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Pulici: “La società dovrebbe fare dei sacrifici per i tifosi. Assurdo far pagare il biglietto agli under 14”

Felice Pulici è intervenuto a Radio Incontro Olympia: “Non è da ieri che lo stadio è vuoto, sono quasi due anni che è cosi. Quando la Lazio è stata punita dopo Calciopoli, io dissi al club di abbassare i prezzi per far venire la gente allo stadio. Bisogna capire che la vendita dei biglietti nel bilancio incide intorno al 5%, quindi la società dovrebbe fare dei sacrifici. Io continuo a proporre iniziative ma mi ignorano. Poi non ho capito la scelta dei tifosi. Prima hanno deciso di disertare lo stadio, adesso vogliono tornare. La curva però è ancora vuota. Non si può giocare con 10mila tifosi, un giocatore non può essere felice di stare alla Lazio. L’iniziativa che c’è stata con il Bologna è ridicola. La società ha fatto pagare il biglietto un euro agli Under 14, quando ci sta una legge che permette di entrare gratis a quell’età. Le nuove normative sul calcio di rigore? Vediamo cosa cambierà ma bisognerebbe rivedere anche altre regole”.

Zauli: “La Lazio mi ha sorpreso. Parolo, de Vrij e Keita hanno permesso il salto di qualità”

Fantasista capace di fare la fortuna di Vicenza, Bologna e Palermo tra la fine degli anni novanta e l’inizio del nuovo millennio, Lamberto Zauli è intervenuto sugli 88.100 di Elleradio nella trasmissione “Laziali on Air” per parlare proprio della sfida che vedrà i felsinei impegnati all’Olimpico contro la Lazio, domenica prossima.

Lazio e Bologna hanno stupito partendo in campionato decisamente meglio rispetto alle previsioni della vigilia: Sicuramente la Lazio ha sorpreso ancor di più del Bologna. I rossoblu hanno confermato l’assetto dell’anno scorso che ha conquistato una tranquilla salvezza con Donadoni, a sua volta confermato, ed è andato avanti nel segno della continuità da parte di quella che è la nuova proprietà del club. Nella Lazio invece il gruppo si è stretto attorno ad Inzaghi, che inizialmente sembrava un ripiego, ma che invece ha fatto vedere qualità che forse non si immaginavano ad inizio stagione”.

Il centrocampo della Lazio è sotto la luce dei riflettori: “L’infortunio di Biglia ha tolto per il momento un vero top player all’impianto di squadra. C’è comunque un grande giocatore come Parolo, ma anche la presenza di de Vrij in difesa e il rientro di Keita in attacco hanno permesso alla squadra di compiere un bel salto di qualità”.

Su Simone Inzaghi e la gestione del caso Keita: “Al momento non conosco i veri motivi che hanno portato alla discussione con Keita. Sicuramente il ragazzo è stato escluso per il bene del gruppo, poi quando è rientrato ha saputo riconquistare la stima di tutti ed i risultati sono alla luce del sole. La gestione da parte dell’allenatore di questo momento di tensione mi è sembrata, alla fine di tutto, adeguata”.

In Italia non si offre più la dovuta attenzione all’Europa League. Le squadre italiane potranno ben figurare quest’anno? “Snobbare l’Europa mi sembra un discorso assurdo. Ci sono le squadre di primissimo piano che normalmente puntano alla Champions, ma ci sono tante realtà che dopo aver fatto di tutto per arrivare in Europa League si abbandonano a dei turn over che tolgono ogni ambizione per arrivare in fondo alla competizione. L’Europa League sarebbe un’ottima occasione anche per mettere in luce talenti, invece si snobba la competizione per concentrarsi sul campionato… e rientrare in Europa l’anno successivo. E’ abbastanza assurdo”.

Che impressione ha destato la Nazionale durante questa pausa? “E’ presto per dare un giudizio su Ventura. Sicuramente l’utilizzo di Belotti ed Immobile ha aumentato la qualità offensiva, ha portato una freschezza che era mancata contro la Spagna, anche perché l’allenatore li conosce bene e sa come valorizzarli. Non essendoci più grandi talenti tra gli azzurri la squadra va costruita con grande generosità e i due attaccanti hanno queste caratteristiche”.

