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LAZIO CAGLIARI – Keita: “Dobbiamo tornare a vincere. L’intesa con Ciro? Speriamo vada sempre meglio…”

A pochi minuti dall’inizio della delicata sfida tra Lazio Cagliari, il giocatore biancoceleste,  Keita Balde Diao, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3 FM. Ecco le sue parole:

Bisogna tornare a vincere: “Sì per forza. Le ultime 2 partite per 2 dettagli non ci siamo riusciti, ma oggi speriamo che di portare a casa i 3 punti“. Tanti giovani in campo anche nel Cagliari: “Sì è giusto lanciare i giovani sopratutto i nostri che lavorano benissimo e quando giocano fanno bene. Dobbiamo continuare così o fare di più sempre“. Sale l’intesa con Ciro: “Si speriamo di capirci semper meglio e speriamo che oggi vada tutto bene“.

 

 

 

Mancini: “Che bello vincere uno scudetto con 9 punti di svantaggio. Totti?…”

Ospite illustre questo pomeriggio all’università Luiss Guido Carli: l’ex allenatore di Lazio ed Inter Roberto Mancini ha tenuto una lunga lezione in cui ha parlato prettamente di calcio e ovviamente non poteva mancare un riferimento ad uno dei suoi grandi amori…la Lazio.

“…A Roma sono arrivato a 33 anni, mi dicevano che sarei venuto solo per svernare. Cragnotti bruciò l’Inter sul tempo ed io arrivai a Roma. Appena arrivato vidi la mentalità che non era quella adatta, ci si accontentava troppo. Poi cambiò tutto e cominciammo a vincere, quella Lazio secondo me è stata una delle più forti squadre che ci siano mai state in Italia. Vinse poco per i valori che aveva. Però vincere uno scudetto con nove punti di svantaggio a sei giornate dalla fine vuol dire che la mentalità la cambiammo. L’attesa da Perugia? Avevamo già rischiato l’anno prima di vincerlo, ma il Milan ci arrivò sopra di niente. Speravamo che la sorte ci potesse ridare qualcosa indietro, e fu così. L’attesa è stata qualcosa di incredibile, che adrenalina” A proposito di Lazio non poteva mancare un accenno al rivale di sempre, Francesco Totti: “Appena ha iniziato vedevo in Totti me stesso, ho sempre un’ammirazione particolare. Non posso dire che bravo ad un calciatore che ha dato tutta la sua vita ad una sola squadra, che a 40 anni è ancora in campo e fa la differenza…” Parole riportate al portale agentianonimi

 

 

Patric social: “Forza ragazzi, bisogna vincere!”

Grazie alle buone prestazioni fornite negli ultimi tempi Patric anche questa sera nella sfida con il Cagliari sarà in campo da titolare e, a poche ore dalla gara, il terzino spagnolo tramite Twitter ha incitato i compagni di squadra a puntare al successo: 3 punti molto importanti questa sera, andiamo ragazzi.

Immobile acciaccato ma dovrebbe essere presente

Problemi per Ciro Immobile. L’attaccante biancoceleste ha accusato un risentimento muscolare alla coscia ma dovrebbe essere comunque in campo per la sfida di questa sera con il Cagliari. A quanto pare dovrebbe trattarsi di un leggero affaticamento e non di una nuova problematica. Troppe partite in pochi giorni per il napoletano, già stanco per gli impegni sostenuti con la Nazionale. Il tecnico biancoceleste Simone Inzaghi dovrà essere bravo a dosare le forze di Ciro.

Malagò: “Presto novità sulle barriere allo stadio, i tifosi romani meritano fiducia”

Durante la presentazione dei test match dell’Italrugby al Salone d’Onore del Coni, il Presidente Giovanni Malagò, è tornato a parlare delle barriere dello stadio Olimpico, che pian piano hanno portato all’allontanamento dei tifosi dall’impianto capitolino, difendendo i sostenitori delle due squadre romane e annunciando che a breve ci saranno delle novità:

“Al di là dei pochi spettatori presenti, all’interno ed all’esterno dello stadio non solo non si è verificato nessun incidente ma neanche un mezzo problema. Nella vita quando dimostri di essere una persona seria, capace e per bene, meriti anche che ti venga concessa fiducia. Sulla questione barriere so che siamo abbastanza vicini a trovare una soluzione. È da tanto che se ne parla, spero possa trovarsi una soluzione in breve tempo”.

