Home Blog Pagina 2386

Ledesma dice la sua su Cataldi e Keita

Nonostante la lontananza Cristian Ledesma non smette di pensare alla sua vecchia squadra. Ancora una volta, nel corso di un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, l’ex capitano laziale ha detto la sua sui giovani giocatori biancocelesti Cataldi e Keita, che senza dubbio conosce bene e con i quali è sempre stato prodigo di consigli ai tempi di Formello: Cataldi in quella posizione è sprecato, lui non è un regista. Mentre il comportamento di Keita mi ha lasciato interdetto, sicuramente è stato consigliato male”.

 

Chiesa: “Credo che con la Macedonia la coppia d’attacco sarà Immobile-Belotti”

Domani l’Italia scenderà in campo contro la Macedonia e per parlare degli azzurri è intervenuto ai microfoni di Radio Crc l’ex biancoceleste Enrico Chiesa.

Questo il suo commento sulla gara di domani: Ventura domani penso che punterà sulla coppia ImmobileBelotti. Gabbiadini secondo me può diventare un punto di riferimento della squadra di Ventura, domani contro i macedoni potrebbe trovare spazio nella ripresa. Insigne è un patrimonio del calcio italiano, si possono attraversare dei momenti negativi, bisogna solo aspettarlo”.

Su Balotelli: Mario è un giocatore straordinario ma nel calcio non bastano più tecnica e prestanza fisica, bisogna essere completi, soprattutto a livello di testa. Sotto questo punto di vista Balotelli è stato sempre un punto interrogativo. Ma ora credo che abbia fatto la scelta giusta. A Nizza ha meno pressioni, può rimanere tranquillo e dimostrare tutto il suo valore giocando con continuità”.

Il fratello di Keita: “Ci sentiamo sempre, abbiamo un buon rapporto”

L’attaccante della Lazio Keita non è l’unico elemento della famiglia Balde ad aver intrapreso la carriera calcistica. Come il fratello maggiore, che già sta mostrando tutta la sua abilità sui terreni di gioco della Serie A, anche il minore, Ibourahima, gioca a pallone e sta mettendosi in mostra nella Sampdoria Primavera, dove in quattro partite ha realizzato quattro reti. I due fratelli, come confermato dallo stesso Ibourahima a Gianlucadimarzio.com, sono molto legati tra di loro:

“Abbiamo un ottimo rapporto. Ci sentiamo sempre, sia quando gioca che quando non gioca. Ci facciamo sempre tante raccomandazioni incitandoci reciprocamente a impegnarci sempre di più per continuare a migliorare”.

 

POLISPORTIVA – Lazio Calcio a 5 in campo contro l’Arcadia Bisceglie

Si disputa oggi alle 18 presso il Palasport di Fiano, sulla Tiberina, la terza giornata del girone B della Serie A Elite femminile. La Lazio Calcio a 5 affronta ancora una volta una squadra pugliese. Dopo il pareggio con il Fasano in casa e la sconfitta contro le campionesse d’Italia del Montesilvano, le ragazze biancocelesti si misureranno nel pomeriggio con l’Arcadia Bisceglie. La compagine pugliese è ancora a zero punti in classifica ma domenica scorsa ha disputato una buona gara contro lo Sporting Locri.

AS ROMA CONTI IN ROSSO – Il debito aumenta a 173 mln. E’ emergenza!

Per ora nuovi azionisti in vista per l’As Roma non ce ne sono. Al punto che la società giallorossa, nell’assemblea degli azionisti in programma per il 28 e 29 ottobre, rispettivamente in prima e seconda convocazione, ha deciso di fare catenaccio. Come? Coprendo le perdite con le riserve disponibili, che in questo caso nulla c’entrano con i giocatori in panchina ma rappresentano, di fatto, i cuscinetti di bilancio per le situazioni di emergenza. Lo riporta il Messaggero che spiega come il rosso cumulato negli anni, cui si aggiunge anche quello di esercizio di 10,4 milioni registrato al 30 giugno scorso e appena annunciato, ha toccato quota 173 milioni.

