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“Mister -9”: le parole di chi lo ha portato in teatro

Dopo essere entrato di diritto nel cuore dei tifosi biancocelesti Eugenio Fascetti approda anche a teatro. L’autore, Giorgio Serafini Prosperi, ha deciso di riproporre la figura dell’ex allenatore laziale attraverso lo spettacolo teatrale dal titoloMister -9. Per parlare dello spettacolo sono intervenuti ai microfoni di Elleradio l’autore Serafini Prosperi e l’attore protagonista Alessio Di Clemente.

Alessio Di Clemente, come ti sei calato nel personaggio di Eugenio Fascetti? “Noi parliamo del nostro Fascetti, una caratterizzazione in grado di mettere in primo piano l’uomo e non la parte pubblica dell’allenatore. E’ un lavoro di interpretazione, il Fascetti che parla con se stesso, una visione di un tecnico e di un uomo che abbiamo voluto reinterpretare artisticamente”.

Che effetto ti ha fatto scoprire la storia di quella incredibile stagione? “Io sono un tifoso della Fiorentina, una realtà che non è abituata a vincere, come la Lazio, che deve sempre combattere contro i potenti del calcio. Il gol di Fiorini mi ha ricordato quello realizzato dai viola nello spareggio per tornare in Serie A contro il Perugia. La cosa che mi ha emozionato di più del tifo laziale è stato scoprire il canto dei tifosi sulle note dei Giardini di Marzo di Lucio Battisti”.

Giorgio Serafini Prosperi come è nata questa idea? “Ho partecipato anche alla realizzazione dello spettacolo su Tommaso Maestrelli, ma quella era più una rincorsa di un mito che non avevo vissuto direttamente. La Lazio del -9 invece l’ho vissuta appieno, ero sempre allo stadio e quella è una squadra che mi è rimasta attaccata sulla pelle, un ricordo indelebile che ho voluto far rivivere perché non è mai svanito del tutto. Sono partito nella storia dal momento in cui Fascetti, dopo la promozione in Serie A, era stato sostituito. Non tutti sanno che il tecnico aveva altri due anni di contratto e vi rinunciò. Un personaggio d’altri tempi, una storia che era impossibile non avere voglia di raccontare”.

Ci racconti un aneddoto sulla preparazione dello spettacolo: “Al di là dei momenti vissuti al fianco di Fascetti, c’è stato il colloquio con Giancarlo Oddi che ci ha raccontato molti particolari anche inediti. Il mister ce l’aveva particolarmente con i giocatori che sprecavano il loro talento. Una volta un giocatore doveva saltare l’allenamento per fare fisioterapia ma il mister lo seguì con la macchina e scoprì che invece che alla visita, andò via con una signora bionda. Il mister chiese a tutta la squadra il colore dei capelli della moglie del giocatore in questione e quando scoprì che non coincidevano con quelli della donna vista in macchina voleva parlare con la moglie del calciatore. Toccò proprio a Oddi calmare i bollenti spiriti del mister ed evitare una probabile crisi matrimoniale”.

Pioli parla del rapporto con Candreva e con Lotito

Nella conferenza stampa di presentazione all’Inter Stefano Pioli ha affrontato la questione Candreva, che in un’intervista dichiarò di non aver avuto un buon rapporto col tecnico emiliano alla Lazio (vedi la querelle per la fascia da capitano). Queste le parole di Pioli: “Antonio è un grande professionista. Ora il contesto è diverso, siamo entrambi dei professionisti e conto su di lui. Ha le qualità per poter dare molto di più, mi aspetto molto. Poi sul suo arrivo all’Inter: “Più facile trattare con Lotito o con la nuova proprietà cinese? La trattativa è andata a buon fine, questo è quello che conta. Avrò tutto l’appoggio necessario“.

