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STATISTICHE – Ecco chi sono “i magnifici 4” della Lazio dopo 12 giornate

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Il pareggio esterno al San Paolo contro il Napoli, ha messo fine ad un periodo intenso e peino di match per la Lazio. Ora c’è la sosta Nazionale e si tornerà in campo il 20 novembre per sfidare il Genoa. La redazione di Laziochannel.it ha analizzato i numeri dei calciatori biancocelesti. Divisi per ruolo, ecco i magnifici 4 della Lazio dopo 12 giornate:

MIGLIOR PORTIERE – Federico Marchetti. Il Superman della Lazio ha giocato 9 match da titolare per un totale di 864 minuti. Ha percorso 4,92 km. Ha subito 11 reti a fronte di 38 parate. Nessun cartellino giallo o rosso.

MIGLIOR DIFENSORE – Stefan de Vrij. L’orange è stato il baluardo della retroguardia biancoceleste giocando da titolare 8 match per un totale di 727 minuti. ha percorso 9,8 km e segnato un gol a fronte di 5 tiri effettuati. Uno solo il cartellino giallo ricevuto.

MIGLIOR CENTROCAMPISTA – Senad Lulic. Il bosniaco è il jolly della formazione di Inzaghi. ha disputato 11 match da titolare per un totale di 953 minuti. Due sono le reti realizzate. Ha percorso 9.8 km. Otto gli assist e 1 il cartellino giallo ricevuto.

MIGLIOR ATTACCANTE – Ciro Immobile. Il bomber della Lazio e dell’Italia è il trascinatore della squadra in questo primo scorcio stagionale. Ha giocato tutte le 12 partite siglando 9 reti in 1098 minuti. 37 tiri totali, 2 assist e 1 cartellino giallo ricevuto.

Oddi elogia Wallace e Marchetti. Ma ha da ridire sul modulo…

L’ex difendore della Lazio, Giancarlo Oddi, ha analizzato il match del San paoli tra Napoli e Lazio, dalle frequenze di Radiosei. Dagli elogi a Wallace e Marchetti, ad una piccola critica nei confronti di Inzaghi. Queste le sue parole:

Wallace non ha iniziato bene la stagione ma ora sta dimostrando di essere un giocatore interessante. I titolari però credo siano de Vrij e Bastos nonostante i miglioramenti del brasiliano. Non credevo che Wallace andasse così bene in una difesa a tre. Abbiamo impostato la partita per evitare il fraseggio a centrocampo, con quella densità e con tanti giocatori corti e vicini ne hanno beneficiato tutti, compreso Wallace. Mi voglio complimentare con Marchetti che spesso viene criticato invece ha fatto una partita perfetta. Inzaghi ha studiato bene la partita ma questo modulo penalizza Felipe Anderson che non può fare quel ruolo. Questo è un punto importante perché non ferma il trend positivo che sta avendo la squadra biancoceleste. Il Napoli in zona difensiva concede molto, soprattutto sugli esterni anche se Ghoulam è un giocatore spaziale, ha una corsa incredibile. Se il Napoli avesse Immobile sarebbe molto più avanti in classifica ma per fortuna ce l’abbiamo noi. Continuo a pensare che la Lazio, per le caratteristiche degli attaccanti che ha Inzaghi deve giocare con il 4-3-3 perché il modulo utilizzato a Napoli penalizza sia Felipe che Keita che sono due attaccanti esterni e li devono giocare“.

Strakosha sogna in grande: “Rinnovo del contratto e Albania”

Ha fatto il suo esordio con la maglia della Lazio alla Scala del Calcio, nel match contro il Milan. Il portiere albanese Thomas Strakosha, gioiello cresciuto nella Primavera biancoceleste, ha delineato i suoi obiettivi futuri. Intervistato da Supersportal.al, il portiere punta in alto:

Felicissimo di far parte dell’Albania. Mi auguro che in futuro possa anche giocare da titolare. Le partite disputate con la Lazio sono andate bene e sono abbastanza fiducioso. Con il club biancoceleste inoltre stiamo parlando del rinnovo contrattuale. Il malore a Napoli? Niente di grave, solo piccoli fastidi. Ora sto bene e sono a disposizione di Inzaghi“.