Questo significa che la società presieduta da James Pallotta, che ne è anche primo socio, continua a ricadere nella fattispecie dell’articolo 2446 del codice civile, che disciplina i casi in cui il capitale diminuisce di oltre un terzo in conseguenza di perdite e impone di correre ai ripari. Già l’anno scorso si era posto lo stesso dilemma, che tuttavia era stato risolto rinviando, di fatto, ogni decisione all’assemblea di bilancio di ottobre, che a questo punto non può più fare melina ed è chiamata a risolvere il problema delle maxiperdite cumulate. Insomma, dopo l’assemblea di fine ottobre, sarà una Roma totalmente ripulita dalle perdite ma con riserve disponibili di bilancio ridotte al lumicino quella che proseguirà una stagione complessa. In cui a spingere i ricavi ci sarà solo la Uefa Europa League e non la Champions.

Bologna, problemi anche per Destro. Lazio a rischio

Se Atene piange, Sparta non ride” questa è la situazione attuale tra Lazio e Bologna. Se i biancocelesti piangono l’assenza di Bastos, Biglia e Lukaku (mentre dovrebbero tornare a disposizione Basta e Marchetti), sicuramente la squadra di Donadoni non se la passa meglio: i rossoblu infatti già devono fare i conti con le assenza per squalifica di Dzemaili e Gastaldello, ora si registrano anche problemi in cattacco dove Donadoni ha gli uomini contati. Secondo l’edizione odierna de “Il Corriere di Bologna“, Mattia Destro rischia di saltare la sfida contro la Lazio. La punta è alle prese con un problema al polpaccio che gli sta impedendo di allenarsi regolarmente e tra mercoledì e giovedì si saprà se il problema fisico non comprometterà la sua presenza all’Olimpico. Donadoni incrocia le dita…

Buffon critica i fischi a Montolivo: “Uno scempio”. Poi su Pellè: “Ha sbagliato ma…”

In conferenza stampa capitan Buffon ha parlato di vari argomenti, iniziando dai fischi dello Juventus Stadium a Montolivo:Trovo scandalosi i fischi che accompagnano Montolivo quando gioca in Nazionale. È una cosa oscena, uno scempio. Bisognerebbe educare i tifosi. Si è sempre sacrificato per questa maglia, con gravi infortuni”. Poi sul caso Pellè: “Non ho molto da aggiungere: è stata una decisione presa giustamente da Figc e allenatore, noi giocatori non mettiamo il becco. Graziano era avvilito, sapeva di aver commesso un’ingenuità, qualcosa di irrispettoro. Gli vogliamo bene, fa parte di questo gruppo”.

Infine, Buffon ha messo in guardia i suoi dalla Macedonia: “Contro la Macedonia non è una gara scontata. L’Italia deve ripartire da alcuni punti fermi. Ci teniamo a fare una bella gara. Stiamo ricostruendo una bella identità con la guida del mister. Gli ultimi 20′ contro la Spagna sono stati belli, abbiamo messo veemenza e forza di gruppo particolari, da riconfermare con la Macedonia. La Macedonia è una squadra che da tanti anni si affaccia sul calcio internazionale con risultati alterni. Sono una buona squadra in generale, lo dicono le sconfitte di misura patite di recente. Sarà una gara da affrontare da squadra seria, seguendo le indicazioni del mister e le sue sedute davanti al video. Diffido sempre dalle squadre con talento. Se le incontri in una giornata storta e loro esprimono qualità, poi passi 90′ brutti”.

Pandev: “Contro l’Italia gara difficile. Gli Azzurri con la Spagna sono i favoriti nel girone”

Goran Pandev, unica stella della nazionale macedone, ha parlato della sfida di stasera contro gli Azzurri: “Sarà una partita molto difficile, visto che l’Italia con la Spagna è indubbiamente favorita nel girone. Sono comunque molto contento di ospitare una grande nazionale e speriamo di fare una grande partita. Noi abbiamo perso giovedì con Israele ma avevamo giocato molto bene, creato tante occasioni e siamo stati anche sfortunati, sbagliando nel recupero il rigore del possibile spareggio”, ha concluso il giocatore del Genoa ai microfoni di Sky Sport.

