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Lo Monaco: “Bielsa occasione persa. Non reputava la Lazio pronta…”

L’ad del Catania Pietro Lo Monaco ai microfoni di Radio Incontro Olympia ha parlato della Lazio ed è tornato sulla vicenda Bielsa.

Lo Monaco ha elogiato i supporters biancocelesti: “Il tifoso laziale è come quelli del Catania. Non sono semplici tifosi, ‘sentono’ la loro squadra. I biancocelesti sono passionali, un patrimonio importante che non dovrebbe mai essere disperso. La Lazio dovrebbe ritagliarsi uno spazio fisso nelle competizioni europee e chi la gestisce dovrebbe tener conto di questo. Non è una tiratina d’orecchio ma certe volte ci si puntualizza su principi che magari non hanno basi a discapito dell’amore della propria gente. Lo spettacolo è per i tifosi e noi addetti ai lavori dovremmo avere un atteggiamento di solidarietà con loro per poter sviluppare questo sentimento. Le partite con lo stadio vuoto, pur contando che le TV mantengono il movimento, sono tristi”. La Lazio di oggi: “Adesso può essere competitiva alla luce del livellamento del campionato italiano. Siccome i posti utili per l’Europa ci sono, i capitolini hanno l’obbligo di puntarci”.

Da Bielsa a Inzaghi: “La scelta di un tecnico giovane ci sta, ma non ci sta come rimedio. Debbo dire che Simone sta dimostrando di avere delle buone capacità ma evidentemente per Bielsa la Lazio non era pronta. Personaggio di statura internazionale, allenatore tra i più bravi al mondo, ma un uomo particolare. Ci sta che per un niente chiuda i rapporti, arrivederci e grazie”. Il sogno Bielsa durato diverse settimane: “Conosco Marcelo e un pochino anche Lotito. Magari gli sono state promesse delle cose che poi il tempo non ha permesso che si concretizzassero subito e quindi ha permesso a Bielsa di rompere un rapporto e alla Lazio di gridare allo scandalo. Ma lui è così. Se prometti una cosa e non mantieni soprassiede a qualsiasi tipo di discorso. Lui si basa sulla progettualità.

Secondo me era proprio il profilo giusto per questa piazza, per far riavvicinare la gente e creare un piano tecnico di livello. Al Cile ha fatto fuori mostri sacri. Non guarda la carta d’identità, il nome. Guarda solo il campo. È più un’occasione persa dalla Lazio che da Bielsa”. Il ds Igli Tare: “Non mi permetto di dare giudizi su un direttore sportivo giovane. Lui lavora con il budget che gli mette a disposizione la società e sta alla sua capacità industriarsi in giro per il mondo per trovare talenti. Troppo facile lavorare col portafogli in mano sul prodotto scontato. Dove manca probabilmente è in questo, lo scovare giocatori buoni nel panorama calcistico mondiale”.

Fabrizio Piepoli

De Vrij & co. al centro delle polemiche in Olanda: ecco perché

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I giocatori dell’Olanda sono in queste ore al centro delle polemiche in patria. Il motivo? Dopo la gara di due giorni fa persa contro la Francia per 1-0, alcuni giocatori arancioni sono stati sorpresi in un disco-pub di Amsterdam. Al personale dello Shooters non deve essere parsa vera questa clientela di prestigio, tanto che subito è iniziato il solito sito dei selfie. Quale miglior pubblicità per il proprio locale, avranno pensato i gestori, che invece hanno scatenato la polemica da parte dei media olandesi per il comportamento di Stefan de Vrij, Bas Dost e Jeroen Zoet, beccati a festeggiare tranquillamente come se la partita persa fosse un’amichevole in famiglia e non una sfida di qualificazione a Russia 2018. “Dopo la sconfitta avevano ancora voglia di un bicchierino“, il commento, tra l’ironico e il severo, della stampa. Che chissà se riuscirà a perdonare e a dimenticare presto questa ‘scappatella’.