Il punto di Canigiani sul mini abbonamento e sul poster per Amatrice

Il saluto dei tifosi della Lazio alla squadra, venerdì pomeriggio alla Stazione Termini, è uno dei tanti segni del grande entusiasmo che si respira intorno alla Lazio. Entusiasmo che potrebbe far ripopolare anche l’Olimpico. O almeno è quello che dalle parti di Formello sperano. Intervenuto a Lazio Style Radio, Canigiani, responsabile marketing della Lazio, ha fatto il punto sul mini abbonamento e sull’iniziativa del poster per Amatrice:

Per avere la certezza di assistere a Lazio-Genoa si può già acquistare il mini abbonamento per le prossime tre gare contro Genoa, Roma e Fiorentina; un trio di partite molto interessante e soprattutto conveniente. Il prezzo del mini abbonamento è molto conveniente, considerando che c’è il derby all’interno del pacchetto, una gara che avrà dei prezzi più alti della media, è un vantaggio, un’occasione da non perdere. Per quanto riguarda la prezzatura, c’è un accordo tra le squadre ormai consolidato negli anni. I numeri registrati dal poster per Amatrice sono importanti, ma il poster stesso è ancora in edicola e sollecito i tifosi ad acquistarlo per fare una buona azione alla quale ha aderito anche la squadra biancoceleste. C’è ancora la possibilità di raccogliere fondi per Amatrice. Quando si parla di vendita in edicola bisogna aspettare la fine dell’iniziativa per avere certezza sui dati. Siamo concentrati sulle prossime partite e su quest’iniziativa per centrare il nostro obiettivo, ovvero ripopolare sempre di più lo stadio sperando che ci possa essere il giusto sostegno per la squadra”.

Inter – Pioli – Lazio, l’avvocato Gentile fa chiarezza sulla risoluzione del contratto

L’ex allenatore della Lazio, Stefano Pioli, è ormai vicinissimo a sedersi sulla panchina dell’Inter. I nerazzurri lo hanno scelto e sono pronti a fargli firmare il contratto. Ma prima, Pioli, deve liberarsi dalla Lazio. A tal proposito, l’avvocato dei biancocelesti, Gentile, ha fatto chiarezza sulla situazione ai microfoni dell’Ansa:

Credo che ci vorranno un paio di giorni per la risoluzione del contratto di Pioli. Ci stiamo lavorando ma non ci sono problemi se non di carattere burocratico. Al momento la Lazio sta pagando due allenatori oltre ai rispettivi collaboratori. Per il club non c’e’ quindi alcun problema a dare il via libera per la risoluzione del contratto del tecnico Pioli e del suo staff. Servirà comunque la sua firma, quindi non e’ escluso che possa venire a Roma“.

L’ad del Sassuolo recrimina ancora sulla gara con i biancocelesti

Stagione altalenante fino a questo momento per il Sassuolo di Di Francesco. Dopo il brillante avvio in Europa League per la squadra emiliana è iniziato un lungo periodo di crisi che i neroverdi stanno scontando in campionato. L’Europa League è ancora in ballo ma i risultati scadenti raccolti in Serie A hanno portato la truppa di Di Francesco nelle zone pericolose della classifica. Gli emiliani sono a digiuno da vittorie dal 16 ottobre scorso. La situazione preoccupa non poco l’ad del Sassuolo Giovanni Carnevali che, intervenendo a La Politica nel Pallone su Gr Parlamento, però concede in parte qualche alibi sulla sua squadra spostando l’attenzione sui direttori di gara: “In genere non siamo una società solita a lamentarsi degli arbitri anche perché alcune situazioni sono visibili a tutti. Contro il Milan ci sono stati due errori evidenti e abbiamo perso, con Lazio e Atalanta il primo gol che abbiamo subito era in fuorigioco. Spero che il sistema della Var (moviola, ndr) in campo venga presto ufficializzato”.

