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Avv Mignogna: “Lazio prima squadra di Roma e primo Campione del Centro-sud, ecco la verità”

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Mentre l’attuale campionato di calcio è alle prese con il consueto enigma di chi possa essere l’anti Juventus più affidabile, a Roma sembra oramai divampare senza fine l’incendio mediatico creatosi attorno ai contrasti sull’effettiva genesi dei due club calcistici capitolini. Il dibattito ed il confronto dialettico e documentale tra le opposte fazioni sta diventando veramente affascinante e coinvolgente. La cosa non può che far piacere ad una testata giornalistica come la nostra, che a Marzo 2015 pubblicò un ampissimo reportage sulle origini e sviluppo calcistico romano nel secolo scorso ed a Maggio 2015 consentì al sottoscritto di lanciare la richiesta di assegnazione ex aequo dello Scudetto 1915 a Lazio e Genoa. Quel che ora sta emergendo è tuttavia paradossale, perché la storia è storia e oggettivamente può raccontarla soltanto chi ne è stato protagonista e può documentarla attraverso riscontri inconfutabili. Sotto questo punto di vista il confronto tra gli storici biancazzurri e quelli giallorossi, invero, si sta rivelando palesemente impari ed eloquente. Da una parte il Centro Studi dell’Avv. Pasquale Trane, Laziowiki, Laziostory e tutta una serie di esperti che, documenti alla mano, illo tempore hanno debitamente dimostrato come la Lazio fu fondata da nove atleti romani il 9 Gennaio 1900 a Piazza della Libertà, abbia cominciato a giocare a calcio perlomeno a far data dal 1901, era talmente forte che fu costretta a pubblicare inviti pubblici pur di trovare avversari disposti ad affrontarla e sin dall’inizio si iscrisse regolarmente ai primi campionati regionali per poi successivamente cimentarsi con ardore e risultati finanche a livello nazionale. E’ storia nota come i biancazzurri si affiliarono alla Federazione Italiana Football (l’allora FIGC) sin dal 1908, furono Campioni dell’Italia Centro-Meridionale nel 1912/13, nel 1913/14 e nel 1922/23, la stagione 1923/24 non li vide concorrere per l’ennesima finale nazionale solo a causa di un posticcio riscorso del Savoia e tuttora stiano lottando presso la Federcalcio onde ottenere a cent’anni di distanza l’attribuzione del titolo di Campione d’Italia 1914/15. Gli esperti di sponda giallorossa, viceversa, non solo non riescono ancora a comprovare l’effettivo luogo e la reale data di nascita della Roma, non solo non riescono a reperire nemmeno uno stralcio delle tante copie del loro atto costitutivo che all’epoca furono redatte (una per la Lega, una per la Figc, una per il Pubblico Ufficiale che formalizzò l’atto ed una per ciascuna delle società incorporate nella fusione), non solo non riescono o non vogliono spiegare se i lupacchiotti siano o meno i diretti discendenti del Roman (in realtà F.C. Roma) da cui trassero nome, colori sociali, divise ed aggettivazione “romanista” (la circostanza, peraltro, provocherebbe un autentico ribaltone nel bilancio dei derby capitolini perché le statistiche complessive tramandano 32 vittorie della Lazio, 4 pareggi e soltanto 1 vittoria per il Roman), ma soprattutto non possono e non potranno mai superare la madre di tutte le eccezioni giuridico/sportive… La Roma fu calata dall’alto dei poteri forti del 1927, originò da una fusione fortemente voluta dal regime, nacque indubbiamente in Serie B e fu subitamente ripescata in Serie A! Tutto ciò dev’esser detto, ammesso e ribadito con estrema chiarezza, non certo per ragioni di faziosità sportiva, ma esclusivamente per puro amor della verità cittadina, perché al momento dell’anzidetta fusione l’Alba e la Fortitudo erano già retrocesse dalla Divisione Nazionale (l’allora Serie A) alla Prima Divisione (l’allora Serie B) ed il c.d. Roman addirittura dalla Prima alla Seconda Divisione (l’allora Serie C). Rebus sic stantibus. Nell’acceso dibattito intelligentemente aperto da “Il Tempo” e proseguito su radio, televisioni e siti de’ noantri, tuttavia, par d’obbligo aggiungere perlomeno due ulteriori circostanze di assoluta rilevanza. La prima. Il 1 Gennaio 1913 l’Internazionale inaugurò il suo nuovo impianto sportivo, il “Campo Goldoni” che sarà la casa dei nerazzurri dal 1913 al 1930, alla presenza del Console Svizzero e dell’Avv. Antonio Scamoni della FIGC. Nell’occasione fu invitata per un’amichevole “battesimale” non una delle grandi squadre del Nord, non una qualsiasi delle compagini della capitale, ma, come narrano le cronache dell’epoca, proprio la Lazio, migliore squadra del Centro-Sud, prima squadra centro-meridionale a disputare un match in terra settentrionale e degna rappresentante dello spirito olimpico, che nella circostanza fu applauditissima dal pubblico milanese e ritenuta da “La Gazzetta dello Sport” assolutamente “degna di figurare in prima categoria anche nell’Alta Italia”, tant’è che la “Rosea” scrisse anche che la Lazio “benché incompleta ed affaticata dal viaggio, ha saputo ben combattere contro una delle maggiori squadre italiane” e che“il più vecchio club romano può esser soddisfatto della buona impressione destata tra noi”. La seconda. In quegli anni calcisticamente frenetici il movimento calcistico del Lazio, originario baluardo di tutto il Centro-Sud, iniziò a svilupparsi anche nel Viterbese, ad estendersi in direzione Toscana, Umbria e Marche ed infine a congiungersi con il c.d. “confine federale” della linea gotica. Fu così che cominciarono a sorgere decine e decine di nuovi club calcistici, che nel 1908 la FIF (radicata in terra lombarda) fu sostituita dalla FIGC onde assicurare un’adeguata ristrutturazione sistemica nazionale e che poco dopo venne adottato un nuovo regolamento federale che suddivise l’Italia in cinque macroaree geografiche e ratificata la costituzione dei Comitati Regionali e l’organizzazione di campionati di prima, seconda, terza e quarta categoria. Il Campionato Romano del 1907 fu il primo torneo calcistico di prima categoria aperto a tutte le società di football capitoline, vi aderirono il Football Club Roma (c.d. Roman), il Club Sportivo Virtus e la Società Podistica Lazio, che s’impose subito sulle rivali infliggendo un perentorio 2 a 0 al Roman ed un roboante 3 a 0 alla Virtus e divenne immediatamente la prima squadra Campione del Lazio. Il 7 Giugno 1908 (inizialmente fu erroneamente tramandato che trattavasi del 1907) la Lazio fu invitata a Pisa per partecipare alle finali interregionali di quella stagione, tali fasi finali furono programmate in più giornate sino a quella conclusiva di domenica 7 Giugno 1908 ed i biancazzurri vi aderirono preferendo tuttavia arrivare in terra toscana l’ultimo giorno probabilmente per contenere i relativi costi di soggiorno. Sta di fatto che la Lazio schierando la medesima formazione, disputando tre partite consecutive domenicali e battendo prima il Lucca per 3 a 0 (ore 10.00), poi la Spes Livorno per 4 a 0 (ore 14.00) e quindi la Virtus Juventusque Livorno per 1 a 0 (ore 16.30), nel tripudio generale si laureò vincitrice e consacrò Capitan Sante Ancherani e Co. come i primi Campioni dell’Italia Centro-Meridionale.