La figura del classico trequartista sta quasi sparendo. Da ex interprete di questo ruolo, che evoluzione sta prendendo il calcio in questo senso? “Spesso dipende anche dai moduli che vanno per la maggiore. Nel 4-3-3 o nel 3-5-2 è difficile trovare posto al trequartista classico. Nella Lazio Keita o Felipe Anderson potrebbero fare il dieci classico, ma l’interpretazione dei giocatori di fantasia ora va verso direzioni differenti. Tatticamente si preferisce far giocare sulle corsie esterne i giocatori che sanno saltare bene l’uomo, piuttosto che farli svariare a tutto campo”.

Anche andare allo stadio sta diventando sempre più complicato e le persone, come avviene all’Olimpico a Roma, si allontanano sempre di più dagli impianti: “In Italia si parla molto delle televisioni, ma in Inghilterra la Premier League è il campionato più televisivo del mondo eppure gli stadi sono sempre pieni. In Italia basta pochissimo per abbandonare lo stadio, a volte si reagisce eccessivamente male a restrizioni che sono pensate anche per la sicurezza collettiva. Vedere l’Olimpico vuoto fa male, quando fino a quindici anni fa si vedevano spesso ottantamila spettatori. In Inghilterra i prezzi sono alti, le famiglie possono avere difficoltà, ma gli stadi sono pieni anche perché gli impianti sono stati pensati per far godere il pubblico di un autentico spettacolo. In molti stadi italiani manca addirittura la copertura”.

Claudio Lopez: “Mi piacerebbe tornare alla Lazio e riabbracciare i tifosi. Auguro a Inzaghi tante vittorie”

Con Crespo e Veron, tante altre stelle presenti all’ Hotel Sheraton Parco de’ Medici di Roma, riunitesi per la gara di beneficenza di questa sera. Tra questi c’è anche Claudio Lopez, che ai cronisti presenti ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: E’ bellissimo tornare a Roma e ritrovare vecchi compagni, anche se invecchiati (ride, ndr). Incontrare il Papa e scambiare qualche parola mi dà tanta felicità. Sarà bello scendere in campo all’Olimpico dove ho provato tante emozioni e giocare con Veron, Crespo e Maradona“.

Su Simone Inzaghi: “Contento  per lui e spero possa fare bene per i tifosi che negli ultimi tempi non hanno avuto grosse soddisfazioni. Auguro a Simone tante vittorie”. Chiosa finale con un sogno nel cassetto: “Tanti miei ex compagni sono diventati allenatori. Io attualmente sono dirigente del Colorado, non penso alla panchina. Mi piacerebbe tornare alla Lazio per darle una mano e per riabbracciare i tifosi. Il mio ricordo più bello in biancoceleste è la doppietta in Supercoppa Italiana e la vittoria della Coppa Italia”. 

Veron al vetriolo: “Io alla Lazio? Difficile tornare quando qualcuno non ti vuole”

Tra i tanti ex giocatori presenti allo Sheraton Parco de’ Medici in occasione della partita di beneficenza di questa sera ‘Uniti per la pace’, c’era anche Juan Sebastian Veron che ha rilasciato le seguenti dichiarazioni ai cronisti presenti: Sarà emozionante tornare all’Olimpico e rivedere i vecchi amici. La mia Lazio? Non so se poteva vincere di più. Quel che è stato è stato, non sapremo mai se potevamo fare di più. Quella Lazio ha segnato un’epoca sia per la storia della Lazio che per il calcio in generale. Il ricordo più bello di quel periodo sono i tifosi”. 

Poi sul suo ex compagno Inzaghi: Sono contento che Simone stia facendo bene. E’ la sua prima esperienza in serie A e ci tiene molto a fare bene. Noi ex compagni lo accompagniamo in questa strada”. Qualche mese fa, Veron in un’intervista disse che gli sarebbe piaciuto tornare alla Lazio come presidente: “Era solo una battuta, comunque è difficile tornare quando qualcuno non ti vuole”. Qualche anno fa Veron sarebbe potuto tornare a indossare l’aquila sul petto, ma Veron glissa: “Ho dato sempre il massimo per questa maglia e non ho rimpianti”.