Mauricio torna a Roma: “Qui ho tanti amici e ricordi belli”

Nonostante abbia lasciato la Capitale da diversi mesi per trasferirsi in Russia, Mauricio è rimasto legato alla Lazio e alla città eterna. Non a caso ha approfittato della sosta nazionale per rivivere i punti più turistici della città e la cucina locale. Infatti, riconosciuto da alcuni tifosi in un noto ristorante romano, ha dichiarato: “Tornare è sempre un piacere, anche perché in Russia fa freddo (ride, ndr). Qui ho i ricordi più belli e porto la gente nel cuore. Ho rivisto tanti amici, tra cui Felipe Anderson e Stefan de Vrij. Sono molto legato a loro”. Mauricio è contrattualmente ancora un giocatore laziale, ma al momento è in prestito allo Spartak Mosca. Tuttavia difficilmente il suo futuro sarà biancoceleste dato che il suo contratto scade a giugno 2017.

Di Biagio su Cataldi: “Danilo ha un grande potenziale!”

L’Italia di Ventura è sicuramente una delle più giovani mai viste, Galgliardini, Donnarumma, Lapadula, Romagnoli, Cataldi, ecc. Proprio della convocazione del centrocampista romano è intervenuto ai microfoni di Rai Sport, il ct dell’Under 21 Luigi Di Biagio, impegnato stasera in amichevole contro l’Inghilterra: “Normale sia una soddisfazione, perché il nostro obiettivo è proprio quello di prepararli per la Nazionale A. Siamo contenti che molti giovani giochino titolari in Serie A. Cataldi? Può dare molto di più, ha un potenziale molto grande”

Corino: “Lazio, saper cambiare è un pregio”. Poi su Wallace e Anderson…

La Lazio sta attraversando un ottimo periodo, tutto questo dovuto alla squadra di mister Inzaghi, una rosa in grado di modellarsi ogni volta a seconda dell’avversario.

Ha parlato di questo il vice ct dell’Italia Lega Pro, l’ex biancoceleste Gigi Corino, intervenuto ai microfoni di Radio Incontro Olympia: “Cambiare modulo non è per forza un aspetto negativo. Secondo me questa è una forza con cui riesci a rapportarti alle squadre avversarie. Non siamo così forti da poter imporre il 4-3-3 sempre”.

Poi su Felipe Anderson: “Inzaghi ha fatto un grande lavoro con Anderson per adattarlo sulla fascia. Wallace? Grande prestazione col Napoli, ma ancora è presto per giudicarlo”.

Chiude poi col mercato: ” Io ho molti dubbi sull’aspetto mercato. Mi piacerebbe avere una base importante come quella attuale e aggiungere a essa altri profili di caratura conclamata”.

MERCATO – Inter: non solo Basta e Parolo, Pioli vuole un altro laziale!

Pioli vuole rifondare la sua Inter, dopo l’interesse per Dusan Basta e Marco Parolo, spunta una nuova indiscrezione secondo la quale, il tecnico emiliano, voglia rinforzare il suo centrocampo con un altro giocatore che già ha allenato nella Lazio, ovvero il regista argentino Lucas Biglia. Secondo Tuttosport, Thohir dovrà vendere e far cassa prima di provare l’assalto al centrocampista. I primi nomi sulla lista dei partenti sono quelli di Geoffrey Kondogbia (23) e Felipe Melo (33).

Materazzi: “Mi aspettavo una Lazio così. Inzaghi intelligente. Keita? Con 10 milioni può…”

Matteo Materazzi, agente e fratello di Marco, è intervenuto ai microfoni di Radio Incontro Olympia per parlare dell’ultima gara di campionato pre-sosta giocata dai ragazzi di Inzaghi e non solo. Ecco le sue parole:

Mi aspettavo questa Lazio. Tutti mi dicevano ‘mah’. Io invece sapevo che Inzaghi aveva grandi qualità. Ha anche acquisito delle sicurezze sul modulo che all’inizio non aveva con una squadra in rodaggio“. Napoli-Lazio: “Esempio eclatante dell’intelligenza di questo allenatore. Ho parlato della gara con Simone Inzaghi. Sono a conoscenza di come l’ha affrontata tatticamente. La papera di Reina? Se non tiri in porta non la fa… In Italia contano molto, anche troppo, i risultati“. Difficoltà superate: “Fra infortuni e scelte c’è stato grande coraggio dell’allenatore. Mettere fuori Hoedt a Napoli non era scontato“. Immobile: “Ti dà qualcosa in più di Klose dell’anno scorso. Il tedesco l’anno scorso ha giocato poco, Immobile garantisce anche continuità a livello di presenza“. Pioli all’Inter: “Ha delle carenze come tutti nel proprio lavoro ma è un grande allenatore. In lui riconosco delle idee di calcio come per Inzaghi. Adesso Simone ha mostrato alcune qualità, sarà importante non cambiare idea su di lui alle prime difficoltà“. Tante voci sui calciatori biancocelesti: “A oggi appunto sono sole voci. I sondaggi ci sono ed è normale. Si fanno. Il vero mercato si scalda a dicembre-gennaio, non prima“. Keita in uscita: “A giugno si potrà liberare sui 10 milioni e se oggi arriveranno 30 milioni di offerta la Lazio dirà di sì. Cambierebbe tutto col rinnovo“. De Vrij: “Resterà ancora alla Lazio. La sua esplosione ancora non è arrivata. Si deve ristabilire e avere continuità dopo alcuni infortuni“. Il vero salto di qualità: “Se vogliamo sognare ok. Se vogliamo svegliarci e immaginare che tenga tutti…

SCUDETTO 1915 – L’avv Mignogna: “Dalla Commissione è arrivato un sì, adesso la Lazio faccia la propria parte”

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Continua senza sosta la battaglia, portata avanti da tutto l’ambiente laziale, per la riassegnazione dello Scudetto 1915 a pari merito col Genoa. Per aggiornare sugli ultimi sviluppi, è intervenuto ai microfoni di ‘Radiosei’ il promotore della petizione, l’avv Gian Luca Mignogna:

La tappa fondamentale è stata quando è stata nominata la Commissione dei Saggi, al cui vertice è stato posto il Presidente del Consiglio di Stato. Tale Commissione, come tutti abbiamo saputo dai media, ha affermato che l’ex aequo è l’unico modo per riaffermare i diritti negati della Lazio: il suo è stato dunque un sì ed è un particolare che viene sin troppo sottovalutato. D’altronde, visto che è la prima volta che la Federazione è chiamata ad esprimersi su un caso di questo tipo, è normale che ci siano tempi tecnici che non vanno assolutamente forzati. Dopo la mia presentazione di una memoria difensiva sulla questione, lo stesso Tavecchio ha confermato come la decisione sia pienamente di competenza del Consiglio Federale. Quindi adesso anche l’ambiente laziale deve fare la sua parte, sostenendo al massimo questa rivendicazione, che non è certo uno scherzo, ma che ha bisogno di tutto il sostegno possibile, perché potrebbe portare ad ottenere un traguardo storico“.

‘Papu’ Gomez: “Ma quale Maradona, il mio modello è un ex biancoceleste”

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Alejandro ‘Papu‘ Gómez, ala in forza all’Atalanta, nei mesi scorsi è stato al centro di numerose voci di mercato, molte delle quali lo davano fortemente nel mirino della Lazio. Proprio quella Lazio in cui in passato ha militato un giocatore al quale il classe ’88 si ispira quando scende in campo. È stato lui stesso a rivelarlo, in un’intervista a ‘Il Corriere della Sera’:

Io non vado matto per Maradona. Certo, in campo era una bandiera, ma fuori  ha condotto una vita che di sportivo non ha nulla. I miei modelli sono altri: Aimar, Riquelme e soprattutto Veron, vero sia come giocatore, che come uomo e leader. Un altro attestato di stima dunque per la ‘Brujita’, uno dei tanti raccolti nel corso della sua carriera. Merito di quel temperamento che, unito ad una classe sopraffina, gli ha permesso di conquistare successi importantissimi, su tutti lo scudetto 2000 con la maglia biancoceleste.