Bergomi: “Pioli con Bologna e Lazio ha fatto bene, è la scelta giusta per l’Inter”

Beppe Bergomi, ex bandiera nerazzurra e ora telecronista Sky, come riportato da Radiosei ha detto la sua sul quasi certo arrivo di Pioli alla guida dell’Inter: Pioli sarebbe l’allenatore adatto. E’ bravo nel suo lavoro e con il tempo è cresciuto molto. Ci si dimentica troppo spesso di quanto ha fatto sulle panchine di Bologna e Lazio. In più sa come valorizzare i giovani. E’ un tecnico intelligente e conosce tutti i moduli di gioco, quindi saprà come esaltare le caratteristiche dei giocatori nerazzurri. In molti non stanno rendendo come dovrebbero, sarà compito dell’ex tecnico biancoceleste farli tornare ad esprimersi ai loro livelli”.

 

Josip Elez: il goleador che non ti aspetti

Il ventiduenne difensore Josip Elez, alla Lazio nel 2013 e attualmente al Rijeka, ha realizzato una doppietta nell’incontro con l’Hajduk Spalato. Le due reti, tra l’altro i primi gol stagionali del calciatore, hanno permesso al Rijeka di conquistare tre punti importantissimi. Una gara dai due volti in cui i padroni di casa, in svantaggio fino al 60’, sono riusciti a capovolgere il risultato nell’arco di nove minuti grazie alla doppietta dell’ex biancoceleste che, prima con un destro deviato e poi con un colpo di testa, ha consentito alla sua squadra di consolidare il primato con quarantuno punti in quindici gare di campionato e portarsi a nove punti dalla seconda in classifica, la Dinamo Zagabria. Uno strano scherzo del destino, dato che Elez è nato proprio a Spalato. Il giocatore a fine gara è intervenuto ai microfoni dei media croati: “Sono nato a Spalato, l’Hajduk è la mia squadra fin da bambino. Non scordo le mie origini ma una volta in campo ci si dimentica alla svelta di tutto il resto e le emozioni vengono accantonate. Non so spiegare le sensazioni che ho provato quando ho segnato. Avrei preferito non incassare reti ma sono felice di aver dato una mano ai miei compagni, bisognava vincere ed arrivare alla sosta con tre punti in più in classifica. Non avevo mai segnato una doppietta, sono stato fortunato a trovarmi al posto giusto nel momento giusto. Siamo solo a novembre è ancora presto per pensare al titolo ma vogliamo continuare a crescere e a vincere finchè ci riusciamo”.

Il giallorosso Paredes già con la testa al derby

Sta per iniziare per la Roma di Spalletti un vero e proprio tour de force. Alla ripresa del campionato, dopo la sosta per le Nazionali, i giallorossi affronteranno due incontri alquanto abbordabili anche se sempre impegnativi (Atalanta in trasferta e Pescara in casa) ma subito dopo saranno tante le energie che gli uomini del tecnico toscano dovranno spendere per superare le difficoltà di un trio di gare da far tremare i polsi: prima la Lazio il 4 dicembre, poi Milan e Juventus. Tre veri e propri esami di maturità che diranno e daranno la reale dimensione della squadra giallorossa come sa bene Leandro Paredes che, intervenuto ai microfoni di Roma Radio, ha dichiarato: “Tre sfide difficili ma che non saranno decisive. Sono importanti perchè ci diranno qual è il nostro reale valore”.

 

Il risultato della Lazio Women di mister De Cosmi

Si è disputata ieri al campo Andrea Millevoi di Via Ardeatina l’incontro di calcio valevole per la IV giornata di Serie B tra Lazio Women e Grifone Gialloverde. Questo il tabellino della gara:

LAZIO WOMEN-GRIFONE GIALLOVERDE 1-0

LAZIO WOMEN (4-2-3-1): Sarnataro; Foschi, Vaccari, Lommi (14’st Tosti), De Luca; Casali, Vittori; Santoro (46’st Angelini), Sciarretti (1’st Cianci), Sette; Coletta (K). A disp.: Palmerini, Corradino. All.: Roberto De Cosmi.

