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LAZIALI FUORI PORTA – Luiz Felipe, che esordio! Guerrieri da rosso

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Nuovo appuntamento stagionale con la rubrica che settimanalmente aggiorna i nostri lettori sulle prestazioni dei giocatori della S.S. Lazio attualmente in prestito ad altre squadre italiane o straniere: Berisha (Atalanta), Guerrieri ( Trapani), Ronaldo e Luiz Felipe (Salernitana),Filippini (Cesena), Crecco (Avellino), Palombi e Germoni (Ternana), Rozzi (Lupa Roma), Pollace (Gubbio), Mauricio (Spartak Mosca). Elez (Rijeka), Oikonomidis (Aarhus), Perea (Lugo).

Con la sosta per le Nazionali sono scesi in campo solo quei giocatori che militano nelle serie inferiori, vediamo nel dettaglio:

SERIE B

Luiz Felipe e Ronaldo: la Salernitana batte il Benevento per 2-1 nel derby campano dell’ottava giornata del campionato cadetto, abbandonando la zona retrocessione grazie ad un’ottima prestazione corale. Prestazione in cui spicca il giovane difensore brasiliano Luiz Felipe Marchi, al debutto assoluto in Italia. Il classe ’97  mette subito in mostra le sue qualità in fase di palleggio e l’aggressività nei contrasti. Dà del tu al pallone, come fanno i brasiliani, spesso imposta da dietro la manovra, ma non disdegna chiusure stile mastino. Per lui esordio condito dal gol, la ciliegina sulla torta, con una botta sottomisura. Emergono però anche i suoi “difetti” con l’errata marcatura su Lucioni che insacca in rete sugli sviluppi del corner di Buzzegoli il gol del 2-1. Del resto ha solo 19 anni…Alla vittoria partecipa anche Ronaldo Pompeu, che entra al posto di Zito ad un quarto d’ora dal termine partecipando alla gestione del pallone e andando anche vicino alla rete con una bordata da fuori.

Guerrieri: è un periodo no per il portiere classe ’96, come del resto per la sua squadra, il Trapani, stavolta sconfitto a Latina con un secco 2-0 e adesso fanalino di coda della Serie B in solitaria. Guerrieri non ha colpe particolari sui gol dei neroazzurri, ma si rende protagonista di un’uscita kamikaze su Paponi lanciato a rete, sul quale il suo compagno di squadra Rizzato stava recuperando. Rosso per il portiere e Trapani che, a sostituzioni terminate, è costretto a mettere in porta Fazio, che tra l’altro sfoggia anche un paio di buoni interventi. Guerrieri ha bisogno di ritrovare fiducia e sicurezza, forse una domenica di pausa gli farà bene.

Filippini: terzo pareggio consecutivo per il Cesena, stavolta bloccato sullo 0-0 dal Vicenza. Allo stadio Menti Lorenzo Filippini parte dalla panchina ed entra ad 8 minuti dalla fine al posto di un Renzetti che accusa problemi al flessore. Che questo infortunio possa aprire nuovi scenari nella stagione fin qui anonima del classe ’95?

Germoni e Palombi: sconfitta di misura per la Ternana, che cade per 1-0 sul campo della Pro Vercelli. Titolare sulla fascia sinistra Germoni il quale fa però un passo indietro rispetto alle ultime, convincenti prestazioni: in occasione del gol decisivo dei padroni di casa perde la marcatura di Legati che deve solo appoggiare il pallone in rete. Poco efficace anche in fase offensiva. 90 minuti in panchina invece per Simone Palombi.

Crecco: dopo aver colto la prima vittoria stagionale contro la Pro Vercelli, cade l’Avellino,  che esce sconfitto con un perentorio 3-0 dal campo del Perugia. Siede ancora in panchina per tutta la durata del match Luca Crecco.

LEGA PRO

Rozzi: disastrosa trasferta per la Lupa Roma di Di Michele, battuta dalla Lucchese con un 4-0 che non ammette repliche. Seconda consecutiva da titolare per Antonio Rozzi, il quale però non riesce minimamente ad incidere per tutto l’arco dell’incontro. Tutta la squadra, del resto, si è resa protagonista di una pessima prestazione.

Pollace: seconda vittoria consecutiva per il Gubbio, che batte di misura il Forlì appaiando il Pordenone in testa alla classifica del Gruppo B di Lega Pro. Ancora panchina per Gianluca Pollace.

SEGUNDA DIVISION Spagna

Perea: pareggio amaro per il Lugo che, avanti per 0-2 sul campo del Mirandes, si fa raggiungere nel secondo tempo. 2-2 il finale, risultato che comunque consente agli spagnoli di conservare la seconda posizione in campionato. Solo spiccioli di partita per Perea, che entra al minuto 87 al posto di Joselu, troppo poco per avere opportunità rilevanti.

Giulio Piras

BOLOGNA – Destro KO: il comunicato della società felsinea

Questo il comunicato del Bologna sulle condizioni di Mattia Destro: Gli esami a cui è stato sottoposto nella mattinata di oggi Mattia Destro hanno evidenziato una piccola lesione di primo grado al soleo della gamba destra. Tempi di recupero previsti: due settimane circa”.