 

 

Lo Monaco: “Bielsa occasione persa. Non reputava la Lazio pronta…”

L’ad del Catania Pietro Lo Monaco ai microfoni di Radio Incontro Olympia ha parlato della Lazio ed è tornato sulla vicenda Bielsa.

Lo Monaco ha elogiato i supporters biancocelesti: “Il tifoso laziale è come quelli del Catania. Non sono semplici tifosi, ‘sentono’ la loro squadra. I biancocelesti sono passionali, un patrimonio importante che non dovrebbe mai essere disperso. La Lazio dovrebbe ritagliarsi uno spazio fisso nelle competizioni europee e chi la gestisce dovrebbe tener conto di questo. Non è una tiratina d’orecchio ma certe volte ci si puntualizza su principi che magari non hanno basi a discapito dell’amore della propria gente. Lo spettacolo è per i tifosi e noi addetti ai lavori dovremmo avere un atteggiamento di solidarietà con loro per poter sviluppare questo sentimento. Le partite con lo stadio vuoto, pur contando che le TV mantengono il movimento, sono tristi”. La Lazio di oggi: “Adesso può essere competitiva alla luce del livellamento del campionato italiano. Siccome i posti utili per l’Europa ci sono, i capitolini hanno l’obbligo di puntarci”.

Da Bielsa a Inzaghi: “La scelta di un tecnico giovane ci sta, ma non ci sta come rimedio. Debbo dire che Simone sta dimostrando di avere delle buone capacità ma evidentemente per Bielsa la Lazio non era pronta. Personaggio di statura internazionale, allenatore tra i più bravi al mondo, ma un uomo particolare. Ci sta che per un niente chiuda i rapporti, arrivederci e grazie”. Il sogno Bielsa durato diverse settimane: “Conosco Marcelo e un pochino anche Lotito. Magari gli sono state promesse delle cose che poi il tempo non ha permesso che si concretizzassero subito e quindi ha permesso a Bielsa di rompere un rapporto e alla Lazio di gridare allo scandalo. Ma lui è così. Se prometti una cosa e non mantieni soprassiede a qualsiasi tipo di discorso. Lui si basa sulla progettualità.

Secondo me era proprio il profilo giusto per questa piazza, per far riavvicinare la gente e creare un piano tecnico di livello. Al Cile ha fatto fuori mostri sacri. Non guarda la carta d’identità, il nome. Guarda solo il campo. È più un’occasione persa dalla Lazio che da Bielsa”. Il ds Igli Tare: “Non mi permetto di dare giudizi su un direttore sportivo giovane. Lui lavora con il budget che gli mette a disposizione la società e sta alla sua capacità industriarsi in giro per il mondo per trovare talenti. Troppo facile lavorare col portafogli in mano sul prodotto scontato. Dove manca probabilmente è in questo, lo scovare giocatori buoni nel panorama calcistico mondiale”.

Fabrizio Piepoli

De Vrij & co. al centro delle polemiche in Olanda: ecco perché

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I giocatori dell’Olanda sono in queste ore al centro delle polemiche in patria. Il motivo? Dopo la gara di due giorni fa persa contro la Francia per 1-0, alcuni giocatori arancioni sono stati sorpresi in un disco-pub di Amsterdam. Al personale dello Shooters non deve essere parsa vera questa clientela di prestigio, tanto che subito è iniziato il solito sito dei selfie. Quale miglior pubblicità per il proprio locale, avranno pensato i gestori, che invece hanno scatenato la polemica da parte dei media olandesi per il comportamento di Stefan de Vrij, Bas Dost e Jeroen Zoet, beccati a festeggiare tranquillamente come se la partita persa fosse un’amichevole in famiglia e non una sfida di qualificazione a Russia 2018. “Dopo la sconfitta avevano ancora voglia di un bicchierino“, il commento, tra l’ironico e il severo, della stampa. Che chissà se riuscirà a perdonare e a dimenticare presto questa ‘scappatella’.