Rocchi: “Trasmetto la Lazialità, vincere il primo derby un’emozione fantastica”

Dopo aver dato diversi dispiaceri ai rivali cittadini durante la sua carriera da calciatore domenica scorsa Tommaso Rocchi si è ripetuto ma questa volta in una nuova veste, quella dell’allenatore dei giovani classe 2004 che hanno strapazzato gli avversari con un secco 3-0.

Queste le sue parole sulla gara di domenica: “Sia in veste da gocatore che daallenatore le emozioni che ti regala un derby sono le stesse, la sera prima della gara non ho chiuso occhio. Ero teso all’inizio ma una volta in campo è passato tutto e ho pensato solo alla gara. Il dopo partita è stato magnifico, condividere la vittoria con la squadra, i tifosi e le persone della società venute proprio per l’occasione è stato bellissimo. C’era tanto entusiasmo dovuto alla felicità di tutti per la vittoria nel derby. Solo dopo con calma mi sono reso conto di quale grande impresa avevamo compiuto. Abbiamo preparato bene la gara, sapevamo come metterli in difficoltà. In più siamo stati bravissimi sotto l’aspetto psicologico. Ho cercato di tranquillizzare i ragazzi per tutta la settimana, anche se il giorno prima della gara ho visto che c’era molta tensione. Il giorno della partita ho cercato di far capire quanto fosse importante la gara, ma specificando di entrare in campo con il sorriso e di pensare solo a divertirsi. Anche se sono ragazzi la competizione non manca. Il nostro obiettivo era vincere e ci siamo riusciti. Cerco di trasmettere loro ogni giorno la mia passione per questo gioco e la mia lazialità. Ho un grande entusiasmo e la voglia di migliorarmi e di imparare da loro. I ragazzi mi ascoltano e fanno molte domande e ciò dimostra che il nostro rapporto è iniziato benissimo e sta migliorando giorno per giorno. Sono soddisfatto di questa nuova esperienza, ho grande voglia e cerco di fare sempre del mio meglio. All’inizio non sapevo come potesse andare questa nuova avventura ma ora sono fiero del percorso intrapreso. Sono stato felicissimo di poter tornare alla Lazio. E’ la mia prima esperienza da tecnico e per me è un banco di prova. Devo ancora imparare molto, farlo con un gruppo così giovane significa insegnare loro qualcosa e contemporaneamente pretendere qualcosa in più, visto che sono già preparati sotto tanti aspetti. Il mio obiettivo è vedere questi ragazzi crescere e migliorarsi su tutti i fronti, in particolar modo sotto quello calcistico”.

Ledesma: “La Lazio sta facendo bene, Inzaghi sa come farsi voler bene”

Dopo tanti anni passati nella capitale con addosso i colori biancocelesti da questa estate per Cristian Ledesma ha preso il via una nuova avventura in terra turca nel Galatasaray. L’ex centrocampist biancocelese per parlare della sua nuova e dell sua vecchia squadra è intervenuto ai microfoni di Tuttomercatoweb.com.

Sulla sua nuova esperienza: “Tutto sta procedendo bene, finora ho realizzato quattro gol su rigore, una bella soddisfazione, ma devo dire grazie all’ambiente tranquillo che si respira in squadra e a come si vive bene qui in Grecia. Il progetto della società ha influito in modo decisivo sulla mia scelta. L’allenatore mi ha voluto fortemente e il club vuole tornare a lottare per il titolo e a qualificarsi per le coppe. E’ una bella sfida, in una squadra con una storia importante alle spalle”.

Su Stramaccioni: “Non lo conoscevo come tecnico ma devo dire che le cose vanno molto bene, ha le idee chiare e una grande preparazione. Mi ha sorpreso, inoltre ha saputo convincere il club a puntare su diversi giocatori stranieri”.