Keita rifiuta il rinnovo: le grandi alla finestra

Balde Diao Keita e la Lazio sempre più lontani. L’attaccante senegalese ha detto ancora una volta “no” alla proposta fattagli pervenire dalla società biancoceleste. Dopo essersi ripreso la Lazio con gol e splendide giocate il ragazzo ha rifiutato l’offerta del presidente Lotito di rinnovare a 1,5 milioni ma con una clausola di 25.

Ai tifosi nel vederlo giocare a questi livelli in maglia biancoeleste brillano gli occhi ma nel sapere che molto probabilmente non sarà così ancora per molto tempo lacrima il cuore. Un grande inizio di stagione per il senegalese che, oltre a fare bene con la casacca della Lazio (2 gol e 2 assist in 5 partite per 270′ in tutto), sta mettendosi in mostra anche con la maglia della sua Nazionale. Da stropicciarsi gli occhi la splendida prestazione offerta contro Capo Verde dove si è reso protagonista di una rete e di un assist di tacco. Come lui nessun Under 21 in Europa. In Senegal si sente molto più amato che non alla Lazio. Aveva inaugurato la serie con la Namibia e da allora in un mese e mezzo ha realizzato quattro reti e fornito tre assist. Ma anche in biancoceleste sta facendo vedere di quale pasta sia fatto: su 10 dei 13 punti che hanno in classifica i biancocelesti c’è il suo zampino.

Lotito sta lavorando al suo rinnovo ma tutto sembra ormai segnato dato che Balde a Roma non si fida più di nessuno. Il presidente e il tecnico gli avevano spiegato che sarebbe dovuto rientrare nelle grazie dei compagni riconquistando la loro fiducia ed al momento le cose sembrano procedere al meglio ma ogni volta che le cose vanno male tutto sembra precipitare di nuovo a discapito di Keita. Tra l’altro anche il precedente di Candreva, che non è riuscito a ricucire il rapporto con i compagni e alla fine è stato ceduto, non è un punto a favore.

Keita è cresciuto, se prima poteva essere accusato di mancanza di continuità sotto porta in quest’ultimo periodo non è più così e se ne sono accorte anche le grandi squadre che si sono messe alla finestra in attesa. Non solo Inter, Milan e Juventus, ma anche la Roma prima dell’addio di Sabatini ci aveva fatto un pensierino.

Sarebbe una sciocchezza farsi scappare dalle mani un giocatore del genere ma per Keita, come lui stesso ha dichiarato, la Lazio è solo un punto di partenza e con il pensiero già è in volo lontano dalla squadra e su grandi palcoscenici che la piazza biancoceleste non può offrirgli. Ma finchè veste la maglia della Lazio bisogna sfruttare il momento positivo del ragazzo il più possibile sia sul terreno di gioco che in chiave mercato perchè più Balde farà bene e di conseguenza più sarà alto il suo prezzo. Però con i soldi che si ricaveranno da una sua eventuale cessione bisognerà trovare una valida alternativa. I nomi che circolano sono sempre gli stessi: Ntep e Grosicky che possono giocare anche a sinistra, Cerci che continua a proporsi, Valencia che potrebbe essere anche una valida alternativa a Immobile, e Dirar, dato che il Monaco già si era interessato in precedenza all’attaccante laziale.

Pinelli (Mediaset Premium): “Klose al Napoli improbabile. Keita? O rinnova o a gennaio va via”

Intervistato da Radiosei, il giornalista Mediaset Pietro Pinelli ha detto la sua sull’attaccante della Lazio: “Immobile è la conferma che è stato un acquisto azzeccato, anche se inizialmente qualcuno aveva storto la bocca. Le sue quotazioni di mercato aumentano per la felicità di Lotito, ma dubito se ne priverà tanto facilmente. Klose al Napoli? Difficile che De Laurentiis possa attingere al mercato svincolati perché ci sono tanti paletti burocratici, in primis la lista iscritti al campionato. Sarri sfrutterà ciò che ha in casa, anche perché Klose avrebbe bisogno di tempo per recuperare la condizione, mentre il Napoli non può aspettare. Credo che Sarri punterà su Gabbiadini e poi di volta in volta valuterà soluzioni alternative. Eventualmente il Napoli cercherà il sostituto di Milik a gennaio.

Sulla situazione infortuni: “I due degenti di lungo corso sono Biglia e Bastos che probabilmente torneranno oltre la metà di novembre, fino ad allora Inzaghi dovrà fare a meno di loro. Tutta la rosa al completo l’avrà a disposizione forse per il derby del 4 dicembre. Il primo che potrebbe rientrare è Bastos ma parliamo dopo la seconda sosta. Marchetti e Basta rientreranno contro il Bologna e torneranno ad allenarsi già da domani. Modulo? Credo che Inzaghi confermerà il 4-3-3, anche perché cambiare sarebbe un delitto dopo quanto visto al Friuli e dopo le belle prestazioni in nazionale di Immobile e Keita”. Infine sulla spinosa situazione Keita:: O rinnova o va via a gennaio. Finora l’unica offerta reale è stata quella del Monaco da 14 mln. Nessuno si è avvicinato ai 30 mln richiesti da Lotito”.