MERCATO – Cafù, l’ag: “Comunitario? Siamo in attesa”. Sulla Lazio…

Sul fronte del mercato, continua ad essere vivo l’interesse della Lazio sull’esterno del Ludogorets Jonathan Renato Barbosa, meglio noto come Cafú. La pista, già percorsa quest’estate per il dopo Candreva (prima di virare su Luis Alberto), potrebbe riprendere quota già nella prossima sessione invernale di contrattazioni, qualora il classe ’91 verdeoro acquisisse lo status di comunitario (la Lazio, infatti, fino a giugno non ha a disposizione casella ‘extra’ libere). Proprio a questo proposito, è intervenuto l’agente di Cafú, Luiz Carvalho, che, ai microfoni de ‘Lalaziosiamonoi’, ha voluto precisare:

Jonathan ancora non è un giocatore comunitario. Siamo in attesa, ma non è semplice stabilire i tempi”. Poi sugli eventuali sviluppi di mercato: “Per quanto riguarda il suo futuro non c’è ancora nulla di definito. È un giocatore del Ludogorets e pensa a far bene con il suo club. La Lazio? No, dopo quest’estate nessuno ci ha più contattato”. E intanto per i biancocelesti aumenta la concorrenza: merito delle prestazioni sfornate dall’ex San Paolo, incubo dell’Arsenal nell’ultimo turno di Champions League, dove ha incalzato Ozil per la palma di migliore in campo grazie ad un gol e un assist. Prestazioni che mantengono puntato il mirino in Premier League, ma anche in Italia, come rivela lo stesso agente in chiusura: “Adesso sono in Italia per valutare nel frattempo l’interesse di altri club”. Insomma, se la Lazio vorrà portarsi a casa il brasiliano, dovrà fronteggiare anche gli assalti connazionali.

Lettera aperta a Giuseppe Cruciani

Qualche giorno fa il giornalista Giuseppe Cruciani ha lanciato una forte provocazione definendo “malati” i laziali che non vanno allo stadio a causa dei dissidi con la presidenza Lotito. Dichiarazioni che hanno infastidito molti tifosi, colpiti dalle esternazioni del noto giornalista. Tra questi c’è anche lo stimato collega Alberto Ciapparoni, capo servizio dell’emittente radiofonica Rtl 102.5, che ha scelto la nostra testata giornalistica per rispondere alle dichiarazioni di Cruciani. Di seguito la lettera completa:

Gentile Laziochannel, qualche giorno fa  la Vostra testata ha dato giustamente spazio alle dichiarazioni del collega di Radio 24 Giuseppe Cruciani e alle sue parole sui “’tifosi che non vanno allo stadio a causa di Claudio Lotito”, e per questo definiti “malati”. Vorrei approfittare della vostra cortesia per rispondere pubblicamente a questo concetto, che negli ultimi tempi sento spesso esternare, soprattutto, credo, in relazione al buon andamento in campionato della ‘nostra’ Lazio. Il sottoscritto è lazialissimo e non ama affatto l’attuale gestione societaria. Siamo ancora in democrazia e penso di avere il diritto di pensarla così, senza naturalmente voler costringere gli altri a sposare la mia idea. Non è solo e tanto una questione di risultati: anche se nell’ambiente biancoceleste troppo facilmente si dimentica il ciclo di Sergio Cragnotti e le vittorie ottenute durante quel fantastico periodo che tutti noi laziali (compresi quelli che sostengono che Lotito sta ancora pagando lo scudetto del 2000) ben conosciamo. Ma è in particolare una questione di stile: una conduzione della società da 12 anni lontana, anzi lontanissima anni luce, dalla LAZIALITA’.  Arroganza, incapacità di dialogo, mancanza di rispetto verso i tifosi e verso chi ha fatto la storia laziale, impegni non mantenuti, promesse disattese, atteggiamenti da Prima Repubblica (nel senso peggiore del termine), prese in giro…: io personalmente non dimentico questi anni. Sono malato per questo? No, non credo. Piuttosto, mi verrebbe da domandarmi se malato non sia chi ancora si ostina ad avallare simili comportamenti. Certo, sarebbe più facile in questo momento che la squadra va bene e dopo l’ottimo pareggio di Napoli, fare finta di nulla, applaudire Presidente e Direttore sportivo, andare allo stadio e salire sul carro del presunto (e momentaneo) vincitore: troppo comodo, però. Io dico no e non ci sto: intendiamoci, il cuore dice sempre Forza Lazio, e mi auguro che mister Inzaghi e i ragazzi arrivino più in alto possibile, e guai a chi dice che non sono laziale oppure a chi mette in dubbio il mio tifo. Nessuno si deve permettere (così come io su questo aspetto non mi permetto di contestare i cosiddetti lotitiani): papà era laziale, laziale sono io, laziali sono le mie figlie… Ma per me oggi 8 novembre 2016 è sempre Lazio-Sassuolo e ‘libera la Lazio”. La libertà non si compra con qualche punto in più in classifica, si compra soltanto con una nuova gestione che rappresenti una svolta e una cesura, specie morale, nei confronti degli ultimi anni. Il collega Cruciani vive e lavora a Milano: e si vede. Mi permetto di suggerirgli un ritorno momentaneo nella Capitale e un tuffo nel mondo-Lazio. Poi, ne riparliamo, caro Giuseppe!