Oltre alle fonti di sponda laziale, tale successo e questo primo titolo sportivo risultano formalmente confermati sia da “La Grande Storia del Calcio Italiano” di Antonio Ghirelli e Leone Boccali (Periodico Quindicinale di Cultura Storico-Sportiva, Fascicolo IV del 20 Febbraio 1965, pagina 91) che da “Il Libro Tricolore del Calcio Italiano” di Pericle Pratelli e Pasquale Scardillo (Milano Libri Edizioni, Supplemento Linus del 10 Ottobre 1974, pagina 24), ove addirittura si celebra la “storica formazione laziale” per l’eccezionale primato delle tre vittorie in un giorno.

Questa la Rosa completa di quella memorabile Lazio 1907/08 che fu la prima squadra Campione del Centro-Sud: Forlivesi, Zaccagna; Canalini, Federici, Pellicciari, Pellegrini; Andreoli, Angelotti, Dos Santos, Omodei, Faccani, Saraceni, Zucchi I, Zucchi II; Fantacone, Corelli I, Corelli II, Della Longa, Ancherani, Ferracciù, Folpini, Masini, Scicluna, Mizzi, Matteini.

Fonte: avv. Gian Luca Mignogna – ‘Nuovo Corriere Laziale’

Inter: se salta De Boer, pronto un ex laziale

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Non sta attraversando certamente un buon momento Frank de Boer, tutt’altro. Il tecnico olandese, tra gli artefici di questo tormentato inizio di stagione dell’Inter, culminato con la brutta sconfitta rimediata ieri pomeriggio sul campo dell’Atalanta, potrebbe avere le ore contate al timone della squadra nerazzurra e, se non dovesse portare a casa un risultato positivo nemmeno mercoledì, nella sfida del turno infrasettimanale contro il Torino, l’esonero diventerebbe inevitabile. Per questo, nelle segrete stanze di Appiano, starebbero già pensando al nome del possibile sostituto.

E in pole, secondo quanto rivela La Gazzetta dello Sport, ci sarebbe Stefano Pioli, ex allenatore della Lazio ancora legato ai biancocelesti da un contratto fino al termine della stagione e che in questi mesi è stato spesso accostato, sempre senza esito, a tante panchine. Il suo nome però non sarebbe l’unico sulla lista del patron Thohir, che starebbe vagliando anche le piste legate a Guidolin e a Mandorlini.