Pistocchi: “Momento complicato per la Nazionale, non sarà facile qualificarci per i Mondiali”. E su Klose…

Per commentare la vittoria della Nazionale Italiana sulla Macedonia è intervenuto ai microfoni di Radio Incontro Olympia Maurizio Pistocchi.

Questo il suo commento sugli uomini di Ventura: “Qualificarsi ai Mondiali non sarà facile. Nel nostro girone c’è una squadra di un’altra categoria. La nostra rosa ha pochi valori individuali perchè la Nazionale interessa poco alle società. E’ un momento difficile, ci sarebbe la necessità di una federazione decisionista. Ieri quello che mi ha meravigliato di Ventura è sentirgli dire che la sua squadra è inesperta. Ma se a 22 anni non hanno esperienza di cosa vogliamo parlare? Inoltre a questi bisogna aggiungere Barzagli, Bonucci, Buffon, CandrevaImmobile era uno dei titolari a Rio 2014. La differenza non è fra giovani ed esperti ma fra gente pronta e non pronta. Sul centrocampo di ieri sera con Verratti e due mezze punte qualche responsabilità è anche del tecnico”.

Su Klose al Napoli: “Quella di Milik è una perdita gravissima. Arrivato senza grandi aspettative si è rivelato fondamentale. Sarà dura per il Napoli far fronte a questa assenza solo con Gabbiadini che il meglio di sé l’ha dato da esterno. Le sue qualità non si discutono: ama andare in profondità, vede la porta e ha un bel tiro. Non è bravissimo nel gestire il pallone ma penso che se gli verrà data fiducia, come ‘falso nueve’, potrebbe far bene. L’unica alternativa seria è Miro Klose, professionalmente e tecnicamente ideale. Una persona molto seria, un grande professionista. Il suo arrivo consentirebbe a Sarri di avere un’alternativa importante. Poi se il campione tedesco ha la possibilità di andare in Cina deve scegliere. In tanti sono emigrati ma poi sono tornati indietro di corsa, fermo restando che quella è un’esperienza da fare. Conoscendo quale persona seria sia Klose se non ha pensato di lasciare il calcio ha sicuramente continuato ad allenarsi”.

 

Martinez, CT Belgio: “Per Lukaku scongiurati danni ai legamenti ma dovrà star fermo per qualche settimana”

Sospiro di sollievo per la Lazio dopo le ultime notizie riportate dal CT Martinez riguardo le condizioni fisiche di Jordan Lukaku, dopo che il terzino biancoceleste durante l’incontro tra Belgio e Bosnia è stato costretto a uscire in barella dal campo. L’allenatore del Belgio nel corso della conferenza stampa ha fatto il punto sulla situazione: “Non ci sono danni ai legamenti della caviglia ma Jordan dovrà stare fermo almeno 2-3 settimane”.

 

Reja: “Klose fa ancora la differenza, potrebbe essere l’uomo giusto per il Napoli”

L’infortunio di Milik ha messo nei guai la società partenopea che alla luce del lungo stop dell’attaccante è costretta a tornare sul mercato per assicurarsi una valida alternativa che non faccia rimpiangere il giocatore che tanto ha fatto bene in questo inizio di campionato. Tanti i nomi dei calciatori monitorati per sostituirlo e tra questi anche quello dell’ex biancoceleste Miroslav Klose. Per commentare tale eventualità è intervenuto ai microfoni di Radio Kiss Kiss l’ex Edy Reja, che tra l’altro oggi compie 71 anni:

“Un giocatore con l’esperienza di Klose può ancora fare la differenza nel nostro campionato. In certi momenti della gara uno come lui può essere sicuramente l’arma in più. Dipende tutto dalla sua condizione fisica ma se ha continuato ad allenarsi può ancora risultare determinante”.

 

Pecci: “Immobile-Belotti sono il futuro della Nazionale. Lazio favorita col Bologna”

Grande esperto di calcio e di Nazionale, ex colonna di Bologna, Torino e Fiorentina, Eraldo Pecci è intervenuto sugli 88.100 di Elleradio nella trasmissione “Laziali on Air” per commentare la sofferta vittoria dell’Italia in Macedonia, segnata soprattutto dalla doppietta del centravanti della Lazio Ciro Immobile, che ha salvato il commissario tecnico Ventura da polemiche pesantissime.

Macedonia-Italia è stata decisa da Immobile, ma gli azzurri non hanno convinto: La Nazionale è figlia di questo campionato, la scarsa qualità si riflette sul livello della selezione azzurra. Riuscire comunque a rimediare il risultato sia contro la Spagna sia contro la Macedonia non cambia la valutazione generale. Contro gli iberici loro giocavano e noi guardavamo e bisogna abituarsi per il momento a non essere più una Nazionale top”.