In fede 

Alberto Ciapparoni

Lazio-Morrison: è scontro!

Lazio-Morrison,  un matrimonio nato male e che potrebbe finire peggio. Fin dal suo arrivo nella capitale il talento inglese è stato protetto e coccolato in ogni modo possibile, sia dal popolo biancoceleste che dalla società, facendo passare ogni comportamento non professionale da parte sua. Ma, alla luce dei sui continui comportamenti, è normale che prima o poi la pazienza finisca e arrivi il momento di dire BASTA! In Casa Lazio è finita la pazienza: secondo quanto riportato da “Il Tempo“, il club biancoceleste sarebbe intenzionato a intentare una causa contro Ravel Morrison per inadempienze contrattuali. Il calciatore è fuori da tutti i piani tecnici, non si allena neanche in modo differenziato rispetto al resto della rosa; esemplare, in senso negativo, la sua assenza ad Amatrice per la foto il cui ricavo è destinato alla vittime del sisma. L’ex West Ham è arrivato a Roma nel gennaio 2015, per lui contratto fino al 2019 a circa 700mila euro netti l’anno. La Lazio era indecisa fino all’ultimo sul procedere o meno con la vertenza (di fronte a cotanto talento è normale che si tenti di recuperare il giocatore fino all’ultimo), ma vista l’impossibilità di cederlo – anche in prestito – a Gennaio, a Formello hanno deciso di procedere legalmente. La causa porterà alla risoluzione del contratto, andando a risparmiare sui soldi da versare fino al termine del contratto. In questo modo il giocatore potrà finalmente essere libero e tornare nella sua Manchester. Peccato perché lui e la Lazio potevano scrivere pagine importanti di calcio, ma se vuole continuare a buttare via il suo talento nessuno può impedirglielo. Goodbye Ravel!

Dejan Sarac al lavoro per ritrovare il campo e la Lazio Primavera

Si era infortunato prima che la stagione iniziasse, prima che la Lazio Primavera diventasse protagonista del girone A del campionato Primavera. Dejan Sarac, infatti, si fermò mercoledì 31 agosto in occasione del match contro il Frosinone, valido per la seconda giornata del Trofeo Karol Wojtyla.

A seguito della necessaria ricostruzione dei legamenti del ginocchio destro, il centrocampista austriaco classe ’98 ha intrapreso il programma riabilitativo,da poche settimane, presso la clinica Isokinetic. Le condizioni del centrocampista della squadra di Andrea Bonatti migliorano giorno dopo giorno.

POLISPORTIVA – I risultati dell’ultimo turno

BADMINTONTorneo “Luca Celeste”Montefusco

Senior – Doppio Femminile: 2° Tiburzi (e Cimini); Doppio Misto: 3° Tiburzi e Spagnuolo
Under – Doppio Femminile: 1° Ruggieri (e Scalia) 3° Fioravanti e G.Iatrino; Doppio Misto: 2° Ruggieri e F.Iatrino; Singolo Femminile: 3° Fioravanti 3° G.Iatrino

CALCIO FEMMINILE – IV giornata Serie C

Vis Nova Roma-SS Lazio 2-2
Classifica: Vis Nova Roma 10, Res Roma 9, Tirrena Civitavecchia 6, Eretum 6, SS Lazio 4, Real Colombo 3, Grifone Gialloverde 3, Tarquinia 0, Aniene 0