Crespo: “Mi spiace aver vinto poco con la Lazio. In futuro mi piacerebbe allenarla”

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Ci sarà anche lui questa sera per la partita ‘Uniti per la pace’ voluta dal suo connazionale papa Francesco. Intercettato al suo arrivo nella Capitale dai microfoni dei giornalisti presenti, l’ex bomber laziale Hernan Crespo ha rivelato le sue emozioni alla vigilia dell’evento: “Che effetto mi farà tornare all’Olimpico? Ve lo dico domani! (ride, ndr). Vengo spesso a Roma, perché mia moglie è romana. Rivedrò Veron, Maradona e tanti altri. Certo, correremo un po’ meno rispetto agli anni scorsi, ma conta solo divertirci e contribuire a qualcosa di grande”.

Immancabile qualche parola sulla Lazio: “Biglia? Lo conosco da tanto tempo e non sono sorpreso da quello che sta facendo. Purtroppo il suo problema è complicato, un infortunio fastidioso in cui dovrà evitare di ricadere. Nonostante le difficoltà ambientali, la squadra sta facendo bene con Inzaghi. Il materiale c’è, quindi dobbiamo solo aspettare”. Uno sguardo poi al passato, a quei grandi campioni che, smessi gli scarpini, hanno intrapreso la carriera da allenatori, proprio come lui: “La nostra generazione è diversa da questa. Noi già da piccoli mangiavano pane e pallone, ci divertivamo a giocare a calcio per tutto il giorno e ci fermavamo solo per studiare. Oggi invece i ragazzi hanno più distrazioni, che tendono a diminuire la qualità dei singoli giocatori. Con la Lazio ho vinto poco? Probabilmente sì e di questo mi rammarico molto, anche se è difficile vincere a Roma. Quella Lazio poi è durata poco per le difficoltà avute dalla famiglia Cragnotti. Io sono arrivato quasi alla fine di quel percorso e forse sarebbe stato tutto diverso se Dalmat non avesse messo la palla sotto l’incrocio (in Lazio-Inter del 2001, giocata sul neutro di Bari ndr), ma non lo sapremo mai. I problemi furono però nei primi mesi, perché con Eriksson perdemmo tanti punti, forse anche perché la squadra era un po’ appagata per lo scudetto dell’anno prima”. Da un bomber di ieri a quelli di oggi: “Dopo che me ne sono andato alla Lazio è però arrivato Klose, che ha dato tanto ai biancocelesti, e ora c’è Immobile che è forte. Paragoni però non ne voglio fare, perché, a parte che ognuno ha la propria storia, ma poi sono nato in un paese in cui se eri mancino si pensava subito a Maradona“. Infine, sul proprio futuro: “Sto valutando delle opportunità all’estero, ma più in là sarebbe bello sedere sulla panchina della Lazio, è uno dei miei obiettivi personali. Fare l’allenatore in Serie A è il massimo“.

Keita, ecco quando ci sarà l’incontro con la società per il rinnovo

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Oltre ad Immobile, lì davanti, anche Keita sta vivendo un momento davvero magico. Dal Senegal, con cui ha disputato un’ottima sosta per le Nazionali, segnando addirittura un gol, alla Lazio, che sta letteralmente trascinando in questo inizio di stagione. Sarebbe tutto perfetto, se non fosse per un dettaglio: il Balde giovane ha il contratto in scadenza nel 2018. E proprio questo potrebbe causare ulteriori frizioni con la società, dopo quelle andate in scena quest’estate. Sì perché Lotito e Tare vogliono assolutamente tenersi stretto il loro gioiello, ma per riuscirci dovranno compiere uno sforzo non da poco: ovvero, non solo aumentargli lo stipendio dagli attuali 700.000 euro a circa 2 milioni per i prossimi 5 anni, ma anche inserire nell’accordo una clausola rescissoria. Ed è proprio su quest’ultimo punto che il giocatore batte più forte, in quanto non vuole rischiare di rimanere nel club senza avere la sicurezza e la possibilità di potersene andare in caso le cose comincino a mettersi male. Comunque, l’incontro per mettere tutto nero su bianco dovrebbe avere luogo tra il 15 e il 30 novembre: si cercherà l’intesa e, in caso contrario, la cessione sarà inevitabile.