Immobile sembra tornato quello di due anni fa. Quanto può essere importante questo giocatore per la Lazio e per la Nazionale? “Un calciatore che ha già vinto la classifica dei cannonieri in Serie A porta con sé credenziali importantissime. E’ un giocatore che riesce a dare profondità alla squadra, si fa sempre vedere dai compagni e mi è sempre piaciuto moltissimo. In chiave azzurra trovo interessantissima la coppia formata con Belotti, si integrano molto bene e potrebbe essere il tandem offensivo del futuro per l’Italia”.

Domenica prossima, contro il Bologna, che partita sarà per la Lazio? Al momento vedo la Lazio favorita, anche per il gioco espresso a Udine, ma in quel match ho visto anche demeriti degli avversari. Il Bologna è una squadra che va presa con le molle, a me sembra maggiormente predisposta a giocare meglio in trasferta, anche se al momento ha fatto più punti in casa. Sarà una partita molto combattuta, ne sono abbastanza certo”.

Su Inzaghi e Donadoni: “Il tecnico laziale lo conosco poco, ma mi sembra molto scrupoloso, capace di preparare bene le partite e non lasciare nulla al caso. Donadoni lo si conosce meglio, ma come dicevo prima ritengo che la differenza la facciano sempre i calciatori”.

Immobile: “Non ci aspettavamo una Macedonia così. Giocare in Nazionale è il top”

Nel day after, l’uomo della serata macedone Ciro Immobile ha così commentato la gara ai microfoni Sky: “È stata una partita diversa da quella che ci aspettavamo. Loro erano molto chiusi, tutti dietro. Quando incontri queste squadre è sempre complicato. Però siamo stati bravi ad andare in vantaggio con Belotti anche se, nel secondo tempo, abbiamo avuti quei 10 minuti di appannamento che secondo me ci hanno tagliato le gambe. Non ci aspettavamo il gol dell’1-1, ci ha colto di sorpresa e subito dopo è arrivato anche il 2-1. Come contro la Spagna siamo stati bravi a reagire, a livello caratteriale la squadra ha fatto belle cose in queste ultime due partite. A livello tecnico e tattico ne parleremo con il mister e vedremo cosa c’è da fare. Avere carattere però è importante, si è vista la forza di questo gruppo e il cuore. C’è chi sente troppo il peso della maglia dell’Italia? Non lo so, sicuramente giocare per il proprio Paese è il top a cui un calciatore può ambire. E’ normale che a volte ci si lascia prendere dalle emozioni. L’importante è seguire il mister, la rotta è quella giusta. Abbiamo conquistato 2 vittorie e un pareggio, c’è da lavorare perché dobbiamo andare in Russia”.

Jacobelli: “Non cambio idea su Lotito ma Immobile è un gran colpo. Lazio outsider del campionato”

Xavier Jacobelli ai microfoni di Radio Incontro Olympia. Apertura sulla nazionale: Si vede nella buona e nella cattiva sorte la mano di Ventura. Centrocampo troppo fragile contro una Macedonia che se l’è giocata benissimo. Accusato il gol di Belotti ci hanno addirittura rimontato. L’allenatore poi lì ha azzeccato i cambi e risvegliato l’orgoglio azzurro. Dopo 4 partite non possiamo pretendere già tutto perfetto, ma il suo lanciare i giovani mi piace. Da Romagnoli a Belotti passando per Immobile, grande conferma e grande acquisto della Lazio. È importante comunque la posizione dell’Italia che adesso contro il Liechtenstein deve puntare alla differenza reti e può lavorare con serenità. È un momento delicato di assestamento dopo l’Europeo di Conte, con un mix fra esperienza e giovani profili. Non sono comunque pessimista per la qualificazione ai Mondiali. C’è un processo di crescita in atto che comporta sbavature e colpi a vuoto. Con due vittorie in trasferta e un pareggio in casa possiamo comunque essere soddisfatti pur criticando il gioco che ancora latita. Non dimentichiamoci che è un neofita da CT nonostante i 68 anni”. Buffon leader: “Bravissimo e decisivo nella parata di ieri, esemplare nel difendere Montolivo dai ‘webeti’. Criticarlo si può, ma da qui a insultarlo mi sembra veramente eccessivo”.

I laziali impegnati nelle Nazionali: “La Lazio deve essere molto soddisfatta delle sue capacità di mandare nelle rispettive compagini giocatori che hanno fatto così bene. In particolare Immobile oggi occupa la nostra prima pagina. È stato mattatore ieri, ma più in generale il suo inizio di campionato è stato strepitoso. Dunque pur continuando a criticare Lotito e non modificando la propria posizione, bisogna essere onesti nel dire che l’acquisto di questo attaccante è stato un grande colpo. Non abbiamo la presunzione di avere tutte le verità in tasca”. Lazio outsider: I biancocelesti si candidano a un campionato da protagonista. Alla luce dei risultati inanellati da Simone Inzaghi ci sono i presupposti per seguire questa squadra con attenzione”. Klose al Napoli: “Non penso che sia come sostituirlo come titolare. Gabbiadini ora ha la grande occasione ma per integrare la rosa dati i tanti impegni può essere una soluzione intelligente. È importante però dare una possibilità a Gabbiadini”.