La meglio gioventù: Murgia e quel primo gol da portare nel cuore per sempre…

Fatece largo che passamo noi, sti giovanotti dè sta Roma bella”. Mai come in questa stagione, l’inizio della celebre canzone popolare romana “La società dei magnaccioni” si addice alla Lazio. Il club biancoceleste, infatti, negli ultimi tempi ha deciso di adottare una filosofia fortemente orientata verso i giovani e il proprio vivaio. Dopo Lombardi un altro ex della primavera realizza il suo sogno di segnare in Serie A con la maglia della squadra che amano. Da quanto tempo non succedeva? Ci ha illuminato d’immenso vedere finalmente dopo tanti anni un giovane della Lazio vivere per la prima volta una gioia simile. Si può solo immaginare come possono sentirsi quei tifosi romantici dopo una favola del genere, ritrovare il sorriso attraverso dei giovani ragazzi che potrebbero diventare importanti punti di riferimento. Vedere i ragazzi della Primavera in campo significa tanto.

Certo, questa volta c’è un pizzico di rammarico per la vittoria sfuggita all’ultimo, ma siamo sicuri che Alessandro Murgia questo giorno non lo dimenticherà mai.  Ieri è entrato in gara senza paura, si è buttato nel mezzo e ha ripagato la fiducia dell’allenatore biancoceleste nel migliore dei modi.  Minuto 85: corner di Felipe Anderson, Alessandro Murgia viene lasciato dalla difesa del Torino completamente solo nell’area piccola. Sassata di testa, Joe Hart battuto e un sogno che improvvisamente diventa realtà. Inzaghi ci ha sempre creduto in questo ragazzo, cominciamo anche noi a capirne i motivi. Ha regalato alla Lazio la rete del momentaneo 2-1 e ha acceso la speranza di poter tornare a Roma con tre punti. Anche questa volta il minuti in campo non sono tantissimi (appena 11 dopo il debutto in casa contro il Pescara, anche li furono 10 minuti circa) ma decisamente diversa è l’incisività sul match. La partita dell’ex Primavera ha fruttato: 1 Gol, 1 occasione mancata, il 62,5% di passaggi riusciti e 2 tiri totali. La speranza è questo sia il primo passo di una carriera fantastica con l’aquila sul petto. In una Lazio in questi ultimi anni mai così giovane. “La passione e i sacrifici. Il sostegno della famiglia e degli amici. L’abbraccio dei compagni. Segnare il primo gol in A è un’emozione speciale. Ora testa al Cagliari! Forza Lazio!”, poche parole su Instagram ma ricche di significati. Una gran bella soddisfazione per il classe ’96 crecsiuto proprio nella Primavera di Simone Inzaghi. Come potete vedere…i giovani di talento in casa Lazio ci sono. Basta puntarci, basta crederci con tanta pazienza. Sarà possibile in una città come Roma? La speranza è tanta perché solo così si può riassaporare quel calcio romantico che molti di noi amano. Good luck Alessandro and Forza Lazio.

Marco Lanari

LAZIO SOCIAL – Strakosha e Hoedt delusi per il risultato ma orgogliosi della squadra

Peccato per il rigore alquanto dubbio concesso dall’arbitro Giacomelli, su segnalazione dell’addizionale, che non ha permesso alla Lazio di Inzaghi di uscire dal campo con i tre punti ma la felicità dei giovani biancocelesti per la prestazione offerta e il punto conquistato è evidente come si evince dai loro messaggi postati sui social.

Prima è Thomas Strakosha a condividere la sua soddisfazione sul proprio profilo Instagram: Spirito, cuore, squadra e ora pure gli attributi. Allora andiamo a rendere questa gente orgogliosa di noi. A fargli eco è il difensore olandese Wesley Hoedt che sullo stesso social scrive: Meritavamo di più però abbiamo lottato insieme! Bravi ragazzi“.

 

Spirito✅cuore✅squadra✅e ora pure gli atributi✅ e allora andiamoooo fare sta gente orgogliosa di noi💪🏻🙌🏻

Una foto pubblicata da 💣NEVER GIVE UP💣 (@thomas_strakosha) in data:

Meritavamo di più però abbiamo lottato insieme! Bravi ragazzi ! ⚽️✌🏼️#torinoLazio ⚪️🔵

Una foto pubblicata da Wesley Hoedt (@wesleyhoedt14) in data:

Immobile e la dura legge dell’ex: colpito anche il Torino. Il Genoa è avvisato…

Nel calcio si vive come un incubo il classico “Gol dell’ex”, cioè la rete che viene segnata da un giocatore che una volta indossava la maglia della tua squadra del cuore. Ciro Immobile, ancora una volta, ha cercato di mantenere vivo questo concetto e a pagarne le spese questa volta è un’altra sua ex squadra. Dopo la rete al Pescara Immobile si ripete anche contro un’altra ex: questa volta è il turno del Torino. anche se purtroppo non è stato sufficiente per portare a casa la vittoria. L’attaccante napoletano segna al 71’ (minuto sempre caro alla storia biancoceleste) con una strepitosa mezza rovesciata che ha portato al momentaneo pareggio biancoceleste. Ancora una volta la legge dell’ex colpisce, i tifosi capitolini ringraziano nonostante il rammarico per  la vittoria sfiorata. Ciro cercherà di ripetersi mercoledì sera contro il Cagliari e nelle successive gare. Inutile dire che questa vena realizzata dell’attaccante napoletano (6 gol in 9 gare) preoccupa moltissimo l’ultima ex che Ciro incontrerà nel suo cammino in questo girone d’andata. Parliamo del Genoa di Juric atteso allo Stadio Olimpico domenica 20 novembre ore 15.