POLISPORTIVA – Al via la nuova stagione della Lazio Calcio Femminile: la lettera alle ragazze della presidente Elisabetta Cortani

Sta per avere inizio la stagione calcistica delle ragazze della Lazio Calcio Femminile. Per l’occasione la presidente Elisabetta Cortani ha inviato una lettera di auguri alle calciatrici. Questo il testo:

“Questa foto è stata preparata per tutte voi, uniche e splendide ragazze che avete creduto in un amore chiamato Lazio Calcio Femminile… voi siete il presente e mi auguro il futuro, la continuità di una storia e di un palmares che avete il compito di custodire e di portare ancora in alto. A tutte voi ragazze, che il 16 iniziate una nuova avventura va il mio grazie, il mio amore, la mia riconoscenza… per avere creduto in una unica storia d’amore chiamata SS Lazio Calcio Femminile. A tutte voi la mia promessa: questa storia d’amore unica sarà la storia più bella, quella che resterà nel cuore di tutti noi e, come ogni fiaba … diverrà testimone di padre in figlio: di un grande e unico amore chiamato Lazio. Buon campionato a tutti: non smettete mai di sognare! grazie Elisabetta”.

Immobile: “Graziano è un bravo ragazzo sa di aver sbagliato. Io sono pronto”

L’allontanamento di Graziano Pellè, reo di aver rifiutato la mano del CT Ventura al momento della sostituzione nell’ultimo incontro degli azzurri con la Spagna, spalanca le porte a Ciro Immobile.

L’attaccante biancoceleste intervenuto ai microfoni di Rai Sport ha difeso il compagno: “Sono cose che succedono soprattutto in occasione di partite così importanti. Conosco Graziano, è un bravo ragazzo, il suo gesto non è stato un gesto cattivo. Sa di aver mancato di rispetto a noi e al mister, ha capito dove ha sbagliato. Non ne abbiamo parlato, la decisione è stata presa dal mister e dalla Federazione”.

Tu conosci bene Ventura: ti ha stupito la sua reazione? “E’ sempre stato un allenatore determinato, ma ripeto è stata una decisione presa insieme alla Federazione per dare un esempio al gruppo”.

Contro la Macedonia toccherà a te scendere in campo: “E’ una gara dura e importante ma io sono sereno. E’ una squadra ostica da affrontrare e giocare in trasferta in Europa è sempre difficile. Sono pronto a scendere in campo col coltello tra i denti”.

Corsi (Trio Medusa): “Lazio squadra operaia e rocciosa, mi piace. Inzaghi? Magari vince…”

0

Gabriele Corsi non è solo colui che, al fianco degli altri due compari del ‘Trio Medusa‘, s’impegna ogni giorno per far ridere i suoi ascoltatori, ma, da buon romano, è anche un grande tifoso della Lazio, di cui segue con molta attenzione le vicende. E proprio su queste ultime, tra le altre cose, si è soffermato parlando ai microfoni di ‘Sky Sport 24’:

Sono molto contento di vedere la Lazio in alto in classifica. È una squadra operaia, massiccia e rocciosa, proprio come piace a me. In più apprezzo molto l’approccio che sta avendo quest’anno“. Poi su Inzaghi: “Mi sta molto simpatico anche come persona. Alla fine ciò che conta sono i risultati e per il momento, sotto questo aspetto, stiamo vivendo qualcosa di bello. Come si dice, però, i cavalli di razza si vedono alla fine, per cui aspettiamo, magari vince lo scudetto (ride n.d.r.)”.