Liverani: “Italia? Sbagliato fare paragoni col passato. Immobile giocatore di qualità e quantità”

Fabio Liverani è intervenuto ai microfoni di Radio Incontro Olympia. Apertura su : “Partita difficile contro una squadra scorbutica come la Macedonia, formazione abile in contropiede. Noi facevamo fatica con le ali, lasciando spesso Verratti da solo. Una condizione di difficoltà”. Verratti il dopo Pirlo: “A differenza di quelli che abbiamo ha anche esperienza internazionale. La problematica principale è proprio la mancanza di grandi partite e l’impatto con gli arbitraggi europei. Ha qualità superiori agli altri ed è abituato alla Champions. Nel ricambio generazionale poi bisogna avere pazienza. Con lui, come con Bernardeschi e Bonaventura”. Tardelli e le critiche alla nuova Italia: “È normale dopo la generazione dei Vieri, Totti, Montella, Inzaghi, Del Piero e via dicendo avere dei dubbi. Posso però dire che Belotti possiamo farlo crescere, Immobile fa bene. Guardare indietro ci conviene? Bisogna lavorare con quello che abbiamo. Se ci confrontiamo con le altre nazionali siamo indietro ma è necessario dare tempo e fiducia all’allenatore e a questo gruppo. Puntare sul gruppo più che sui singoli”.

Ventura: “Lui sta facendo degli esperimenti. Deve ancora conoscere i giocatori e formare quei 28-30 profili che si trascinerà fino al Mondiale. La formazione va fatta nei due anni e lui è solo all’inizio”. La qualificazione: “È molto pericolosa. Passerà secondo me la Spagna e noi andremo a fare un playoff secondo me non facilissimo. Poi naturalmente spero che le Furie Rosse toppino, ma non credo. Il loro ricambio è figlio delle seconde squadre, delle strutture d’avanguardia, in cui formi i futuri giocatori. Da noi invece c’è un abisso tra Primavera e Prima Squadra. Da noi si gioca ancora da bambini”. Candreva: “Ieri ha fatto una partita eccezionale di qualità e corsa. Per quello che c’è oggi è imprescindibile”. Pandev: “Meno ficcante ma ha sempre grandissima qualità. Ora conosce i suoi limiti e fa giocare benissimo tutti gli altri”. Cambiare il portiere: “Buffon spreca un jolly l’anno. È una giocatore importante con Donnarumma e Perin profili importanti per il futuro. Siamo coperti da ottime mani e ottimi ragazzi”. Immobile: Giocatore forte. Ha bisogno di giocare e più gioca e meno si stanca. Attacca la profondità 100 volte a partita. Offre grande qualità e quantità alle sue prestazioni”. L’11 della Lazio: “Tolta la Juventus, il Napoli come gioco e la Roma come rosa, le altre nei titolari non hanno grandissime differenze. Può darsi manchi qualcosa in panchina ma anche il Milan ad esempio sta cosi. Entrano Locatelli e Poli non due fenomeni”. Klose nel mirino del Napoli: “Secondo me sarebbe il profilo adatto. È intelligente, un campione in grado di capire subito Sarri. Potrà dare una grossa mano”. Terzino: “Bisogna capire la posizione della Lazio a gennaio. In base a quello si possono fare interventi di quantità o qualità”.

Veron: “La Lazio non è da metà classifica. Sento sempre queste polemiche ma intanto…”

Non sarà ancora entusiasmante sul piano del gioco ma al momento è assai concreta la Lazio di Inzaghi. Tredici punti in sette giornate, sono una buonissima partenza e stanno regalando alla Lazio il terzo posto in classifica (seppur condiviso con altre squadre). La Lazio è una buonissima squadra e se qualche meccanismo comincia ad ingranare e la sfortuna (vedi Biglia, Lukaku, Bastos etc.) non cercherà di accanirsi ulteriormente può togliersi molte soddisfazioni in questa stagione. Ne è convinto anche un grande ex come Juan Sebastian Veron (non uno qualsiasi), arrivato in Italia per disputare la Partita della Pace mercoledì prossimo all’Olimpico. L’attuale presidente dell’Estudiantes ha parlato del momento di forma della sua ex squadra ai microfoni di Gianlucadimarzio.com: “Simone Inzaghi sta facendo abbastanza bene, se tu senti i tifosi loro ti dicono che la squadra è stata costruita per stare a metà classifica. Senti sempre queste polemiche sulla società che la gestisce alla sua maniera. Ma intanto sta avendo dei risultati importanti“.