Prima dei grifoni però il piede caldo di “Ciro il Grande” dovrà vedersela contro: Cagliari, Sassuolo e Napoli prima dell’incontro all’Olimpico. Ovviamente i genoani sperano che per quel giorno la vena di Immobile si sia spenta ma non hanno fatto i conti con i tifosi biancocelesti e con la voglia di Immobile di renderli domenica dopo domenica sempre più felici.

TEMPI BELLI – La dea sfortuna

Quelli che dicono che la sfortuna non esiste ci sono. Di solito, come profilo di persone, sono quei gradassi tipo quelli che hanno insultato Bebe Vio in settimana. Gente talmente presuntuosa da pensare di bastare a se stessa, ma solitamente sono anche quelli che quando gli muore una prozia di terzo grado non vanno al lavoro per una settimana.

Il mal di denti mio è più forte del tuo“, diceva un saggio, e così c’è tutta una serie di persone che ama ricordarti come anche senza braccia e senza gambe lagnarsi sia un gesto da deboli e vivi, poi ovviamente il loro insopportabile giradito ispirerà libri e film. Eppure, è da esempi come la Vio e Zanardi che si capisce che la fortuna e la sfortuna sono in effetti relativi, e che la forza dell’uomo all’interno di sé è straordinaria.

Ma per quanto relativi, esistono. Il calcio è una splendida metafora della vita per le similitudini che porta con sé, non certo perché i calciatori possano insegnare alcunché a nessuno. Il pallone che rotola è come la scatola di cioccolatini di Forrest Gump: quando sei in mezzo al campo, non sai mai quello che ti capita. Alla Lazio, certo, capitano sempre le stesse cose. A leggere la lista di infortuni, di episodi negativi, di gol incassati e di decisioni che lasciano l’amaro in bocca.

Eppure, solo una settimana fa era stato un rigore molto controverso a ridare fiato ad una partita che a sua volta era stata una “summa” di tutte le sfortune laziali. E anche a Torino la squadra stessa non ha dimostrato che, a fronte di sei titolari in infermeria, di un gol tagliagambe subito a metà primo tempo e di un avversario col vento in poppa, si può reagire e cambiare il proprio destino? Quando a farlo poi, senza nulla togliere al gol di Immobile che resta il più bello di questo inizio di campionato della Lazio, è un altro dei fiori più belli di Roma, il ragazzo di una Primavera sbocciata tutta insieme, allora è tutto più facile. Anche digerire un rigore beffardo al novantaduesimo. C’è sempre una nuova stagione, c’è sempre una nuova partita. E la dea sfortuna in fondo non è un essere tangibile, ma solo uno stato mentale. Esserne al corrente semplifica, far finta che non esista aiuta, affrontarla a viso aperto rende uomini veri.

Sconcerti: “Con il gol di Murgia la Lazio ha raggiunto un primato importante..”

Il giornalista Mario Sconcerti ha commentato così nella trasmissione “90° minuto” su Rai 2 la prestazione del giovane Murgia:

Murgia è una risorsa importante per la Lazio. Quando metti un giovane debuttante – anche se aveva già giocato 10 minuti contro il Pescara – e quest’ultimo fa gol, non può non essere una risorsa“. Ciò che attira l’attenzione di Sconcerti però è un dato molto positivo: “La Lazio ha il maggior numero di giocatori andati a segno in tutta la Serie A, con Murgia sono 10 mi sembra, mentre nella Juve 8, nella Roma 7…segno che la Lazio si allarga bene sul campo e che Inzaghi porta complessivamente la squadra a tirare in porta” ed infatti ha il miglior attacco in trasferta.

Keita e Bertolacci social elogiano Murgia

Bastano cinque minuti nell’incontro con il Torino ad Alessandro Murgia per firmare il suo primo gol in Serie A. Una grande soddisfazione per il centrocampista laziale cresciuto nelle giovanili biancocelesti agli ordini di Simone Inzaghi. Peccato che il suo gol non sia bastato alla Lazio per tornare a casa con i tre punti ma la felicità e l’entusiasmo del giocatore sono ovviamente alle stelle. Felice Alessandro ma anche chi lo conosce bene come il compagno Keita e il cognato Bertolacci che, tramite i social, fanno pervenire al nuovo cucciolo biancoceleste i loro complimenti per la bella impresa realizzata nello stadio granata.

