto proprio con la Serbia. A tratti fa vedere di avere una marcia in più, il nodo da sciogliere per lui potrebbe essere quello della sua collocazione tattica, ma è un giocatore che vorrei sempre avere nella mia squadra. Cataldi è un giocatore che nonostante la giovane età si sta prendendo il suo spazio nel calcio italiano, anche in controtendenza rispetto a una Serie A che non offre grandi chance ai giovani talenti“.
Biglia è in procinto di rinnovare con la Lazio, ma qualcuno sta obiettando su questa scelta in riferimento alla sua fragilità fisica: “Biglia è indispensabile per la Nazionale argentina, per cui non può non esserlo anche per la Lazio. L’Argentina al momento è la Nazionale con la più alta concentrazione di fuoriclasse al mondo e se Biglia è sempre titolare è una certificazione della sua qualità. Forse i suoi infortuni sono dovuti al fatto che negli ultimi tre anni, fra Coppa America e Mondiali, non è mai riuscito a riposare“.
Che partita sarà Italia-Spagna? “Non mi aspetto un incontro spettacolare, credo sarà una partita molto tattica che sarà importante non perdere, più che vincere. Il primo posto le due squadre se lo giocheranno contro le altre formazioni, nelle sfide contro Albania, Israele e Macedonia si decideranno i giochi. Un pareggio non sarebbe comunque un risultato da disprezzare“.
Ventura è l’uomo giusto per aprire un nuovo ciclo in Nazionale? Oggi giocheranno Eder e Pellé, con Immobile e Belotti in panchina: “La coppia offensiva che giocherà stasera ha fatto le fortune dell’Italia agli Europei ed è giusto dar loro fiducia. Sarà importantissimo fra tre giorni vincere in Macedonia e chi non giocherà stasera potrà avere spazio a Skopje. Ventura è un allenatore di grandissima esperienza, è vero che non ha mai lottato per un titolo, ma il tecnico di una Nazionale deve essere soprattutto un selezionatore“.
Che valori stanno emergendo in questa nuova Serie A? “E’ ancora troppo presto per immaginare una gerarchia certa. Il mio auspicio è che possa rimanere un campionato aperto per la lotta al titolo fino alla fine. Se la Juventus dovesse fare subito il vuoto subentrerebbe la monotonia. Una variabile molto importante sarà quella delle coppe europee, chi a febbraio sarà ancora in gioco dovrà sostenere un dispendio di energie che rischierebbe di ripercuotersi in campionato“.