Non è un mistero infatti che il senegalese consideri la Lazio non un punto di arrivo, piuttosto una vetrina per farsi conoscere da quei top club europei in cui ha sempre sognato di approdare. Difficile possa farlo già a gennaio, perché Lotito per privarsene chiede non meno di 30 milioni di euro (l’ammontare della clausola rescissoria, appunto), cifra improponibile a campionato in corso e per un giocatore indisponibile per i due mesi di gennaio e febbraio, perché impegnato nella Coppa d’Africa. Chissà se a giugno il suo prezzo sarà ancora lo stesso: per il momento il primo pensiero è quello di farlo rinnovare, poi ci si penserà. A tempo debito.

INFERMERIA – Sorpresa Biglia: il capitano già corre. Ora il rientro è più vicino…

Come volevasi dimostrare i tempi di recupero di Biglia non erano così lunghi come qualcuno ha voluto far credere…”almeno 40-50 giorni se non di più“…”ormai lo rivediamo nel 2017“…queste sono solo alcune delle frasi allarmanti che giravano nell’etere biancoceleste. E invece, ancora una volta, il “pessimismo” (per non aggiungere altro) è stato nuovamente smentito. La buona novella è questa: Biglia ha cominciato a correre. Accelera i tempi il capitano biancoceleste, il suo recupero precede a vele spiegate. Secondo la Gazzetta dello Sport, infatti Biglia starebbe facendo riabilitazione in Argentina, correndo insieme a Lavezzi (anche lui alle prese con un infortunio) a Buenos Aires. Per il centrocampo della Lazio il suo anticipato rientro potrebbe essere una notizia fantastica. Ovviamente il centrocampista della Lazio andrà avanti con cautela, non forzerà i tempi di recupero dopo quello che è successo non molto tempo fa. Non resta che aspettare il suo ritorno in Italia e a Formello.

 

“Felipe Anderson è un grande giocatore”, parola di Ronaldinho

“Felipe è un grande giocatore” parola di Ronaldinho. Il vincitore del pallone d’oro e due volte del Fifa World Player, ha espresso parole di encomio nei confronti del numero 10 biancoceleste: “Ha vinto le Olimpiadi e ora tutto il Brasile si aspetta grandi cose da lui. Nesta? Sicuramente è stato un campione. Affrontarlo da avversario è stato davvero complicato, molto meglio averlo avuto come compagno”.

Una bellissima sorpresa al campo della S.S. Lazio Calcio Femminile

Ieri, nella consueta seduta di allenamento in vista dell’imminente stagione, una gradita sopresa è arrivata al campo: è Mercedesz Henger – figlia di Eva – che ha indossato la casacca con l’aquila biancoceleste della S.S. Lazio. E bisogna dire che le sta una meraviglia. Come riporta lalazioalfemminile.blogspot.it era presente anche il presidente della nostra Polisportiva Antonio Buccioni. Si serrano i ranghi, la stagione è alle porte, uniti per vincere come recitava un antico striscione della Curva Nord esposto nel lontano 1979. Ma attuale più che mai.

Volete allenare una squadra inglese? Ecco come fare!

Volete misurarvi alla guida di un vero storico club inglese? Ecco la grande occasione! Lo York City, società di quinta divisione inglese fondata nella città di York nel lontano 1922, è all’affannosa ricerca di un allenatore e per trovarlo i dirigenti inglesi hanno pensato bene di cercarlo online. Questo il comunicato apparso sul sito del club: Lo York City Football Club cerca candidature per la posizione di primo Team Manager. Chi fosse interessato e fosse in possesso dei requisiti e qualifiche richieste per gestire un club di calcio professionistico, mandi il proprio curriculum vitae.

Marchetti chiarisce: “Io alla Juve? Ora vi spiego tutto…”

Federico Marchetti nelle ultime ore è stato messo al centro di un’operazione di mercato che lo vorrebbe alla Juventus, in cambio di Neto alla Lazio. Ma il portiere della Lazio ha deciso di chierire e spiegare questi rumors di mercato, tramite i microfoni di Premium Sport:

Non so da dove vengano queste voci. Anzi mi fanno ridere. Ho sposato la Lazio e voglio rimanerci a vita. Il resto sono tutte chiacchiere. Strakosha? E’ giovane ed è molto bravo, gli ho consigliato di rimanere tranquillo e fare ciò che sa fa  fare” Poi sulla stagione in corso: “Stiamo facendo bene e puntiamo a ritornare in Europa. Speriamo che ci possano aiutare Keita e Felipe, che sono un lusso per la Lazio, senza dimenticare Immobile che si è inserito alla grande“. Poi sul modulo: “Difesa a 3 o a 4 poco cambia. Ciò che conta è l’atteggiamento e la voglia che si mette in campo“. Chiusura su Maradona: “Mi ha messo i brividi, speriamo possa aiutarci a far tornare i tifosi allo stadio“.