Uno dei primi a complimentarsi è infatti Keita Balde Diao che sul proprio profilo Twitter scrive: Grande fratellino! Complimenti per il tuo primo gol con la Lazio. Sei grande, continua a lavorare come stai facendo. Su Instagram è invece il cognato di Murgia, il giocatore del Milan Andrea Bertolacci, che sul proprio profilo fa i complimenti ad Alessandro: Un weekend straordinario: grande vittoria contro la Juve e primo gol in Serie A di mio cognato. Ti abbiamo visto crescere e siamo fieri di te. Daje bro!“.

FORMELLO – Biancocelesti subito in campo. Radu recupera per il Cagliari, Milinkovic…

La Lazio torna da Torino con una buona dose di amarezza ma anche con tanta autostima e fiducia in sé stessa. Inutile piangere sul latte versato e su quei 4 punti persi nelle ultime 2 partite, c’è un turno infrasettimanale da giocare. All’Olimpico arriva il Cagliari di Rastelli voglioso di riscatto dopo la manita subita in casa contri la Fiorentina, ergo bisogna tornare subito in campo per preparare la meglio la sfida.

Dall’infermeria Inzaghi recupererà soltanto Radu (che ha anche scontato la squalifica): la contusione alla  caviglia rimediata con il Bologna non preoccupa. Poche speranze per Milinkovic-Savic (alle prese con un forte affaticamento ai flessori della coscia destra), verrà testato direttamente martedì durante la rifinitura. Ai box restano Lukaku, Bastos, de Vrij e Biglia. L’argentino sta migliorando, il suo rientro è previsto per il match con il Napoli (più meno lo stesso periodo per Bastos). Complicata, ma non impossibile, la presenza del capitano con il Sassuolo.

POLISPORTIVA – Primo passo falso per le ragazze di Materazzi

Dopo la prima vittoria in campionato conquistata domenica scorsa con la goleada ai danni dell’Aniene arriva per la Lazio Femminile di mister Materazzi anche la prima sconfitta. La squadra biancoceleste al termine di una partita tenuta in mano per gran parte della gara è uscita sconfitta dal campo del Real Colombo che si è imposto per 2-0. Due traverse e tante occasioni sbagliate per le ragazze di Materazzi, che oggi a causa della prematura scomparsa del cognato non era in panchina. Grassi, Rizzo e Di Vito hanno fallito più volte la rete e la squadra di casa ha punito la Lazio mettendo a segno entrambi i gol nel secondo tempo con Faggio e Djokovo.

IL TABELLINO

2^ giornata di serie C gir. A

Real ColomboS.S. Lazio Calcio Femminile 2-0 (pt. 0-0)

Real Colombo: 1 Di Rosa, 2 Melis, 3 Tronca, 4 Ngonoug, 5 Trani, 6 Antonucci, 7 Olianas, 8 Morelledi, 9 Cavagna, 10 Faggio, 11 Boldorini. All. Cervellone A disp. 12 Puzzonia, 13 Djokovo, 14 Caputo, 15 La Schiazza

S.S. Lazio Calcio Femminile: 1 Guidobaldi, 2 Scuderi (25° pt. Croce), 3 Bassotti, 4 Tomassetti (18° st. Anania), 5 Romoli, 6 Vittori, 7 Grassi, 8 Viti, 9 Di Vito, 10 Moscatelli, 11 Rizzo (33° st. Matilli). All. Parisi A disp. 12 Sgrè, 15 Sbocchia, 17 Sparapani, 18 Calabria

Reti: 20′ st. Faggio, 35 ‘st. Djokovo
Arbitro: Rizzo Calogero (Roma2)
Ammonite: Grassi, Croce, Cavagna, Melis.

Mercoledì turno infrasettimanale – Ecco il programma

Nemmeno il tempo di riposarsi che subito si tornerà a giocare. Mercoledì è infatti previsto il secondo, dei tre turni infrasettimanali stabiliti dalla Lega. Dopo quello del ventuno settembre, mercoledì andrà in scena il secondo turno infrasettimanale, sui tre previsti (l’ultimo si terrà giovedì 22 dicembre 2016 ndr).

Ecco il programma della decima giornata di campionato:

  1. Genoa-Milan (martedì ore 20:45)
  2. Chievo-Bologna (mercoledì ore 20:45)
  3. Fiorentina-Crotone
  4. Inter-Torino
  5. Juventus Sampdoria
  6. SS Lazio-Cagliari
  7. Napoli-Empoli
  8. Pescara-Atalanta
  9. Sassuolo-Rioma
  10. Palermo-Udinese (giovedì ore 20:45)

 

Ecco il programma della undicesima giornata di campionato:

  1. Bologna-Fiorentina (sabato ore 18:00)
  2. Juventus-Napoli (20:45)
  3. Atalanta-Genoa (domenica ore 12:30)
  4. Crotone-Chievo (15:00)
  5. Empoli-Roma
  6. SS Lazio-Sassuolo
  7. Milan-Pescara
  8. Sampdoria-Inter (ore 20:45)
  9. Udinese-Torino (lunedì ore 19:00)
  10. Cagliari-Palermo (ore 21:00)

 

Wallace – una piacevole sorpresa (finora)

Secondo le nostre pagelle (leggi qui), Wallace Fortuna Dos Santos oggi è stato il migliore in campo. Per una volta lasciamo stare Ciro Immobile, che comunque anche oggi ha timbrato il cartellino toccando quota sei reti nel massimo campionato. Ma da un’attenta analisi, non si può far a meno di valutare come positiva, la prova del giocatore brasiliano.