Sulla Lazio: “Stanno facendo un buon campionato, nessuno si aspettava una partenza così lanciata dopo un inizio tanto strano, con un tecnico che poco prima del via della stagione si tira indietro. La squadra ha saputo subito isolarsi senza risentirne”.

Su Inzaghi: “Sa come farsi voler bene, non avendolo mai avuto come tecnico non posso giudicarlo. Però fare tanti punti con un’assenza pesante come quella di Biglia non è cosa da poco”.

Mirra: “Lazio la strada è quella giusta, le ultime partite lo stanno dimostrando”

Per parlare della squadra biancoceleste è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89,3 l’ex difensore biancoceleste Vincenzo Mirra.

Sul cammino dei biancocelesti in questo inizio di campionato: “Le ultime due partite della Lazio, anche se ha raccolto meno di quanto avrebbe meritato, stanno a dimostrare che la strada intrapresa dai biancocelesti è quella giusta e che bisogna continuare su questa filosofia di gioco. Se un calciatore è forte anche se è giovane va inserito in squadra, non è una questione di età. Se provengono dal settore giovanile hanno bisogno di una maggiore attenzione, la bravura sta a saperli inserire al momento giusto. In Italia quando si punta su un giovane si rischia di bruciarlo e questo è un peccato. Spetta all’allenatore saperli gestire nel modo migliore. Il giovane ha dalla parte sua l’esuberanza e la voglia di spaccare il mondo. E’ importantissimo avere in squadra dei giovani validi perchè possano stimolare i veterani quando si adagiano per delle vittorie. In Italia i settori giovanili vengono trascurati, bisogna essere più attenti ai nostri prodotti. La Lazio ne ha tanti di talenti fatti in casa ma deve ancora migliorare, ogni anno deve inserire altri giovani validi. Tra l’altro vedere esordire un ragazzo cresciuto nel settore giovanile serve anche per dare nuova linfa ai propri tifosi”.

Sulla gara di questa sera: “Nel calcio contano gli episodi, nell’ultima gara il Cagliari poteva vincere. E’ una squadra esperta e quadrata anche se ha tanti infortuni. La Lazio deve approfittare del fatto che i cagliaritani a inizio gara potrebbero risentire della sconfitta subita con la Fiorentina. I biancocelesti non devono far prendere coraggio agli avversari, hanno un’opportunità importante ma devono fare attenzione perchè gli isolani sono una squadra capace di prendere cinque reti in casa ma anche di fare risultato a Roma. Quando non si hanno grandi campioni si può far fronte alle mancanze tattiche e tecniche con l’entusiasmo, mentre l’euforia potrebbe essere controproducente. Parlando dei singoli, Felipe se in condizione può essere un giocatore straordinario anche se è un po’ discontinuo ma è giovane e ha tempo per maturare. L’importante è metterlo nelle condizioni migliori per dare il masimo. E’ un giocatore in grado di cambiare le partite in qualsiasi momento. Keita ha un bagaglio importante, deve trovare la giusta convinzione in se stesso, se riuscisse a realizzare  7-8 gol in campionato potrebbe diventare un giocatore davvero importante. Immobile come è arrivato ha esordito con un gol e da lì è in  continua crescita. Se non fosse sicuro dei propri mezzi quel tiro con il Torino non lo avrebbe fatto per paura di sbagliare. Spero che a parte per il risultato finale la Lazio continui a offrire queste prestazioni. Bisognerà vedere se riusciranno a mantenere questi ritmi, ma se continueranno su questa strada le prestazioni continueranno ad arrivare”.

 

 

 

 

 

PROBABILI FORMAZIONI di Lazio-Cagliari: solo un cambio per Inzaghi; Rastelli fa un mini turnover?