GRIFONE GIALLOVERDE (3-5-2): Di Cicco; Proto, Fusco, Dachille (15’st Checchi); Monti (5’st Romanzi), Santacroce (30’st Fornione), Sereni, Chiodetti, Tumbarello; Tata, Mattioli. A disp.: Conversi, Dessi, Antonilli, Di Gennaro. All.: Gianluca Berruti.

Marcatrice: 13’st Coletta

Arbitro: Gilberto Gregoris (Pescara)
Assistenti: Muntean – Cassini (Civitavecchia)
Ammonite: Santoro.

 

Moratti favorevole all’arrivo di Pioli all’Inter

L’ex presidente dell’Inter Massimo Moratti, intercettato all’uscita dalla Saras, ha rilasciato una breve dichiarazione ai microfoni di fcinternews.it riguardo il prossimo allenatore dei nerazzurri: “Quando ci sono dei momenti di crisi scegliere un tecnico non è affatto facile, il tempo a disposizione è poco e si rischia di sbagliare la scelta, ma l’importante è che la squadra faccia bene. Quella di Pioli sarebbe una scelta di buon senso. Credo che per lui non sarà difficile inserirsi in un nuovo contesto, conosce il calcio italiano e fa giocar bene le sue squadre”.

 

Rambaudi: “La Lazio sta crescendo!”

Roberto Rambaudi ha commentato il risultato del San Paolo ai microfoni di Radiosei nella trasmissione “Non mollare mai“. Ecco le sue parole:

La partita della Lazio si può analizzare in due modi: la prima parte è sicuramente il risultato estremamente positivo e la prestazione di carattere, impostata soprattutto sul non prenderle per non perdere, infatti la Lazio ha marcato spudoratamente a uomo e i risultati ci sono stati”. Ha continuato poi sull’approccio alla partita della squadra di Inzaghi: “Sembrava che la Lazio fosse entrata in campo con un complesso di inferiorità, magari avrebbe potuto giocare più a viso aperto, con le loro qualità avrebbero potuto mettere in difficoltà un Napoli piuttosto malconcio“. L’ex attaccante ha poi concluso: “Analizzando questi due aspetti, riesco a vedere molti lati positivi“.

MERCATO – Inter, Pioli segue un suo ex difensore.

Manca poco per l’ufficialità di Stefano Pioli sulla panchina dell’Inter, il mister dovrà risollevare il morale dei tifosi, demolito dagli ultimi risultati. Il reparto più sotto accusa è la difesa, e da lì che il tecnico emiliano vuole ripartire più precisamente ed ecco che il primo obiettivo è Dusan Basta, terzino arrivato nel 2014 proprio con l’avvento di Pioli. Per convincere la dirigenza, Thohir è pronto a mettere sul piatto il cartellino di Danilo D’Ambrosio già seguito in estate dalla Lazio. Questa è la strategia riportata da Calciomercato.it, al momento si tratta di indiscrezioni, bisogna vedere come si evolverà la situazione, considerando che il contratto del serbo scadrà nel 2019

Ventura: “Occhio alla Lazio!”. E su Immobile…

Terminata la giornata di Campionato e riecco le Nazionali, gli Azzurri di Ventura si sono ritrovati a Coverciano e stanno per intraprendere il primo allenamento in vista di Liechtenstein il giorno 11 novembre e dell’amichevole contro la Germania allo stadio “Giuseppe Meazza” il 13. Tra i convocati ci sono tre giocatori della Lazio, Immobile, Parolo e la new-entry Cataldi, e in conferenza stampa il CT ha elogiato le sorprese del campionato: “La sorpresa migliore del campionato è l’Atalanta: non è un caso quello che sta facendo. Anche il Torino sta facendo benissimo e così anche la Lazio, partita tra lo scetticismo generale e tra mille problematiche“.