Crespo: “Mi spiace aver vinto poco con la Lazio. In futuro mi piacerebbe allenarla”

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Ci sarà anche lui questa sera per la partita ‘Uniti per la pace’ voluta dal suo connazionale papa Francesco. Intercettato al suo arrivo nella Capitale dai microfoni dei giornalisti presenti, l’ex bomber laziale Hernan Crespo ha rivelato le sue emozioni alla vigilia dell’evento: “Che effetto mi farà tornare all’Olimpico? Ve lo dico domani! (ride, ndr). Vengo spesso a Roma, perché mia moglie è romana. Rivedrò Veron, Maradona e tanti altri. Certo, correremo un po’ meno rispetto agli anni scorsi, ma conta solo divertirci e contribuire a qualcosa di grande”.

Immancabile qualche parola sulla Lazio: “Biglia? Lo conosco da tanto tempo e non sono sorpreso da quello che sta facendo. Purtroppo il suo problema è complicato, un infortunio fastidioso in cui dovrà evitare di ricadere. Nonostante le difficoltà ambientali, la squadra sta facendo bene con Inzaghi. Il materiale c’è, quindi dobbiamo solo aspettare”. Uno sguardo poi al passato, a quei grandi campioni che, smessi gli scarpini, hanno intrapreso la carriera da allenatori, proprio come lui: “La nostra generazione è diversa da questa. Noi già da piccoli mangiavano pane e pallone, ci divertivamo a giocare a calcio per tutto il giorno e ci fermavamo solo per studiare. Oggi invece i ragazzi hanno più distrazioni, che tendono a diminuire la qualità dei singoli giocatori. Con la Lazio ho vinto poco? Probabilmente sì e di questo mi rammarico molto, anche se è difficile vincere a Roma. Quella Lazio poi è durata poco per le difficoltà avute dalla famiglia Cragnotti. Io sono arrivato quasi alla fine di quel percorso e forse sarebbe stato tutto diverso se Dalmat non avesse messo la palla sotto l’incrocio (in Lazio-Inter del 2001, giocata sul neutro di Bari ndr), ma non lo sapremo mai. I problemi furono però nei primi mesi, perché con Eriksson perdemmo tanti punti, forse anche perché la squadra era un po’ appagata per lo scudetto dell’anno prima”. Da un bomber di ieri a quelli di oggi: “Dopo che me ne sono andato alla Lazio è però arrivato Klose, che ha dato tanto ai biancocelesti, e ora c’è Immobile che è forte. Paragoni però non ne voglio fare, perché, a parte che ognuno ha la propria storia, ma poi sono nato in un paese in cui se eri mancino si pensava subito a Maradona“. Infine, sul proprio futuro: “Sto valutando delle opportunità all’estero, ma più in là sarebbe bello sedere sulla panchina della Lazio, è uno dei miei obiettivi personali. Fare l’allenatore in Serie A è il massimo“.

Keita, ecco quando ci sarà l’incontro con la società per il rinnovo

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Oltre ad Immobile, lì davanti, anche Keita sta vivendo un momento davvero magico. Dal Senegal, con cui ha disputato un’ottima sosta per le Nazionali, segnando addirittura un gol, alla Lazio, che sta letteralmente trascinando in questo inizio di stagione. Sarebbe tutto perfetto, se non fosse per un dettaglio: il Balde giovane ha il contratto in scadenza nel 2018. E proprio questo potrebbe causare ulteriori frizioni con la società, dopo quelle andate in scena quest’estate. Sì perché Lotito e Tare vogliono assolutamente tenersi stretto il loro gioiello, ma per riuscirci dovranno compiere uno sforzo non da poco: ovvero, non solo aumentargli lo stipendio dagli attuali 700.000 euro a circa 2 milioni per i prossimi 5 anni, ma anche inserire nell’accordo una clausola rescissoria. Ed è proprio su quest’ultimo punto che il giocatore batte più forte, in quanto non vuole rischiare di rimanere nel club senza avere la sicurezza e la possibilità di potersene andare in caso le cose comincino a mettersi male. Comunque, l’incontro per mettere tutto nero su bianco dovrebbe avere luogo tra il 15 e il 30 novembre: si cercherà l’intesa e, in caso contrario, la cessione sarà inevitabile.