Lazio allo sprint per i rinnovi di De Vrij e Parolo: i dettagli

0

La Lazio fila via spedita verso i rinnovi di due tasselli fondamentali: Stefan De Vrij Marco Parolo. Quanto all’olandese, è il perno attorno a cui ruota tutto il reparto arretrato e la società è fermamente intenzionata a blindarlo. La trattativa dovrebbe entrare nel vivo nel mese di dicembre, perché Lotito vorrebbe arrivare ad un accordo prima del mercato invernale. Questo perché il Chelsea, dopo il fallito assalto fine agosto, di sicuro a gennaio lancerà una nuova offensiva per vestire l’ex Feyenoord di Blue, offensiva dalla quale il presidente vorrebbe difendersi avendo al suo fianco un giocatore fresco di rinnovo. Il numero uno sarebbe dunque pronto a formulare a De Vrij e al suo entourage una nuova offerta, che prevederebbe un aumento dell’ingaggio annuale a quasi 1,5 milioni di euro (circa il doppio rispetto agli 800 mila che l’olandese percepisce attualmente).

E siamo ai dettagli anche nel discorso relativo all’ex Parma, che dovrebbe rimanere in biancoceleste fino ai suoi 36 anni. L’accordo tra le parti, infatti, dovrebbe essere raggiunto in base, oltre che ad un adeguamento economico, anche ad un prolungamento della data di scadenza dal 2019 al 2021. Dopodiché, al centrocampista dovrebbe essere affidato un ruolo nell’organigramma societario. Insomma, il matrimonio tra Parolo e la Lazio è destinato a durare ancora molto a lungo…

Ecco ci risiamo! Dall’Inghilterra: Chelsea su Anderson

La Lazio dovrà fare molta attenzione nei prossimi mesi: la Premier League sembra infatti aver messo (nuovamente) nel mirino un pezzo pregiato della formazione guidata da Simone Inzaghi. A confermarlo il tabloid ‘Daily Mail’, secondo cui il Chelsea sarebbe fortemente (e concretamente) interessato a Felipe Anderson.

Che il numero 10 sia apprezzato nella terra d’Albione non è un mistero: già nei mesi scorsi infatti il Manchester United aveva avanzato un’offerta monstre da 50 milioni di euro. Adesso invece è il turno di Antonio Conte, che per il mercato di gennaio sembra orientato a rinforzare la sua squadra con calciatori adatti al suo modulo. E tra questi ci sarebbe proprio l’ex Santos, che nelle ultime settimane ha sfornato delle ottime prestazioni come esterno nel 3-5-2, prestazioni che ne hanno fatto salire le quotazioni agli occhi dell’ex ct azzurro. Il quale a gennaio, scrive il quotidiano, sarebbe pronto a far recapitare un’offerta ufficiale negli uffici del patron biancoceleste Lotito. Nella missione, il tecnico dei Blues potrà contare sull’appoggio dell’agente Kia Joorabchian, in ottimi rapporti con l’ambiente del club britannico. Insomma, si preannuncia un inverno davvero bollente dalle parti di Formello…

Nazionali, Keita unico laziale in campo sabato, in gol contro Capo Verde. E oggi…

Prosegue l’intenso weekend dei laziali impegnati con le varie rappresentative Nazionali. Nella serata di sabato solo Keita è sceso in campo con il Senegal, che ha battuto 2-0 Capo Verde nelle qualificazioni africane a Russia 2018. L’attaccante biancoceleste è stato grande protagonista avendo siglato la rete del vantaggio dei padroni di casa, un diagonale dei suoi che diventa il terzo gol consecutivo in partite ufficiali realizzato da Keita, dopo quelli messi a segno contro Empoli e Udinese in campionato.

Oggi toccherà di nuovo a Ciro Immobile e Marco Parolo, con l’Italia di Ventura impegnata a Skopje sul campo della Macedonia. Per l’attaccante dovrebbe esserci spazio da titolare, dopo essere subentrato contro la Spagna dalla panchina, giovedì scorso. A Tampere scenderà in campo anche la Croazia con Ivan Vargic confermato nel ruolo di secondo portiere nella sfida in casa della Finlandia.

Fabio Belli

Tra 9 anni la Lazio vincerà lo scudetto… stando a Football Manager

Gli uomini di Inzaghi sono partiti bene in campionato con 4 vittorie, un pareggio e 2 sconfitte e sono attualmente al terzo posto con Roma e Chievo.