Vice Immobile, la Lazio guarda in casa del Palermo

Ci sarebbe anche la Lazio sul centravanti del Palermo Ilija Nestorovski. A riportarlo ‘Calciomercato.it’, secondo cui i biancocelesti, alla ricerca di un vice Immobile affidabile, viste le scarse prestazioni di Djordjevic, starebbero seguendo con molto interesse il numero nove macedone. Il quale sta facendo vedere delle ottime sia in Serie A (sono sue infatti tre delle quattro reti finora messe a segno dai rosanero, che grazie ad esse hanno accumulato 5 punti in campionato) che in campo internazionale, dove ha timbrato due volte il cartellino con la sua Nazionale, nei match di qualificazione ai Mondiali 2018 contro Israele e Italia.

Ma non solo: Nestorovski ha impressionato per la capacità di muoversi su tutto il fronte offensivo, per lo spirito di sacrificio e per l’abilità nel creare spazi per gli inserimenti dei suoi compagni. Qualità che non hanno lasciato indifferenti le big del massimo campionato nostrano. Difficile però che Zamparini possa privarsene già a gennaio, con il Palermo impegnato in una difficile lotta per la salvezza, ma a giugno lo scenario potrebbe cambiare. Per questo la Lazio, al pari di Napoli Fiorentina ha già iniziato a seguirlo con interesse, pronta a sferrare l’attacco per portarlo alla propria corte.

Lotito si gode la Salernitana e Luiz Felipe: “È da serie A”

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Claudio Lotito è raggiante dopo la vittoria della sua Salernitana nel derby con il Benevento, che mette fine ad un periodo piuttosto amaro per la formazione campana. “Ho preferito venire a Salerno piuttosto che seguire la Nazionale, ho scelto con il cuore e sono stato ripagato”, le parole, riportate da ‘tuttosalernitana.com’, del co-patron, un po’ deluso tuttavia per la risposta data dal pubblico: “L’unico neo è stato non vedere lo stadio pieno. È un peccato, perché oggi c’è stato uno spettacolo, proprio come mi aspettavo. La Salernitana doveva fare la vittima sacrificale, ma ha dimostrato di potersela giocare con tutti”.

A decidere l’incontro una rete di Luiz Felipe Marchi, 19enne difensore brasiliano giunto in prestito dalla Lazio nel finale del mercato: “Penso che come giocatore abbia un potenziale da Serie A. La Lazio lo ha preso proprio in quest’ottica e sono sicuro che a Salerno potrà crescere molto”.

Vice Candreva: Lazio su Cafú, ma non per gennaio…

La Lazio si trova ancora senza un vero sostituto di Candreva. Luis Alberto infatti al momento è ancora un oggetto misterioso, mentre meglio si è comportato Felipe Anderson, che però è pur sempre un esterno adattato. Per questo la società continua a monitorare il mercato alla ricerca di un nome che possa colmare definitivamente il vuoto lasciato dall’ex numero 87: in tal senso, gli occhi del duo Lotito-Tare sarebbero finiti sul Brasile e, in particolare, su Jonathan Renato Barbosa, conosciuto semplicemente come Cafù.

Un profilo che a Formello seguono già da quest’estate, anche l’interesse da parte del club biancoceleste è trapelato soltanto un mese fa, confermato dal suo agente. Classe ’91 è il gioiello più prezioso del Ludogorets, club con cui sta facendo grandi cose in Champions, decisivo sia nei preliminari che (con un gol) all’esordio nei gironi contro il Basilea. Il suo possibile sbarco nella Capitale non avverrà però a gennaio, un po’ perché la Lazio non ha caselle disponibili per extra comunitari, un po’ perché il Ludogorets vorrebbe trattenerlo almeno sino al termine della stagione Tare comunque continua a seguirlo e lavora per vestirlo di biancoceleste a giugno.

Cerci riapre alla Lazio per gennaio: “Sarebbe bello ritrovare Immobile. Il mio passato alla Roma? Non sarebbe un problema. Anche Candreva…”

Viste le comprensibili difficoltà nel far firmare il rinnovo del contratto a Keita, la Lazio cerca di non farsi trovare impreparata ancora una volta e ha ripreso la ricerca di eventuali sostituti. Tra i candidati rispunta il nome di Alessio Cerci. L’ex Milan è stato a lungo cercato dalla Lazio in estate ma per motivi fisici l’affare non si è concretizzato. Gli stessi motivi fisici che sono stati la causa anche del mancato superamento delle visite mediche con il Bologna e, di conseguenza, il mancato trasferimento al tema di Donadoni. Ora il suo nome torna nuovamente in orbita Lazio ed è lo stesso giocatore romani ad aprire nuovamente le porte ad un trasferimento in maglia biancoceleste. Tornare a casa, mettersi alle spalle le due stagioni difficili e recuperare il tempo perso è sempre stato il suo sogno di Alessio Cerci, sopratutto ora che l’infortunio al ginocchio è ormai solo un ricordo. Ecco uno stralcio delle sue parole rilasciate al Corriere dello Sport:

Cerci sente odor di “rinascita”: “E’ una rinascita, sono pronto. Nel giro di un mese, un mese e mezzo, sarò pronto per giocare. A gennaio voglio trovare una squadra che mi faccia sentire importante, la stima voglio sentirla in campo. Non cerco una soluzione a caso, sono convinto di poter fare bene, per riuscirci devo avere tutti dalla mia parte. Dove vorrei giocare? E’ normale, preferirei tornare in Italia, è il Paese che mi ha cresciuto calcisticamente, se troverò una soluzione rientrerò volentieri. Ma non escludo altre opzioni, non sarebbe un problema giocare all’estero. Chiedo fiducia, sceglierò chi me la concederà”.