Non è un mistero infatti che il senegalese consideri la Lazio non un punto di arrivo, piuttosto una vetrina per farsi conoscere da quei top club europei in cui ha sempre sognato di approdare. Difficile possa farlo già a gennaio, perché Lotito per privarsene chiede non meno di 30 milioni di euro (l’ammontare della clausola rescissoria, appunto), cifra improponibile a campionato in corso e per un giocatore indisponibile per i due mesi di gennaio e febbraio, perché impegnato nella Coppa d’Africa. Chissà se a giugno il suo prezzo sarà ancora lo stesso: per il momento il primo pensiero è quello di farlo rinnovare, poi ci si penserà. A tempo debito.

INFERMERIA – Sorpresa Biglia: il capitano già corre. Ora il rientro è più vicino…

Come volevasi dimostrare i tempi di recupero di Biglia non erano così lunghi come qualcuno ha voluto far credere…”almeno 40-50 giorni se non di più“…”ormai lo rivediamo nel 2017“…queste sono solo alcune delle frasi allarmanti che giravano nell’etere biancoceleste. E invece, ancora una volta, il “pessimismo” (per non aggiungere altro) è stato nuovamente smentito. La buona novella è questa: Biglia ha cominciato a correre. Accelera i tempi il capitano biancoceleste, il suo recupero precede a vele spiegate. Secondo la Gazzetta dello Sport, infatti Biglia starebbe facendo riabilitazione in Argentina, correndo insieme a Lavezzi (anche lui alle prese con un infortunio) a Buenos Aires. Per il centrocampo della Lazio il suo anticipato rientro potrebbe essere una notizia fantastica. Ovviamente il centrocampista della Lazio andrà avanti con cautela, non forzerà i tempi di recupero dopo quello che è successo non molto tempo fa. Non resta che aspettare il suo ritorno in Italia e a Formello.

 

“Felipe Anderson è un grande giocatore”, parola di Ronaldinho

“Felipe è un grande giocatore” parola di Ronaldinho. Il vincitore del pallone d’oro e due volte del Fifa World Player, ha espresso parole di encomio nei confronti del numero 10 biancoceleste: “Ha vinto le Olimpiadi e ora tutto il Brasile si aspetta grandi cose da lui. Nesta? Sicuramente è stato un campione. Affrontarlo da avversario è stato davvero complicato, molto meglio averlo avuto come compagno”.

Una bellissima sorpresa al campo della S.S. Lazio Calcio Femminile

Ieri, nella consueta seduta di allenamento in vista dell’imminente stagione, una gradita sopresa è arrivata al campo: è Mercedesz Henger – figlia di Eva – che ha indossato la casacca con l’aquila biancoceleste della S.S. Lazio. E bisogna dire che le sta una meraviglia. Come riporta lalazioalfemminile.blogspot.it era presente anche il presidente della nostra Polisportiva Antonio Buccioni. Si serrano i ranghi, la stagione è alle porte, uniti per vincere come recitava un antico striscione della Curva Nord esposto nel lontano 1979. Ma attuale più che mai.

Volete allenare una squadra inglese? Ecco come fare!

Volete misurarvi alla guida di un vero storico club inglese? Ecco la grande occasione! Lo York City, società di quinta divisione inglese fondata nella città di York nel lontano 1922, è all’affannosa ricerca di un allenatore e per trovarlo i dirigenti inglesi hanno pensato bene di cercarlo online. Questo il comunicato apparso sul sito del club: Lo York City Football Club cerca candidature per la posizione di primo Team Manager. Chi fosse interessato e fosse in possesso dei requisiti e qualifiche richieste per gestire un club di calcio professionistico, mandi il proprio curriculum vitae.