CALCIO a 5 FEMMINILE – VIII giornata Serie A

Elite girone B: SS LazioOlimpus Roma 2-3
Classifica: Olimpus Roma 19, Real Statte 15, Sporting Locri 15, Montesilvano 13, SS Lazio 11, Fasano 10, Napoli 7, Bellator Ferentum 3, Arcadia Bisceglie 0

DANZA SPORTIVA – Mondiale di Torino

Latino show junior small group: 1° SS Lazio
Latino show junior Duo: 2° SS Lazio
Latino show children Duo: 2° SS Lazio
Caribbean show children Duo: 6° SS Lazio

GINNASTICA – Campionato Interregionale Serie B1 zona Centro-Ovest: 2° SS Lazio

PALLAVOLO FEMMINILE – II giornata Prima Divisione girone A

SS Lazio-Polas 0-3
Classifica: Bitossi 6, Freesport Roma 6, Luiss 5, Polas 4, Vico 4, CS Roma 3, Aurelio 3, Pineta Sacchetti 2, Volleyrò 2, Pol.Virgilio 1, Alpi 0, SS Lazio 0

SCACCHI FEMMINILE – European Chess Club Cup

Champions League II Turno: SS Lazio-Goriacici 3-1

GIOVANILI – Hockey Prato Femminile – Under 21

I giornata Area 3: Butterfly Roma-SS Lazio 4-0 – 3° SS Lazio 0.

 

Palombi si racconta: dal prestito alla Ternana al sogno Lazio

Simone Palombi, 20 anni, attaccante, di proprietà della Lazio ma ora in prestito alla Ternana. E’ stato mandato proprio da Inzaghi a farsi le ossa nella serie cadetta. Intervenuto a Radio Olympia, la promessa del futuro sha parlato dei suoi progetti e del suo sogno:

Mi trovo bene alla Ternana. E’ una piazza importante con un bel progetto. Anche se speravo di avere più spazio resto sempre fiducioso. Mi ha consigliato Inzaghi di accettare, perchè sapeva che la Lazio in questa stagione puntava su altri calciatori. Mi fa piacere vedere i miei ex compagni di Primavera esordire e segnare con la maglia biancoceleste. Pentito di essere partito? No, il mio percorso prevede la gavetta e la sto facendo. Ovviamente sogno di tornare alla Lazio per ritagliarmi il mio spazio. Mi sento un esterno di fascia e, all’occorrenza, una seconda punta. Per ora sono felice così. Io come Rocchi? Magari ripercorrere la sua carriera“.

 

Pioli dimentica la Lazio: “Ho sempre tifato Inter”

PINETINA – Quest’oggi è stato il primo giorno ufficiale da allenatore dell’Inter. Stefano Pioli ha diretto il primo allenamento della sua nuova squadra e già pregusta il derby contro il Milan, che affronterà al suo esordio. Un match delicato ma con molto tempo a disposizione per prepararlo.

L’ex tecnico della Lazio, ad InterChannel, ha rilasciato la prima intervista. Dopo aver analizzato il momento dei nerazzurri ed indicato i primi obiettivi da raggiungere, Pioli si è lasiato andare ad una confessione: “Ho sempre tifato Inter fin da bambino. Tutta la mia famiglia è di fede interista. Sono cresciuto ascoltando i cori per Beccalossi. La mia carriera mi ha portato ad allenare lontano dall’Inter, ma oggi sono qui e sono felice“. Eppure cantava l’inno Vola Lazio Vola non molto tempo fa…

D’Amico in soccorso di FA10: “Si sacrifica troppo per la squadra”

La buona prova della Lazio contro il Napoli, ha aumentato la convinzione in casa biancocelesti. La forza sembra essere la capacità di essere una squadra camaleontica, pronta a cambiare modulo a seconda dell’avversario. Vincenzo d’Amico ha parlato proprio di questo argomento, trovando cose positive e negative. Queste le sue parole a Radiosei:

Ripartiamo da una buona Lazio contro una squadra che è partita per vincere lo scudetto. La difficoltà è stata relativa, non sono d’accordo con Sarri quando ha detto di aver preso a pallonate la Lazio. Bene l’atteggiamento, buona la prestazione della difesa con un Wallace sorprendente, così come quella di Basta in un ruolo non suo, Marchetti bene. Direi che vista la classifica, la Lazio deve necessariamente puntare al terzo posto e visto come sta andando adesso sarebbe un peccato non centrarlo. Ci credo poco anche adesso, ma se dopo 12 gare questa è la posizione qualcosa vorrà dire. La cosa negativa dell’ultima partita è che Felipe Anderson viene troppo sacrificato dovendo fare tutta la fascia“.