Nonostante la vetta della classifica presidiata dalla Juventus disti soltanto 5 punti, nessuno si sogna di parlare di scudetto. Anche perché alla fine del campionato mancano ancora 23 giornate e la Juve è una spanna (per usare un eufemismo) sopra tutti. I più ottimisti sperano nel terzo posto in una cavalcata stile due anni fa. Più probabile una qualificazione diretta all’Europa League. Ma tra 10 anni, dove sarà la Lazio? Abbiamo provato a simulare le prossime 10 stagioni biancocelesti con Football Manager 2016.

COS’E’ FOOTBALL MANAGER?

Nasce nel 2005 dalle ceneri del compianto Scudetto (i vecchi videogiocatori lo ricorderanno) ed è il videogame gestionale di calcio più giocato al mondo. Il successo del gioco è dato dall’accuratezza del suo database che viene compilato grazie all’aiuto di centinaia di volontari da tutto il mondo che, grazie ad un collaudato sistema di ricerca organizzato dalla stessa Sports Interactive, diventa ogni anno più completo.

AVVERTENZA

In attesa del nuovo capitolo del gioco, abbiamo provato a simulare le future stagioni di calcio con Football Manager 2016 (con una patch abbiamo aggiornato le rose con l’ultimo calciomercato). Sia ben chiaro che non vogliamo prendere in giro nessuno, siamo consapevoli che le proiezioni date dal videogame non sono per nulla attendibili. E’ stato semplicemente un gioco e i risultati hanno sorpreso anche noi. E’ bene sottolineare che ogni esperienza di gioco varia, quindi rifacendo lo stesso esperimento, uscirebbero altri risultati.

STAGIONE DA QUINTO POSTO MA FINALMENTE SI VINCE IL DERBY

Secondo FM 2016 la Lazio in questa stagione arriverà al quinto posto, dunque aspettative rispettate. Lo scudetto lo vincerà la Juventus trascinata da bomber Dybala che sarà il capocannoniere della stagione. Al secondo posto l’Inter e al terzo la Roma. Mentre per quanto riguarda la Coppa Italia, i biancocelesti usciranno ai quarti di finale con i nerazzurri, poi vincitori della coppa. Il bomber della squadra? Manco a dirlo Ciro Immobile con 25 reti stagionali, mentre il migliore della squadra Stefan de Vrij. E su quest’ultimo dato non stentiamo a credere che possa avverarsi visto l’ottimo avvio stagionale dell’olandese. E i derby? Quello d’andata finirà 0 a 0, mentre nel ritorno la squadra si imporrà per 3 a 1 grazie alla rete di Biglia e della doppietta di Keita. Un bel prospetto, non c’è che dire.

L’ARRIVO DI MOYES E DEI SUCCESSI

Secondo la simulazione, negli anni a seguire la Lazio galleggerà nelle zone dell’Europa League fino al 2021, quando la vittoria della Coppa Italia ai danni della Juventus darà vita a quel famoso salto di qualità che Lotito promette da anni. Dopo un secondo posto nella stagione 2023-2024 perso sul filo di lana a favore del Milan, l’anno successivo i biancocelesti vinceranno il tricolore ai danni della Juventus (dejavù). Sulla panchina non ci sarà Simone Inzaghi (licenziato nel 2019) ma bensì David Moyes, nella realtà allenatore del Sunderland, qualche anno fa designato erede di Alex Ferguson alla guida del Manchester United.