Marchetti chiarisce: “Io alla Juve? Ora vi spiego tutto…”

Federico Marchetti nelle ultime ore è stato messo al centro di un’operazione di mercato che lo vorrebbe alla Juventus, in cambio di Neto alla Lazio. Ma il portiere della Lazio ha deciso di chierire e spiegare questi rumors di mercato, tramite i microfoni di Premium Sport:

Non so da dove vengano queste voci. Anzi mi fanno ridere. Ho sposato la Lazio e voglio rimanerci a vita. Il resto sono tutte chiacchiere. Strakosha? E’ giovane ed è molto bravo, gli ho consigliato di rimanere tranquillo e fare ciò che sa fa  fare” Poi sulla stagione in corso: “Stiamo facendo bene e puntiamo a ritornare in Europa. Speriamo che ci possano aiutare Keita e Felipe, che sono un lusso per la Lazio, senza dimenticare Immobile che si è inserito alla grande“. Poi sul modulo: “Difesa a 3 o a 4 poco cambia. Ciò che conta è l’atteggiamento e la voglia che si mette in campo“. Chiusura su Maradona: “Mi ha messo i brividi, speriamo possa aiutarci a far tornare i tifosi allo stadio“.

QUI BOLOGNA – Le ultime dall’allenamento odierno

Il Bologna continua la sua preparazione in vista del match di domenica contro la Lazio. Assente sicuro l’attaccante Mattia Destro che dovrà stare ai box per alemeno due settimane. Oggi a Casteldebole, Donadoni ha potuto riabbracciae Mbaye e Taider, rientrati dalle rispettive Nazionali.

Allenamento prettamente atletico e tecnico. Domani prevista altra sessione di allenamento. Mirante, nel frattempo, ha ripreso la preparazione in palestra.

 

Fiore elogia la Lazio: “Prendere Immobile è stata un’intuizione fantastica”

E’ Immobile mania in casa Lazio e in casa Italia. La doppietta contro la Macedonia e la buona prova contro la Spagna, hanno portato alla ribalta il bomber biancoceleste. Anche l’ex Stefano Fiore è rimasto incantato dall’attaccante campano, ed elogia la Lazio per aver completato questo acquisto. A TMW si è così espresso:

“Bravissima la Lazio ad anticipare tutto e a prendere Immobile. Nonostante venisse da stagioni deludenti, Ciro sta dimostrando tutto il suo valore. Se continua così, la Lazio potrà davvero puntare ad un posto in Europa”.

Giordano: “Allenare la Lazio con Maradona? Magari”. Poi su Neto – Marchetti…

Gli elogi di Diego Armando Maradona sono stati accolti con grande entusiasmo da Bruno Giordano. I due hanno giocato insieme al Napoli ed ora si sono ritrovati sul campo di Formello ad allenarsi insieme. Intervenuto a Radiosei, l’ex attaccante della Lazio ha così risposto alle lusinghe di Diego:

Sono con Diego, ora ho preso una pausa e tra poco lo ritrovo. Stavo facendo il programma degli allenamenti con Diego per la nostra avventura sulla panchina della Lazio. Scherzi a parte le sue parole mi hanno fatto piacere, è la dimostrazione di che tipo di persona sia. Qualche anno fa c’era stata l’opportunità di lavorare insieme negli Emirati, poi non è andata. Lavorare con Diego sarebbe straordinario, so come lavora, l’ho visto all’opera a Dubai, è un tecnico che deve essere stimolato da piazze importanti, stiamo parlando di una persona che il calcio lo conosce bene. Lui ama sfidare, ha bisogno di stare sempre nella polemica, gli servirebbe una piazza con pressioni. Una piazza per esempio come Napoli, ma anche qui alla Lazio. Ha cantato il nostro inno, Diego è innamorato delle cose romane, gli piace l’inno, mi chiede sempre di parlargli romano“.

Infine sull’ipotetico scambio Neto – Marchetti: “Sono favorevole, soprattutto per questioni di età. Neto è giovane e ha dimostrato il suo valore alla Fiorentina. Con lui tra i pali, la Lazio sarebbe coperta per moltissimo tempo“.