QUI BOLOGNA – Le ultime dall’allenamento odierno

Il Bologna continua la sua preparazione in vista del match di domenica contro la Lazio. Assente sicuro l’attaccante Mattia Destro che dovrà stare ai box per alemeno due settimane. Oggi a Casteldebole, Donadoni ha potuto riabbracciae Mbaye e Taider, rientrati dalle rispettive Nazionali.

Allenamento prettamente atletico e tecnico. Domani prevista altra sessione di allenamento. Mirante, nel frattempo, ha ripreso la preparazione in palestra.

 

Fiore elogia la Lazio: “Prendere Immobile è stata un’intuizione fantastica”

E’ Immobile mania in casa Lazio e in casa Italia. La doppietta contro la Macedonia e la buona prova contro la Spagna, hanno portato alla ribalta il bomber biancoceleste. Anche l’ex Stefano Fiore è rimasto incantato dall’attaccante campano, ed elogia la Lazio per aver completato questo acquisto. A TMW si è così espresso:

“Bravissima la Lazio ad anticipare tutto e a prendere Immobile. Nonostante venisse da stagioni deludenti, Ciro sta dimostrando tutto il suo valore. Se continua così, la Lazio potrà davvero puntare ad un posto in Europa”.

Giordano: “Allenare la Lazio con Maradona? Magari”. Poi su Neto – Marchetti…

Gli elogi di Diego Armando Maradona sono stati accolti con grande entusiasmo da Bruno Giordano. I due hanno giocato insieme al Napoli ed ora si sono ritrovati sul campo di Formello ad allenarsi insieme. Intervenuto a Radiosei, l’ex attaccante della Lazio ha così risposto alle lusinghe di Diego:

Sono con Diego, ora ho preso una pausa e tra poco lo ritrovo. Stavo facendo il programma degli allenamenti con Diego per la nostra avventura sulla panchina della Lazio. Scherzi a parte le sue parole mi hanno fatto piacere, è la dimostrazione di che tipo di persona sia. Qualche anno fa c’era stata l’opportunità di lavorare insieme negli Emirati, poi non è andata. Lavorare con Diego sarebbe straordinario, so come lavora, l’ho visto all’opera a Dubai, è un tecnico che deve essere stimolato da piazze importanti, stiamo parlando di una persona che il calcio lo conosce bene. Lui ama sfidare, ha bisogno di stare sempre nella polemica, gli servirebbe una piazza con pressioni. Una piazza per esempio come Napoli, ma anche qui alla Lazio. Ha cantato il nostro inno, Diego è innamorato delle cose romane, gli piace l’inno, mi chiede sempre di parlargli romano“.

Infine sull’ipotetico scambio Neto – Marchetti: “Sono favorevole, soprattutto per questioni di età. Neto è giovane e ha dimostrato il suo valore alla Fiorentina. Con lui tra i pali, la Lazio sarebbe coperta per moltissimo tempo“.

Maradona, altri elogi alla Lazio: “Ringrazio la gente laziale. Biglia? Gran giocatore”

Un nuovo amore sembra essere sbocciato in casa Lazio. Diego Armando Maradona, che si è allenato a Formello in questi giorni in virtù della Partita della Pace di domani sera, ha voluto ringraziare, ancora, la Lazio e i suoi tifosi. Queste le sue parole a Radiosei:

Sono grato alla gente della Lazio che mi ha accolto a Formello, ho trovato persone pronte a darci una mano, abbiamo fatto un bell’allenamento con un portierone tra i pali. Io e Bruno Giordano allenatori della Lazio? L’ho detto perchè Bruno è un mio amico e lavora come piace a me. Ma la Lazio ha un allenatore importante, saremmo dei traditori. La Lazio però sarebbe una bella piazza per me, perchè no, io sono disposto a lavorare dappertutto, la gente crede che non sono uno che lavora, ma non è così. Adesso ho fatto una battuta su Bruno, ma dobbiamo rispettare Simone Inzaghi. Cosa mi ricordo della Lazio? Giordano aveva un passo ed una mentalità molto sudamericana, giocare con lui è stato un piacere enorme, quando possiamo vederci ci vediamo, altrimenti ci telefoniamo. Sono più laziale o romanista? Non faccio arrabbiare Totti, io ho solo la maglietta del Napoli. Nella Lazio c’è Lucas Biglia, molto bravo, ora è infortunato, tornerà presto. Un abbraccio atutti i tifosi della Lazio“.

Il comunicato della Lazio sulle condizioni di Lukaku, Basta e Marchetti

L’infermeria della Lazio è tornata ad essere piena. Ai soliti Biglia e Marchetti, si sono aggiunti con il tempo Basta e Lukaku. La società biancoceleste, tramite il seguente comunicato, ha emesso il seguente bollettino circa le condizioni dei calciatori:

Lo staff medico della S.S. Lazio comunica il seguente aggiornamento sulle condizioni dell’atleta Jordan Lukaku: postumi non stabilizzati di recente trauma distorsivo della caviglia destra. Dagli esami strumentali effettuati sono state escluse fratture o lesioni legamentose importanti. Il giocatore verrà monitorato quotidianamente e la prognosi potrà essere meglio definita nei prossimi giorni in relazione all’evoluzione clinica. E’ stato già iniziato il trattamento terapeutico e riabilitativo.

Bastos e Lucas Biglia continuano quotidianamente il trattamento terapeutico e riabilitativo secondo quanto prestabilito. L’evoluzione del quadro clinico viene valutata e monitorata quotidianamente anche con esami strumentali a cadenza settimanale al fine di verificare l’andamento riparativo delle lesioni.

Basta e Marchetti hanno ultimato il loro programma riabilitativo e di recupero ed in settimana riprenderanno gli allenamenti con il gruppo“.

UNDER 21 – L’Italia e Cataldi volano all’Europeo

KAUNAS – Un punto serviva e un punto è arrivato. A Kaunas, l’Italia Under 21 ha pareggiato per 0-0 con i padroni di casa della Lituania. In virtù di questo punro, gli azzurrini si sono qualificati per gli Europei vincendo il girone con 24 punti. Alle sue spalle la Serbia, a quota 23, che sarà costretta a disputare il playoff.

Per il laziale Cataldi 90 minuti da titolare. Soddisfatto Gigi Di Biagio. Partita sempre in mano dell’Italia, capace di creare almeno 7 palle gol, ma incapace di concretizzarle. Ora inizia un nuovo percorso che dovrà invertire la rotta degli sfortunati europei degli anni passati. L’Italia c’è!

FORMELLO – La seduta pomeridiana: abbraccio tra Peruzzi e il rientrante Keita

Biancocelesti in campo sotto il diluvio nel pomeriggio a Formello. Si rivedono sul terreno di gioco i primi nazionali rientranti dagli impegni sostenuti con le rispettive squadre, anche se Inzaghi soltanto giovedì riavrà a disposizione tutti i nazionali. Tra i rientri anche quello di Keita. Al suo arrivo il giovane senegalese ha abbracciato Peruzzi per poi spostarsi in disparte per svolgere lavoro differenziato agli ordini del preparatore atletico Ripert. Nel frattempo la squadra lavora sotto l’acquazzone incitata da Inzaghi.

Infortunati ancora a riposo. Marchetti e Basta lavorano a parte, i due dovrebbero essere pronti per la prossima gara, tra qualche giorno dovrebbero rientrare in gruppo. Il portiere e il terzino si erano fermati entrambi in occasione della sfida con il Milan, il primo il giorno prima dell’incontro e il secondo nel corso della gara; per tutti e due una lesione di primo grado al polpaccio. Bastos (stiramento di secondo grado) e Lukaku (distorsione alla caviglia destra) continuano a lavorare in palestra: il belga è arrivato al campo di allenamento in taxi con stampelle e tutore. Ancora assente Biglia, l’argentino si sta allenando con la propria nazionale e rientrerà a Formello tra giovedì e venerdì.