Schierato titolare per la seconda volta dopo la gara contro il Pescara, oggi il centrale difensivo non ha fatto rimpiangere l’assenza del più blasonato compagno di reparto Stefan de Vrij. Eravamo tutti preoccupati del tridente del Torino ma soprattutto della sua punta centrale, il Gallo Belotti che oggi, più che un Gallo, è sembrato un pulcino, stretto tra la morsa di Wallace e Hoedt (anche lui apparso in buona condizione).

Dopo un avvio un po’ complicato, il ventiduenne di Rio de Janeiro sta facendo dei piccoli passi in avanti che non fanno altro che rinforzare quella che fino alla scorso anno, era il reparto più debole della squadra. Dopo il rigore procurato contro il Bologna, oggi è arrivata una prestazione molto convincente. Un po’ irruente e scomposto (insolito per un giocatore carioca), Wallace è però riuscito ad annientare le giocate di Belotti, non certo l’ultimo arrivato.

Quasi perfetto nei movimenti difensivi, ha perso solo due palloni conquistandone ben quattro, risultando anche uno degli uomini più veloci a disposizione di Inzaghi. Insomma, una buona prova che in parte colma le preoccupazioni derivanti dall’infortunio di de Vrij.

Non ci resta che sperare che questi indizi diventino prove inconfutabili di un giocatore che può ritagliarsi il suo spazio all’interno della rosa biancoceleste.

Il punto del direttore – Lazio, il bicchiere è mezzo pieno!

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Questa Lazio non molla un metro!

La Lazio c’è, su questo dovremo essere tutti d’accordo. Lasciando subito gli aspetti che ci lasciano l’amaro in bocca, godiamoci questa buona squadra architettata da Inzaghi e il suo staff. Bologna e Torino ci hanno regalato soltanto 2 pareggi, ma chi mastica di calcio sa che ogni gara ha una storia diversa.

Prima di parlare della gara di questo pomeriggio, è giusto ricordare che contro il Bologna, la compagine di mister Inzaghi ha preso a pallonate la formazione di Donadoni, collezionando ben 18 calci d’angolo contro lo 0 degli ospiti, seppur alla fine del match il risultato finale sia stato 1-1. Alt! Lo sappiamo tutti che sono i gol realizzati quelli che contano, ma è anche doveroso analizzare dati e atteggiamenti in campo, per arrivare a dare dei giudizi concreti e non campati in aria. Elementi di contorno per capire se una squadra è in salute oppure no.

Il pareggio di Torino

Stesso discorso vale per il pareggio di oggi che ci ha dato una Lazio che, nonostante l’assenza di 5 titolari, ha giocato un buon calcio: ordinato e pulito, intelligente e ambizioso. I bookmakers ci davano sfavoriti, qualche gufo ci dava per spacciati, ma invece, anche oggi, la Lazio ha giocato un buon calcio, conquistando un punto importante contro una diretta avversaria nella corsa all’Europa League. Ormai – dopo due mesi di campionato e giunti alla nona giornata – le proiezioni iniziano ad essere abbastanza attendibili e incoraggianti sul futuro prossimo. L’importante era non perdere e, quasi quasi, oggi stavamo portando a casa l’intera posta in palio. Ora Mercoledì, nel turno infrasettimanale, i pionieri capitolini ospiteranno il Cagliari (oggi sconfitto in casa  dalla Fiorentina per 3-5) e tutto lascia pensare che, ancora una volta, i ragazzi di Inzaghi possano offrire una prestazione degna in grado di regalarci di nuovo i tre punti. La Lazio e il suo giovane mister se lo meritano.

 

TORINO LAZIO – Murgia: “Il gol? E’ stato fantastico, ma io penso già a mercoledì”

Alessandro Murgia è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Channel al termine della partita pareggiata per 2-2 dalla Lazio sul campo del Torino.

Un giorno speciale per il centrocampista, autore del primo gol in Serie A: “Prima avevo avuto una palla simile, ma ero stato anticipato dal difensore. 10 secondi dopo è arrivata questa palla e ho solo pensato a buttarla dentro più forte possibile. E’ stato fantastico ma avrei preferito portare a casa i 3 punti. Comunque stiamo già pensando a mercoledì. Mi godo questo momento ma penso già al futuro perchè voglio ritagliarmi il mio spazio. Ho intorno tanti bravi giocatori da cui posso imparare tanto e darò il massimo giorno dopo giorno. Sono contento“. Sul rapporto con Danilo Cataldi: “Con Danilo scherziamo molto e festeggiamo insieme perchè ci vogliamo bene, è il mio compagno di stanza e abbiamo un grande rapporto. Siamo due giovani che vogliono crescere tanto con questa maglia“. Sui prossimi impegni: “Dobbiamo continuare così, abbiamo una squadra molto valida, un mister che ci tiene sempre sul pezzo e tanti margini di miglioramento“.