Maradona, altri elogi alla Lazio: “Ringrazio la gente laziale. Biglia? Gran giocatore”

Un nuovo amore sembra essere sbocciato in casa Lazio. Diego Armando Maradona, che si è allenato a Formello in questi giorni in virtù della Partita della Pace di domani sera, ha voluto ringraziare, ancora, la Lazio e i suoi tifosi. Queste le sue parole a Radiosei:

Sono grato alla gente della Lazio che mi ha accolto a Formello, ho trovato persone pronte a darci una mano, abbiamo fatto un bell’allenamento con un portierone tra i pali. Io e Bruno Giordano allenatori della Lazio? L’ho detto perchè Bruno è un mio amico e lavora come piace a me. Ma la Lazio ha un allenatore importante, saremmo dei traditori. La Lazio però sarebbe una bella piazza per me, perchè no, io sono disposto a lavorare dappertutto, la gente crede che non sono uno che lavora, ma non è così. Adesso ho fatto una battuta su Bruno, ma dobbiamo rispettare Simone Inzaghi. Cosa mi ricordo della Lazio? Giordano aveva un passo ed una mentalità molto sudamericana, giocare con lui è stato un piacere enorme, quando possiamo vederci ci vediamo, altrimenti ci telefoniamo. Sono più laziale o romanista? Non faccio arrabbiare Totti, io ho solo la maglietta del Napoli. Nella Lazio c’è Lucas Biglia, molto bravo, ora è infortunato, tornerà presto. Un abbraccio atutti i tifosi della Lazio“.

Il comunicato della Lazio sulle condizioni di Lukaku, Basta e Marchetti

L’infermeria della Lazio è tornata ad essere piena. Ai soliti Biglia e Marchetti, si sono aggiunti con il tempo Basta e Lukaku. La società biancoceleste, tramite il seguente comunicato, ha emesso il seguente bollettino circa le condizioni dei calciatori:

Lo staff medico della S.S. Lazio comunica il seguente aggiornamento sulle condizioni dell’atleta Jordan Lukaku: postumi non stabilizzati di recente trauma distorsivo della caviglia destra. Dagli esami strumentali effettuati sono state escluse fratture o lesioni legamentose importanti. Il giocatore verrà monitorato quotidianamente e la prognosi potrà essere meglio definita nei prossimi giorni in relazione all’evoluzione clinica. E’ stato già iniziato il trattamento terapeutico e riabilitativo.

Bastos e Lucas Biglia continuano quotidianamente il trattamento terapeutico e riabilitativo secondo quanto prestabilito. L’evoluzione del quadro clinico viene valutata e monitorata quotidianamente anche con esami strumentali a cadenza settimanale al fine di verificare l’andamento riparativo delle lesioni.

Basta e Marchetti hanno ultimato il loro programma riabilitativo e di recupero ed in settimana riprenderanno gli allenamenti con il gruppo“.

UNDER 21 – L’Italia e Cataldi volano all’Europeo

KAUNAS – Un punto serviva e un punto è arrivato. A Kaunas, l’Italia Under 21 ha pareggiato per 0-0 con i padroni di casa della Lituania. In virtù di questo punro, gli azzurrini si sono qualificati per gli Europei vincendo il girone con 24 punti. Alle sue spalle la Serbia, a quota 23, che sarà costretta a disputare il playoff.

Per il laziale Cataldi 90 minuti da titolare. Soddisfatto Gigi Di Biagio. Partita sempre in mano dell’Italia, capace di creare almeno 7 palle gol, ma incapace di concretizzarle. Ora inizia un nuovo percorso che dovrà invertire la rotta degli sfortunati europei degli anni passati. L’Italia c’è!

FORMELLO – La seduta pomeridiana: abbraccio tra Peruzzi e il rientrante Keita

Biancocelesti in campo sotto il diluvio nel pomeriggio a Formello. Si rivedono sul terreno di gioco i primi nazionali rientranti dagli impegni sostenuti con le rispettive squadre, anche se Inzaghi soltanto giovedì riavrà a disposizione tutti i nazionali. Tra i rientri anche quello di Keita. Al suo arrivo il giovane senegalese ha abbracciato Peruzzi per poi spostarsi in disparte per svolgere lavoro differenziato agli ordini del preparatore atletico Ripert. Nel frattempo la squadra lavora sotto l’acquazzone incitata da Inzaghi.