I problemi fisici lo hanno frenato anche nell’Atletico e nel Milan: “Mi sono portato dietro questo problema per un anno e mezzo. A Milano c’erano obiettivi da raggiungere e non sono un tipo che molla. Con il senno di poi mi sarei fermato, giocare e rigiocare mi ha creato solo problemi. Le prestazioni ne hanno risentito e il ginocchio è peggiorato. A Madrid nei primi quattro mesi non ho mai giocato da titolare tranne che una volta in Coppa del Re. Questo mi ha fatto pensare, mi ha spinto a cambiare subito. Lo capisco, nei grandi club arrivi e non puoi avere la presunzione di giocare subito, sapevo che davanti avrei avuto grandi campioni, ma pensavo di meritare qualche possibilità in più. Simeone mi ha sempre rispettato, faceva scendere in campo chi pensava fosse più adatto”.

Lazio e Bologna due possibili soluzioni anche per gennaio: “C’era l’interesse della Lazio, non erano convinti per via del ginocchio destro, vediamo cosa succederà nei prossimi mesi. Il Bologna ha calcolato i miei tempi di recupero, erano un po’ più lunghi, hanno preferito aspettare. Mi hanno dato una mezza parola per gennaio. Si vedrà anche in questo caso. Non sarebbe un problema giocare nella Lazio. Nella Roma ci sono cresciuto, ho bei ricordi, ma il calcio porta a fare delle scelte che diano l’opportunità di giocare. Candreva inizialmente ha avuto problemi, poi ha conquistato tutti i laziali. Il suo esempio è lampante. Immobile? Ci sentiamo spesso attraverso i messaggi, siamo rimasti in ottimi rapporti. Dopo aver vissuto quell’annata importante a Torino abbiamo condiviso la speranza di ritrovarci per rifare qualcosa di bello“.

TEMPI BELLI – SOS Tata

Immobile, fortissimamente Immobile: anzi, siccome Immobile si potrebbe dire, se non ci fosse un “ei fu” alle spalle che probabilmente calza male col super momento del bomber laziale. Sette gol in dieci partite ufficiali, in una valle di lacrime e lamentele, fa quasi specie vedere come la Lazio possa fare affidamento su un “crack” come quello che ha letteralmente salvato il deretano del suo mentore, Ventura, resuscitando in Macedonia una squadra arrivata alla frutta.

L’Italia c’è, la Lazio si spera ci sarà. sempre nel segno di Ciruzzo, ovviamente. Considerando le notizie arrivate dal Senegal, anche Keita sembra vivere un momento niente male, e allora c’è da credere che domenica contro il Bologna si possa arrivare concentrati e al massimo delle rispettive motivazioni. Certo per qualcuno non ci voleva proprio, tra il caso Zarate e l’infortunio di Lukaku, si prospettava un weekend niente male per chi si diverte a gettare sulla Lazio sempre un’ombra macabra.

L’ideona in realtà era già arrivata, prima dei gol di Immobile: tornare a parlare di un possibile reintegro di Gonzalez, il “Tata” uruguaiano che pur restando una colonna della sua Nazionale è finito progressivamente ai margini con i biancocelesti. Scelte tattiche, tecniche o altre stranezze? Di sicuro il “Tata” era perfetto per venire in soccorso di chi poteva sciorinare articoli su quanto costano gli “esuberi” di una rosa che è sempre troppo corta in un periodo dell’anno, e che invece diventa “extralarge” ogni volta che salta una cessione.

SOS Tata” hanno gridato Soloni di ogni risma annoiati dalla sosta di campionato, del buon Alvaro non si parlava così neanche quando segnò quel gol alla Juventus che spianò la strada verso il 26 maggio. E invece i soccorsi si sono inceppati: prima Keita e poi Ciruzzo hanno fatto parlare di nuovo di Lazio nel mondo per l’unica cosa che davvero conta, il campo. E domani a Roma toccherà di nuovo parlare di gol: i lacrimatoi restano in funzione, anche se Milik e Montolivo hanno fatto saltare pure il mantra “solo i giocatori della Lazio si fanno male in Nazionale“.

Non c’è più religione, Tata pensaci tu.