Thiago Motta – Lazio, parla l’agente Canovi

Il calciomercato invernale è ancora lontano, ma le voci già iniziano a circolare. In casa Lazio il problema principale è trovare il sostituto di Keita, che dovrà disputare la Coppa d’Africa. Ma anche a centrocampo potrebbero esserci degli innesti. Leitner non convince, mentre Cataldi ha qualche “mal di pancia” di troppo. Ecco che nelle ultime ore è uscito il nome di Thiago Motta.

L’italo – brasiliano, con l’arrivo di Emery sulla panchna del PSG, non è più un titolare inamovibile. Su questa voce di mercato è intervenuto l’agente FIFA, Dario Canovi che, a Radio Olympia, ha così commentato: “Se c’è qualcosa di vero tra Thiago Motta e la Lazio non lo so. Di certo non costa molto, ma c’è tanta concorrenza. Quindi chi lo vorrà, dovrà fare presto“.

Mandelli: “A Napoli gran prova di maturità, ora è il momento buono per spingere”

Per parlare della squadra biancoceleste è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3 l’ex attaccante biancoceleste Paolo Mandelli:

“La Lazio è una squadra in salute che sta cercando convinzione con il prosieguo del campionato. A Napoli è stato un bel test: quando si va in svantaggio con squadre così, è difficile recuperare. La Lazio invece ha reagito e ha portato via un prezioso pareggio. Il Napoli non è una squadra facile da affrontare, tende a fare la partita e a creare molto. Ha qualche punto in meno rispetto a quanto mostrato; la Lazio è stata brava a non concedere tante occasioni e a ripartire bene con Immobile e Keita. È stata una prova di maturità. Dal punto di vista tecnico, la Lazio ha qualcosa in meno rispetto alle altre squadre dirette concorrenti ma ha dalla sua tanto entusiasmo e la forza di aver trovato convinzioni. Nel calcio questo a volte può fare la differenza. I biancocelesti se la possono giocare tranquillamente alla pari con Fiorentina, Inter, Milan e Napoli per il terzo posto. Inzaghi ha una percentuale alta nel tasso di crescita della squadra. Non è semplice creare un gruppo. Io ho giocato in squadre nelle quali all’esterno eravamo tutti amici ma non lo eravamo dentro al campo; a volte invece in campo c’era unità e ci si divertiva mentre fuori non si stava insieme. È importante essere uniti sul rettangolo di gioco. A volte manca quell’energia positiva che fa rendere ognuno al massimo e l’allenatore deve solo coordinare tutto questo. Il tecnico deve fare in modo che si crei il giusto clima così che il giocatore si diverta a sudare e abbia chiaro quello che è l’obiettivo comune. Se chi non gioca mostra indifferenza, questo è uno stimolo che viene a mancare. Quando tra i giocatori c’è una concorrenza leale, allora queste componenti positive si vanno a completare. Difficile capire perché a volte non ci si diverta, a volte situazioni simili scattano da sole. Per giocatori affermati, per i quali soldi e fama non sono più un problema, non ci sono grosse motivazioni. Ma anche se si è grande, è importante avere dentro di sé la voglia di divertirsi e di condividere con la squadra la vittoria e la sconfitta, sempre nel modo giusto. Così si fa la differenza in campo. Le squadre che sono libere di testa si notano. Non avere le coppe può contare, la situazione ad esempio a Sassuolo è complicata. I giocatori subiscono un elevato dispendio di energie sia fisiche che mentali; inoltre aumentano i rischi di infortunio. Quando invece non si hanno impegni infrasettimanali le fatiche sono inferiori e ciò consente a una squadra di recuperare e ricaricarsi meglio e di preparare nel modo più appropriato la prossima partita. L’ambiente può condizionare sia in positivo che in negativo. Gruppo e squadra devono trascinare tutti nella direzione giusta. Questo a volte può fare la differenza. Ogni anno c’è qualche situazione negativa ma il gruppo deve essere forte e bravo a superare tali difficoltà. Prossimi impegni? Genoa e Palermo sono gare alla portata, il calendario dà una bella occasione per fare bottino pieno e dare uno strappo importante in classifica. Questo i giocatori lo sanno”.