Il Commissario Tecnico ha poi speso due parole sui suoi due pupilli ovvero Immobile e Belotti e sulla possibilità di vederli giocare insieme: “Sono sulla strada per prendersi la Nazionale. Non solo loro. Se credi però di essere, rischi di restare dove sei. Possono diventare una coppia importante per il futuro“.

Simoni: “A Napoli eccellente risultato. Il tridente laziale è il fiore all’occhiello della squadra”

Tra gli allenatori più stimati a livello italiano in decenni di onorata carriera, Gigi Simoni è intervenuto sugli 88.100 di Elleradio nella trasmissione “Laziali on Air” per fare il punto sulla Lazio e sul campionato di Serie A, giunto dopo l’ultimo weekend alla sua terza sosta stagionale.

Che valori sta esprimendo la Lazio in questo campionato? “La Lazio sta vivendo un periodo sicuramente felice, mantiene una sua fisionomia e si sta esprimendo in maniera brillante. Il pareggio di Napoli è stato sicuramente un eccellente risultato, sicuramente può accontentare Inzaghi anche per quello che si è visto in campo, è un punto senza ombra di dubbio importante”.

Su Inzaghi: “Non mi aspettavo un avvio così brillante da parte sua, credevo gli occorresse una gavetta maggiormente prolungata. Invece si sta esprimendo bene reggendo con una certa personalità l’urto di una piazza importante ed esigente come quella di Roma. Si è presentato senza troppa poesia, ma con concretezza, ha un approccio al lavoro propositivo ed insegna alla squadra cose semplici, che vengono bene interpretate”.

Il tridente Keita-Felipe Anderson-Immobile è davvero il punto di forza della Lazio? “Sono tre ragazzi che si integrano molto bene fra di loro in campo. Riescono tutti a finalizzare molto bene e soprattutto fanno della velocità il loro fiore all’occhiello. Anche valutati individualmente vantano una qualità non indifferente, sanno mettersi al servizio della squadra sfruttando questa straordinaria rapidità, soprattutto nel caso di Keita. Un tridente così giovane e così talentuoso è sicuramente un valore aggiunto. Il mio cuore è rimasto un po’ laziale, perché ricordo quanto la gente mi abbia gratificato e festeggiato dopo una salvezza sofferta in Serie B e vedere questi numeri in attacco non può che farmi piacere”.

 Anche la difesa sembra aver aggiunto grande qualità rispetto allo scorso anno: “Ci sono giocatori come Wallace e Bastos che non conoscevo, poi ho visto la facilità con la quale interpretano il ruolo. Il brasiliano a Napoli ha saputo stupire tutti e sembra già inserito molto bene nella realtà della squadra e del calcio italiano. Con centrali di questo livello penso che anche giocare con la difesa a tre possa ottenere ottimi risultati”.

 In Italia si stanno finalmente riaffacciando giovani di talento nelle Nazionali e la Lazio ha visto convocato Danilo Cataldi dal CT Ventura: “E’ importantissimo puntare sui giovani italiani, l’interesse attorno ai giocatori stranieri è diventato troppo esasperato e si è visto a quali problemi si è andati incontro. Cataldi in azzurro non è di certo una sorpresa, si è già fatto apprezzare ampiamente con la maglia della Nazionale Under 21 ed è piacevolissimo vedere arrivare a giocare con l’Italia ragazzi cresciuti in casa. Abbiamo un po’ perso l’abitudine a far giocare i ragazzi di talento, un errore commesso da tante squadre, ma ora vediamo un’inversione di tendenza che sta passando dalla Lazio fino al Milan e al Torino in questo campionato”.

Liverani: “Dal San Paolo esce una Lazio più forte. Non firmerei per il 4° posto”

L’ex regista biancoceleste Fabio Liverani ai microfoni di Radio Incontro Olympia è tornato su Napoli Lazio di sabato: “La Lazio mi ha fatto una bellissima impressione. Giustamente a Napoli si soffre ma i biancocelesti hanno gestito bene la gara. Dal San Paolo il gruppo esce consolidato nelle certezze e nell’orgoglio. Credo ci sia tanta forza che ora scorre in questa rosa”. Sui nuovi acquisti: “Wallace ha fatto bene e sta crescendo molto. Evidentemente aiutato da Radu, Basta e Biglia ha messo in campo i frutti dell’allenamento”.