TORINO LAZIO – Prce: “Contento per l’esordio ma dispiaciuto per il risultato”

Ai microfoni di Lazio Style Channel, al termine di Torino-Lazio, gara valida per la nona giornata di Serie A Tim e terminata con il risultato di 2-2, è intervenuto il giovane Franjo Prce.

Esordio in Serie A per il difensore croato: “Sono sia contento che arrabbiato. Contento ovviamente per l’esordio con la prima squadra in Serie A, ma allo stesso momento sono arrabbiato per il gol subito all’ultimo minuto, abbiamo perso due punti importanti“. Incalzato sul rigore: “Non voglio fare commenti sull’operato dell’arbitro, questo devono farlo altri, il mio lavoro è giocare e fare solo il meglio che posso per la squadra“. Sulla partita: “Nel primo tempo il Torino ha giocato meglio, ma siamo riusciti a fare due grandi gol. Con il Bologna abbiamo segnato all’ultimo secondo, stavolta lo abbiamo subito, questo è il calcio“. Poi i ringraziamenti: “Ringrazio il mister che mi ha dato la possibilità di giocare, la società che mi ha portato in Italia dalla Croazia e mi ha permesso di giocare in un grande campionato“. Poi un aneddoto: “Ricordo il gol in finale di campionato primavera contro il Torino, poi però perdemmo ai rigori. Sicuramente il Torino non mi porta fortuna. Comunque esordire in Serie A per me è uno stimolo importante, soprattutto dopo tutti i problemi di cui ho sofferto per la pubalgia“.

 

 

CONFERENZA – Inzaghi: “Rammaricato, ma fiducioso per il futuro. Questi ragazzi sono eccezionali”

Un 2-2 che lascia l’amaro in bocca alla Lazio. Nonosante le numerose assenze e l’1-0 iniziale, i biancocelesti erano riusciti a ribaltarla, per poi essere condannati da un rigore dubbio. Queste le parole di Inzaghi in conferenza stampa:

Soddisfatto o rammaricato?

C’è rammarico perché prendere il pari su un rigore dubbio dispiace. Ma sono soddisfatto per la prestazione dei ragazzi che meritavano di vincere. Dispiace, ma adesso rientriamo e da domani penseremo al Cagliari“.

Tanta Primavera nella ripresa…

“I ragazzi li vedo ogni giorno in allenamento. Quindi so chi merita di giocare. Sono contento perchè li ho visti crescere e si sono meritati questa occasione”.

Secondo lei, mister, il rigore non c’era?

Credo che il rigore lo abbia dato l’addizionale. Il mani è involontario. Siamo sfortunati con gli episodi. Brucia tantissimo però crediamo in questi ragazzi e vorrei ringraziare anche i tifosi che ci hanno sostenuto in questa trasferta“.

Nonostante le assenzze avete fatto un’ottima gara. Ma troppa differenza tra primo e secondo tempo…

Ero fiducioso perchè in settimana avevamo lavorato molto bene. La differenza tra primo e secondo tempo è dovuto anche dal fatto di dover recuperare il match, ma anche nel primo tempo abbiamo fallito il gol con Keita”.

Gol di testa di Iago Falque, forse una mancanza di marcatura

Sicuramente dovevamo posizionarci meglio. Lo stesso è accaduto al Torino con il gol di Murgia. Questo è il calcio, fatto da episodi“.

Torino avversario per la lotta all’Europa?

Certamente, perchè è una squadra ottima con molta qualità e conosco bene Sinisa. Lui è un grande motivatore. Lotterà con noi per un posto in Europa“.

 

TORINO LAZIO – Zappacosta: “Pagati due errori difensivi sfruttati bene da un’ottima Lazio”

Il difensore granata Davide Zappacosta ha parlato al termine della sfida Torino-Lazio, terminata con il risultato di 2-2 acciuffato in extremis dal Toro grazie ad un rigore generoso trasformato da Ljajc.

Ecco le sue parole: “Abbiamo disputato il primo tempo dimostrando un atteggiamento molto aggressivo che ci ha permesso di trovare il gol del vantaggio. Nella ripresa invece abbiamo avuto un calo di concentrazione e abbiamo cercato di limitare gli attacchi dei giocatori di grande qualità della Lazio: questo purtroppo ci ha penalizzato. Abbiamo pensato più a contenere che a tentare l’affondo e chiudere la partita a nostro favore. Siamo dispiaciuti perché abbiamo disputato un’altra buona partita ma abbiamo pagato due errori difensivi dei quali ha subito approfittato un’ottima Lazio. Dobbiamo migliorare sotto questo punto di vista: da qui si vedono le grandi squadre. La nota positiva è che abbiamo messo in campo il cuore per riagguantare la partita e ci siamo riusciti proprio sul finire. L’Inter? Noi giochiamo sempre per cercare di vincere: andremo quindi a Milano per imporre il nostro gioco contro una delle squadre migliori del campionato. Sarà il campo a dare il verdetto“.