News Lazio: Da monitorare a Formello le condizioni di Milinkovic-Savic. Il serbo dovrebbe essere a disposizione ma al massimo andrà in panchina. A destra ballottaggio BastaPatric: il serbo è tornato da un infortunio e vanno dosate le forze, mentre lo spagnolo freme per confermare le buone prestazioni realizzate ogni volta che è stato chiamato in causa. Torna arruolabile Radu per la difesa, mentre reclama posto in attacco Djordjevic. Migliora infine Biglia che ha ripreso a lavorare in parte con la squadra, l’argentino sta bruciando le tappe per il rientro e dovrebbe tornare a disposizione con il Napoli anche se si parla addirittura del Sassuolo.

News Cagliari: Squadra che perde si cambia. Alla vigilia della gara in casa della Lazio, il tecnico del Cagliari, Massimo Rastelli, pensa ad un mini turnover. Recuperato Ceppitelli dopo l’attacco influenzale, Rastelli può tornare alla coppia rodata che vede il centrale umbro affiancato da Bruno Alves. Il finale di gara di Di Gennaro contro la Fiorentina, costretto a rimanere faticosamente sul campo solo perché erano esaurite le sostituzioni a disposizione, fa prevedere un turno di riposo per il regista/trequartista. C’è un posto che aspetta Barella dietro le punte. Imprescindibile al momento Tachtsidis e con Padoin che non dà segni di affaticamento, la linea dei tre ha il solo ballottaggio fra Isla e Munari, con il secondo pronto a far rifiatare il cileno. In avanti: all’Olimpico dovrebbe riposare Sau, con Borriello a fare da sponda per le incursioni di Melchiorre. Scalpita sempre Giannetti, che si candida ma resta favorito per un eventuale ingresso a partita in corso.

Queste le probabili formazioni di LazioCagliari 10a giornata di Serie A: Roma, Domenica 23 Ottobre ore 20:45 Stadio Olimpico:

Lazio (4-3-3): Marchetti; Patric, Wallace, Hoedt, Radu; Cataldi, Parolo, Lulic; Felipe Anderson, Immobile, Keita. A disp: Strakosha, Vargic, Basta, Prce, Vinicius, Murgia, Kishna, Leitner, Milinkovic-Savic, Lombardi, Djordjevic, Luis Alberto. All. Simone Inzaghi

Diffidati: 
Squalificati: 
Indisponibili: Biglia, Bastos, Lukaku, Morrison, de Vrij

Cagliari (4-3-1-2): Storari; Pisacane, Capuano, Bruno Alves, Bittante; Isla, Tachtsidis, Padoin; Barella; Melchiorri, Borriello. A disp. Rafael, Colombo, Ceppitelli, Salomon, Munari, Murru, Dessena, Di Gennaro, Giannetti, Sau. All. Massimo Rastelli

Diffidati: Munari
Squalificati: –
Indisponibili: Ionita, Joao Pedro, Farias

Arbitro: Domenico Celi (Sez. di Bari)
Assistenti: Tonolini e De Meo
IV Uomo: Di Vuolo
Addizionali: Rizzoli e Sacchi.

Ct Argentina, Bauza: “Dubito che Biglia giocherà contro Brasile e Colombia”

Ha fatto lo scalpore la notizia di Biglia convocato dal ct Bauza per le partite dell’Argentina contro Brasile e Colombia. Tuttavia difficilmente il regista laziale scenderà in campo dal primo minuto come rivela lo stesso Bauza ai microfoni di Radio AM 1050 ha parlato proprio del centrocampista della Lazio: “In questo momento mi immagino Guido Pizarro come compagno di Javier Mascherano in quella zona di campo. Lucas Biglia ha già saltato la sfida del 25 settembre a causa del suo infortunio e non arriverà in buone condizioni”.

Chiambretti esalta la Lazio: “E’ più forte dell’Inter”

Contro ogni pronostico domenica è stata la Lazio a mettere sotto il Torino nel suo stadio. Lo ricorda bene lo showman e noto tifoso granata Piero Chiambretti che sulle colonne della Gazzetta dello Sport in riferimento a Inter Torino di stasera ha detto: “Credo comunque che sarà una gara più facile di quella con la Lazio – rivela lo showman -: la fragilità psicologica dell’Inter potrebbe giocare a nostro favore”.