Infortunati ancora a riposo. Marchetti e Basta lavorano a parte, i due dovrebbero essere pronti per la prossima gara, tra qualche giorno dovrebbero rientrare in gruppo. Il portiere e il terzino si erano fermati entrambi in occasione della sfida con il Milan, il primo il giorno prima dell’incontro e il secondo nel corso della gara; per tutti e due una lesione di primo grado al polpaccio. Bastos (stiramento di secondo grado) e Lukaku (distorsione alla caviglia destra) continuano a lavorare in palestra: il belga è arrivato al campo di allenamento in taxi con stampelle e tutore. Ancora assente Biglia, l’argentino si sta allenando con la propria nazionale e rientrerà a Formello tra giovedì e venerdì.

Pedullà: “A Immobile la Lazio ha consegnato le chiavi dell’attacco, a Napoli non sarebbe stata la stessa cosa”

L’esperto di mercato Alfredo Pedullà ha parlato di Ciro Immobile ai microfoni di Canale 8: “Parlare ora è troppo facile. era reduce Le precedenti esperienze dell’attaccante laziale a Siviglia e a Dortmund erano state decisamente negative, per cui ora non avrebbe mai accettato un ruolo di secondo piano. Immobile ha scelto una squadra che gli ha dato le chiavi dell’attacco, cosa che a Napoli non avrebbero potuto garantirgli”.

Stellina del 2000: gioca regista e segna, il suo idolo è Biglia. Il baby Paglia fa sognare la Lazio

Classe 2000, numero dieci sulle spalle e capitano. Anche se dice “mi ispiro a Biglia, Cataldi e De Rossi. Tre che nuneri 10 non lo sono davvero. Centrale di centrocampo, regista basso davanti alla difesa e assist man, quando entra in campo si fa il segno della croce: “Per ben tre volte!”. Fiero e scaramantico si definisce. Piccolino, anzi giovanissimo, stiamo parlando di Davide Paglia, stellina della Lazio Under 17 (Allievi Nazionali). I “grandi” lo tengono sempre sotto controllo, mister Bonatti lo ha addirittura portato in ritiro con la Primavera nonostante i due anni in meno dei compagni. Attestati di stima che danno adito a un futuro sempre più roseo.

Nonostante si muova lontano dalla porta avversaria, come riportato su Gianlucadimarzio.com, Paglia sa come buttare la palla dentro: 4 partite, 4 reti, un inizio di stagione incredibile. Il gol più bello che abbia mai realizzato? “In un torneo contro il Racing Club. Segnai direttamente su calcio di punizione”, risponde sicuro. Laziale fin da quando aveva 4 anni: “Ho iniziato al Pomezia, poi dopo un po’ ho fatto il provino con la Lazio”. Subito preso e portato in biancoceleste. L’anno scorso ha giocato da titolare il campionato Allievi coi ’99, un sotto età. Tutti ne parlano bene, padre italiano e mamma croata. In futuro potrà scegliere con quale nazionale giocare. Nel frattempo segna e sogna, assistito dal duo Pinto-DeMaio della 23Bdc Managment.

Germoni convocato per la prima volta dall’Italia Under 20

Luca Germoni, il giovane biancoceleste in prestito da questa estate alla Ternana, è stato chiamato per la prima volta dalla selezione azzurra guidata da “ChiccoAlberigo Evani.

Il terzino, appena diciannovenne, dopo essersi conquistato il posto da titolare nella squadra umbra, è stato convocato dal CT dell’Under 20 per via dell’infortunio di Giuseppe Pezzella. Germoni ha raggiunto subito i nuovi compagni a Cesano Maderno, dove ha svolto la prima seduta d’allenamento. Gli Azzurrini domani alle 15 saranno impegnati allo Stadio Comunale ‘Ferruccio’ di Seregno contro i pari età della Svizzera nel terzo incontro del Torneo ‘Quattro Nazioni’.