CONFERENZA – Mihajlovic: “Troppi errori, abbiamo buttato via una vittoria. Non sono felice”

Le parole di Sinisa Mihajlovic in conferenza stampa. Il tecnico dei granata è amareggiato per il pari e se la prende con la sua squadra

Nel primo tempo abbiamo giocato molto bene e siamo passati meritatamente in vantaggio. Nella ripresa invece siamo calati e ci siamo abbassati troppo. la Lazio ne ha approfittato ma alla fine abbiamo meritato il pareggio. Stiamo dando e trovando continuità nei risultati e siamo felici. Il gol di Murgia? Abbiamo sbagliato le marcature, sono calciatori di Serie A, non possono perdersi un calciatore sul calcio d’angolo. Qui non c’entra nessun modulo. Abbiamo sbagliato. Così come nella ripresa. Non voglio ora parlare di questioni tecniche. Non abbiamo perso ma abbiamo buttato via una partita. Dobbiamo migliorare. Non sono contento“.

TORINO LAZIO – Inzaghi: “Meritavamo la vittoria, c’è rammarico”. Poi sul rigore…

Al termine del rocambolesco pareggio tra Torino e Lazio, gara valida per la nona giornata di Serie A Tim e terminata 2-2, ai microfoni di Mediaset Premium è intervenuto il tecnico biancoceleste Simone Inzaghi.

Inzaghi è rammaricato per il pareggio finale: “Chiaramente quando prendi gol al 92esimo c’è sempre rammarico. Dispiace soprattutto per i ragazzi perchè avremmo meritato la vittoria, ma questo è il calcio. I ragazzi hanno interpretato la gara nel migliore dei modi. Dobbiamo ripartire da queste prestazioni perchè così sono convinto vinceremo tante partite. Oggi eravamo in grande emergenza, ma per un allenatore è motivo d’orgoglio vedere giocatori poco utilizzati o  alcuni giovani giocare in questa maniera. Noi abbiamo avuto molte occasioni mentre non ricordo nemmeno una parata di Marchetti. Dispiace ma sono orgoglioso dei miei ragazzi“. Sull’impostazione tattica della gara: “Avevamo preparato la partita sulle ripartenze. Siamo stati bravi a concedere molto poco, dopo il primo gol siamo stati bravi a reagire, creando 5/6 palle gol. Ci prendiamo la prestazione ma avrei preferito prendere i punti. Giocando così comunque sono convinto che perderemo poche partite“. Infine sull’episodio del rigore: “Credo che il rigore vada dato quando il fallo di mano è volontario. Mi spiace perchè l’arbitro Giacomelli era lì e non aveva dato il rigore, mentre lo ha dato il suo assistente che si è preso una bella responsabilità per dare un penalty al 92esimo…Comunque ripeto, sono soddisfatto di quanto fatto dai miei ragazzi oggi a Torino“.

Inazghi è poi intervenuto a Lazio Style Radio: “Avremmo meritato di vincere. Mi dispiace soprattutto per i ragazzi che hanno giocato benissimo. C’è delusione ma dobbiamo pensare di essere sulla strada giusta e dobbiamo continuare a lavorare giorno dopo giorno. I giovani? Sono stati bravi, si stanno meritando lo spazio che stanno trovando, si allenano bene e hanno tanta voglia di crescere. Da Torino mi porto via la prestazione perchè meritavamo veramente di vincere”. L’esultanza sul gol: “Eravamo felici perchè sapevamo di poter fare un’ottima gara. Comunque ripartiamo da qua“. Sui prossimi impegni: “Dobbiamo tornare ai 3 punti. Saremo in emergenza ma sono trqnauillo perchè ho dei ragazzi che danno l’anima“.

 

TORINO LAZIO – Parolo: “Il rigore? Non posso tagliarmi il braccio…”

Queste le parole del centrocampista Marco Parolo al termine della partita tra Torino e Lazio, nona giornata di Serie A Tim, terminata con il risultato di 2-2.

Parolo è apparso amareggiato per il pareggio subito in extremis su un rigore che lui stesso ha provocato con un fallo di mano: “La mano o me la taglio o non so dove metterla. Comunque dovremmo essere più attenti, stavamo portando fuori la palla poi è successo quel che è successo… L’unica cosa è che poi magari prima c’era anche un fallo al limite dell’area per noi e non è stato fischiato…Peccato davvero. Adesso voglio rivedermi le immagini del rigore, ma non ricordo di aver allargato troppo il braccio. L’arbitro? Il rigore l’ha dato l’assistente. Bisognerebbe chiarire meglio la regola perchè ripeto, il braccio o me lo taglio oppure non so che fare…“.