Cagni: “Anche la Lazio tra le rivelazioni del campionato”. Poi attacca Zenga…

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È un’intervista a 360 gradi quella che Luigi Cagni ha rilasciato ai microfoni di TMW Radio. L’esperto allenatore bresciano ha esordito parlando del Milan e dal campionato in generale: “Era giusto elogiarlo, perché è una squadra giovane. Nessuno credeva potesse arrivare a questi livelli, io invece è da qualche tempo che lo dico e, nonostante i punti che ha collezionato siano arrivati con un po’ di fortuna e contro il Genoa si sia ridimensionato, credo sia al posto giusto. Purtroppo non credo potrà fare un grandissimo campionato, perché si sta ancora costruendo e al momento è inferiore a molte squadre. Penso invece che le rivelazioni sono e saranno Torino e Lazio”.

Più amaro è invece il commento sull’esonero di Walter Zenga dal Wolverhampton: “Con Walter il rapporto è finito la scorsa stagione. Dopo 35 anni che eravamo amici mi ha amareggiato tanto, è un’altra persona, ma va bene così… Non mi dispiace che lo abbiano esonerato, perché è stato scorretto e poi lo paghi. Perché è cambiato? Ha fatto due anni con me da giocatore, poi il rapporto è continuato, mi chiamava anche quando aveva problemi. Io vivo in Liguria, mi ha chiamato quando allenava la Sampdoria perché lo aiutassi con la fase difensiva. Dopo due mesi mi ha detto basta senza aver mai il coraggio di dirmelo, per questo mi ha fatto male, mi ha raccontato tante balle e per me non esiste più“.

Ielpo: “Lazio Cagliari gara spettacolare. I biancocelesti possono giocarsi il terzo posto”

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Sarà tra i doppi ex della sfida di stasera tra Lazio e Cagliari. Proprio di essa Mario Ielpo ha parlato ai microfoni di TMW Radio, nella trasmissione ‘Avanti Lazio’: “Mi aspetto una partita spettacolare ricca di gol. La Lazio ha il suo punto debole nella difesa, che spesso cambia gli interpreti a causa degli infortuni e ne soffre molto. Il Cagliari invece sta facendo molto meglio di quanto ci si aspettasse. Entrambe arrivano tranquille, senza tensioni dovute alla classifica e possono provare a giocare una partita spettacolare. Mi aspetto un 3-1 o un 3-2, ma non so per chi”.

Sul duello tra i due portieri Marchetti Storari: “Quest’anno ho visto poco Marchetti a causa dell’infortunio,  ma in generale ha molto valore come portiere. È molto propenso al rischio, esce spesso dai pali e interpreta il ruolo in chiave moderna. È certamente adeguato al livello della Lazio. Storari invece ha un’impostazione più classica: non esce molto, ma tra i pali è bravo”.

E su quello tra i due attaccanti Immobile Borriello: “A Immobile la Nazionale ha dato quell’entusiasmo che lo ha fatto tornare ai suoi livelli. Forse ha qualche piccolo difetto forse nella tecnica individuale, ma al momento è il miglior attaccante italiano e lo vorrei sempre avere nella mia squadra. Borriello invece ha trovato una seconda giovinezza grazie al calcio del Cagliari molto spumeggiante, dovuto alla grande mole di gioco prodotto dai tanti centrocampisti tecnici dei rossoblu”.

Infine su Inzaghi e le ambizioni europee dei biancocelesti: “Se è riuscito a sopravvivere alla negatività che c’è intorno a Lotito, Inzaghi deve essere sicuramente bravo. Già lo scorso anno era riuscito a convincere e poi quest’anno, anche grazie alla vicenda Bielsa, ha ottenuto la conferma. Ciò significa che ha dei valori come quello di mantenere sempre il controllo della situazione. Quanto ai posti Champions, Juventus e Roma sono sicure ma il terzo posto non è chiaro. Il Napoli avendo perso Milik dimostra dei limiti e le pretendenti più accreditate per questo posto sono Milan e Lazio. In ogni caso per la qualificazione alla prossima Europa League non vedo problemi, è difficile che i biancocelesti ne rimangano fuori”.