Fabio Belli

Belgio, l’ex ct Meeus: “Lukaku alla Lazio può migliorare molto e diventare un giocatore importante”

In questi primi mesi biancocelesti Jordan Lukaku sta ricevendo non pochi complimenti. Tuttavia c’è ancora chi l’utilizzo della “carota” preferisce ancora il “bastone”: stimo parlando dell’ex Ct del Belgio nel biennio 1989/1990 Walter Meeus,  che ha cosi parlato del terzino biancoceleste: “Credo che ancora non ha la giusta mentalità per confrontarsi con palcoscenici importanti, stiamo parlando di un calciatore molto giovane e la sua esperienza alla Lazio lo migliorerà molto e diventerà un giocatore importante per i colori biancocelesti”.

POLISPORTIVA – Arriva la prima vittoria della Lazio Calcio a 5 Femminile

Contro l’Arcadia Bisceglie arriva finalmente il primo successo in campionato delle biancocelesti. Vittoria netta che senza disattenzioni difensive sarebbe potuta essere anche più larga. Con la vittoria di oggi le biancocelesti salgono a quota 4.

Dopo appena 11” Di Turi intercetta una linea di passaggio e realizza il gol dell’1-0. Il Bisceglie trova il pari con La Rossa prima della rete di Rebe, all’esordio con la Lazio, che riporta avanti le  ragazze biancocelesti. Al decimo nuovo pareggio sempre di La Rossa. Le padrone di casa però controllano la gara e allungano con Guercio e Duco. Un’altra sbavatura difensiva permette all’Arcadia di accorciare le distanze ma, a 2’30” dall’intervallo, Benvenuto infila il gol del 5-3. Ripresa tutta biancoceleste. Al 5′ è ancora capitan Benvenuto a trovare il gol. Vantaggio che si dilata ulteriormente con la prima rete in Serie A Elite per Alessia Grieco. La Lazio a quel punto amministra, subisce la rete del 7-4 ancora di La Rossa, infine realizza l’ottava rete con Argento. A pochi istanti dalla chiusura dell’incontro la rete di Benete serve al Bisceglie per rendere meno amaro il passivo.

IL TABELLINO

LAZIO: Vecchione, Sanchez, Benvenuto, Agnello, Guercio, Argento, Duco, Grieco, Rebe, Amici, Di Turi, Tirelli. All. Chilelli

ARCADIA BISCEGLIE: Tempesta, Monaco, Diana Alves, De Bari, Begona, La Rossa, Soldano, Scommegna, Gariuolo, Benete, Porcelli, Mastrototaro. All. Ventura

RETI: 0’11” pt Di Turi (L), 5’20” La Rossa (B), 8’21” Rebe (L), 10’22” La Rossa (B), 13’02” Guercio (L), 13’33” Duco (L), 13’50” Diana Alves (B), 17’30” Benvenuto (L)

AMMONITI: La Rossa (B), Benete (B), Rebe (L)
ARBITRI: Salicchi (Terni), Bianchi (Perugia)
CRONO: Pompeo Ghiretti (Ciampino).

MACEDONIA ITALIA – Cuore Immobile che salva gli Azzurri da una clamorosa sconfitta

Il 3-2 di Skopje è un risultato di importanza incalcolabile nella rincorsa al Mondiale di Russia 2018. La Macedonia occupa la posizione numero 142 del ranking Fifa, dietro al Lussemburgo. E anche se forse meriterebbe di stare un po’ più avanti, gli azzurri soffrono oltre ogni limite. Ci pensano Belotti e Immobile. E siamo in vetta al girone con la Spagna, anche se la Roja è prima per differenza reti.  In avvio di gara, sono i padroni di casa a rendersi più pericolosi: Buffon deve chiudere subito in uscita bassa su Pandev, per poi essere aiutato dalla traversa al 18′, sul destro improvviso di Nestorovski. Primo brivido vero.  Sui calci da fermo l’Italia è sempre pericolosa. Nasce così il gol: Belotti irrompe su un corner, apre il destro al volo e gela Bogatinov.

Nella ripresa Nestorovski pareggia: l’errore è di Verratti, che regala palla sulla mediana, ma è tutta la squadra ad andare “in bambola”. La riprova arriva 142 secondi più tardi: stavolta sbaglia un deludente Bernardeschi (poi sostituito da Parolo) e regala il 2-1 a Hasani. Blackout totale: Buffon ci tiene in vita con un miracolo in tuffo su Mojsov, l’Italia è in sbandata tutt’altro che controllata. Dentro Sansone al posto di Bonaventura, l’ultima carta di Ventura sarà Eder per Belotti. ando sembra notte fonda, ecco che appare Immobile, col suo ciuffo biondo che ci ridà speranza. Scocca la mezz’ora della ripresa e Ciro si fa trovare pronto, in mezzo all’area, a piazzare la zampata del 2-2 sull’ennesimo suggerimento di Candreva. Da lì, inizia un finale convulso, coi macedoni stanchi e improvvisamente timorosi di perdere, dopo aver sognato il colpaccio. E perdono, alla fine. Cadrebbero già sul colpo di testa di Parolo, annullato per fuorigioco inesistente, invece il colpo del k.o. è ancora firmato da Immobile, sempre su assist di Candreva. Fonte: Gazzetta.it