CAPITAN DE VRIJ E MELEGONI I PROTAGONISTI DELLO SCUDETTO

Della Lazio attuale saranno rimasti in 7: de Vrij (divenuto capitano), Wallace e Patric (entrambi divenuti titolari fissi), Milinkovic-Savic, Cataldi (vice capitano), Felipe Anderson e Keita (eletto miglior straniero). A difendere i pali, con Marchetti ormai ritirato, a sorpresa non ci saranno né Berisha  né Strakosha, né tanto meno Guerrieri (acquistato poi dal Trapani) ma Fabrizio Alastra baby promessa del calcio nostrano, ai giorni nostri in forza al Matera, ma di proprietà del Palermo con cui ha già debuttato in serie A nella scorsa stagione. Mattatore della Lazio tricolore sarà Filippo Melegoni, che verrà eletto miglior centrocampista del campionato 2024-2025. Melegoni nella realtà di oggi gioca nell’Atalanta Primavera ed è stato inserito nella top 20 dei giovani italiani più promettenti stilata dal Corriere dello Sport (in cui c’è anche il nostro Alessandro Rossi). 17enne regista basso, a Bergamo lo paragonano a Montolivo. Secondo Football Manager arriverà a Roma nel 2022, dopo una lunga trafila proprio nell’Atalanta. Ecco quindi l’erede di Biglia (almeno secondo il videogame). La Lazio del futuro sarà, dunque, piena di talenti italiani, ma anche stranieri come il trequartista Kovalenko (baby stella dello Shakhtar Donetsk) e l’ala sinistra Grealish (20enne dell’Aston Villa). Questa proiezione futuristica ci piace tanto, per quanto ad oggi appaia velleitaria.

CHE FINE HANNO FATTO GLI ALTRI LAZIALI?

Biglia chiuderà la carriera alla Lazio, dopodiché diventerà allenatore del Velez Sarsfield, mentre Luis Alberto dopo un paio di annate di livello tra le fila biancocelesti, andrà a svernare a Trapani. E Immobile? Dopo 5 stagioni e tanti gol tornerà in Spagna all’Espanyol. Secondo FM anche nel prossimo decennio il presidente continuerà a essere Lotito e il ds Tare. E la Roma? Chiuderà il decennio con zeru titoli. Infine, l‘Italia vincerà Euro 2020 allenata da Allegri e guidata da capitan Candreva. Nel 2026 gli Azzurri perderanno la finale della Coppa del Mondo contro il Brasile, in campo ci sarà anche il nostro Danilo Cataldi. 

Fabrizio Piepoli

Le 10 città più pericolose d’Italia: Roma quinta. Il podio vi stupirà

Quali sono le città più pericolose d’Italia? Il Sole 24 Ore ha risposto a questa domanda e il risultato è sorprendente. Decimo e nono posto sono occupate da due città toscane, rispettivamente Prato e Lucca. All’ottavo posto troviamo la città più grande della romagna ossia Ravenna. Al settimo posto c’è Firenze e al sesto Genova.

In quinta posizione troviamo la nostra Roma, con una una media di 6.608 reati ogni centomila abitanti con particolare incidenza del tasso di pericolosità tra i turisti oggetto di borseggi, lesioni ed episodi di teppismo in strada. Non mancano, sia al centro che nelle periferie della Capitale, segnalazioni di rapine in casa e furto di veicoli in sosta mentre casi di cronaca anche recenti rivelano un’insicurezza diffusa tra i cittadini

Sopra la Capitale c’è Torino: all’ombra della Mole si registra un record di reati contro la proprietà e di aggressioni fisiche (o minacce) alle persone, ma al contrario tendono a diminuire i crimini contro il patrimonio e la proprietà privata. La media, molto alta, è di settemila episodi su 100.000 abitanti. n terza posizione si segnala Bologna, a quanto pare terreno assai fertile negli ultimi anni per i professionisti dello scippo in strada e delle rapine presso le abitazioni private. L’afflusso di turisti nella città delle due torri è notevole e proprio per questo la criminalità “locale” privilegia piazze centrali, stazioni e luoghi affollati per portare a casa lauti (e illeciti) profitti a spese dei visitatori.

Sempre in Emilia Romagna si trova la seconda piazza “calda” dal punto di vista di reati comuni segnalati alla Polizia di Stato: ogni centomila residenti, Rimini fa segnare un numero di denunce pari a 8.000 con significative punte sul fronte dei reati a sfondo sessuale e lesioni. Altrettanto allarmante il trend dell’evasione fiscale, vera e propria piaga della Riviera adriatica. And the winner is Milano, preoccupata dall’inarrestabile aumento di reati e atti criminali di vario genere (non ultimi bullismo, stalking e frodi informatiche) che fanno del capoluogo lombardo la città meno sicura d’Italia. E la più sicura? Dobbiamo scendere al sud, precisamente in Basilicata dove troviamo Matera, designata capitale della cultura 2019.