Firmare per il 4° posto: “Fatto a luglio è normale rispondere positivamente. Adesso no. In un campionato può anche girarti la fortuna e chissà. Da Napoli esce una Lazio fortificata”. Biglia ancora non al top: “Anche non in condizione è un calciatore troppo importante. All’inizio ha avuto problemi col ritmo del Napoli poi si è adattato. I 5 comunque l’hanno aiutato. Nei momenti di difficoltà la Lazio si appoggia comunque a lui“.

Su Keita: “Mi piace molto, è dirompente. È normale che nei 90 minuti non è continuativo e spreca troppe energie non utili per la squadra. Deve migliorare ma è già troppo importante”. Il mercato di gennaio:La rosa è buona per una sola competizione. Il centrocampo puoi completarlo ma è difficile da migliorare. Credo che davanti, con partente Djordjevic, si può trovare qualcosa di grande aiuto. Le ali offensive, con Keita che andrà in Coppa d’Africa, vanno valutate. Le alternative Luis Alberto e Kishna, anche, danno poche certezze”.

NAZIONALE – Dopo Barzagli anche Marchisio dà forfait. Ventura convoca altre due new entry

AGGIORNAMENTO ORE 12:30 – Dopo Barzagli anche Marchisio ha dovuto abbandonare il ritiro di Coverciano della Nazionale per un problema al ginocchio. Questo il comunicato della FIGC: “Claudio Marchisio lascia il ritiro della Nazionale: il calciatore presenta un sovraccarico articolare all’arto inferiore sinistro e quindi, a livello precauzionale, il Ct Gian Piero Ventura ha deciso di rinunciare al centrocampista della Juventus, che nella tarda mattinata farà ritorno a casa per mettersi a disposizione del club d’appartenenza. Contestualmente, sono stati convocati Roberto Gagliardini, centrocampista dell’Atalanta, e Armando Izzo, difensore del Genoa, che raggiungeranno in giornata il Centro Tecnico Federale di Coverciano. Si tratta della prima convocazione con la Nazionale per i due giocatori, con Izzo che aveva già preso parte al raduno di preparazione alla Fase Finale dell’Europeo francese”. 

Uscito dopo pochi minuti durante Chievo Juventus, per la lussazione della spalla sinistra, Andrea Barzagli salterà gli impegni con la Nazionale. Al suo posto il ct Ventura ha convocato Astori che proprio oggi ha potuto visionare nel corso di Fiorentina Sampdoria dato che era presente al Franchi.

Grande gesto di Di Canio che scrive alla comunità ebraica. Ecco la lettera

Hanno suscitato tante, troppe polemiche i tatuaggi di Di Canio inneggianti al Duce. L’ex giocatore della Lazio ha scritto una lettera alla comunità ebraica. Questo il contenuto: “Sento di dover tornare su un argomento che pensavo di avere già chiarito in passato: non ho e non voglio avere niente a che spartire con idee antisemite, razziste, discriminatorie, violente. Ritengo, senza se e senza ma, che le leggi razziali volute da Mussolini siano state una terribile infamia per la storia del nostro Paese. Un’infamia che causò un’immane tragedia per migliaia di ebrei in Italia. Questa è la mia posizione convinta e determinata. Qualche anno fa  ho chinato la testa di fronte al dolore di alcuni superstiti di Auschwitz che ho conosciuto nel corso di un incontro a Roma. Essendo io un personaggio pubblico, credo di dover dar conto di questo mio sentire così da contribuire, per quanto mi è dato, ad una sensibilizzazione dei nostri giovani verso sentimenti di solidarietà e rispetto, per unire e non per dividere, contro ogni forma di odio, di antisemitismo e di razzismo. Dopo quello che, mio malgrado e contrariamente alla mia volontà, è recentemente accaduto, voglio dunque ribadire questi miei convincimenti, scrivendo alla Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane perché ne sia portavoce verso tutte le Comunità, così da chiudere una pagina recente di dolore e di amarezza, anche per me”. 