 

Giannichedda: “La Lazio può lottare per le prime posizioni”. E sui singoli…

Giuliano Giannichedda, ex centrocampista biancoceleste, ha rilasciato una lunga intervista a TMW Radio dove ha parlato a tutto tondo della squadra di Inzaghi.

Su Napoli-Lazio: “Contro il Napoli Simone ha optato per il 3-5-2. Credo perché abbia notato che la Juve aveva messo in difficoltà il Napoli con quel modulo e poi ha visto la squadra bene durante la settimana. È normale che la Lazio veniva da ottimi risultati con il 4-3-3, ma la rosa ha giocatori duttili per cambiare modulo, il risultato dà ragione a lui. Merito di tutti, soprattutto dell’allenatore che lavora giornalmente sotto tutti i punti di vista. L’assenza di de Vrij si sente, ma gli altri stanno crescendo grazie anche al lavoro del mister. Quando poi hai giocatori di qualità diventa tutto più facile”.

Sul capitolo rinnovi di Biglia, de Vrij e Keita: “Si rischia di perdere un patrimonio. La società si sta muovendo ma ora si potrebbe innescare il gioco domanda-offerta. In sede di rinnovo a volte si chiedono soldi che in Italia è difficile dare. Quel che è certo è che bisogna farli rinnovare. Sono giocatori da cui ripartire e ai quali costruire intorno una squadra competitiva per primi posti. Dipende tutto dalla società e dagli interessi dei giocatori”.

Sulle ambizioni dei biancocelesti: “L’asticella si può alzare ma la Lazio a livello di organico e fatturato non può competere con Juve e Roma. La Lazio però sta facendo bene, ha una squadra per lottare per le prime posizioni, lo sta dimostrando ma dovrà affrontare le prossime gare con la stessa cattiveria. Se riuscirà a far questo la classifica sarà sicuramente interessante”.

Su Immobile: “Diventare capocannoniere per lui sarà difficile vista la concorrenza di Higuain e Icardi. Dovrà competere con dei mostri sacri, ma sicuramente sta facendo bene e gli auguro di fare 20/25 gol”.

Su Cataldi: Danilo non è un problema ma una risorsa importante. Poi il mister deve fare delle scelte. Davanti alla difesa Biglia lo conosciamo, Parolo è un titolare della Nazionale e Milinkovic ora è uno dei più in forma. Deve solo lavorare tanto, imparare da chi gli sta davanti e migliorarsi al massimo”.

Sul prossimo derby: “È sempre una partita equilibrata perché le tensioni sono molteplici. La Lazio è un po’ più forte quest’anno e può dar fastidio alla Roma che comunque ha un organico più attrezzato. Il derby però lo vince sempre chi dimostra più voglia e determinazione”.

Sulla sua avventura come allenatore del Racing Roma: “Con il Racing Roma sto passando una bella esperienza. Abbiamo una squadra giovane. All’inizio è un po’ difficile, piano piano speriamo di toglierci alcune soddisfazioni. Mauri si sta allenando bene, deve essere pronto per quando qualche squadra importante lo chiamerà. I movimenti che fa e le giocate aiutano i ragazzi a capire alcune cose. Lui ha giocato a grandi livelli e per i ragazzi è un piacere allenarsi con lui. Ho sempre fatto la gavetta. Parlai anche con la Lazio appena terminata la mia carriera, ma poi ho iniziato subito il mio percorso in Federazione. Ora sono al Racing da un anno e per ora va bene così. La mia esperienza in Federazione mi ha aiutato molto. Vedi tante partite, lavori con i giovani e ti confronti con altre nazioni. A livello di conoscenza di giocatori ti dà un bagaglio importantissimo”.