Materazzi: “Non pensavo che Inzaghi e Rastelli sarebbero diventati allenatori. Stasera vincerà…”

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C’erano sia Simone Inzaghi che Massimo Rastelli nel Piacenza da lui allenato nella stagione 1998-99. E, alla vigilia della sfida che li vedrà uno contro l’altro sul prato dell’Olimpico al timone rispettivamente di Lazio Cagliari, Beppe Materazzi spende due parole sui suoi due ex ‘allievi’.

Personalmente non avrei mai detto che sarebbero diventati entrambi allenatori“, confessa l’ex tecnico, tra le altre, di Lazio e Bari e attuale mister della Lazio femminile, che poi, sulla gara di questa sera, esprime il proprio personale pronostico: “Vincerà la Lazio di Simone. Penso che, come squadra, sia perfettamente attrezzata per conquistare un posto in Europa“.

Cagliari, Joao Pedro: “Io l’ultimo a segnare alla Lazio a Roma, stasera dovremo giocare come contro una big”. E sulla Nazionale…

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Stasera Lazio e Cagliari si presenteranno all’Olimpico piuttosto incerottate, tra le squadre con più infortunati dell’intera Serie A. In casa dei biancocelesti si dovrà fare i conti con l’assenza di pezzi da novanta come Biglia e De Vrij, mentre i sardi dovranno fare a meno di Joao Pedro, trequartista e uomo chiave per la squadra, il quale ha iniziato il lavoro personalizzato per recuperare da una frattura al perone. Proprio quest’ultimo, ai microfoni di Radiolina, ha parlato del match in programma nella Capitale:

L’ultimo a segnare a Roma contro la Lazio sono stato io, purtroppo però non è bastato perché abbiamo perso. Speriamo che stavolta vada diversamente. Dovremo essere bravi a soffrire e correre senza fermarci, come bisogna fare sempre quando si gioca contro le big. Domenica contro la Fiorentina è stata una partita particolare, purtroppo non riuscivamo a trovare i tempi giusti”. Infine, qualche parola sull’argomento Nazionale e la possibilità per lui, brasiliano di origine, vista la nazionalità della moglie, di vestire anche la maglia azzurra: “Rispetto moltissimo l’Italia, ma io mi sento brasiliano e ho avuto già modo di vestire quella casacca gialla. Se scegliessi un’altra nazionale, mi sentirei come se avessi tradito il mio paese. Il sogno di giocare con il Brasile ce l’ho sempre”.

Vice comandante della polizia: “Problema parcheggi all’Olimpico? “C’è il lungotevere….”

Continua a tenere banco la questione Stadio Olimpico. Andare a vedere la partita rimane sempre una fonte di disagio per i tifosi di Lazio e Roma e siccome svolte all’orizzonte (con Stadi di proprietà) non se ne vedono le lamentele si fanno sempre più pressanti nei confronti delle istituzioni. A riguardo, il vice comandante della polizia locale Raffaella Modafferi è intervenuta a Radio Incontro Olympia per parlare proprio di questo in particolare della difficoltà dei parcheggi:

Lo studio che è stato fatto per la questione stadio è stato fatto per mandare i tifosi allo stadio con i mezzi pubblici. La seconda opzione è quella delle due ruote, e i parcheggi per i motorini ci sono. Il fattore pioggia per i motorini è del tutto influente, questo problema non c’è. C’è pochissima differenza tra quando piove e quando c’è il sole. Non è vero che non si può parcheggiare intorno allo stadio, si può parcheggiare anche sul lungotevere. E’ evidente che prima si arriva e più facile è trovare parcheggio. Chi arriva più tardi comunque ha la possibilità di parcheggiare in ampi spazi assistiti dagli steward dello stadio. Rispetto all’anno scorso c’è più organizzazione. I parcheggi alla Farnesina sono stati chiusi ma non da noi, comunque ci sono molti spazi consentibili per parcheggiare. Sulla parte di Ponte Milvio si può parcheggiare solo in eventi in cui i tifosi superano i 40mila spettatori. In quel caso si sta pensando a delle navette per i tifosi. Ma ad oggi le navette non servono. I disabili hanno un loro ingresso, arrivano al ridosso dello stadio e non hanno mai avuto problemi