Keita, dopo i gol il rinnovo: ecco quando avrà luogo l’incontro con Lotito

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Non è stata una rete come le altre quella messa a segno da Keita sabato sera al San Paolo: una rete urlata al mondo, con la rabbia di chi ha voglia di portare a casa un risultato positivo e continuare a sognare la Champions. Una rete che è stata la quarta in campionato (bottino collezionato per intero nelle ultime 7 partite e che ha permesso al senegalese di eguagliare il suo score di un anno fa e portarsi ad una sola lunghezza dal record personale di 5, registrato nella stagione 2013/2014, quella dell’esordio) e la diciannovesima, tra campionato e coppe, con la maglia della Lazio (in media, una ogni 330 minuti). Un vero e proprio record, che l’ex Barça ha ottenuto a soli 21 anni e 242 giorni (nella storia biancoceleste, solo Bruno Giordano ne aveva realizzati di più a quell’età, 37, di cui 26 in Serie A), in un ruolo, quello della seconda punta, che Simone Inzaghi ha ritagliato su misura per lui. Per valorizzarlo e dargli quella continuità che nessun altro allenatore gli aveva mai concesso prima. E l’ex canterano lo ha ripagato.

Mettendo da parte (lui e anche il suo agente) i malumori d’inizio stagione, scaturiti per quei tre incontri per il rinnovo fissati (con tanto di accordo sull’adeguamento a circa 1,1 milioni annui) e mai andati in scena per ritardi e contrattempi vari. Adesso, però, a questa ritrovata armonia, la società dovrà far necessariamente seguire un passo in avanti: e proprio a questo proposito, a metà dicembre dovrebbe avere luogo il nuovo incontro per discutere il rinnovo, che si baserà inevitabilmente su cifre diverse rispetto a quelle circolate ad agosto. L’intenzione dell’entourage è infatti portare lo stipendio del giocatore dagli attuali 600mila euro a circa 2 milioni, tutto compreso. E stavolta la società non potrà traccheggiare troppo, perché le squadre, dal Monaco al nuovo Milan cinese, pronte ad inserirsi con un’offerta per strappare Keita alla Capitale non mancano. E sarebbe un peccato, perché, se ora la Lazio vola (15 punti in 7 partite), il merito è anche, e soprattutto, il suo.

Gascoigne: “Prima della Lazio, sarei potuto andare allo United, ma…”

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Torna a parlare Paul Gascoigne, ma stavolta (per fortuna) non c’entrano i suoi problemi con l’alcol, bensì le sue gesta da calciatore, grazie alle quali ha fatto appassionare milioni di persone. È proprio esse che l’ex centrocampista ha voluto ricordare in una lunga intervista al ‘DailyMail’, in cui ha ripercorso le tappe principali della sua carriera. Svelando anche un retroscena antecedente al suo arrivo alla Lazio e che avrebbe potuto far sì che non si verificasse:

Sarei potuto andare al Manchester United, ma avevo voglia di giocare e non ero certo che lì avrei potuto farlo con regolarità. Mi dissero che allo United mi avrebbero tenuto sotto controllo, ma, se Rooney ha avuto problemi, Giggs ha avuto problemi, Ferdinand ha avuto problemi e Cantona ha preso a calci un tifoso in tribuna, evidentemente non controllano in maniera così stretta (ride, ndr.). L’unica cosa che mi dispiace è di non aver mai pensato a cosa avrei fatto dopo: quando ho smesso di giocare, infatti, non avevo più niente“. Un passaggio agrodolce nella carriera di un campione che ha dato forse di più fuori dal campo. Ma che anche dentro quel rettangolo è stato capace di regalare al mondo delle autentiche perle, degne di uno dei più grandi talenti che il calcio abbia mai avuto. Una su tutte, quel gol all’Adriatico, che ancora oggi i tifosi di Lazio e Pescara ricordano molto bene…