E se davvero vivessimo in Matrix? Due miliardari finanziano le ricerche

Era il 7 maggio del 1999 quando nelle sale usciva il film Matrix che rivoluzionò il genere della fantascienza consacrò Keanu Reeves nell’olimpo dei divi di Hollywood. Per quei pochi che non l’hanno mai visto, Matrix è un film di fantascienza scritto e diretto dai fratelli Wachowski secondo cui la realtà in cui viviamo sarebbe frutto di una neuro-simulazione interattiva. Insomma tutto ciò che vediamo, ascoltiamo e mangiamo, in realtà non esisterebbe, ma sarebbe per l’appunto un mondo virtuale chiamato Matrix.

Nel film il protagonista Neo viene scollegato da Matrix e inizia la rivoluzione contro i robot. Quanti di voi dopo aver visto il film hanno pensato, anche solo per un secondo, che potesse essere davvero così? C’è chi ne è convinto. Parliamo di Elon Musk, imprenditore visionario fondatore di Tesla Motors e SpaceX, nonché cofondatore di paypal. Il punto di partenza della sua tesi è la rapidità dell’avanzamento delle proprietà informatiche: così veloce e massiccia che in un futuro prossimo le menti artificiali potranno divenire indistinguibili da quelle reali e umani. Proprio per questo, qui il pivot della tesi, non c’è dunque alcuna ragione per non pensare che un quadro simile non sia già avvenuto in passato e che, come nella neur osimulazione interattiva della saga di Matrix, ci stiamo già dentro fino al collo. Questa tesi starebbe sempre più prendendo piede negli States tanto da aver spinto due miliardari a investire sulla ricerca per capire come rompere la matrice. Anche la Bank of America ha sostenuto questa idea, ammettendo che c’è il 50% che questa possibilità possa essere reale. E voi che ne pensate?

CONFERENZA – Ventura: “Pellè ha mancato di rispetto a tutti. Quella contro la Spagna non è la vera Italia”

Alla vigilia del match degli azzurri contro la Macedonia, valevole per la qualificazione al Mondiale del 2018, ha preso parola in conferenza stampa il ct Ventura. Queste le sue parole in merito alla vicenda Pellè: Credo che sia stata una mancanza di rispetto non solo nei miei confronti, ma nei confronti sia del compagno che entrava, sia della squadra, che della maglia azzurra. E’ un gesto che ha colpito l’immagine di questo gruppo, che ha lavorato con sacrificio e impegno dopo aver giocato un buon Europeo. Tutto questo non era accettabile. Non c’è niente di personale. Credo che anche lui non avesse nulla nei miei confronti”.

Poi sull’attacco di Sacchi, Ventura ha risposto: “Tornassi indietro avrei cambiato alcune cose. Sono stato il primo a dirlo. Con la Spagna sotto l’aspetto del possesso e del dominio, quello che dice Sacchi ha un fondo di verità. E’ anche vero che Buffon ha ricevuto solo un paio di tiri. Poi non sono stati visti due cartellini rossi e sull’1-1 se c’era una squadra che poteva vincere era l’Italia. La partita va vista nel suo complesso”.

Su Verratti e gli altri giovani: “Marco è un giovane importante, un capitale della nazionale azzurra. Dovrebbe giocare lui domani, se non succedono cose strane stanotte. Con la Spagna non poteva giocare e comunque sono soddisfatto della prestazione di De Rossi. Giovani? E’ la logica conseguenza di un filo di programmazione. Abbiamo detto che bisognava lanciare i giovani, poi appena li mettiamo in campo si dice che è un rischio enorme. Ad ogni modo ci sono un’infinità di giovani molto interessanti che verranno utili alla Nazionale. Alcuni sono già stati convocati, altri verranno convocati, ma è un progetto che non può essere costruito in tre giorni. Ora la priorità è il risultato, ma c’è la consapevolezza di voler fare qualcosa di importante”.