Colpire il pallone di testa può essere pericoloso: può danneggiare il cervello dei calciatori

Colpire il pallone di testa potrebbe essere pericoloso per il cervello dei giocatori. A quanto riportato da uno studio inglese ripetere spesso questo gesto produce anomalie momentanee nel cervello, che solo dopo diverse ore torna alla normalità. I ricercatori dell’Università di Stirling, in Scozia, hanno verificato che colpire di testa un pallone proveniente da un calcio d’angolo per venti volte può far aumentare il black-out del cervello del 67%. E’ chiaro che nel corso di una partita difficilmente un giocatore colpirà la palla per venti calci d’angolo consecutivi, ma questo gesto riguarda sia atleti maggiorenni che bambini all’inizio dell’attività sportiva quando cioè il cervello è ancora in fase di sviluppo.

La ricerca, che ha preso in esame 19 calciatori dilettanti (tra cui cinque donne di età superiore ai 23 anni) a cui è stato chiesto di colpire di testa un pallone che arrivava da calcio d’angolo a una velocità standard, è stata pubblicata su EBioMedicine. Gli scienziati hanno verificato alcuni parametri del cervello prima e dopo l’azione sul campo e ripetuto le misure ad intervalli di 24, 48 ore e dopo due settimane.

Ebbene successivamente ai ripetuti colpi di testa è stata osservata un’alterazione elettrofisiologica e una riduzione della memoria. Eventi transitori che tornavano alla normalità dopo 24 ore. Secondo i ricercatori “è necessario però approfondire le conseguenze dirette per il cervello derivate dai colpi di testa nel gioco del calcio, effetti che devono essere analizzati a lungo termine”.

Capello predica pazienza: “Date tempo a De Boer!”

Sta diventando sempre più un incubo ad occhi aperti l’avventura di Frank De Boer sulla panchina dell’Inter. L’ex allenatore dell’Ajax dopo l’importantissima vittoria contro la Juventus sembrava aver dato finalmente la svolta che cercava al suo campionato e invece niente. Si susseguono critiche su critiche e ora la sua panchina traballa. Fortunatamente per l’olandese “non ancora volante” non tutti sono contro di lui. Infatti l’ex Ct della russia Fabio Capello ha difeso il collega olandese. Ecco le sue parole riportate da SkySport:

Gli allenatori sanno dove vanno, conoscono i giocatori e le potenzialità della squadra. Le potenzialità dell’Inter sono altissime, dategli il tempo di lavorareMolto spesso non si dà nemmeno il tempo di capire dove uno si trova né di farsi capire e cambiare sistema di gioco e mentalità, ha solo bisogno di tempo”, aggiunge il tecnico friulano.  Sta decisamente meglio l’altra squadra di Milano, che si gode i suoi giovani, decisivi nella vittoria sulla Juve. “Ho sempre detto che i nostri allenatori non hanno coraggio nel buttare in campo dei giovani, ma Mihajlovic e Montella hanno dimostrato di averlo, avere coraggio è una cosa importante“.

Lazio-Cagliari: i convocati di Rastelli

Sono ventuno i giocatori che mister Rastelli ha portato a Roma per affrontare la Lazio. La rifinitura nella Capitale è in programma domattina alle 10:30. Indisponibili Ionita, Joao Pedro e Farias, rientrato in gruppo soltanto nell’allenamento di ieri. Di seguito la lista completa.