 

Ciro e la telefonata da Dortmund svelata da Guglielmo Ricciardi, l’uomo che lo lanciò

Guglielmo Ricciardi, il responsabile del settore giovanile del Sorrento che lanciò Ciro Immobile nel calcio dei grandi, ha raccontato ai microfoni di Calciomercato.com l’attaccante napoletano, l’uomo che sta facendo letteralmente impazzire i tifosi biancocelesti.

Nel corso della lunga chiacchierata però Ricciardi ha svelato anche una “strana” telefonata dalla Germania ricevuta dal giocatore biancoceleste: “Mi sono emozionato nel vederlo segnare e salvare la Nazionale, ma io su di lui non ho mai avuto dubbi. So che nelle ultime ore ha ricevuto una chiamata dal Borussia Dortmund. I tedeschi si sono complimentati con lui e so che gli hanno riferito che ancora lo tengono sotto controllo, come per dire ‘vuoi vedere che ti ricompriamo?’. A Ciro ha fatto piacere, era contento. Ma lui ora non si muove da Roma, ha trovato una società che lo valorizza, che sa come programmare bene e che crede in lui. Perché dovrebbe lasciare i biancocelesti? Non ci pensa minimamente: Immobile è contento di essere alla Lazio.

Sulle difficoltà incontrate da Ciro al’estero: “I campionati stranieri sono diversi dal nostro. Lingua, abitudini, tattica, tutto è diverso, le cause per cui non è andata come poteva andare possono essere tante. Peccato per come si è conclusa la sua esperienza ma sono contento di rivedere Ciro felice in Italia”.

Sulla Nazionale: “Mi auguro che Ciro possa diventare l’attaccante del futuro per la Nazionale, sono sicuro che ha tutte le carte in regola per farcela. Sta dando un grande aiuto a Ventura, è un ragazzo che tiene molto alla Nazionale e ha le qualità giuste per giocare in qualsiasi tipo di modulo offensivo. Sono convinto che Immobile sia un valore aggiunto per gli azzurri”.

L’arma in più di Ciro: “La differenza tra Immobile e gli altri ragazzini al Sorrento era la personalità. Lui non si emoziona mai, giocare in uno stadio davanti a venti persone o in uno con 40mila per lui è la stessa cosa. Partita importante o meno non fa differenza. Da piccolo era come oggi, gioca con incoscenza come se non sapesse chi deve affrontare e scende sempre in campo per vincere. E inoltre il modo di giocare che gli ha insegnato Zeman lo ha pienamente formato. Vi racconto una cosa per farvi comprendere chi è Ciro: qualche giorno fa la mamma lo ha chiamato mentre giocava a briscola in ritiro con i compagni e mi ha detto di averlo sentito nervoso perché lui è così ci tiene tantissimo. E allora mi sono ricordato di quando dalla sua Torre Annunziata veniva in treno fino a Sorrento per l’allenamento. Una volta salito sulla Vesuviana la prima cosa che faceva era tirare fuori le carte napoletane per una briscola veloce con gli amici… e si infuriava con chi si giocava la carta sbagliata. Ha sempre voluto vincere, pure a briscola”.

Le esperienze di Ciro con Juventus e Inter: “La Juventus è stata brava a tenerlo sempre sotto osservazione. A quei tempi a Torino c’era Ciro Ferrara nel settore giovanile e i bianconeri lo hanno voluto fortemente. Ci hanno creduto più delle altre società, anche più dell’Inter. I nerazzurri non lo hanno voluto prendere. Sono stato proprio io a portarlo assieme ad altri due ragazzi a Milano per una prova, c’erano Piero Ausilio e Beppe Baresi al settore giovanile. Ma l’Inter ha preferito fare scelte diverse, come era suo diritto. Il loro errore è stato non seguirlo a Sorrento ma valutarlo in un solo allenamento a Interello”.

Napoli nel suo futuro? “Quando la società partenopea ha venduto Higuain poteva farci un pensierino. Non è sicuramente inferiore né a Milik né a Gabbiadini e in più nella sua città avrebbe vissuto una situazione ambientale esaltante, sono certo che avrebbe fatto benissimo. Chissà un domani… io, di sicuro, gli auguro il meglio. Oggi e sempre”.