Sulla Macedonia: “Sarà un match difficile da giocare in trasferta. Dobbiamo poterci ritagliare comunque uno spazio. Io penso solo a domani. Dobbiamo interpretarla bene. E’ vero che la Macedonia ha perso due partite, ma è stata sfortunata. Sarà una gara importante e determinante. Un match estremamente delicato. L’obiettivo è far crescere questa Nazionale partita dopo partita. Sotto tutti gli aspetti, non solo quello del coraggio. In Israele abbiamo vinto in 10 contro 11. Ora abbiamo negli occhi l’ora di sofferenza con la Spagna e quella non può essere l’Italia. Dobbiamo costruire qualcosa di importante, giorno dopo giorno”.

Sacchi attacca Ventura: “Nazionale imbarazzante. Così non va!”

Dopo il pareggio casalingo dell’Italia contro la Spagna, l’ex ct azzurro Arrigo Sacchi ha attaccato Ventura: “Caro Giampiero, così non va. Tu, che hai dato la vita al calcio e a 68 anni sei stato giustamente ripagato con l’incarico più prestigioso della tua carriera, non puoi e non devi gettare via questa meritata opportunità. Lo spettacolo di giovedì sera è stato, per 70 minuti, francamente imbarazzante: in balìa di una difesa strana e nulla più. E’ vero che hai avuto poco tempo per lavorare, ma in Nazionale sarà sempre così. E’ pur vero che anche in passato abbiamo giocato partite molto difensive, però ora anche i tifosi meno esigenti non accettano più atteggiamenti tanto negativi. E’ vero che siamo un Paese conservatore dove il gioco ha conosciuto scarsi sviluppi e novità, ma ultimamente poche volte si è vista una Nazionale così rinunciataria e in difficoltà. Ora sei il Ct dell’Italia e non si può ridurre la partita a una difesa eroica per settanta minuti. Non può essere che un avversario in casa nostra non ci permetta di passare la metà campo per lungo tempo. Occorre un maggiore orgoglio italiano, e uno stile che non ci qualifichi sempre e solo come dei catenacciari, più attenti a rompere che a costruire – insiste Sacchi – Questo è uno dei motivi per cui fatichiamo a rinnovarci e ad evolverci. Si spera che tu riesca a fare in modo che la Nazionale sia un esempio per un football più creativo. Purtroppo giovedì si è assistito ad un monologo dell’avversario in casa nostra. Un dispiacere per il pubblico. E’ pur vero che siamo un Paese che, nel calcio, generalmente, non ha mai apprezzato la bellezza, l’armonia e il dominio del gioco, confidando molto nell’agonismo, nel carattere, nelle capacità difensive, nel contropiede e nel singolo. L’obiettivo era vincere a prescindere dal merito, ma così non si cresce…”

Pellè come Chinaglia? Valcareggi Jr: “Giorgio chiese subito scusa, Pellè non ha la carriera per…”

Non riesce a smettere di far parlar male di sé Graziano Pellè. Dopo il “discusso” rigore tirato contro la Germania, nelle ultime ore è tornato sulla bocca di tutti per via del gesto maleducato che l’ex attaccante del Southampton ha avuto nei confronti del Ct Giampiero Ventura che a molti ha ricordato il gesto che Chinaglia ebbe nei confronti del Ct dell’epoca Ferruccio Valcarreggi. Un paragone che a molti però è apparso inappropriato vista la grande differenza di carriera che c’è stata tra Giorgione e Pellè. Per parlare di questo episodio è intervenuto ai microfoni di Tuttomercatoweb.com, il figlio dell’ex ct Ferruccio Valcareggi, Furio, che ha voluto specificare le NETTE differenze tra il gesto di Pellè e quello di Chinaglia con suo padre: “Quello di Chinaglia fu una tempesta in un bicchier d’acqua. Giorgio chiese immediatamente scusa a mio padre, purtroppo quel gesto fu amplificato in maniera esagerata. Circa Pellè io dico questo: lui non ha la carriera, non ha la storia per reagire in questa maniera. Un gesto di insubordinazione che è stato giustamente punito. La maglia azzurra non la puoi pretendere. Ribadisco, uno come Pellè non può reclamare questa titolarità”. Insomma, Chinaglia…era CHINAGLIA…Pellè invece…