Portieri: Colombo, Rafael, Storari

Difensori: Bittante, Bruno Alves, Capuano, Ceppitelli, Isla, Murru, Pisacane, Salamon

Centrocampisti: Barella, Dessena, Di Gennaro, Munari, Padoin, Tachtsidis

Attaccanti: Borriello, Giannetti, Melchiorri, Sau

Giordano: “Giusto il pari tra Lazio e Torino. Murgia? Spero non faccia la fine di…”

Nonostante ormai l’attenzione sia già dirottata alla partita di domani con il Cagliari, si continua a parlare della recente bella prestazione della Lazio con il Torino. Per parlare della partita con i granata è intervenuto ai microfoni di Radiosei, nella trasmissione “9 Gennaio 1900” l’ex bomber biancoceleste Bruno Giordano. Ecco le sue parole:

Partita il cui risultato finale sia più giusto. Il primo tempo è stato pro Toro mentre il secondo tempo è stato pro Lazio. Il Torino ha giocato un calcio lineare, noi siamo una squadra brava a sfruttare le opportunità sulle seconde palle. La Lazio di Inzaghi sembra che gioca delle gare sporche, non un gioco lineare ma in questo modo sa ritrovarsi. Sembra un caos-organizzato. Credo che il risultato finale sia giusto. C’è stata una bella reazione. Mi è piaciuto molto Barreca, secondo me farà carriera. Della Lazio ho visto bene Felipe Anderson così come Immobile. Ciro è il valore aggiunto della Lazio. Brava la Lazio a prenderlo ad un prezzo relativamente basso per il valore che era e che è adesso Immobile. Buon per noi che il calcio italiano è pieno di incompetenza e la Lazio ha preso un giocatore forte ad un prezzo basso mi auguro e sono sicuro che avrà un rendimento alto perché non si risparmia mai, gioca per la squadra, trova fiducia partita dopo partita. Sono contento per lui e la Lazio che con le sue prestazioni sta portando buoni risultati…nulla distraordinario eh, c’è un po’ troppa euforia, si passa da depressione ad euforia nel giro di 3 giorni ed è esagerato“.  La Lazio ha messo sotto un Torino in condizione e nelle ultime partite c’è un miglioramento complessivo: “Sì anche se non ci voleva molto dopo Empoli…però è vero anche che fai una grande partita ad Udine, giochi bene col Bologna anche se non hai vinto e domenica potevi vincere ma anche perdere. Anche il Torino ha avuto le sue occasioni. Per un giudizio finale ci vogliono ancora un po’ di partite anche perché quelle che ci stanno sopra ci hanno battuto…Simone è stato bravo a cementare il gruppo, c’è unità di intenti e questo è un merito“.

Un giudizio su Murgia: “Sono contento, lo conosco da quando faceva i giovanissimi, è un valore aggiunto per la Lazio: è italiano, è del settore giovanile. Sono contento per lui come per Lombardi. Abbiamo bisogno di questo, non vorrei però che fa la fine di De Silvestri. Voglio che restano alla Lazio e che possano crescere e rimanere per tanto tempo. No che appena diventano appetibili fanno le fortune di altre squadre“.  Su Cataldi: “Il primo tempo ha giocato da mezzala mentre il secondo da centrale. Ha fatto una discreta partita, niente di straordinario, ha dato equilibrio e corsa, ha rischiato di segnare, sta crescendo. Ai ragazzi devi dare la possibilità di sbagliare perché se sbagliano e li metti in soffitta è inutile, devono lavorare per migliorarsi. Forse su Cataldi ci sono aspettative esagerate lo hanno unito definito un grande calciatore e invece grandi si diventa dimostrandolo. Lui ha avuto alti e bassi, non ha avuto continuità di gioco e prestazioni“.

Infine un giudizio su Patric: “Si sta impegnando. L’ho visto concentrato, dobbiamo crederci. Fino a qualche tempo fa c’erano parole negative ma con le prestazioni sta venendo fuori. Certo…non è improvvisamente straordinario ma è molto regolare, non ha picchi nel senso negativo o positivo, è un giocatori di rendimento non è da 8 ma neanche da 4. Dobbiamo vederlo in più partite, c’è sempre fretta di giudicare in positivo e negativo, i giocatori vanno giudicati in un arco temporale medio lungo non puoi passare da un giudizio all’altro nel giro di 2 giorni. Mo se gioca male diremo che è scarso? Va giudicato nel periodo ampio non di partita in partita, nella singola partita puoi dire se ha giocato bene o male ma per un giudizio definitivo serve più tempo”.